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Mercoledì, 06 Dicembre 2017 10:12

Una "Romanza Noir" per Luciano Pavarotti

Presentato ieri a Milano il libro che raccoglie le storie di 13 autori ispirate alla vita e all'opera del Maestro, scomparso dieci anni fa. Nicoletta Mantovani "L'idea di una raccolta di gialli ispirati a lui gli sarebbe piaciuta". Parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Luciano Pavarotti per sostenere i giovani talenti.

20171205-Autori 1Di Manuela Fiorini –  Milano 5 dicembre 2017  – "Un progetto innovativo, diverso dal solito. E l'idea di un libro con racconti gialli ispirati a lui, scritti da autori modenesi, è una cosa che anche a Luciano sarebbe piaciuta molto".

Luciano è Pavarotti, il grande tenore scomparso dieci anni fa, le parole sono di Nicoletta Mantovani, vedova del Maestro, il libro è Romanza Noir, presentato ieri nella prestigiosa sede del Pavarotti Milano Restaurant Museum di Piazza Duomo.
Edito dalla casa editrice Damster e inserito nella collana Comma 21, diretta da Fabio Mundadori, Romanza Noir nasce dalla penna di 13 autori che esprimono stili narrativi molto diversi tra loro, ma sempre coinvolgenti e personali.

20171205-IMG 5161 1A unire le storie, una "cornice" in cui si immagina il viaggio in aereo di Luciano, cantante lirico di fama internazionale, da Roma a New York, in compagnia di uno dei suoi "amici della briscola". La cabina di prima classe si trasforma ben presto in un vivace andirivieni di personaggi: ci sono un paio di passeggeri scrocconi e curiosi, una hostess chiacchierona, un capitano che si fida troppo del copilota e, insieme, del pilota automatico.

Big Luciano, che non ne vuole sapere di dormire, tiene svegli gli altri passeggeri. L'amico gli propone allora una specie di "gioco": "Ci raccontiamo storie con te dentro. Vere o inventate non ha importanza, basta che siano belle e strane, e che tu in qualche modo ci possa entrare". "Mi piace! Va bene. Comincia tu", risponde il Maestro. In poco tempo, si uniscono anche gli altri passeggeri e il personale di bordo. Tutti hanno delle storie da raccontare, storie di misteri, misfatti e delitti. Storie che servono a riempire e dare valore al tempo ma che, a volte, lo fermano, catturando l'attenzione con un colpo di scena o un finale a sorpresa.

Splendida la location della presentazione, il Pavarotti Milano Restaurant Museum ( www.pavarottimilano.com ). Molto più che un ristorante, ma un luogo dove sono riunite tutte le passioni del grande tenore: il buon cibo emiliano e modenese in particolare, alcuni dei suoi cimeli, come uno dei suoi celebri foulard, lo smoking indossato durante le sue esibizioni e il suo inseparabile panama, ma anche articoli di giornale, spartiti, ritratti e fotografie che ripercorrono la sua unica e lunga carriera costellata di successi. E qui, una volta a settimana, durante la serata dedicata alla musica dal vivo, si esibiscono i giovani talenti a cui il Maestro ha sempre dedicato tanta attenzione. Ed è proprio a loro, attraverso i progetti della Luciano Pavarotti Foundation ( www.lucianopavarottifoundation.com ), che sarà devoluto parte del ricavato delle vendite del libro.

20171205-Fabio Mundadori-Nicoletta Mantovani 1"A Luciano piaceva insegnare e spesso lo ha fatto gratuitamente", ha detto ancora Nicoletta Mantovani. "Attraverso la Fondazione che porta il suo nome, che ha il duplice scopo sia di portare avanti il suo ricordo, sia di promuovere i progetti che gli stavano tanto a cuore, abbiamo il sogno di aprire un'Accademia dedicata ai giovani talenti. Ma la strada è ancora tanto lunga, per questo, per il momento, offriamo loro un palcoscenico e occasioni per essere notati. E per alcuni di loro si sono già aperte le porte di importanti teatri in Italia e in Europa".

Romanza Noir è in vendita in libreria, sul sito www.damster.it  e nei principali bookstore al prezzo di 14 euro.

(foto di Claudio Vincenzi)

 

 

 

 

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Pubblicato in Cultura Emilia
Domenica, 26 Novembre 2017 06:48

La cura è servita: Un libro per guarire con il cibo

È uscito La cura è servita 2, il nuovo libro di Anna Lucia Tassi che raccoglie le storie di pazienti curati attraverso l'alimentazione. Fotografie, referti clinici e testimonianze accompagnano il lettore all'interno di numerosi casi e patologie risolti "a tavola".

Lucia Tassi, medico geriatra e nutrizionista, lascia spesso la parola ai pazienti: sono loro a raccontare l'avvicinamento, spesso con un po' di diffidenza, a questo tipo di terapia, poi il progressivo miglioramento durante la dieta e, infine, la guarigione.

E così Mirco, Fabio, Benedetta, Carlo, Adriano e tanti altri parlano di testosterone basso, cefalee, assenza del ciclo mestruale, steatosi epatica, coliche renali... tutti problemi risolti esclusivamente con il cibo.

"Potrei dire - spiega l'autrice - che si tratta di un libro 'a quattro mani', ma in realtà le mani sono ben di più, perché questa volta i pazienti che hanno chiesto di partecipare, o hanno ben volentieri acconsentito a farlo, sono stati tanti".

In questo appassionato viaggio nella ricerca di nuove cure attraverso l'alimentazione, la dott.ssa Tassi, come già nel suo primo libro, ha scelto di ridurre al minimo il linguaggio scientifico per permettere a tutti di avvicinarsi e comprendere i benefici della terapia.

"È necessario - conclude la dott.ssa Tassi - avvicinarsi agli alimenti in maniera diversa, riconoscendo le loro possibilità curative e, nello stesso tempo, guardare il malato nella sua complessità e non soffermarsi solo sulla malattia. I pazienti sono una sfida continua perché, non avendo un vero e proprio protocollo, bisogna ogni volta trovare una via giusta e personale".

"Cucinare un pasto può diventare come creare un farmaco", scrive nella prefazione al libro Nicoletta Dentico, direttrice Health Innovation in Practice di Ginevra. Le storie dei pazienti che Anna Lucia Tassi racconta nel suo libro ne sono la prova vivente. Leggere per credere.

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L'autore sarà a Parma giovedì 23 novembre da Voltapagina. Una copia omaggio del libro sarà messa in palio tra i partecipanti alla presentazione.

Appuntamento con un tema tabù come l'incesto giovedì 23 novembre alle 18.30 alla libreria Voltapagina di via Oberdan, 4 a Parma. Lo scrittore e sceneggiatore Mauro Casiraghi presenta il suo nuovo libro Estate Indiana (Gaffi Editore) che ha come protagonista Peter, ragazzo divorato da un sentimento non solo fraterno per la sorella Celeste. Il romanzo stringe i due protagonisti ai nodi essenziali dell'esistenza - i conflitti familiari, la perdita, la ricerca di una identità - oltrepassando il confine che si erano imposti e travolgendoli in una relazione amorosa. È il preludio a una nuova vita che si svelerà soltanto alla fine del viaggio, in un radioso giorno di estate indiana.

Mauro Casiraghi nasce a Milano nel 1969 e dopo la laurea in Lettere e Scrittura Creativa in Canada, si diploma in sceneggiatura a Roma, dove attualmente vive e lavora. Scrive per il cinema e la TV, collaborando a serie come Un Posto al Sole, La Squadra, i RIS. Pubblica in Italia un soggetto per la Sacher Film di Nanni Moretti e diversi racconti su riviste e antologie nordamericane. Con il precedente romanzo La camera viola (Fazi) – tradotto in inglese e venduto anche all'estero - vince i premi Carver e Carlo Cassola.

All'incontro interverranno insieme all'autore, il giornalista Gian Carlo Zanacca e la dottoressa Alessandra Giovanelli pedagogista, consulente e mediatrice familiare, che si occupa di educazione alle relazioni percorsi di autoformazione, con progetti specifici relativi alle relazioni familiari. In una società in cui il sentimento tra le persone supera ogni barriera concettuale e culturale, ha ancora senso parlare di tabù per una relazione amorosa?

Tra i partecipanti alla presentazione verrà estratta una copia omaggio del libro con dedica dell'autore.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Venerdì 22 settembre, alle 18.30, si conclude il tour dell'antologia che per tutta l'estate ha portato in giro per l'Appennino le storie di diciannove scrittori. Il libro è anche finalista del premio internazionale "Raffaele Crovi", il cui podio sarà deciso il prossimo 1° ottobre a Castelnuovo Monti (RE)

GRIZZANA MORANDI (BO) – Aggiungi un posto a tavola, anzi diciannove! Come gli scrittori che hanno prestato la loro penna per ideare altrettanti racconti, racchiusi nell'antologia "Misteri e Manicaretti dell'Appennino Bolognese", edito dalle Edizioni del Loggione con il patrocinio dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese.

A ogni racconto, ispirato a un luogo dell'Appennino Bolognese, sono state abbinate due ricette della tradizione, tra cui quelle degli chef Lucia Antonelli e Riccardo Facchini.

Per tutta l'estate, il libro è stato protagonista del tour "Brividi a cena – A cena con gli scrittori", nove serate in altrettanti ristoranti che includevano le ricette riportate nel libro e le letture di alcuni brani dalla viva voce degli autori. Venerdì 22 settembre, il gran finale si terrà alla Rocchetta Mattei, a partire dalle 18.30.

La Rocchetta è tra i luoghi che hanno ispirato gli autori.

Gli altri sono: le Grotte di Labante per Fabrizio Carollo, il borgo di Castel di Casio per Francesca Panzacchi, Suviana per Luca Occhi, il Cimitero Sudafricano di Castiglione dei Pepoli per Manuela Fiorini, il Santuario di Boccadirio per Roberta Brintazzoli, Bombiana per Cristina Orlandi, Ronchidoso per Massimo Fagnoni, Borgo la Scola per Sabrina Leonelli, Montovolo per Luca Martinelli, Santa Lucia e Monte Sole per Carmine Caputo, il Museo Etrusco di Marzabotto per Lorena Lusetti, Monte Cenere per Paolo Panzacchi, Vado per Fabio Mundatori, Cedrecchia per il duo Eliselle & Carlo Vanni, San Benedetto Val di Sambro per Andrea Masotti, Tolè per Sara Magnoli e, appunto, la Rocchetta Mattei per Lorena Grattoni.

L'antologia è anche tra i finalisti del premio letterario nazionale "Raffaele Crovi" per la letteratura d'Appennino, il cui podio verrà deciso il prossimo 1° ottobre a Castelnuovo Monti (RE).

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Dalla collaborazione tra la Casa Editrice e ALMA nasce il volume “Amatricianae: Grandi Chef insieme per Amatrice”: un volume che raccoglie 33 diverse interpretazioni dell’Amatriciana, insieme a spunti culturali e gastronomici. L’obiettivo è quello di finanziare la raccolta fondi per la ricostruzione di Configno.

Di Chiara Marando -

Mercoledì 30 Agosto 2017 –

Cucina e solidarietà, un binomio che ancora una volta ha dato vita ad un importante progetto nato dalla volontà di sostenere e fornire un contributo concreto a chi ne ha più bisogno. A distanza di un anno dal terremoto che ha sconvolto Amatrice e il territorio circostante, esce in libreria e negli store online il volume “Amatricianae: Grandi Chef Italiani Insieme per Amatrice”: un progetto editoriale a scopo benefico frutto dell’idea della Casa Editrice Plan, la cui sede principale si trova nelle Marche, che ha vissuto da vicino i terribili avvenimenti del 2016, e realizzato in collaborazione con ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Un lavoro che raccoglie le ricette di oltre 30 esponenti dell’alta cucina italiana, insieme per dare altrettante personali interpretazioni dell’Amatriciana, piatto simbolo di una cittadina, della sua tradizione e delle sue eccellenze enogastronomiche. Trentatre gustose varianti che richiamano la versione più classica rivisitandola in chiavi differenti, curiose e creative. Questi i nomi dei grandi nomi della cucina italiana che hanno fornito il loro prezioso contributo: Paolo Barrale; Massimo Bottura; Moreno Cedroni; Stefano Ciotti; Bruno Cossio; Accursio Craparo; Enrico Crippa; Stefano Deidda; Loretta Fanellla; Fabio Giacopelli; Herbert Hintner; Ernesto Iaccarino; Antonia Klugmann; Pietro Leemann; Paolo Lopriore; Isa Mazzocchi; Alessandro Miocchi; Enrico Nativi; Davide Oldani; Giuseppe Pellegrino; Giancarlo Perbellini; Valeria Piccini; Niko Romito; Angelo Sabatelli; Luigi Salvi; Davide Scabin; Maurizio e Sandro Serva; Filippo Sinisgalli; Massimo Spigaroli; Luciano Tona; Fulvio Vailati; Gianfranco Vissani.

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A loro si affianca il grande Maestro Gualtiero Marchesi, Rettore di ALMA, con il suo elegante piatto dal titolo “Insieme”.

I proventi della vendita del libro (prezzo di copertina di 19,90 euro) saranno devoluti per finanziare alcuni progetti di ricostruzione a Configno, frazione di Amatrice.

Non potevamo rimanere indifferenti alla richiesta d’aiuto delle popolazioni colpite dal sisma – spiega il Presidente di ALMA Enzo Malanca -  partendo da una ricetta simbolo della tradizione culinaria italiana come l’Amatriciana, che in questi ultimi 12 mesi è diventata il fulcro di molteplici iniziative benefiche, la nostra Scuola ha voluto coinvolgere grandi chef, gli stessi con cui collabora dal 2004 per formare i futuri ambasciatori della cucina italiana e con cui promuove la nostra identità gastronomica nel mondo”.

 E la risposta è stata incredibile, perché “Amatricianae” non è solo un ricettario, piuttosto un libro che racconta una storia culinaria attraverso proposte gastronomiche e testi inediti firmati dai docenti di ALMA come Luca Govoni, responsabile di Storia e Cultura della Gastronomia; Davide Mondin, esperto di Certificazioni e Prodotti Tipici, Fabio Amadei, docente di Storia e Cultura della Gastronomia, e il critico enogastronomico Andrea Grignaffini che prova a fare chiarezza sull’eterno dilemma della cipolla nell’Amatriciana. A completare il quadro, e fornire un’immagine ancora “gustosa” delle ricette, gli scatti di Arturo Delle e la copertina di Ugo Nespolo, tra i più acclamati artisti italiani contemporanei, che rimanda al binomio perfetto tra arte e gastronomia.

Pubblicato in Food

Le Edizioni del Loggione, lanciano un nuovo portale che si propone come un punto di incontro tra gli autori e gli amanti del genere, in tutte le sue declinazioni. Una grande biblioteca virtuale dove poter leggere racconti e romanzi di qualità.

Di Manuela Fiorini

La nuova sfida della casa editrice modenese Edizioni del Loggione si chiama "R come Romance". All'indirizzo www.storieromantiche.it, da pochi giorni on line, si può trovare una grande biblioteca virtuale, nella quale scegliere e valutare tutte le sfumature del "rosa".

"Il Romance", ci spiega Katia Brentani delle Edizioni del Loggione, "è il genere in cui vengono raccolte le storie d'amore. Tuttavia, ne esistono diverse declinazioni, sfumature, contaminazioni e sottogeneri, ma quasi sempre i romanzi mantengono una struttura di base comune: dalla storia d'amore che costituisce il filo conduttore principale si dipanano in modo diverso avventure, colpi di scena e intrighi. Il finale, si potrebbe dire d'obbligo, è il lieto fine".

Sul sito si possono trovare diverse sezioni, identificate da diversi colori, che raggruppano i racconti dividendoli per sottogeneri. C'è il Romance contemporaneo, con storia ambientate dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Romance storico, con storie ambientate prima del 1945, per esempio nel West o in epoca vittoriana, il Romance Sovrannaturale, con racconti e romanzi che contengono elementi come il fantasy, la fantascienza, la magia e personaggi soprannaturali come vampiri, licantropi, angeli, fantasmi. Nella sezione, Romance Giallo & Suspense i lettori troveranno storie con elementi mutuati dal giallo e dal noir, mentre in quella Romance Young Adult e New Adult si possono trovare storie d'amore romantiche con protagonisti adolescenti. Nella sezione Romance Erotico si potranno trovare invece storie con scene di esplicita passione, attorno alle quali ruota la narrazione. Un genere trasversale, invece, è il Chick lit, diventato popolare in seguito ai successi dei romanzi I love shopping di Sophie Kinsella, Il diavolo veste Prada, di Lauren Weisberg, o Il diario di Bridget Jones di Helen Fielding. Questa categoria non viene annoverata nel "romance" vero e proprio, perché le storie non si sviluppano attorno alla storia d'amore della protagonista, ma intorno alla sua vita. Sono storie generalmente ambientate in grandi città, dove al centro c'è il rapporto tra il personaggio principale e il mondo del lavoro, oppure la sua vita sociale.

Il portale si propone anche come punto di incontro tra autori e lettori. I racconti, infatti, si possono scaricare gratuitamente, mentre, chi ha nel cassetto una storia che rientra nei generi sopracitati, può inviarla all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. I migliori racconti dell'anno saranno poi riuniti in un ebook che sarà messo in vendita sui principali Digital Stores. Stessa modalità anche per chi desidera proporre un romanzo.
R come Romance vuole anche essere un punto di scambio e confronto tra gli autori, che avranno a disposizione un proprio profilo dove poter pubblicare e promuovere i propri lavori.

INFO
www.storieromantiche.it 

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Il concorso, promosso dalla casa editrice Historica e dall'azienda Rule Design, ha visto la partecipazione di 300 autori provenienti da tutta la regione. Nell'antologia ci sono anche due racconti di Duilio Pizzocchi e Andrea Vasumi. Le presentazioni venerdì 16 giugno a Ravenna e sabato 17 giugno nella Basilica di San Petronio, a Bologna. L'intervista al curatore Stefano Andrini.

Di Manuela Fiorini

BOLOGNA – Emilia Romagna, terra di scrittori. Lo dimostra il successo del concorso letterario "Racconti Emiliano Romagnoli", promosso dalla casa editrice Historica in collaborazione con l'azienda Rule Design, che per questa quinta edizione "sforna" ben tre volumi. Due dedicati agli autori emiliani e uno a quelli romagnoli. Il tour delle presentazioni prenderà il via venerdì 16 giugno, alle 21, presso la sede di Rule Design, in via Dismano 773, a Ravenna, quando saranno premiati gli autori provenienti dalla Romagna. Il giorno successivo, sabato 17 luglio, gli autori emiliani (tantissimi!), saranno invece premiati nella suggestiva Basilica di San Petronio (Sala della Musica, dalle 17), di via Galluzzi 12/2, a Bologna. Il 1° luglio, invece, è in programma un reading una Maratona di Lettura nella cornice del Giardino degli Angeli a Castel San Pietro Terme (BO).

Ben 300 i racconti arrivati alla redazione del concorso. E il duro lavoro di selezione, che ha fatto scendere il numero a 165, è stato svolto dal giornalista, scrittore e conduttore radiofonico Stefano Andrini, dal quale ci siamo fatti raccontare questa avventura.

Come nasce il concorso "Racconti Emiliano Romagnoli" e quali sono le novità di questa quinta edizione?
"Il concorso letterario, assolutamente gratuito, ha l'obiettivo, confermato nell'edizione 2017, di dare voce al talento sommerso. Tra la via Emilia e il West della nostra regione non ci sono solo cibo, musica e motori, ma anche uno spettacolare fiume carsico della fantasia che siamo riusciti ancora una volta a far emergere. Questo oro nero della nostra terra, ancora poco conosciuto o ignorato dalla cultura con l'iniziale maiuscola, è in realtà un fenomeno virale, che attraversa tutte le generazioni (il partecipante più giovane ha 7 anni), coinvolge sia le donne che gli uomini, e ha radici nella città (Modena è una delle più prolifiche), ma anche nei paesi più sperduti. Il concorso riveste, quindi, i panni di un rabdomante alla ricerca di quell'acqua di cui, complici a volte i social e, più generale, una mancata educazione a leggere a scrivere, rischiamo di non ricordare più il sapore e la consistenza".

La precedente edizione comprendeva un racconto inedito di Guareschi. Chi saranno, invece, i superospiti di questa seconda avventura?
"Due grandi comici come Duilio Pizzocchi e Andrea Vasumi. Il racconto di Pizzocchi si intitola "Ma come è bello andare in giro per i colli bolognesi". Nell'incipit scrive: "Essere assunto alla Minarelli non è stato difficile, mi sono presentato e mi hanno sottoposto a un severo test articolato in due domande: ti piacciono le moto? Hai voglia di lavorare? Bene, vieni lunedì alle 8. Anche sui motori non ero proprio un genio, però adesso sono capace di smontarli e rimontarli quasi a occhi chiusi dimenticando fuori pochissimi pezzi. Per non sentirmi inferiore ai colleghi di reparto ogni tanto metto qualche pezzo extra sul loro banco: una vite, una rondella, una guarnizione, così quando hanno finito il montaggio vedono quel pezzo rimasto e devono rismontare tutto.

E quello di Vasumi?
"È in versione quasi esistenziale. "Tutti noi ci siamo trovati, nel corso della vita, di fronte ad un bivio. Vado a destra o a sinistra? Bianco o nero? Sì o no? Tutti tranne me. Eh già, perché io sono un bivio. E quando nasci così, c'è poco da fare: o sei in un modo o sei nell'altro. Eppure, nel mio albero genealogico, c'erano fior fior di infrastrutture: ponti, tangenziali, strade provinciali. Ma io sono nato bivio: mia mamma era una bella rotonda, baciata dal sole e sempre piena di vita ... probabilmente l'avete conosciuta ... la rotonda sul mare che cantava anche Fred Bongusto. Una rotonda sul mare ... il nostro disco che suona ... Bella, bellissima ... la mia mamma ... mentre la canzone, dopo la terza volta che l'ascolti, ti fa venire su l'esaurimento nervoso".

C'è un filo conduttore tra i racconti?
"Una grande orchestra sinfonica, sia pure sui generis. Gli strumenti narrativi che la compongono ci sono tutti e danno vita ad una sorta di romancero padano suggestivo e coinvolgente come un Bolero di Ravel. La memoria, prima di tutto. Con le sue sonorità a volte sbiadite, a volte pacificanti e in altri casi struggenti o addirittura disperate. C'è il suono cupo dei bassi impegnati a tessere la trama di noir ispirati alla realtà o dettati dalla pura fantasia. Combattuti nell'eterno dilemma tra un racconto del male come fuga dalla realtà o il mettere le mani nel letame nella speranza che davvero
anche da quello possano "nascere i fior". La grancassa o un semplice colpo di triangolo ci consentono una full immersion nelle grotte spesso oscure della storia. Mentre soffusi bisbigli d'arpa sono la colonna sonora di una vita che si dipana, si ingarbuglia, talvolta non ritrova neanche più il filo. Ma che, in ogni caso, vale la pena narrare anche a rischio di dissonanze dodecafoniche. Tanti strumenti che in qualsiasi altra occasione potrebbero rischiare l'effetto "torre di Babele" ma che qui in questa terra, della quale l'antologia è specchio tridimensionale, assumono le vesti di un unico straordinario concerto. Quello di un popolo a cui piace, ancora, contare storie".

I volumi "Racconti Emiliano Romagnoli" si potranno ordinare in libreria oppure richiedere direttamente alla casa editrice www.historicaedizioni.com singolarmente o tutta la raccolta.

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Il debutto del primo titolo "Misteri e Manicaretti dell'Appennino Bolognese" si potrà acquistare dal 16 giugno in abbinamento con Il Resto del Carlino. La presentazione ufficiale sarà invece il 19 giugno, alle 18.30, presso la libreria Ambasciatori di via Orefici, a Bologna. A fine luglio uscirà invece "Misteri e manicaretti della Valmarecchia".

Di Manuela Fiorini

Gli splendidi paesaggi dell'Appennino Emiliano Romagnolo e i sapori tipici di una regione la cui cucina è considerata dalla rivista americana Forbes come "la migliore del mondo". Fin qui non c'è nulla da dire sul binomio, assai collaudato, fra territorio e tradizione culinaria. Ad aggiungere altri due "ingredienti" insoliti, ci ha pensato la giovane casa editrice Edizioni del Loggione della bolognese Katia Brentani e del suo socio modenese Massimo Casarini con la neonata collana Brividi a cena. Delitti, misteri e tanta suspance nei racconti che compongono due antologie di prossima uscita, Misteri e manicaretti dell'Appennino Bolognese, che debutta dal 16 giugno in abbinamento al Resto del Carlino di Bologna, al costo di € 7,90, oltre al prezzo del quotidiano, e sarà presentato ufficialmente lunedì 19 giugno, alle 18.30, alla libreria Ambasciatori di via Orefici 16, a Bologna, e Misteri e manicaretti in Valmarecchia, in uscita a fine luglio.

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Ci siamo fatti raccontare da Katia Brentani questa nuova avventura.

Come nasce la collana Brividi a Cena?
"L'idea di contaminare il genere giallo con il cibo frullava nella mia testa già da un po'. Quando è arrivata la proposta della Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese di realizzare un'antologia per fare promozione al territorio e, un mese dopo, una proposta di Bottega Finzioni di Carlo Lucarelli per un progetto che vedrà la luce a inizio 2018, l'ho letto come un segno del destino. Ho parlato con il mio socio Massimo Casarini e abbiamo deciso di dare vita alla collana Brividi a cena"

Quali titoli sono usciti?
"Il 16 giugno esce "Misteri e manicaretti dell'Appennino Bolognese". L'antologia sarà allegata al Resto del Carlino di Bologna. Nel mese di luglio uscirà invece "Misteri e manicaretti della Valmarecchia" un'antologia scritta da autori bolognesi, romagnoli, lombardi e un nutrito gruppo di tutor e allievi di Bottega Finzioni. Alle due antologie è ispirato il calendario di eventi "Brividi a cena con gli autori" in programma da luglio a settembre fra Appennino Bolognese e Valmarecchia. Le cene sono diciannove, il calendario con le date in programma lo trovate sul nostro sito www.loggione.it Nella stessa collana a inizio 2018 uscirà l'antologia in collaborazione con Bottega Finzioni.

Qual è il filo conduttore dei racconti delle due antologie?
La voglia di raccontare la bellezza di luoghi a volte poco conosciuti, le tradizioni, la cultura di un territorio regalando qualche brivido. La collana Brividi a cena racchiude racconti gialli arricchiti dalle ricette legate alle storie narrate. Misteri, delitti, indagini e prelibati manicaretti. In stile Loggione. Personalmente, leggendo i racconti delle antologie mi sono già appuntata alcuni luoghi da visitare, che non conoscevo nonostante si trovino a pochi chilometri da casa mia. Naturalmente la tappa al ristorante per assaggiare le ricette tipiche del territorio è d'obbligo. Il libro, quindi, può diventare anche una bella guida per scoprire i luoghi e i sapori del nostro Appennino".

Edizioni del Loggione è una casa editrice giovane, ma coraggiosa, soprattutto in un periodo non facilissimo per l'editoria cartacea. Qual è la vostra scommessa?
"Il periodo non è dei migliori per l'editoria cartacea e il mondo editoriale in generale. Tuttavia, raccogliendo il materiale e leggendo le storie delle protagoniste dei due volumi "Le donne che fecero l'impresa", mi sono resa conto che, in realtà, non esistono e non sono mai esistiti "periodi migliori". Il meglio e il peggio è molto relativo. In periodi storici terribili sono esistite persone che hanno saputo realizzare grandi o piccole cose. Personalmente penso che sia importante credere in quello che si fa. Fortemente...e sì serve un pizzico di follia!"

Progetti per il futuro?
Tanti! Ci aspetta un'estate bollente piena di presentazioni, cene a tema, show cooking e nuove uscite editoriali. A breve uscirà una guida sul conte Mattei e la Rocchetta Mattei scritta da Eliselle & Carlo Vanni e un libro sui funghi realizzato da Massimo Tramontano, già autore di Mirtillo Bencontento. Per l'autunno e l'inverno ci sono in previsione nuovi Quaderni del Loggione, un libro con grandi chef per la collana I Maestri del Loggione, un altro per parlare ancora di donne e temi sociali e altri progetti interessanti. Lavori in corso anche sulle nuove antologie Donne che fecero l'Impresa Lazio, Piemonte e Marche, nuove guide e il progetto con Bottega Finzioni.
Prenderà vita anche un nuovo progetto "Romance" dedicato alla narrativa rosa, con pubblicazione romanzi in e-book. Insomma, non abbiamo il tempo per annoiarci!"

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INFO: per essere aggiornati sulle uscite e sugli eventi promossi da Edizioni del Loggione www.loggione.it 

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Sabato 10 giugno, presso la Sala Espositiva della Galleria Incontro a Casalgrande (RE) la presentazione del libro di Daniela Ori illustrato con 20 dipinti della pittrice sassolese che interpreta le liriche e le diverse sfaccettature dell'animo femminile.

Di Manuela Fiorini

Dall'incontro di due donne, una poetessa, l'altra pittrice, nasce "Il giorno che non c'è" (Edizioni Artestampa), la raccolta di liriche di Daniela Ori illustrato da venti dipinti dell'artista sassolese Beatrice Riva. Una piccola e preziosa opera d'arte, che sarà presentato oggi, sabato 10 giugno, alle 17.30, presso la Sala Espositiva della Galleria Incontro, in Piazza Ruffilli 2, a Casalgrande di Reggio Emilia, nell'ambito dell'evento Tra pittura e poesia. Il volume si divide in sette parti, come le note di un pentagramma: Amore, Magia, Donna, Ricordi, Figlia, Incanto, Ironia. Ogni sezione conta sette poesie più la lirica conclusiva, che dà il titolo all'opera. Ogni gruppo è introdotto da un commento dello scrittore Fabio Clerici e da un dipinto di Beatrice Riva, che ha curato anche la copertina.

L'abbiamo intervistata.

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"Quando hai iniziato a dipingere?
Disegno e coloro da quando ero piccolissima, ma ho adottato lo stile e la tecnica attuali dal 2010, frequentando per qualche anno corsi di pittura".

A che cosa ti ispiri per realizzare i tuoi dipinti?
"Ho sempre prediletto la figura umana, in particolar modo quella femminile, ma da quando ho iniziato a dipingere ad olio mi sono interessata anche alla figura maschile, in quanto essendo anatomicamente più possente, si presta molto bene per rendere i volumi e i contrasti di luce e ombra. I miei soggetti sono protagonisti di scene prevalentemente simboliche, allo scopo di rappresentare i molteplici aspetti dell'animo umano, anche quelli più nascosti. Si evidenzia l'imperfezione dell'uomo, il suo essere incompleto ma, a tempo spesso, traspare la speranza di ricongiungersi alla sua vera essenza. Negli ultimi tempi ho esteso la mia ricerca anche a soggetti animali, cercando di dar loro una potenza sufficiente a suscitare comunque delle emozioni che giungano in profondità nell'animo di chi osserva".

Quali tecniche utilizzi? Ce n'è una che preferisci?
"La mia tecnica prediletta consiste nell'uso dei colori a olio, che mi consentono di ottenere i migliori risultati nelle sfumature e nella resa della plasticità del corpo umano. A questi talvolta abbino acrilici e pastelli, per evidenziare i tratti o per aggiungere quegli elementi di "disturbo" che conferiscono alla figura il quel risultato "imperfetto" che desidero ottenere. Per un periodo ho utilizzato anche la pellicola trasparente, fissata al supporto mediante colla vinilica e fuoco e poi colorata, integrandola al dipinto esistente per coprire parzialmente la scena con un effetto materico. Il supporto è prevalentemente la tela, ma uso anche tavole in legno e carta".

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Come hai scelto i dipinti per rappresentare le varie sezioni in cui è suddiviso "Il giorno che non c'è" di Daniela Ori?
"Li abbiamo scelti insieme io e l'autrice, ed è stato semplice e naturale. I dipinti esistevano già, non sono quindi stati realizzati appositamente, ma hanno potuto adattarsi perfettamente ai temi trattati dalle poesie grazie alla forte sintonia che ci unisce".

I tuoi quadri spiccano per l'uso del colore e per l'intensità degli sguardi delle protagoniste femminili. Come definiresti la tua arte?
"Potrei definirla, come qualcun altro ha già fatto, "scomoda", nel senso che proprio grazie alla forza, all'intensità degli sguardi, ma anche delle figure in generale, la mia arte invita a porsi domande, guardarsi dentro, cercare una libertà lontana dai condizionamenti e le convenzioni culturali che ci danno una sicurezza senz'altro illusoria, ma che fatichiamo a voler abbandonare. Le emozioni suscitate dai miei dipinti potrebbero quindi non essere sempre positive, ma una volta comprese è possibile passare oltre e proseguire il percorso verso una vita più autentica".

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Le liriche de "Il giorno che non c'è" saranno interpretate da Daniela Ori, Daniele Biagioni e Paola Morandi. L'evento, a ingresso libero, è promosso dal Comune di Casalgrande in collaborazione con l'Associazione I Semi Neri (www.semineri.it).

Pubblicato in Cultura Emilia

Questa è la storia di Paolo Palumbo, ragazzi affetto dalla SLA; e della sua battaglia al fianco chi soffre per la stessa malattia o presenta problemi di deglutizione. Lui e lo chef Pomata insieme per il libro di cucina “Sapori a colori”

Di Chiara Marando -

Domenica 04 Giugno 2017 -

Questa è una storia bella, una di quelle che fanno sorridere di speranza. E’ la storia di Paolo Palumbo e della sua lotta contro una malattia che gli ha cambiato la vita, ma soprattutto del suo saper insegnare qualcosa a tutti noi: la forza di credere nelle proprie idee.

La sua è una forma aggressiva di sclerosi laterale amiotrofica, ma Paolo, dall’alto dei suoi soli 19 anni, ha dimostrato a tutti che con la passione e la forza di volontà si può arrivare oltre le aspettative. Lui lo ha fatto ed ha trovato il modo di aiutare gli altri. Anche il Presidente della Repubblica ha voluto partecipare alla sua iniziativa con una risposta di incoraggiamento.

"Carissimo Paolo- ha scritto l'Ufficio particolare del capo dello Stato - il presidente della Repubblica ha ricevuto la tua toccante lettera e mi incarica di ringraziarti per averlo reso partecipe della tua vita, purtroppo molto cambiata da quando devi combattere contro questa grave malattia - continua - Il progetto del libro Sapori a colori inoltre - immaginato da te per alleviare le sofferenze dei pazienti con problemi di deglutizione, disfagia o costretti ad una alimentazione artificiale - esprime già nel titolo le tue intenzioni ed il presidente Mattarella sarà felice di poterne ricevere una copia, non appena sarà ultimato".

Ad affiancarlo in questo percorso, uno chef d’eccezione come Luigi Pomata, coautore del libro di cucina “Sapori a colori”, che sta ormai diventando fenomeno virale sul web.  Ma lo scopo di questo volume è ben diverso dall’essere una classica raccolta di ricette, si tratta di una idea molto più concreta e pratica: l’obiettivo è quello di aiutare la ricerca per combattere la SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica, così da permettere un sostanziale miglioramento di vita per tutte le persone ammalate e costrette ad alimentarsi tramite sondino.

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Perché una quotidianità più serena passa anche attraverso la possibilità di mangiare cibi saporiti godendo del piacere della cucina. E Paolo, che ha da poco ricevuto il tanto ambito attestato dalla prestigiosa Scuola di Cucina ALMA, ha ideato soluzioni gustose e ricche di deliziose alternative per ogni pasto. A Pomata il compito di elaborarle dando corpo ad un mondo a colori che diventa un dono per chi affronta questa patologia o presenta problemi di deglutizione.

“E’ un libro dedicato a malati di Sla ma anche a tutti coloro che hanno problemi di deglutizione – ha spiegato lo chef Pomata -  con Paolo abbiamo creato un libro di ricette di piatti che si possono omogeneizzare e somministrare ai pazienti tramite sondino. Non pazienti, ma persone come tante, a cui le papille gustative funzionano, e che meritano di poter sentire i sapori”.

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Il secondo, ma altrettanto importante passaggio, è quello di estrarre l’essenza dell’alimento tramite un tampone da posizionare sulla lingua così da poterne sentire il gusto.

Il supporto e l’aiuto al progetto di Paolo stanno veramente diventando un fenomeno mediatico tanto da trasformarsi in un vero e proprio contest sul web che vede coinvolti professionisti dell’alta cucina, personaggi dello spettacolo e della politica. Tutti insieme al fianco di Paolo nella lotta contro la SLA: #iostoconpaolo.

Ecco come aderire!

  • Per info e acquisti, www.saporiacolori.it
  • Per donazioni: Iban IT34S0306917411100000010900 – Intestato a SAPORI A COLORI

Si può partecipare anche diffondendo il messaggio e invitando altri a donare e acquistare il libro. E’ sufficiente pubblicare una vostra foto con l’hashtag #iostoconpaolo sui social e taggare altre tre persone invitandole ad acquistare “Sapori a Colori”.

Una importante iniziativa di sensibilizzazione volta a far conoscere la storia di Paolo e aiutarlo nella sua missione di supporto per chi soffre della stessa patologia.

Pubblicato in Cultura Emilia