di Alessia Bianchini 25 ottobre 2021 - Questo Salmo 23 di Davide, che è amato e familiare a tutti, esprime totale fiducia ed affidamento nel modo in cui dovrebbe essere pervasa la nostra preghiera.

 

La visione che immediatamente evoca è quella della pastorizia in cui c'è una reciproca conoscenza confidenziale tra il pastore e le sue pecore che conduce. (Giovanni 10, 2-4)

 

Le azioni attribuite al Signore sono: è il mio pastore, mi fa riposare, mi conduce, rinfranca, mi guida, è con me, mi dà sicurezza, prepara una mensa, unge di olio con immagini che esprimo, conseguentemente, la cura che Egli ha per ognuno di noi e la pace che infonde: non manco di nulla, non temo alcun male, il calice trabocca, riceveremo per tutta la nostra vita grazie e benedizioni, saremo ospitati sostando confortevolmente nella Sua casa.

 

La raffigurazione, a mio avviso, più evocativa e meravigliosa, di questo Salmo, è che se anche fossimo nella valle della sofferenza, dei problemi quotidiani e nel buio delle nostre incertezze, paure, ansie umane, noi sappiamo che Dio è con noi (Matteo 28,20) e ci sosterrà, non solo con il Suo bastone e ci difenderà con il Suo vincastro, ma con tutto l'amore di padre.

 

Quindi dobbiamo essere rinfrancati nell'anima per la certezza che il Signore, il Buon Pastore, non permetterà che noi, il Suo piccolo gregge, andremo perduti perché  Egli  ci verrà a cercare.(Matteo 18, 12-14)