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Lunedì 10 Ottobre a Modena si terrà un esclusivo evento di degustazione organizzato da Première Italia: 70 pregiate bollicine, 21 terroirs di 21 produttori differenti tutti da assaporare e ricordare.

Modena 07 Ottobre 2016 -

Sta per arrivare una giornata per veri appassionati di bollicine. Lunedì 10 Ottobre a Modena si terrà un esclusivo evento di degustazione organizzato da Première Italia: 70 pregiate bollicine, 21 terroirs di 21 produttori differenti tutti da assaporare e ricordare.

Dalle 10 alle 18 si potranno sorseggiare alcuni dei grandi nomi della spumantistica internazionale. Saranno i padroni di casa Alessandro e Mario Federzoni a presentare le diverse etichette, accuratamente selezionate per offrire ai presentiun'esperienza di degustazione unica. Location d'eccezione sarà Villa al Corletto, cornice perfetta per questa occasione unica di conoscere in modo più approfondito le diverse aziende non solo attraverso le bollicine, ma anche dalle parole dei produttori stessi.

Insieme al buon bere, anche una degustazione food con prodotti scelti quali Mortadella Villani, Parmigiano Reggiano del Consorzio, in diverse stagionature, ed panettone allo champagne dell’Antica Pasticceria Muzzi. Inoltre, alle ore 13 verrà servito un risotto allo champagne e Parmigiano Reggiano firmato dallo chef Luca Balboni.

Ecco i rappresentanti per lo Champagne presenti all'evento:

- De Venoge – Épernay;

- Pierre Legras – Chouilly – Côte des Blancs;

- Demière Ansiot – Oger – Côte des Blancs;

- Jacques Rousseaux – Verzenay – Montagne di Reims;

- Marc Chauvet – Rilly la Montagne – Montagne di Reims;

- Treslon – Vallée de l’Ardre;

- Mary Sessile – Treslon – Vallée de L’Ardre;

- Binon – Coquard – Spoy – Bar-Sur-Aube;

- Morel Père & Fils – Les Riceys – Bar-Sur-Seine;

- Erick Schreiber– Courteron – Bar-Sur-Seine.

Poi ci saranno i rappresentanti della Borgogna con Pierre Ponnelle– Beaune – Côte d’Or, la Loira con Monmousseau – Montrichard – Loir-et-Cher e l’Alsazia con Cremant d’Alsace, Dopff au Moulin – Riquewihr – Haut-Rhin.

Per la Spagna sarà portavoce Mas Bertran – Saint Martì Sarroca – Alto Penedés, mentre l’Italia vedrà presenti tutte le maggiori regioni del vino: il Trentino Alto – Adige, con le Cantine Roverè della Luna – Roverè della Luna – Chiusa di Salorno (Trento); la Franciacorta, con Ugo Vezzoli – San Pancrazio – Franciacorta (Brescia); l’Umbria con Decugnano dei Barbi – Fossatello – Orvieto (Terni); l’Emilia Romagna con Azienda Agricola De Pietri – Saliceto Buzzalino (Modena) e Podere Pavolini – Bacedasco (Piacenza); il Veneto, con Le Contesse – Tezze di Vazzola – Valdobbiadene (Treviso); la Campania, con Telaro – Roccamolfina – Galluccio (Caserta).

 

Per informazioni e prenotazioni:

Strada Corletto Sud, 382 – 41126 Modena

Tel. +39 059 512373

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www.premiereitalia.it

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Dall'8 al 16 Ottobre il territorio di Modena ospiterà la fiera itinerante “Frutti Antichi e biodiversità” per la tutela di varietà particolari di frutta e fiori antiche e la salvaguardia dell'ambiente. Una ricerca e selezione che vede in prima fila la Gelateria Bloom, tra sorbetti dai gusti particolari e incontri culturali.

Modena 06 Ottobre 2016 -

Riscoprire tutto il gusto e la particolarità di quei frutti ormai dimenticati, piccoli doni della natura dal sapore inaspettato da conoscere ed apprezzare. Questa è l'idea sui cui si fonda la rassegna itinerante “Frutti Antichi e biodiversità”, promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, un punto di incontro e di confronto per operatori, studiosi e istituzioni che hanno come obiettivo la ricerca e tutela di quelle varietà particolari di frutta e fiori antiche, ma anche l’educazione all’ambiente e la salvaguardia della biodiversità come valore essenziale.

A partire da sabato 8 fino a domenica 16 ottobre sarà il territorio di Modena ad ospitare questo evento capace di affascinare, incuriosire, deliziare e istruire i visitatori.

Una ricerca che ormai da qualche anno vede in prima fila la Gelateria Bloom, regno del giovane “alchimista del gusto” Gianluca Degani, impegnata nella sperimentazione, selezione e lavorazione di particolari tipologie di frutti antichi.

Ciò che viene creato sono preparazioni in grado di raccontare la tradizione, il patrimonio agricolo locale e tutta la deliziosa bontà di prodotti naturali ed autoctoni, attraverso un'esperienza gustativa che parte da una coppetta o un cono.

“Abbiamo cercato diverse tipologie di frutta antica nelle campagne emiliane, e non solo, scoprendo un patrimonio incredibile di biodiversità, fragile ed incontaminato – spiega Gianluca Degani, titolare di Bloom – In questo modo siamo riusciti ad instaurare un rapporto diretto con i produttori che, purtroppo, spesso soffrono di scarsa visibilità e di pochi spazi per comunicare le loro caratteristiche distintive. Ecco, noi crediamo che una tale ricchezza vada preservata e raccontata e lo facciamo a modo nostro, attraverso il gelato”.

Ecco quindi che nel corso di queste due settimane sarà possibile apprezzare particolari sorbetti, realizzati con lavorazioni accurate e pazienti, senza derivati del latte e animali, dove a parlare è la pura intensità di materie prime quali: Mela Rambour Frank, Mela abbondanza rossa, Pera briaca, Pera angelica, Azzeruolo, Corbezzolo, Giuggiola, Nespola invernale.

Durante queste giornate di rassegna si assaporerà ma si potrà anche imparare e parlare di biodiversità. Bloom ha scelto di farlo ospitando Katja Agide, autrice del libro “Manuale frutti dimenticati”, che porterà al pubblico la sua esperienza e conoscenza dell'argomento, ma anche attraverso incontri con i produttori, portavoce e testimoni diretti di quanto un impegno costante possa fare la differenza.

 

EVENTO:

RASSEGNA DEI FRUTTI ANTICHI E DELLA BIODIVERSITA'

DOVE:

GELATERIA BLOOM, Via Farini nr.23, Modena

QUANDO:

Dall'8 al 16 Ottobre 2016

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“Uniti per Amatrice”: aperitivo e cena solidali che vedrà scendere in campo moltissime realtà di Modena. Il risultato sarà una serata di raccolta fondi piena di musica e buon cibo. Mercoledì 7 Settembre, dalle 18, in Piazza Roma.

Modena, 05 Settembre 2016 -

Insieme per dare un contributo alle zone colpite dal terremoto che ha distrutto il borgo di Amatrice e devastato le cittadine vicine. Insieme per aiutare in modo concreto.

Uniti per Amatrice” è l'evento che vedrà collaborare molteplici realtà di Modena, colleghi e amici tra loro, per dare vita ad una serata particolare di raccolta fondi.

Mercoledì 7 Settembre, dalle ore 18, la suggestiva cornice di Piazza Roma si animerà di musica, profumi e buon cibo, dall'aperitivo fino alla cena e al dopocena con un grandissimo djset. Al piatto principale ci penserà lo chef stellato Luca Marchini, del ristorante “L'erba del Re” che proporrà una pasta all'amatriciana alternativa: “Non proporremo il classico bucatino, bensì la nostra gramigna per un'ideale unione dei due territori attraverso le rispettive espressioni gastronomiche- ed aggiunge - useremo il guanciale proveniente da Amatrice, ma al posto del pecorino ci sarà il nostro parmigiano. La gente deve partecipare con lo spirito giusto che è quello di donare concretamente aiuti economici, quindi spero sia comprensiva se le porzioni non saranno abbondantissime e ci sarà un po' di fila da fare».

Il costo della serata è di €40 per la cena (comprensivo anche del buono lotteria delle 23.30) e di 15€ per l'aperitivo (2 calici di vino e 1 un piatto a buffet).Tutto il ricavato andrà al comune di Amatrice.

Uniti per Amatrice-copertina

Le prevendite per la cena saranno disponibili direttamente presso gli esercizi partecipanti oppure chiamando o scrivendo al 389 1875008 entro le ore 12 di martedì 6 Settembre

Ecco coloro che aderiranno all'iniziativa fornendo la propria opera:

- LUCA MARCHINI chef stellato del ristorante l'Erba Del Re che preparerà una perfetta Amatriciana.

- GIOVANNI MANDARA mastro pizzaiolo de la Piccola Piedigrotta di Reggio Emilia che sfornerà le sue pizze.

- MARCELLO PALMIERI patron del salumificio Palmieri con la Mortadella Favola.

- SALUMERIA SAMÒ con i carpacci di pesce.

- TIGELLINO DUCALE con le tigelle del centro storico di Modena.

- GNOCK & ROLL con gnocco fritto gourmet.

- FORNO LA BRISLA con bensone e gnocco al forno.

- PASTICCERIA PAMELA con biscotti e crostate.

- AZIENDA AGRICOLA PELLONI con la frutta a km 0.

- GELATERIA REMONDINI con le coppe gelato.

- DANIELE MALAGOLI con aceto balsamico, eccellenza modenese.

Non mancherà il bere con la presenza di grandi produttori quali:

- CANTINA DELLA VOLTA.

- CANTINA PALTRINIERI.

- CANTINA ALBERTO FIORINI.

- FRANCIACORTA FAN con le migliori etichette della Franciacorta.

- ROBBY MARTON con il suo nuovo italian mule cocktail.

- ICOCKTAIL serviranno fantastici drink.

- IL GOBLET con la birra del birrificio Emiliano.

- PREMIERÈ group con le sue migliori etichette.

 "DJS ON STAGE" che hanno già dato la loro conferma:

 PAOLINO PELLONI, FILIPPO VERNI, STEFANO FACCHINI, DAVIDE SGARBI, CHICCO BASTIGLIA, MAURICE, DIEGO FERRARI, CHRISTIAN LENA, RAY NERI, JAZZY P PELLEGRINO, FABIETTO DISCO INN, NICOLA ZUCCHI,ANDREA MAZZALI,GIUSY CONSOLI,

Inoltre, saranno presenti i giocatori del MODENA VOLLEY e del SASSUOLO CALCIO che metteranno in palio alcuni gadget per la LOTTERIA delle ore 23.30.

L'evento è organizzato da Via Taglio12, Modenamoremio, Pervenio, Fujiko Eventi, Pregnolato Eventi. Radio Stella è la radio Ufficiale dell'evento.

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Oggi uno degli eventi più attesi della stagione estiva della rinomata Cortina D’Ampezzo: il Summer Party, un esclusivo lunch sull’erba. L'associazione JRE ha scelto come suo protagonista lo chef stellato Luca Marchini, titolare del ristorante di Modena “L'Erba del Re”

Mercoledì 24 Agosto 2016 -

Oggi uno degli eventi più attesi della stagione estiva nella rinomata Cortina D’Ampezzo: il Summer Party, un esclusivo lunch sull’erba, un pic nic d'eccellenza, con vista sulla Tofana di Rozes.

L'evento, nato da un'idea di Maurizio Zuliani, è cresciuto anno dopo anno diventando uno degli appuntamenti più raffinati delle Dolomiti. Questa sesta edizione vede protagonista lo chef stellato JRE (Jeunes Restaurateurs) Luca Marchini, titolare del ristorante L’Erba del Re nel centro storico di Modena, conosciuto per la sua cucina che fonde i ricordi della tradizione con tocchi innovativi e coraggiosi, per dare vita a piatti dal carattere ben definito e riconoscibile.

Insieme a Marchini, unico chef in queste sei edizioni dell’evento a non rappresentare un ristorante di Cortina o dell’Alta Badia, anche 15 cuochi che si occuperanno di preparare un piatto a testa. Tra questi anche 4 chef stellati : Norbert Niederkofler (Ristorante St. Hubertus – Hotel Rosa Alpina di San Cassiano),Graziano Prest (Ristorante Tivoli di Cortina),Oliver Piras (Ristorante Aga) e Francesco Paonessa (Ristorante Al Capriolo).

Il pic nic, in puro stile tirolese, si terrà a partire dalle ore 12.30 a Malga Pezié de Parù e reinterpreterà la vera cucina Ampezzana e dell'Alta Badia attraverso un percorso tra 25 stand enogastronomici.

 

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Il Refettorio Ambrosiano di Massimo Bottura sbarca a New York nel quartiere più difficile della città: il Bronx. Ad affiancarlo in questo progetto il due volte premio Oscar Robert De Niro. Un percorso che continua sotto il segno del motto “Cucinare è un appello per agire”.

Di Chiara Marando -

Sabato 23 Luglio 2016 -

Un luogo nel quale anche i meno fortunati possano trovare accoglienza ed un posto a tavola, un luogo speciale dove il momento del pranzo o della cena diventi anche un’occasione di integrazione, il tutto con la particolarità di piatti preparati con cibo di scarto lavorato da veri chef e trasformato in qualcosa di gustoso. Vi dice qualcosa?

Già, è l'idea alla base del Refettorio Ambrosiano portato all'Expo e del Refetto-Rio, la sua versione olimpica. A pensarlo e portarlo avanti è lui, Massimo Bottura, da poco salito sulla vetta come miglior ristorante al mondo con la sua “Osteria Francescana”.

osteria francescana

Oggi il suo progetto guarda lontano e vola oltreoceano, precisamente a New York, nel quartiere più difficile della città: il Bronx. Una prima anticipazione era arrivata direttamente dal profilo Instagram dello chef , che aveva postato una sua foto più che curiosa accompagnata da una frase tutt’altro che criptica: "Progettando il nuovo Refettorio nel Bronx. Con Bob nel 2017".

bottura-de-niro

E Bob è proprio quel Robert De Niro, due volte premio Oscar e con una carriera da ristoratore alle spalle. E' lui il partner ideale per questo nuovo obiettivo che riprende il fil rouge iniziato l'anno scorso, ovvero meno sprechi alimentari ed un migliore utilizzo del cibo per aiutare i bisognosi, cucinato da un gruppo di cuochi messi a disposizione dallo stesso Massimo.

I numeri registrati durante Expo gli hanno dato ragione insieme alla spinta per continuare su questa strada e pensare ancora più in grande, pensare internazionale: più di 15 tonnellate di cibo che hanno sfamato una novantina di homeless nell'ex teatro della parrocchia San Martino di Greco a Milano.

Ora è la volta delle Olimpiadi di Rio, dove chef del calibro di Alain Ducasse e Joan Roca si cimenteranno nella cucina degli avanzi per circa 19.000 pasti, il tutto secondo il motto “Food for Soul”, il nostro “Cucinare è un appello per agire”.

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Da venerdì 24 fino a domenica 26 giugno Modena ospiterà lo Street Festival Tour con oltre trenta food truck che proporranno specialità del cibo da strada provenienti da ll'Italia e dall'estero

Modena, 23 Giugno 2016 -

E' street food mania! Da venerdì 24 fino a domenica 26 giugno Modena ospiterà lo Street Festival Tour con oltre trenta food truck che proporranno specialità del cibo da strada provenienti da ll'Italia e dall'estero, per un'esperienza multisensoriale unica: sarà appagato non solo il gusto, ma anche la vista, grazie alla scenografia creata dai truck e alla presentazione dei piatti, l'olfatto, inebriato dai profumi che si sprigioneranno dalle cucine itineranti, e l'udito, deliziato dalla musica dei dj set che allieteranno le serate.

Il 41121 Modena Street Festival, porta al Parco Novi Sad l'evoluzione moderna dello street food: i truck. Nati in America dall'esigenza di consumare un pasto veloce per strada nella pausa lavorativa, i food truck si sono diffusi nell'Europa del Nord, per poi diventare una moda seguita da tutto il mondo. Camioncini personalizzati nascondono all'interno vere e proprie cucine attrezzate, capaci di creare capolavori gourmet di alta cucina. Il concetto di cibo da strada infatti viene portato all'estremo, con l'uso di prodotti di elevata qualità, a km 0 o di grande pregio.

Orari: venerdì dalle 18 alle 24; sabato e domenica dalle 12 alle 24

Ingresso gratuito

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Il ristorante “L’Osteria Francescana” dello chef tristellato Massimo Bottura è stato incoronato il migliore al mondo nella classifica internazionale dei "50 Best Restaurant": “Uno chef è come un artigiano, ossessionato da quello che fa e dalla qualità”.

Di Chiara Marando -

Giovedì 16 Giugno 2016 -

Ormai la notizia è sulla bocca di tutti, il Ristorante migliore al mondo è “L'Osteria Francescana” di Modena dello chef Massimo Bottura,(ben 3 stelle Michelin). L'incoronazione è avvenuta nel corso di una cerimonia svoltasi a New York. Si tratta di un vero e proprio successo anche perché è la prima volta che un locale italiano riesce a salire in vetta al "50 Best Restaurant", la classifica internazionale considerata l'Oscar della gastronomia.

Quindi primo posto per L'Osteria Francescana seguono El celler de Can Roca, Girona (Joan Roca); Eleven Madison Park, di New York (Daniel Humm); al quarto posto Central di Lima (Virgilio Martinez); poi Noma di Copenhagen (René Redzepi), Mirazur di Mentone (Mauro Colagreco); Mugaritz di San Sebastian (Andoni Luis Aduriz), Narisawa di Tokyo (Yoshihiro Narisawa), Steirereck di Vienna (Heinz Reitbauer), e infine Asador Extebarri di Axpe (Victor Arguinzoniz).

Un risultato di eccellenza che la Federazione italiana cuochi (Fic) considera un motivo di orgoglio per tutta la ristorazione nazionale.

«La nomina di Massimo in vetta ai 50 migliori ristoranti del mondo - ha dichiarato Rocco Pozzulo, presidente della Fic - era nell’aria, tutti noi lo speravamo. Come cuoco e come italiano, sono molto felice che abbia raggiunto questo importante risultato. Se lo merita senza ombra di dubbio. È un traguardo che arriva dopo tanti anni di duro lavoro e ritengo che, oltre a dare lustro alla cucina italiana a livello mondiale, possa servire anche come stimolo per i tanti giovani che si avventurano nel mondo della cucina. Il messaggio che deve essere colto è che per raggiungere questi risultati ci vuole il giusto tempo. Sicuramente sono fondamentali passione e determinazione, ma occorre saper attendere che i frutti arrivino, senza voler bruciare le tappe».

Ma qual è il segreto della cucina di Massimo Bottura?

Come lo stesso chef ha dichiarato “Un grande ristorante è formativo come un museo...la cultura è anche quello che si mangia….uno chef è prima di tutto un artigiano ossessionato da quello che fa, dalla qualità”.

E a lui questa passione e meticolosità non mancano, ma soprattutto non mancano la curiosità, la voglia di scoprire e continuare a mettersi in discussione. La sua cucina riprende gli ingredienti e le materie prime della tradizione, ne rielabora le ricette in una chiave innovativa e completamente inaspettata. La sua mente viaggia, raccoglie stimoli da altre culture e cucine, li assorbe per arrivare ad interpretarli ed arricchire i piatti di sapori nuovi che si sposano con quelli della sua terra.

Non è un caso se i suoi piatti più famosi derivano proprio dai ricordi d’infanzia, dalle merende che sua madre gli preparava e dalle ricette che le ha visto realizzare: “La parte croccante della lasagna”, ovvero la ricostruzione dell’angolo della teglie delle lasagne, quello che di solito si ruba appena uscito dal forno; “Il ricordo di un panino alla mortadella”, la merenda preparata dalla mamma, una mousse di mortadella alleggerita accompagnata da un quadrato di pane con ciccioli frolli; Tagliatelle al ragù”, che lo chef voleva riuscire a fare più buone di quelle di sua madre, preparate con vitello e manzo mantenuti in pezzettoni, niente aglio o aromi, se non due foglie di alloro e un po' di basilico, ma anche niente pomodoro così che risalti il sapore della carne.

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Distribuzioni rivoluzionarie, alcune assunzioni e una nuova divisione per la telemedicina: così la Artech di Cavezzo, dopo la devastazione del 2012, torna a scommettere nel futuro. ll presidente Contini:“Risultato di sacrifici enormi e di duro lavoro, ancora neanche un euro dalle pratiche risarcitorie”

Modena, 30 Maggio 2016 -

Era il 29 maggio 2012 e, con la scossa di terremoto delle 9 di mattina che distrusse edifici e capannoni, della Artech di Cavezzo, piccola impresa distributrice di dispositivi biomedicali all’avanguardia come i cuori artificiali Jarvik 2000 e le protesi valvolari On-x, non rimase che un cumulo di macerie. “Dell’azienda – spiega Emilio Contini, presidente della Artech - restavamo io, mia moglie e i nostri collaboratori. Le persone per fortuna c’erano tutte, anche se piuttosto shoccate. E non c’era altro: computer, archivio, scorte erano persi per sempre. Allora abbiamo sentito banche e fornitori e abbiamo deciso: ripartire, da zero, senza delocalizzare, per rispetto dei nostri dipendenti e di questo territorio da cui eravamo partiti 20 anni prima”.

artech-cavezzo-via cavour-30.5.2012

Dopo quasi tre anni passati in due container nel giardino dei Contini e il trasferimento, l’anno scorso, in una struttura all’avanguardia, realizzata in bioedilizia, negli ultimi mesi Artech ha ottenuto due nuove importanti distribuzioni: le rivoluzionarie sonde htee Imacor, per monitorare il paziente in continuo in terapie intensiva, e i sistemi di monitoraggio da remoto Techmedic NL, per domiciliarizzare i pazienti con la sicurezza di un flusso costante di dati sui parametri vitali, in tempo reale, verso le app dei medici in ospedale e nei data center delle strutture cliniche abilitate. Tutto ciò attraverso connessioni crittografate sia wifi sia su rete cellulare, per trasmettere in totale sicurezza informazioni sensibili sulla condizione del paziente e sulla sua localizzazione. E oltre alle nuove tecnologie, sono arrivate anche nuove persone: tre assunzioni per rinforzare il team.

Oggi viene ufficializzata la Artech Virtual Clinic (AVC), una divisione, sotto forma di nuova società controllata al 100% da Artech, che gestirà i servizi collegati alla telemedicina secondo i modelli proposti nelle linee guida ministeriali sull’argomento. “Ci rivolgiamo in primis al sistema sanitario – dice Contini – ma le applicazioni sono molto indicate anche per le assicurazioni e in generale per tutte le organizzazioni che hanno interesse a far stare bene i propri dipendenti e i propri clienti. Annunceremo presto una nuova distribuzione, un dispositivo che cambierà la vita ai medici italiani e ai loro pazienti perché si potrà avere in pochi minuti un insieme di parametri senza ricorrere a prelievi e procedure invasive, si sfrutta infatti una combinazione di ottica, laser e algoritmi di matematica quantistica”. La AVC si svilupperà con l’inserimento di giovani professionisti “nativi digitali” che  dovranno immaginare e concretizzare sistemi di servizi basati sulle tecnologie distribuite dalla Artech.

La nostra missione – conclude Contini – è di scovare tecnologie promettenti, validate scientificamente, per fare stare meglio i pazienti. Crediamo inoltre nel valore di dare lavoro ai talenti presenti nel nostro territorio. Noi vogliamo proiettarci verso il futuro, sia anticipando le dinamiche di mercato che creando del valore e delle opportunità per Cavezzo. Per questo non tolleriamo più gli appesantimenti burocratici legati alle procedure di risarcimento del terremoto. Non abbiamo a oggi ricevuto un solo euro di rimborso. Se ci fossero stati liquidati i fondi che ci spettano, pari a una piccola frazione del valore del danno che abbiamo subito nel 2012, non avremmo fatto altro che investirli in nuove opportunità di lavoro. Invece le pratiche, dopo mille passaggi, dopo essere state approvate ufficialmente, sono chiuse in qualche ufficio in attesa che qualcuno si ricordi di metterle in pagamento. E la beffa è che nel frattempo le imprese in odore di criminalità organizzata, come leggiamo sui giornali, continuano ad aggirare vincoli e controlli e trovano sempre il modo di addentare il denaro pubblico”.

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Dal 17 giugno all'8 luglio ben 32 squadre si affronteranno in un torneo di calcio a 5 open che si terrà presso il Centro Sportivo di Saliceta San Giuliano. Il giorno della finale è in programma anche un'asta di beneficienza.


MODENA – Terza edizione per la Modena Benny Cup, il torneo di calcio a 5 open dedicata alla memoria di Lorenzo "Benny" Benincasa, o, per tutti quelli che lo hanno conosciuto ed amato Benny Coach. Lorenzo ha dedicato tutta la sua vita allo sport e ai valori che esso è in grado di trasmettere nei ragazzi.
Il torneo si disputerà quest'anno dal 17 giugno all'8 luglio nel centro sportivo di Saliceta San Giuliano e vedrà coinvolte ben 32 squadre che dovranno incontrarsi a un ritmo di 4 gare all'ora, per la bellezza di 16 partite al giorno. Il tutto in diretta per creare ancora più unione e condivisione ma, soprattutto, per scendere in campo per una buona causa. Il ricavato dell'iniziativa sarà infatti devoluto alla LILT – Lega Italiana Lotta Tumori per sostenere la ricerca, le cure e la riabilitazione dei malati dopo gli interventi e le terapie. In occasione della finale, l'8 luglio, è in programma anche un'asta di beneficienza per incrementare le donazioni alla LILT. Già da ora, chi lo desidera può donare qualsiasi oggetto che possa essere messo a disposizione per l'asta.

Modena Benny Cup

L'evento è organizzato da Federico Benincasa in ricordo del padre Lorenzo, che, anche durante la malattia non ha mai smesso di mettere in pratica le sue idee e fare progetti. "Se si prende un impegno, lo si mantiene fino alla fine", era solito ripetere. E Benny Coach ha davvero fatto tanto per lo sport e la solidarietà. Per oltre 35 anni si è occupato di calcio, anche a livelli internazionali, partendo da piccolo campo della parrocchia, che curava come fosse una piccola Wembley. Qui i suoi primi allievi sono partiti dall'ABC per scoprire la bellezza di questo sport. Negli anni Ottanta, Lorenzo Benincasa è stato tra i primi a organizzare e poi a partecipare alla "Gothia Cup" a Goteborg, in Svezia, con due squadre modenesi. Successivamente, ha conquistato il titolo di campione alla Faow Cup, in Belgio.Negli anni Novanta, in seguito alla scomparsa di Enzo Ferrari, Benincasa decide di ideare un trofeo in onore del "Drake". Quella che doveva essere solo una competizione amichevole tra società locali, diventa ben presto un torneo internazionale. Nasce così il prestigioso "Trofeo Enzo Ferrari" prima per la Ferrari Auto di Maranello, poi come premio solidale UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Nel corso del tempo, il trofeo ha assunto il nome di "Memorial Claudio Sassi" ed è ancora oggi uno tra i trofei internazionali più importanti.
Ma Benny non si ferma. Nel 1994, insieme alla nazionale di Roberto Baggio e Arrigo Sacchi, riesce a portare la "sua" giovane Italia della San Faustino Rosselli negli Stati Uniti per partecipare alla USA Cup. Lorenzo porta i suoi ragazzi in Minnesota e insegna loro a vivere il calcio con la consapevolezza di poter imparare qualcosa per se stessi e poterlo condividere con gli altri. L'obiettivo, infatti, non era tanto alzare la coppa, ma valutare bene le scelte fatte, che vengono prima dei risultati, e impegnarsi a portarle a termine con spirito di sacrificio e forza di volontà.

maglia


Queste scelte non l'hanno portato solo sui campi da calcio ma lo hanno anche indotto a partecipare come volontario alla Protezione Civile. In più di un'occasione è stato un punto di riferimento sia per il terremoto a L'Aquila nel 2008 sia in occasione del sisma che ha colpito la Bassa Modenese nel 2012, dove ha coordinato i campi a Finale Emilia, di cui è diventato cittadino onorario il 23 maggio 2015, dopo la sua scomparsa.


Per informazioni sull'evento e donazioni: pagina Facebook "Modena Benny Cup" o contattare Federico Benincasa, tel 339/4821753, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Domenica 22 maggio un pranzo conviviale al quale seguirà la presentazione del volume curato da Stefano Andrini, tra sapori della tradizione e racconti di una storia passata, ma sempre attuale

PAVULLO (MO) – Un pranzo conviviale a cui segue la presentazione del volume I Segreti della cucina dell'Emilia Romagna, edito da Giubilei Regnani. E' questo il programma, o meglio, la tappa del tour che, domenica 22 maggio porterà a Beneverchio di Pavullo il curatore Stefano Andrini e gli scrittori dell'associazione I Semi Neri in un evento aperto a tutti.


Il volume racconta con lo stile del romanzo la grande epopea del "mettersi a tavola" che nella nostra regione non è solo una necessità, ma anche e soprattutto un piacere. Nel libro raccontano la loro esperienza, la loro storia e la loro passione chef, sindaci, comici, giornalisti, ma anche nonne e casalinghe.
La scelta dell'Agriturismo Beneverchio non è casuale. Tra i protagonisti del capitolo dedicato a Modena, curato dalla giornalista e scrittrice Manuela Fiorini, c'è anche la famiglia Ori, "dinastia" di ristoratori modenesi. Di questi, Claudia Ori, titolare dell'agriturismo Beneverchio è una significativa rappresentante.
Il capitolo modenese del volume raccoglie poi le testimonianze di una sfoglina e di una rezdora, che raccontano dell'arte di cucinare, un tempo peculiarità della donna di casa, oggi dote sempre più rara. Si parla di Stefano Marchini, chef stellato della Trattoria Pomposa Al Re Gras, si racconta la nascita leggendaria del tortellino e della lunga e curiosa storia della Piola delle Ortiche o, più semplicemente, La Piola, locale noto, nato come una stazione di posta con cambio cavalli, poi osteria e, ancora osteria con cucina, da cui sono passati personaggi come Enzo Ferrari, Luciano Pavarotti, Renato Pozzetto, ma anche la Regina Elena di Savoia e la Principessa Elettra Marconi Giovannelli

.Beneverchio libro

Il programma prevede, alle 12.30 il pranzo, al quale seguirà dalle ore 14,30 la presentazione del volume. Intervengono il curatore Stefano Andrini, Manuela Fiorini giornalista e scrittrice, Claudia Ori, ristoratrice e Daniela Ori, scrittrice.


Il ricco menù prevede un tris di primi con maccheroncini al torchio con pancetta, radicchio e semi di papavero, saccottino del nonno con cinque tipi di formaggi compreso quello di fossa e tortellone con il tarassaco. Seguono i secondi, con costaiola al forno, polpettone, fritto di vitello, salsiccia e carne alla griglia. Come dolce si potrà gustare il delizioso Stracchino della Duchessa. Sono inclusi vini, amari della casa e caffè. Possibilità di piatti alternativi per intolleranti e vegetariani, da comunicare all'atto della prenotazione. Costo per persona € 25, tutto incluso. E' richiesta la prenotazone.

INFO
Agriturismo Beneverchio, Tel. 0536/325290
www.beneverchio.com, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato in Dove andiamo? Modena
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