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Strade dissestate, piano straordinario da 700mila euro. Limite dei 50 km/h anche sulla Variante a Casalgrande.

La Provincia di Reggio Emilia ha predisposto un piano straordinario di interventi urgenti, per un importo di circa 700.000 euro, al fine di ripristinare i numerosi tratti di strade danneggiati dalla abbondanti precipitazioni, anche nevose, delle scorse settimane.

"Gli interventi saranno realizzati non appena le condizioni meteo climatiche saranno favorevoli, quindi speriamo tra fine aprile e i primi di maggio, in quanto più le temperature sono elevate e il clima asciutto più il conglomerato bituminoso risulterà efficace – spiega il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei – Purtroppo acqua, neve e ghiaccio hanno provocato nelle scorse settimane non solo buche, che abbiamo provveduto a sistemare con interventi-tampone utilizzando asfalto a freddo, ma su alcune provinciali hanno originato tratti di asfalto a zolle, per i quali sarà necessario ripristinare il manto stradale con operazioni più complesse, a partire dalla scarificazione con frese dell'asfalto deteriorato".

Nel frattempo, per tutelare la sicurezza degli utenti della strada, è indispensabile ridurre i limiti di velocità sulle provinciali interessate da questo genere di dissesti. In queste ultime ore la Provincia ha pertanto emesso una nuova ordinanza che introduce il limite di velocità a 50 km/h anche sulla Sp 467 Variante di Scandiano, nel tratto compreso fra la rotatoria di accesso alla Casalgrande Padana e lo scalo di Dinazzano, limite che scende a 30 km/h dallo scalo fino alla rotatoria di via Turati, sempre nel comune di Casalgrande.

La Provincia ricorda che, fino al termine dei lavori di ripristino, si viaggia con limite di velocità a 50 km anche sulla Sp 51 che da Rubiera porta a Sant'Antonino di Casalgrande passando per Salvaterra, nei primi 2 chilometri della Sp 62R Variante Cispadana, in comune di Luzzara, e nei primi 11,3 chilometri della Sp 111 Asse di Val d'Enza (con limite dei 30 km/h nei due chilometri successivi), da Calerno di Sant'Ilario a Poviglio, passando per Campegine.

Mercoledì, 21 Marzo 2018 09:30

Sicurezza, limiti abbassati sulle Sp 111 e Sp 62R

Le abbondanti precipitazioni, anche nevose, di questo periodo – unite alle basse temperature e al transito di mezzi pesanti - hanno inevitabilmente deteriorato il manto anche di numerose strade provinciali.

La Provincia di Reggio Emilia ha già avviato una seconda tranche di interventi-tampone, dopo quelli eseguiti a fine febbraio, ma in alcuni tratti, per tutelare la sicurezza degli utenti della strada, è stato necessario abbassare i limiti di velocità. Da oggi, fino a quando le condizioni meteo non consentiranno di completare i necessari lavori di ripristino, si viaggia pertanto con limite di velocità a 50 km nei primi 2 chilometri della Sp 62R Variante Cispadana, in comune di Luzzara, e nei primi 11,3 chilometri della Sp 111 Asse di Val d'Enza (con limite dei 30 km/h nei due chilometri successivi), da Calerno di Sant'Ilario a Poviglio, passando per Campegine.

"La formazione di buche, nell'immediatezza di fenomeni atmosferici così intensi e prolungati, è purtroppo un problema che coinvolge con vari livelli di intensità tutta la rete viaria nazionale – spiega il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei – Anche oggi, non appena le condizioni meteo ce lo hanno permesso, abbiamo ripreso a lavorare per tamponare con l'asfalto a freddo i punti più critici, ma per gli interventi risolutivi, che in alcuni tratti comporteranno anche il rifacimento del manto stradale, è necessario attendere temperature più elevate e condizioni di tempo stabile e asciutto. In questa fase, per tutelare la sicurezza degli automobilisti e, soprattutto, dei motociclisti, è pertanto necessario adottare provvedimenti di limitazione della velocità ed è altrettanto fondamentale che gli utenti della strada li rispettino. Abbiamo già emesso ordinanze per l'Asse di Val d'Enza e un piccolo tratto di Variante Cispadana, dove la situazione è particolarmente problematica, e stiamo valutando la situazione di altre strade provinciali. Siamo consapevoli del disagio, e siamo impegnati a risolverlo al più presto, ma la tutela della sicurezza viene prima di tutto".

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
Domenica, 04 Marzo 2018 07:10

Elezioni 2018, online anche i voti delle sezioni

Anche in occasione della tornata elettorale di oggi, domenica 4 marzo, Provincia e Comuni reggiani consentiranno di seguire lo spoglio in diretta online.

Grazie al lavoro svolto dai Sistemi informativi di Provincia, Comune di Reggio Emilia e Unioni dei Comuni utilizzando il software open source eleonline.it già testato in occasione delle amministrative di Campegine, il portale elezioni.provincia.re.it – raggiungibile direttamente o attraverso le home-page dei siti di Provincia e Comuni – fornirà in tempo reale gli esiti dello spoglio, compresi quelli delle singole sezioni.

I dati avranno carattere essenzialmente informativo – quelli ufficiali saranno infatti unicamente quelli che verranno forniti dal Viminale – ma consentiranno comunque un ulteriore, importante strumento di analisi del voto.

Sul portale elezioni.provincia.re.it sono inoltre consultabili, per eventuali raffronti, tutti i risultati a livello comunale e provinciale delle elezioni dal 1999 a oggi.

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Provincia di Reggio Emilia
Corso Garibaldi, 59
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Pubblicato in Politica Reggio Emilia

Una nuova slavina ha interessato ieri mattina la Sp 18 che da Busana porta al Passo di Pradarena, nel comune di Ventasso, ricoprendo un tratto di strada per una quarantina di metri fra il centro abitato di Ospitaletto e il confine con Lucca.

Uomini e mezzi della Provincia sono al lavoro per sgomberare la strada, ma in considerazione delle condizioni meteo e delle numerose allerte – tra cui quella, di livello arancione, per rischio valanghe emessa ieri dal Servizio nazionale valanghe Mateomont fino a domenica 4 marzola Provincia di Reggio Emilia ha disposto la chiusura al transito fino al ripristino delle condizioni di sicurezza della Sp 18 Busana-Passo di Pradarena, per un tratto di circa 5 chilometri che vanno dalla fine del centro abitato di Ospitaletto e il confine con Lucca.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

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Mezzi e uomini del Servizio Infrastrutture della Provincia, insieme alla Polizia provinciale, sono intervenuti ieri pomeriggio sulla Sp 18 in località Rio Re di Ligonchio, bloccata da una slavina che, fortunatamente, non ha provocato danni a persone o cose. La strada è stata riaperta al transito poco prima delle 17.

Dopo l'intervento al passo di Pradarena sulla Sp 18, liberata da una slavina, la pattuglia della Polizia provinciale ha prestato soccorso a un capriolo stremato dal freddo. L'animale, che all'arrivo della vettura degli agenti si è accasciato al suolo sulla Sp 59 Villa Minozzo-Ligonchio, è stato assistito in attesa del trasferimento al centro di recupero animali selvatici di San Polo.

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Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Traffico garantito, anche se rallentato, su tutti i quasi mille chilometri di strade gestiti dalla Provincia di Reggio Emilia.

Al lavoro già dalla notte, con le operazioni di salatura, la task-force antineve che anche quest'anno la Provincia di Reggio Emilia ha predisposto, formata da 129 lame, 62 salatori e 2 frese, oltre a 37 uomini, tra tecnici (6), sorveglianti (12) ed operai stradali (19), in aggiunta alle pattuglie della Polizia provinciale.

Di prima mattina le temperature particolarmente basse non hanno consentito di portare "a nero" il piano viabile, operazione resasi via via possibile con il trascorrere delle ore e l'innalzamento della temperatura. Il traffico sulle strade della provincia, anche se rallentato, è avvenuto regolarmente, favorito anche dal blocco della circolazione dei mezzi con massa superiore alle 7,5 tonnellate disposto dalla Prefettura. Proprio due mezzi pesanti hanno creato problemi sulla Sp 20 tra San Sisto e Poviglio - dove di prima mattina un camion si è adagiato di fianco ma in banchina, senza dunque bloccare la circolazione – e nel primo pomeriggio sulla Sp 513 a Cola di Vetto.

Verso le 14.30 un autoarticolato è infatti rimasto bloccato dalla neve e al momento il traffico è regolato dalla Polizia provinciale nell'attesa che i mezzi antineve consentano all'autista di ripartire e raggiungere un'area di sosta.

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Fonte: Provincia di Reggio Emilia

Il presidente della Provincia Manghi ha aperto insieme al sindaco Vecchi e al vescovo "NoiAltri", due giornate di confronti e scambi di pratiche sui temi delle migrazioni.

Reggio Emilia, 1 febbraio 2018

Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, ha partecipato ieri mattina al Centro Malaguzzi alla sessione plenaria che ha aperto "NoiAltri", due giornate di confronti e scambi di pratiche sui temi delle migrazioni, dei nuovi paesaggi sociali, delle comunità inclusive e delle nuove generazioni: un dibattito, insieme al vescovo Massimo Camisasca e al sindaco Luca Vecchi, sul tema "Le comunità future: aperte, coese e solidali".

Per comprendere "l'approccio culturale lucido e costruttivo che Reggio Emilia ha avuto rispetto alle sfide di questi anni", il presidente Manghi è partito dalla propria esperienza personale di insegnante di scuola primaria nella Bassa, "un'area profondamente interessata dal fenomeno migratorio, dove la stagione della mobilità internazionale avviatasi negli anni Novanta ha portato nel tempo in certe sezioni della scuola del'infanzia ad avere la metà dei bambini non italiani e con percentuali compositive medie delle popolazioni nei comuni dell'area Nord attorno al 20 per cento di stranieri".

"La trasformazione della composizione sociale e i suoi effetti li ho visti lì, insegnando 13 anni nelle scuole, un laboratorio straordinario per capire cosa vuole dire integrazione per noi – ha detto il presidente della Provincia – Perché è attraverso l'animo trasparente e molto nitido dei bimbi, non condizionato da nulla, che abbiamo la testimonianza del fatto che l'incontro è possibile".

"Questo è il manifesto di come si fa davvero, qui, l'integrazione e allora non bisogna arrivare ai giorni nostri e alle emergenze, di cui abbiamo contezza, per ragionare su una società che già da quegli anni ha intrapreso e continua a intraprendere questo percorso di trasformazione – ha proseguito Manghi – Certo, ci sono i picchi emergenziali, c'è un tema anche quantitativo col quale misurarsi, ma le regole del gioco non cambiano e noi un cammino lo abbiamo intrapreso, e lo abbiamo fatto nel segno dell'integrazione nei confronti della diversità intesa come ricchezza".

La sfida è dunque come continuare a declinare, nel quotidiano, questa scelta compiuta da tempo, "con la consapevolezza che integrazione significa anche modifica dei contesti, perché se vogliamo integrare dobbiamo prevedere culturalmente la disponibilità a un confronto che, in modo equilibrato e rispettoso di ciò che siamo, consenta anche ad altri di trovare un proprio spazio".
Altro passaggio fondamentale "per non fermarsi all'integrazione intesa come semplice slogan" è quello di sapersi confrontare con il pregiudizio, comunque presente, "che come ci ricorda Bobbio nell'Elogio della mitezza è una convinzione erronea voluta fermamente per vera": "Proprio le scuole, ma anche tante associazioni sportive reggiane, hanno agito sull'integrazione elidendo quella dimensione di pregiudizio che ci consegna lucidamente Bobbio - ha proseguito il presidente della Provincia - La sfida del resto è questa: non negare le complessità, le trasformazioni sociali che vanno comprese, accompagnate, lette e spiegate, ma tenere sempre e comunque presente quell'assunto di partenza che ci è dato da esperienze di vita quotidiana che dimostrano come anche i cambiamenti ingenti possano essere gestiti".

"La nostra comunità lo ha fatto e per questo siamo stati in grado, negli ultimi tre, quattro anni, di reggere sostanzialmente con maturità gli effetti delle stagioni e delle logiche del mondo afferenti a dimensioni di povertà che solo chi ha fatto esperienze di cooperazione internazionale può forse comprendere davvero – ha concluso Manghi – Questa nostra capacità di inclusione e di accoglienza vera è il tracciato che dobbiamo continuare a seguire e ci riusciremo se avremo lo sguardo dei bambini e di quello che avviene quotidianamente nei laboratori delle nostre scuole: solo così saremo in grado di proseguire questo cammino con maturità, non nascondendo i problemi, ma affrontandoli, restituendo quella positività che la pluralità culturalmente ci offre e che fa divenire davvero una ricchezza lo stare insieme da parte di persone che provengono da varie parti del mondo".

 

Fonte: Provincia di Reggio Emilia

Sono stati ben 435 i richiedenti asilo che, nel corso dello scorso anno, hanno volontariamente prestato attività attraverso progetti di cittadinanza attiva in 32 dei 42 comuni reggiani: dalla cura del verde e del patrimonio pubblico alla manutenzione di impianti sportivi, dalla gestione dei rifiuti alle biblioteche.

Il bilancio, decisamente positivo considerando che attualmente sono poco più di 1.600 i profughi ospitati nel Reggiano, è stato tracciato questa mattina in Provincia dal presidente Giammaria Manghi insieme all'assessore alla Città interculturale del Comune di Reggio Emilia Serena Foracchia ed ai presidenti di Auser e Dimora d'Abramo, Sandro Morandi e Luigi Codeluppi.

Proprio in Provincia, poco meno di un anno fa, con il coordinamento della Prefettura era stato infatti avviato con Auser e Dimora d'Abramo un lavoro che ha poi portato alla stesura del Protocollo che ha reso possibile l'attivazione di gran parte dei progetti di cittadinanza attiva svoltisi nel corso del 2017. "Per coerenza rispetto agli impegni presi, ed anche per il valore dei risultati ottenuti da un sistema che ha messo in campo oltre 400 persone, abbiamo ritenuto dunque doveroso dar conto del lavoro svolto, in particolare alla vigilia di appuntamento importante come il Forum sull'immigrazione che mercoledì e giovedì offrirà un momento di confronto di pensiero maturo e serio sul tema dell'accoglienza", ha esordito il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi.

"Due, in particolare, gli obiettivi che ci eravamo dati – ha aggiunto il presidente della Provincia - Rendere più omogenea la distribuzione territoriale dei richiedenti asilo, perché la solidarietà deve essere diffusa nel territorio, e in questo abbiamo progredito di molto come dimostrano i ben 32 comuni stabilmente coinvolti nei progetti di cittadinanza attiva. Secondo, accompagnare questa accoglienza con attività di cui potessero beneficiare le singole comunità, ma soprattutto gli stessi richiedenti asilo, per poter dare compimento alla propria dimensione umana: permettendo loro, nel caso non trovino lavoro, di rendersi comunque utili e dare il senso della restituzione di quanto una persona riceve nel momento della accoglienza".

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L'assessore alla Città interculturale Serena Foracchia ha quindi illustrato la corposa attività realizzata dal Comune di Reggio Emilia, che da solo ha coinvolto 148 richiedenti asilo "in una attività di inserimento basata su tre cardini: il volontariato, inteso come sentirsi parte di una comunità; la conoscenza della lingua italiana, perché solo se si è padroni del mezzo di comunicazione si può prendere parte alla vita cittadina; i tirocini previsti dal progetto Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che nel corso dei 2017 hanno coinvolto 82 persone".

Particolarmente significativi anche i dati relativi all'insegnamento della lingua italiana: "La rete Diritto di parola ha accolto ben 3.700 persone per oltre 24.000 ore di lezione, quasi interamente garantite sempre attraverso il volontariato", ha sottolineato l'assessore Foracchia.
Il presidente di Auser, Sandro Morandi, ha ricordato come "lo scorso febbraio, quando proprio in questa sala iniziammo a ragionare sui progetti di cittadinanza attiva per i richiedenti asilo, timori e perplessità non mancassero, ma ora possiamo affermare che l'esperienza avviata è veramente molto bella ed importante non solo perché creano valore per le comunità, ma soprattutto perché accrescono le relazioni tra le persone".

"Soddisfazione per lavoro svolto insieme a istituzioni e amministrazioni locali" è stata infine espressa dal presidente della Dimora d'Abramo, Luigi Codeluppi: "Se si prova a lavorare come comunità ognuno è più sostenuto e incoraggiato a fare la propria parte: servono tempo e impegno, ma insieme i cambiamenti e le difficoltà si possono affrontare ed è possibile creare maggiore comprensione, e dunque maggiore coesione, sul territorio".
Hanno concluso la mattinata le testimonianze del responsabile dell'Auser di Rubiera – "dove la metà dei richiedenti asilo dopo il volontariato ha trovato un'occupazione" – e di un giovane profugo del Gambia impegnato come volontario a Palazzo Magnani.

Nel dettaglio, dei 435 richiedenti asilo coinvolti in progetti di cittadinanza attiva 189 lo hanno fatto attraverso la convenzione con l'Auser, 9 attraverso l'Albo comunale del volontariato e 237 attraverso 44 associazioni o enti di varia natura (centri sociali, biblioteche, parrocchie, centri per anziani, polisportive, pro-loco, associazioni culturali o di assistenza).

(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)

Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, ha preso parte questa mattina nella sinagoga di via dell'Aquila alla cerimonia di celebrazione del Giorno della memoria.

Dopo aver ricordato come "il presidente Mattarella abbia definito in modo nitido quanto buio e spettrale sia stato quel periodo di storia italiana e quanto grande la sofferenza provocata", nel suo intervento ha invitato gli studenti a non dimenticare che "al centro di questa giornata c'è lo sterminio di milioni di persone, dato drammaticamente oggettivo di una pagina di storia, anche italiana, che ha abbruttito pesantemente il profilo dell'essere umano".

"La premessa di questo sterminio sono appunto le leggi razziali, di cui ricorrono gli 80 anni dalla loro promulgazione, ossia quella classificazione delle persone che rappresenta l'esatto contrario del principio basilare del nostro vivere comune che poi, in modo felice, la nostra Costituzione avrebbe fissato con l'articolo 3 basato sulla dignità e sull'uguaglianza di tutti, senza distinzione alcuna – ha detto il presidente Manghi – Questa grande stortura, che avrebbe poi portato al folle massacro di milioni di persone, era stata preceduta nell'estate del 1938 dall'uscita di un Manifesto sulla razza, elaborato da presunti intellettuali e presunti scienziati che provavano a determinare un fondamento ideologico di giustificazione a quanto sarebbe poi accaduto, con l'infelice scopo di coinvolgere l'intera comunità nella convinzione che quella fosse la strada da seguire".

"Di fronte alla necessità, sempre profonda, di attualizzare il portato storico rispetto al tempo che viviamo – ha aggiunto - non possiamo allora che riflettere con preoccupazione su certi segnali che ancora oggi si colgono e che inducono, in modo sottile o più evidente, a reintrodurre il tema della distinzione tra le persone in una evidente distorsione di natura culturale che è inaccettabile, perché rischia di condurci ad una sorta di assuefazione ad un pensiero penetrante che potrebbe avere effetti simili a quelli di 80 anni fa", ha proseguito Manghi.

Per il presidente della Provincia di Reggio Emilia "non possono dunque passare inosservati gli adesivi in cui Anna Frank appare con la maglia della squadra di calcio rivale o certe evocazioni della razza che spuntano nel dibattuto politico italiano, così come un rigurgito neofascista percepito inizialmente con un po' di leggerezza, ma che in realtà tenta anche attraverso i social media di infiltrarsi soprattutto tra le nuove generazioni".

"Su questo dobbiamo essere tutti molto attenti, perché qui si gioca la partita vera del futuro della nostra comunità e della democrazia che si è generata col sacrificio di tante persone – ha continuato Manghi - Si provano a sminuire gesti, frasi, comportamenti ed azioni sulle quali la nostra testimonianza deve essere forte e inderogabile, dobbiamo essere in campo quotidianamente con i nostri comportamenti a partire dalle istituzioni, da realtà come Istoreco, che svolge un ruolo fondamentale sulla ricerca, sul coinvolgimento delle scuole, sulla diffusione delle testimonianze, sull'esperienza della memoria". "I rappresentanti delle istituzioni devono esercitare il loro ruolo nella nitidezza dei comportamenti, ma soprattutto nella chiarezza della esplicitazioni dei principi inderogabili del nostro vivere comune", ha concluso il presidente della Provincia annunciando che per il quinto anno parteciperà a un Viaggio della memoria, "per accompagnare gli studenti in una di quelle esperienze che devono diventare traccianti nei loro percorsi di vita". "Solo nella grande tenuta collettiva della comunità democratica possiamo trovare un modo per erigere quel muro - in una stagione in cui il mondo si interroga sulla mobilità delle persone, sui temi dell'accoglienza e dell'uguaglianza tra le persone - che è indispensabile per non tornare indietro, perché ci vuole davvero un attimo per riscrivere la storia senza fare tesoro degli errori e degli orrori del passato".

Fonte: Provincia di Reggio Emilia

Mercoledì, 24 Gennaio 2018 16:28

Ponti sul Po: interventi urgenti per oltre 23 milioni

Via libera dalla Conferenza Unificata ai finanziamenti del Ministero delle Infrastrutture Il presidente dell'Upi Manghi: risorse per le Province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. 

24 gennaio 2018

Arriveranno in Emilia-Romagna ben 23,3 dei 35 milioni stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per interventi di emergenza sui ponti dell'asta del fiume Po.

Oggi pomeriggio la Conferenza Unificata ha infatti approvato lo schema di riparto dei fondi previsti dal Decreto fiscale (Legge 172 del 4 dicembre 2017) che saranno trasferiti alle Province interessate. "Per i nostri territori si tratta di un'ottima notizia perché consentirà di effettuare lavori fondamentali per la sicurezza di infrastrutture strategiche e per i cittadini che quotidianamente le utilizzano", dichiara il presidente della Provincia di Reggio Emilia e presidente regionale dell'Unione delle Province d'Italia, Giammaria Manghi, che era nella delegazione dell'Upi nazionale che ha partecipato oggi ai lavori della Conferenza Unificata a Palazzo Cornaro a Roma.

"Nel dettaglio, 12 milioni arriveranno alla Provincia di Parma per finanziare integralmente due interventi particolarmente urgenti sui ponti che collegano Parmense e Cremonese, quello tra Colorno e Casalmaggiore e il ponte Verdi tra Ragazzola e San Daniele Po – aggiunge il presidente regionale dell'Upi - Altri 7,5 milioni andranno alla Provincia di Piacenza per un intervento da 10 milioni a Castelvetro, mentre la Provincia di Reggio Emilia si è vista finanziare 3,8 dei 5 milioni previsti per la messa in sicurezza del ponte tra Guastalla e Dosolo di Mantova".

"Solamente nel Reggiano, la Provincia ha in carico ben 960 chilometri di strade e circa 630 tra ponti, gallerie e viadotti – conclude il presidente Manghi – L'intervento tra Guastalla e Dosolo, concordato con la Provincia di Mantova, prevede la manutenzione straordinaria del manufatto in particolare del cemento armato, dei giunti e delle strutture di appoggio da pianificare sulla base delle indagini dettagliate che verranno effettuate".

 

Fonte: Provincia di Reggio Emilia

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