Ad un anno esatto dall'esondazione del Baganza che ha colpito la città, si fa il punto sulla situazione per guardare al futuro. Per tutta la giornata si svolgerà il convegno "Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo". -
- di Chiara Marando – Martedì, 13 Ottobre 2015 -
Quella di oggi sarà una giornata intensa, una giornata che servirà per ricordare l'evento naturale che un anno fa esatto ha lasciato la città senza parole, indifesa davanti alla forza della natura. Era il 13 ottobre 2014, quando il torrente Baganza è esondato improvvisamente mettendo in ginocchio un intero quartiere. Immagini indelebili che restano nella memoria, immagini di fango, detriti e distruzione, che veri e propri angeli, gli "angeli del fango" hanno cercato di domare.
Giorni di lavoro costante per riportare la situazione alla normalità, per tentare di restituire la quotidianità persa alle persone che hanno visto le proprie case travolte dall'acqua. Il 13 ottobre è la data del ricordo, degli ingenti danni e disagi, della mancata allerta e del "forse si poteva evitare...".
Oggi, ad un anno di distanza, si guarda indietro per affrontare il futuro, per osservare quanto è stato fatto e quanto ancora bisogna lavorare. Lo si fa in un convegno aperto a tutta la cittadinanza dal titolo "Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo", promosso dall'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna.
A partire dalle ore 9 fino alle 18, in una full immersion di informazioni, racconti ed analisi, l'Auditorium dell'edificio Polifunzionale del Campus Universitario di Parma (via Volturno, 39), diventerà il teatro che ospiterà questo importante evento, un appuntamento che accomuna tutti i parmigiani e non solo.
La volontà di questo convegno è di quella di puntare l'attenzione su quanto la prevenzione possa risultare fondamentale nei casi di catastrofi naturali, una prevenzione che richiede necessariamente la presenza di figure professionali in grado di capire la reale gravità della situazione e le mosse più adatte da compiere. Questo è quello che spiega Antonio di Lauro, geologo parmigiano e consigliere dell'Ordine regionale «Ci interessa stimolare gli Enti preposti e la popolazione stessa a fare tesoro di quanto accaduto affinché certi errori non si ripetano».
"Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo": convegno promosso dall'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna aperto a tutta la cittadinanza, un anno dopo l'alluvione del Baganza. Di Lauro (Ordine ER): "La prima prevenzione è la conoscenza". Il punto su cassa di espansione ed altri interventi. Tra i relatori anche il meteorologo Luca Mercalli.
Parma, 8 ottobre 2015 - in allegato scaricabile in fondo al testo la locandina del convegno con il programma -
A quasi un anno dall'alluvione del 13 ottobre scorso, il ricordo è ancora vivo nella memoria.
L'esondazione del torrente Baganza, gli ingenti danni e disagi causati, le polemiche sull'allerta e sulla gestione dell'emergenza, non sono certo finite nel dimenticatoio. Per ricordare quella drammatica vicenda che ha colpito la nostra città e il suo territorio, per fare anche il punto della situazione su quali interventi sono stati eseguiti fino ad oggi e quali invece sono rimasti da attuare o da programmare per il futuro, l'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna ha deciso di promuovere insieme con altri enti il convegno aperto a tutta la cittadinanza dal titolo "Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo".
Emblematica la data scelta per l'evento: martedì 13 ottobre 2015 (9-18), a un anno esatto dall'alluvione che si intende ricordare. Teatro della manifestazione sarà l'Auditorium dell'edificio Polifunzionale del Campus Universitario di Parma (via Volturno, 39).
"Non vogliamo dimenticare quel che è avvenuto un anno fa – esordisce Antonio Di Lauro, geologo parmigiano e consigliere dell'Ordine regionale -. Ci interessa stimolare gli Enti preposti e la popolazione stessa a fare tesoro di quanto accaduto affinché certi errori non si ripetano". "Occorre mantenere sempre alta l'attenzione anche nei momenti ritenuti non critici – continua Di Lauro sottolineando il messaggio che si intende lanciare a tutta la città –. Le istituzioni devono sempre stare in allerta perché a volte basta davvero poco per evitare certi inconvenienti. Noi continuiamo a rivolgerci a tutte le persone per dir loro: state attenti, perché il pericolo è sempre dietro l'angolo".
Di fronte a certe calamità naturali, la principale modalità di intervento che l'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna da tempo propone è quella della prevenzione, che richiede necessariamente la presenza di figure professionali all'interno delle istituzioni preposte al controllo del territorio. "La prima prevenzione è data dalla conoscenza del territorio – spiega infatti Di Lauro – e il geologo è la figura indicata per questo, colui che può dire dove si può edificare o meno, dove è più probabile che si verifichi una frana, quali terreni possono essere utilizzati e consolidati e quali invece no".
"Il percorso partecipato sulla Direttiva Alluvioni avviato dalla Regione va nella giusta direzione: coinvolgere i diversi attori coinvolti attivi e passivi" aggiunge Gabriele Cesari, presidente dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna. "In questo percorso – continua - siamo chiamati tutti ad interagire per trovare soluzioni efficaci ed innovative. Serve un approccio di sistema che oltre agli Enti competenti coinvolga attivamente anche diverse categorie di professionisti, gli agricoltori, il mondo delle imprese, il mondo assicurativo ed il volontariato. Non aspettiamoci risultati risolutivi nel breve periodo: occorreranno decenni di azioni virtuose e di cambiamenti culturali importanti". Per tale motivo, non basta incalzare gli Enti e le Amministrazioni pubbliche su questi temi, occorre anche "sensibilizzare l'opinione pubblica ad un atteggiamento più rispettoso e attento alle esigenze del territorio e dell'ambiente", riprende Di Lauro.
Al convegno di martedì 13, organizzato insieme al Dipartimento di Fisica e Scienze dell'Università della Terra, si susseguiranno testimoni diretti degli eventi ed esperti del territorio impegnati nella pianificazione degli interventi di prevenzione. Sono previsti gli interventi, tra gli altri, dell'assessore alla Difesa del suolo e della Costa della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, dell'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Parma, Michele Alinovi, e del presidente della Società Meteorologica Italiana, Luca Mercalli.
In occasione di questa ricorrenza, nella mattinata di domenica 11 ottobre l'associazione GeoProCiv con il patrocinio dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna promuove un'escursione dal titolo "Una camminata a un anno dall'alluvione" lungo le zone attigue al torrente Baganza interessate dall'esondazione di un anno fa. Per informazioni e iscrizioni su questa iniziativa scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ';document.getElementById('cloakff09b579d23b37d8b006fbcf6c192e76').innerHTML += ''+addy_textff09b579d23b37d8b006fbcf6c192e76+'<\/a>'; oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
A una settimana dalla piena del Nure, si cerca ancora il corpo di Filippo Agnelli di Bettola, travolto dal fiume insieme al figlio Luigi, ritrovato invece senza vita, così come Luigi Albertelli di Pontedellolio. E mente si fa la conta dei danni e il premier Renzi annuncia lo stato di emergenza, ricordiamo anche le alluvioni che, nel 2014, hanno colpito anche Parma e Modena.
Piaenza - Nelle due ore che Matteo Renzi ha trascorso a Piacenza, lo scorso 17 settembre, il premier ha potuto valutare di persona, sorvolando la zona con un elicottero, l'entità dei danni causati dallo straripamento del Nure che, una settimana fa, ha travolto due intere valli e provocato la morte di due persone. Si tratta di Luigi Albertelli, 56 anni, guardia giurata di Pontedellolio, e Luigi Agnelli, 43, di Bettola, entrambi travolti dalla furia delle acque. E' ancora disperso, invece, Filippo Agnelli, 67, padre di Luigi, che si trovava insieme al figlio quando la loro auto è stata travolta dalla furia delle acque.
Durante il summit in Prefettura, al quale hanno partecipato anche il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, l'Assessore regionale alla difesa del suolo Paola Gazzolo e i sindaci dei Comuni colpiti, il Presidente del Consiglio ha dichiarato che "appena ci sarà la possibilità tecnica, dichiaremo lo stato di emergenza". "Il governo", ha aggiunto Renzi "farà la propria parte sia per i Comuni con la deroga al Patto di Stabilità, sia per i cittadini, con aiuti dal punto di vista fiscale". E mentre il presidente della Regione Bonaccini promette risorse straordinarie, oltre ai 2 milioni di euro già stanziati per la ricostruzione dei paesi alluvionati, ricordiamo che il disastro che ha colpito il piacentino è solo l'ultimo in ordine di tempo, che l'Emilia ha dovuto sopportare.
Il 13 ottobre 2014, l'esondazione del torrente Baganza ha mandato sott'acqua la zona sud ovest di Parma, per fortuna, senza fare vittime tra le persone, ma provocando ingenti danni, soprattutto nel quartiere Montanara e nella zona di via Po, dove un mix di acqua e fango ha invaso garage e scantinati, arrivando fino ai piani più bassi delle case.
Il 19 gennaio 2014, invece, nel modenese, l'onda della piena causata dalle forti piogge ha aperto una falla nell'argine del fiume Secchia, che ha cominciato a defluire sommergendo 10.000 ettari di territorio colpendo otto Comuni della zona della Bassa, già provati dal terremoto del 2012. Per 48 ore, Bastiglia e Bomporto sono rimaste sott'acqua, con almeno duemila persone bloccate ai piani alti delle case, mentre altrettante sono state evacuate dalla Protezione Civile a mano a mano che le acque del fiume invadevano il territorio. Quasi duemila anche le aziende colpite, milioni i danni subiti dall'economia e dai cittadini che, in poche ore, si sono visti portare via i sogni di una vita. C'è stata anche una vittima, il volontario Oberdan Salvioli, 43 anni, trascinato via dalle acque, mentre tentava di aiutare i suoi concittadini alluvionati.
Se, poi guardiamo a quanto è accaduto nel resto d'Italia, è evidente che i fenomeni si stanno facendo sempre più frequenti e con effetti sempre più disastrosi sulla popolazione.
Da un lato c'è il clima, che sta cambiando velocemente e riserva sempre più spesso precipitazioni abbondanti rilasciate in poco tempo, che vanno a ingrossare i fiumi e i corsi d'acqua. Dall'altro c'è la mano dell'uomo, sempre più indiscriminata quando si tratta di urbanizzazione, a discapito dell'ambiente. Infine, c'è la scarsa attenzione alle opere di manutenzione e controllo dei letti dei fiumi e dei torrenti, dei fossi, degli argini, delle casse di espansione, insieme al consolidamento delle frane e di briglie di contenimento del terreno, oltre, ovviamente, al rispetto delle leggi di tutela del suolo e dell'ambiente.
La parola che si sente pronunciare sempre più spesso, i cui effetti sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti, è "dissesto idrogeologico". All'inizio dell'anno, il rapporto presentato dall'Unione Bonifiche dell'Emilia Romagna ha evidenziato come la nostra regione abbia visto aumentare il rischio del 10% rispetto al 2014 e che, per prevenire altri eventi disastrosi, sarebbero necessari ben 894 interventi, per un importo superiore al miliardo di euro.
Alluvione di Parma. Ammontano a 360.000 euro le risorse che l'ente di Via Verdi ha impegnato e sta erogando per il risarcimento dei danni e il riavvio delle attività.
"Siamo stati tempestivi ed efficaci – dice il presidente Zanlari – Abbiamo dato una risposta concreta a chi era in difficoltà"
360.000 euro alle imprese di Parma e delle provincia danneggiate dall'alluvione del 13 ottobre 2014: a tanto ammontano le risorse che la Camera di commercio ha stanziato e sta erogando attraverso un bando per la concessione di contributi a fondo perduto. "Il bando ha chiuso in anticipo rispetto alla data fissata perché con 42 domande accolte abbiamo esaurito le risorse stanziate, interamente ricavate dal nostro bilancio. – sottolinea il presidente Andrea Zanlari - In molti casi, il nostro contributo ha consentito il ripristino anche totale dei danni subiti. In altri, ha favorito un meno drammatico riavvio delle attvità".
Per ogni domanda istruita e accolta la Camera di commercio sta erogando contributi, fino a un massimo di 10mila euro ad azienda, che possono arrivare a coprire fino al 100% delle spese sostenute dall'impresa per far fronte ai danni subiti.
Il contributo è finalizzato a una vasta gamma di interventi: il ripristino degli immobili adibiti all'attività d'impresa, compresi lo sgombero e lo smaltimento in discarica di fanghi, detriti e materiale alluvionale; la riparazione o il riacquisto, in caso di danno non riparabile, di impianti produttivi, macchinari, attrezzature e arredi; le spese tecniche collegate alle precedenti come progettazione, direzione lavori e collaudi. Il contributo ha potuto essere richiesto anche per il riacquisto di scorte di materie prime, semilavorati o prodotti finiti danneggiati e non più utilizzabili.
Le imprese che hanno fatto domanda di contributo sono state 45 e 42 sono state le domande accolte. Sono rappresentati tutti i settori di attività ma in particolare artigianato, commercio e industria. Le aziende risarcite hanno sede, per la maggior parte, a Parma, ma anche in altri Comuni colpiti dall'alluvione del 13 ottobre.
"Credo che abbiamo dato ai nostri imprenditori un segno tangibile di vicinanza e supporto - prosegue Andrea Zanlari - Nonostante i tagli imposti dal Governo abbiano diminuito le risorse che abbiamo a disposizione per le imprese e il territorio, questo bando ha ricevuto una delle più alte dotazioni finanziarie degli ultimi anni. Lo abbiamo formulato in modo semplice e abbiamo previsti tempi di istruttoria ed erogazione molto rapidi. I primi contributi sono già in pagamento. E' così che deve funzionare il rapporto tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini".
La Giunta regionale ha approvato quattro delibere di proroga degli interventi che erano in scadenza alla fine di quest'anno. Le misure riguardano l'esenzione dal pagamento del ticket per visite ed esami specialistici e per l'assistenza farmaceutica, tutti prorogati dal 1° gennaio fino al 30 aprile.
Parma, 03 gennaio 2015 --
Sono state prorogate a fine aprile 2015 tutte le misure regionali a sostegno dei lavoratori colpiti dalla crisi economica e delle popolazioni interessate dal sisma e dalle alluvioni nel modenese e nelle zone di Parma e Piacenza.
La Giunta regionale ha approvato quattro delibere di proroga degli interventi che erano in scadenza alla fine di quest'anno. Le misure riguardano l'esenzione dal pagamento del ticket per visite ed esami specialistici e per l'assistenza farmaceutica, tutti prorogati dal 1° gennaio fino al 30 aprile.
Le misure anticrisi, in vigore dal 2009, all'inizio della crisi economica, sono giunte al 6° anno consecutivo. L'esenzione dal ticket riguarda i lavoratori che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in mobilità o con contratto di solidarietà e comprende i famigliari a carico. Alle famiglie emiliano-romagnole in situazioni di estremo disagio sociale individuate o in carico ai Servizi sociali dei Comuni è garantita la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C, ossia i farmaci distribuiti direttamente dalle farmacie delle stesse Aziende sanitarie.
Il provvedimento a favore delle popolazioni colpite dal sisma del 2012 prevede il diritto all'esenzione dal ticket rispetto alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, compresa l'assistenza termale, e il diritto all'assistenza farmaceutica. Il diritto all'esenzione riguarda le persone che abitano nei comuni colpiti dal sisma e hanno un'abitazione, uno studio professionale o un'azienda con dichiarazione di inagibilità e i parenti di primo grado di persona deceduta per il terremoto.
Le esenzioni per le visite e gli esami e per i farmaci in distribuzione diretta da parte dell'Azienda Usl sono inoltre a favore dei residenti nella Bassa modenese colpiti nel gennaio del 2014 dall'esondazione del fiume Secchia : le persone residenti nei comuni di Bastiglia e Bomporto, particolarmente colpiti dall'alluvione; per i comuni di Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Modena (le frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello, San Matteo), San Felice sul Panaro e San Prospero solo i cittadini che hanno ricevuto dall'Azienda Usl una specifica comunicazione con la quale è riconosciuto il diritto all'esenzione.
Hanno diritto alle esenzioni per viste, esami e farmaci anche i residenti in alcuni quartieri della città di Parma e neicomuni parmensi e piacentini colpiti dalle inondazioni di ottobre. La misura è a favore dei residenti in strada Farnese e nei quartieri Montanara e in parte del Molinetto del Comune di Parma (sul sito dell'Azienda Usl di Parma è disponibile l'elenco delle vie cittadine interessate), e dei residenti nei comuni parmensi di Bedonia, Berceto, Calestano, Collecchio, Colorno, Compiano, Corniglio, Felino, Fornovo di Taro, Langhirano, Lesignano de' Bagni, Monchio delle Corti, Montechiarugolo, Palanzano, Sala Baganza, Terenzo, Tizzano val Parma, Torrile e Traversetolo. Inoltre, beneficiano del provvedimento anche i residenti nei Comuni piacentini di Bettola, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere e Ottone.
L'impegno economico della Regione, per il mancato introito del ticket nei prossimi quattro mesi, è pari a circa 1 milione di euro (966.663 euro).
Per informazioni è possibile chiamare il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 attivo nei giorni feriali dalle 8,30 alle 17,30 e il sabato e i prefestivi dalle 8,30 alle 13,30.
Da via Verdi un bando per le aziende colpite dall'alluvione del 13 ottobre. Si potranno chiedere contributi fino a 10mila euro per i danni subiti. Domande dal 7 gennaio al 27 febbraio, assegnazione in base all'ordine cronologico di presentazione, liquidazioni in 3-4 settimane. Zanlari: "Avevamo promesso interventi rapidi e concreti e nonostante i tagli alle Camere di Commercio ritorniamo dagli imprenditori alluvionati a settanta giorni dal cataclisma con il bando più cospicuo mai definito dal nostro ente. Ci sembra il miglior modo di augurare un buon Natale a loro e a tutto il sistema economico parmense".
Parma, 24 dicembre 2014 -
A settanta giorni dall'alluvione che ha duramente colpito famiglie e imprese di Parma e provincia, la Camera di commercio presenta il bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle aziende danneggiate dal fango e dall'acqua del 13 ottobre. La Camera erogherà un contributo pari al 100% delle spese sostenute per far fronte ai danni subiti, fino a un massimo di 10mila euro. L'intervento fa capo a uno stanziamento di 360mila euro interamente ricavato da risorse nella disponibilità della Camera di Commercio.
"Nonostante il momento istituzionale complesso e i tagli che subisce il sistema delle Camere di Commercio italiane – ha commentato Andrea Zanlari, presidente dell'ente camerale di Parma -. tra gli interventi direttamente rivolti alla imprese questo è uno dei più cospicui degli ultimi anni Avevamo promesso interventi rapidi e concreti e, a poche settimane dall'alluvione, offriamo agli imprenditori danneggiati un segnale tangibile, forse piccolo, ma sicuramente importante sotto il profilo del sostegno morale. Ci sembra il miglior modo di augurare un buon Natale a loro e a tutto il sistema economico parmense".
Potranno fare domanda le imprese danneggiate dall'alluvione del 13 ottobre che hanno sede legale o unità locale operativa nel Comune o nella provincia di Parma, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di commercio, attive e che non hanno in corso procedure di scioglimento o liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale. Devono inoltre aver presentato la segnalazione di impresa danneggiata al proprio comune di riferimento.
Le spese finanziabili devono essere successive al 13 ottobre, giorno dell'alluvione, e possono riguardare una pluralità di interventi: il ripristino degli immobili adibiti all'attività d'impresa, compresi lo sgombero e lo smaltimento in discarica di fanghi, detriti e materiale alluvionale; la riparazione o il riacquisto, in caso di danno non riparabile, di impianti produttivi, macchinari, attrezzature e arredi; le spese tecniche collegate alle precedenti come progettazione, direzione lavori e collaudi. Il contributo può essere richiesto anche per il riacquisto di scorte di materie prime, semilavorati o prodotti finiti danneggiati e non più utilizzabili.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 7 gennaio; se valutate ammissibili, i contributi saranno liquidati dalla Camera di commercio entro 15 giorni. Le richieste dovranno essere inviate via posta elettronica certificata (Pec) o consegnate a mano. Il termine per la consegna è il 27 febbraio, salvo chiusura anticipata per esaurimento dei fondi. I contributi saranno assegnati in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande.
Il bando e lo schema di domanda possono essere scaricati dal sito web della Camera di Commercio, www.pr.camcom.it. Ulteriori informazioni possono essere richieste al Servizio Affari economici, contattabile ai numeri 0521 210205.243.246 o all'e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: Ufficio Stampa Camera di commercio di Parma)
Delusione della Cna per la mancata proroga, al 28 febbraio 2015, dei versamenti fiscali e contributivi per i contribuenti colpiti dagli eventi meteo -
Parma, 23 dicembre 2014 -
La Cna esprime delusione per la mancata proroga, al 28 febbraio 2015, dei versamenti fiscali e contributivi per i contribuenti colpiti dagli eventi meteo accaduti tra il 10 e il 14 ottobre scorso in Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia, in scadenza ieri 22 dicembre.
Il Governo ha, infatti, disatteso l'impegno all'attivazione della proroga assunto attraverso l'approvazione, venerdì scorso, di un Ordine del giorno della Commissione Bilancio del Senato.
A questo punto ieri le imprese residenti nelle regioni coinvolte dal maltempo, si sono trovate costrette a procedere ai versamenti per evitare sanzioni.
La Cna si aspetta, a stretto giro, un provvedimento che almeno eviti l'applicazione di sanzioni ai contribuenti che purtroppo non sono stati in condizioni di rispettare la scadenza di versamento. Un atto concreto per venire incontro alle reali difficoltà dei contribuenti.
(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)
Difficile la quantificazione dei danni, la situazione viene aggiornata in cooperazione con i Comuni parmensi alluvionati e con le associazioni di categoria. Obiettivo: varare un bando per aiutare le imprese a far fronte ai danni subiti -
Parma, 5 novembre 2014 -
A due settimane dall'attivazione del sondaggio "SOS Imprese" della Camera di Commercio, rivolto a ottenere un primo riferimento sui danni provocati dai recenti eventi alluvionali alle aziende parmensi, sono state censite una trentina di realtà che hanno evidenziato perdite di beni e attrezzature aziendali, scorte, l'inagibilità di strutture immobili e altre conseguenze legate all'inondazione.
Nella maggior parte dei casi le imprese non sono ancora nelle condizioni di fornire una stima precisa dei danni subiti, ma quelle che hanno formulato una prima ipotesi quantificano in media circa 100 mila euro di danni. La situazione viene aggiornata di giorno in giorno attraverso un coordinamento attivato con tutti i Comuni parmensi colpiti dall'alluvione e con le associazioni di categoria.
La Camera di Commercio tiene aperta la linea telefonica dedicata e invita le imprese a segnalare la propria situazione, telefonando tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 17 al numero 0521.210430. E' anche a disposizione l'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La Camera di commercio ricorda che il sondaggio è realizzato in funzione di un bando per la concessione di contributi a fondo perduto. Obiettivo: mettere le imprese nelle condizioni di far fronte con immediatezza ai danni subiti e riprendere al più presto le normali attività.
(Fonte: ufficio stampa Camera di commercio Parma)
Riceviamo e pubblichiamo per conto dell'Associazione Millecolori la lettera di un alluvionato che chiede al Sindaco il risarcimento dei danni che ha subito per la distruzione della sua auto -
Parma, 31 ottobre 2014 -
Sono un cittadino di Parma, mi chiamo XY, ed abito nel quartiere Montanara, via AB.
Purtroppo, come tanti, a causa dell'alluvione del 13/10 ho subito rilevanti danni, tra i quali la distruzione della mia auto (Fiat Punto, tg. DE....) le cui rate avevo finito di pagare da poco.
Come tanti, con l'aiuto di molti, mi sono rimboccato le maniche per ridurre i danni ma, purtroppo, la mia auto non è più recuperabile (la riparazione costerebbe di più del valore dell'auto).
Ho seguito le polemiche sui giornali e poco mi interessava stabilire se l'allarme fosse pervenuto al Sindaco alle 14,00 o alle 15,00 o alle 16,00 perché in tutti i casi nessuno avrebbe potuto arrestare la furia del Baganza e salvare la mia auto. In più, da bravo pendolare, non ero a casa (lavoro a Piacenza in una industria metalmeccanica) e quindi non avrei comunque potuto correre a casa per metterla in salvo.
Lunedì però sono venuto a sapere che la possibilità di tracimazione, anche in un ambito urbano, era stata a Lei (il Sindaco di Parma) comunicata sin da sabato, che Lei avrebbe dovuto avvertire i cittadini e che invece Lei né sabato né domenica li ha avvertiti. Mi sono molto meravigliato che Lei alla stampa locale e nazionale e quindi anche a me avesse taciuto la circostanza.
Egregio sig. Sindaco se Lei sabato o domenica mi avesse avvertito, com'era Suo dovere, probabilmente io, per prudenza (sono una persona mite e prudente) avrei parcheggiato la mia auto non in via Navetta bensì in un luogo più tranquillo e, pertanto, credo sig. Sindaco che Lei, omettendo di avvisare me e tutti i Suoi cittadini (com'era Suo obbligo fare) ha fortemente contribuito a causare i danni alla mia macchina, con tutto quello che ne consegue per me e per la mia famiglia, poiché così sono stati buttati nel fango i tanti sacrifici, rinunce che abbiamo affrontato per comprarci la nostra piccola auto.
Io non so perché non ci abbia avvisato. Bastava poco. Se Lei mi avesse avvisato ed io avessi ugualmente parcheggiato in via Navetta oggi mi darei dello stupido per non aver fatto affidamento sulle Sue parole e preso le opportune cautele. Siccome Lei non mi ha avvisato lo stupido non sono stato io.
Ho letto che il fax non sarebbe arrivato ma poi ho letto che è stato protocollato il lunedì. Mi sono quindi domandato: come si fa a protocollare quello che non è arrivato...ma poi ho capito che quelle parole (pronunciate dal consigliere Bosi) erano un goffo tentativo di nascondere la realtà.
Mi sono anche domandato: visto che nel 2014 di allerta ce ne sarebbero stati tanti (in realtà sembra che riguardanti Parma Città siano stati solo una ventina) come sono arrivati i precedenti avvisi? Siccome sembra siano arrivati anche loro via fax-pec, conoscendo la situazione metereologica (i fatti di Genova erano noti), un responsabile buon padre di famiglia anche se impegnato (per motivi personali) a Roma avrebbe comunque dovuto incaricare qualcuno di verificare i fax-pec durante la Sua assenza. Purtroppo non ho letto che ciò Lei abbia fatto e così, come detto, né io né gli altri cittadini siamo stati avvisati del possibile, anche se improbabile, pericolo per noi ed i nostri beni, come la mia povera Fiat Punto.
E' per questo egregio Sig. Sindaco che chiedo direttamente a Lei il risarcimento dei danni per la mia auto e, per cortesia, inoltri questa mia richiesta anche alla Sua assicurazione per evitare che questi danni debba pagarli il Comune, e quindi anch'io, visto che ho già avuto la sciagura dell'alluvione e quella di avere un Sindaco che ha dimostrato quanto meno una grave superficialità, venendo meno a quella doverosa cautela che la legge impone ed ancor prima imporrebbe il senso di responsabilità per i cittadini della Sua città.
Distinti saluti. XY
P.S.: se poi Lei vorrà ritenere la presente richiesta di danni quale atto di "sciacallaggio politico" non mi interessa perché io i danni li ho patiti davvero e, mi perdoni...non mi piace essere troppo preso per i fondelli...sono mite ma non cretino!
(Fonte: Associazione Millecolori)
Resterà aperto fino al 15 novembre lo sportello tecnico del Comune per i cittadini colpiti dall'alluvione per la presentazione delle schede di rilevamento danni -
Parma, 29 Ottobre 2014 -
Lo sportello tecnico di sostegno alla cittadinanza aperto presso il centro socio-sanitario di Via Carmignani 7/A, resterà aperto fino al giorno 15 Novembre, data ultima per la presentazione delle schede di rilevamento danni.
La decisione di prorogare il funzionamento del servizio è stata assunta dal Comune in considerazione della gravità della situazione causata dall'alluvione del 13 Ottobre, e soprattutto in considerazione dell'importanza del ruolo svolto dallo sportello stesso in questa prima settimana di apertura.
Lo sportello fornisce una consulenza tecnica in aiuto ai cittadini e alle imprese che hanno problemi legati all'esondazione del torrente Baganza: in quella sede si possono avere indicazioni in materia di danni ed emergenza, di interventi per il recupero degli edifici e di tutti i possibili risvolti legati ai danni subiti e ad eventuali azioni di bonifica delle aree colpite.
Lo sportello resterà aperto dalle ore 8,15 alle ore 13,30, e martedì e giovedì anche dalle 14 alle 17,30 – telefono 0521 031975 / 6 (ufficio tecnico).
(Fonte: Comune di Parma)