Sarà possibile avere contributi anche per delocalizzare, acquistare in altra zona, nell'ambito di Piani organici definiti dai Comuni. La Regione aggiunge 11 milioni di euro per la "città pubblica" -
Modena, 28 aprile 2014 –
Varate una serie di misure per supportare in maniera flessibile la rinascita dei centri storici e urbani colpiti dal sisma del maggio 2012.
Il Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani - anche grazie ad alcuni elementi definiti dalla Legge di Stabilità del Governo nazionale, che garantiscono maggiore elasticità nell’utilizzo delle risorse per la ricostruzione - vara due ordinanze per i centri storici e urbani. L’obiettivo dei provvedimenti quello di favorire il ripristino delle condizioni di vita, la ripresa delle attività economiche e la riduzione della vulnerabilità in ambiti che abbiano subito danni molto gravi al patrimonio edilizio abitativo, produttivo e per servizi, ai beni culturali e alle infrastrutture attraverso programmi di rigenerazione che si integrino con gli interventi di ricostruzione già in atto.
Le due ordinanze prevedono la possibilità di realizzazione da parte dei Comuni di un Piano organico, importante norma di flessibilità costruita in accordo con i sindaci dei Comuni coinvolti e la possibilità di recuperare anche gli immobili di proprietari che non intendono farlo attraverso la vendita e successiva destinazione all’affitto in modo da raggiungere il duplice risultato di ricostruire e aumentare l’offerta di alloggi in locazione rivitalizzando i centri storici.
Oltre a questi provvedimenti, la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato una misura per la “città pubblica”, mettendo a disposizione dell’area colpita dal sisma ulteriori 11 milioni di euro con la Legge di bilancio del 2014.
Il Piano organico
Il Piano organico è un documento programmatico-operativo che, sulla base delle risorse per la ricostruzione effettivamente disponibili (quelle previste dalla Lr 16 e Lr 19) delinea la strategia generale e definisce l’insieme delle azioni che il Comune, d’intesa anche con altri soggetti pubblici e privati, intende attivate per la rigenerazione degli ambiti urbani, la rivitalizzazione delle funzioni economiche, sociali e amministrative e all’aumento dei residenti.
Il Piano organico dovrà essere approvato dal Consiglio comunale di ciascuna municipalità interessata e avrà la funzione di ordinare gli interventi che si possono realizzare rapidamente, possibili nel breve periodo, tra quelli previsti dal Piano di Ricostruzione.
Delocalizzazioni
Prevista anche la delocalizzazione, ovvero la possibilità, da parte di chi ha l’immobile danneggiato gravemente (E3 e E2) o demolito, di acquistare o ricostruire in un’altra zona della città con un contributo pari a quello dovuto per l’edificio danneggiato. Quest’ultimo deve in cambio essere ceduto gratuitamente al Comune.
Acquisto di immobili disponibili
Entrambe le ordinanze prevedono misure che consentono l’acquisto con modalità e finalità differenti.
I proprietari di alloggi gravemente danneggiati avranno la possibilità di acquistare una nuova abitazione, in zone indicate dal piano organico, anziché riparare la vecchia che verrà ceduta in cambio al comune.
Viene disciplinato l’acquisto di immobili danneggiati, da parte di imprese, costruttori o soggetti terzi, anche pubblici, come le Acer. Immobili che questi soggetti possono recuperare con il contributo dovuto per quell’immobile. Il nuovo proprietario è però obbligato a mettere lo stesso immobile in locazione a canone concordato per un periodo medio lungo. Possibile anche vendere l’immobile, ma con una riduzione del contributo dovuto, o realizzare un affitto con patto di futura vendita.
La ‘Città pubblica’
Con uno stanziamento di 11 milioni di euro previsti dal Bilancio 2014, la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, sempre nell’ambito di qualità complessiva della rinascita dei centri storici e urbani, ha approvato una delibera che si occupa della cosiddetta città pubblica (marciapiedi, strade, piazze), per integrare i piani di rivitalizzazione con interventi destinati a completare operazioni anche nelle parti con destinatarie di contributi per la ricostruzione.
Politiche per i centri storici
A tutti gli interventi resi possibili dalle nuove ordinanze si aggiungono quelli già consentiti dalle precedenti disposizioni, in particolare attraverso le UMI, i Piani della ricostruzione ed i Piani per la riparazione degli edifici pubblici e dei beni culturali, che potranno concorrere, con iniziative integrate anche con soggetti privati, alla messa a punto da parte di ciascun comune di politiche organiche di rivitalizzazione del centro storico.
I dati Mude e Sfinge
Abitazioni. Ad oggi, le ordinanze per la liquidazione bancaria hanno raggiunto quota 2.922 per un importo di 420 milioni.
Sono complessivamente 12.300 le domande e le prenotazioni registrate su Mude (esclusi ancora gli edifici che rientrano nelle Umi) a fronte di 14.000 edifici danneggiati registrati attraverso le schede Aedes. Le abitazioni interessate dagli interventi già finanziati sono 11.076 (pari a 18.396 abitanti). Si stima che tra domande e prenotazioni si raggiunga la cifra di 25.000 abitazioni recuperate. A queste vanno aggiunte le riparazioni ed i ripristini, specie quelli di modesta entità, effettuati direttamente dai proprietari delle abitazioni con il ricorso al credito d’imposta.
A due anni dal sisma sono stati conclusi 1.500 cantieri. Di questi, la maggioranza riguarda edifici che hanno avuto danni lievi o medi e corrispondono a circa 3.500 abitazioni tornate agibili e dunque le famiglie rientrate nelle loro case.
Imprese. Le richieste di contributi ammontano complessivamente a 7828. Registrate dal sistema Sfinge un migliaio le domande (equivalenti a 900 milioni di euro) a cui si aggiungono 4.000 prenotazioni mentre gli immobili a uso produttivo e commerciale registrati su Mude sono 2828.
Gli interventi presentati su Sfinge e completati per i quali è stata presentata la documentazione a saldo sono 163 sui 462 finanziati, mentre per 220 è stato certificato uno stato di avanzamento che supera il 50%.
Le richieste sul fondo Inail, riguardanti le imprese che abbiano carenze strutturali nei capannoni e per le quali occorra intervenire per aumentarne la sicurezza, sono oggi 740 per un contributo complessivo di 24,2 milioni di euro (già assegnati a 415 imprese risorse per 11,6 milioni).
Finanziate 943 imprese sul bando Por Fesr (sviluppo e occupazione) per circa 83 milioni: attesi per circa 2.000 nuovi posti di lavoro. Per la ricerca 68 imprese hanno ricevuto un finanziamento complessivo di 2,9 milioni di euro.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Conto alla rovescia per PARMA VINTAGE 2014, primo evento d’eccellenza a Parma dedicato al vintage e alle cose d’altri tempi organizzato da Bi & Bi Comunicazione e A.N.G.E.L.O. Vintage Palace. Il 3 e 4 maggio, dalle ore 10 alle 20, la splendida Villa del Ferlaro ospita una lussuosa mostra-mercato di modernariato e moda d’altri tempi, con ricca selezione per la sposa. In programma shooting fotografico di abiti d’epoca, esposizione di auto storiche, dimostrazione di vintage cake design e molti altri eventi speciali. Ingresso 4€, ridotto 3€.
MERCATO IN VILLA – Immerse nel verde del Parco Boschi di Carrega, le splendide stanze di Villa Ferlaro rivivono grazie ai migliori espositori italiani, con una grande varietà di proposte: abbigliamento e accessori d’epoca, modernariato e brocantage, pezzi unici e curiosità, per tutti i gusti e tutte le tasche.
MODA VINTAGE – Per orientarsi fra le diverse proposte moda di Parma Vintage, la consulente d’immagine Silvia Bragagnolo - Vestiti Usciamo sarà a disposizione per preziosi consigli di stile. Previsto servizio di sartoria real time, per riadattare il capo acquistato alla fisicità del suo nuovo proprietario.
SPECIALE WEDDING – Dedicato a tutte le future spose, spazio di consulenza a cura delle esperte di Love me do – Antonella Zamboni e Parma Weddings, per suggerimenti su come realizzare un matrimonio in pieno stile vintage. Dimostrazione di vintage cake design, con decorazione di biscotti e cup cakes.
PHOTO EVENT – Previsto per l’intera durata dell’evento un free shooting fotografico di abiti nuziali e da cerimonia della collezione di A.N.G.E.L.O., con trucco e acconciatura in stile curato da Bizzarri Capricci Hair&Make-up. Cabina photo booth a cura di Weddin’ Tellers, per realizzare simpatici autoscatti travestendosi con i nostri accessori vintage.
NON SOLO DONNA – Parma Vintage pensa anche al divertimento di mariti e fidanzati. AVS – Associazione Veicoli Storici di Parma porta in esposizione a Villa del Ferlaro bellissime auto e motociclette d’epoca. Per gli amici a quattro zampe, invece, Wash Dog Parma prevede sartoria per la realizzazione di abiti nuziali per cani.
(Fonte: Ufficio Stamoa Bi&Bi Comunicazione)
L'assessore Lusenti: "Abbiamo compiuto un grosso lavoro, pronti a chiudere nei tempi previsti" -
Reggio Emilia, 24 aprile 2014 –
“L’Emilia-Romagna sarà pronta a chiudere l’Ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia nei tempi previsti e adottare i piani di assistenza individuali per i residenti”.
Queste le parole dell’assessore alle Politiche per la salute della Regione Carlo Lusenti in merito al decreto per il superamento degli Opg, che ne proroga la chiusura al 2015. Dei 180 ospiti presenti all’Opg di Reggio Emilia (dato al 31 dicembre 2013), di cui 40 detenuti e 140 internati sulla base della legge 9 del 2012, solo 25 sono residenti in Emilia-Romagna. Il tasso di presenze in relazione alla residenza è tra i più bassi d’Italia: sul totale dunque è una parte minoritaria quella che, per competenze territoriali, “rimarrebbe in regione all’indomani della chiusura della struttura: si pone quindi il problema della destinazione degli altri detenuti”. Nel 2008 i residenti emiliano-romagnoli presenti nell’Opg di Reggio erano 46.
“Questo calo nelle presenze di residenti dal 2008 a oggi e l’incremento delle dimissioni sono legati a un intenso lavoro svolto con le Aziende sanitarie regionali per individuare i programmi alternativi per le persone internate – conclude Lusenti – . Abbiamo istituito un tavolo di studio con la magistratura sull’esecuzione delle misure di sicurezza applicate alla persone prosciolte, stanziato finanziamenti dedicati al supporto di progetti per internati in licenza finale, fatto corsi di formazione ad hoc per operatori: è stato un cammino impegnativo, in cui abbiamo creduto e crediamo fortemente perché in gioco ci sono i diritti fondamentali delle persone”.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Di Chiara Marando – Parma 26 Aprile 2014
Siamo nell’Oltretorrente, il cuore storico di Parma, quello della parmigianità più genuina. Qui, nascosta tra il fascino dei borghi, da oltre 100 anni ha sede l'Associazione Corale Verdi, fulcro della musica lirica cittadina. I piani superiori sono dedicati ai concerti ed alle lezioni di canto, ma è dall'ingresso, quello che si affaccia sulla strada, che provengono i profumi invitanti della cucina di una volta. Una cucina che da 20 anni vive grazie alla passione di Sante Ferro e su moglie Luciana, un punto di riferimento per gli amanti delle specialità del territorio.
Cresciuto come “ragazzo di trattoria”, Sante è sempre stato a contatto con il mondo della ristorazione. Le sue origini piemontesi non gli hanno impedito di assorbire pienamente la cultura gastronomica di Parma e di creare un luogo in cui il calore dell'ambiente familiare si fonde con la bontà dei piatti della tradizione, il tutto condito dalle musiche di Giuseppe Verdi che risuonano nell’ambiente. E' qui che può capitare di gustare ottime porte allietati da concerti di musica lirica, un modo semplice di tramandare l'amore per il buon cibo e la buona musica.
I segreti di questo successo? Semplice, l’amore per il proprio lavoro, l’esperienza e le antiche ricette delle cuoche di un tempo, preparazioni che ancora oggi deliziano il palato e conquistano la clientela: i classici Tortelli d'erbetta e di zucca, gli Anolini in brodo, la succulenta Punta ripiena e la Trippa alla parmigiana, sono solo alcuni dei piatti proposti nel ricco menù. Poi c'è l'antipasto parmigiano per eccellenza, la sfiziosa Torta fritta accompagnata dall'ottimo salume del territorio, un peccato di gola presentato con orgoglio perché preparato come una volta, come tradizione insegna. Il must del ristorante, poi, sono i bolliti di carne, un carrello fumante di delizie direttamente in tavola da accompagnare a saporite e stuzzicanti salse. E come dimenticare i Guancialini di vitello brasato? I cosiddetti “Ganassini”, una leccornia dal gusto corposo e intenso.
Per chi volesse provare i piatti tipici della casa, dal nome inconfondibile, la scelta non può che ricadere sull'ormai noto Risotto alla Giuseppe Verdi, preparato con punte di asparagi, funghi e culatello, e sui Tortelli della Corale, un ripieno cremoso di ricotta e spalla cotta avvolto in una sfoglia di pasta verde. Il tutto, ovviamente, innaffiato dall'immancabile Lambrusco.
Ristorante Corale Verdi
Vicolo Asdente 9
43125 Parma (PR)
Tel: 0521 208291
Si svolgerà sabato 26 e domenica 27 aprile, a Vignola e Formigine, nel Modenese, la prima edizione dei Giochi Regionali dell'Emilia Romagna di Special Olympics, benemerita associazione che fa svolgere attività sportiva a persone con disabilità intellettiva.
Saranno più di 150 gli atleti che si misureranno in cinque discipline: calcio a cinque, basket, nuoto, atletica leggera (tutte e quattro a Vignola) e Bowling (a Formigine), che sfileranno nel centro di Vignola nella cerimonia di apertura, in programma dalle 18 di sabato 26.
La manifestazione, alla quale parteciperà come testimonial l'ex campione di pallavolo Andrea Lucchetta, è patrocinata dal Coni, dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Modena, dai Comuni di Vignola e di Formigine, dall'Unione Terre dei Castelli, ed è organizzata dall'Asp Vignola, dall'Associazione All Blacks e dall'Associazione Luci di ComeTe sotto la direzione di Cristiano Previti e Giuseppe Novembre.
La presentazione ufficiale della manifestazione è andata in scena stamattina al Municipio di Vignola. A far gli onori di casa il sindaco Daria Denti: « È bellissimo che una realtà come Vignola ospiti un evento con un valore così alto; sarà un grande momento di inclusione in due bellissimi giorni di festa per il nostro territorio».
I Giochi Regionali sono stati fortemente voluti dal Coordinatore del Team Emilia Romagna Special Olympics Roberto Ghiretti: « Era giusto che anche nella nostra regione partisse questa iniziativa. L'obiettivo di Special Olympics non è la ricerca della vittoria, ma di stimoli, socialità e divertimento. Sono valori positivi dai quali scaturiscono miglioramenti importanti per la vita di tutti i giorni».
Marco Franchini, presidente dell'ASP Vignola, ha sottolineato che « questa iniziativa nasce nella comunità e dalla comunità: c'è una macchina organizzativa importante che coinvolge tante associazioni di volontariato. ASP è in prima linea perché non si fa assistenza se, oltre alla salute, non si cura il benessere».
Per Giuliano Grandi, Vicepresidente Regionale del CONI, « realtà come queste sono una grande ricchezza, testimoniano come lo sport crei sistemi di relazioni»
Cristiano Previti, responsabile tecnico del Team Emilia Romagna Special Olympics, ha illustrato le gare in programma: « Abbiamo scelto le discipline più praticate dalle realtà provinciali della nostra regione: questi Giochi rappresentano, per chi lavora con questi ragazzi e per loro stessi, un momento di verifica dell'autonomia raggiunta anche grazie allo sport»
Tutti gli atleti partecipanti ai Giochi Regionali potranno poi gareggiare ai Giochi Nazionali che si svolgeranno in due fasi, a Venezia (dal 25 al 30 maggio) e a La Spezia (dal 19 al 24 giugno).
(Fonte: Ufficio Stampa Team Regionale Special Olympics)
Alla data dell’11 aprile, i detenuti presenti erano 492 (22 le donne), di cui 293 condannati in via definitiva, 98 in attesa di primo giudizio, 187 tossicodipendenti, 30 ammessi al lavoro all’esterno (13 esterni e 17 interni), 5 in semilibertà. Ancora assai rilevante il dato relativo alla presenza di stranieri (326), la maggior parte provenienti dal Nord Africa e dall’Est Europa.
Modena, 18 aprile 2014 -
Non si registra sovraffollamento, secondo quanto certificato dalla relazione dell’Ausl di Modena, redatta a seguito della visita ispettiva del 13 gennaio. L’attuale dato relativo alle presenze risulta inferiore a quello rilevato il 13 dicembre scorso.
Nella vecchia struttura non ci sono più di due detenuti per cella ed è in atto la progressiva separazione fra imputati e condannati. Risultano essere applicate le disposizioni dipartimentali, con le sezioni detentive tutte “aperte”: i detenuti possono stare fuori dalla cella sino a 8/9 ore al giorno. Fa eccezione la sezione dei “protetti”: detenuti con differenti tipologie ma con problemi di incolumità personale, tenuti separati dagli altri. L’isolamento in cui i detenuti di questa sezione vengono a trovarsi, li ha portati a richiedere, anche nella forma di lettere collettive, di essere impiegati in attività trattamentali. La Direzione assicura che a breve verrà estesa anche a questa sezione l’apertura delle celle, non appena la composizione della sezione verrà resa omogenea, nell’ambito della ridefinizione del “circuito regionale”.
È attivo il servizio di accoglienza dei “nuovi giunti”, con spazi dedicati per le persone condotte in carcere, in attesa di effettuare uno screening sanitario prima dell’assegnazione alle sezioni detentive. Lo screening all’ingresso viene effettuato su tutti coloro hanno una detenzione superiore ai 15 giorni (con un’adesione al test del 77%, secondo il dato fornito dalla Ausl di Modena); in particolare, per quanto riguarda la scabbia viene effettuata una visita accurata della cute già durante la prima visita all’ingresso (con un’adesione al test del 100%). Sempre in linea con le indicazioni dipartimentali, è attiva la sezione per i detenuti dimittendi (con spazi dedicati alla scuola e ai corsi di formazione), dove vengono assegnate le persone in vista della scarcerazione. La forte pioggia delle settimane scorse ha comportato infiltrazioni d’acqua all’ultimo piano con la conseguente chiusura di alcune celle per inagibilità. Sono già iniziati i lavori di rifacimento del tetto, su disposizione del Provveditorato regionale.
Nel nuovo padiglione, distribuito su tre piani, sono reclusi circa 200 detenuti per reati “comuni”, con almeno una condanna definitiva, e ancora un apprezzabile periodo di detenzione da dover affrontare. I detenuti sono collocati in spazi detentivi idonei e in regola con i parametri europei (fino a 4 in stanze di 16 metri quadrati). Il controllo è garantito da un sistema di videosorveglianza esterno alla sezione, con l’intervento del personale a chiamata del detenuto, attraverso un citofono, ovvero quando se ne ravvisi l’opportunità. Al piano terra è pronta la biblioteca, predisposta in un ampio spazio previsto per le attività in comune; a breve verrà consentito ai detenuti di frequentarla. Resta ancora in via di definizione il potenziamento dell’offerta trattamentale che, secondo le indicazioni dipartimentali, dovrebbe accompagnarsi all’ampliamento dell’orario in cui è consentito restare fuori dalla cella. Permangono problematiche relative al malfunzionamento dell’impianto idraulico, che comporta l’utilizzo della doccia solo in determinate fasce orarie e per periodi di tempo limitati.
Perdurando la carenza di opportunità lavorative all’interno del carcere, la Direzione ha scelto di privilegiare l’accesso dei condannati in via definitiva e la riduzione della durata del turno di lavoro, così da conseguire una maggiore rotazione.
(rg)
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Di Chiara Marando – Sabato 19 Aprile 2014
Inutile negarlo, quando arriva il sole e l’aria frizzante torna il desiderio di scappare per staccare la spina, due giorni che ci concediamo per allontanarci dai pensieri quotidiani. Ed ecco il dilemma…mare, montagna oppure lago?
Il paesaggio del Lago Maggiore è costellato di località meravigliose, paesini che si fondono con il panorama circostante quasi come fossero un dipinto. Luoghi pittoreschi come la cittadina di Cannobio, a pochi chilometri dal confine Svizzero, un borgo di tale fascino da essere stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco. Qui, potrete passeggiare sul romantico lungolago, arrivare fino al caratteristico porticciolo, rilassarvi seduti ad uno degli eleganti caffè o ristoranti che fiancheggiano la riva, ed ammirare gli splendidi palazzi medievali del centro storico. Gli amanti dello sport vi troveranno un’ oasi felice per praticare molteplici attività quali surf, kite-surf, vela, motoscafo e moto d'acqua, per non parlare dei campi attrezzati per il tennis ed il golf. E dato che vacanza significa anche riposo, gli appassionati della tintarella avranno la possibilità di distendersi al sole sulla splendida spiaggia libera, e concedersi un bagno rinfrescante nelle acque del lago. Se ne avrete l’opportunità, non dimenticatevi di fare un giro tra le bancarelle del mercato domenicale, una vera e propria istituzione che richiama migliaia di visitatori ogni settimana, dove potrete assaggiare i prodotti tipici della zona, acquistare abiti alla moda spuntando ottimi prezzi e respirare la parte più genuina del luogo.
Proprio accanto alla piazza del mercato, in piena centro cittadino, si trova un angolo di pace che sembra totalmente avulso dal contesto che lo circonda: il Bed and Breakfast Villa Costantina. Una bellissima villa abbracciata da uno splendido giardino mediterraneo di 3000 metri quadrati completo di piscina ed alberi da frutto meticolosamente custoditi, dove gli unici rumori sono quelli melodici della natura. A gestire l’attività oggi sono Federica con suo fratello Francesco che, con l’aiuto della famiglia, hanno saputo ristrutturare la vecchia casa del nonno rendendola elegante e raffinata senza snaturarne l’essenza originaria, in un mix tra antico e moderno estremamente accogliente.
Sei appartamenti e due camere dall’aspetto confortevole e dal gusto ricercato, ulteriormente impreziositi da eleganti pavimenti in marmo. La vera coccola, poi, è la colazione che Federica prepara con cura ogni mattina: un ricco buffet dolce e salato, deliziose marmellate fatte in casa, prima fra tutte quella con i fichi provenienti dal frutteto del parco, crostate casalinghe e frutta fresca.
Già dal mattino ci si sente avvolti dalla totale tranquillità, un piccolo angolo di paradiso dal quale non si vorrebbe mai uscire. Non è un caso se Federica vi è ritornata dopo una breve parentesi milanese, ed immergendosi nella magica atmosfera di Cannobio non è difficile capirne il perché.
Bed & Breakfast Villa Costantina
Via Luigi Meschio, 17
28822 Cannobio (VB) Lago Maggiore
Tel. 0323 70963 - 333 48 54 314
La presidente Palma Costi ha incontrato la delegazione della Provincia vietnamita di Bing Dhoung che ha creato un distretto industriale di 300 ettari, 3 chilometri quadrati, pensato appositamente per le imprese emiliano-romagnole intenzionate ad aprire una sede nel Paese asiatico.
Parma, 17 aprile 2014 -
'Destinazione Vietnam' ha ora una prima meta ben precisa: grazie anche agli accordi sottoscritti lo scorso anno con la Regione Emilia-Romagna e Unioncamere regionale, la Provincia vietnamita di Bing Dhoung ha infatti creato un distretto industriale di 300 ettari, 3 chilometri quadrati, pensato appositamente per le imprese emiliano-romagnole intenzionate ad aprire una sede nel Paese asiatico. Ad annunciarlo è Le Thanh Cung, presidente del Comitato del popolo della Provincia di Binh Duong, durante l'incontro di ieri mattina in Assemblea legislativa regionale con la presidente Palma Costi, primo appuntamento di una visita di tre giorni che ricambia il viaggio del novembre 2013 della presidente Costi in Vietnam, dove firmò per la Regione intese economiche e di collaborazione.
“Siamo qui in Emilia-Romagna non solo per l’amicizia che ci lega a questa Regione ma anche per sviluppare concretamente un piano d’azione per il programma lanciato lo scorso anno- spiega Thanh Cung-, la nostra Provincia da anni è impegnata non solo per garantirsi un proprio sviluppo industriale ma anche per aumentare l’attrattività nei confronti degli investitori stranieri, lo stiamo facendo con il massimo impegno garantendo agevolazioni per gli imprenditori stranieri, e vogliamo che l’Emilia-Romagna sia il primo dei nostri partner”.
D’altra parte, assicura Costi, “anche la Regione ha lavorato molto per accrescere l’interesse delle proprie imprese nei confronti del Vietnam, sia per quanto riguarda gli scambi commerciali che per integrare le due economie, con risultati positivi tanto per il Vietnam quanto per la Provincia di Bing Dhoung. Quando pochi mesi fa mi sono recata in missione in Vietnam ho potuto conoscere un Paese ricco di opportunità, lavoreremo per stringere ancora di più i rapporti tra le nostre imprese”.
Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e delegato di Unioncamere regionale, ricorda come “l’interscambio tra Emilia-Romagna e Vietnam, seppur ancora limitato nel valore assoluto, è in costante crescita; nel 2013 l’export emiliano-romagnolo in Vietnam è stato pari a 120 milioni di euro, il 27% in più rispetto all’anno precedente, e il 40% delle operazioni ha riguardato la meccanica”.
E proprio una azienda di meccanica è stata la prima tappa del tour nelle imprese della delegazione vietnamita: si tratta della Bonfiglioli Riduttori di Calderara di Reno, alle porte di Bologna, società fondata nel 1956 che occupa più di 3.300 persone in tutto il mondo e che dal 2008 è presente, prima in Emilia-Romagna, anche in Vietnam. “Abbiamo scelto proprio il Vietnam perché è un Paese dove la situazione politica è stabile e c’è molta apertura nei confronti degli investimenti stranieri- spiega Sonia Bonfiglioli, presidente del gruppo-, i costi della manodopera sono contenuti e stabili ma non mancano le risorse umane qualificate, e non è da sottovalutare nemmeno la posizione baricentrica in un mercato fondamentale come quello dell’Asia”. Il presidente del Comitato del Popolo di Binh Duong ha rassicurato a tal proposito Bonfiglioli, garantendo di “accompagnare il percorso di Bonfiglioli in Vietnam: farò personalmente da tramite con il Governo per soddisfare le richieste degli imprenditori italiani”.
Nella delegazione vietnamita, che rimarrà in Emilia-Romagna fino a sabato, figurano diversi tra imprenditori e politici: fra gli altri, Nguyen Van Hung, presidente del gruppo Becamex Idc, Mai Hung Dung, direttore del locale Dipartimento per gli investimenti, Nguyen Thanh Toan, del Dipartimento degli affari esteri, e Nguyen Phu Thinh, direttore del gruppo industriale Park Jv. Nel pomeriggio di ieri, gli ospiti hanno partecipato alla tavola rotonda “Vietnam: un mondo di opportunità”, promosso da Unioncamere nella sua sede regionale a Bologna Ad aprire i lavori è stata la stessa Palma Costi, che ha colto l’occasione per ricordare ancora una volta come “le relazioni che la Regione intende portare avanti con il Vietnam la vedono coinvolta a 360 gradi per la collaborazione in modo particolare nel campo istituzionale e delle relazioni internazionali, dell’imprenditoria, della cultura, della formazione, dell’Università, della ricerca. L’Emilia-Romagna è pronta a proseguire sulla strada del dialogo e dell’interscambio con il Vietnam in un ottica di medio-lungo periodo e quindi auspico che anche il governo del Vietnam possa identificarci come piattaforma in Europa per le sue imprese e per i suoi studenti, in modo particolare- ha chiuso la presidente dell’Assemblea legislativa- su alcune filiere produttive di grande interesse per entrambi i territori, ossia meccanica, alimentare e meccanica applicata all’alimentare”.
(Nella prima foto in allegato, Le Thanh Cung, Palma Costi e Alberto Zambianchi durante l'incontro in Assemblea legislativa regionale. Nella seconda, Le Thanh Cung, Costi e Zambianchi con la presidente del Gruppo Bonfiglioli Riduttori, Sonia Bonfiglioli, all'interno dello stabilimento Bonfiglioli Riduttori di Calderara di Reno, Bo)
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Un gruppo di lavoro presso il Mise sta lavorando agli approfondimenti indicati nelle raccomandazioni della Commissione, per la definizione di linee guida. Nel frattempo sospese in tutta l'Emilia-Romagna nuove attività di ricerca e coltivazione. L'assessore Gazzolo: "Mai perso tempo nè pensato di tenere il rapporto nel cassetto, sarebbe stato incoerente col nostro lavoro" -
Parma, 15 aprile 2014 –
È on line sul sito della Regione il Rapporto redatto dalla Commissione Ichese (International Commission on Hydrocarbon Exploration and Sismicity in the Emilia Region), incaricata di valutare possibili relazioni tra attività di esplorazione per idrocarburi e aumento dell’attività sismica nell’area colpita dal terremoto in Emilia-Romagna nel maggio 2012. La Commissione scientifica internazionale è stata istituita l’11 dicembre 2012 con decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri su richiesta del Commissario delegato per la ricostruzione dell’Emilia-Romagna, Presidente Vasco Errani.
Le linee principali del Rapporto sono state illustrate in Assemblea legislativa dall’assessore alla Protezione civile Paola Gazzolo, che ha evidenziato come non ci sia stata «nessuna inerzia o volontà di nascondere la verità tanto che è stata proprio la Regione ad aver voluto lo studio. Non abbiamo mai pensato di tenere il rapporto nel cassetto: sarebbe stata sciocchezza incoerente rispetto all’azione che la Regione porta avanti da tempo».
Gli esperti hanno considerato un’area di interesse di circa 4000 km2, che include tutta la zona colpita dalla sequenza sismica iniziata il 20 maggio 2012. Nell’area sono presenti tre concessioni di sfruttamento per idrocarburi: Mirandola (con incluso il campo di Cavone), Spilamberto e Recovato, nonché il campo geotermico di Casaglia (Ferrara) e il giacimento di stoccaggio di gas naturale di Minerbio situato al margine sud-est dell’area.
«La Commissione – ha spiegato l’assessore Gazzolo -, ha escluso relazioni con il sito di Rivara e ha richiamato l’attenzione sulle attività del campo di Cavone sottolineando come sia necessario, per escludere o confermare l’ipotesi di un legame causale, approfondire gli studi e sviluppare attività di monitoraggio altamente tecnologiche per l’acquisizione di ulteriori dati necessari alla costruzione di un modello dettagliato del sottosuolo che possano supportare l’evidenza statistica che è stata rilevata».
Per quello che riguarda Cavone, la società Gas Plus (che gestisce gli impianti), è stata convocata al Ministero dello sviluppo economico domani, per stabilire le modalità operative del programma di monitoraggio sul campo, che sarà avviato subito. Il programma prevederà che l'attività degli impianti sia finalizzata non alla produzione ma alla ricerca scientifica, alla acquisizione di nuovi dati e misure nei pozzi, ad aggiornare e ampliare il modello geodinamico del sottosuolo a mettere a punto nuovi sistemi di monitoraggio, secondo le raccomandazioni espresse dalla stessa Commissione Ichese.
Inoltre la Regione ha deciso di estendere, sino alla acquisizione dei risultati delle azioni, la sospensione in tutta la regione di qualsiasi nuova attività di ricerca e coltivazione, come è stato fatto fino ad ora nel cratere.
La Commissione ha formulato raccomandazioni per una gestione ottimale delle attività di sfruttamento del sottosuolo, che comportano l’esigenza di definire nuove tecniche di monitoraggio e controllo, sviluppo di modellistica geofisica e geologica, nuove metodologie statistiche, piani di gestione del rischio con individuazione degli Enti e i sistemi di controllo, programmi di interazione e comunicazione con la popolazione e gli amministratori. Per queste ragioni, con la collaborazione del mondo della ricerca, nel mese di febbraio, è stato costituito presso il Ministero dello sviluppo economico - in stretta relazione con la Regione Emilia-Romagna - un Gruppo di lavoro (riunito proprio in queste ore in sessione plenaria per la quarta volta) composto da tecnici del Ministero, del Dipartimento della Protezione civile e da specialisti nel settore della geologia, della sismologia e della prevenzione del rischio, provenienti dal Dipartimento della Protezione Civile e da Istituti di Ricerca (Cnr, Ogs, Ingv, Università), che sta lavorando agli approfondimenti indicati nelle raccomandazioni della Commissione, per la definizione di linee guida.
(Fonte:ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Facendo seguito a quanto verificato nel corso di ripetute visite presso gli Istituti penitenziari di Parma, Desi Bruno – Garante regionale delle persone soggette a limitazioni della libertà personale – ha inviato una lettera al Ministro della Giustizia e al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, segnalando una serie di criticità che necessitano di interventi immediati.
Parma, 14 aprile 2014 -
Scritta di concerto con il Garante dei Detenuti del Comune di Parma, Roberto Cavalieri, questa lettera richiama l’attenzione sul Centro Diagnostico e Terapeutico gestito dall’Ausl all’interno del complesso penitenziario: vi vengono assegnati i detenuti per il trattamento di patologie in fase acuta o cronica, e può ospitare al massimo 20 persone. La Garante segnala la “reiterata prassi” per cui viene inviato a Parma da tutti gli istituti di pena italiani “un numero eccessivo di detenuti affetti da gravi patologie, anche psichiche”; data la limitatezza dei posti disponibili, alcuni di questi malati finiscono collocati nelle ordinarie sezioni detentive, in ambienti inidonei.
L’eccessiva presenza di persone malate, aggiunge Desi Bruno, ha altresì comportato forti difficoltà nel sottoporre i detenuti a esami specialistici all’esterno, “e la crescente promiscuità determinata dalla convivenza di persone sane e persone malate, ha fatto registrare un netto peggioramento delle condizioni di vita complessive”. A questo proposito, la Garante afferma di aver ricevuto varie lettere collettive dai detenuti. Fra i vari fattori di rischio, nella lettera inviata dalla Garante si fa riferimento al numero di detenuti cardiopatici (circa 170 su 600 detenuti).
Quindi, la Garante si rivolge al Ministro della Giustizia e al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per sollecitare che i trasferimenti verso i Centri Diagnostici e Terapeutici vengano adottati “solo se esiste un’effettiva possibilità di presa in carico – nel breve periodo – del soggetto da pare del Centro stesso”, al contrario di quanto accade attualmente.
(rg)
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)