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Indagine TrendER, Modena sopra la media regionale. Diffusa l'estrapolazione della ricerca statistica curata dall'Associazione assieme all'Istat in collaborazione con la Federazione Banche di Credito Cooperativo dell'Emilia Romagna -
Modena, 19 giugno 2014 -
Dopo essere cresciuto nel primo semestre 2013, negli ultimi sei mesi dell'anno torna a calare, ancorché di poco -0,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il fatturato delle piccole imprese modenesi. Nonostante questo gli investimenti ritornano a crescere e si tratta della novità più piacevole del 2013, peraltro in un contesto regionale dove questi ultimi perdono qualcosa come 16 punti.
Questi sono alcuni dei numeri riguardanti dal territorio che emergono dall'analisi di TrendER, l'indagine statistica elaborata da CNA Regionale e avvallata dall'Istat, studio semestrale che coinvolge qualcosa come oltre 5.000 imprese da uno a diciannove addetti.
Un calo, quello modenese, dovuto essenzialmente alla diminuzione del fatturato registrata dal terziario (-3,9%) e, in parte, dalle costruzioni, mentre continua a crescere, com'era stato evidenziato anche nell'indagine congiunturale elaborata nelle scorse settimane dalla CNA di Modena, il settore manifatturiero. In questo macro settore, merita di essere rilevata l'ulteriore accelerazione della meccanica (+9,4%) rispetto al secondo semestre 2012, mentre crolla il fatturato del legno-mobile, che raggiunge il suo minimo.
Tra le attività di servizio, peggiora ulteriormente la domanda per i servizi a famiglie e a persone, mentre i trasporti riflettendo la ripresa del manifatturiero, registrando un aumento non trascurabile (+6%) che interrompe una fase di ridimensionamento perdurante da un anno e mezzo.
Aggregando questi settori si arriva ai dati provinciali, che si riportano nei due grafici seguenti e che evidenziano le problematiche del conto terzi (il cui fatturato, nel secondo semestre 2013, perde quasi 11 punti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), la ripresa degli investimenti e, soprattutto, la tenuta complessiva del nostro sistema economico. La provincia modenese, infatti, chiude sì l'anno in negativo, dietro all'unica area positiva – quella bolognese, che ha chiuso l'anno con un +2,1% - ma davanti ad altri territorio come la provincia di Parma (-22,4%) che, insieme alle province di Rimini (-17,0%) e di Reggio Emilia (-13,1%), mostra dinamiche sensibilmente peggiori rispetto a quella complessiva della regione (-7,0%).
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Mercoledì 11 Giugno (ore 20.30) incontro di CNA Modena e Bologna presso la CNA Provinciale Modena -
Modena, 10 giugno 2014 -
È possibile sviluppare nuove tecnologie e nuovi prodotti, avendo alla base una collaborazione con i centri di ricerca e le università, magari per riuscire ad avviare il proprio business sui nuovi mercati internazionali? La risposta di CNA ai suoi imprenditori è sì. Questo, peraltro è l'obiettivo che si è dato Innovanet, un'iniziativa nata nel 2008 su spinta dell'Unione Produzione che oggi aggrega qualcosa come un centinaio di imprese operanti nei più diversi settori, dalle costruzioni al benessere, dal tessile-abbigliamento al terziario avanzato, dall'installazioni impianti sino al comparto manifatturiero in tutte le sue declinazioni.
Con il coordinamento dell'associazione, questo vero e proprio network coinvolge i propri membri lungo tre direttrici: un forte collegamento con il sistema pubblico della ricerca, una facilitazione nell'accesso alle risorse necessarie a svolgere attività d'innovazione (bandi nazionali e comunitari, oltre a convenzioni di vario genere) e un utilizzo efficace delle strutture che CNA già mette a disposizione su questi temi.
Da questa idea nasce l'iniziativa CNA MATCHING Modena-Bologna: un momento di confronto e di scambio delle buone prassi durante il quale gli imprenditori di Innovanet illustreranno le competenze e conoscenze sviluppate grazie a questo strumento di relazione. L'incontro si terrà DOMANI, mercoledì 11 giugno alle ore 20.30 presso la sala direzione di CNA Provinciale di Modena, in Via Malavolti 27 con l'obiettivo di allargare alle aziende modenesi questa esperienza di successo.
Prenderanno parte al confronto Lorenzina Falchieri (Presidente Unione Produzione Bologna e co-fondatrice Innovanet), Paolo Bertuzzi (vice presidente Unione Produzione Bologna e co-fondatore Innovanet) e Roberta Piccinini (vice presidente Cna Bologna e co-fondatrice Innovanet), oltre ad altri imprenditori di questo network.
L'iniziativa rientra nell'ambito delle sinergie attivate dalle due Associazioni provinciali di Bologna e Modena con l'obiettivo di consolidare le buone prassi e le soluzioni più efficaci in grado di offrire opportunità di sviluppo alle imprese di due territori sempre più interconnessi tra di loro.
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)
Dal 30 giugno scatta l'obbligo di accettare pagamenti elettronici sulle operazioni oltre i 30 euro, norma che contraddice il libero mercato -
Modena, 4 giugno 20143 -
Dal 30 giugno scatterà l'obbligo per tutte le attività professionali e imprenditoriali di dotarsi di Pos, ossia di dare alla propria clientela la possibilità di pagare con bancomat o carta di credito le transazioni superiori a 30 euro.
Si tratta, ad avviso di CNA, di una norma che va a esclusivo vantaggio del mondo bancario, senza nessun ritorno in termini di concorrenza. Già oggi, infatti, al di là dell'obbligo, il fatto di consentire il pagamento con la moneta elettronica rappresenta un punto di forza nei rapporti con la clientela. Stabilirne l'obbligatorietà, quindi, rappresenta un vincolo che va in senso contrario alla libertà di mercato.
Un provvedimento inutile soprattutto per chi, come i professionisti (è il caso di chi lavora solo con le imprese: geometri, architetti, ingegneri, operatori nel campo delle ricerche di mercato, eccetera), non si vede certo regolare in contanti i propri compensi.
Di fatto, quindi, dal 30 giugno saranno molti coloro costretti a fare i conti con un nuovo balzello che, peraltro, impone costi non indifferenti, visto che le commissioni superano, a volte anche abbondantemente, l'1% dell'importo delle transazioni.
Queste considerazioni sono alla base delle proposte correttive di CNA, a cominciare dall'aumento della soglia di obbligatorietà di accettazione del pagamento passando da 30 a 100 euro, oltre che a posticipare al primo gennaio 2015 l'entrata in vigore di quest'obbligo.
Un rinvio dettato dall'esigenza di un intervento calmierativo del Governo che imponga agli istituti di credito, se non di eliminare, quanto meno di prevedere un costo massimo su canoni mensili e percentuale sulle transazioni, così come avvenuto con le soglie massime di costo per la Commissione di disponibilità Finanziaria.
L'Associazione ha poi richiesto di escludere da questo provvedimento il commercio ambulante: già alle prese con una profonda crisi, parecchi operatori potrebbero davvero rischiare di scomparire, al di là delle difficoltà logistiche connesse al rispetto di questo adempimento. Altri problemi logistici potrebbero poi sorgere per tutte quelle attività – imbianchini, idraulici, elettricisti e tutti quelli che volgono la propria attività professionale nelle abitazioni private – che attualmente rientrano nella normativa.
A prescindere dai questi correttivi, rimangono le perplessità rispetto ad un obbligo difficilmente comprensibile da un punto di vista legislativo e, soprattutto, di mercato.
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA Modena)