Visualizza articoli per tag: discarica abusiva

I residenti hanno allertato la Polizia Locale dopo che hanno visto accumularsi in un terreno incolto cumuli di materiale industriali, tra scarti tessili e laterizi. L’area è stata sottoposta a sequestro e transennata

Pubblicato in Ambiente Modena

Parma, 18 giugno 2020. I Carabinieri Forestali della Stazione di Colorno hanno individuato e sequestrato un appezzamento di terra adibito a discarica abusiva in comune di Busseto.

Carabinieri Forestali sequestrano una vasta zona collinare disseminata di carcasse di auto e rifiuti a Campora. Si ipotizza la realizzazione di una discarica abusiva.

Parma, 12 febbraio 2020. I Carabinieri Forestali della Stazione di Langhirano con il supporto del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale hanno sequestrato un vasto appezzamento con decine di rottami di auto e rifiuti a Campora in comune di Neviano degli Arduini.

Negli ultimi mesi i Carabinieri Forestali hanno avviato una campagna di controllo, negli ambienti naturali, per individuare abbandoni di rottami di auto e rilasci di rifiuti di grosse dimensioni.

Nel corso di verifiche svolte nel comune di Neviano degli Arduini, anche con la collaborazione della locale Stazione dell’Organizzazione territoriale, in località Campora è stata individuata una vasta area dove si è riscontrata la presenza di oltre una sessantina di automezzi, attrezzature agricole e rimorchi in completo stato di abbandono. Dispersi sul terreno, inoltre, sono state rinvenute parti smontate di automezzi e mezzi agricoli, cerchioni, mozzi, ammortizzatori, radiatori, parti di motori, parti di scocche e carrozzerie, parti elettriche, pneumatici esausti, rottami di varia natura e consistenza (parti di tubazioni, profilati, bancali, lamiere, cavi metallici ed elettrici, elettrodomestici in disuso).

Vista la situazione caratterizzata da un accumulo sistematico, non occasionale, di una ingente quantità di rifiuti eterogenei in un’area ben determinata, alla luce anche della definitività del loro abbandono e il forte degrado dello stato dei luoghi per effetto della presenza dei materiali in questione, i Carabinieri Forestali hanno ipotizzato la realizzazione di una “discarica non autorizzata”.

Si è proceduto al sequestro preventivo dell’intera area e dei rifiuti ivi collocati, tenuto anche conto che la norma prevede, in caso di sentenza di condanna, la confisca dell'area sulla quale è realizzata la discarica abusiva. I soggetti responsabili sono stati identificati e della notizia di reato è stata informata la Procura.

 
 

 

Pubblicato in Ambiente Parma

Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna, nell'ambito di un servizio finalizzato alla tutela dell'ambiente e della salute pubblica, hanno sequestrato nel territorio del comune di Faenza un'area adibita a deposito abusivo di rifiuti speciali.

Ravenna 25 ottobre 2017 - A seguito di alcuni servizi di perlustrazione condotti nel faentino, infatti, le Fiamme Gialle hanno individuato un'estesa superficie sulla quale erano stati collocati a cielo aperto centinaia di pneumatici nonché trattori agricoli in stato di evidente abbandono, per un totale di circa 40 tonnellate di peso complessivo.

Sullo stesso terreno erano stati depositati direttamente sul suolo anche migliaia di teloni in materiale plastico privi di protezione dagli agenti atmosferici ed in precario stato di conservazione, per un volume complessivo di circa 100 metri cubi e un peso stimato di circa 30 tonnellate.

Per questo motivo i Finanzieri della Compagnia di Faenza, rilevando il pericolo che poteva scaturire per l'ambiente circostante, sono intervenuti per rilevare la natura e la reale consistenza del deposito. Dall'esame diretto del sito, risultato essere di proprietà di un'azienda agricola, è stato possibile constatare il degrado dell'intera area, peraltro adiacente a campi coltivati.

In sintesi, è stata rilevata una vera e propria discarica abusiva di rifiuti speciali, in grado di determinare una situazione di concreta contaminazione e di inquinamento del terreno, tenuto anche conto che il materiale era appoggiato direttamente sul suolo, senza alcuna precauzione contro le infiltrazioni e dunque liberamente esposto ai fenomeni atmosferici.

I Finanzieri di Faenza hanno perciò provveduto a sequestrare l'area ed hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Ravenna il responsabile dell'azienda agricola titolare del terreno per reati ambientali.

(Video in home page)

Pubblicato in Ambiente Emilia