Redazione

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Giovedì, 01 Novembre 2018 09:00

Bio, 5,3 milioni per le mense scolastiche

Biologico. Dalla Conferenza delle Regioni circa 5,3 milioni di euro all'Emilia-Romagna per lo sviluppo delle mense scolastiche bio. La soddisfazione dell'assessore Caselli: "Un risultato che premia il nostro lavoro". È la quota più alta del fondo nazionale stanziato dal ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, davanti a Toscana e Lombardia. La ripartizione basata sul numero dei beneficiari

Bologna – Emilia-Romagna sempre più bio, anche per quanto riguarda le mense scolastiche. È di quasi 5,3 milioni di euro, la quota più alta sulla cifra complessiva di 10 milioni di euro, la tranche finanziaria assegnata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, guidata dal presidente, Stefano Bonaccini - che ha dato via libera allo schema di decreto del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo sul riparto del Fondo nazionale per le mense biologiche per il 2018. La ripartizione è avvenuta in base al numero di beneficiari del servizio di mensa scolastica in ciascun ambito territoriale. Una classifica che vede appunto l'Emilia-Romagna al primo posto in Italia, davanti a Toscana e Lombardia.

Grande soddisfazione è stata espressa dall'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli: "È il risultato del lavoro che da tempo stiamo portando avanti per promuovere il biologico all'interno dei servizi di ristorazione collettiva pubblica. Un impegno che viene da lontano: nel 2002 abbiamo approvato una legge ad hoc che prevede l'utilizzo del 100% di materie prime biologiche nella preparazione dei pasti nelle scuole dell'obbligo. Negli anni seguenti abbiamo sostenuto progetti di educazione alimentare sui prodotti biologici rivolti alle scuole e ai cittadini. Inoltre, abbiamo attivato servizi di informazione e formazione degli operatori del settore. Grazie a questa intensa attività la nostra regione è oggi la prima a livello nazionale per numero di mense bio".

In Emilia-Romagna sono oltre 330 le strutture - scuole d'infanzia, asili nido, primarie, secondarie e istituti comprensivi - che riceveranno i fondi stanziati dal Mipaaft a copertura delle maggiori spese sostenute per l'erogazione dei pasti bio e per realizzare progetti di informazione e di promozione nelle scuole di accompagnamento al servizio di refezione. /G.Ma

I FONDI PER I PROGETTI DI PARMA?  Laura Cavandoli (LEGA): "Invece del Governo, Giunta Pizzarotti ringrazia anonima circolare"

Parma 31 ottobre 2018 - "Il Governo ha sbloccato oltre 11 milioni di euro che permetteranno al Comune di Parma di avviare tanti progetti anche in vista del 2020, ma l'assessore Ferretti è stato così gentile da citare solo una "anonima circolare ministeriale'. Sarebbe stato più onesto, invece, ringraziare il Governo del Cambiamento e in particolare la Lega che ha voluto liberare dal patto di stabilità gli investimenti dei Comuni", lo dice Laura Cavandoli, parlamentare parmigiana della Lega.

"Si tratta di 11 milioni e 400 mila euro – prosegue la Cavandoli - tenuti bloccati dal precedente Governo PD e che adesso possono essere utilizzati dal Comune di Parma per una lunga lista di progetti che riguarderanno l'acquisizione e manutenzione di alloggi Erp, l'appalto per l'illuminazione pubblica, le piste ciclabili, la riqualificazione del Complesso di San Paolo, il Wopa, il Palazzetto Eucherio San Vitale, l'impermeabilizzazione del sottopasso di via Mazzini, la Cittadella, l'Ospedale Vecchio, il Parco Ex Eridania, il rifacimento del parcheggio dell'Auditorium Paganini."

"Insomma – aggiunge l'esponente del Carroccio – dopo 6 anni di letargo, il sindaco avrà finalmente qualche progetto da spendere nella campagna elettorale che si appresta a fare per le regionali insieme al PD. Ironia della sorte, lo farà con soldi che il Comune può utilizzare grazie al Governo dei tanto odiati Lega e 5Stelle".

"Vi aspettavate un grazie? – ironizza la Cavandoli – Pur di non ammettere che il Governo sta aiutando Parma e gli altri Comuni penalizzati dai suoi amici del PD, hanno deciso di ringraziare una anonima 'circolare ministeriale'. Si sarà scritta da sola? Fa ridere, ma è così."

"Vedrete che più questo Governo farà bene - conclude Cavandoli – più la Giunta di Parma lo attaccherà come ha fatto sul Decreto Sicurezza. Fino ad ora hanno scelto l'opposizione politica alla collaborazione amministrativa. Una scelta che riteniamo sbagliata: nell'interesse di Parma speriamo cambino rotta. Ma noi andremo avanti a rispondere alle esigenze di cittadini e amministrazioni".

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Laura Cavandoli
Deputato Lega XVIII legislatura
Consigliere comunale Lega Nord a Parma

Ryanair e Wizz: bagaglio a mano a pagamento sospesa la nuova policy. Secondo l'Antitrust la richiesta di un supplemento per un elemento essenziale fornisce una falsa rappresentazione del reale prezzo del biglietto e vizia il confronto con altre compagnie

L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, a seguito dell'avvio di un procedimento istruttorio, ha disposto in via cautelare la sospensione della nuova policy bagagli a mano delle compagnie low-cost Ryanair e Wizz Air, che sarebbe entrata in vigore dal primo novembre 2018.

Lo si legge in una nota dell'Antitrust. In base alla nuova policy «è richiesto un supplemento di prezzo per il bagaglio a mano (trolley), che rappresenta tuttavia, spiega, un onere non eventuale e prevedibile per il consumatore che dovrebbe essere ricompreso nella tariffa standard».«Di conseguenza, secondo l'Antitrust, la richiesta di un supplemento per un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo, quale il bagaglio a mano, fornisce una falsa rappresentazione del reale prezzo del biglietto e vizia il confronto con le tariffe delle altre compagnie, inducendo in errore il consumatore».

In base alla decisione dell'Authority, Ryanair e Wizz Air dovranno quindi sospendere provvisoriamente ogni attività diretta a richiedere un supplemento di prezzo, rispetto alla tariffa standard, per il trasporto del 'bagaglio a mano grande' (trolley), mettendo gratuitamente a disposizione dei consumatori, a bordo o in stiva, uno spazio equivalente a quello predisposto per il trasporto dei bagagli a mano nell'aeromobile.

Le compagnie, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", il 60% dei viaggiatori non sarà interessato dai cambiamenti.dovranno comunicare all'Autorità entro 5 giorni le misure adottate in ottemperanza a quanto deciso.

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(31 ottobre 2018)

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