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Giovedì 22 maggio, ore 8.00 davanti al duomo di Fidenza consegna della "bisaccia del pellegrino" con i prodotti tradizionali del menù francigeno del territorio emiliano attraversato dall'antica via che univa Canterbury a Roma -

Parma, 19 maggio 2014 -

Arrivano in Emilia Romagna i giornalisti-pellegrini che, partiti il 6 maggio dal passo del Gran San Bernardo, si dirigono verso Roma, percorrendo l'antica via Francigena sul suolo italiano per promuoverne l'immagine in vista di Expo' 2015. L'iniziativa, promossa da Radio Rai e da "Civita", associazione che opera sul territorio per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese, si propone di valorizzare l'antico percorso che univa Canterbury a Roma, tramite il programma radiofonico "Francigena 2014, l'Europa a piedi verso Roma: la bisaccia del pellegrino", condotto da Sergio Valzania, vice-direttore di Radio Rai, affiancato da rappresentanti di radio europee che si alterneranno settimanalmente lungo il percorso di circa mille chilometri, che si concluderà a Roma il 16 giugno.
All'iniziativa collabora Coldiretti tramite Campagna Amica, che metterà a disposizione i prodotti per riempire la "bisaccia del pellegrino" consegnata ai giornalisti-camminatori. Il programma radiofonico sarà, infatti, occasione per far conoscere anche le numerose tipicità agroalimentari dei territori attraversati dalla Francigena e riconducibili ad un "menù francigeno", individuato con una mappatura delle specialità alimentari tradizionali lungo il percorso degli antichi viaggiatori.
Per il percorso dell'Emilia Romagna, la bisaccia sarà riempita con pane artigianale cotto a legna, Parmigiano Reggiano Dop, pancetta piacentina, culatello di Zibello Dop, caciotta di Sassalto bio, Spongata e albana passito di Romagna Docg.
La bisaccia sarà consegnata ai giornalisti giovedì 22 maggio alle ore 8.00, a Fidenza nella piazza del duomo.
In Emilia Romagna i giornalisti-camminatori sono entrati lunedì 19 maggio, a Piacenza, provenienti da Orio Litta in provincia di Lodi e percorreranno la Francigena fino a Fornovo da dove passeranno venerdì 23 maggio diretti in Toscana.

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti Parma)

Il concorso Miss Italia 2014 torna in terra reggiana con le sue selezioni. Il prossimo appuntamento è fissato Domenica 18 Maggio al Prestige di Via Che Guevara.

Reggio Emilia, 17 maggio 2014 -

Un evento imperdibile che ogni anno chiama tutto lo staff di Miss Italia per una serata da star... o meglio da miss, durante la quale a verrà eletta la nuova Miss Prestige 2014

La manifestazione di domenica al Prestige (il noto locale degli aperitivi) inizierà alle 18.00 con un Dj Set. Alle 19.00 l'aperitivo e subito dopo il via alla selezione di Miss Italia, il tutto in una serata che avrà come filo conduttore il consueto stile Miss Italia, fatto di eleganza e di buon gusto,dove oltre alla fascia di Miss Prestige 2014 valida per l'accesso alle finali regionali, si assegneranno i titoli di Miss Rocchetta Bellezza, Miss Wella Professionals e Miss Liceo 2014.

Per informazioni sulla partecipazione basta telefonare a Mirka Fochi responsabile regionale del Concorso Miss Italia, ai numeri 0521 64.72.75 o 331.81.61.523 oppure inviare un' e.mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Miss Italia)

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100 appuntamenti fra cultura, spettacoli, musica, arte e animazioni, aperti anche negozi, musei e monumenti. Giuliano Palma in concerto alle 24 in piazza Grande -

Modena, 16 maggio 2014 -

Sabato 17 maggio, dal tardo pomeriggio a notte inoltrata, torna "Nessun dorma". La versione modenese della "notte bianca", in contemporanea con la Notte europea dei musei, propone anche quest'anno in centro arte, musica, parole, teatro e danza, parate, artisti di strada, iniziative culturali, e a mezzanotte in piazza Grande il concerto di Giuliano Palma. I modenesi troveranno aperti monumenti, biblioteche, chiese e negozi (anche il Mercato Albinelli con degustazioni di prodotti tipici), musei e gallerie con le mostre in corso e animazioni (il programma completo è on line a www.comune.modena.it/nessundorma).

Si potrà fare musica fino alle 2 del mattino e si potranno servire cibi e bevande fino alle 3 nelle aree interessate dagli eventi. Agli esercizi coinvolti è stata inviata una lettera che raccomanda correttezza e rispetto delle norme riguardo, tra l'altro, alla somministrazione di alcolici con particolare attenzione ai minori, e alla moderazione dei volumi della musica, che si chiede siano abbassati in modo significativo dopo l'una.

A Palazzo dei Musei tante iniziative: a cura della Soprintendenza itinerari nel segno dell'imperatore Augusto nel bimillenario e scoperta del Lapidario Estense anche con uno speciale gioco dell'oca ("Alea iacta est"); a cura dei Musei civici cantastorie italiani e africani e uno spettacolo ispirato alle corti andaluse (collegati alla mostra "Strade"); dalle 18 alle 23 ogni mezz'ora si "svela" l'Archivio storico. In piazza Sant'Agostino, che ospita performance, alle 21 con Civibox parte l'invasione digitale: un invito a visitare i musei, scattare foto con gli smartphone e condividere con i social network. A Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) il Museo della Figurina con la Galleria civica, oltre alle mostre, propone alle 18 la sfilata di moda "EcoFashion show" a cura di studenti del Deledda. e del Venturi. Aperte la Galleria civica (con la Palazzina dei Giardini), e la biblioteca Delfini, che dalle 18 vedrà incontri, reading poetici, giochi e fiabe animate. Telescopi e animazioni ai Giardini, con attività anche all'Orto botanico; in piazza Mazzini esibizioni di scherma, in piazzale Torti aperitivi olfattivi e canzoni dai balconi, in piazza Matteotti Festa della Croce Rossa con animazioni e, al Mo.mo, laboratori e letture; nel cortile San Geminiano "Off garden con live e dj set; in largo Porta Bologna l'Orchestra immaginaria; in San Barnaba aperitivo letterario.
In piazza XX settembre musica live con Picca e rock e swing jazz band, in largo San Giorgio baby dance e spettacoli di scuole di ballo Uisp (alla Manifattura tabacchi l'Arci propone l'Hip hop), e al Teatro Tempio bio aperitivo e musica.

Al Mef ingresso scontato fino alle 23 ed esposizione gratuita della nuova Ferrari California T nel piazzale. Dalle 18 al Teatro delle Passioni, Street art con Aris e Reqva che creano opere dal vivo sui muri, a cura di Icone e D-406 Fedeli alla linea. Al Teatro Storchi alle 21 si presenta, con la partecipazione degli attori, il nuovo progetto di Ert a cura di Claudio Longhi: "1915 – 1918". A seguire, alle 22, va in scena, accompagnato da musiche dal vivo, Giuseppe Cederna con "L'ultima estate dell'Europa. Il sublime e l'orrore". Al Teatro Comunale, a pagamento, alle 21 "Ballet mainz – Cenerentola". Iniziative tra visite e musica al Salotto Aggazzotti, alla Società del Sandrone, alla sede di Grandezze e meraviglie e all'ex cinema Principe. Alla Sala Truffaut, a pagamento, film della rassegna "Spazio aperto".
Si potrà visitare Palazzo ducale prenotando (iatmo@ comune.modena. it); ingresso libero alla Ghirlandina e a Palazzo Comunale. Tutto il centro sarà animato da artisti di strada, mangiafuoco e spettacoli itineranti, fra cui le "Invasioni lunari". In piazza Grande, a inizio serata esibizione della Banda cittadina e quindi la festa di chiusura a mezzanotte con il concerto di Giuliano Palma offerto da Confindustria Modena (in caso di pioggia il concerto si svolge al Palasport).

Per raggiungere il centro dalle 20 alle 2 due navette gratuite, con corse ogni 10 minuti, porteranno dal Parcheggio del parco Ferrari in via Emilia Ovest a S. Agostino, e dal Palasport (via Divisione Acqui) a largo Garibaldi. Al Novi Park si parcheggia con un euro dalle 20 alle 6.
"Nessun dorma" è organizzata dall'assessorato alla Cultura del Comune, con il contributo della Fondazione cassa di risparmio di Modena, il sostegno di sponsor (Confindustria Modena, Banca popolare dell'Emilia Romagna, Piacere Modena), la collaborazione di Modenamoremio, Modena Parcheggi, e delle associazioni Confesercenti, Ascom Confcommercio, Lapam e Cna). Partner il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Provincia di Modena, l'Università di Modena e Reggio Emilia. Media partner Radio Bruno. 

(Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Modena)

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La festa del quartiere Buco del Signore o "delle lenzuola", com'è stata rinominata in memoria del bucato steso nel dopoguerra tra i campi verdi della borgata -

 

Reggio Emilia, 17 maggio 2014 - di Giulia Rossi

 

Lenzuola candide stese all'aria fresca, tavoli di legno ben disposti in piazzetta, pensionati che raccontano ai nipoti i ricordi di un tempo passato e una "rezdora" col grembiule bianco che cucina il gnocco fritto. La festa del quartiere Buco del Signore o "delle lenzuola", com'è stata rinominata in memoria del bucato steso nel dopoguerra tra i campi verdi della borgata, me la ricordo così: semplice ma genuina, caratteristica e ricca di valori autentici.


ULTIMA EDIZIONE PER LA FESTA DELLE LENZUOLA. Tuttavia, l'edizione 2013 di questa ricorrenza, che da anni si festeggia a fine maggio, nel borgo di via Guicciardini, un tempo cuore del vecchio quartiere, è stata l'ultima. La causa? Soprattutto l'assenza di forze economiche. La notizia è apparsa sulla pagina Facebook dell'evento e ci è stata confermata da uno degli organizzatori, l'amministratore del Centro Sociale Buco Magico, Umberto Baracchi, il quale senza mezzi termini ha affermato: "Ormai è deciso, 'la festa delle lenzuola' non si farà. Il Comune di Reggio non ha potuto o voluto darci dei fondi quest'anno per supportare le spese dell'organizzazione della manifestazione, e noi come Circolo non possiamo sobbarcarci un onere così gravoso. Ci dispiace, ma preferiamo spendere soldi per i nostri soci, piuttosto che investirli in un'impresa che molto spesso non ci dà ritorni economici".
Insomma: niente risorse, niente festa. Ma per chi vedeva quell'evento come un buon motivo per rievocare e tramandare la Storia e le storie della gente che abitava nel borgo, oggi quartiere popolato da famiglie giovani, questa notizia è un boccone amaro da mandar giù.

 

rid Rezdore allopera durante la festa delle lenzuola

                                                    foto tratta dalla pagina Facebook dell'evento

 


UN LIBRO SUL BUCO DEL SIGNORE. E' il caso di Anzio Arati, classe 1948, nato e cresciuto nel vecchio borgo e oggi dirigente della società sportiva Falk del quartiere. Con occhi commossi e voce pacata ci racconta che questo pezzo di città è per lui anche un pezzo di cuore, dove hanno abitato i suoi genitori e dove ora abitano i suoi figli. Spinto dall'amore che lo lega al suo territorio ha deciso nel 2010 di scrivere un libro sulla storia del Buco del Signore, dal titolo "Il vero Buco". Lo ha fatto tutto d'un fiato, grazie anche alla collaborazione di tanti del posto che sono andati alla ricerca di vecchie fotografie impolverate, dimenticate in soffitta, e aneddoti, raccontati in dialetto che si erano smarriti in un angolo della mente. Lo scopo è riuscire a fermare su carta un vero e proprio patrimonio storico e culturale. Un vero tesoro, per chi verrà.


IL NOME DEL QUARTIERE. Chiediamo ad Anzio come mai il quartiere sia stato chiamato con un nome tanto curioso come "Buco del Signore", per molti forestieri causa, almeno una volta, di qualche risata maliziosa. Con stupore impariamo che dietro l'apparente goliardia si cela un'origine nobile e medievale. In pochi lo sanno infatti, ma il quartiere di oggi è frutto di una storia millenaria fatta di Signori, feudi e corsi acqua. Facciamo allora un passo indietro.
Sigismondo d'Este, figlio della sua terza moglie Ricciarda di Saluzzo e del marchese Nicolò d'Este, nel 1465 fu nominato Luogotenente generale in Reggio dal fratello duca Borso, allora regnante. Il "Signore", poiché i suoi feudi avevano bisogno di acqua per irrigare i campi, chiese e ottenne la concessione di una derivazione d'acqua dal canale del Secchia. L'acqua veniva prelevata attraverso una sorta di bocca ricavata in una lastra di pietra murata, un "buco" di proprietà del feudatario. L'acqua, così ottenuta veniva immessa nel preesistente canale "degli Umiliati", il quale fu trasformato nel canale del Buco del Signore. Ecco dunque svelata la dicitura. Assieme al canale venne poi costruito anche un mulino, detto "degli Stagni".


LA BORGATA. Si può dire che sia iniziata da qui, attorno alle sponde di questo canale, la storia del Buco vecchio, una borgata fatta di campi e di strade sterrate, di famiglie unite, di antiche tradizioni tramandate di padre in figlio.


I RICORDI. Ed è proprio in questo borgo che Anzio è nato 66 anni fa. Lì sono custoditi i suoi ricordi più belli ma anche quelli più dolorosi: "La casa dove ho mosso i primi passi, era incastonata nella prima fila di abitazioni dell'antica borgata, tra un wc e l'altro. Sì, perché il bagno in casa era un lusso che in pochi potevano permettersi, così venivano ricavati dei gabbiotti con all'interno delle turche di colore scuro, per camuffare un po'...Come carta igienica, venivano usati fogli di giornale, divisi in quattro parti, poi appesi al muro fatiscente gabbiotto con un chiodo. Oggi sembra una follia, ma negli anni '50 la norma era questa. Anche il cibo, nel primo dopoguerra scarseggiava: avere a cena dentro il piatto polenta e passeri era un sogno, così noi ragazzi ci eravamo specializzati nella caccia di uccellini. Ci arrampicavamo sugli alberi, rubavamo i piccoli o mettevamo le trappole per gli adulti. Nei periodi di siccità, quando non si poteva pescare nel canale, erano le rane e le lumache ad avere la peggio. Per noi ragazzi tutto questo era visto come una conquista. Un po' come giocare a "infilzare" con le aste di ferro degli ombrelli i topi di fogna che "popolavano" le nostre cantine. Ricordo che occorreva sempre dare uno strattone alla porta per spaventarli, prima di aprirla ed entrare", racconta Anzio con un sorriso.
"Insomma.. diciamo che la mia infanzia non è stata facile: c'era molta miseria dopo la guerra. Noi ragazzini non avevamo i pantaloni lunghi, i nostri calzoncini erano corti e senza fodera, così lo strofinio della lana grezza sulla pelle, irrigidita dal freddo, ci provocava fortissime irritazioni alle gambe. Erano i tempi del "pret a let", delle pezze sui gomiti, e del ghiaccio sui vetri", ci spiega Arati.


LA VITA DEL BORGO. "Nonostante questa penuria però, la vita in quella borgata era bella perché era vissuta come una comunità unita: il problema di un singolo era il problema di tutti, la disgrazia del singolo, era la disgrazia di tutti. Si viveva gli uni nella casa degli altri. Per questo nessuno chiudeva mai la porta a chiave. Tutti però entravano chiedendo sempre 'permesso'. Il modo di vivere di allora si basava su stima, onestà e serietà. Sui valori veri, un tempo espressione della quotidianità. Per questo, nonostante i sacrifici della guerra e la miserie, qualche anziano sostiene oggi che 'si viveva peggio ma sicuramente era molto meglio allora'", conclude Arati.
La borgata del Buco era fatta di realtà e persone semplici: il fornaio, il Sali e Tabacchi, il negozio di alimentari, il fruttivendolo, la macelleria, l'osteria Fantini "da Giana e Dante", poi diventata "da Amerio", principale punto di ritrovo per quelli del Buco. Qui ci si trovava a giocare a briscola, si mangiava il gnocco fritto, rigorosamente accompagnato da un buon bicchiere di lambrusco. C'era Renzo il barbiere, padre di Anzio, con il suo motto ricorrente "barba o capelli?", il vecchio caseificio costruito nel 1800, la nuovissima scuola elementare comunale, costruita nel 1948, con i suoi studenti col grembiule nero per i maschi e bianco per le femmine. C'era la "lattivendola" Vilma Severi che in bicicletta portava spensierata il latte agli abitanti del Buco. Ma soprattutto c'erano i "bugader": una numerosissima famiglia di lavandai e lavandaie. I Vacondio, per la precisione, i quali quotidianamente, con un carretto trainato da un somaro, portavano a lavare la biancheria sporca della città e la riportavano ai proprietari una volta linda. Nelle foto dell'epoca, il bianco delle lenzuola stese al vento spiccano sull'erba verde dei campi. In mezzo a questo borgo passava la strada provinciale per Scandiano, uno snodo molto importante. Ma fuori da questa "piccola Repubblica" c'era solo un mare di campi di papaveri.

 

il buco vecchio data 1950 rid

                                                               foto d'epoca del Borgo tratta dal libro di Anzio Arati               

 


LA TRASFORMAZIONE. Ben presto però, anno dopo anno, parallelamente al progresso economico, la borgata ha aggiunto particolari alla sua cartina topografica: vengono disegnate case, fabbriche, strade e ponti. Tra gli anni '60 e '70 il quartiere si allarga subisce una trasformazione radicale, sia nella sua fisionomia, sia nelle abitudini dei suoi abitanti. Sono infatti i tempi della televisione, dei vinili e dei pantaloni 'a zampa'. Ormai in molti possiedono un'automobile, ma l'arrivo dell'autobus linea 3 alla fermata del Buco, è stato un evento immortalato da tutti gli abitanti del posto.
Sono questi gli anni in cui il quartiere avrà finalmente anche la sua chiesa, quella di Sant'Anselmo da Lucca, a capo della quale andrà un uomo molto amato: don Paolo Merli.
Con il passare del tempo e delle mode insomma, il Buco si cambia d'abito. I bambini di ieri sono diventati i padri di oggi. Così, verso gli anni '80 si sentirà la necessità di costruire anche una nuova scuola elementare, la Martin Luther King. In cantiere anche la ristrutturazione del Centro Sociale Buco Magico, l'edificazione del nuovo supermercato Conad, la Casa di riposo Villa Primula e il carcere "la Pulce", in via Settembrini.
Negli anni '90 la vecchia chiesa di Sant'Anselmo è stata radicalmente abbattuta, mattone dopo mattone, sotto gli occhi commossi di molti abitanti, per dare vita a un edificio più ampio che potesse accogliere un numero di fedeli sempre in crescita.


"ADDIO VECCHIO CANALE". Ormai, il vecchio canale del Buco, per secoli il silenzioso testimone di un'epoca in bianco e nero, ormai non serviva più. L'espansione urbana e la riqualificazione del territorio, hanno deciso di cancellarlo. Inizia così nel 1981 la sua definitiva cementificazione .
Siamo nel 2014, e oggi molti abitanti storici del vecchio Buco non ci sono più; altri si sono trasferiti in differenti zone di Reggio; qualcuno ha messo su famiglia e ha deciso di restare nei prati di casa. Ognuno di loro però, vive nei ricordi racchiusi per sempre nelle pagine della storia del Buco, un borgo che oggi, è profondamente cambiato, assumendo i connotati del nuovo Buco. In alcune sere di maggio però, chiudendo per pochi istanti gli occhi, per chi ha l'olfatto raffinato e una fervida immaginazione, è ancora possibile sentire il profumo del sapone di Marsiglia.

 

lenzuola rid

                                                      foto tratta dalla pagina Facebook dell'evento

 

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Ligabue fa omaggio al Comune di una colonna sonora originale che accompagnerà i visitatori nel nuovo Museo, progettato dall'architetto Italo Rota e inaugurato in questi giorni -

 

Reggio Emilia, 15 maggio 2014 - di Ivan Rocchi -

 

"Mi era stato chiesto di realizzare una sorta di colonna sonora per il nuovo Palazzo dei Musei della mia città. L'idea mi è piaciuta fin da subito. E' un omaggio che spero sia gradito e soprattutto possa rendere ancora più intensa l'esperienza per i visitatori". Luciano Ligabue non ci ha pensato un attimo ad accogliere l'invito del Comune di Reggio. E così ha composto i tre brani strumentali "Edison", "Di passaggio" e "Sotto il cielo di Reggio", ispirati e dedicati al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia. Le composizioni sono il dono del rocker alla città e al Comune.
"Ligabue ha accolto la nostra proposta con entusiasmo – ha detto l'assessore comunale ai Progetti speciali, Mimmo Spadoni -: ci fa grande piacere e gli siamo grati per questo. Può essere un bellissimo inizio per un impegno collettivo a sostegno del sistema dei Musei civici, in termini di tempo, idee, talenti, donazioni, oggetti e storie illustri o cosiddette minori".
I brani di Ligabue verranno presentati e diffusi negli spazi del Palazzo di via Spallanzani in occasione della Notte dei Musei, dalle ore 21.00 di sabato 17 maggio alle 02.00 di domenica 18 maggio. Le tre composizioni daranno il benvenuto al pubblico e lo accompagneranno nella visita dalle collezioni storiche e dei nuovi allestimenti elaborati dall'architetto Italo Rota. Da domenica i visitatori potranno ascoltare la colonna sonora al terzo piano nei nuovi spazi della Manica Lunga.
Nelle prossime settimane la colonna sonora si trasformerà in una vera e propria installazione acustica, integrata con i nuovi spazi e gli oggetti in mostra. E diventerà una delle 365 Storie raccolte nello spazio espositivo "For inspiration only".

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Sabato, 17 Maggio 2014 08:45

Correggio - "Not(t)e di copertina"

In occasione della "Notte dei Musei", visite guidate alla mostra "La biblio dei records" e tributo a Freak Antoni -

 

Reggio Emilia, 17 maggio 2014 -

Sabato 17 maggio in tutta Italia sarà la "Notte dei Musei", apertura serale straordinaria degli oltre 400 musei statali fino a mezzanotte.
Per l'occasione, il Museo "Il Correggio" e la biblioteca comunale "Giulio Einaudi" propongono "Not(t)e di copertina", due visite guidate alla mostra la "Biblio dei records", attualmente allestita al museo e che ripercorre la storia della musica degli anni Settanta e Ottanta attraverso le indimenticabili copertine degli LP che hanno segnato l'epoca e che appartengono alla preziosa collezione del catalogo della biblioteca.
Durante le visite guidate, condotte da Graziano "Ciano" Marani e Cesare Parmiggiani, è in programma anche uno speciale tributo a Roberto Freak Antoni, leader degli Skiantos, recentemente scomparso, legato a Correggio già dall'amicizia con Pier Vittorio Tondelli.
Le visite guidate – a numero limitato, massimo 35 persone – si svolgeranno alle ore 17,30 e alle ore 21,30.


Info e prenotazioni: biblioteca comunale "Giulio Einaudi", tel. 0522.693296.

 

(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)

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Il convegno in programma sabato 17 maggio alla Sala LEA a Marzaglia. Iniziativa organizzata dall'editore modenese Andrea Ferrari che ha edito il volume, relatori personalità di spicco ed esperti dei vari ambiti -

 

Modena, 15 maggio 2014 -

Un libro e un convegno su un tema di scottante attualità come il femminicidio. Un appuntamento importante aperto a tutti con relatori noti ed esperti dei vari ambiti, per trattare della violenza di genere sotto diversi aspetti e con diversi punti di vista.

Sabato 17 maggio a partire dalle ore 9, presso la sala convegni LEA (Laboratorio di Educazione Ambientale) del Polo Ambientale di Marzaglia in strada Pomposiana 292 a Marzaglia Nuova di Modena, si svolgerà il convegno "Libertà, questa sconosciuta – Femminicidio o liberticidio?". Il convegno prende spunto dal libro di vari autori "Femminicidio o Liberticidio? – Cosa fare dopo la violenza" edito dalla casa editrice modenese Andrea Ferrari Group S.r.l. editoria d'avanguardia socialmente responsabile. L'organizzazione scientifica del convegno è a cura della Dott.ssa Maria Clotilde Pettinicchi – medico-psichiatra, criminologo clinico e psichiatra forense, psicoterapeuta della famiglia e della coppia – con la collaborazione dell'editore Andrea Ferrari e dell'Associazione Onlus ESCOMARTE di Pietro Paganelli.

Per l'occasione saranno messe in vendita 100 copie numerate a mano del libro in edizione limitata, e 2 euro sul prezzo complessivo del volume saranno donate per ogni copia venduta alla cooperativa che ospita l'evento.

 

I relatori

Il convegno inizierà alle ore 9.00 con i saluti delle Autorità presenti – Senatrice Mariangela Bastico e il Vice Prefetto Dott. Mario Ventura – e degli organizzatori – Dott.ssa M. C. Pettinicchi e Andrea Ferrari. A seguire la I sessione moderata dal Prof. Ivan Galliani (professore associato e docente di Criminologia e di Psicopatologia forense dell'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Modena e Reggio Emilia), con interventi di Pettinicchi e Ferrari ("La violenza di genere e presentazione del libro"), Ventura ("Esperienza del tavolo prefettizio in merito alla violenza di genere"), Dott.ssa Rosalba Casella direttrice della Casa Circondariale di Modena ("Esperienza carceraria sulla tipologia dei reati violenti"), un ufficiale in rappresentanza dell'Arma dei Carabinieri ("Esperienza di intervento nei casi di violenza di genere").

Break dalle 11.00 alle 11.30 con Question Time. Alle ore 11.30 al via la II sessione moderata dalla Dott.ssa Nora Marzi psicoterapeuta e responsabile del Servizio Psicologia Area Nord Modena, con interventi della Dott.ssa Angela Miccichè psicologa socia fondatrice del Centro antiviolenza DonneInsieme – Sandra Crescimanno di Piazza Armerina in provincia di Enna ("Esperienza del Centro antiviolenza Donneinsieme"), del Dott. Paolo Boschetti dirigente psicologo del servizio di psicologia clinica del Dipartimento di Salute mentale di Modena ("Esperienza di una violenza di genere durante un terremoto, manifestazione violenta della natura"), della Dott.ssa Amanda Zanni psicologa e psicoterapeuta sistemico-relazionale consulente Centro Ascolto Donne in Difficoltà Comuni del Distretto Ceramico modenese ("Esperienza dell'operatività istituzionale nelle violenze di genere culturalmente motivate").
Alle ore 12.40, tavola rotonda condotta dalla Dott.ssa Pettinicchi "Discorrendo di lavoro e libertà. Esperienze di vità e progettualità" a cui interverranno diversi operatori del sociale, il Dott. Loris Anzanello libero professionista e consulente aziendale di Sassuolo e il Dott, Pietro Paganelli biologo pittore e presidente di ESCOMARTE. Alle ore 13.15 saluti di Andrea Ferrari editore e della Dot.ssa Pettinicchi e chiusura del convegno.

Nella sede della cooperativa che ospiterà il convegno saranno in mostra i dipinti di Pietro Paganelli, che ha illustrato il libro "Femminicidio o Liberticidio? – Cosa fare dopo la violenza" edito dalla Andrea Ferrari Group S.r.l con opere pittoriche che si sono rivelate efficaci nel trasmettere l'intensità emotiva delle violenza descritte.

La partecipazione al convegno è gratuita, per ulteriori informazioni visitare il sito www.andreaferrarigroup.eu

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Sabato 17 maggio nel cortile della Provincia spettacolo promosso dal Forum delle donne nell'ambito delle celebrazioni del 540° della nascita dell'autore dell'Orlando furioso -

 

Reggio Emilia, 14 maggio 2014 -

In occasione del 540° anniversario della nascita di Ludovico Ariosto e in attesa di una grande mostra a lui dedicata, prevista in autunno, la Fondazione Palazzo Magnani promuove una serie di eventi e di approfondimenti sull'Orlando furioso e sul suo autore. Le celebrazioni coinvolgono numerosi enti e associazioni, tra cui il Forum provinciale delle donne, che dedica un appuntamento alle eroine cantate dall'Ariosto.
Sabato 17 maggio dalle 15.15 in poi, nel cortile di Palazzo Allende in corso Garibaldi 59, sede della Provincia di Reggio Emilia, Cristina Montagnani del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Ferrara, profonda conoscitrice e studiosa del Boiardo, guiderà il pubblico attraverso l'Orlando Furioso tenendo come filo conduttore le protagoniste femminili che si snodano lungo l'intricato intreccio del poema. I riferimenti all'opera dell'Ariosto saranno animati dall'attrice e regista Marina Coli.
Ospite dell'evento è anche la forma artistica del Maggio drammatico, antichissima tradizione di teatro popolare dell'Appennino tosco-emiliano, che prende spesso e volentieri spunto da temi, storie e personaggi del mondo epico cavalleresco, tra cui anche il poema dell'Ariosto. Natascia Zambonini della Compagnia maggistica Monte Cusna di Asta farà ascoltare, con il canto tipico del maggio, alcune ottave del testo originale e di testi presi dal repertorio della compagnia.

 

(Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it)

 

Appuntamento conclusivo, venerdì 16 maggio alle 10.30, nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese, per il progetto sul dialogo tra musica e arti figurative che la Fondazione Toscanini ha realizzato in collaborazione con il Comune di Piacenza e il liceo scientifico Respighi.

 

Piacenza, 14 maggio 2014 -

 

Sono 150 gli studenti coinvolti, i cui progetti – incentrati sull’idea del mito, a partire in particolare da Orfeo – verranno proiettati nell’occasione, mentre l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna, diretta da Sebastiano Rolli, eseguirà una colonna sonora scelta per l’occasione: estratti dalla “Maria Stuarda” di Donizetti, dai “Puritani” di Bellini, da “Orfeo ed Euridice” di Gluck, dalla Terza Sinfonia di Beethoven, da “Orfeo all’Inferno” di Offenbach.  Tra un brano e l’altro, il Maestro Rolli spiegherà ai ragazzi le connessioni tra musica, pittura e letteratura. 

L’evento, intitolato “Cantami, o Musa”, fa parte del programma Educational della Fondazione Toscanini, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Regione Emilia Romagna.

 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Una settimana per discutere di prevenzione e contrasto, a partire dalle scuole, contro ogni forma di pregiudizio -

 

Reggio Emilia, 14 maggio 2014 - Ivan Rocchi

 

Negli ultimi tempi, quando si parla di pari opportunità si pensa spesso alle quote rosa e al rapporto tra gli eletti di sesso maschile e quelli di genere femminile. Ma il problema dell’equa rappresentanza nelle istituzioni è solo una delle tante questioni sul fronte della lotta contro le discriminazioni. Dal 2007 l’Unione Europea promuove la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, che si tiene il 17 maggio per ricordare il giorno in cui l’Organizzazione mondiale della sanità ha classificato l’omosessualità come variante naturale della sessualità umana. E anche quest’anno il Comune di Reggio Emilia ha deciso di aderire alla celebrazione, con un programma di eventi e iniziative che si snoderà lungo tutta la settimana

Cineforum, dibattiti, incontri culturali e sportivi e aperitivi offriranno spunti di riflessione e azioni per denunciare e lottare contro ogni forma di pregiudizio. Il programma è realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune, l’associazione Arcigay Gioconda e le tante associazioni del territorio impegnate sul tema: Progetto Rosemary, Cinema Rosebud, Frame, Amnesty International, Certi Diritti Parma, Uisp, Polisportiva Zelig, Queer Radio, No Es Lo Mismo staff, Salamandra Sister, Centro Internazionale Loris Malaguzzi, Polis Aperta, Student’s Hostel della Ghiara, Circolo Arci Dinamo, Biosteria Ghirba, Rainbow Factory, Circolo Arci Pigal, Rete Antidiscriminazioni Reggio Emilia.

Secondo i dati forniti dall’Oscad (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori), l’omofobia è seconda solo al razzismo come motivo di atti di discriminazione in Italia. E’ facile capire che in mancanza di una strategia istituzionale che educhi al rispetto delle minoranze e quindi prevenga i comportamenti violenti e discriminatori, difficilmente si potranno fare passi avanti in questo senso. Per questo Reggio Emilia nel 2013 ha aderito alla Rete Nazionale delle Amministrazioni Pubbliche Anti Discriminazione per Orientamento Sessuale e Identità di genere. E Arcigay Gioconda nell'anno scolastico 2013/2014 ha partecipato a incontri in diversi istituti superiori (“Galvani Iodi”, “Filippo Re”, “Chierici”, “Cattaneo-Dall’Aglio”), per parlare ai ragazzi di bullismo e in particolare di quello omofobico.

 

IL PROGRAMMA 

Martedì 13 maggio: Incontro “Bye Bye Bulli!” presso sede Arcigay Gioconda, Viale Ramazzini 72, alle ore 18.00. Alessandro Loforte, uno dei responsabili del progetto di intervento nelle scuole “Bye Bye Bulli!”, parlerà dei nuovi strumenti per arginare questo fenomeno.

Mercoledì 14 maggio: “Diritti e Rovesci” presso Circolo Arci Dinamo di Via Monte San Michele 4, ore 19.00. A che punto siamo in Italia riguardo i diritti egualitari? Se ne discuterà in un apericena/dibattito, cui parteciperanno Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay, Paola Montermini, avvocato e rappresentante dell’associazione Certi Diritti, Mike Corradi di Amnesty International e Katia Pizzetti, moderatrice e giornalista. Per la cena (piatto unico a scelta, caffè e acqua per 15 Euro) è obbligatoria la prenotazione.

Giovedì 15 maggio: “We Ask and We Tell!” presso la Gabella, via Roma 76, ore 21.30. Negli Usa il presidente Obama ha cancellato la legge Don’t Ask, Don’t Tell, che obbligava soldati e soldatesse omosessuali a nascondersi, pena l’espulsione. E da noi? A che punto sono le nostre forze dell’ordine? Se ne parlerà con Simonetta Moro, presidente dell’associazione Polis Aperta, e altri rappresentanti in divisa. 

Venerdì 16 maggio: Aperitivo in terrazza presso Centro Internazionale Loris Malaguzzi, via Bligny 1/A, ore 18.00. “L’omofobia si combatte anche passando una serata insieme”: con questo slogan, il Centro Malaguzzi ospiterà una serata con aperitivo organizzata da Progetto Rosemary. Karaoke a cura de No Es El Mismo Staff e spettacolo di Drag Queen a cura delle Salamandra Sisters di Mantova. 

Sabato 17 maggio, giornata mondiale contro l’omofobia: “Diamo un calcio all’omofobia!” presso Circolo Pigal di via Petrella 2, ore 16.00. Terzo torneo reggiano di calcetto a 5 misto. L’evento sarà commentato in diretta da Queer Radio. A seguire gnocco fritto, karaoke e dj-set by No Es lo Mismo staff. 

Domenica 18 maggio ore 21, luogo da definirsi: reading “Bent” a cura di Waller Corsi, ispirato all'omonimo testo teatrale di Martin Sherman del 1979, che racconta le persecuzioni sessuali nella Germania nazista.

 

Per iscrizioni, informazioni e prenotazioni: 347 3072286 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - http://arcigayreggioemilia.wordpress.com/2014/04/28/settimana-contro-lomofobia-2014

 

 

Pubblicato in Cronaca Emilia
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