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"La Giovane". La ricetta per sconfiggere la pandemia: solida storia, i partner e soci responsabili. 

Pubblicato in Economia Emilia

La cooperativa logistica La Giovane inaugura 35.000 mq di nuovi magazzini e lancia un percorso di internazionalizzazione che punta al mercato USA. Tra gli ospiti il Presidente di Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini

Gainago Torrile, Parma - venerdì 16 giugno 2017 -

20170616-Min-Poletti-video-IMG 5610"E' un punto di partenza", dichiara con orgoglio Ginetto Donati, presidente de "La Giovane" illustrando i nuovi magazzini di logistica di Gainago, e "a settembre molto probabilmente apriremo - continua il Presidente - inaugureremo a Chicago "la Giovane USA" per la gestione logistica dei brand dei nostri partner".
L'inaugurazione di nuovi stabilimenti, soprattutto in tempo di crisi, è un evento di notevole importanza al quale in molti hanno inteso partecipare tra i quali lo stesso Governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, forte del fatto che, per il secondo anno consecutivo, il territorio emiliano romagnolo si colloca ai vertici nazionali in termini di crescita e di occupazione con l'obiettivo, entro breve tempo, di tornare alla piena occupazione, ovvero almeno al quel 3,5% che era prima della grande crisi economica. Era previsto anche la presenza del Ministro del Lavoro Poletti che trattenuto da impegni governativi ha però inteso mandare un video di saluti e auguri per la nuova intrapresa della cooperativa parmigiana.

La cooperativa La Giovane, infatti, è una realtà unica tra le cooperative italiane per quanto riguarda la gestione logistica di merci presso i magazzini dei committenti e presso quelli di sua proprietà, ha inaugurato 35.000 mq di nuovi magazzini destinati alle nuove esigenze della committenza, in particolare quelle legate al mercato dell'e-commerce ed al settore del vetro grazie alla partnership consolidata con l'azienda di Parma Bormioli Luigi s.p.a. per la quale la cooperativa gestisce la logistica di tutto il reparto casalingo.

Dal 1973, anno di nascita dell'azienda, la crescita de La Giovane è stata costante e continua ed il 2016 ha rappresentato un anno particolarmente importante e significativo in termini economici e di crescita occupazionale. Il fatturato si è chiuso con un incremento del +12% rispetto al 2015 ed anche i numeri relativi all'occupazione sono positivi: dal 2008 al 2016, infatti, il personale impegnato è quasi raddoppiato e oggi La Giovane investe in 1.000 figure professionali di cui oltre il 40% sono donne.

Non solo presente ma anche futuro. I nuovi magazzini testimoniano lo sviluppo e l'innovazione de La Giovane che guarda al futuro prefissandosi nuovi importanti traguardi da raggiungere, il mercato degli U.S.A., e da consolidare come l'e-commerce, settore chiave per il futuro della cooperativa. Oggi per l'azienda l'e-commerce significa: 50 persone occupate, 4.500 ordini al giorno, 2 milioni di euro di fatturato e la concreta possibilità di rivolgere l'attenzione oltre-oceano, in particolare al mercato statunitense. Le nuove strutture sono inoltre dotate di attrezzature innovative come scaffalature fisse con 50.000 posti pallet, un magazzino compattabile da 10.000 posti pallet, una linea di imballo pick to light con pesatura e rilevazione volumetrica dei colli e reparto per confezionamento e riscelta.

«Per la Giovane questo traguardo è molto importante e significativo. - Racconta Ginetto Donati, Presidente e Responsabile de La Giovane dal 1996 - Oggi guardando al passato possiamo ritenerci molto soddisfatti del percorso realizzato e dei risultati conseguiti che sono frutto del solido lavoro e della forza dei valori della cooperazione da sempre alla base della nostra azienda. I nuovi magazzini di 35.000 mq confermano lo sviluppo e la forza dell'azienda che guarda agli obiettivi futuri, come al nuovo mercato degli U.S.A., con orgoglio e maggiore consapevolezza. Voglio ringraziare tutti quanti, dal Vice Presidente Danilo Adorni a tutti i nostri impiegati e soci per aver contribuito alla crescita de La Giovane diventata nel tempo non solo eccellenza del nostro territorio ma anche importante realtà nazionale».

20170616-Taglio-Nastro1-IMG 5576Dopo il taglio del nastro sono stati presentati i nuovi spazi ed i prossimi obiettivi dell'azienda.
Insieme al Presidente di Regione Emila Romagna - Stefano Bonaccini, sono intervenuti il Presidente dell'Unione Parmense degli Industriali - Alberto Figna, il Presidente di Legacoop Emilia Ovest - Andrea Volta, il Presidente Regionale Legacoop - Giovanni Monti, il Sindaco del Comune di Torrile - Alessandro Fadda ed il Presidente dell'azienda Bormioli Luigi s.p.a. - Alberto Bormioli.

Di seguito le dichiarazioni degli ospiti presenti:

Stefano Bonaccini - Presidente di Regione Emilia Romagna: «Penso che oggi sia una giornata importante: l'Emilia Romagna sta andando nella direzione corretta, come pensavo e dissi due anni fa. Sono due anni che la regione è la regione che cresce di più in Italia superando la Lombardia. L'Emilia Romagna è diventata la locomotiva del paese. Abbiamo raggiunto il Trentino per quanto riguarda i dati di occupazione, siamo anche i primi per l'occupazione femminile ed il tasso di disoccupazione è sceso di oltre il 2% nel giro di due anni. Si è riusciti come regione a diventare una delle aree più ricche d'Europa, non solo in termini economici ma anche di qualità della vita. Abbiamo bisogno di aggregazione come dimostra La Giovane che oggi inaugura qualcosa di davvero importante perché ha saputo internazionalizzarsi ed innovarsi, ha saputo interpretare il bisogno di cambiamento come dimostra il settore dell'e-commerce. Se l'Emilia Romagna vuole competere con altre zone d'Europa deve continuare a credere in aziende come questa, bisogna sapere cambiare e stare al passo con i tempi. Non può esserci impresa che non punti sulla ricerca, l'innovazione e i saperi».

Alberto Figna - Presidente dell'Unione Parmense degli Industriali: «La Giovane si è fatta interprete di una nuova visione della logistica, sempre più orientata alla specializzazione, all'innovazione e all'e-commerce. Ciò è avvenuto grazie alla sua capacità di capire le evoluzioni del contesto industriale e di dare risposta alle nuove esigenze di servizio, una capacità che le ha consentito un vero cambio di passo e la proietta oggi verso il futuro».

Andrea Volta - Presidente Legacoop Emilia Ovest: «Questo traguardo perseguito con ammirevole lungimiranza da La Giovane inorgoglisce tutto il movimento cooperativo del nostro territorio. Nel mezzo di questa lunga congiuntura difficile, esempi di innovazione e crescita come quello di cui è protagonista la nostra storica cooperativa ci fa guardare avanti con più ottimismo e ci sprona ad essere sempre uniti nello spirito che ci contraddistingue. L'impegno, la vision, lo spirito cooperativo sono punti di forza che fanno di La Giovane una grande realtà».

Giovanni Monti - Presidente di Legacoop Emilia-Romagna: «In oltre 40 anni di attività la cooperativa La Giovane è cresciuta costantemente mantenendo al centro della sua missione il benessere del territorio, delle comunità dove opera e dei soci. Investendo in innovazione ha garantito sviluppo, investimenti sul territorio, sicurezza del lavoro e nel lavoro: un esempio importante per tutto il movimento cooperativo».

Alessandro Fadda - Sindaco del Comune di Torrile: «A Torrile l'Amministrazione e gli uffici lavorano per le aziende perché la mentalità che abbiamo portato è quella di essere tutti dalla stessa parte, la parte di chi vuole far rinascere e crescere il mercato. In tre anni sono ripartite diverse realtà produttive sul nostro territorio ed altre si stanno ampliano. Lavorare con noi significa avere una tempistica certa che riesce ad aiutare le imprese a programmare i propri investimenti»

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Pubblicato in Economia Parma

Da "carovana facchini" a grande impresa di servizi. La Giovane è pronta per il terzo rinnovamento della sua storia forte di una crescita costante e consolidata step by step. Ginetto Donati (Presidente): la crisi è stata un'opportunità di crescita grazie alla collaborazione stretta con i nostri clienti.

di LGC Parma 19 febbraio 2017 -
Per molti la parola "crisi" è un buon alibi per giustificare errori ed insuccessi, mentre per altri un' occasione per "arrotolarsi le maniche" e fare lavorare anche i cervelli.
All'indomani del tracollo della Lehman Brothers, l'economia occidentale ha dovuto fare i conti con la più grande crisi della storia. Il settore immobiliare statunitense crollò improvvisamente per effetto dello scoppio della bolla speculativa innescata dai mutui subprime, gli stessi che consentirono alla Lehman Brothers di diventare la quarta banca d'affari statunitense e che invece, nel giro di 24 ore, 25.000 persone rimasero senza lavoro e contribuì a generare uno choc finanziario senza precedenti. E così la crisi, scoppiata un anno prima, si trasformò nella tempesta perfetta e solo a ottobre le Borse mondiali bruciarono 10mila miliardi di dollari. Una cifra che costrinse i governi e le banche centrali a prendere misure estreme per evitare un crack globale.

Ma dalla finanza all'economia reale il passaggio fu rapidissimo e le imprese cominciarono a crollare generando un effetto domino che raggiunse l'Europa in men che non si dica. In Italia le banche chiusero i rubinetti e soprattutto le piccole e medie imprese rimasero a secco del "carburante" per la gestione ordinaria con profitti in decrescita rapida; inoltre le aziende prive di risorse accantonate dovettero nei migliori casi chiudere i cancelli, o portare i libri in tribunale. Con il perdurare della crisi, molte delle imprese che scamparono alla prima fase però non riuscirono ad uscire dal trauma subìto perché non capaci di adattarsi ai mercati che mutarono radicalmente, così come cambiarono gli interlocutori e le modalità con le quali rapportarsi con essi. Assecondando, di fatto, l'ondata di emotività negativa finirono anch'esse la loro "vita" per l'incapacità di adattamento ai nuovi scenari.

20170219-LA GIOVANE-018«Non nego - spiega Ginetto Donati, Presidente e responsabile commerciale de La Giovane - che inizialmente anche noi siamo stati disorientati da quegli eventi e travolti dal timore di cadere in disgrazia per effetto indiretto. La perdita di mercato e di clienti ci ha toccati peraltro in un momento molto delicato della nostra storia, avendo appena trasferito la nostra sede nel nuovo polo logistico che era seguito ad importanti impegni finanziari. Ma, grazie all'ottimo rapporto instaurato con i nostri clienti e i nuovi servizi introdotti, siamo riusciti a cavalcare la crisi al punto da quasi raddoppiare il fatturato».

LA STORIA
La storia de "La Giovane" ha inizio nel 1973 quando i 23 della "carovana facchini" decisero di riunirsi in impresa cooperativa. Un'operazione di start up difficile che cominciò a dare i primi frutti importanti già pochi anni dopo sotto la presidenza di Franco Adorni il quale riuscì a dare un' impronta strutturata alla cooperativa, sia dal punto di vista organizzativo e sia da quello economico. Così nel 1984 La Giovane contava 90 persone e grazie alla felice intuizione di Adorni che aveva portato a virare la cooperativa dal mero facchinaggio alla gestione dei magazzini dei clienti, l'impresa cominciò a crescere e a consolidarsi. La nuova impostazione cambiò radicalmente la vita della cooperativa che già nel 1987 fu nelle condizioni, prima a Parma, di dotarsi di un magazzino di proprietà in via Romeo Azzoni dove vennero trasferiti anche gli uffici da via Pasubio. Da quel momento la crescita non ebbe più momenti di discontinuità sino al 2005 quando, già sotto la guida di Ginetto Donati, si progettò la nuova sede attuale che conta ben 16.000 mq di magazzini (1.000 mq in gestione alla controllata Piazza scrl e 200 mq al centro servizi CSA) la cui inaugurazione avvenne nel 2007, proprio alla vigilia della crisi mondiale avviata dal crack della Lehman Brothers. Ma la crescita prosegue e dai 20 milioni di euro di fatturato (nel 2012) si è passati ai 38 milioni (al 31 dicembre 2016) arrivando ad impiegare oltre 800 dipendenti diretti e altri quasi 300 in via indiretta.

 

LA CHIAVE DEL SUCCESSO
«La chiave di quello che a posteriori possiamo, senza ombra di dubbio, annoverare come successo - prosegue il Presidente - è stato di avere creduto nella forza e nei valori della cooperazione, quindi sulla forza del lavoro e del servizio fornito ai clienti. Obiettivo principale è stato perciò quello di rafforzare le dotazioni della cooperativa stessa e pensare ad intercettare le esigenze dei nostri clienti tradizionali con i quali si è così saldato un'indissolubile rapporto di parternariato che ha portato a godere di reciproci vantaggi».

20170219-LA GIOVANE-025MIRARE IL FUTURO GUARDANDO AL PASSATO
«Dopo il rafforzamento del nostro "core business" è venuto anche il tempo dell'innovazione, della ricerca di nuovi sbocchi di mercato e nel 2012 ci avvicinammo anche al mondo dell'e-commerce e ai servizi di logistica destinati a questo particolare mercato. Nel giro di pochi anni - sottolinea Donati - e ben prima delle nostre iniziali aspettative, il volume di affari ha superato i 2 milioni di euro consentendoci di intercettare un'ulteriore opportunità di business oltre confine grazie ai rapporti instaurati con la società tedesca PVS Fulfillment-Service GmbH (il 55% del capitale della PVS service è detenuto dai tedeschi, il 10% da La Giovane, mentre la restante quota del 35% è distribuita su persone fisiche). L'elemento che da sempre ha guidato le scelte d'impresa - ha inteso sottolineare il Presidente - sono stati i "valori" della cooperazione: spirito associativo, solidarietà, democrazia interna e soprattutto la centralità dell'uomo e la valorizzazione del suo lavoro e dei suoi bisogni».

Sono questi valori che - a centosettantatre anni dall'impresa dei Pionieri di Rochdale (1844 - tessitori inglesi) - guidano tuttora il movimento cooperativo e La Giovane in particolare. «La donna e l'uomo sono al centro delle nostre scelte e ciascun socio è consapevole che la propria gratificazione, economica e sociale, deriva dalla cooperativa. Se la cooperativa prospera - rimarca Donati - ce n'è per tutti, altrimenti non ce n'è per nessuno. Prima si patrimonializza l'impresa poi si distribuisce tra i soci. È l'uomo che fa la cooperativa un po' come l'educazione dei figli, se si educano con rigore cresceranno virtuosi diversamente, come si dice, "butteranno male": così è la cooperativa, se si applicano i suoi principi prospera altrimenti si spegne come qualsiasi altra impresa mal gestita».

 

Oggi La Giovane conta di un patrimonio umano di elevata qualità impiegando oltre 1.000 persone di età compresa mediamente tra i 34 e 48 anni ed una componente femminile che sfiora il 40%, per lo più impiegata nel settore "moda". Molte le compagnie di "grido" che si appoggiano ai servizi de La Giovane contribuendo a consolidare quel rapporto di stretto parternariato che la cooperativa stessa riesce ad alimentare introducendo nuovi servizi "agevolatori". Un rapporto ben coltivato nel tempo che ha condotto la cooperativa ad un nuovo salto di qualità e che porterà in dote altre strutture raggiungendo così ben 50.000 mq di superficie di proprietà destinata a magazzinaggi ampliando ancor più gli orizzonti dell'impresa, oltre ad altri 30.000 già in locazione.

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IL LAVORO
Il lavoro e la professionalità sono stati e continuano ad essere il motore di sviluppo della cooperativa: non più solo "facchinaggio" ma logistica a 360 gradi. E i dati riferiti agli occupati, in termini numerici assoluti, di età anagrafica e di genere confermano la capacità attrattiva dell'impresa e le opportunità che questa può offrire anche ai giovani con buona volontà che vogliano intraprendere una carriera lavorativa non solo internamente ma anche al di là della cooperativa stessa.

Ginetto Donati - Presidente La GiovaneL'esempio concreto è rappresentato dallo stesso Presidente che, arrivato nel 1984 diplomato in ragioneria, dopo diversi mesi nei magazzini, iniziò ad assumere un ruolo più consono al suo diploma ma arricchito dall'esperienza diretta sul campo. «La gavetta, ovvero partire dal basso acquisendo le esperienze dirette sul campo, - commenta Donati - è un passaggio di arricchimento professionale enorme. In magazzino si riescono a comprendere realmente tutte le problematiche connesse alla logistica e questo, oltre a rappresentare un'ottima scuola, può diventare un'opportunità per fare emergere le proprie doti che la stessa Giovane o altre grandi imprese nostre clienti possono intercettare e quindi valorizzare al proprio interno».

 

GUARDARE AL FUTURO CON OTTIMISMO
«Oggi guardando al passato possiamo ritenerci - conclude il Presidente Ginetto Donati - molto soddisfatti del percorso realizzato e dei risultati conseguiti, frutto del solido convincimento che davanti a tutto e a tutti sta la cooperativa ed i suoi valori fondanti. Certamente è il genere umano a fare la differenza applicandoli o meno. Noi vogliamo continuare a perseguirli perché crediamo siano valori vincenti come lo dimostrano tutti i diversi passaggi innovativi che la cooperativa, dal 1973, ha dovuto percorrere per stare al passo coi tempi o addirittura per anticiparli. Oggi per la cooperativa si sono inaugurate nuove prospettive testimoniate anche dalla nuova Identità, sempre più "giovane", consapevole delle proprie capacità e responsabilità ma anche più motivata a costruire il futuro. Non disdegniamo di pensare seriamente all'estero, ma questa è un'altra storia che speriamo di scrivere al più presto».

 

 

 

Cooperativa La Giovane

 

LA GIOVANE - SCHEDA -

La Giovane soc. coop. p. a.

Sede: Via Dell'Artigianato 2/a (Quartiere SPIP)

Fatturato: 38 milioni
Risorse Umane: 1.073
Superficie Magazzini: 50.000 mq.

Servizi:
- gestione magazzini
- stoccaggio
- logistica specializzata nel settore moda
- logistica e.commerce

Il "Gruppo"
- La Giovane
- Piazza Carrelli elevatori
- LG Logistic (immobiliare)
- PVS Service Italia (logistica e.commerce)
- La CA servizi srl (informatica)

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(Galleria Immagini a cura di Francesca Bocchia consultabile a fondo pagina)

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