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Domenica, 16 Aprile 2017 09:03

Vinitaly da record. 128mila presenze da 142 paesi

Vinitaly 2017, piattaforma per il business del vino sempre più internazionale. Oltre 30.000 i top buyer stranieri, in aumento dell'8%.

Operatori esteri in crescita rispetto al 2016 da Stati Uniti (+6%), Germania (+3%), Regno Unito (+4%), Cina (+12%), Russia (+42%), Giappone (+2%), Paesi del Nord Europa (+2%), Olanda e Belgio (+6%) e Brasile (+29%). Debuttano buyer da Panama e Senegal. A Veronafiere per quattro giorni presenti 4.270 aziende espositrici da 30 paesi, aumentate nel complesso del 4%, in particolare quelle estere, del 74 per cento. A Vinitaly and the City 35mila wine lover tra il centro storico di Verona e il comune di Bardolino.

Verona, 12 aprile 2017 – Dopo quattro giorni di business e promozione per il mondo vitivinicolo, il 51°Vinitaly chiude oggi a Verona registrando 128mila presenze da 142 nazioni. In crescita l'internazionalità del salone che quest'anno ha visto aumentare i top buyer stranieri accreditati che toccano quota 30.200 (+8% sul 2016), sul totale dei 48mila visitatori esteri. Un risultato ottenuto grazie agli investimenti nell'incoming da parte di Veronafiere, in collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico e ICE-Agenzia.

«Vinitaly 2017, che abbiamo simbolicamente battezzato come edizione "50+1" – commenta il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –, rappresenta il primo e concreto passo del nuovo percorso di sviluppo che guarda al futuro dei prossimi 50 anni. I risultati premiamo la spinta verso una sempre più netta separazione tra il momento riservato al business in fiera e il fuori salone pensato per i wine lover in città. Proprio Vinitaly and the City quest'anno ha portato nel centro storico di Verona e nel comune di Bardolino oltre 35mila appassionati. L'obiettivo ora è continuare in questa direzione, forti dei nuovi strumenti messi a disposizione con la trasformazione in Spa di Veronafiere e dal piano industriale collegato da 100 milioni di euro, con investimenti mirati sulla filiera wine e sulla digital transformation».

«I numeri di questa edizione – spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –testimoniano la crescita del ruolo b2b di Vinitaly a livello internazionale, con buyer sempre più qualificati da tutto il mondo. Basta guardare alla top ten delle presenze degli operatori stranieri che mostrano incrementi da quasi tutte le nazioni: Stati Uniti (+6%), Germania (+3%), Regno Unito (+4%), Cina (+12%), Francia e Canada (stabili), Russia (+42%), Giappone (+2%), Paesi del Nord Europa (+2%), Olanda e Belgio (+6 per cento). A questa lista si aggiunge la buona performance del Brasile (+29%), senza dimenticare il debutto assoluto a Vinitaly di Panama e Senegal. Per quanto riguarda invece l'Italia, assistiamo ad un consolidamento degli arrivi da tutte le regioni del Paese».

20170412-Vinitaly-mescita-bianchiCon più di 4.270 aziende espositrici da 30 paesi (aumentate nel complesso del 4% sul 2016, in particolare quelle estere, del 74%) Vinitaly si conferma il più importante salone internazionale per il vino e i distillati ma anche momento di riflessione fondamentale per il settore vitivinicolo nazionale ed europeo, come hanno sottolineato la presenza del ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, il commissario europeo all'Agricoltura Phil Hogan, i ministri dell'Agricoltura di Malta e Polonia e il viceministro all'Agricoltura russo. Nel corso della rassegna, i riflettori sono stati puntati sui mercati consolidati (ma non maturi) ed emergenti, con un'attenzione particolare agli sviluppi futuri della possibile svolta protezionista degli Stati Uniti e le ricadute della Brexit.

Ma si è guardato molto ad Oriente, con Verona e Vinitaly punto di partenza di una nuova Via della seta per il vino italiano diretto in Cina che viaggia su e-commerce ed educational. A Vinitaly, 1919, il gigante cinese della distribuzione online to offline di wine&spirit, ha stretto un accordo con la Vinitaly International Academy e il fondatore Robert Yang ha promesso di aumentare entro il 2020 le vendite italiane nel Paese del dragone di oltre 2 milioni di bottiglie per almeno 68milioni di euro di fatturato.

La Cina ha scelto Vinitaly come riferimento europeo per il vino, come ha ribadito l'arrivo a Verona anche degli altri colossi commerciali come Alibaba, Cofco, Winehoo e Suning.

Nei quattro giorni, oltre agli incontri b2b, si sono tenuti quasi 400 convegni, seminari, incontri di formazione sul mondo del vino. In primo piano, come sempre, il calendario delle degustazioni: più di 250 soltanto quelle organizzate direttamente da Vinitaly e dai consorzi delle Regioni, che hanno visto, tra le altre, una esclusiva per celebrare i 50 anni del Sassicaia.

Ad integrare e ampliare l'offerta di Vinitaly, si sono svolte come ogni anno in contemporanea Sol&Agrifood, la manifestazione di Veronafiere sull'agroalimentare di qualità ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinicola che ha tagliato il traguardo delle 20 edizioni.

La 52ª edizione di Vinitaly è in programma dal 15 al 18 aprile 2018.

(Fonte Verona Fiere - Foto ENNEVI Verona Fiere)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 16 Aprile 2017 08:43

Ismea, outlook vino conferma leadership

Ismea, Outlook vino 2020: per l'Italia consolidamento in leadership produttiva e crescita valore export

Una prospettiva importante quella presentata oggi al Vinitaly da Ismea nell'ambito del convegno 'Il mercato mondiale del vino, Outlook 2020', tenutosi oggi al Vinitaly di Verona e organizzato da Ismea e Vinitaly.

Verona 10 aprile 2017 - Il Direttore Generale di Ismea Raffaele Borriello ha infatti illustrato le risultanze dell'Outlook 2020 per il settore del vino, elaborato dall'Ismea: "Abbiamo proiettato al 2020 le analisi degli ultimi 15 anni. Il mercato sta completamente cambiando, con USA e Cina che stanno incrementando rapidamente i consumi. Ebbene, in questo scenario l'Italia raggiungerà i 6,5 mld di euro sull'export del vino, allargandosi in questi mercati e consolidando la sua leadership produttiva. Questo accadrà anche grazie al rafforzamento dell'offerta premium in contesti pronti a recepirla"

Spicca - nell'ambito del modello previsionali - l'incremento nei consumi della Cina (+21,6%) che raggiungerà i livelli della Germania. La produzione mondiale crescerà complessivamente del 2,4%: anche qui per la Cina si prevede un +10%, che la porterà fino ai livelli australiani.
(Fonte ismea 10 aprile 2017)

Domenica 9 aprile, con il consueto bagno di folla, si è aperta l'edizione 2017 del Vinitaly di Verona (in svolgimento fino al 12) e il Padiglione 1 dell'Emilia Romagna ha registrato un afflusso di pubblico da "tutto esaurito" con la presenza di alcuni illustri ospiti, tra i quali il giornalista Bruno Vespa che ha ricevuto il Premio Internazionale Enogà.

Verona, 10 aprile 2017

La giornata dei vini emiliano romagnoli si era già aperta sotto i migliori auspici, grazie allo speciale Vinitaly uscito sulla Gazzetta dello Sport, a firma di Luca Gardini, che riporta a commento della lista dei 50 migliori vini italiani sotto i 15 euro: "L'Emilia Romagna di Lambrusco e Sangiovese batte il Veneto del Prosecco".

«È la diversità e la complessità dei vini che accompagnano la via Emilia la forza che presentiamo anche quest'anno al Vinitaly e che sempre di più ci viene riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Sottolineano il presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette, e il Direttore Ambrogio Manzi - Lo facciamo proponendo un racconto basato sulla grande varietà dei suoli che permettono ai differenti vitigni di poter offrire vini di assoluto spessore qualitativo con personalità eterogenee che da Piacenza, con il Gutturnio, arrivano al Sangiovese di Romagna. Differenze che sono la forza della nostra enologia e che raccontano un'antica, ma insieme contemporanea, cultura enologica e legame delle aziende produttrici con il proprio territorio».

«All'edizione di quest'anno del Vinitaly - afferma l'Assessore all'agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli intervenuta al convegno inaugurale del Padiglione 1 - dimostriamo come la nostra enologia stia andando nella direzione giusta. Ci sono i contenuti, c'è la qualità ma ci sono anche le testimonianze concrete del saper innovare un settore antico ma ancora così preponderante nella cultura e nell'economia nazionale. La scelta di puntare sul tema della diversità dei terreni e dei territori, con i conseguenti riflessi nei vini proposti sul mercato, presenta al grande pubblico un simbolo di come l'agricoltura emiliano romagnola ha saputo e sappia ancora tutelare e valorizzare bene il territorio».

La prima giornata del Padiglione 1 Emilia Romagna è dunque stata caratterizzata dall'incontro "PROFUMI DALLA TERRA, in viaggio lungo la via Emilia". «La via Emilia "dal 187 A.C. un viaggio nel buon gusto" è quella linea che dà continuità e unità a tutta la regione, abbracciando al contempo le peculiarità dei diversi territori che, man mano, attraversa: cultura, gastronomia, paesaggi, tradizioni e naturalmente i vini», prosegue il Presidente Sciolette. Per meglio spiegare da dove nasce questa unicità primordiale, i visitatori del Vinitaly possono osservare su un grande pannello all'interno del Padiglione 1 (circa 6x4 metri) delle originali "sculture di terra", realizzate da I.TER di Bologna.

Vinitaly2017-SculturediTerra

 

Si tratta di rappresentazioni artistico-scientifiche dei principali suoli che ospitano la pianta della vite in Emilia Romagna e che si trovano percorrendo la via Emilia da Sud a Nord, partendo quindi dalla provincia di Rimini per arrivare fino a quella di Piacenza (con una sola piccola deviazione nel territorio ferrarese). Diversi tipi di terreno che corrispondono ai 7 vitigni principali della regione, da dove nascono i nostri vini a denominazione: Albana e Sangiovese per la Romagna, Pignoletto per il bolognese, Fortana per il ferrarese, Lambrusco per il modenese, il reggiano e il parmense, Malvasia per il parmense e il piacentino, Gutturnio per il piacentino. Per ogni vitigno c'è poi la rappresentazione grafica dei profumi e dei sapori principali che connotano i vari vini (attraverso immagini di fiori, frutti, ecc.) per aiutare i visitatori nella ricerca di quelle determinate caratteristiche anche nel momento della degustazione.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Inaugurata la 51ª edizione di Vinitaly, in programma fino a mercoledì 12, insieme a Enolitech e Sol&Agrifood. Maurizio Danese, presidente di Veronafiere: "Il modello Vinitaly è unico al mondo" e Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, annuncia: "Entro fine luglio codice agricolo unico".

Verona, 10 aprile 2017

«Vinitaly ha segnato l'agenda di governo sull'agricoltura del Paese e continuerà a farlo. E come avevo fatto in passato proprio qui, da dove insieme ai vertici di Veronafiere e al mondo agricolo e del vino ci ponemmo il tema del Testo Unico del Vino, della dematerializzazione dei registri digitali, del piano sull'internazionalizzazione e dell'agenda digitale, oggi mi prendo l'impegno, annunciando che entro la fine di luglio avremo la prima bozza del testo del Codice agricolo unico».
Così annuncia il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, inaugurando Vinitaly 2017, alla presenza del presidente di Veronafiere Maurizio Danese, del commissario europeo all'Agricoltura e allo sviluppo rurale Phil Hogan, del sindaco di Verona Flavio Tosi, del presidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello, del presidente della Regione Luca Zaia e del presidente di ICE-Agenzia Michele Scannavini e Robert Yang, presidente e ad di 1919, il più grande operatore cinese della distribuzione online e offline in Cina.
Vinitaly si conferma così un appuntamento che va oltre la manifestazione fieristica, che pure è la prima al mondo per superficie espositiva e numero di visitatori, per essere uno dei momenti in cui si discute del futuro del vino e dell'agricoltura in ottica europea (ieri a OperaWine si sono celebrati i 60 anni dell'Europa Unita e la presenza del commissario Ue Hogan anche oggi va letta in questa direzione), di internazionalizzazione dei mercati, di innovazione e di crescita della qualità.

Vinitaly2017 VeronaFiere FotoEnnevi8

Sarebbe la 51ª edizione per Vinitaly, ma Veronafiere la considera, come spiega il presidente Danese, «l'edizione 50+1; per noi, infatti, questo è il primo dei prossimi 50, durante i quali vogliamo progettare il nuovo inizio, quindi i futuri cinquant'anni». Il salone si svolge in contemporanea a Sol&Agrifood, manifestazione sull'olio extravergine di oliva e l'agroalimentare di qualità (che sarà inaugurata domani dal ministro Maurizio Martina, dal presidente del Fooi David Granieri, dal direttore generale di ICE-Agenzia Piergiorgio Borgogelli, e dal presidente di Veronafiere Maurizio Danese alle ore 11 al Padiglione C – Sala Polifunzionale) e a Enolitech, rassegna sulle tecnologie per cantina e frantoio.
La sfida è quella dell'internazionalizzazione, dell'innovazione e della Digital Trasformation. «Abbiamo inventato una fiera e dei servizi che sono stati unici al mondo – prosegue Danese -. Già nel 1998 siamo andati in Cina e nel 2001 negli Stati Uniti, per promuovere il vino italiano e creare una rete di contatti. E abbiamo realizzato rapporti che nel tempo ci hanno permesso di portare un numero di buyer sempre più importante a Verona da entrambi questi mercati».

Il filo conduttore rimane la qualità, anche per la Politica agricola comune (Pac) post-2020, sulla quale nelle scorse settimane si è aperto il dialogo fra i Paesi comunitari. «Ho avuto modo di parlare con il ministro Martina – dice il commissario Ue all'Agricoltura, Phil Hogan - e sulla Pac continueremo a porre la qualità del cibo e del vino al centro delle politiche future».
Vinitaly ha anche l'obiettivo di formare esperti che, di fatto, rappresentano una comunità di ambasciatori del vino made in Italy. E questo grazie a Vinitaly International Academy e a format originali come OperaWine, Wine2Wine, Enolitech, Vinitaly&TheCity, Vinitaly Wine Club, 5 star Wines "The Book", Sol & Agrifood.

Vinitaly2017 VeronaFiere FotoEnnevi9

«Il risultato è un modello originale di fiera basato su tre dimensioni: internazionalizzazione, formazione, innovazione – specifica Danese -. Elementi determinanti per assecondare il trend di crescita del vino italiano sui mercati internazionali». Solo nel 2016, come ricorda il presidente di ICE-Agenzia, Michele Scannavini, «le esportazioni hanno raggiunto i 5,6 miliardi di euro, con un incremento del 4,4% sul 2015».
Quest'anno, gli obiettivi principali dell'internazionalizzazione si concentrano su Stati Uniti e Cina, nell'ambito comunque di un incoming che nel 2016 ha visto a Vinitaly la presenza di buyer da 140 Paesi.

All'inaugurazione i produttori incassano una promessa da Robert Yang, presidente e ad di 1919: «Puntiamo a raggiungere grazie al commercio online e offline almeno 500 milioni di renmimbi per il vino italiano, con non meno di 2 milioni di bottiglie vendute, delle quali almeno un milione di vino di alta gamma».
Nel 2016 Vinitaly aveva accreditato 50mila buyer esteri e quest'anno, grazie all'attività di incoming condotta insieme a ICE-Agenzia c'è stato un incremento sensibile di nuovi operatori esteri, per la prima volta presenti al Salone internazionale del vino e dei distillati di Verona.
Vinitaly, Sol&Agrifood e Enolitech quest'anno vedono la presenza di 4.768 aziende. Vinitaly, da solo, conta 4.272 espositori da 30 Paesi, con un incremento del 4% sull'anno precedente e una crescente importanza di presenze estere.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 09 Aprile 2017 10:15

Vinitaly: oltre 50.000 operatori esteri attesi

Cambia il "Risiko" della domanda mondiale, in fiera Outlook Vinitaly-Ismea. Vinitaly, Habitat commerciale per il vigneto Italia oltre 50mila operatori attesi.

Verona, 5 aprile 2017 – Con una quota di mercato del 21%, l'Italia che si presenta quest'anno a Vinitaly (Veronafiere 9-12 aprile; www.vinitaly.com ) si conferma il secondo Paese esportatore di vino nel mondo, per un valore registrato nel 2016 di oltre 5,6mld di euro e una crescita sull'anno precedente del 4,3%. Il vino è anche il prodotto agroalimentare che registra di gran lunga il miglior saldo commerciale con un surplus che supera i 5,3mld.

Una superpotenza enologica che trova a Veronafiere il proprio habitat commerciale per l'export. In questa edizione, infatti, il trend delle presenze estere si prospetta in crescita con nuovi buyer registrati provenienti in particolare da Cina, Usa, Regno Unito, Russia e Nord Europa, grazie anche alla collaborazione di ICE-Agenzia nel quadro del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy di Mise e Mipaaf. Nel 2016 su 130mila visitatori, 49mila erano operatori esteri di cui 28 mila buyer da 140 Paesi. «L'impegno diretto di Vinitaly sul fronte dell'incoming dei trader è imponente – sottolinea il Presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –, con una selezione che si è svolta in 35 Paesi ritenuti dagli espositori più interessanti per l'export. Un'ulteriore accelerazione sul fronte del business che Vinitaly si sente di dover sostenere in un momento cruciale per l'export del vigneto Italia nel contesto di una congiuntura internazionale che sta ridisegnando la geografia del mercato».

Per il Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: «Lo scacchiere della domanda mondiale sta cambiando in modo più significativo rispetto al passato, basti pensare che dal 2010 a oggi il mercato italiano nei Paesi extra-Ue è cresciuto in valore del 51% mentre l'incremento della domanda Ue nello stesso periodo è stato del 38%. Ma non basta, serve lavorare sul brand e quindi sul prezzo medio – ancora troppo basso – e recuperare terreno su alcuni mercati emergenti come la Cina, che vedrà aumentare i consumi di vino del 79% da qui al 2020».

Per questo lunedì 10 (ore 15.00) è previsto il focus 'Il mercato mondiale del vino, Outlook 2020', organizzato da Ismea e Vinitaly, a cui parteciperanno il Ministro Martina, i direttori generali di Veronafiere e Ismea, Giovanni Mantovani e Raffaele Borriello, oltre a importanti rappresentanti esteri del mercato del vino.

All'incontro 'Il mercato mondiale del vino, Outlook 2020' (lunedì 10 aprile, ore 15.00 – Sala Stampa, galleria delle Erbe Pad. 4 e 5) parteciperanno: Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere; Raffaele Borriello, Direttore Generale di Ismea, Steve Raye, Presidente di Bevology, Inc.; Aline Bao, Responsabile acquisti internazionali Cofco (China National Cereals, Oils and Foodstuffs Corporation); Rodrigo Cipriani Foresio, Country Manager Alibaba per Italia, Spagna e Grecia. Le conclusioni sono affidate al Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.

 

Editoriale- Politica arroccata e autoreferenziale - Torna a salire il burro mentre cede il latte spot. -Cresce la produzione di Mais e Soia in Brasile. - Cereali e dintorni. Mercati stabili ma con qualche fattore di incertezza sopratutto sul domestico. - Ambiente: in scadenza l'ultimo avvertimento UE all'Italia - Caldo record in Antartide - Le mitiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano ancora al fianco della Farm Run. - Ismea, al via la "Banca delle Terre Agricole".

SOMMARIO Anno 16 - n° 11 19 marzo 2017
1.1 editoriale
Politica arroccata e autoreferenziale.
2.1 lattiero caseario
Torna a salire il burro mentre cede il latte spot.
3.1 mais e soia
Cresce la produzione di Mais e Soia in Brasile
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stabili ma con qualche fattore di incertezza sopratutto sul domestico.
5.1 vino Spergola: Terroir Reggio Emilia
6.1 smog e sanzioni UE Ambiente: in scadenza l'ultimo avvertimento UE all'Italia
6.2 CLIMA e riscaldamento globale Caldo record in Antartide
7.1 territori e salute Le mitiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano ancora al fianco della Farm Run
9.1 riordino fondiario Ismea, al via la "Banca delle Terre Agricole"
10.1 promozioni "vino" e partners
11.2 promozioni "birra" e partners

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 20170219-COP

 

Editoriale- Ma quale Flat Tax! Solo fumo! - Grana Padano in leggera flessione. - Pomodoro. Cia: le aziende di trasformazione propongono un prezzo che non copre i costi produttivi" - Alimentare: Coldiretti, con semafori rischia record export a 28 mld - Cereali e dintorni. Lievi variazioni in attesa dei dati USDA. - ALTRO

SOMMARIO Anno 16 - n° 10 12 marzo 2017
1.1 editoriale
Ma quale Flat Tax! Solo fumo!
2.1 lattiero caseario
Grana Padano in leggera flessione.
3.1 crisi pomodoro
Pomodoro. Cia: le aziende di trasformazione propongono un prezzo che non copre i costi produttivi"
4.1 latte e formaggi
Latte e formaggi: obbligatoria l'origine in etichetta a partire dal 19 aprile. Cosa cambia.
4.2 latte e formaggi Alimentare: Coldiretti, con semafori rischia record export a 28 mld
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Lievi variazioni in attesa dei dati USDA.
6.1 vino e consumi Vino, nella GDO aumentano gli acquisti di DOC e spumanti
7.1 acquisizioni industriali Emak: precisazioni su indiscrezioni di stampa
7.2 Bonifica centrale Bonifica Centrale. Il TAR boccia il ricorso Coldiretti.
8.1 strategie export Strategie commerciali e di marketing per le piccole cooperative agroalimentari
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

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 20170312-COP

 

Le anticipazioni della ricerca IRI per Vinitaly (9/12 aprile) – Tra i vini a maggior tasso di crescita: Ribolla Gialla, Passerina, Valpolicella Ripasso, Chianti Docg

Verona, 9 marzo 2017 – Crescita significativa delle vendite delle bottiglie di vino a denominazione d'origine e degli spumanti; il vino biologico prosegue il suo percorso di uscita dalla nicchia di mercato; flessione dei vini nel brik di cartone e in tutti quei formati che non siano la bottiglia da 75cl. Queste le anticipazioni della ricerca sull'andamento del mercato del vino nella Grande distribuzione nel 2016 svolta dall'istituto di ricerca IRI che sarà presentata a Vinitaly (a Verona 9/12 aprile).

Quello della Grande distribuzione si conferma il canale di vendita di gran lunga più grande nel mercato del vino con 505 milioni di litri venduti nel 2016 per un valore di un miliardo e mezzo di euro. In un anno di sensibile contrazione dei consumi familiari, il mercato italiano del vino gode di una relativamente buona salute, come testimoniato anche dalle vendite nei supermercati. I vini a denominazione d'origine (in bottiglia da 0,75lt) aumentano del 2,7% in volume (e del 4,4% in valore) con 224 milioni di litri venduti, proseguendo nel trend già promettente del 2015 (+1,9%). Per il secondo anno consecutivo le vendite in promozioni rimangono statiche ed i prezzi medi sono in risalita.

Va sottolineato il successo degli Spumanti che fanno segnare nel 2016 una crescita di oltre il 7% con 54 milioni di litri venduti, bissando l'ottimo risultato del 2015.

«La crescita degli spumanti riflette una destagionalizzazione delle vendite di bollicine conseguenza di un crescente uso nel consumo quotidiano – fa notare Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI – Tale aspetto ci permette di dedurre che lo spumante attira nuovi consumatori e potrebbe rappresentare una tendenza di rottura nelle tradizionali abitudini del bere italiano».

I vini biologici fanno registrare una crescita a due cifre impressionante per un mercato ancora giovane, soprattutto nella Grande distribuzione: +25,7% in volume con 2 milioni e mezzo di litri venduti.

"I primi dati sul mercato del vino nella Grande Distribuzione confermano la ripresa del mercato interno del vino in Italia, – ha commentato Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere – I consumatori cercano sugli scaffali sempre più il vino di qualità, con un conseguente aumento dei prezzi medi. E' un processo che è sempre stato sostenuto da Vinitaly che da 13 anni organizza e promuove l'incontro tra cantine e Grande distribuzione in convegni e incontri B2B".

Nonostante la leva delle promozioni, che tuttavia si mantiene ferma al 50% da due anni, i valori del vino venduto continuano a salire: le bottiglie a denominazione di 75cl hanno un prezzo medio di poco inferiore ai 5 euro (4,81 euro al litro). Ancora un anno negativo per le vendite del vino in Brik (- 2,5%) ed un crollo per tutti gli altri formati: - 8,6% per il vino confezionato da 0,76 a 2 litri e – 9,7% per formati diversi da questi (tutti dati in volume). Questi dati condizionano il dato complessivo del vino confezionato, che è di -1% a volume e + 1,1% a valore. Tra i formati differenti dalla bottiglia di 75cl si afferma soltanto il Bag in Box con 12 milioni di litri venduti ed una crescita dell'11,7% in volume.

Sul podio dei vini più venduti d'Italia si piazzano i tre inattaccabili campioni, nell'ordine: Lambrusco, Chianti, Montepulciano d'Abruzzo. Si fanno notare le performance del Nero d'Avola (Sicilia), Vermentino (Sardegna), Muller Thurgau e Gutturnio (Lombardia) (che crescono in percentuale più del 4%).

Tra i vini "emergenti", cioè con una maggiore progressione di vendita a volume salgono sul podio, nell'ordine: Ribolla Gialla (Friuli Venezia Giulia), Passerina (Marche), Valpolicella Ripasso (Veneto). Si conferma la crescita del Pignoletto (Emilia), del Pecorino (Marche/Abbruzzo) e della Passerina (Marche), mentre rientrano in classifica il Grillo (Sicilia) e il Cannonau (Sardegna). Va segnalata la crescita dell'8,2% in volume del Chianti Docg, quindi il top delle denominazioni, che vende quasi 10 milioni di litri per un valore di oltre 45 milioni di euro.

In allegato le prime tabelle della ricerca effettuata da IRI per conto di Veronafiere e che verrà presentata a Vinitaly lunedì 10 aprile.

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 9 5 marzo 2017 -
Editoriale- Disoccupati cercasi - Primi segnali di cedimento del Grana. Crisi Pomodoro. Rabboni (OI) replica a Tonello (Coldiretti). Con ReQpro 5 milioni di mc di acqua in più all'agricoltura reggiana. Cereali e dintorni. Tra alti e bassi l'ottimismo è ancora il fattore imperante.

SOMMARIO Anno 16 - n° 09 5 marzo 2017
1.1 editoriale
Disoccupati, cercasi!
2.1 lattiero caseario
Primi segnali di cedimento per il Grana..
3.1 crisi pomodoro
Crisi Pomodoro. Rabboni (OI) replica a Tonello (Coldiretti)
4.1 Bonifica
Con ReQpro 5 milioni di mc di acqua in più all'agricoltura reggiana
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Stabilità ad alta energia.
6.1 frumento Frumento, la ricetta per un miglior reddito.
7.1 packaging International Packaging Competition, è Gilda Bojardi la presidente di giuria della 21esima edizione
7.2 vino CAP al via in città e provincia il tour delle degustazioni di vini
8.1 apicoltura eventi Apicoltura europea, appuntamento a Piacenza
8.2 Eventi "Lezioni di Parmigiano Reggiano per i ristoranti italiani
9.2 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tra alti e bassi l'ottimismo è ancora il fattore imperante
10.1 agricoltura finanziamenti Italia e Malta maglia nera su PSR
11.1 promozioni "vino" e partners
12.2 promozioni "birra" e partners

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20170305 COP

Al concorso di Veronafiere-Vinitaly, i migliori abbigliaggi di vini, distillati, liquori e olio extravergine valutati da designer, creativi e giornalisti di settore.

Verona, 28 febbraio 2017 – Sono circa 200 i campioni al nastro di partenza del 21° Concorso Internazionale Packaging, in programma domani 1° marzo a Veronafiere. Il concorso, organizzato come evento collaterale di Vinitaly, premia l'estetica, cioè il migliore "abbigliaggio" di vini e distillati, liquori e olio extravergine di oliva.
Presidente di giuria quest'anno è Gilda Bojardi, inventrice del FuoriSalone che dal 1990 anima l'aprile milanese con più di 400 eventi, direttore responsabile della rivista Interni, uno dei maggiori sistemi internazionali di comunicazione del design, dell'architettura e dell'arredo.

La affiancano esperti e personalità di spicco di varie discipline legate all'immagine: Riccardo Facci, fondatore dell'agenzia creativa Facci & Pollini ideatrice, tra e altre, di campagne per Chanel ed Expo 2015; Giacomo Mojoli, giornalista e docente presso il Corso di Wine & System Design del Polidesign di Milano; Elvilino Zangrandi, cofondatore dello studio Zangrandi Associati, con all'attivo i progetti Negozi in Rinascente (MI) e il Progetto Sala Vip Ministero degli Esteri Farnesina Roma 2011; Annibale Toffolo, giornalista, fondatore della rivista Taste Vin; Alberto Sabellico, uno dei maggiori esperti a livello internazionale di legislazione vitivinicola e di etichettatura e presentazione dei vini in particolare.
Ideato da Veronafiere-Vinitaly nel 1996, il Concorso Internazionale Packaging ha portato nel tempo nel mondo del vino il concetto di qualità totale del prodotto, perché una bottiglia si vende meglio se anche si presenta bene e riesce a distinguersi.

Ciò è vero se a scegliere è il consumatore in un negozio, ma ancor più se bisogna emergere tra le migliaia di etichette degli oltre 4.000 espositori di Vinitaly alla ricerca di nuovi buyer provenienti da tutto il mondo. Il Salone internazionale del vino e dei distillati è in programma quest'anno dal 9 al 12 aprile ( www.vinitaly.com ).

Foto ENNEVI Verona Fiere

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