Domenica 25 maggio si vota per Europee e Comunali. Quest'anno è stato introdotto un nuovo sistema, già on line, per trovare il proprio seggio, che funziona anche con un semplice sms. L'Anagrafe farà orario continuato da oggi, venerdì 23 maggio.
Modena, 23 maggio 2014 -
Si vota solo domenica con urne aperte dalle 7 alle 23. Saranno 766, gli scrutatori nei seggi e 196 i presidenti dei 187 seggi ordinari e dei nove speciali allestiti nelle case di cura con più di 200 degenti, per elettori costretti a letto e nei carceri. Sono previsti anche seggi all'ospedale di Baggiovara e al Policlinico.
A scrutatori e presidenti si aggiungono decine di dipendenti comunali dei servizi anagrafici e informatici, oltre a quelli a supporto per la logistica che saranno impegnati già da venerdì per l'allestimento dei 187 seggi nelle sedi di scuole elementari e medie (l'insediamento è previsto nel pomeriggio di sabato). Le scuole chiuderanno alle 13 di venerdì 23 maggio e riapriranno mercoledì 28 maggio. Le operazioni di scrutinio, infatti, si concludono nella tarda serata di lunedì e martedì è prevista la risistemazione e la pulizia dei locali.
Modalità di voto
Agli elettori vengono consegnate due schede. Quella di colore marrone è per l'elezione del nuovo Parlamento europeo. Si vota barrando una delle liste e gli elettori possono esprimere il voto di preferenza per singoli candidati, con massimo tre preferenze e in tal caso devono indicare almeno un candidato di entrambi i sessi. Nel comune di Modena i votanti per le Europee sono 135.596 di cui 64.203 maschi e 71.393 femmine.
La scheda di colore azzurro è per l'elezione del sindaco e del Consiglio comunale. A Modena gli aventi diritto al voto sono 137.239 di cui 65.079 maschi e 72.160 femmine. Sono 339 i cittadini comunitari che hanno chiesto di poter concorrere all'elezione del primo cittadino e del Consiglio. I candidati a sindaco sono nove e 15 le liste collegate.
L'elettore ha a disposizione tre diverse modalità di voto. Con il voto unico per sindaco e lista basta barrare il simbolo di una lista e così facendo si vota anche per il candidato sindaco collegato. E' possibile esprimere anche il voto di preferenza per i candidati al Consiglio comunale: al massimo due e di sesso diverso. Se il sesso è lo stesso si terrà conto solo della prima preferenza.
Una seconda modalità è quella che prevede il voto per il solo candidato sindaco: l'elettore segna soltanto il rettangolo con il nome del candidato prescelto e il suo voto non si trasferisce alle liste collegate, neanche se è unica. Ovviamente il voto varrà solo per la scelta del sindaco e non per la composizione del Consiglio comunale.
La terza modalità è quella del cosiddetto voto disgiunto con l'elettore che può votare un candidato sindaco e una lista non collegata a quel candidato. Anche in questo caso si possono esprimere fino a due voti di preferenza.
Se nessuno dei candidati sindaco otterrà la maggioranza assoluta dei voti validi, domenica 8 giugno si svolgerà il secondo turno delle elezioni: il ballottaggio tra i due candidati sindaco che hanno ottenuto più voti.
Sul sito del comune domenica 25 maggio sarà possibile seguire i dati sull'affluenza al voto dei modenesi. Sono previsti aggiornamenti poco dopo le 12, le 17 e le 23, alla conclusione delle operazioni di voto. Nella notte tra domenica e lunedì saranno poi riportati i dati del voto alle Europee, seggio per seggio, man mano che prosegue lo scrutinio. E lo stesso succederà nel pomeriggio di lunedì quando alle 14 inizierà quello delle Comunali. In Piazza Grande, all'ingresso del Municipio che porta all'ascensore, saranno in funzione anche quattro monitor che forniranno in tempo reale i dati relativi alle elezioni.
Nuovo sistema per trovare il proprio seggio -
Per poter esercitare il diritto di voto l'elettore deve presentarsi al seggio con la tessera elettorale e un documento di identità o riconoscimento valido, quindi non scaduto. Per questo motivo la sede centrale dell'Anagrafe del Comune di Modena, in via Santi 40, sta garantendo da alcuni giorni orari di apertura straordinari e invita tutti i cittadini a controllare per tempo la validità dei documenti e il possesso della tessera elettorale che, se smarrita o deteriorata, può essere richiesta all'Anagrafe. Oggi, venerdì 23 e domani sabato 24 maggio, inoltre, l'orario sarà continuato, dalle 8.30 alle 18. Domenica 25 maggio, giorno del voto, gli uffici saranno aperti dalle 7 alle 23 sempre con orario continuato.
Nel frattempo, è già on line sul sito del Comune (www.comune.modena.it), nella sezione dedicata alle elezioni, il nuovo servizio "Cerca seggio" che comunque funziona anche con un semplice sms. All'elettore basta inserire il proprio codice fiscale per sapere in quale seggio dovrà recarsi per votare. In questo modo si può verificare anche se la propria tessera elettorale è stata aggiornata in seguito a un cambio di indirizzo o a modifiche degli stradari. Ogni anno sono diverse centinaia le persone che ricevono la raccomandata con l'indicazione del nuovo seggio, ma non tutte si ricordano di aggiornare la tessera, operazione che si può fare rivolgendosi all'Anagrafe per il rilascio del duplicato.
Per chi utilizza il servizio con sms il numero a cui inviare il messaggio è 339 9941028 digitando "voto" seguito da uno spazio e dal proprio codice fiscale.
Per informazioni sulle elezioni: www.comune.modena.it - elezioni 2014.
(Fonte: Comune di Modena)
Sono 120.956 i cittadini reggiani aventi diritto al voto, che dovranno scegliere sia chi governerà la città nei prossimi 5 anni, sia quale sarà la composizione del nuovo Parlamento europeo.
Reggio Emilia, 23 maggio 2014 - di Ivan Rocchi -
I dieci più giovani compiranno 18 anni il prossimo 25 maggio, mentre la più anziana spegnerà domani 108 candeline. Sono gli elettori del Comune di Reggio Emilia che saranno chiamati domenica alle urne. Nonostante gli attori nazionali di questa competizione elettorale abbiano deviato spesso il discorso politico su altri temi, i 120.956 cittadini reggiani aventi diritto al voto dovranno scegliere sia chi governerà la città nei prossimi 5 anni, sia quale sarà la composizione del nuovo Parlamento europeo. Le informazioni generali e i dati relativi all'appuntamento elettorale sono stati illustrati ieri mattina nella Sala rossa del Municipio.
Altri dati demografici interessanti riguardano il numero dei votanti all'estero (1.297) e quelli che parteciperanno alle elezioni per la prima volta (1.306). Per quanto riguarda l'organizzazione, il Comune ha reso noto che verrà riproposto il 'Sistema di rilevazione e consultazione dei risultati', realizzato in collaborazione con la Provincia e la Prefettura. I dati verranno inseriti in tempo reale da ogni Comune della provincia (36 quelli che andranno al voto anche per le amministrative), mentre quelli definitivi saranno convalidati dalla Prefettura sempre in tempo reale.
I dati saranno visibili al pubblico tramite i siti internet www.comune.re.it o www.provincia.re.it, oppure in maniera più immediata al sito http://elezioni.provincia.re.it/. Sarà possibile consultare i dati sezione per sezione oppure a livello comunale e provinciale. Saranno tre le rilevazioni sull'affluenza alle urne: alle ore 12.00, alle 19.00 e alle 23.00, ovvero quando chiuderanno i seggi. A partire da quel momento, in rete sarà disponibile la percentuale dei votanti finali. Successivamente, saranno consultabili anche i dati definitivi.
Le sezioni elettorali sono 161, ripartite in 54 sedi; 9 i seggi speciali (compresi i 3 allestiti all'Arcispedale Santa Maria Nuova e i due all'ospedale psichiatrico giudiziario e presso la casa circondariale); 17 i seggi volanti. Per quanto riguarda l'accessibilità, si effettuerà il servizio di trasporto disabili al seggio solo per persone disabili in carrozzina o che non possono salire su autovetture regolari. La persona dovrà essere accompagnata da un famigliare o da altri (volontari di partiti politici etc.). Si può prenotare il trasporto telefonando allo 0522/927654 (Til/Agenzia Mobilità Reggio Emilia) fino a venerdì 23 maggio dalle ore 8.00 alle 18.00 e sabato dalle 8.00 alle 15.00.
Chi è sprovvisto della tessera elettorale o l'abbia smarrita potrà ottenere un duplicato rivolgendosi all'Ufficio elettorale di via Toschi 27 (tel. 0522/456067-72), anche domenica dalle 7 alle 23. Gli elettori sprovvisti di carta d'identità o in possesso di quella scaduta potranno rivolgersi agli sportelli dell'anagrafe di via Toschi 27 nella giornata di domenica dalle 7 alle 23, mentre sabato dovranno recarsi esclusivamente alle due sedi decentrate di via Fratelli Cervi 70 e via Tamburini 1, dalle 8.15 alle ore 12.00.
La spesa complessiva sostenuta dal Comune per queste elezioni sarà pari a circa 435.000 euro (135.000 per compensi a presidenti di seggio e scrutatori; 160.000 per acquisti e affidamento di servizi vari; 140.000 per il personale). Le spese sostenute saranno rimborsate parzialmente dallo Stato.
Le elezioni amministrative 2014 sono ormai alle porte. I seggi resteranno aperti soltanto domenica 25 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 23.00.
Reggio Emilia, 23 maggio 2014 -
Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento di identità valido e con la tessera elettorale (in caso di smarrimento, basta richiederne la copia all'Ufficio elettorale del Comune di residenza). Secondo i dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna, la provincia con il maggior numero di comuni che andranno al voto è Bologna, con 47 municipalità (83,9% del totale). Nella provincia di Piacenza sono 34 (70,8% del totale), a Parma 33 (71,7%), a Reggio Emilia 36 (80%), a Modena 36 (76,6%), a Ferrara 16 (66,7%), a Ravenna 14 (77,8%), a Forlì-Cesena 20 (66,7%) e a Rimini 19 (73%). Un'importante novità riguarda i 142 comuni con oltre 5mila abitanti, dove debutterà la doppia preferenza di genere. Se si indicherà la preferenza per due consiglieri comunali, questi dovranno essere un uomo e una donna.
Nei comuni sotto i 15.000 abitanti (216 in questa tornata elettorale) sarà eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato, con accanto il simbolo della lista a lui collegata. Quindi, votando un candidato Sindaco, si darà automaticamente la propria preferenza anche alla lista che lo sostiene. È possibile esprimere una preferenza (due nei comuni superiori ai 5 mila abitanti) anche per i consiglieri, che però dovranno appartenere alla lista collegata al sindaco votato (pena l'annullamento del voto). Alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre quelli restanti saranno distribuiti secondo proporzione tra le altre liste. Vince chi ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità tra due candidati, si tornerà a votare la seconda domenica successiva con il sistema del ballottaggio.
Nei comuni oltre i 15mila abitanti (39, compresi i quattro capoluoghi Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Forlì) si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nomi dei candidati alla carica di Sindaco, con a fianco il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Il voto si può esprimere in tre modi: tracciando un segno solo sul simbolo di una lista (in questo modo si assegnerà la propria preferenza anche al candidato appoggiato da essa); tracciando un segno sul simbolo di una lista (eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista) e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata (voto disgiunto); tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste collegate a quest'ultimo.
Sempre nei comuni con più di 15.000 abitanti, è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta (almeno il 50% più uno). Se nessun candidato raggiungerà questa soglia, si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l'insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi. I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.
Ivan Rocchi
Le elezioni amministrative 2014 sono ormai alle porte. I seggi resteranno aperti soltanto domenica 25 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 23.00.
Reggio Emilia, 23 maggio 2014 -
Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento di identità valido e con la tessera elettorale (in caso di smarrimento, basta richiederne la copia all'Ufficio elettorale del Comune di residenza). Secondo i dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna, la provincia con il maggior numero di comuni che andranno al voto è Bologna, con 47 municipalità (83,9% del totale). Nella provincia di Piacenza sono 34 (70,8% del totale), a Parma 33 (71,7%), a Reggio Emilia 36 (80%), a Modena 36 (76,6%), a Ferrara 16 (66,7%), a Ravenna 14 (77,8%), a Forlì-Cesena 20 (66,7%) e a Rimini 19 (73%). Un'importante novità riguarda i 142 comuni con oltre 5mila abitanti, dove debutterà la doppia preferenza di genere. Se si indicherà la preferenza per due consiglieri comunali, questi dovranno essere un uomo e una donna.
Nei comuni sotto i 15.000 abitanti (216 in questa tornata elettorale) sarà eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato, con accanto il simbolo della lista a lui collegata. Quindi, votando un candidato Sindaco, si darà automaticamente la propria preferenza anche alla lista che lo sostiene. È possibile esprimere una preferenza (due nei comuni superiori ai 5 mila abitanti) anche per i consiglieri, che però dovranno appartenere alla lista collegata al sindaco votato (pena l'annullamento del voto). Alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre quelli restanti saranno distribuiti secondo proporzione tra le altre liste. Vince chi ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità tra due candidati, si tornerà a votare la seconda domenica successiva con il sistema del ballottaggio.
Nei comuni oltre i 15mila abitanti (39, compresi i quattro capoluoghi Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Forlì) si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nomi dei candidati alla carica di Sindaco, con a fianco il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Il voto si può esprimere in tre modi: tracciando un segno solo sul simbolo di una lista (in questo modo si assegnerà la propria preferenza anche al candidato appoggiato da essa); tracciando un segno sul simbolo di una lista (eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista) e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata (voto disgiunto); tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste collegate a quest'ultimo.
Sempre nei comuni con più di 15.000 abitanti, è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta (almeno il 50% più uno). Se nessun candidato raggiungerà questa soglia, si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l'insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi. I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.
Ivan Rocchi
Le elezioni amministrative 2014 sono ormai alle porte. I seggi resteranno aperti soltanto domenica 25 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 23.00.
Reggio Emilia, 22 maggio 2014 -
Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento di identità valido e con la tessera elettorale (in caso di smarrimento, basta richiederne la copia all'Ufficio elettorale del Comune di residenza). Secondo i dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna, la provincia con il maggior numero di comuni che andranno al voto è Bologna, con 47 municipalità (83,9% del totale). Nella provincia di Piacenza sono 34 (70,8% del totale), a Parma 33 (71,7%), a Reggio Emilia 36 (80%), a Modena 36 (76,6%), a Ferrara 16 (66,7%), a Ravenna 14 (77,8%), a Forlì-Cesena 20 (66,7%) e a Rimini 19 (73%). Un'importante novità riguarda i 142 comuni con oltre 5mila abitanti, dove debutterà la doppia preferenza di genere. Se si indicherà la preferenza per due consiglieri comunali, questi dovranno essere un uomo e una donna.
Nei comuni sotto i 15.000 abitanti (216 in questa tornata elettorale) sarà eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato, con accanto il simbolo della lista a lui collegata. Quindi, votando un candidato Sindaco, si darà automaticamente la propria preferenza anche alla lista che lo sostiene. È possibile esprimere una preferenza (due nei comuni superiori ai 5 mila abitanti) anche per i consiglieri, che però dovranno appartenere alla lista collegata al sindaco votato (pena l'annullamento del voto). Alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre quelli restanti saranno distribuiti secondo proporzione tra le altre liste. Vince chi ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità tra due candidati, si tornerà a votare la seconda domenica successiva con il sistema del ballottaggio.
Nei comuni oltre i 15mila abitanti (39, compresi i quattro capoluoghi Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Forlì) si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nomi dei candidati alla carica di Sindaco, con a fianco il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Il voto si può esprimere in tre modi: tracciando un segno solo sul simbolo di una lista (in questo modo si assegnerà la propria preferenza anche al candidato appoggiato da essa); tracciando un segno sul simbolo di una lista (eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista) e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata (voto disgiunto); tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste collegate a quest'ultimo.
Sempre nei comuni con più di 15.000 abitanti, è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta (almeno il 50% più uno). Se nessun candidato raggiungerà questa soglia, si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l'insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi. I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.
Ivan Rocchi
Le elezioni amministrative 2014 sono ormai alle porte. I seggi resteranno aperti soltanto domenica 25 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 23.00.
Reggio Emilia, 21 maggio 2014 -
Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento di identità valido e con la tessera elettorale (in caso di smarrimento, basta richiederne la copia all'Ufficio elettorale del Comune di residenza). Secondo i dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna, la provincia con il maggior numero di comuni che andranno al voto è Bologna, con 47 municipalità (83,9% del totale). Nella provincia di Piacenza sono 34 (70,8% del totale), a Parma 33 (71,7%), a Reggio Emilia 36 (80%), a Modena 36 (76,6%), a Ferrara 16 (66,7%), a Ravenna 14 (77,8%), a Forlì-Cesena 20 (66,7%) e a Rimini 19 (73%). Un'importante novità riguarda i 142 comuni con oltre 5mila abitanti, dove debutterà la doppia preferenza di genere. Se si indicherà la preferenza per due consiglieri comunali, questi dovranno essere un uomo e una donna.
Nei comuni sotto i 15.000 abitanti (216 in questa tornata elettorale) sarà eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato, con accanto il simbolo della lista a lui collegata. Quindi, votando un candidato Sindaco, si darà automaticamente la propria preferenza anche alla lista che lo sostiene. È possibile esprimere una preferenza (due nei comuni superiori ai 5 mila abitanti) anche per i consiglieri, che però dovranno appartenere alla lista collegata al sindaco votato (pena l'annullamento del voto). Alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre quelli restanti saranno distribuiti secondo proporzione tra le altre liste. Vince chi ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità tra due candidati, si tornerà a votare la seconda domenica successiva con il sistema del ballottaggio.
Nei comuni oltre i 15mila abitanti (39, compresi i quattro capoluoghi Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Forlì) si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nomi dei candidati alla carica di Sindaco, con a fianco il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Il voto si può esprimere in tre modi: tracciando un segno solo sul simbolo di una lista (in questo modo si assegnerà la propria preferenza anche al candidato appoggiato da essa); tracciando un segno sul simbolo di una lista (eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista) e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata (voto disgiunto); tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste collegate a quest'ultimo.
Sempre nei comuni con più di 15.000 abitanti, è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta (almeno il 50% più uno). Se nessun candidato raggiungerà questa soglia, si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l'insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi. I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.
Ivan Rocchi
Le elezioni amministrative 2014 sono ormai alle porte. I seggi resteranno aperti soltanto domenica 25 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 23.00.
Reggio Emilia, 20 maggio 2014 -
Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento di identità valido e con la tessera elettorale (in caso di smarrimento, basta richiederne la copia all'Ufficio elettorale del Comune di residenza). Secondo i dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna, la provincia con il maggior numero di comuni che andranno al voto è Bologna, con 47 municipalità (83,9% del totale). Nella provincia di Piacenza sono 34 (70,8% del totale), a Parma 33 (71,7%), a Reggio Emilia 36 (80%), a Modena 36 (76,6%), a Ferrara 16 (66,7%), a Ravenna 14 (77,8%), a Forlì-Cesena 20 (66,7%) e a Rimini 19 (73%). Un'importante novità riguarda i 142 comuni con oltre 5mila abitanti, dove debutterà la doppia preferenza di genere. Se si indicherà la preferenza per due consiglieri comunali, questi dovranno essere un uomo e una donna.
Nei comuni sotto i 15.000 abitanti (216 in questa tornata elettorale) sarà eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato, con accanto il simbolo della lista a lui collegata. Quindi, votando un candidato Sindaco, si darà automaticamente la propria preferenza anche alla lista che lo sostiene. È possibile esprimere una preferenza (due nei comuni superiori ai 5 mila abitanti) anche per i consiglieri, che però dovranno appartenere alla lista collegata al sindaco votato (pena l'annullamento del voto). Alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre quelli restanti saranno distribuiti secondo proporzione tra le altre liste. Vince chi ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità tra due candidati, si tornerà a votare la seconda domenica successiva con il sistema del ballottaggio.
Nei comuni oltre i 15mila abitanti (39, compresi i quattro capoluoghi Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Forlì) si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nomi dei candidati alla carica di Sindaco, con a fianco il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Il voto si può esprimere in tre modi: tracciando un segno solo sul simbolo di una lista (in questo modo si assegnerà la propria preferenza anche al candidato appoggiato da essa); tracciando un segno sul simbolo di una lista (eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista) e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata (voto disgiunto); tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste collegate a quest'ultimo.
Sempre nei comuni con più di 15.000 abitanti, è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta (almeno il 50% più uno). Se nessun candidato raggiungerà questa soglia, si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l'insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi. I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.
Ivan Rocchi
Sassuolo ed imprese: un binomio inscindibile, cresciuto e consolidatosi nel corso dei decenni, che però ora risente della pesante crisi economica che ha investito anche il comprensorio.
Modena, 15 maggio 2014 -
"Gli imprenditori con impegno, sacrificio e soprattutto col loro lavoro, cercano ogni giorno di mantenere aperta la finestra sul futuro, consapevoli del ruolo che rivestono per il territorio. Ci rivolgiamo pertanto, in vista dell'ormai imminente tornata elettorale ai candidati a Sindaco per il Comune di Sassuolo, perché c'è necessità di ridare slancio e nuova competitività. Per questo risulta importante a tal senso anche l'impegno concreto della politica nel sostegno al mondo delle imprese". È chiaro il messaggio che le Associazioni imprenditoriali Sassolesi aderenti a Rete imprese Italia – Confesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, CNA, e Lapam-Confartigianato – lanciano ai candidati a Sindaco in occasione delle Amministrative 2014. Un messaggio che verte sì su problemi e criticità vissute da tutti settori produttivi, ma che vuol essere un contributo costruttivo, in termini di valutazioni e proposte ai futuri amministratori.
Molte i temi e quindi i quesiti posti sotto la lente dai rappresentanti sassolesi delle imprese, per i quali non solo chiedono risposte quanto piuttosto indicazioni concrete riguardo le modalità per superare le criticità creatisi. Ci sono la viabilità, la sicurezza, la burocrazia, il turismo, il centro storico, l'occupazione, il commercio, il sostegno alle imprese... e la gravosa imposizione fiscale. Argomento quest'ultimo da cui parte Carlo Alberto Valentini Direttore di Confesercenti per l'area di Sassuolo e attuale portavoce di Rete Imprese. "L'introduzione di TASI, TARI e IMU sugli immobili strumentali, corrispondono ad una serie di leve tributarie che se gestite tramite le aliquote massime possono significare la fine dell'attività (e tutto quello che ne potrebbe conseguire) per moltissime imprese sassolesi. Per questo siamo determinati a chiedere al futuro sindaco di non applicare la TASI, oltre che l'IMU medesima, sugli immobili strumentali d'impresa. Riguardo alla TARI invece riteniamo importante un confronto sui meccanismi di calcolo che portano alla determinazione della tariffa che - per alcune categorie - è oltremodo gravosa, in particolare se si è in presenza di aree o immobili di grandi dimensioni, dove però si producono rifiuti in quantità molto limitata. Qual è la posizione dei candidati a Sindaco – chiede Bigi - e come pensano di agire riguardo questo importante tema?"
Altro argomento in esame e su cui sono richieste risposte è quello inerente all'urbanistica commerciale e alla viabilità. "Considerata la crisi dei consumi – dichiara Marco Casolari Direttore di Ascom-Confcommercio-Fam area di Sassuolo – riteniamo siano da rivedere, in senso restrittivo, le scelte di programmazione commerciale elaborate negli anni 2000. Tra le quali anche il recupero commerciale del comparto Cisa-Cerdisa che allo stato attuale, il progetto non prevede insediamenti di esercizi di vicinato (negozi), ma solo medie superfici di vendita. Nel cercare di capire quel'è la posizione dei candidati a sindaco in proposito, sarebbe anche opportuno sapere quali saranno sempre in tema di urbanistica commerciale le intenzioni dei futuri amministratori riguardo la salvaguardia del centro storico e delle zone limitrofe al fine di evitare lo spostamento del baricentro commerciale verso strutture periferiche, come già accaduto in passato. E sempre in tema di centro storico con riferimento a piazza martiri Partigiani, considerata l'urgente necessità della sua messa in sicurezza per il transito pedonale, vorremmo sapere se saranno programmati a breve interventi a tal senso. Interventi che dovranno limitare al massimo i disagi per i frequentatori oltre che garantire parcheggi a sufficienza al suo accesso".
Il centro storico è l'argomento scelto anche da Matteo Spaggiari, presidente di Lapam-Confartigianato per l'area di Sassuolo, declinato però anche in termini di attrattività e turismo. "La crisi ha colpito duramente il commercio e di conseguenza l'attrattività del cuore di Sassuolo, dove la chiusura di negozi storici è progressiva e sempre più evidente. Anche il comparto più strettamente turistico e il commercio ambulante non sono rimasti indenni. In che modo dunque chi si accinge ad amministrare la città, intende reagire di fronte a questo declino, come mantenere e rafforzare l'indispensabile ed insostituibile ruolo di commercio sassolese e di quelle aziende a vocazione turistica? "L'incoming" o la creazione di percorsi culturali di grande richiamo possono essere realizzabili in modo concreto?"
Il tema su cui concentra l'attenzione Francesco Stagi, presidente CNA per Sassuolo è quello invece dell'Unione dei Comuni. "Riteniamo che, l'allargamento dell'Unione a otto, con l'entrata dei tre comuni montani debba essere un nuovo stimolo per dare un'accelerazione concreta a questo processo di unificazione. Visto e considerato che, per noi, la razionalizzazione delle risorse fino ad oggi impiegate in un'ottica di efficienza e di efficacia, da perseguire con la riduzione della burocrazia per i cittadini e per le imprese, non solo è importante ma indispensabile. Chiediamo pertanto se da parte della prossima amministrazione comunale ci sarà l'impegno concreto a lavorare anzitutto sull'armonizzazione dei regolamenti comunali. Esigiamo non ci siano più differenze – in taluni casi anche macroscopiche - tra comuni limitrofi nell'applicazione di norme o di tributi (pensiamo ai regolamenti edilizi o di applicazione delle imposte locali). Inoltre vorremmo sapere se possiamo attenderci finalmente la gestione da parte dell'Unione fondamentali come i Servizi Sociali, la Polizia Municipale (rimuovendo l'eccezione di Sassuolo) e lo Sportello Unico per le Attività Produttive".
"Invitiamo i candidati a Sindaco per il comune di Sassuolo a rispondere a questi quesiti. Come abbiamo già saputo fare in passato, occorre unire le forze per ridare competitività alla nostra realtà – ha concluso Valentini – e in questo il ruolo della politica è fondamentale. Le prossime elezioni amministrative sono una tappa importante per Sassuolo sia nel processo di rinnovamento degli organi elettivi, che nella programmazione delle scelte politiche future. Chi andrà a rappresentare i cittadini e le imprese, dovrà assumersi la responsabilità di dare il proprio contributo. Rete Imprese Italia vuole continuare ad essere interlocutore attivo e propositivo con le Istituzioni comunali e con chi sarà chiamato a rappresentarle, portando all'attenzione del dibattito pubblico tutto il valore della propria rappresentanza e delle proprie idee".
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia)
Si vota in 255 comuni dell'Emilia-Romagna per rinnovare sindaci e consigli comunali, oltre che per eleggere il nuovo Parlamento europeo per cui vota ogni elettore regionale. Online sulle pagine web della Regione una sezione dedicata alle elezioni. Per 142 comuni con oltre 5 mila abitanti debutta la "doppia preferenza di genere" -
Parma, 12 maggio 2014 -
Sono 255 i comuni dell’Emilia-Romagna, il 75 % del totale, i cui residenti domenica 25 maggio vengono chiamati al voto per rinnovare il primo cittadino e i relativi consigli comunali. Contestualmente, tutti gli elettori dei 340 comuni emiliano-romagnoli andranno alle urne per eleggere il nuovo Parlamento europeo. I seggi sono aperti nella sola giornata di domenica, dalle ore 7 alle ore 23: lo scrutinio avverrà subito dopo la chiusura delle urne per le elezioni europee, mentre per le comunali lo spoglio si svolgerà a partire dalle ore 14 di lunedì 26 maggio.
Sul sito http://elezioni.regione.emilia-romagna.it – realizzato in collaborazione tra Giunta regionale e Assemblea legislativa - un'apposita sezione dedicata al voto amministrativo proporrà news, curiosità e aggiornamenti. Disponibili anche la cartografia relativa ai comuni che andranno al rinnovo delle amministrazioni locali e il collegamento con la banca dati elettorale (Bde) dell’Assemblea legislativa, contenente i risultati delle precedenti tornate (elezioni amministrative ed europee).
Le elezioni amministrative
Per eleggere sindaci e consiglieri comunali, si vota con una sola scheda di colore azzurro. Gli elettori devono presentarsi ai seggi con un documento valido e la tessera elettorale.
Nei comuni con oltre 15 mila abitanti, se nessun candidato sindaco supererà il 50% dei voti si dovrà ricorrere ad un turno supplementare di ballottaggio, previsto per domenica 8 giugno.
Insieme ai 255 sindaci gli elettori dovranno eleggere complessivamente 3.150 consiglieri comunali, di cui quasi 1.400 concentrati nei centri tra i 3 mila e 10 mila abitanti.
In Emilia-Romagna la provincia in cui è concentrato il maggior numero di comuni al voto è quella di Bologna con 47 municipalità, l’83,9% del totale. Nella provincia di Piacenza sono 34 i comuni al voto (70,8% del totale), a Parma 33 (71,7%), a Reggio Emilia 36 (80%), a Modena 36 (76,6%), a Ferrara 16 (66,7%), a Ravenna 14 (77,8%), a Forlì-Cesena 20 (66,7%) e a Rimini 19 (73%).
I Comuni con oltre 15 mila abitanti
Ben 39 sono i comuni al voto con oltre 15 mila abitanti (interessati da eventuale ballottaggio): tra questi anche quattro capoluoghi di provincia (Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Forlì).
I comuni che eventualmente potrebbero andare al turno di ballottaggio sono Fidenza (provincia di Parma, 1), Casalgrande, Correggio, Reggio Emilia e Scandiano (provincia di Reggio Emilia, 4), Carpi, Castelfranco Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Mirandola, Modena, Nonantola, Sassuolo, Soliera e Vignola (provincia di Modena, 11), Argenta, Bondeno, Copparo e Ferrara (provincia di Ferrara, 4), Casalecchio di Reno, Castel Maggiore ,Castel San Pietro Terme, Medicina, Molinella, Pianoro, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, Valsamoggia e Zola Predosa (provincia di Bologna, 10), Cesena, Forlì e Savignano sul Rubicone (provincia Forlì-Cesena, 3), Bagnacavallo, Cervia e Lugo (provincia di Ravenna, 3), Bellaria-Igea Marina, Riccione e Santarcangelo di Romagna (provincia di Rimini, 3).
Novità e curiosità
Per 142 comuni con oltre 5 mila abitanti debutta la "doppia preferenza di genere”. Inoltre, esordio al voto per quattro nuovi ‘supercomuni’ nati dalle fusioni di diverse municipalità: Sissa Trecasali (Parma), Fiscaglia (Ferrara), Valsamoggia (Bologna), Poggio Torriana (Rimini). Votano per la prima volta, alle comunali, in Emilia-Romagna, dopo essersi distaccati dalle Marche, gli elettori di Casteldelci, Maiolo, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello (Rimini), 5 dei 7 comuni della Valmarecchia (insieme a Novafeltria, Pennabilli) passati alla provincia di Rimini (Legge n. 117 del 3 agosto 2009).
Diverse le novità introdotte, anche recentemente, nella normativa elettorale. Tra queste, per i comuni fino a 3.000 abitanti, il consiglio comunale è composto, oltre che dal sindaco, da dieci consiglieri e da non più di due assessori mentre per i comuni tra i 3.000 e 10.000 abitanti, i consiglieri sono 12 e gli assessori 4. Per gli altri comuni, il numero di consiglieri resta sempre lo stesso: 36 per i comuni con oltre 250 mila abitanti, 32 in quelli con oltre 100 mila, 24 per quelli oltre i 30 mila e a 16 per quelli maggiori di 10 mila. Nelle giunte dei comuni superiori a 3 mila abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%. Nei comuni fino a 3.000 abitanti, ai sindaci è consentito un numero massimo di tre mandati consecutivi, mentre prima anche per essi era valido il limite dei due mandati consecutivi.
Come si vota
Il nome di ciascun candidato a sindaco è già riportato nella scheda, affiancato dal simbolo della lista o delle liste che lo appoggiano. Per l'elezione dei consiglieri comunali, è possibile esprimere una o due preferenze, indicando il cognome del/i candidato/i prescelto/i accanto al simbolo della lista a cui appartiene/engono. La possibilità di esprimere due preferenze (“doppia preferenza di genere”) è però riservata solo ai comuni superiori ai 5 mila abitanti, non a quelli inferiori. Nel caso vengano espresse due preferenze, devono obbligatoriamente fare riferimento a candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza. Vengono eletti i candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze, indipendentemente dalla loro posizione in lista.
Il sindaco eletto resta in carica per 5 anni. Può ricoprire tale carica, nei comuni superiori ai 3 mila abitanti, per un massimo di due mandati consecutivi.
Per il resto, le modalità di voto differiscono in base alla dimensione del comune.
Comuni con meno di 15 mila abitanti
Per scegliere il candidato alla carica di sindaco, è sufficiente tracciare un segno sul simbolo della lista che lo sostiene. È inoltre possibile esprimere una preferenza (due nei comuni superiori ai 5 mila abitanti), scrivendo nell'apposito spazio il cognome del candidato alla carica di consigliere, appartenente alla lista collegata al sindaco votato.
Non si può esprimere un "voto disgiunto", cioè votare un sindaco ed esprimere la preferenza per un candidato consigliere di una lista diversa da quella cui appartiene il sindaco (in questo caso il voto è nullo).
Viene eletto sindaco il candidato che avrà ottenuto il maggior numero di voti. L'eventuale ballottaggio, dopo 2 settimane, si ha solo in caso di esatta parità di voti trai primi due candidati. Alla lista che appoggia il sindaco eletto, vanno i due terzi dei seggi disponibili: i restanti vengono distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.
Comuni con più di 15 mila abitanti
È possibile esprimere il proprio voto in tre modi diversi:
a) tracciando un segno solo sul simbolo della lista (votando così sia per il sindaco che per la lista ad esso collegata);
b) tracciando un segno solo sul nome di un candidato sindaco (votando così solo per il sindaco e non per la lista o le liste collegate);
c) tracciando un segno sia sul simbolo della lista, con l’eventuale indicazione della preferenza, sia sul nome di un candidato sindaco non collegato a quella lista ("voto disgiunto").
Viene eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50 per cento più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale quota, si torna a votare dopo 2 settimane, per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Dopo il primo turno, entro una settimana, le varie liste, a eccezione di quelle già collegate con candidati in ballottaggio, possono a loro volta collegarsi con uno dei due candidati ammessi al ballottaggio. Al secondo turno, viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per quanto riguarda la composizione del consiglio, se la lista o il gruppo di liste collegate al sindaco eletto nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60 per cento dei seggi, ma nel primo turno almeno il 40 per cento dei voti, ottengono automaticamente il 60 per cento dei seggi. I seggi restanti vengono divisi proporzionalmente tra le altre liste.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
La nota stampa di Mauro Melli sulla mozione in merito all'argomento "genitore 1" e "genitore 2" discussa nell'ultimo consiglio comunale
Reggio Emilia, 2 maggio 2014 -
In allegato la mozione in merito all’argomento “genitore 1” e “genitore 2” discussa nell’ultimo consiglio comunale.
Il documento mirava al mantenimento della dicitura padre e madre in tutti i documenti che l’amministrazione comunale di Novellara usa al fine di salvaguardare la famiglia naturale cosi come siamo abituati a conoscere.
La posizione del centro sinistra è stata di contrarietà alla mozione, si sono espressi contro tale proposta il sindaco, il vicesindaco, l’assessore Santachiara; anche Alessandro Baracchi (potenziale assessore della lista di Elena Carletti) si è espresso per annunciare il voto contrario del gruppo di maggioranza.
Una presa di posizione inquietante del PD; se ne deduce quindi che se dovesse vincere la Carletti, l’amministrazione novellarese si lascia aperta ogni strada e potrebbe modificare il valore etico e morale della famiglia naturale introducendo il concetto di genitore 1 e genitore 2.
Mauro Melli
candidato consigliere Lista Insieme – Fantinati sindaco di Novellara