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Salute. "Al nido vaccinati: un gesto importante, utile a tutti". Al via la campagna di comunicazione di Regione e Servizio sanitario regionale sull'obbligo previsto dal prossimo anno educativo: online le informazioni per famiglie e genitori. Video di medici ed esperti. Anche nel 2016 in Emilia-Romagna vaccinazioni al di sotto della soglia di sicurezza del 95%. I dati delle singole Ausl.

Bologna, 12 maggio 2017

"Al nido vaccinati": un gesto importante, utile a tutti. Prende il via la campagna di informazione del Servizio sanitario regionale e della Regione Emilia-Romagna sulle vaccinazioni obbligatorie per i bambini da 0 a 3 anni, requisito richiesto per l'iscrizione ai servizi educativi e ricreativi per la prima infanzia, pubblici e privati, dell'Emilia-Romagna dopo l'approvazione della legge regionale 19 del 2016 - la prima in Italia - che introduce l'obbligo vaccinale a partire dal prossimo anno educativo, 2017-2018, per antipolio, antidifterite, antitetanica e antiepatite B.

Sul sito www.alnidovaccinati.it  viene spiegato tutto quello che occorre sapere sulla legge, con le risposte alle domande più frequenti (da quando viene applicata, i servizi per la prima infanzia interessati, come fare per "mettersi in regola"); è illustrato il nuovo calendario vaccinale regionale - in vigore dal primo gennaio 2017 -, sono disponibili tutte le informazioni necessarie su come e dove fare i vaccini, consultando l'elenco degli ambulatori vaccinali regionali, con i relativi indirizzi, e indicati quali certificati richiedere o presentare per l'idoneità alla frequenza.

Sul portale si possono poi scaricare i materiali informativi cartacei già a disposizione dei cittadini nelle strutture sanitarie del territorio regionale: opuscoli, locandine, manifesti.

E sempre online, medici ed esperti spiegano in alcuni video l'importanza delle vaccinazioni. Sul sito, infatti, si risponde al quesito di fondo: perché vaccinare? E lo si fa ricordando come le vaccinazioni siano tra gli strumenti più efficaci a difesa della salute: infatti, hanno consentito di debellare malattie gravissime - come il vaiolo - e di ridurre notevolmente la diffusione di patologie infettive come la pertosse o il morbillo. Malattie molto comuni, fino a non molti anni fa, nell'infanzia, gravate da complicanze a volte gravissime e che, negli ultimi anni, parallelamente al calo delle coperture vaccinali, stanno di nuovo aumentando. La vaccinazione rappresenta quindi un importante strumento di protezione sia individuale che collettiva, a tutela della salute pubblica; quando viene fatta dalla maggior parte della popolazione, quest'effetto protettivo si moltiplica, grazie a quella che viene definita "immunità di gregge": se la maggior parte della popolazione è protetta, il microbo, non trovando più persone suscettibili alla malattia, non riesce più a diffondere. In questo modo la vaccinazione diventa un formidabile strumento di prevenzione collettiva, la cui necessità è dimostrata anche dai dati sulla copertura vaccinale.

Le vaccinazioni in Emilia-Romagna: anche nel 2016 sotto la soglia del 95%

In base alle indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la percentuale di vaccinati che garantisce la migliore protezione a tutta la popolazione deve essere superiore al 95%. Percentuale che, in Emilia-Romagna, è notevolmente diminuita negli ultimi anni, scendendo dal 2014 sotto il livello di sicurezza. Nel 2016 la copertura al 24^ mese di vita per le quattro vaccinazioni obbligatorie (antipolio, antidifterica, antitetanica, antiepatite B) si è fermata al 92,4%. Tutte le Ausl sono risultate al di sotto del 95%: Piacenza con il 92,2%, Parma con il 94,1%, Reggio Emilia con il 94,1%, Modena con il 92,5%, Bologna con il 92,3%, Imola, la più alta, con il 94,5%, Ferrara con il 92,3%. Dati ancor più in flessione per l'Ausl unica della Romagna, che - sempre nel 2016 - ha fatto registrare una copertura pari al 90,9%, rispetto al 91,1% dell'anno precedente.

Le linee guida della Regione

Il provvedimento approvato dalla Giunta regionale per l'applicazione della legge che prevede l'obbligo vaccinale stabilisce la road map delle vaccinazioni, indispensabili non solo per i bambini che accedono per la prima volta ai servizi educativi e ricreativi, ma anche per quelli che già frequentano questi servizi in vista dell'iscrizione al prossimo anno educativo.
Per servizi educativi si intendono l'asilo nido (micronidi, nidi part-time, tempo lungo) e i servizi integrativi (spazio bambini, servizi domiciliari, centro per bambini e famiglie, e così via).
Le linee guida prevedono che i genitori, una volta scelta la struttura pubblica o privata alla quale intendono iscrivere il proprio figlio, debbano impegnarsi a farlo vaccinare. Dovranno quindi presentare la certificazione delle vaccinazioni effettuate - che sarà rilasciata dalle Aziende Usl e dovrà essere consegnata ai gestori dei servizi educativi - oppure autorizzare la direzione della struttura educativa ad acquisire l'idoneità alla frequenza direttamente presso l'Azienda Usl di competenza.

Il provvedimento assunto dalla Regione prevede anche la possibilità di accedere ai servizi educativi per i bimbi di età inferiore a 6 mesi: in questo caso c'è l'ammissione con riserva, con l'impegno da parte dei genitori di vaccinare il figlio (prima dose) entro il compimento del sesto mese di vita.

Per i bambini che si iscrivono direttamente al 2^ e 3^ anno, e che non sono mai stati vaccinati, è previsto l'obbligo di iniziare il ciclo vaccinale, ed effettuare almeno le prime due dosi di ciascuna vaccinazione obbligatoria prima di accedere ai servizi. Dovranno poi completare il ciclo vaccinale, con la terza dose, prima di iscriversi all'anno successivo. Le linee guida della Regione prevedono infine che, nei casi in cui la vaccinazione debba essere omessa o differita, l'esonero per motivi sanitari sia certificato dal pediatra di libera scelta e autorizzato dai Servizi vaccinali delle Aziende Usl.

(In allegato, l'immagine della campagna)

(Fonte: Regione ER)

Terapia del dolore: "Stiamo facendo tutte le verifiche e non è a rischio la salute dei pazienti". Attivato un numero di telefono. Il neo direttore Maurizio Leccabue: "In alcuni casi non sono state applicate le procedure formali previste dalla legge, ma non ci sono problemi clinici". Il direttore generale dell'Ospedale di Parma Massimo Fabi: "L'Azienda è parte lesa, stiamo valutando i danni materiali e d'immagine subiti".

Parma, 11 maggio 2017

L'Azienda Ospedaliero-Universitaria comunica che il Comitato dei garanti ha accolto la richiesta del provvedimento disciplinare nei confronti di Guido Fanelli e di Massimo Allegri che pertanto sono sospesi per 3 anni dall'attività assistenziale svolta presso il reparto di 2° Anestesia rianimazione e terapia antalgica.
"Se le accuse saranno confermate – ha dichiarato il direttore generale dell'Ospedale di Parma Massimo Fabi – l'Azienda sanitaria si considera parte lesa in questa vicenda e sta valutando i danni materiali e d'immagine subiti, a tutela dei tantissimi operatori della sanità che tutti i giorni si impegnano con serietà e passione nel loro lavoro".
L'Azienda comunica inoltre che la nomina immediata, avvenuta di concerto con l'Università di Parma, di Maurizio Leccabue alla guida dell'unità operativa in qualità di direttore facente funzione ha garantito il pieno funzionamento del reparto e la presa in carico dei pazienti. Il dottor Leccabue ha incontrato il personale sanitario e gli specializzandi dei due servizi di anestesia dell'Ospedale Maggiore per ripartire con chiarezza e trasparenza. A cominciare da subito.
"Stiamo effettuando tutte le verifiche – spiega il dottor Leccabue – e possiamo affermare che non ci sono problemi clinici per i pazienti. Si è trattato, in alcuni casi, di mancato rispetto delle procedure formali previste dalla legge senza impatto sulla salute dei cittadini. Questo lo rimarco con decisione: "Non è in discussione la bontà dei farmaci, ma la procedura".

Per fornire ogni spiegazione ai pazienti l'Azienda Ospedaliero-Universitaria ha attivato un numero telefonico di riferimento cui risponderanno i medici individuati dal nuovo direttore dell'Unità operativa Maurizio Leccabue. (telefono: 334.6077 983).

Pubblicato in Cronaca Parma

L'Università di Parma si esprime sulla presunta opposizione avvenuta nel 2016 alla richiesta di sospensione del Prof. Guido Fanelli avanzata dal Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

Parma, 11 maggio 2017

Questo pomeriggio sono in corso gli inerrogatori dell'inchiesta Pasimafi, che vede coinvolte 19 persone tra dirigenti medici e imprenditori nel settore farmaceutico, 75 persone indagate, 17 aziende coinvolte in attività illecite. Il sistema di corruzione, secondo l'accusa, avrebbe avuto al centro il Prof. Guido Fanelli.

In relazione alla presunta opposizione dell'Università di Parma nel 2016 alla richiesta di sospensione del Prof. Guido Fanelli avanzata dal Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, l'Ateneo segnala che ciò non corrisponde al vero.

"La vicenda sollevata dalla Guardia di Finanza di Seregno a carico del prof. Fanelli nel 2016 era di tutt'altra natura, rispetto alle accuse formulate nell'indagine attualmente in corso. Si trattava di un'indagine che segnalava peraltro la mancata richiesta da parte di Fanelli del nulla osta al Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma per svolgere attività extra-istituzionali di natura culturale /scientifica /formativa (non libero-professionale) negli anni 2007-2012. In realtà tale nulla osta doveva essere richiesto al Rettore, essendo il prof. Fanelli un dipendente dell'Università: cosa che questi aveva regolarmente fatto, ottenendolo in tutti i casi richiesti dal 2007 al 2012." - spiega l'Università.

"Il 20 aprile 2016 la proposta di sospensione del prof. Fanelli avanzata dal Direttore Generale Fabi venne respinta all'unanimità dal Comitato dei Garanti, organo di garanzia nominato dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma d'intesa con l'Università, unico organo tenuto ad esprimersi su proposte di sospensione del Direttore Generale delle Aziende Ospedaliero-Universitarie nei confronti di docenti universitari in convenzione (Dlgs 517/1999, art. 5 comma 14). Pertanto non fu l'Università di Parma ad opporsi alla richiesta di sospensione avanzata dal DG Fabi, peraltro nemmeno possibile in quanto ente non deputato ad esprimersi su tali casi, bensì un parere negativo unanime dell'organo di garanzia sopracitato. Si è ritenuto doveroso riportare la verità dei fatti del 2016 in un momento in cui l'opinione pubblica, oggi, sta cercando di capire con esattezza che cosa stia accadendo circa una vicenda particolarmente complessa e dolorosa che riguarda la sanità a Parma." - conclude la nota.

Pubblicato in Cronaca Parma

Sanzioni in arrivo per visite ed esami sanitari "mancati" e non disdetti: provvedimento introdotto dalla Regione Emilia-Romagna per incentivare a disdire l'appuntamento se si rinuncia alla prestazione. L'Ausl ha spedito i primi verbali.

Parma, 28 aprile 2017

Sono in arrivo le sanzioni a chi non si è presentato all'appuntamento per fare una visita o un esame specialistico, senza disdire per tempo (cioè almeno due giorni lavorativi prima) la prenotazione.
Con la spedizione delle prime lettere, l'Ausl dà piena attuazione al provvedimento introdotto dalla Regione Emilia-Romagna il 4 aprile dell'anno scorso, per incentivare a disdire l'appuntamento se si rinuncia o se non si può usufruire della prestazione sanitaria, con il duplice obiettivo di evitare gli sprechi di risorse e di liberare il posto per chi è in attesa. E i primi risultati già si registrano: sul totale delle prestazioni prenotate dal 4 aprile 2016 al 3 aprile 2017 – quasi 4 milioni e 600 mila – gli abbandoni e le disdette fatte non in tempo sono state poco meno del 4%, mentre nel periodo 4 aprile 2015-3 aprile 2016 – su un volume di prestazioni pressoché invariato – erano il 6.7%.

"E' il primo invio – spiega Marco Chiari, direttore amministrativo dell'Ausl di Parma – che, al momento, riguarda solo le mancate disdette per prestazioni erogate dall'Ausl nelle prime due settimane di maggio 2016. Stiamo parlando di circa 800 verbali, recapitati a cittadini di Parma e provincia. Dunque – continua Chiari - è solo una prima tranche, utile anche per testare la procedura".

LA NOTIFICA DELLA SANZIONE

Tramite posta, il cittadino che non ha disdetto la prenotazione o non lo ha fatto in tempo, riceve una lettera dall'Ausl, firmata dal direttore amministrativo, di notifica della sanzione. Nella nota, sono indicati il codice della prenotazione, con la data dell'appuntamento mancato, l'entità della sanzione, che non supera (per appuntamento) i 36.15 euro e i 46.15 per la chirurgia ambulatoriale (oltre a 11 euro per spese di notifica), le modalità di pagamento (viene spedito in allegato anche il MAV già compilato) e le indicazioni per presentare eventuali giustificativi. La sanzione viene comminata anche se il cittadino è esente per reddito, età e patologia.

LA RICHIESTA DI ANNULLAMENTO DELLA SANZIONE

Nonostante la notifica, il cittadino ha 30 giorni di tempo per giustificare la mancata disdetta o l'impedimento a usufruire della prestazione, così facendo, è possibile evitare il pagamento della multa. Infatti, allegato alla nota, viene spedito anche il modulo di richiesta di annullamento della sanzione, che, debitamente compilato, insieme ad un documento di identità, deve essere spedito all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o via posta all'indirizzo Direzione amministrativa Ausl Parma – strada del Quartiere n. 2/A, 43125 Parma o consegnato all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del distretto di residenza (sedi e orari www.ausl.pr.it ). Inoltre, per consegnare i giustificativi di mancata disdetta o chiedere informazioni relative alla sanzione ricevuta è possibile rivolgersi anche ai seguenti uffici: nel distretto di Fidenza, gli uffici amministrativi del dipartimento di cure primarie, in via Don Tincati n. 5 a Vaio (corpo "O", ingresso distretto, secondo piano), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e il giovedì dalle 15 alle 17, tel. 0524.515667-615-889-918; nel distretto Sud-Est, l'ufficio entrate, della Casa della Salute di Langhirano, via Roma n. 42/1, terzo piano, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, tel. 0521.865203; nel distretto Valli Taro e Ceno, la direzione amministrativa distrettuale, via Benefattori n. 12 Borgotaro, lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12, tel. 0525.970230 e l'ufficio amministrativo del dipartimento cure primarie, via Solferino n. 37 Fornovo, martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30, tel. 0525.300493.

LE GIUSTIFICAZIONI

Le cause ammesse e che devono essere documentate, sono: ricovero in una struttura sanitaria o altri motivi di salute (che possono riguardare l'interessato o i familiari fino al secondo grado di parentela, il coniuge e i conviventi appartenenti allo stesso nucleo familiare); nascita di figlio/a (se l'evento avviene entro due giorni lavorativi antecedenti alla data della prestazione); lutto per decesso di familiare (fino al secondo grado di parentela, coniuge e conviventi se appartenenti allo stesso nucleo familiare e se l'evento avviene entro due giorni lavorativi antecedenti alla data della prestazione); incidente stradale (se l'evento è avvenuto entro 6 ore precedenti l'appuntamento); sciopero-ritardo treni, calamità naturali, furti, ciclo mestruale per visita ginecologica ed altre prestazioni correlate.

LA DISDETTA

Ancora una volta, l'invito dell'Ausl ai cittadini è di disdire se non ci si può presentare all'appuntamento almeno due giorni lavorativi prima della visita o dell'esame. Il termine ultimo è indicato sul foglio di prenotazione e, in caso di prenotazione telefonica, viene detto dall'operatore. Disdire è semplice e si può fare in diversi modi: al telefono, chiamando il numero verde 800.629.444, attivo con segreteria automatica 24 ore su 24 tutti i giorni (domenica e festivi inclusi) e con risposta di un operatore dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18 e il sabato dalle 7.30 alle 13.30; di persona, andando agli Sportelli unici dell'Ausl, agli altri sportelli di prenotazione presenti su tutto il territorio provinciale, ai Punti di Accoglienza (PdA) dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria; on line, collegandosi a CUP Web o al proprio Fascicolo sanitario elettronico o con l'app "ER Salute" (scaricabile dal sito www.prestoebene-er.it).

(Fonte: Ufficio stampa AUSL Parma)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Alla Clinica chirurgica generale dell'Ospedale di Parma cinque pazienti ricevono una donazione di rene. Nel 2016 record di trapianti.

Parma, 28 aprile 2017

Aumenta il numero dei trapianti di rene all'Ospedale Maggiore di Parma: 74 nel 2016 di cui 9 da donatore vivente. Cinque trapianti in due giorni la scorsa settimana. Cinque pazienti che, in due giorni di attività intensa, hanno ricevuto una donazione di rene, di cui uno da donatore vivente. I cinque pazienti, a distanza di una settimana, stanno bene e sono seguiti dall'équipe del reparto di Nefrologia diretto da Salvatore David.
Ad effettuare la staffetta di interventi, tre chirurghi della Clinica chirurgia generale, diretta da Luigi Roncoroni: Enzo Capocasale, Raffaele Dalla Valle e Maurizio Iaria, supportati dal personale assistenziale e tecnico di sala operatoria. In una programmazione strettissima tutta improntata al risparmio dei tempi, i professionisti hanno concluso il prelievo degli organi e gli interventi di impianto concentrando l'attività dalle 11 del mercoledì 19, fino alle ora 22 di giovedì 20 aprile. Quarantotto ore intense rese possibili grazie alla donazione di quattro organi provenienti dall'ospedale di Forlì e a una donazione da vivente di una coppia di moglie e marito, seguiti fin dalle prime battute in modo diretto dal Centro trapianti della nostra città.
Oggi tutti i reni sono ben funzionanti e i riceventi, tre della nostra regione e due extra regione, possono affrontare una nuova prospettiva di vita. A collaborare all'intera staffetta, oltre gli anestesisti della 2° Anestesia e rianimazione, diretta da Guido Fanelli, anche Elena Cremaschi e Giovanni Piotti che, assieme a Umberto Maggiore, responsabile della struttura semplice trapianti, della Nefrologia seguono i pazienti nella fase di recupero post trapianto. "Parma ha un ruolo di riferimento come centro hub per l'attività di trapianto - ha sottolineato il direttore sanitario dell'Ospedale Antonio Balestrino - grazie a un'attività continua di preparazione dei pazienti, studio dei casi, ricerca clinica e valutazione dell'attività complessiva, i quali, insieme, possono culminare in episodi positivi come questo".

(Fonte: Ospedale di Parma)

Pubblicato in Cronaca Parma

Progetto inaugurato oggi all'Accettazione Pediatrica del Policlinico di Modena grazie all'associazione Un Respiro nel futuro Onlus.

Modena, 21 aprile 2017

Colore e Favole al Pronto Soccorso questo il titolo del progetto inaugurato oggi all'Accettazione Pediatrica del Policlinico di Modena alla presenza del prof. Lorenzo Iughetti, Direttore della Pediatria dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e di Francesco Allegretti, Coordinatore infermieristico della Pediatria; il progetto, realizzato grazie a Respiro nel futuro Onlus, associazione di medici e genitori di pazienti pediatrici prevede la decorazione degli ambienti dell'Accettazione Pediatrica (nei pressi del Pronto Soccorso Generale) con pellicole decorative ispirate ai personaggi delle fiabe con l'obiettivo non solo di rallegrare gli spazi del pronto Soccorso ma, in maniera più profonda, a far viaggiare i bambini con la fantasia in un mondo dove le creature fantastiche li possono aiutare a vincere le sfide della malattia. All'inaugurazione erano presenti il pediatra e Vice-Presidente dott. Nicola Guaraldi, Elena Tassi (mamma per esperienza di un bambino speciale e consigliere dell'associazione), Mapi Federici (volontaria dell'associazione, coordinatrice dei volontari), il dottor Bruno Mordini (pediatra e consigliere) e Dori Giorgiani (membro dell'Associazione). Tutti hanno portato il saluto del presidente dell'associazione, Federico Ferraresi che non è potuto essere presente.

Tra i personaggi raffigurati nelle decorazioni spiccano L'orso cacciatore, il Beluga coccolone, la Giraffa Golosa, i Cigni e le navi pallone inseriti in un ambiente favolistico dove qua e là emergono elementi della nostra città come la Ghirlandina che gareggia in altezza proprio con la giraffa. Le tavole sono state realizzate da Mapi Federici, illustratrice di fiabe che sottolinea: "Nei disegni ho cercato di trasmettere la Poesia, di agganciarmi empaticamente ai sentimenti che i bambini provano quando entrano in una realtà ospedaliera incatenandone i pensieri ansiosi per condurli in un mondo fatto di visioni oniriche e fantastiche. Fanno da piattaforma le fiabe esclusive di Marcello Valli e l'evidenziazione delle caratteristiche sorprendenti degli animali rappresentati, amici e sentinelle dei bimbi".

guaraldi Tassi  Mordini Federici Giorgiani Iughetti Allegretti

"L'idea è di aiutare i bambini che entrano al pronto soccorso ad allontanarsi dal momento di forte tensione e di emergenza che stanno vivendo – ha spiegato Nicola Guaraldi - attraverso le immagini pittoriche il bimbo è naturalmente sollecitato a virare il pensiero dal sé ad un contesto fantastico in cui gli interpreti vedono un animale alleato alla bimba rossa che con il loro sodalizio di ferro affrontano un mondo naturale in cui gli elementi si sovvertono"

"Voglio ringraziare Respiro nel futuro Onlus per il dono che ci ha fatto e che, significativamente, abbiamo inaugurato in questo periodo di festa pasquale – ha commentato il prof. Lorenzo Iughetti, Direttore della pediatria – è importante che i nostri bambini possano godere di spazi adeguati alle loro esigenze, colorati e gradevoli in modo che non si sentano spaventati da una realtà, quella ospedaliera, che è lontana dalla loro sensibilità." L'Accettazione Pediatrica, ogni anno, accoglie circa 20.000 pazienti compresi tra gli 0 e i 14 anni da tutta la Provincia.

Un respiro nel futuro

L'associazione non ha scopo di lucro e nasce in seguito ai numerosi e gravi problemi che i bambini affetti e le loro famiglie devono affrontare. Queste malattie sono infatti rare e come tali sono poco conosciute e poco studiate. La ONLUS è composta da medici, infermieri, volontari e da genitori di bambini che hanno avuto patologie pediatriche ed è impegnata nel migliorare i percorsi e i luoghi di assistenza. Gli scopi dell'associazione sono principalmente di favorire lo studio e la diffusione delle conoscenze legate a queste patologie, stimolare la sensibilizzazione dell'opinione pubblica e delle istituzioni sanitarie, la ricerca di fondi, il sostegno delle famiglie.

(Fonte: Usl Modena)

Marco Ligabue si esibirà alla finale del Memorial Marco Rambaldi, sabato 1 aprile al Palamadiba di Modena. Finale 3-4 posto tra Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile e Cardiologia. A seguire la finalissima tra Radiologia e Geriatria. Il ricavato verra' consegnato alla Associazione Buona Nascita.

Modena, 31 marzo 2017

Batture finali, sabato 1 aprile dalle ore 15 fino alle 20, per la III edizione del Memorial Marco Rambaldi, il torneo interospedaliero di calcio a cinque istituito per ricordare il primario dell'Unità operativa di Anestesia, terapia intensiva e rianimazione dell'Ospedale Civile di Baggiovara prematuramente scomparso il 31 marzo 2014 e al quale, il 28 marzo 2015 è stata dedicata la Terapia Intensiva dell'Ospedale Civile. Al Palamadiba di Modena (via Canaletto, 110b, 41122 Modena MO) a partire dalle ore 15.00 alle ore 20.00 ci sarà una vera festa di musica e solidarietà con un ospite d'eccezione, Marco Ligabue accompagnato dalla Presidente dell'associazione Buona Nascita onlus, dott.ssa Roberta Copelli. Il pomeriggio sarà allietato anche dall'esibizione del gruppo Waves Senior Cheer Dance della polisportiva nazzareno di Carpi.

Marco Ligabue, verso le ore (17,30) racconterà e presenterà il nuovo album "Il mistero del DNA", uscito il 10 marzo, e racconterà la sua esperienza in Benin con l'Associazione Buona nascita durante la quale è stato girato il videoclip del brano Cuore Onesto e dove è stato testimonial del Progetto raccolta fondi per la costruzione del pozzo in Toffo. "In quell'occasione – spiega Nicola Ortugno, tecnico di radiologia dell'Ospedale Civile, uno degli organizzatori del Memorial, insieme agli infermieri Daniel Ilinca ed Enzo Caputi - consegneremo il nostro assegno e la nostra raccolta fondi direttamente alla dott.ssa Copelli, il nostro contributo per il pozzo di Toffo. Abbiamo raccolto 1500,00 euro per i quali ringrazio tutti i partecipanti".

Sabato sarà una giornata di musica ma soprattutto di sport, con l'epilogo di un torneo che ha riunito 16 squadre in rappresentanza dell'Ospedale Civile (10) e del Policlinico di Modena (5) e dell'Ospedale di Vignola (1), con circa 250 partecipanti che rappresentano tutte le professionalità, medici, infermieri, amministrativi, tecnici. Alle ore 15,00 la finale 3-4 posto tra Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile e Cardiologia del Policlinico. A seguire, (ore 17,00 - 18,00) ci saranno la presentazione del progetto benefico, la consegna dell'assegno a Buona Nascita, lo spettacolo musicale. Alle ore 18:00 il Direttore generale dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Ivan Trenti, darà il calcio di inizio alla finalissima tra Radiologia del Policlinico e Geriatria di Baggiovara, cui seguiranno le premiazioni del torneo.

"Sono stati due mesi di sport e solidarietà davvero unici – ha commentato la dottoressa Francesca Novaco, Direttore delle attività socio sanitarie dell'Azienda USL di Modena e moglie di Marco Rambaldi – per i quali devo ringraziare tutti: gli organizzatori, i partecipanti e i donatori. È bello poter ricordare mio marito in questo modo."

Marco-Rambaldi

Marco Rambaldi
Marco Rambaldi era nato a Bologna nel 1954. Laureatosi in Medicina e Chirurgia, si era specializzato in Anestesia e Rianimazione. Nel corso degli anni, si era distinto per la passione e l'impegno 'sul campo' nello sviluppo di tecniche di anestesia e rianimazione innovative, a supporto di interventi chirurgici particolarmente delicati e complessi, come la circolazione extracorporea. Dopo l'apertura del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense a Baggiovara di Modena, ha gestito la trasformazione della Terapia Intensiva Post Operatoria e dell'Area Traumi, rendendola punto di riferimento per l'intero presidio ospedaliero della provincia di Modena. Dal 2007 ha ricoperto la carica di vice direttore del Dipartimento Area Critica e responsabile dell'area Anestesia e Rianimazione dell'Azienda USL. Ha sempre avuto grande passione, oltre che per gli aspetti clinici, anche per l'innovazione tecnologica e organizzativa. Una vita professionale, quella di Marco Rambaldi, dedicata prima di tutto al miglioramento della qualità assistenziale dei pazienti.

(Fonte: Ausl MO)

Consegnato all'Ospedale di Scandiano il terzo di sette sofisticati ecografi portatili donati da ASM: permetteranno ad altrettanti ospedali italiani parti più sicuri, salvaguardando la salute di mamma e bambino e riducendo i tagli cesarei.

Reggio Emilia, 30 marzo 2017

Prendere decisioni motivate e tempestive può costituire un fattore decisivo per tutelare la salute della mamma e quella del bambino in un momento delicato come quello del travaglio e del parto. Da oggi i medici dispongono di un importante ausilio in più per agire nel modo più adeguato: ben sette avanzatissimi ecografi portatili, che ASM, l'Associazione per lo Studio delle Malformazioni Onlus, sta donando ad altrettanti ospedali di tutta Italia, al termine di una campagna di raccolta fondi tra i propri sostenitori. Il terzo di questi apparecchi è stato consegnato e presentato ieri all'Ospedale di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, alla presenza del Presidente del Comitato Scientifico di ASM-Associazione Italiana Studio Malformazioni Onlus, Domenico Arduini, del Direttore del Presidio Ospedaliero AUSL di Reggio Emilia, Antonio Di Mare, del Dirigente medico dell'Ospedale Magati, Cristina Incerti Medici, e del Segretario Regionale dell'AOGOI Emilia Romagna, Ezio Bergamini.

Un ombrello ad alta tecnologia per proteggere la fase della nascita, ma che permetterà anche di studiarne e di conoscerne meglio la fisiologia, prevenendo le problematiche, talvolta gravi, che possono manifestarsi quando il bambino vede la luce. E contribuendo a ridurre la percentuale di tagli cesarei, ancora troppo elevata in molti Reparti Maternità italiani. L'iniziativa di ASM, una realtà del non profit attiva da oltre 35 anni nel campo della salute in gravidanza e della prevenzione delle malattie congenite, vuole contribuire a mantenere i livelli raggiunti dalla Sanità pubblica nell'assistenza alla nascita, cercando di controbilanciare le ricadute di possibili tagli delle risorse statali al settore. Inoltre, la letteratura scientifica evidenzia in modo sempre più fondato come una buona salute in gravidanza e subito dopo il parto sia in grado di influenzare positivamente la salute futura del nascituro.

"ASM – ha detto nel suo intervento Domenico Arduini – ha come propria missione l'assistenza alla gestante, e le donazioni di apparecchiature diagnostiche agli ospedali di tutta Italia rappresentano una parte considerevole di questa missione. Credo molto nella creazione di un circolo virtuoso fra le strutture ospedaliere alle quali abbiamo donato strumentazioni sempre all'avanguardia e le gestanti che vengono seguite in questi ospedali, beneficiando delle prestazioni consentite da tali apparecchiature. La diffusione, fra queste future mamme, della conoscenza di ASM e delle sue attività riveste un'importanza fondamentale, poiché la nostra Associazione, per potere sviluppare i suoi progetti, si fonda esclusivamente sul sostegno dei cittadini."
"Ringraziamo ASM per questa donazione - ha affermato Antonio Di Mare – che si inscrive in un percorso formativo di grande rilevanza per i nostri medici. Ed è giusto che ogni ospedale utilizzi nel modo migliore questi apparecchi e dia conto del loro apporto all'attività clinica."

"Anche nei piccoli ospedali come il nostro - ha sottolineato Cristina Incerti Medici - la sicurezza è un valore prioritario. La percentuale di tagli cesarei a Scandiano è del 19%, a fronte del 25% a livello nazionale. L'ecografo portatile donatoci da ASM ci permetterà di lavorare ancora meglio in questa direzione."
"L'ecografo in Sala Parto – ha concluso Ezio Bergamini – risulta molto utile, poiché fornisce indicazioni su ciò che è possibile fare a beneficio delle pazienti. Un dono simile costituisce un apporto notevole, a fronte di risorse economiche in calo, che possono provocare la permanenza in uso di attrezzature obsolete."

(Fonte: ufficio stampa Ausl RE)

Giornata della prevenzione dedicata alle patologie della tiroide. Sabato 11 marzo consulti specialistici ed esame ecografici per le donne presso l'ospedale bolognese di Alta Specialità GVM Care & Research accreditato S.S.N.

Bologna, 10 marzo 2017

Sabato 11 marzo, Villa Torri Hospital - ospedale di Alta Specialità GVM Care & Research accreditato S.S.N., organizza la giornata della prevenzione dedicata alle patologie della tiroide. Dalle ore 8.00 alle 13.00 l'ospedale bolognese aprirà le porte alle donne che vorranno sottoporsi ad un consulto endocrinologico gratuito seguito dall'esame ecografico, solo nei casi selezionali dallo Specialista e in presenza di sintomatologia specifica. Accertamenti utili per prevenire e riconoscere sintomi e alterazioni che possono essere spie di malattie alla tiroide, la più importante tra le ghiandole endocrine.

Sono proprio le patologie della tiroide a riguardare da vicino migliaia di persone in particolare le donne. L'incidenza delle disfunzioni tiroidee, sia di origine benigna che tumorale, è tuttora in crescita; complice anche il miglioramento delle metodiche diagnostiche che le rilevano e l'intensificazione dei programmi di screening clinico e strumentale che permettono un'identificazione sempre più precoce e un trattamento altrettanto tempestivo.

"La tiroide – spiega il Dottor Domenico Meringolo Specialista in Endocrinologia dell'ospedale bolognese - produce ormoni che sono indispensabili per le principali funzioni vitali. Il genere femminile e la ghiandola tiroidea sono legate da una stretta relazione; la tiroide ad esempio riveste particolare importanza perché incide sul normale decorso della gravidanza e sullo sviluppo del feto. Gli ormoni tiroidei regolano inoltre la funzione cardiovascolare, il metabolismo glucidico e lipidico e sono fondamentali nel garantire lo sviluppo neuropsichico e l'accrescimento del feto e del bambino".

Tra le manifestazioni più evidenti di una patologia in corso, specie nella donna, possono esserci l'incremento di volume della tiroide (il cosiddetto gozzo) o la formazione di noduli la cui frequenza aumenta progressivamente con l'età. "La più efficace prevenzione del gozzo e dei noduli tiroidei – ci spiega sempre il Dottor Meringolo - è la iodoprofilassi, facilmente attuabile mediante l'uso di sale fortificato con iodio, ovunque ampiamente disponibile. Il gozzo nodulare è quasi sempre benigno e necessita solo di un regolare controllo nel tempo. I noduli alla tiroide si riscontrano con molta frequenza ma solo una assoluta minoranza di questi sono tumori e fortunatamente sono curabili nella quasi totalità dei casi. Oltre alla carenza di iodio, un fattore fondamentale nello sviluppo delle malattie della tiroide è l'autoimmunità, di gran lunga più frequente nelle donne. Questa può provocare scarso funzionamento della tiroide (ipotiroidismo), come avviene nella tiroidite cronica di Hashimoto, o eccessiva produzione di ormoni (ipertiroidismo), come nel morbo di Basedow. L'ipotiroidismo, spesso in forma lieve e asintomatica, si riscontra in una donna su 10, mentre l'ipertiroidismo è presente in due donne su 100."

"All'interno di Villa Torri Hospital - spiega il Dottor Gian Luigi Gardini Direttore Sanitario - oltre alla consulenza è possibile eseguire, una volta conclusa la fase di valutazione clinica e considerata la situazione emersa nel corso dell'indagine preliminare, tutti gli approfondimenti di laboratorio (quali il dosaggio ormonale, la ricerca degli anticorpi responsabili delle sindromi autoimmuni, l'analisi citologica per mezzo dell'agoaspirato tiroideo); quelli radiologici (ad esempio TC e scintigrafia) o multidisciplinari, indispensabili a delineare in modo chiaro e corretto l'endocrinopatia, sia tiroidea che non tiroidea. In che modo? Interagendo di volta in volta con gli altri specialisti coinvolti nel percorso di diagnosi e cura, tra cui: gli oculisti - qualora la patologia endocrina abbia conseguenze sulla salute dell'occhio; gli otorinolaringoiatri - quando il volume tiroideo aumentato rischia di compromettere le corde vocali e dar luogo a una compressione/deviazione della trachea; i cardiologi - nel caso di iperfunzione/ipofunzione tiroidea, di obesità, di adenomi (tumori benigni) surrenalici funzionanti, in quanto possono aversi gravi ripercussioni sull'intero apparato cardiovascolare -; i diabetologi. Un'integrazione diretta basata sulle rispettive professionalità allo scopo di dare risposte rapide, efficaci e personalizzate."

Con l'iniziativa dell'11 marzo Villa Torri Hospital conferma il proprio impegno per la prevenzione, punto cruciale per la correzione dei fattori di rischio modificabili, perseguendo un corretto stile di vita. Per l'occasione, Villa Torri Hospital metterà a disposizione delle pazienti tutte le competenze terapeutiche e le conoscenze scientifiche acquisite nello studio delle principali endocrinopatie e delle malattie del metabolismo.

Per effettuare lo screening è necessario prenotare telefonicamente: Villa Torri Hospital +39 051. 9950311. Le prenotazioni si accettano fino ad esaurimento disponibilità.

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Villa Torri Hospital fa parte GVM Care & Research - gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini - che opera nei settori della sanità, della ricerca, dell'industria biomedicale e delle cure termali, con obiettivi di assistenza specialistica, prevenzione medica e promozione del benessere e della qualità della vita. Cuore di GVM Care & Research è la rete integrata di 24 Ospedali, molti dei quali di Alta Specialità, e 5 Poliambulatori, presenti in 9 regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. La sede di GVM Care & Research è a Lugo (Ravenna). L'esperienza e le competenze sviluppate negli anni hanno posizionato GVM Care & Research come polo d'eccellenza nel panorama sanitario italiano soprattutto per Cardiologia, Cardiochirurgia, Elettrofisiologia, Ortopedia, Neurochirurgia, Aritmologia e trattamento del Piede Diabetico. Per maggiori informazioni: www.gvmnet.it 

I dati della struttura semplice di Immunogenetica dei trapianti dell'Ospedale Maggiore di Parma trasmessi al registro Tumori. Admo: numeri importanti che dimostrano la solidarietà dei parmigiani.

Parma, 5 marzo 2017

Sono sette le donazioni di midollo osseo andate a buon fine andate a Parma negli ultimi 6 mesi del 2016 a confermarlo è Paola Zanelli responsabile della struttura semplice di Immunogenetica dei trapianti dell'Ospedale Maggiore di Parma, servizio della Genetica Medica, che tra le altre attività valuta le caratteristiche personali del donatore e poi immagazzina i dati e li mette a disposizione del Registro Nazionale.
Un dato importante a riprova della solidarietà dei parmigiani "a donare un po' di noi agli altri", come appunto recita la campagna dell'Admo, l'Associazione Italiana midollo osseo. "Per alcune malattie –spiegano Serena Giannetta referente provinciale di Admo Emilia Romagna e Pietro di Liddo, biologo e responsabile sanitario della sezione di Parma – il trapianto di midollo osseo è infatti una soluzione priva di alternative. È per questo che vogliamo ringraziare i donatori e tutti i nostri iscritti che sono disposti a offrirsi, come donatori".
Il midollo osseo – spiega Franco Aversa direttore dell'Ematologia e centro trapianti Midollo osseo del Maggiore- è la fabbrica dove si trovano le cellule progenitrici che portano alla formazione di tutte le cellule del sangue. Leucemia, linfomi, mielomi, mielodisplasie e anemie aplastiche sono tutte malattie che si possono curare con la donazione di midollo osseo".
Il percorso per diventare donatori avviene in due momenti diversi, una prima valutazione di tutti gli iscritti all'Admo avviene in Genetica medica, successivamente segue una visita clinica e di idoneità in Medicina Trasfusionale e in Ematologia. "Il donatore – spiega il direttore del Servizio Alessandro Formentini – non ha caratteristiche da super eroe, ma è sovrapponibile ai 18.000 donatori che donano quotidianamente sangue nella provincia di Parma. "Certo, rispetto agli esami previsti per i donatori di sangue – prosegue la dottoressa Maria Sassi del Servizio trasfusionale– si fanno altri esami più specifici e approfonditi".
Nell'anno 2016 "ADMO Emilia – Romagna" ha reclutato in tutta la regione più di 4.500 nuovi donatori, 1.000 in più rispetto all'anno precedente, mentre i Centri Donatori e il Centro di Coordinamento regionale hanno portato a donazione complessivamente 31 donatori, a fronte dei 18 del 2015.

(Fonte: Usl Parma)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma
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