Parma: nella scorsa mattinata, la Questura di Parma, nell’ambito del progetto “QUESTO NON E’ AMORE”, ha organizzato un altro gazebo a Sorbolo, per offrire, anche in provincia, un servizio di informazione e sensibilizzazione relativamente al fenomeno della violenza contro le donne (c.d. violenza di genere).
Abbiamo, non a caso, deciso di essere presenti nel periodo di San Valentino perché la Polizia di Stato vuole ricordare tutto ciò che amore non è.
L’argomento della violenza di genere è un fenomeno trasversale a tutte le fasce sociali, per combatterlo è necessario anche un deciso cambiamento culturale che possa aiutare le donne a vincere la paura, rompendo l’isolamento e la vergogna, nella consapevolezza di avere degli strumenti di contrasto, di sostegno e di tutela. Per questo fine precipuo, quindi, vengono organizzati i gazebo, ossia per far conoscere alle donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica e sociale, che esiste una fitta rete di istituzioni, enti locali ed associazioni di volontariato che ogni giorno si impegnano per affermare una parità di genere contro stereotipi e pregiudizi e che il poliziotto rappresenta uno snodo fondamentale di questa rete.
Il progetto tende a stabilire un contatto diretto con le donne che saranno accolte da psicologi, operatori della polizia giudiziaria e rappresentanti di associazioni, pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.
Durante l’incontro era presente il Dirigente della Divisione Anticrimine, il Vice Questore Dott.ssa Silvia Gentili.
Resoconto servizio congiunto, forze dell’ordine e personale A.S.L., svolto nel pomeriggio dell’11 febbraio 2020.
Parma – Il pomeriggio dell’11 febbraio 2020 la Questura di Parma ha posto in essere una proficua attività di prevenzione e repressione nell’ambito del servizio di controllo straordinario del territorio.
In particolare, il servizio svolto è stato concepito e realizzato per effettuare incisivi controlli presso gli esercizi commerciali destinati alla compravendita di merci, alimentari e non, presso i pubblici esercizi adibiti alla vendita di bevande e alimenti e nei centri scommesse. Controlli finalizzati a verificare la regolarità, tanto sul piano amministrativo che sanitario, degli esercizi predetti nonché la loro frequentazione accertando l’eventuale presenza di soggetti pregiudicati, di cittadini extracomunitari pericolosi non in regola sul Territorio Nazionale e di minori cui sono preclusi tanto l’alcool quanto le scommesse. A questi controlli amministrativo/preventivo si accompagnavano quelli repressivo/preventivi finalizzati al contrasto delle attività di spaccio nelle zone cittadine maggiormente interessate dal fenomeno.
Detta attività ha visto il coinvolgimento di due equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, di una Unità del Reparto Cinofili di Bologna accompagnata dal cane poliziotto Irvin, di due Ispettori della locale Azienda Sanitaria, di un equipaggio del locale Comando di Polizia Municipale, e della locale divisione P.A.S.I., tutti coordinati da un equipaggio della Questura di Parma.
Il coinvolgimento dei soggetti predetti si innesta nell’ambito di una strategia collaborativa volta a massimizzare le forze pubbliche impiegandole nei relativi settori di competenza, in un’ottica sinergica.
In particolare, il servizio svolto ha interessato 3 pubblici esercizi adibiti a vendita e consumo di bevande e alimenti e 4 esercizi commerciali destinati alla compravendita di merci alimentari e non. Qui gli Ispettori della locale Azienda Sanitaria, unitamente all’equipaggio del locale Comando di Polizia Municipale, verificavano l’adeguatezza strutturale e l’igiene dei locali, il conseguimento del certificato HACCP, la rintracciabilità dei prodotti venduti e somministrati nonché la modalità di conservazione degli stessi, la divisione P.A.S.I. accertava invece il possesso delle prescritte autorizzazioni amministrative. Al termine dei controlli di rito venivano consegnati ai titolari Verbali di Ispezione attestanti “non conformità minori”. Contestualmente ai predetti controlli si procedeva a identificare gli avventori presenti e venivano nella circostanza rintracciati alcuni cittadini extracomunitari già gravati dall’ordine di lasciare il t.n., ancora in corso di validità(tempo per ottemperarvi 7 giorni).
L’attività di prevenzione e controllo si estendeva a 2 sale scommesse, denominate Admiral Club, presso le quali la divisione P.A.S.I della Questura di Parma, unitamente a un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, accertava il possesso della licenza di pubblica sicurezza e della concessione rilasciata dall’Agenzia Autonoma Monopolio di Stato. I controlli sono stati estesi agli avventori delle stesse i quali sono stati debitamente identificati. Presso le sale in oggetto non sono state riscontrate anomalie.
Sul piano delle attività volte al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, Irvin, il cane poliziotto condotto dalla unità del Reparto Cinofili di Bologna, rinveniva 134,96 grammi di sostanza stupefacente del tipo Marijuana e 1,4 grammi di sostanza stupefacente del tipo Hashish nella zona compresa tra Viale dei Mille e Viale Vittoria e presso il Parco Ducale.
I controlli ai locale e ai c.d. Africa Market si sono estesi lungo le vie del quartiere Oltretorrente e lungo quelle del quartiere S. Leonardo.
Reggio Emilia 11 febbraio 2020 - Questa mattina, presso l’Istituto reggiano il personale di Polizia Penitenziaria sarebbe stato costretto ad un surplus di lavoro a causa di svariati eventi critici causati da detenuti che definire intemperanti sta diventando un vero e proprio eufemismo.
Sarebbero stati tre gli eventi di maggior rilievo affrontati con la consueta elevatissima professionalità dal personale in divisa, che continua a sacrificare la propria incolumità fisica pur di portare a termine il mandato istituzionale cui è preposto dal giorno in cui ha giurato fedeltà allo Stato.
Ci risulta, difatti, che altri 3 Poliziotti Penitenziari avrebbero dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del nosocomio cittadino, dopo aver affrontato e risolto i suddetti eventi critici, consistiti in un tentativo di impiccagione, in un rifiuto di far rientro nel reparto detentivo di appartenenza dopo l’ora d’aria e, per finire, in una gravissima aggressione perpetrata ai danni del personale in divisa, da parte di un detenuto magrebino che, addirittura, si sarebbe procurato dei tagli per poi schizzare sangue contro i Poliziotti intervenuti a mitigare la sua furia animalesca, finendo per centrarne uno in pieno volto.
Gli uomini in divisa avrebbero vissuto attimi di grande spavento, paura che perdura e cresce a causa delle procedure di profilassi cui, almeno uno di loro, si starebbe sottoponendo presso il pronto soccorso dell’ospedale reggiano a seguito del contatto col sangue del detenuto.
Ci siamo persino stancati di invocare il trasferimento di questi soggetti, secondo quanto previsto dalla circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, perché questa è una soluzione tampone che sposta il problema da un carcere all’altro. L’Amministrazione tutta e la classe politica devono farsi carico del problema senza più alcun indugio e fornire strumenti (taser?), formazione (altri corpi, ad esempio, partecipano a continui corsi di aggiornamento sulle regole d’ingaggio), adeguate strutture detentive (noi siamo per la creazione di reparti di osservazione psichiatrica per il contenimento e la cura dei detenuti psichiatrici, appurato il fallimento inappellabile delle Rems).
D’ora in avanti grideremo con forza la nostra rabbia ed il nostro risentimento nei confronti di chi potrebbe e dovrebbe intervenire, ma ha scelto di non farlo, a cominciare dal sit-in del 14/02/2020 organizzato unitamente ad altre OO.SS. dinanzi al Carcere di Parma.
F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti
Alle ore 23:45 di sabato scorso, una Squadra Volante è intervenuta presso il fast food di Via Eritrea a seguito di una segnalazione di rissa.
Reggio Emilia 11 febbraio 2020 - I quattro corrissanti erano venuti alle mani per futili motivi riguardanti la somministrazione di una pietanza.
Era iniziato tutto quando un cliente reggiano V.M. classe 1997, palesemente in stato di ebbrezza etilica, aveva iniziato a proferire espressioni offensive all’indirizzo del proprietario del locale di nazionalità pakistana A.W., classe 1990, di un suo dipendente A.M., classe 1998, anch’egli pakistano, ed un altro cliente di nazionalità ghambiana, D.Z. classe 1998, frasi offensive da cui è scaturita la colluttazione.
Uno dei soggetti è stato trasportato con l’ambulanza presso il locale Arcispedale Santa Maria Muova, e accettato con codice 1.
Le persone coinvolte sono state tutte deferite in stato di libertà per rissa.
La Polizia di Stato, il Ministero dell’Istruzione, con Una vita da social l’11 febbraio per incontrare 60mila studenti sul tema del cyberbullismo
Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2020, che quest’anno si terrà domani 11 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, ha organizzato workshop e dibattiti sul tema del cyberbullismo su tutto il territorio nazionale.
Si tratta di un’edizione speciale del progetto Una vita da social con lo svolgimento in contemporanea di incontri con oltre 60.000 ragazzi presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani
Lo slogan della campagna sarà “insieme per un internet migliore”.
L’obiettivo delle attività di prevenzione/informazione è quello di coinvolgere, educare e formare i ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre i rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolando i giovani a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale.
L’evento nella provincia di Modena interesserà la scuola secondaria di primo grado Margherita Hack di Carpi; l’incontro sarà tenuto da personale della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Modena, unitamente al Dirigente del Commissariato di P.S. di Carpi, dalle 9.30 alle 13.00 di domani, presso il suddetto istituto scolastico.
Questo appuntamento è stato preceduto da un altro incontro, organizzato dal Commissariato di P.S. di Carpi, svoltosi il 28 novembre 2019, che ha coinvolto sul tema genitori e docenti della medesima scuola.
“La sensibilizzazione sui temi della sicurezza online e sull’uso responsabile della rete – dichiara Nunzia Ciardi Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni - è un impegno quotidiano della Polizia Postale e delle Comunicazioni. E la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è imprescindibile. Iniziative come quella della giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet, continua Ciardi, celebrata ormai in oltre 150 paesi tra cui l’Italia, sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di persone, giovani e adulti, che a loro volta sono ineliminabili figure di riferimento per orientare i più piccoli ad un uso sicuro e responsabile della rete”.
L’incontro a Parma per la giornata del Safer internet Day
Proprio per la giornata del Safer internet Day, quest’oggi, personale della Polizia Postale della Sezione di Parma ha incontrato i giovani studenti dell’I.C. Micheli nel teatro dell’Istituto, che ha raccolto alcune centinaia di studenti.
I temi affrontati con i ragazzi, che si sono dimostrati entusiasti dell’incontro, hanno riguardato proprio tutti quegli aspetti più sopra sottolineati. Con particolare riferimento al tema del bullismo e del Cyberbullismo sono stati forniti diversi consigli utili così come riguardo alle buone pratiche per navigare in sicurezza.
Questi incontri, che ci vedono impegnati in Parma e provincia in diversi istituti proseguiranno già nelle prossime settimane
(In allegato i dati nazionali e regionali e provinciali)
La Polizia di Stato, il Ministero dell’Istruzione, con Una vita da social l’11 febbraio per incontrare 60mila studenti sul tema del cyberbullismo
Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2020, che quest’anno si terrà domani 11 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, ha organizzato workshop e dibattiti sul tema del cyberbullismo su tutto il territorio nazionale.
Si tratta di un’edizione speciale del progetto Una vita da social con lo svolgimento in contemporanea di incontri con oltre 60.000 ragazzi presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani
Lo slogan della campagna sarà “insieme per un internet migliore”.
L’obiettivo delle attività di prevenzione/informazione è quello di coinvolgere, educare e formare i ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre i rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolando i giovani a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale.
L’evento nella provincia di Modena interesserà la scuola secondaria di primo grado Margherita Hack di Carpi; l’incontro sarà tenuto da personale della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Modena, unitamente al Dirigente del Commissariato di P.S. di Carpi, dalle 9.30 alle 13.00 di domani, presso il suddetto istituto scolastico.
Questo appuntamento è stato preceduto da un altro incontro, organizzato dal Commissariato di P.S. di Carpi, svoltosi il 28 novembre 2019, che ha coinvolto sul tema genitori e docenti della medesima scuola.
“La sensibilizzazione sui temi della sicurezza online e sull’uso responsabile della rete – dichiara Nunzia Ciardi Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni - è un impegno quotidiano della Polizia Postale e delle Comunicazioni. E la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è imprescindibile. Iniziative come quella della giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet, continua Ciardi, celebrata ormai in oltre 150 paesi tra cui l’Italia, sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di persone, giovani e adulti, che a loro volta sono ineliminabili figure di riferimento per orientare i più piccoli ad un uso sicuro e responsabile della rete”.
“In questo campo la prevenzione continua ad essere la strategia migliore per contrastare il fenomeno” – afferma il Dirigente del Compartimento Emilia Romagna, Geo Ceccaroli – “Per questo motivo che, anche grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale e del Reparto Pediatria dell’Ospedale Sant’Orsola, stiamo portando avanti progetti per l’informazione/formazione all’uso consapevole dei nuovi strumenti di comunicazione indirizzati non solo ai minori – che rappresentano i nostri principali interlocutori – ma anche a tutte quelle figure di riferimento e “di garanzia” attorno a loro, quali genitori, insegnanti, sanitari”.
(In allegato i dati nazionali e regionali e provinciali)
Continuano i controlli del territorio massivi e l’attività di espulsione di cittadini stranieri pericolosi ed irregolari
Parma 8 febbraio 2020 - Continua l’attenta attività di prevenzione rispetto alla commissione di reati predatori da parte dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che nel corso della settimana ha messo in atto un’intensa attività di controllo del territorio, su segnalazione e di iniziativa.
A questa attività si aggiunge quella svolta nella serata di ieri durante un servizio straordinario di controllo del territorio che vedeva tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e una pattuglia della Polizia Municipale coordinate dal Dirigente l’UPGSP. Il servizio, finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, si concentrava nelle zone cittadine maggiormente interessate dal fenomeno e si impegnava nel controllo di diversi cittadini stranieri taluni dei quali risultati poi avere precedenti in materia di spaccio.
Durante i controlli si procedeva altresì alla denuncia di due soggetti gravati dal divieto di ritorno a Parma.
L’attività di prevenzione si estendeva al controllo avventori, interessando centri scommesse e pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande del centro cittadino.
All’attività pervasiva di controlli si è affiancata quella dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Parma nella settimana che va dal 01.02.2020 al 07.02.2020. La stessa ha infatti proceduto all’allontanamento di quattro soggetti di origine extracomunitaria gravati da precedenti penali. In particolare, un cittadino di origini tunisine, detenuto presso il locale Istituto Penitenziario per reati in materia di stupefacenti, contro il patrimonio e la persona, è stato coattivamente allontanato dal Territorio Nazionale. Su di lui gravavano molteplici provvedimenti di espulsione la cui esecuzione era ostacolata dalla difficoltà a risalire alle esatte generalità del soggetto.
Ed ancora, un cittadino guineano, rintracciato nel quartiere S. Leonardo dalla Squadra Volante, gravato da precedenti in materia di stupefacenti, reati contro la persona e il patrimonio, è stato condotto presso il C.P.R. di Roma, Ponte Galeria, a seguito del provvedimento del Questore di Parma che ne disponeva appunto l’accompagnamento.
In data 03.02.2020 un cittadino nigeriano, trovato in atteggiamenti sospetti dagli Agenti delle Volanti in Viale Vittoria, irregolare sul Territorio Nazionale e gravato da precedenti per spaccio e colpito da plurimi provvedimenti di espulsione, è stato accompagnato presso il C.P.R. di Brindisi.
Da ultimo, un cittadino ucraino, destinatario di una segnalazione per lite in famiglia, soggetto rispetto al quale vi è stato sempre l’intervento di una pattuglia delle Volanti, sarà coattivamente imbarcato su un vettore aereo in data odierna.
A questi allontanamenti si aggiungono nr. 4 provvedimenti di espulsione determinati dal Prefetto di Parma cui sono seguiti contestuali Ordini del Questore di Parma ad abbandonare il Territorio Nazionale.
Dal resoconto delle attività emerge chiaramente quella che riteniamo un’efficace strategia per garantire la sicurezza della città, ovvero, operando una scrupolosa attività di analisi, a cui conseguono intenti controlli operativi su strada, a seguito dei quali i soggetti pericolosi vengono espulsi, allontanandoli fisicamente dalla nostra città.
Dopo i gravi eventi critici di Parma, un altro episodio di violenza si sarebbe verificato, in serata, stavolta presso il carcere di Reggio Emilia.
Un poliziotto intervenuto a dividere due detenuti che stavano azzuffandosi sarebbe stato strattonato da uno dei due per poi finire contro il cancello di una camera di pernottamento, riportando un trauma ad un braccio.
Attualmente il poliziotto sarebbe in attesa di essere accompagnato presso il pronto soccorso dell'Ospedale di Reggio per gli accertamenti del caso
Non abbiamo più parole per esprimere il nostro sconcerto e la nostra rabbia per il continuo verificarsi di tali episodi a danno del personale in divisa; abbiamo la netta sensazione che lo Stato abbia abbandonato i propri servitori, lasciandoli in balia di energumeni e pazzi della peggiore specie, senza strumenti ne’ formazione specifica per poter affrontare la furia di carcerati sempre più violenti e sfacciati.
Il SiNAPPe non può che continuare, nell’immediato, a chiedere l’URGENTISSIMO trasferimento dei detenuti responsabili dell'evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e, nel medio termine, una soluzione definitiva del problema, che non può che passare attraverso la riapertura di Istituti per la cura di detenuti psichiatrici che, superando le criticità che hanno portato a chiudere gli OPG, favoriscano il ripristino di condizioni lavorative dignitose e sicure per il personale in divisa.
Si sollecitano, altresì, le richieste di rivedere la dotazione di strumenti atti a rispondere alle offese dei detenuti per evitare il continuo ripetersi di aggressioni ed eventi critici di ogni genere e di tornare ad investire nella formazione del personale.
F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti
Recidivo 65enne, italiano, nuovamente denunciato per eccessivo avvicinamento alla vittima.
Già tratto in arresto per il reato di stalking in flagranza, circa un anno fa, e nonostante non stesse mettendo in atto comportamenti offensivi verso la sua vittima, motivo per il quale gli era stato vietato l'avvicinamento, il soggetto era invece nello stesso locale e in vicinanza proprio della donna.
Quest'ultima ha perciò chiamato il 113 che a seguito della misura introdotta con il recente codice rosso (violazione al divieto di avvicinamento), il 65enne è stato nuovamente denunciato a piede libero alla autorità giudiziaria.
Controllo Integrato del Territorio: verifiche di Polizia di Stato e Polizia Municipale dell’UCMAN a Concordia
Modena 30 gennaio 2020 - Nell’ambito del Controllo Integrato del Territorio, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola, coadiuvato dal Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e da uomini della Polizia Municipale dell’Unione Comuni dell’Area Nord, ha effettuato una serie di verifiche nel comune di Concordia.
In particolare, i controlli hanno interessato alcuni immobili ove era stato segnalato un “viavai” sospetto, soprattutto in orario notturno.
È stata accertata la presenza di sette persone di nazionalità straniera, tutte regolarmente soggiornanti in Italia, di cui tre occupanti un immobile dichiarato inagibile con ordinanza sindacale. Il capo famiglia è stato denunciato per inottemperanza all’ordine dell’autorità.
Nel corso del servizio è stato fermato un cittadino pakistano di 28 anni alla guida di una autovettura, il quale era in possesso di una patente falsa. L’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di guida senza patente, falsità materiale e uso di atto falso. Il proprietario del mezzo è stato denunciato per incauto affidamento del veicolo.