Martedì, 26 Settembre 2023 06:17

Danni da vaccini anticovid. Paola: “Siamo Persone in cammino verso la giustizia” In evidenza

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Intervista alla coordinatrice della rete “Persone in cammino” di Veneto e Friuli

Di Giulia Bertotto Roma, 25 settembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Quotidianoweb è oggi in dialogo con Paola Dalle Rive, professione sanitaria, referente della regione Veneto e del Friuli Venezia Giulia della rete Persone in cammino e coinvolta personalmente con due familiari danneggiati dal profarmaco anti anticovid. Paola ci parla di Persone in cammino, che non si definisce un movimento e non si riconosce come comitato o associazione: anzi, la sua funzione è proprio quella di tenere unite in un cammino condiviso, le persone che hanno subito danni da vaccino anticovid e che avanzano in maniera indipendente ma solidale verso le cure, la giustizia e la verità.

Paola, quando è nato “Persone in cammino” e quali sono i vostri obiettivi?

Persone in cammino è un’idea nata a fine dicembre 2022 a Roma, quando siamo entrati in contatto con altre realtà come “Danni collaterali” e il “Comitato Ascoltami”. Parlavamo della difficoltà di stabilire un numero preciso di persone danneggiate dalla vaccinazione anticovid sul territorio nazionale, a causa degli ostacoli posti proprio della salute di queste persone ma anche dalla loro condizione di solitudine; per non parlare dell’ostacolo da parte delle istituzioni nel loro stesso riconoscimento. L’idea è stata quindi quella di aggregare questi gruppi in una rete di “Persone in cammino”.

Persone in cammino si impegna a livello nazionale, avvalendosi di referenti in ogni regione, ma non abbiamo un presidente e siamo tutti volontari; ciascuno ha dei compiti in base a ciò che può e sa offrire agli altri. Nella regione Veneto siamo circa 70 persone che si sono iscritte tramite questa email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Questo indirizzo e-mail può essere utilizzato sia da medici, psicologi, avvocati e volontari che desiderano offrire il loro aiuto, sia da chi desidera sentirsi accolto e ascoltato dopo aver subito un danno in seguito alla somministrazione del vaccino anticovid.

Persone in cammino si impegna ad offrire un aiuto concreto, perché tutti noi conosciamo le problematiche del danno post-vaccinale: trovare operatori della salute, medici, psicologi, naturopati, disposti a dare il loro aiuto gratuitamente; organizzare eventi e iniziative per raccogliere fondi per le persone danneggiate; trovare eventuali reazioni avverse comuni in persone danneggiate dallo stesso lotto, ricerca propedeutica a un lavoro di analisi statistico-scientifica; dare supporto psicologico immediato a coloro che scrivono alla nostra e-mail.

Dunque non siete l’ennesimo comitato, ma cercate al contrario di mettere insieme le voci magari slegate tra loro e le iniziative locali già esistenti.

Esatto, noi cerchiamo di farci mediatori tra le esigenze del danneggiato da vaccino anticovid e le realtà sul territorio: La “gente come noi” di Stefano Puzzer ha dato aiuto prima ai lavoratori sospesi durante l’obbligo di Green Pass, e poi ai danneggiati da vaccino con le spese alimentari e bollette. “Danni collaterali” sostiene spese mediche e legali; mettiamo in contatto anche con il “Comitato Fortitudo”, il quale offre possibilità terapeutiche, ma anche con il sindacato Fisi e “Comitato per la Rinascita”. La nostra logica è camminare insieme in un incubo che ci ha fatti sentire soli e abbandonati.

Come accennato sopra, c’è una particolare pratica che facciamo solo noi che ci uniamo come Persone in cammino: forniamo al danneggiato o alla famiglia che ha subito un decesso a causa del vaccino, il numero del lotto che ha causato l’effetto avverso. Questo è importante per un lavoro di ricerca clinica e confronto tra i lotti. Questo è compito di una referente precisa della rete.

Lo scopo di Persone in cammino, quindi, oltre a quello di indirizzare verso l’assistenza, è poi quello di consegnare alle istituzioni il numero totale di coloro che hanno subito danni vaccinali. Un compito arduo ma ci stiamo provando con tutte le nostre forze.

Un risultato importantissimo che abbiamo ottenuto è quello di essere entrati in una rete di dialogo internazionale con associazioni di tutto il mondo che raccolgono la denuncia di chi è rimasto leso da vaccinazione anticovid.

Il vostro impegno è prezioso e la vostra volontà di ferro. Ma assurdo che lo Stato non si faccia in alcun modo carico di queste situazioni. 

È vero, ma abbiamo già perso troppo tempo, i nostri cari stanno soffrendo e la nostra vita è stata stravolta. All’inizio di questa terribile storia potevamo avere pazienza, adesso sono passati due anni, le persone che amiamo e noi che gli stiamo accanto, soffriamo a livello fisico e psicologico. Se non faranno qualcosa le istituzioni per sostenerci, lo continueremo a fare da soli. Errare è umano, come si dice, ma se dopo due anni si persevera a ignorare le persone danneggiate o perfino insabbiare le loro storie, questo è un crimine contro l’umanità.

Vorrei concludere con un appello: sembra che nel comparto sanitario, tra medici e infermieri, ci sia la consapevolezza della diffusione delle reazioni avverse al vaccino anticovid, ma al contempo ci sia anche la paura di esporsi. Spesso mi viene riferito di malori anomali e diffusi, morti improvvise, aborti senza apparenti ragioni cliniche, di sospetti danni da vaccino anticovid, ma senza poi voler testimoniare ciò che osservano.

Personalmente mi sono appoggiata al “Comitato di Sana e Robusta Costituzione” di Raffaele Varvara, anche perché ho avuto due avvertimenti di avvisi per un provvedimento disciplinare. Ringrazio Raffaele per ciò che ha fatto e sta facendo per la nostra causa. Che non dimentichiamolo, riguarda la salute pubblica ma anche la salute della democrazia nel nostro paese.

È necessario che tutto il comparto sanitario si mobiliti per questa importante e urgente questione di salute pubblica.

Per una donazione a Persone in cammino, con il sostegno del comitato Szumski IT36G0890488310005000008016 CAUSALE Eventi avversi.

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