In Emilia Romagna e dunque anche a Reggio Emilia non è in atto nessuna sospensione delle donazioni di sangue a causa di West Nile Virus (WNV) in quanto ogni sacca donata viene sottoposta a un test molto sensibile e specifico per la rilevazione di questo virus.
Lo chiarisce la Direzione dell'Azienda Usl di Reggio Emilia per tranquillizzare i molti donatori che nei giorni scorsi avevano chiamato il centralino di Avis chiedendo spiegazioni. Nessuno dovrà dunque annullare l'appuntamento con il prezioso atto di donazione.
La Direzione dell'Azienda USL di Reggio Emilia informa che oggi, 30 agosto, è pervenuta la segnalazione di un caso sospetto di malattia da Zika virus in una persona residente nel Comune di Quattro Castella da poco rientrata da un soggiorno a Cuba, paese interessato in questo momento da una epidemia della malattia. Le condizioni della persona sono buone e non destano preoccupazione.
La malattia da virus Zika si manifesta di solito con una sintomatologia lieve: febbre, dolori ossei e muscolari, oppure con manifestazioni cutanee che ricordano quelle da morbillo, a volte accompagnate da prurito; può però dare conseguenze gravi nel caso sia contratta in gravidanza, in questo caso il neonato potrebbe risultare affetto da disturbi neurologici e cognitivi, da microcefalia.
L'infezione si può trasmettere principalmente con due modalità: tramite la puntura di zanzare tigre infette oppure in caso di rapporti sessuali con partner maschile infetto. Finora tutti i cittadini italiani che hanno contratto Zika virus si sono infettati principalmente durante un viaggio all'estero, si tratta quindi di casi importati di malattia.
Per impedire la diffusione a livello locale quando viene segnalato un caso, anche solo sospetto, vengono effettuati trattamenti di disinfestazione nell'area di 100 metri attorno ai luoghi dove l'ammalato ha soggiornato nelle giornate precedenti la comparsa dei sintomi, per eliminare tutte le zanzare tigre presenti. In questo modo si evita che qualche zanzara che si può essere infettata pungendo la persona malata possa poi trasmettere la malattia ad altre persone residenti in quella zona.
I Comuni interessati in questa occasione, Quattro Castella e Reggio Emilia, città in cui la persona lavora, hanno già organizzato in collaborazione con IREN, i trattamenti di disinfestazione nei luoghi di permanenza della persona che ha contratto il virus. Trattamenti che saranno ripetuti e completati nei prossimi giorni, se la diagnosi sarà confermata.
Si richiama l'importanza, per prevenire il rischio di introduzione nel nostro Paese di malattie un tempo presenti solo in aree tropicali, di mettere in atto tutti gli interventi tesi a ridurre la presenza e diffusione di zanzare anche da parte dei cittadini.
Per chi viaggia all'estero verso uno dei tanti paesi dove Zika virus è ampiamente diffuso, è importante informarsi sulle misure di protezione personale da adottare: gli ambulatori del Servizio Igiene e Sanità Pubblica sono a disposizione per effettuare consulenze individuali gratuite utili per preparare bene il proprio viaggio.
Per saperne di più, è possibile consultare il sito regionale specifico: http://www.zanzaratigreonline.it/
Tra vulnerabilità, instabilità sociale e realtà distorta. Cereali e dintorni, mercati nervosi. Pomodoro, i nuovi vertici dell'OI Pomodoro. Zika e i casi in Svizzera. Ekoclub International. Emilia Romagna e Argentina sempre più vicine. Prezzi Agricoli e deflazione accentuata.
SOMMARIO Anno 15 - n° 29 24 luglio 2016 (allegato file scaricabile in pdf)
1.1 editoriale Tra vulnerabilità, instabilità sociale e realtà distorta
2.1 Cereali Cereali e dintorni. Mercati nervosi e i fondi vanno all'incasso
3.1 Lattiero Caseario Formaggi DOP stabili.
4.1 pomodoro OI Pomodoro da industria. Alla guida i tre vicepresidenti.
4.2 cereali Cereali, Mercuri: soddisfazione per le risorse presentate al tavolo di filiera
5.1 clima e ttip Clima, si predica bene ma si razzola male
5.2 salute Zika, è allarme in Svizzera e non solo
7.1 ambiente Palazzolo, il workcamp quest'anno sarà coordinato dall'Ekoclub International
8.1 emilia romagna Agricoltura. Si rafforza la collaborazione tra Emilia-Romagna ed Argentina
8.2 latte crisi Calzolari. pacchetto anticrisi UE novità importante a disposizione del ministro Martina
9.1 prezzi agricoli Ismea, continua la discesa dei prezzi agricoli a giugno
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
Zika, è allarme dalla Svizzera: 28 casi tra cui molte donne incinte. A rischio Italia e Francia fra i Paesi più in pericolo nell'Ue. Per l'Oms il rischio è concreto. Sospetto caso a Modena.
Quello che gli esperti europei e americani profetizzavano e temevano è accaduto. In realtà il 18 maggio, un rapporto dell'ufficio europeo dell'Oms, affermava che vi era un rischio concreto della probabilità dell'arrivo di focolai di virus Zika in Europa. Lo studio aveva spiegato come la stessa Tigre sarebbe potuta diventare un vettore per la Zika. classificando il pericolo «da lieve a moderato» a seconda del paese, con l'Italia che, insieme alla Francia, è considerata tra quelli più a rischio. Ora la notizia è stata confermata solo che l'allarme viene dalla vicina Svizzera dove sono stati segnalati finora 28 casi di persone affette dal virus Zika.
Lo ha comunicato oggi (18 luglio ndr) l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), nel suo ultimo bollettino. Tra i contagiati vi sono diverse donne incinte. L'UFSP precisa che si tratta del numero registrato da quando è stato introdotto l'obbligo di comunicazione, in marzo, e che "corrisponde più o meno a quanto ci attendevamo", ha detto il capo della divisione malattie trasmissibili dell'UFSP Daniel Koch al Blick.
La settimana scorsa i casi registrati erano 27 e all'inizio di maggio erano 16. Normalmente il virus Zika è relativamente innocuo, ma è motivo di preoccupazione se contratto dalle future mamme. Le donne incinte che in Svizzera sono affette da Zika si trovano tutte in cura, ha aggiunto Koch senza fornire informazioni precise sulle condizioni di salute delle pazienti. Difficile dire come evolverà la situazione in Svizzera a livello di casi, ha puntualizzato. Intanto nelle ultime ore un caso di contagio si sospetta anche in Italia a Modena.
Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", sempre puntuale nell'avvisare i cittadini, ricorda che il virus Zika, si trasmette principalmente dalle punture della zanzara del genere Aedes aegypti ma la paura è che Zika possa adattarsi nel tempo a essere trasmesso attraverso la zanzara tigre. In questo caso la malattia si potrebbe diffondere rapidamente anche dalle nostre parti. A questo punto diventa ancora più importante la prevenzione.
La zanzara tigre vive all'aperto e predilige deporre le uova in aree aperte, come parchi, ma anche cortili, deponendo le uova in piccole raccolte d'acqua. Per questo, è necessario monitorare tutte le zone in cui l'acqua ristagna, come i sottovasi di piante e fiori, le aiuole e le vasche e fontane ornamentali, qualsiasi contenitore lasciato all'aperto, le grondaie. Bisogna assolutamente evitare di lasciare ristagni di acqua. Se si hanno fontane nei propri giardini si dovrebbe mettere all'interno dei pesci rossi, che sono grandi predatori delle larve di zanzara. In commercio inoltre vi sono dei prodotti larvicidi specifici che si acquistano in farmacia. Nella maggior parte delle persone l'infezione da Zika è asintomatica. Nel 20-40% dei casi possono manifestarsi febbre, eruzioni cutanee, mal di testa e dolori articolari. Se ad aver contratto il virus è una donna incinta, esiste invece il pericolo che il bimbo partorito sia affetto da microcefalia o presenti altre malformazioni del cranio e del cervello.
(Fonte Giovanni D'agata sportello dei diritti - Lecce 18 luglio 2016)