Due appuntamenti, consueti e imperdibili al Salotto culturale di viale Martiri della Libertà 38 a Modena: dopo il tradizionale concerto degli auguri del 23 dicembre, ecco arrivare il Concerto di Capodanno del 31 dicembre.
MODENA - Per festeggiare insieme il Capodanno, invece, si rinnova l'appuntamento con il Capodanno al Salotto, quest'anno dedicato a una "Notte di Musical". A partire dalle 21.30 la protagonista assoluta sarà la musica, con la partecipazione di tre artisti di fama internazionale; la splendida voce di Francesca Taverni, stella del Musical, sarà accompagnata dai Maestri Gen Llukaci al violino e Denis Biancucci al pianoforte.
A seguire, ricca cena a buffet con specialità modenesi, pane, affettati, Parmigiano Reggiano, Lambrusco, dolci e tante bollicine. I posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione.
La quota di partecipazione è di € 40, bambini con meno di 12 anni € 20, cagnolini € 8.
Info e prenotazioni
Salotto Aggazzotti
Viale Martiri della Libertà 38,
tel 392/0512219 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Due appuntamenti, consueti e imperdibili al Salotto culturale di viale Martiri della Libertà 38 a Modena: il tradizionale concerto degli auguri del 23 dicembre e il Concerto di Capodanno del 31 dicembre.
MODENA - Doppio appuntamento al Salotto Aggazzotti di viale Martiri della Libertà 38 per festeggiare "in musica" il Natale e il Capodanno.
Si comincia sabato 23 dicembre, alle 17.30, con un pomeriggio in compagnia dell'Associazione "L'Aura Musica"; diretta dalla pianista Letizia Venturi. Il concerto si propone come un originale itinerario musicale che spazierà dalla polifonia alla musica classica, dalle sonorità celtiche allo swing, fino a brani molto celebri alternati ad altri meno noti ma di sicuro effetto.
Le canzoni saranno interpretate, oltre che dal Coro "L'Aura Musica", anche dalla splendida voce del soprano Valentina Medici e con la partecipazione di un piccolo ensemble di giovanissimi. Seguirà il brindisi degli auguri e un goloso buffet.
La quota di partecipazione è di € 10 (intero) e di € 8 (ridotto)
Per festeggiare insieme il Capodanno, invece, si rinnova l'appuntamento con il Capodanno al Salotto, quest'anno dedicato a una "Notte di Musical". A partire dalle 21.30 la protagonista assoluta sarà la musica, con la partecipazione di tre artisti di fama internazionale; la splendida voce di Francesca Taverni, stella del Musical, sarà accompagnata dai Maestri Gen Llukaci al violino e Denis Biancucci al pianoforte.
A seguire, ricca cena a buffet con specialità modenesi, pane, affettati, Parmigiano Reggiano, Lambrusco, dolci e tante bollicine. I posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione.
La quota di partecipazione è di € 40, bambini con meno di 12 anni € 20, cagnolini € 8.
Info e prenotazioni
Salotto Aggazzotti
Viale Martiri della Libertà 38,
tel 392/0512219 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sarà presentato il prossimo 18 gennaio, ma sono già aperte le adesioni. Sarà condotto dal Maestro Claudio Javier Pollachini, artista poliedrico e vocal coach. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare come cantare può fare bene a corpo e mente.
MODENA – "Canta, che ti passa!". É diventato addirittura proverbiale l'invito a dare sfogo alle corte vocali per superare disagi fisici e mentali, ma anche per riappropriarsi dei propri ritmi, del proprio benessere fisico e mentale, incrementare l'autostima e la consapevolezza di sé e andare alla scoperta delle potenzialità della propria voce.
Per andare alla scoperta degli effetti benefici del cantare, il Salotto Aggazzotti di viale Martiri della Libertà 38, a Modena, propone il corso "Lasciateci cantare" e lo presenta ufficialmente presso la propria sede il prossimo 18 gennaio, alle 19.
Il corso sarà tenuto dal Maestro Claudio Javier Pollachini, artista poliedrico di origini italo-argentine, concertista, vocal coach ed esperto in Audioperceptiva, Ear Training, Performing Arts e Danza Movimento Terapia. Lo abbiamo incontrato.
Quali sono gli obiettivi del corso?
"Il canto è una delle attività umane più sublimi e benefiche, ci conviene farlo spesso e senza alcun timore perché ci dona armonia e salute. L'obiettivo principale del corso e ricordarci sempre che cantare è gioia pura, un vero atto d'amore verso noi stessi e tutto ciò che ci circonda. È rivolto ad adulti di tutte le età, anche a chi non ha mai cantato in vita sua, nemmeno sotto la doccia".
Come si svolgeranno le lezioni?
"Abbiamo pensato, indicativamente, a un incontro settimanale della durata di 60/90 minuti, al giovedì dalle ore 19. Anche se l'orario lo definiremo in base alle adesioni. In ogni lezione creeremo l'atmosfera adatta per concentrarci sul corpo, sul respiro, sulla voce ...Si faranno poi esercizi di rilassamento, eutonia, audiopercezione, vocalità, per lasciar andare via lo stress e liberare le emozioni cantando insieme".
In che modo cantare può contribuire al benessere della persona?
"Fino a poco tempo fa, la scienza aveva studiato gli effetti del canto riferendosi quasi esclusivamente alla musicoterapia. Finalmente, oggi, è ampiamente dimostrato che cantare influisce sul nostro equilibrio psico-fisico e svolge una funzione benefica e armonizzante, a prescindere da qualsiasi terapia. Se è vero che il celebre canto armonico ha il suo innegabile fascino, possiamo certamente dire che l'armonia del canto ha un'importanza, una profondità e una vastità di significati e di implicazioni ben maggiore".
Ci sono canzoni che più di altre "fanno stare bene"?
"Certamente. Si parte da quelle che ci piacciono e risuonano in noi, poi c'è anche il percorso proposto dal coach, che accoglie le caratteristiche di ciascun partecipante, che è parte integrante del gruppo".
Quali sono gli effetti benefici del canto sulla salute?
"Sarebbe impossibile elencare tutti i benefici che scaturiscono dal canto. Quando canti alleni il tuo orecchio musicale, ti ricarichi di energia, rendi più profondo il respiro, stimoli la circolazione sanguigna, risvegli in te e negli altri l'amore e la compassione, sgomberi la mente, diventi più ricettivo, migliori l'apprendimento, la creatività e la concentrazione e tanto tanto altro ancora".
Durante il corso sono previsti anche momenti ludici e visite guidate, come si integrano nel corso?
"Abbineremo all'attività canora delle visite guidate nella nostra bella terra con Simonetta Aggazzotti, Guida Turstica professionista di gran esperienza. Ci sarano poi momenti conviviali al Salotto Aggazzotti, che ricordiamo, è sede del club dell'Unesco di Modena".
Per informazioni sul corso e adesioni
Salotto Aggazzotti, viale Martini della Libertà 38, Modena, tel 392/0512219
M°Claudio Javier Pollachini, tel 320/0299315
Sabato 16 dicembre, dalle 20.30, i Belthane propongono un concerto e un buffet ispirati alle terre del Nord Europa per celebrare Yule, la festa celtica della luce, che si teneva nel periodo più fresca dell'anno. Lucia De Carlo ci parla della serata, dei canti e delle ricette.
MODENA - I Celti il 21 dicembre celebravano il Solstizio d'Inverno con la festa di Yule. La data corrisponde al momento in cui il Sole "rinasce" dopo aver raggiunto l'apice dell'oscurità nelle fredde giornate d'inverno. Si tratta di una fase di rinascita, lenta e graduale, in cui il Sole Bambino nasce nel grembo della divinità femminile, Yule. La festività è associata a un periodo di riposo, dell'uomo come della terra. I Celti celebravano la rinascita della luce riunendosi, accendendo fuochi, raccontando storie, cantando e mangiando. Il tutto nello spirito della convivialità e dello stare insieme.
Questo spirito, e la festa di Yule, si potranno rivivere, sabato 16 dicembre, a partire dalle 20.30, al Salotto Aggazzotti di Modena, che propone l'evento The Bleak Midwinter dei Belthane.
Sarà una serata di musica e sapori, che si aprirà con un buffet con ricette ispirate alla tradizione dei paesi nordici: l'Irlanda, la Scozia e il Galles, Bretagna e Inghilterra, ma anche la Scandinavia, dove i vichinghi hanno influenzato i Celti e viceversa.
"I canti fanno parte della tradizione celtica", spiega Lucia De Carlo dei Belthane. "Molti sono associati a cibi e a bevande, come Wassail, che proporremo durante il concerto. Si tratta di un "vin brulé", che anziché avere come base il vino, si prepara con la birra, alla quale vengono aggiunte spezie come zenzero, cannella, chiodi di garofano e mele fermentate. Il tutto viene poi filtrato, si aggiunge una goccia di Porto e poi è pronto per essere consumato o conservato, grazie alla componente alcolica. Durante la serata i partecipanti potranno anche assaggiarla".
Quali canti proporrete?
"Eseguiremo circa 23/24 canti, tralasciando quelli troppo scontati o che hanno una valenza commerciale, come Jingle Bells. Il nostro intento è quello di fare scoprire tradizioni che sembrano lontane, ma che invece sono alla base della nostra cultura. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che i celti hanno abitato l'Italia del Nord fino alla Pianura Padana. Proporremo Deck the Halls, in gaelico Galan Nos, che viene spesso utilizzato come colonna sonora di spot pubblicitari. Ha origine gaelica e veniva cantato molto lento. Noi eseguiremo la versione in inglese, per fare capire l'evoluzione che ha avuto nel tempo".
Qualche altra curiosità sui canti?
"Adeste fideles è conosciutissima in latino, ma la musica risale al medioevo irlandese. Le parole sono state aggiunte successivamente. Eseguiremo anche brani famosi, come God rest you merry gentleman, che è stata la colonna sonora del film Canto di Natale basata sul racconto di Dickens, e brani contemporanei, come A spaceman came travelling, dove si parla della Natività in versione fantascientifica. Nel testo si immagina che a "bordo" della stella cometa c'era un uomo arrivato da futuro, e che a Betlemme venne scambiato per un angelo".
Ci sono delle tradizioni celtiche che possiamo ritrovare nel "nostro" Natale?
"Tantissime. Per esempio, l'agrifoglio, che è la pianta sacra al Re Agrifoglio, che secondo la tradizione nordica rappresenta lo spirito della natura. Prendiamo poi San Nicola/Santa Klaus, che da noi ha ispirato la figura di Babbo Natale. Non tutti sanno che nella versione nordica aveva un aiutante, una specie di diavoletto cornuto, chiamato kemp che aveva il compito di occuparsi dei bambini che durante l'anno erano stati cattivi. Li prendeva e li portava all'inferno per sculacciarli, prima di riportarli a casa mortificati. Questa figura è ancora viva nei krampus che ancora oggi troviamo nel Natale austriaco o altoatesino. C'è poi il Ceppo di Yule, che il 21 dicembre veniva addobbato a festa e benedetto, per poi essere dato alle fiamme per attirare la luce. Attorno ad esso si cantava, si ballava e si mangiava. Alla fine, ognuno prendeva un tizzone ancora acceso e lo portava a casa. Qui il capofamiglia spegneva il vecchio fuoco, che ardeva tutto l'anno, e accendeva quello nuovo. C'è anche la versione dolce, con cioccolato e spezie".
Invece quali sono le ricette che troveremo al buffet?
"Ci saranno piatti tipici di tutti i paesi che toccheremo musicalmente, dall'Irlanda alla Scozia, dall'Inghilterra al Galles. Assaggeremo un po' di Svezia, con i chinammon rolls alla cannella, la Francia con la flammkuchen alsaziana, una torta salata alla créme freiche e cipolle, ci sarà poi la zuppa di pesce irlandese nella versione di Galway, sulla costa atlantica, e il Wassail, che è sempre molto apprezzato. Alterneremo dolce e salato. Saranno piatti preparati con ingredienti che ho acquistato personalmente durante i miei viaggi e le ricette saranno il meno ritoccate possibile, per dare la possibilità di gustare i piatti tipici di ogni paese sia a chi non ha l'opportunità di viaggiare, sia a chi ha viaggiato, ma si è perso queste specialità.".
INFO E PRENOTAZIONI
Salotto Aggazzotti
Viale Martiri della Libertà 38, Modena
Buffet + concerto € 15 a persona
Prenotazioni al 339/6559139
www.simonettaaggazzotti.it
Domenica 10 dicembre, alle 17.30, il Maestro Massimo Capegna parlerà di come nasce una colonna sonora. Durante l'incontro saranno eseguite dal vivo famose colonne sonore con il Maestro Alessandro di Marco al pianoforte.
MODENA – Che cosa sarebbero stati i grandi film senza le loro celebri colonne sonore? Non solo li hanno fatti ricordare nel tempo, ma anche ci hanno fatto esultare, stare in ansia, impaurire e gioire insieme ai protagonisti. Ma come nasce una colonna sonora? In che modo la musica deve accompagnare il cinema?
Se ne parla domenica 10 dicembre, alle 17.30, al Salotto Aggazzotti di Viale Martiri della Libertà 38, a Modena, nell'incontro "La Musica e il Cinema", condotto dal Maestro Massimo Capegna. Si tratta del secondo appuntamento di un ciclo di quattro incontri che porteranno i partecipanti a conoscere i segreti della musica pensata per il cinema
Massimo Carpegna vanta un curriculum di tutto rispetto: ha conseguito il Diploma di Musica Corale e Direzione di Coro si è specializzato in Direzione d'Orchestra con il Maestro Franco Ferrara all'Accademia Chigiana di Siena, All'Accademia Ottorino Respighi di Assisi e all'Arena di Verona. Dopo aver collaborato per dieci anni con l'agenzia di comunicazione Mediagroup di Modena, una delle più importanti a livello nazionale realizzando come editor e compositore più di 200 produzioni video e colonne sonore per le più importanti imprese ed associazioni d'impresa italiane, ha fondato la casa di produzione Movie Industrial Film Production ( www.moviegroup.biz ) con la quale ha curato la regia di spot pubblicitari su Mediaset, documentari di produzione e promozione per case editrici, industrie e multinazionali, trasmissioni televisive diffuse sull'intero territorio con la partecipazione di personaggi televisivi di grande rilievo.
È stato Docente di Filmica Industriale e cinematografica (Cinematics 1), Laboratorio di produzione video musicale (Cinematics 2), Elementi di editing audio video presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell'Economia dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Direttore del Master universitario di primo livello in Sonorizzazione Filmica.
Ha composto la partitura lirico-sinfonica It's time to celebrate per la cerimonia d'apertura dei Campionati del Mondo di Sci Alpino Bormio 2005 trasmessa in Mondovisione e, per la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), l'inno sinfonico ufficiale Honour and Glory, presentato al teatro Herbert von Karajan di St. Moritz. È inoltre autore della sigla sinfonica The five Rings per il programma Festa degli Azzurri – Olimpiadi di Torino 2006 trasmessa da RAISAT Sport.
Durante il pomeriggio, il giovane talento Alessandro Di Marco eseguirà al pianoforte una selezione di alcune tra le colonne sonore dei film più famosi.
L'ingresso è di € 10, incluso buffet finale.
INFO
Salotto Culturale Aggazzotti
Viale Martiri della Libertà 38, Modena
Tel 339/6559139
www.simonettaaggazzotti.it
Venerdì 24 novembre, dalle ore 20, in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Salotto Aggazzotti propone una serata di letture, canzoni e musica
MODENA – Ancora troppe donne, in Italia e nel mondo, sono vittime di violenza, magari proprio da parte di chi dovrebbe invece proteggerle e amarle. Proprio per focalizzare l'attenzione sulle vittime di violenza "al femminile", il prossimo 25 novembre è stata istituita la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Per l'occasione, il Salotto Aggazzotti propone, venerdì 24 novembre, a partire dalle ore 20, la serata Voci di donne, ideato in collaborazione con l'Associazione Culturale Blu Bramante, che da alcuni anni organizza Malamore No, per raccogliere fondi a favore del Centro contro la violenza di Modena.
Lo spettacolo propone un'alternanza di letture, canzoni e musica. Voci narranti saranno Margherita Citro e Alessandra Di Bartolomeo, due giovani di poco più di trent'anni che vivono la complessità della loro identità femminile e presteranno la loro voce a letture di poesie e testi che parlano della violenza contro le donne, affinché si trovino sempre più risposte alla violenza di genere.
La parte musicale è invece affidata a due affermati professionisti, di grande complicità musicale e capacità espressiva: Sabrina Gasparini, voce chiara e potente, apprezzata interprete da quasi trent'anni e rappresentante per l'Emilia Romagna dell'italianità con numerose tournée in Sud America. Sarà accompagnata da Claudio Ughetti, definito dalla critica "il poeta della fisarmonica". Sassolese, Ughetti è stato tra i collaboratori storici di Pierangelo Bertoli.
Il concerto avrà inizio alle 21, ma sarà preceduto da un'apericena dalle 20. Quota di partecipazione € 10.
Info e prenotazioni
392/0512219 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sabato 18 novembre, alle 18, lo stilista venezuelano propone al Salotto Aggazzotti di Modena, in viale Martiri della Libertà 38, un pomeriggio ispirato alle sue creazioni, tra raffinatezze italiane e "calor latino".
Di Manuela Fiorini
"La mia fortuna è quella di essere il legame tra una donna e il suo vestito". Sono parole di Carlos Salazar, stilista venezuelano di nascita, ma modenese d'adozione. Nel 2016, infatti, ha deciso di fare di Modena la base da cui conquistare le passerelle. Le sue creazioni, infatti, sono state già indossate da attrici, presentatrici e reginette di bellezze, speaker radiofonici e showgirl del suo paese, ma è ispirandosi allo stile italiano, che egli considera un'icona della moda, che punta a conquistare anche il nostro pase. Dal suo atelier in via della Cerca 5 nascono infatti abiti che abbinano contemporaneità e tradizione, raffinatezze italiane e "calor latino", ma sempre nell'ottica della valorizzazione di ogni donna, del suo carattere, della sua personalità e del suo stile.
Sabato 18 novembre, a partire dalle 18, un "assaggio" delle creazioni dello stilista, nato a Valencia, in Venezuela, e laureato presso la C.F.A. Brimen, si potranno ammirare al Salotto Aggazzotti, di via Martiri della Libertà, a Modena. La sfilata sarà affiancata a letture di poesie e dall'accompagnamento musicale di Claudio Vezzali al violino e Gigi Mammi al pianoforte.
I ritmi venezuelani si accompagneranno al gusto. A seguire, infatti, è in programma un ricco buffet con piatti della tradizione venezuelana e italiana.
INFO
Salotto Aggazzotti, viale Martiri della Libertà 38
tel 392/0512219 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ingresso € 10
Domenica 19 novembre, dalle 17.30, un pomeriggio di musica per ripercorrere la storia della musica popolare.
Tra Ottocento e Novecento nasce e si sviluppa la musica popolare, ma anche la musica che noi oggi definiamo "classica", proprio per il suo carattere universale e la sua bellezza senza tempo, capace di ispirare tutta la produzione successiva.
Domenica 19 novembre, a partire dalle 17.30, il Salotto Aggazzotti di viale Martiri della Libertà, a Modena, propone un pomeriggio di musica e cultura musicale con il Concerto tra 800 e 900 - Tra musica classica e canzone napoletana, che vedrà esibirsi nelle romantiche atmosfere del Salotto Anna Pieri, Mezzosoprano, accompagnata al pianoforte dal Maestro Alessandro Di Marco.
La conduzione è affidata alla cantante Sabrina Gasparini, che proporrà anche alcuni brani.
A seguire, ricco aperitivo a buffet. Ingresso € 10, ridotto € 8.
Info e prenotazioni
392/0512219
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Domenica 12 novembre, lo scrittore e divulgatore Claudio Corrado condurrà un pomeriggio alla scoperta di due delle personalità più forti della nostra storia dell'arte, Buonarroti e Caravaggio.
Di Manuela Fiorini
Due "giganti" della storia dell'arte italiana si "incontrano" virtualmente al Salotto Aggazzotti di Modena. Michelangelo Buonarroti e Michelangelo Merisi, più noto come Caravaggio saranno infatti i protagonisti, domenica 12 novembre, alle 17.30, di un pomeriggio di musica, arte e storia condotta dallo scrittore e divulgatore Claudio Corrado, accompagnato al pianoforte da Guido Pelati.
"I due Michelangelo" sarà un evento che metterà a confronto le vite di due immensi artisti italiani. Il Buonarroti, padre del Manierismo, e Merisi da Caravaggio, traghettatore della pittura italiana nell'era moderna", spiega Claudio Corrado. "Si tratterà di un confronto reale, basato sul racconto delle loro vite avventurose e sull'analisi delle loro opere, messe l'una accanto all'altra".
Scopriremo infatti, che Michelangelo Merisi scelse il "nome d'arte" di Caravaggio dal paese del bergamasco di cui erano originari i suoi genitori (egli invece, nacque a Milano, il 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo, del 1571) per non sovrapporsi all'omonimo e contemporaneo Buonarroti, già riconosciuto al suo tempo come uno dei massimi artisti di sempre.
"Tra Buonarroti e Merisi non esistono affinità, ma incredibili contrasti, che riescono a tratti a rendere confondibili le loro interpretazioni", spiega ancora Corrado. "Michelangelo Buonarroti inventa la pittura scolpita, Caravaggio è praticamente il padre e precursore della fotografia. Il primo domina con la fisicità dei corpi, sia nei disegni, ma soprattutto nella scultura; il secondo porta la luce e le ombre alla massima espressione. Il primo porta l'arte toscana a Roma, il secondo porta invece nella capitale la pittura veneziana".
Si parlerà anche della loro personalità, assai diversa. Osannato da nobili e papi il Buonarroti, che fu per molto tempo ospite della potente famiglia fiorentina dei Medici, sempre in fuga e braccato il Merisi, a causa del suo carattere irascibile e focoso, che gli costò una condanna a morte per decapitazione dopo che, la sera del 28 marzo 1606 aveva ferito a morte il Ranuccio Tomassoni al Campo Marzio, durante una rissa scoppiata per un fallo nel gioco della pallacorda e, si dice, anche per la rivalità nei confronti di una donna. Con la condanna pendente sul capo, che secondo la sentenza chiunque poteva eseguire, riconoscendo il reo per strada, Caravaggio cominciò a essere ossessionato dalle teste mozzate, al punto da riprodurre i suoi lineamenti in alcune delle sue opere più celebri, tra cui David con la testa di Golia a Giuditta che decapita Oloferne.
A seguire, brindisi e piccolo buffet. Quota di partecipazione € 10 intero ed € 8 ridotto
INFO e prenotazioni
Salotto Aggazzotti, viale Martiri della Libertà 38, Modena
Tel 329/0512219
www.simonettaaggazzotti.it
Domenica 12 novembre, lo scrittore e divulgatore Claudio Corrado condurrà un pomeriggio alla scoperta di due delle personalità più forti della nostra storia dell'arte, Buonarroti e Caravaggio.
Di Manuela Fiorini
Due "giganti" della storia dell'arte italiana si "incontrano" virtualmente al Salotto Aggazzotti di Modena. Michelangelo Buonarroti e Michelangelo Merisi, più noto come Caravaggio saranno infatti i protagonisti, domenica 12 novembre, alle 17.30, di un pomeriggio di musica, arte e storia condotta dallo scrittore e divulgatore Claudio Corrado, accompagnato al pianoforte da Guido Pelati.
"I due Michelangelo" sarà un evento che metterà a confronto le vite di due immensi artisti italiani. Il Buonarroti, padre del Manierismo, e Merisi da Caravaggio, traghettatore della pittura italiana nell'era moderna", spiega Claudio Corrado. "Si tratterà di un confronto reale, basato sul racconto delle loro vite avventurose e sull'analisi delle loro opere, messe l'una accanto all'altra".
Scopriremo infatti, che Michelangelo Merisi scelse il "nome d'arte" di Caravaggio dal paese del bergamasco di cui erano originari i suoi genitori (egli invece, nacque a Milano, il 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo, del 1571) per non sovrapporsi all'omonimo e contemporaneo Buonarroti, già riconosciuto al suo tempo come uno dei massimi artisti di sempre.
"Tra Buonarroti e Merisi non esistono affinità, ma incredibili contrasti, che riescono a tratti a rendere confondibili le loro interpretazioni", spiega ancora Corrado. "Michelangelo Buonarroti inventa la pittura scolpita, Caravaggio è praticamente il padre e precursore della fotografia. Il primo domina con la fisicità dei corpi, sia nei disegni, ma soprattutto nella scultura; il secondo porta la luce e le ombre alla massima espressione. Il primo porta l'arte toscana a Roma, il secondo porta invece nella capitale la pittura veneziana".
Si parlerà anche della loro personalità, assai diversa. Osannato da nobili e papi il Buonarroti, che fu per molto tempo ospite della potente famiglia fiorentina dei Medici, sempre in fuga e braccato il Merisi, a causa del suo carattere irascibile e focoso, che gli costò una condanna a morte per decapitazione dopo che, la sera del 28 marzo 1606 aveva ferito a morte il Ranuccio Tomassoni al Campo Marzio, durante una rissa scoppiata per un fallo nel gioco della pallacorda e, si dice, anche per la rivalità nei confronti di una donna. Con la condanna pendente sul capo, che secondo la sentenza chiunque poteva eseguire, riconoscendo il reo per strada, Caravaggio cominciò a essere ossessionato dalle teste mozzate, al punto da riprodurre i suoi lineamenti in alcune delle sue opere più celebri, tra cui David con la testa di Golia a Giuditta che decapita Oloferne.
A seguire, brindisi e piccolo buffet. Quota di partecipazione € 10 intero ed € 8 ridotto
INFO e prenotazioni
Salotto Aggazzotti, viale Martiri della Libertà 38, Modena
Tel 329/0512219
www.simonettaaggazzotti.it