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Domenica 5 novembre, dalle 16.30, si parte con una visita guidata alla torre Ghirlandina e si prosegue con un concerto della rassegna "Assonanze" con musiche del compositore tedesco.

MODENA – Vent'anni fa, l'UNESCO dichiarava Piazza Grande, la Cattedrale di Modena e la torre campanaria "Ghirlandina", Patrimonio dell'Umanità. Per celebrare la ricorrenza, il Salotto Aggazzotti di Viale Martiri della Libertà 38, sede Club Unesco di Modena, propone la rassegna Assonanze, cinque appuntamenti domenicali durante i quali si cercheranno, appunto, le relazioni tra i monumenti "patrimonio dell'umanità" e alcuni grandi esponenti della musica mondiale.

Dopo Mozart e un primo percorso all'esterno del Duomo, domenica 5 novembre, si realizzerà un'altra tappa del percorso "virtuoso", che comincia con la scoperta dei caratteri "titanici" del Sito Unesco. Sarà Simonetta Aggazzotti che, a partire dalle 16.30 (ritrovo in Piazza Grande) guiderà i partecipanti alla scoperta della torre campanaria, nota come Ghirlandina. Alle 17.30, ci si trasferisce in Viale Martiri della Libertà 38, sede del Salotto, per ascoltare le musiche di Ludwig Van Beethoven. Spetterà ai Maestri Gen Llukaci al violino, e Stefano Malferrari (narrazione e pianoforte) fare emergere dall'esecuzione dal vivo i caratteri del complesso architettonico e la valenza della produzione artistica del grande compositore dell'Ottocento, conferendo al sito UNESCO un meritato tributo a vent'anni dalla sua istituzione. Seguirà aperitivo a buffet.

La quota di partecipazione a persona è di € 15 per la visita guidata, il concerto -narrazione e il buffet e di € 12 per il concerto e il buffet.
Prenotazione consigliata al 392/0512219 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Sabato 28 ottobre, alle 17.30, presso il Salotto Aggazzotti un pomeriggio in compagnia dei due grandi geni del passato e del presente. A dare loro voce lo scrittore e divulgatore Claudio Corrado, che abbiamo incontrato.

Di Manuela Fiorini

Leonardo da Vinci e Steve Jobs si incontrano al Salotto Aggazzotti. Sabato 28 ottobre, a partire dalle 17.30, la voce narrante di Claudio Corrado Art lover e divulgatore, insieme alle musiche eseguite al pianoforte da Guido Pelati, sarà la colonna sonora di una serata in cui cultura e tecnologia saranno unite per scoprire due incredibili personaggi di cui l'umanità non ha potuto e non potrà fare a meno di ricordare sempre. Un racconto pensato per mettere a confronto due incredibili vite, lontane nel tempo, ma accomunate da una radice visionaria.

Da Vinci come Jobs vanta un'infanzia non facile una ricerca continua delle proprie radici come delle proprie ambizioni. Un viaggio attraverso le grandi invenzioni del genio rinascimentale fino ad arrivare alla rivoluzione digitale del visionario capo dell'Apple. Una serata in cui sarà possibile rendersi conto che la cultura per essere attuale e spendibile ha bisogno di contaminarsi sempre e trovare il coraggio anche di scomodare i mostri sacri.

"Racconto spesso nelle mie serate due vite o due stili a confronto", dice Claudio Corrado. "È una scelta che rende piacevole e intrigante la narrazione. In questo caso, ho scelto di dimostrare come la scuola, anche se si tratta di intrattenimento, non deve escludere nessuna conoscenza e che tutto è cultura, sia la grande arte e sia la moderna tecnologia.

Che cosa hanno in comune Leonardo e Steve Jobs?
"Leonardo e Jobs sono cresciuti senza una madre vicina. Il genio toscano venne concepito da un rapporto non ufficiale tra suo padre, un notaio fiorentino, e una donna di origine turca, Caterina, a servizio nella loro casa. Steve Jobs è figlio di due immigrati siriani che per problemi economici ricorrono all'affido del bambino ad altri. Comune tra i due c'è anche una linea di sangue orientale".

Perché hai scelto di mettere a confronto queste due personalità?
"Leonardo e Steve Jobs rivoluzioneranno campi per i quali non partiranno da esperti o formati in senso accademico. Jobs non realizza e non lavora direttamente sulle sue innovazioni informatiche così come Leonardo si definirà per tutta la vita, uomo senza lettere, cioè senza studi di base".

In che cosa invece sono diversi?
"Ho scelto di raccontare queste due vite apparentemente così distanti per la loro forza e per la loro capacità di vedere il futuro è in buona parte di realizzarlo. Jobs ci porta nel futuro materialmente con i suoi prodotti a partire soprattutto dalla rivoluzione del telefono come nuovo mondo. Leonardo, invece, lo fa attraverso il patrimonio dei suoi disegni e progetti contenuti nei suoi famosissimi codici".

È stato più difficile, secondo te, vivere al tempo di Leonardo o in quello di Jobs?
"Parlando delle loro personalità, possiamo dire che Leonardo ostentava sempre con gli abiti e con uno stile sempre al di sopra delle sue possibilità il suo profondo narcisismo e la sua volontà di apparire. Jobs sarà l'esatto contrario con una vita privata priva di sfarzo e ostentazioni, uno stile praticamente divenuto un marchio per sobrietà e un distacco dai beni materiali".

Se fossero vissuti l'uno al tempo dell'altro, come sarebbero riusciti a sviluppare il loro genio?
"È difficile dire cosa avrebbero realizzato se fossero vissuti l'uno al tempo dell'altro perché parliamo di epoche molto diverse. Ma trovando qualcosa in comune nella storia possiamo affermare che il rinascimento fiorentino, e quindi Italiano, fece delle arti e delle tecniche quello che la rivoluzione digitale che stiamo vivendo ha fatto all'inizio in California. Suppongo che due anime visionarie come le loro sarebbero comunque emerse. Leonardo avrebbe di sicuro realizzato il suo più grande sogno, volare".

INFO
Jobs vs Leonardo Da Vinci
c/o Salotto Culturale Simonetta Aggazzotti
Viale Martiri della Libertà 38, Modena
Tel 392/0512219
www.simonettaaggazzotti.it 
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Ingresso: intero € 10, ridotto € 8

Pubblicato in Dove andiamo? Modena
Giovedì, 19 Ottobre 2017 13:59

"Un pomeriggio da film" al Salotto Aggazzotti

Domenica 22 ottobre, a partire dalle 17, il Maestro Massimo Carpegna presenta il suo ultimo romanzo "Presagium". A seguire, il primo incontro per scoprire come si scrivono le colonne sonore.

MODENA – Un pomeriggio "da film", tra parole e musica, quello in programma al Salotto Aggazzotti (viale Martiri della Liberta 38, a Modena) domenica 22 ottobre, a partire dalle ore 17.

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Si comincia con la presentazione di Presagium, l'ultimo romanzo thriller dell'eclettico scrittore, compositore e musicista Massimo Carpegna, dedicato alle profezie del secondo millennio e alle indagini scientifiche sulla Near Death Experience, il racconto di coloro che sono usciti dal coma e descrivono una vita dopo la vita.

Il giovane talento Alessandro Di Marco eseguirà poi al pianoforte una selezione di alcune da alcune tra le colonne sonore dei film più famosi. L'intermezzo pianistico introduce alla seconda parte del pomeriggio: la prima di quattro conferenze dedicate ai segreti della composizione musicale per i film.

Sarà sempre Massimo Carpegna, docente della Masterclass Musica e Cinema presso l'Istituto Vecchi Tonelli, a condurre il pubblico alla scoperta delle procedure per scrivere le colonne sonore. Durante il primo incontro si parlerà della "premessa tematica", del "point of view" e della costruzione dei temi sulle scene.

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Ricchissimo e variegato il curriculum del relatore. Il Maestro Carpegna ha conseguito il Diploma di Musica Corale e Direzione di Coro si è specializzato in Direzione d'Orchestra con il Maestro Franco Ferrara all'Accademia Chigiana di Siena, All'Accademia Ottorino Respighi di Assisi e all'Arena di Verona. Dopo aver collaborato per dieci anni con l'agenzia di comunicazione Mediagroup di Modena, una delle più importanti a livello nazionale realizzando come editor e compositore più di 200 produzioni video e colonne sonore per le più importanti imprese ed associazioni d'impresa italiane, ha fondato la casa di produzione Movie Industrial Film Production www.moviegroup.biz con la quale ha curato la regia di spot pubblicitari su Mediaset, documentari di produzione e promozione per case editrici, industrie e multinazionali, trasmissioni televisive diffuse sull'intero territorio con la partecipazione di personaggi televisivi di grande rilievo.

È stato Docente di Filmica Industriale e cinematografica (Cinematics 1), Laboratorio di produzione video musicale (Cinematics 2), Elementi di editing audio video presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell'Economia dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Direttore del Master universitario di primo livello in Sonorizzazione Filmica.
Ha composto la partitura lirico-sinfonica It's time to celebrate per la cerimonia d'apertura dei Campionati del Mondo di Sci Alpino Bormio 2005 trasmessa in Mondovisione e, per la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), l'inno sinfonico ufficiale Honour and Glory, presentato al teatro Herbert von Karajan di St. Moritz. È inoltre autore della sigla sinfonica The five Rings per il programma Festa degli Azzurri – Olimpiadi di Torino 2006 trasmessa da RAISAT Sport.
Come autore, ha redatto per la Casa Editrice Dino Audino di Roma Fare un coro: manuale sulla pratica corale per gli aspetti direttoriali e vocali e per la Franco Angeli Edizioni Milano il volume Spot, un film di 30" – Come nasce e si produce la pubblicità televisiva (libro di testo universitario). Nel 2010 ha pubblicato per la Edizioni Spring di Caserta il thriller Il fuoco di Allah e per Firenze libri il romanzo Là, cadrà in volo (luglio 2013).

Attivo nella veste di conferenziere, ha organizzato lo stage Le eroine pucciniane tenuto da Mirella Freni e per i venticinque anni di teatro di Luciano Pavarotti e su suo invito, ha partecipato al documentario Luciano Pavarotti and the italian tenor prodotto da New York Center for Visual History e dalla South Carolina Educational Television. È stato consulente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per la costituzione di un archivio informatizzato sui dati della produzione lirica europea e Direttore Musicale della società statunitense Sounds of Hope Ltd con sede a St. Paul (Minnesota, USA) e Direttore Stabile dell'Orchestra da Camera del Teatro Civico di Vercelli.

INFO
Salotto Culturale Aggazzotti
Viale Martiri della Libertà 38, Modena
Tel 339/6559139
www.simonettaaggazzotti.it 
Ingresso: € 10 con buffet a seguire

Pubblicato in Cultura Modena
Sabato, 07 Ottobre 2017 06:22

Rarità Belcantistiche al Salotto Aggazzotti

Domenica 8 ottobre, alle 17.30, presso il Salotto culturale di via Martiri della Libertà, a Modena, un pomeriggio all'insegna del belcanto insieme al baritono Lorenzo Malagola Barbieri e alla pianista Federica Cipolli.

MODENA – Un pomeriggio all'insegna del belcanto quello in programma domenica 8 ottobre, a partire dalle 17.30, al Salotto Aggazzotti di viale Martiri della Libertà, a Modena.

Si tiene infatti Rarità Belcantistiche un evento che celebra lo stile vocale tipico della prima metà dell'Ottocento, che vede i principali esponenti e capostipiti in Bellini, Rossini e Donizetti.

Ad accompagnare il pubblico in questo "viaggio" musicale sarà la voce di Lorenzo Malagola Barbieri, basso baritono, accompagnato al pianoforte da Federica Cipolli.
Alle opere più note della tradizione belcantistica, come il Don Pasquale, Sonnambula e Italina in Algeri si affiancheranno vere e proprie "chicche" tratte dalla musica da camera e da quella operistica meno conosciuta.

Di tutto rispetto il curriculum di Lorenzo Malagola Barbieri, che dopo aver studiato canto lirico presso la Real Accademia Filarmonica di Bologna con i Maestri Sergio Bertocchi e Paola Molinari, ha frequentato i corsi ordinamentali di canto dell'Istituto Superiore di Studi Musicale "Orazio Vecchi di Modena", dove si è diplomato cum laude sotto la guida di Tiziana Tramonti. Ha poi seguito masterclass con Monica Mauch, Leone Magiera, Paolo Barbaricini, Bruno de Simone, Nicola Ulivieri e Davide Rocca e continua tutt'ora il suo perfezionamento con Giulio Zappa e Mariella Devia. È anche dottore in Musicologia presso l'Università di Pavia, dove si è laureato con lode con una tesi magistrale in drammaturgia musicale. Ha iniziato poi l'attività teatrale come mimo, figurante e artista del coro. Nel 2009 si è classificato al terzo posto al concorso di canto lirico "Rami musicali! Di Empoli.

Il suo debutto da solista è avvenuto nel doppio ruolo di Chato e del De Desengaño dell'opera barocca La purpura de la rosa di Tomàs Torrejon con l'ensemble "Accademia degli Impossibili". Il V concorso "Claudio Barbieri" gli ha permesso di debuttare ne La bohème ed è stato selezionato dall'Òpera Estudio di Tenerife, dove ha ricoperto li ruolo di Figaro de Le nozze di Figaro. Ha ripreso lo stesso ruolo a maggio 2016 al Teatro Comunale di Bologna. Ha collaborato con direttori quali Mariotti, Beltrami, Pidò, Bernacer e registi come Paoli, Martone, Cucchi, Michieletto, Esposito. È ospite principalmente presso i teatri di tradizione italiani tra cui Modena, Piacenza, Lucca, Ravenna e Novara e alcuni teatri esteri come Tenerife e Oviedo (Spagna) e Danzica (Polonia).

Federica Cipolli, 26 anni, modenese, si è laureata in pianoforte presso l'istituto superiore di studi musicali Vecchi-Tonelli, per poi specializzarsi presso il CUBEC,di Mirella Freni come pianista accompagnatore di cantanti. Attiva in Italia e all'estero come maestro collaboratore, nel 2016 vince l'audizione del Teatro Lirico sperimentale A.Belli di Spoleto, partecipando come pianista accompagnatore a tutta la stagione del teatro, mentre a partire da gennaio è risultata vincitrice del concorso per pianisti-maestri collaboratori dell'Accademia del Teatro alla Scala di Milano dove rimane fino alla fine del 2018. Ha appena terminato la produzione di "Ratto dal serraglio" di W.A.Mozart sotto la direzione di Zubin Meta e la produzione di Hansel und Gretel di Humperdinck diretta da Marc Albrecht, entrambe presso il Teatro alla Scala. È stata inoltre scelta come maestro collaboratore per "Andrea Chenier", opera che inaugurerà la nuova stagione scaligera il 7 dicembre 2017 con la direzione di Riccardo Chailly. Ha all'attivo numerose produzioni operistiche quali "Un ballo in maschera" e "Rigoletto" di Verdi, Don Giovanni, Le Nozze di Figaro di W.A.Mozart, Elisir d'amore, Il campanello di notte e Don Pasquale di Donizetti, Madama Butterfly, Boheme e Tosca di Puccini, "Il piccolo spazzacamino" di Britten. Collabora stabilmente con Europa Musica, associazione di produzioni operistiche a Roma.

INFO e prenotazioni
Salotto Culturale Simonetta Aggazzotti
www.simonettaaggazzotti.it 
tel 392/0512219 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Ingresso € 10

2017107-Lorenzo Malagola Barbieri

Pubblicato in Dove andiamo? Modena
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