UniCredit S.p.A.
Sede Sociale: Via Alessandro Specchi 16 - 00186 Roma
Codice Fiscale e P. IVA n° 00348170101
UniCredit
UniCredit è una delle maggiori istituzioni finanziarie in Europa, con un network internazionale distribuito in 50 Paesi, 17 dei quali con una banca commerciale radicata sul territorio. Il Gruppo opera attraverso oltre 8.600 sportelli e circa 149.000 dipendenti, servendo oltre 40 milioni di clienti, con attivi per oltre 850 miliardi di Euro; è una delle banche più solide d’Europa, con un CETier1 di 10,4% (Fully loaded secondo Basilea 3).
Nell’Europa Centro Orientale, UniCredit è l’indiscusso leader di mercato, con quasi 3.500 filiali e attivi pari a circa 146 miliardi di Euro.
UniCredit è attivo nei seguenti Paesi: Austria, Azerbaijan, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria.
Per maggiori informazioni www.unicreditgroup.eu/it - 30 settembre 2014
La nuova organizzazione del team manageriale di UniCredit - approvata dal consiglio di amministrazione di UniCredit del 6 febbraio 2019 - è da oggi pienamente operativa.
Come già precedentemente annunciato, la nuova organizzazione garantisce che il team manageriale che implementerà il nuovo Piano Strategico ne abbia la piena responsabilità sin dall'inizio del processo di sviluppo. Il Piano Strategico 2020-23 sarà presentato a Londra il 3 dicembre 2019.
Il nuovo team manageriale è composto da Francesco Giordano e Olivier Khayat, co-CEO Commercial Banking Western Europe; Gianfranco Bisagni e Niccolò Ubertalli, co-CEO Commercial Banking CEE; Richard Burton, CEO del Corporate and Investment Banking, a riporto diretto di Olivier Khayat e Gianfranco Bisagni; Ranieri de Marchis e Carlo Vivaldi, co-Chief Operating Officer. Finja Kuetz è Deputy COO e Chief Transformation Officer.
Il CEO del Gruppo assume inoltre temporaneamente la guida della funzione Finanza & Controllo, fino a quando verrà nominato un nuovo responsabile.
Il Commercial Banking Italy, che riporta ai co-CEO del Commercial Banking Western Europe, sarà guidato da Andrea Casini e Remo Taricani. Giovanni Ronca, ex co-Head del Commercial Banking Italy, in accordo con la banca, ha annunciato che lascerà il Gruppo.
Stefano Porro è stato nominato co-CFO, al fianco di Mirko Bianchi. I co-CFO riportano al Responsabile di Finanza & Controllo. La nuova area CFO comprende sia le attività precedentemente rientranti nel perimetro CFO che quelle rientranti nel perimetro Group Administrative & Analytics Office.
Jean Pierre Mustier, CEO del Gruppo UniCredit, ha dichiarato: "Sono molto soddisfatto che la nuova organizzazione sia ora pienamente operativa. Il team manageriale potrà così progredire nell'implementazione del nostro prossimo Piano Strategico 2020-23 e correre con successo gli ultimi chilometri della maratona di Transform 2019. Grazie alla nostra organizzazione, UniCredit si confermerà una banca paneuropea vincente".
In sei città italiane, laboratori creativi per bambini e ragazzi. A Bologna l'appuntamento è in programma per il 30 marzo a Palazzo Magnani.
Dal 25 al 31 marzo 2019 è in programma la sesta edizione del Festival della Cultura Creativa – Le banche in Italia per i giovani e il territorio promosso da ABI con la partecipazione delle banche italiane e dedicato a bambini e ragazzi. Tema di quest'anno e filo conduttore che legherà tutte le iniziative organizzate è INTELLIGENZE - Tra evoluzioni naturali e tecnologiche, tra mente ed emozioni per conoscere noi stessi e il futuro che ci circonda.
UniCredit, da sempre attenta allo sviluppo culturale e sociale delle comunità in cui opera, organizza anche quest'anno laboratori artistici in sei città italiane, da nord a sud: Torino, Milano, Verona, Bologna, Roma e Palermo.
A Bologna l'appuntamento è per sabato 30 marzo, presso Palazzo Magnani con SiripArte - laboratori d'arte. In programma "Il diritto di essere intelligenti!", un'iniziativa creativa rivolta a bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni.
L'attività si svolgerà nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30 e dalle 17.30 alle 19.30.
La prenotazione è obbligatoria fino a esaurimento posti, per partecipare basterà scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La conferma della prenotazione giungerà via e-mail.
Per maggiori informazioni: http://www.culturacreativa.it/
Forum delle Economie: UniCredit per l'Agroalimentare strategie e sinergie per coltivare il futuro delle imprese.
A Bologna un focus nazionale organizzato dal Gruppo bancario per riflettere su caratteristiche, punti di forza e aree di miglioramento del comparto.
Presenti imprenditori ed esperti. In programma anche B2B con buyer stranieri
Tra le attività realizzate dalla banca a supporto del settore anche il programma "Coltivare il futuro" che nel triennio 2016-2018 ha permesso l'erogazione di oltre 1,1miliardo di euro in Emilia Romagna, di cui circa 303milioni per l'area di Bologna; e il progetto filiere che in un anno ha registrato 38 accordi siglati sul perimetro nazionale, uno dei quali sull'area felsinea.
BOLOGNA, 19 marzo 2019 - Primo settore per creazione di valore aggiunto in Italia (62 miliardi di euro nel 2018), capace di apportare al Pil nazionale un contributo del 3,9%, anticiclico e virtuoso in resilienza, l'agroalimentare è il più rilevante tra i comparti d'eccellenza del Made in Italy. Qualità, export, innovazione e crescita dimensionale, unita allo sviluppo dei processi di integrazione della filiera, sono le leve capaci di tradurne le forti potenzialità in business sostenibile e di successo.
UniCredit ha scelto FICO Eataly World, come location simbolo dell'agrifood italiano conosciuto nel mondo, per stimolare il confronto e individuare strategie di sviluppo percorribili coinvolgendo esperti, rappresentanti di istituzioni, consorzi e, soprattutto, aziende del comparto: circa 80 gli imprenditori presenti, provenienti principalmente da Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche.
Nel corso dell'incontro sono stati illustrati i temi cardine inerenti scenario e prospettive del settore rilevati dall'Industry Book, analisi condotta dal Corporate Marketing UniCredit sulla base di dati macroeconomici e analisi di bilancio delle imprese. Secondo lo studio, nell'ultimo decennio il settore ha messo in atto profonde trasformazioni, innovando il modello di business e registrando una dinamica migliore di quella dell'industria manifatturiera nel suo complesso. A fronte di una debole domanda interna, l'export ha giocato un ruolo trainante per la crescita: le vendite all'estero del Food&Beverage italiano (prodotti trasformati), sono aumentate più dell'80% negli ultimi 11 anni, e nel 2018 (dati Istat, febbraio 2019) il giro d'affari è stato di oltre 35miliardi di euro; 5,6 miliardi per l'Emilia Romagna che conta oltre 4.800 imprese attive nel settore.
Eppure, la propensione all'export del settore per l'Italia rimane inferiore a quella dei principali concorrenti europei (23% nel F&B e 12% in agricoltura - dati Eurostat), ciò anche a causa delle ridotte dimensioni medie delle aziende, della difficoltà di accesso alle catene di distribuzione internazionale e della concentrazione dei mercati di sbocco: i primi quattro (Germania, Francia, Regno Unito e USA) assorbono infatti il 51% dell'export totale (dati Istat, febbraio 2019). Esiste quindi ancora un elevato potenziale da valorizzare in tema di business oltre confine, implementazione di organizzazione e capacità commerciale delle imprese (anche attraverso la crescita dimensionale e la promozione dei processi di integrazione della filiera) e sviluppo di prodotti ad elevato valore aggiunto capaci di imporsi su nicchie di mercato ad alto rendimento.
Giovanni Ronca, Co Head Italy UniCredit, ha sottolineato che oltre al portafoglio di strumenti finanziari pensati per accompagnare l'operatività ordinaria delle imprese, occorre una finanza più aperta al mercato "capace – ha detto Ronca - di ridurre il rischio di accesso a fonti di finanziamento di debito e di agevolare l'accesso al mercato dei capitali".
"Il settore agroalimentare sta vivendo un trend di sviluppo - ha rimarcato Andrea Casini, Co Head Italy UniCredit -. Partendo dal dialogo costante tra le parti, nato per comprendere meglio le esigenze e trovare insieme le soluzioni più idonee, UniCredit si propone come partner di riferimento per sostenere gli imprenditori del settore".
Ciò si aggiunge ad una serie di attività realizzate dal Gruppo a supporto delle imprese del comparto:
• Il programma "Coltivare il futuro", nato dall'accordo stretto da UniCredit con il MiPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) a supporto delle aziende dell'agroalimentare che nel triennio 2016-2018 ha permesso l'erogazione di 5miliardi e 400milioni di euro in Italia; di cui oltre 1miliardo e 100milioni in Emilia Romagna e, più in dettaglio, circa 303milioni per l'area di Bologna.
• la creazione di un'Area Marketing Centrale UniCredit, in grado di proporre soluzioni e opportunità commerciali idonee alle specifiche esigenze delle imprese e una rete locale ad hoc composta da specialisti,
• il progetto UniCredit volto a rafforzare il valore delle filiere offrendo sostegno finanziario al ciclo produttivo e un più agevole accesso al credito: 38 gli accordi siglati in Italia in un anno, uno dei quali sull'area bolognese (Conserve Italia).
UniCredit, inoltre, grazie alla sua radicata presenza internazionale, con banche leader in 14 mercati principali e un network di uffici e International Center in 18 Paesi del mondo, si impegna a sostenere la crescita delle imprese locali aiutandole a mettere in atto strategie di internazionalizzazione di successo. Tra le azioni intraprese su questo fronte, anche l'organizzazione di B2B, incontri diretti tra aziende italiane e buyer stranieri qualificati, come quello realizzato in occasione del Forum organizzato a Bologna che ha visto partecipare imprenditori provenienti anche da Vietnam, Russia, Germania e Kazakistan.
Quella di Bologna è la prima tappa di un percorso dedicato da UniCredit al settore dell'agroalimentare. Il prossimo appuntamento è previsto a Catania il 21 marzo.