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Sulle prime colline parmensi la pedagogista e sommelier Alessandra Giovanelli terrà un seminario teorico-pratico sul vino come esperienza sensoriale, emotiva e prevenzione all’abuso di alcol

Nuovo appuntamento con gli “Aperitivi formativi” al MARCELLO experience Parma, degusteria e wineshop ricavato in un antico casale ristrutturato e immerso tra i vigneti, in strada della Buca 5 a Calicella di Pilastro di Langhirano sulle prime colline parmensi.


Mercoledì 7 agosto alle 19.30 si terrà un workshop teorico-pratico sulla degustazione del vino, come esperienza sensoriale ed emotiva e come canale di comunicazione e relazione con gli altri.
Bere a "cervello pieno" (Roger Scruton) sarà il comune denominatore che ci consentirà di gustare appieno i piaceri del vino, senza rischi per la propria salute fisica e mentale.


Il seminario sarà tenuto dalla dottoressaAlessandra Giovanelli.jpg Alessandra Giovanelli, pedagogista, consulente e mediatrice familiare, sommelier AIS e degustatrice.
Ha realizzato progetti legati al tema del bere consapevole e al tema del legame tra vino, emozioni e relazioni, anche come prevenzione all'abuso di alcol.


Si procederà con un assaggio guidato di alcuni vini di casa Ariola - come il bianco millesimato e spumantizzato - e la degustazione di prodotti tipici del territorio come salumi e formaggi e altre specialità gastronomiche.
Per ulteriori informazioni e per aderire - fino ad esaurimento posti - contattare il numero 338 5219408 oppure il numero del MARCELLO experience 0521 639461.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Lunedì, 22 Luglio 2019 15:17

Il Lambrusco sfida lo Champagne

Forse non batte ancora lo Champagne, soprattutto nella reputazione, ma sulla qualità se la gioca perlomeno alla pari. Il Lambrusco è stato l’inatteso protagonista all’edizione 2019 dei “The Champagne & Sparkling Wine World Championships”, i campionati mondiali delle “bollicine”. Nei giorni scorsi a Londra sono stati resi noti i risultati. Con sette medaglie d’oro e sette d’argento, il vino simbolo del nostro territorio ha contribuito al bottino dell’Italia (71 ori e 92 argenti), che ha battuto per la prima volta la Francia (ferma a 61 ori e 49 argenti).

Tra i vini premiati con la medaglia d’oro ci sono il Lambrusco Salamino di S. Croce dop “Tradizione”, prodotto dalla Cantina di S. Croce di Carpi, e il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop "Vini del Re" della Cantina Settecani di Castelvetro. «Sfatiamo un luogo comune secondo il quale il Lambrusco è solo un vino da sagra paesana, non adatto a palati raffinati», commenta il presidente della Cantina di S. Croce Francesco Schiavo. «Non è un caso che la medaglia d’oro arrivi dopo i premi ottenuti all’ultimo Vinitaly e al recente concorso enologico internazionale "Città del Vino"», aggiunge il responsabile commerciale della Cantina Settecani Fabrizio Amorotti. Per il giornalista inglese Tom Stevenson, ideatore dei “The Champagne & Sparkling Wine World Championships”, il numero di Lambruschi entrati nella competizione è una delle novità più significative dell’edizione 2019.

 
Lunedì, 15 Luglio 2019 21:58

Aperitivi formativi al MARCELLO experience

Mercoledì 17 luglio incontro sulla gestione dei conflitti sul lavoro e in famiglia

A Calicella di Pilastro di Langhirano si terrà un workshop esperienziale per imparare a gestire i conflitti nelle relazioni con il counselor Francesco Ballarini. A seguire degustazione di prodotti del territorio
Nuovo appuntamento con gli "Aperitivi formativi" del mercoledì al MARCELLO experience Parma, degusteria e wineshop ricavato in un antico casale ristrutturato e immerso tra i vigneti, in strada della Buca 5 a Calicella di Pilastro di Langhirano.

Mercoledì 17 luglio alle ore 19.00 sarà la volta di un workshop esperienziale sulla gestione dei conflitti, tenuto dal counselor umanista Francesco Ballarini, che spiegherà come lavorare su se stessi per migliorare le relazioni con capi e colleghi di lavoro, ambiente in cui possono manifestarsi attività di esclusione e mobbing, ma anche all'interno della famiglia, nel rapporto con genitori, partner e figli.
Per ulteriori informazioni e per aderire – fino ad esaurimento posti – è possibile contattare il numero 338-5219408 oppure il numero del MARCELLO experience di Parma 0521-639461.
A fine aperitivo, possibilità di cenare sempre su prenotazione.

 

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Pubblicato in Comunicati Lavoro Parma

Da mercoledì 10 luglio incontri con gli esperti e degustazione di prodotti enogastronomici locali. A Calicella di Pilastro di Langhirano si parlerà di leadership, gestione dei conflitti, metodo soul voice, gestione del tempo e cura di sé gustando le eccellenze del territorio

Al via un nuovo appuntamento settimanale a partire dal 10 luglio alle ore 19.00 con gli "Aperitivi formativi" del mercoledì al MARCELLO experience Parma, degusteria e wineshop ricavato in un antico casale ristrutturato e immerso tra i vigneti, in strada della Buca 5 a Calicella di Pilastro di Langhirano.

Durante gli aperitivi, anticipati da seminari a tema dedicati alla formazione di circa un'ora, verranno degustate le principali eccellenze del territorio come salumi e formaggi, crostini e giardiniera artigianale, abbinati ad alcuni vini tipici di casa Ariola, come il classico Marcello e l'innovativo Marcello red spritz, nato dal connubio tra lambrusco e aperol.

Si parte mercoledì 10 luglio con il tema della leadership e come essere leader di sé stessi, tenuto dal trainer Paolo Traverso, manager della Roberto Re Leadership School di Parma, in cui si imparerà cosa significa essere leader oggi, quali caratteristiche, atteggiamento mentale e comunicazione utilizzano le persone che riescono ad eccellere ed essere un punto di riferimento per gli altri.

Mercoledì 17 luglio sarà invece la volta della gestione dei conflitti, tenuta dal counselor umanista Francesco Ballarini, che spiegherà come lavorare su se stessi per migliorare le relazioni con capi e colleghi di lavoro, ambiente in cui possono manifestarsi attività di esclusione e mobbing, ma anche all'interno della famiglia, nel rapporto con il partner e i figli.

Si prosegue poi mercoledì 24 luglio con la cantante lirica, musicoterapeuta e vocal coach Anna Marchesani, che insegnerà, attraverso il metodo brevettato Soul Voice, come esercizi e tecniche di vocal coaching aiutino a gestire stati emotivi e a sentirsi meglio con sé stessi, liberando la propria voce e ricreando un equilibrio tra mente e anima.

Il mese di luglio si chiude mercoledì 31 con la gestione del tempo tenuta da Andrea Giuffredi, dottore in psicologia, coach e istruttore mindfulness, che spiegherà, con un approccio diverso dal time management, come autostima e cura di sé influiscano sulle capacità organizzative e di gestione delle attività quotidiane e a lungo termine.

Durante i seminari verranno forniti esempi pratici e fatti fare esercizi per impadronirsi fin da subito delle tecniche e degli strumenti di base per migliorare nei diversi ambiti.

Per ulteriori informazioni e per aderire – entro il giorno precedente e fino ad esaurimento posti – è possibile contattare il numero 338-5219408 oppure il numero del MARCELLO experience di Parma 0521-639461.

A fine aperitivo, possibilità di cenare sempre su prenotazione.

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

(Verona, 28 giugno 2019). Resistenti alle malattie e ai cambiamenti climatici, la genetica applicata ai nuovi vitigni fa di conseguenza meglio anche sul fronte del minor uso degli agrofarmaci. Per difendere un vitigno resistente, infatti, si impiegano 0,85 kg/ha di rame, 16 kg/ha di zolfo 40 litri di gasolio e zero prodotti sintesi. Meno della metà rispetto al vigneto convenzionale, per il quale sono stati utilizzati 1,6 kg/ha di rame, 32 kg/ha di zolfo, 140 litri di gasolio e 24 kg/ha prodotti sintesi. È quanto emerge dall'indagine riportata nell'ultimo numero disponibile de L'Informatore Agrario realizzata nel Trevigiano su vigneti in areale di collina a medio rischio nel 2018. Una tendenza ecologica, quella dei vitigni resistenti, che in diversi parametri fa 4 volte meglio anche di quelli biologici: 4 kg/ha di rame, 59 kg/ha di zolfo 220 litri di gasolio e zero prodotti sintesi.

I dati riportati dal settimanale si inseriscono nell'ambito di un confronto sulle nuove tecniche di miglioramento genetico tra il presidente della Siga – Società Italiana di Genetica Agraria, Mario Pezzotti e l'europarlamentare Paolo De Castro. Pur trattandosi di una cosa completamente diversa, stando al quadro legislativo europeo attuale, le nuove tecnologie di miglioramento genetico sono considerate alla stregua degli Ogm, e quindi risentono di un assetto normativo che ne impedisce lo sviluppo.

www.informatoreagrario.it 

Edizioni L'Informatore Agrario, è la casa editrice, con sede a Verona, che da 70 anni offre un servizio di informazione e formazione agli imprenditori agricoli. Tre le testate di riferimento: il settimanale dedicato all'agricoltura professionale L'Informatore Agrario, il mensile per l'agricoltura part-time e hobbistica Vita in Campagna e MAD – Macchine Agricole Domani, dedicato al mondo della meccanica agraria, oltre a un ampio catalogo di libri e altri supporti multimediali su temi specializzati.

Il vitigno reggiano presentato – anche attraverso un libro del sommelier Palombella – a Roma. Il presidente Zanni: “Aziende, uomini e istituzioni uniti per promuovere questa eccellenza”.

Reggio Emilia

Un altro, importante passo in avanti nel percorso di promozione e valorizzazione della Spergola, un ottimo e poliedrico vitigno reggiano che sta riscuotendo sempre più successo anche fuori dai confini provinciali. E’ stato compiuto questa mattina a Roma, alla Camera dei deputati, dapprima in sala stampa – dove è stato presentato il libro “Spergola. Un vitigno reggiano: viaggio tra storia, vitigno e territorio” di Gaetano Palombella dell’Associazione italiana sommelier – poi ovviamente al ristorante, dove la Compagnia della Spergola ha promosso la degustazione di un vino che può davvero essere apprezzato in tanti modi: come bianco tranquillo, ma anche in versione frizzante (secco, semisecco, dolce), spumante o passito.

L’iniziativa è stata promossa, in collaborazione con la parlamentare reggiana Antonella Incerti, dalla stessa Compagnia della Spergola, nata su impulso del Comune e di quattro cantine di Scandiano nel 2011 e via via allargatasi arrivando oggi a comprendere altri produttori ed altri 7 Comuni: Albinea, Bibbiano, Casalgrande, Castellarano, Quattro Castella, Viano e Vezzano. Rappresentanti di queste cantine, sindaci di questi comuni – oltre a Matteo Nasciuti di Scandiano e a Giorgio Zanni, primo cittadino di Castellarano e presidente della Provincia di Reggio Emilia, anche quelli di Albinea, Bibbiano, Casalgrande, Quattro Castella e Vezzano - insieme a tanti altri produttori e sommelier erano questa mattina alla Camera dei deputati a testimoniare il lavoro di squadra di aziende e uomini che hanno investito tanto, anche sul piano personale e culturale, e di pubbliche amministrazioni che hanno condiviso questa scommessa territoriale impegnandosi in un circuito di eventi di promozione e valorizzazione della Spergola. Presenti anche i parlamentari reggiani Delrio, Rossi e Castagnetti ed il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Filippo Gallinella.

La passione e l’impegno delle amministrazioni ed in particolare della Provincia di Reggio Emilia, “che è presente oggi e lo sarà anche domani a fianco di progetti come questo”, è stata sottolineata dal presidente Giorgio Zanni, che ha “ricordato il valore di un territorio ad alta vocazione all'export come il nostro, grazie a tante eccellenze reggiane che vengono esportate nel mondo non solo in settori industriali, ma anche nell’agroalimentare”.

Il presidente Zanni si è quindi rivolto ai produttori ringraziandoli “per la vostra operosità e imprenditorialità, anche femminile e giovanile” e per aver contribuito “con la vostra passione, le vostre idee, con lavoro e investimenti, a fare di Reggio Emilia la seconda provincia italiana per minor tasso di disoccupazione”. “Il cuore, la generosità che state mettendo in questo progetto è uno dei tratti distintivi del nostro territorio che ci ha sempre fatto e continuerà a farci emergere”, ha aggiunto. 

Cuore e generosità testimoniate anche da Gaetano Palombella dell’Associazione italiana sommelier, l’autore – a titolo gratuito – del volume “Spergola. Un vitigno reggiano” che sta riscuotendo ottime vendite anche su Amazon ed il cui ricavato sarà donato al Grade.

Cantine Aperte 2019, la Cantina Museo Giacobazzi di Nonantola apre a visitatori e appassionati di enologia. Domenica 26 maggio, nell’ambito dell’evento Cantine Aperte, la Cantina Museo Giacobazzi sarà lieta di accogliere tutti gli appassionati di enologia o semplici curiosi che vorranno fare visita alla storica azienda, per accompagnarli in un viaggio nella tradizione all’insegna del buon vino, della cucina modenese e di un intrattenimento di qualità. 

Nonantola (MO)

Giacobazzi, storica azienda vinicola del modenese, rinnova la propria presenza a “Cantine Aperte”, evento promosso dal Movimento Turismo del Vino in tutta Italia, e apre le porte a tutti i visitatori domenica 26 maggio dalle ore 11.00 alle 20.00.

Al costo di 5 euro per l’ingresso, che saranno devoluti in beneficenza, i visitatori avranno l’occasione di degustare i tanti prodotti enologici della Cantina accompagnati dalle proposte gastronomiche del territorio.

La giornata sarà inoltre vivacizzata con spettacoli di musica dal vivo a cura dei November, performance artistiche e, novità 2019, il Vintage Market, un angolo dedicato allo shopping curato dallo staff di Open Wardrobe, che ha selezionato originali proposte di capi vintage e accessori per un viaggio alla scoperta dell’eleganza senza tempo.

Non mancheranno l’animazione e le attività di intrattenimento per i più piccoli, per una giornata all’insegna del divertimento e della buona tavola per tutta la famiglia.

Per l’occasione sarà possibile visitare il Museo della Cantina, una vera eccellenza del territorio che trova la propria espressione nel Museo del Vino e della Civiltà Contadina, un percorso espositivo che racchiude pezzi antichi e pregevoli della memoria contadina e del saper fare delle campagne italiane ed europee.

All’interno del Museo trovano spazio preziosi cimeli sportivi che testimoniano le imprese agonistiche di campioni assoluti della Formula 1 e del ciclismo, frutto delle storiche sponsorizzazioni sportive della famiglia Giacobazzi che ha legato il proprio nome a grandi interpreti dello sport come Gilles Villeneuve, Marco Pantani e Walter Villa. Si possono trovare le scocche delle auto guidate da alcuni piloti di Formula 1, come Clay Regazzoni, e la Ferrari monoposto di Gilles Villeneuve, insieme alla bicicletta e a numerose maglie di Marco Pantani e alcune moto d’epoca. A ciò si aggiunge la collaborazione con il Museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, che ha permesso di esporre la Lotus 102 Lamborghini di Formula 1 del 1990 e la GT Gallardo Super Trofeo 2011 (di proprietà del Museo Lamborghini). Una collezione che sarà sicuramente apprezzata da tutti gli appassionati di sport.

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Pubblicato in Dove andiamo? Modena

Se dei vini frizzanti del Trentino già potevamo conoscere per alcuni e immaginarne la piacevolezza per altri, un straordinaria sorpresa è invece stato l'abbinamento di un "Parmigiano Reggiano" stravecchio di 90 mesi con una aromatica, equilibrata e ben invecchiata nelle tradizionali botti di rovere, grappa del Trentino.

di LGC Parma 12 aprile 2019 - Non c'è che dire, alla degustazione, organizzata al Vinitaly 2019 presso lo stand del Trento DOC e che ha visto la compartecipazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano, l'abbinamento tra varie stagionature della più famosa DOP al mondo (4 prodotti di 24, 3,6 70 e 90 mesi di stagionatura) e una panoramica di vini frizzanti e Grappe del Trentino ha lasciato a bocca aperta i giornalisti chiamati a esprimersi e guidati nella degustazione dagli esperti dei consorzi rappresentati.

I frizzanti trentini hanno dimostrato subito di trovarsi in una armoniosa e piacevole complicità con le due stagionature più "giovani" di Parmigiano Reggiano (24 e 36 mesi). Un accoppiamento gradevolissimo che richiama immediatamente esperienze ludiche e conviviali più volte vissute e apprezzate.
Ma la sorpresa è stato l'incontro tra la famosa grappa trentina (una giovane o bianca e una riserva o stravecchia) e due inconsuete stagionature di "Parmigiano" (70 e 90 mesi).

Il gusto secco, franco, gentile e pulito della grappa più giovane si è sposato adeguatamente con il Parmigiano Reggiano frutto di una lunga stagionatura di 70 mesi. Un incontro sorprendente per l'esplosione di profumi e aromi che si miscelano nelle narici e sulle papille gustative, ma l'eccellenza, quello che assolutamente non ci si aspetta è la combinazione esplosiva tra la grappa stravecchia, invecchiata per almeno 18 mesi in botti di rovere e uno strepitoso Parmigiano Reggiano di 90 mesi (7,5 anni) di stagionatura.

Un'esperienza gustativa unica che si imprime nella memoria in attesa di essere ripetuta. I forti e equilibrati sapori del Parmigiano stravecchio vengono "sciolti" dai complessi aromatici della grappa e rilasciati in una nuova forma, in una combinazione armonica di sapori che che diventa sapore unico e indistinguibile, come se la grappa e il parmigiano, entrambi stravecchi, fossero stati inventanti per vivere un matrimonio perfetto.

Una combinazione da gustare in solitaria meditazione o con il proprio ristretto gruppo di amici e familiari dove l'intimità entra come terzo fattore dominante dell'incontro.

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Di Lamberto Colla Parma 12 aprile 2019 - Il profumo della stampa, ha ancora, anzi ha ancor di più, un gran fascino in grado di trasmettere emozioni. Emozioni fortissime per gli autori che vedono concretizzarsi un sogno prima e un progetto editoriale dopo.

E' quello che è successo al team di autori che hanno portato a battesimo il primo "Libro sulla Spergola" presentato, per di più, nel Tempio mondiale del Vino: Vinitaly 2019.

"Sono fiero di aprire il convegno di presentazione del Libro sulla Spergola, proprio nell'epoca in cui la fan da padroni i social. Mi auguro che questo possa essere da stimolo per altre delegazioni territoriali."

Con queste parole Antonello Maietta, presidente nazionale di AIS, ha inaugurato il convegno con il quale è stato presentato il lavoro editoriale "Spergola un vitigno reggiano. Viaggio tra storia vini e territorio". A seguire è intervenuta la presidente regionale AIS, Annalisa Barisol che ha sottolineato quanto la organizzazione emiliano romagnola punti fortemente sulla cultura, motivo per il quale ha sostenuto l'iniziativa dell'AIS reggiana.

A Gaetano Palombelli, presidente della delegazione di Reggio Emilia, il compito di raccontare come siano giunti a pensare a questo progetto editoriale e soprattutto a realizzarlo compiutamente prima di dare la parola ai tanti professionisti che hanno contribuito alla stesura dei testi, ognuno per le proprie speciali competenze.

Moderato da Andrea Iori, si sono succeduti al microfono, Giulia Bianco (curatrice del testo), Anselmo Montermini, Fabio Vezzani, Mario Gherpelli e Alberto Grasselli.

In definitiva, il Libro sulla Spergola, è prima di tutto un viaggio nei luoghi della Spergola, dove è possibile percorrere dolci colline e vaste terre pianeggianti. Un percorso tra rocche e monumenti ma anche e soprattutto villaggi e nuclei sociali, insomma tutto quello che è indispensabile per declinare il termine "terroir".

«Ci troviamo di fronte a una sinfonia complessa che in certe situazioni si esprime in maniera impeccabile, unica (...). Un distillato di storia e cultura, unitamente al paesaggio con le sue peculiarità. Riproporre quindi la Spergola significa riportare la Viticoltura con la V maiuscola a casa propria, nel suo territorio elettivo, dove può esprimere il meglio di se stessa con un prodotto di tutto rispetto e in grado di dare soddisfazioni (economiche) e sensazioni (gustative) ormai dimenticate». (dal Contributo della Società Agraria di Reggio Emilia)

Da parte nostra, continueremo a raccontare gli stati di avanzamento del progetto di recupero di quest'antico vitigno (le prime testimonianze della Spergola risalgono alla prima metà del 1.500) divulgando, passo dopo passo, le diverse fasi di cui si compone il progetto. Di strada ne è stata fatta a partire dal primo convegno di Scandiano (1° ottobre 2017) che ha stabilito l'avvio di un vero e proprio progetto, strutturato e con obiettivi chiari.

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HOGAN, SALVINI, CENTINAIO, CASELLATI E ZAIA INAUGURANO IL 53° VINITALY, IL BRAND INTERNAZIONALE PER LA PROMOZIONE DEL VINO ITALIANO NEL MONDO

Verona, 7 aprile 2019 – «Vinitaly è una fantastica celebrazione della qualità e della biodiversità del patrimonio culturale e vitivinicolo, che si rispecchia nel fatto che l'Italia ha più di 600 indicazioni geografiche, il numero più alto in Europa. Compito dell'Unione europea è tutelarle ». Così il commissario europeo all'Agricoltura, Phil Hogan, ha riconosciuto il valore di Vinitaly come strumento di divulgazione e promozione del vino italiano, intervenendo questa mattina alla cerimonia inaugurale della 53ª edizione di Vinitaly, dopo il focus di Denis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor, sui numeri e le tendenze del mercato italiano e il talk show «Futuro del vino, il Vinitaly del futuro», moderato da Bruno Vespa, con la partecipazione di Giovanni Mantovani direttore generale di Veronafiere, Carlo Ferro presidente di ICE, Angelo Gaja patron della omonima cantina, Matilde Poggi dell'azienda agricola Le Fraghe e Riccardo Cotarella, produttore di vino e presidente mondiale degli enologi.

«L'Unione europea esporta oltre 20 miliardi di euro di vino, dei quali oltre 6 miliardi vengono dall'Italia – ha proseguito Hogan -. Sono convinto che i viticoltori avranno ancora più successo nei prossimi anni. Come Unione europea stiamo lavorando per costruire rapporti commerciali in tutto il mondo e la diplomazia economica sta dando grandi risultati, dall'Asia ai nuovi mercati emergenti come l'Australia».

«Anche quest'anno Vinitaly si apre al mondo del business, con una rassegna forte di oltre 100mila metri quadrati netti, 4.600 espositori, con buyer esteri rappresentati provenienti da 143 paesi –ha commentato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese -. Dalla trasformazione in Società per azioni di Veronafiere, abbiamo accelerato sempre di più per fare di Vinitaly il centro di una struttura aggregativa di promozione che parli ai buyer esteri come voce unitaria dell'eccellenza vitivinicola italiana. Siamo un attore privato, ma mettiamo a disposizione le nostre risorse e il nostro know-how per operazioni di sistema e lo facciamo perché siamo convinti che questa sia la strada giusta per mantenere ed incrementare gli straordinari risultati ottenuti dal vigneto Italia in questi ultimi venti anni».

Risultati che sono frutto, per la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, «di una forte capacità di sinergia della manifestazione con le istituzioni nazionali e locali, con una virtuosa e intelligente diversificazione per gli operatori professionali e gli appassionati in una città e una elevata capacità di conquistare nuovi mercati e contemporaneamente il cuore dei visitatori». Un'attività che, ha ribadito, «non si esaurisce con la fine della manifestazione fieristica, ma che continua durante tutto l'anno in cinque continenti».

La forza di Vinitaly si declina anche come motore propulsivo per l'economia e lo sviluppo della città. Lo ha ricordato il sindaco di Verona, Federico Sboarina, che annuncia un grande piano di «rigenerazione di tutta l'area circostante alla fiera, dove stiamo recuperando un milione di metri quadrati, con investimenti per rendere la città sempre più attraente e internazionale sia per il turismo che per il business».

E sulle infrastrutture è intervenuto il ministro degli Interni Matteo Salvini, che ha annunciato lo sblocco della Tav sull'asse Brescia-Verona-Vicenza-Padova. «Il vino, come le persone, ha bisogno di spostarsi e se non si muove l'alta velocità, noi il vino lo teniamo in cantina», afferma Salvini, ribadendo l'attenzione del Governo verso le piccole e medie imprese, che rappresentano il 94% del tessuto economico e imprenditoriale italiano, e promettendo misure specifiche a sostegno. Dello stesso parere anche il presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto, riconoscendo che «il vino è parte integrante dell'economia e del territorio veronese».

Un'altra missione annunciata dal Governo riguarda lo snellimento della burocrazia, come assicurato dal ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio. «L'obiettivo che abbiamo come ministero è quello di promuovere il brand Vinitaly, che è fra i più conosciuti al mondo e che ci permette di comunicare il valore dei nostri territori del vino, che esprimono 523 diverse identità enologiche tra Dop e Igp».

Sul fronte europeo, il ministro in merito alla Politica agricola comune si è dichiarato soddisfatto per aver mantenuto «i finanziamenti legati all'Organizzazione comune di mercato (Ocm) vino, aspetto che alla vigilia non era così scontato e che assegna all'Italia le maggiori risorse finanziarie».

Dal palco della 53ª edizione di Vinitaly, il ministro Centinaio ha rassicurato i produttori sulle prossime disposizioni normative a vantaggio del mondo vitivinicolo: «Stiamo lavorando alla stesura di un decreto che tuteli i vigneti eroici e storici e sul riconoscimento delle zone del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene come patrimonio dell'Unesco».

Un messaggio di risposta al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che aveva appunto sollevato il tema. «La forza della manifestazione – ha detto Zaia – arriva anche dal territorio. Il Veneto che partecipa al Vinitaly dei record è un record a sé. Siamo i primi produttori d'Italia con 16,5 milioni di quintali di uva e 13,5 milioni di ettolitri, con un 1,6 miliardi di export e 53 denominazioni presenti. Il futuro del vino è l'eco-sostenibilità, certificazione ambientale del prodotto, del vigneto e dell'intero processo di produzione».

IL PREMIER CONTE A VINITALY: "QUI SI CELEBRA PRODUZIONE VITIVINICOLA ITALIANA"

Verona, 7 aprile 2019 – "Vinitaly dal 1967 è un appuntamento fisso per gli operatori del settore e negli anni ha battuto molti record. Oggi è un momento celebrativo perché qui promuoviamo un'ottima produzione 2018 che ha superato i 20 milioni di ettolitri tra doc, rossi, bianchi e spumanti: andiamo fortissimi e le prospettive di incremento dell'export vitivinicolo italiano sono notevoli".

Così il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, in visita oggi alla Fiera di Verona nella giornata inaugurale della 53ª edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati, in programma fino a mercoledì 10 aprile (www.vinitaly.com).

Il premier, accolto dal presidente e dal direttore generale di Veronafiere, rispettivamente Maurizio Danese e Giovanni Mantovani, ha fatto tappa allo stand della Regione Veneto. Qui, insieme al governatore Luca Zaia e al ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, ha brindato con uno dei vini di "Bollicine solidali", l'iniziativa benefica che sostiene la ricostruzione delle zone del Veneto devastate dal maltempo lo scorso ottobre.

"Il Veneto ha una forza trainante incredibile nella produzione vitivinicola – ha commentato il presidente Conte –. Complimenti, perché i record di questa regione vanno a vantaggio della filiera, dell'export e del Pil nazionale. Oggi si lavora non solo sulla quantità, ma anche sul valore perché quando si ragione di vino ci si riferisce ad un mondo che possiede una forte componente di identità culturale, legame con la terra e rispetto per la biodiversità".

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