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 Presso lo Studio Bibliografico “La Darsena” di Modena, inaugurazione domani sabato 7 dicembre alle ore 17.00, 30 incisioni inedite dell’artista reggiano e un Cretto nero del pittore umbro -

 Modena, 6 dicembre 2013 -

 Un accostamento inedito tra il pittore e incisore reggiano Antonio Fontanesi, uno degli artisti di punta dell’Ottocento, e il grande pittore italiano Alberto Burri, uno dei Maestri dell’arte del Novecento.

E’ quello che propone lo Studio Bibliografico “La Darsena” di Modena da domani 7 Dicembre 2013 (inaugurazione ore 17.00 con aperitivo di benevenuto) al 26 Gennaio 2014 con la mostra dal titolo “Antonio Fontanesi - Prove di stampa”, che presenta una trentina di incisioni inedite di Antonio Fontanesi (Reggio Emilia 1818 – Torino 1882).

Il paesaggio, nelle incisioni come nella pittura e nel disegno, è l'oggetto dell'indagine creativa dell'artista reggiano. Nella ricerca artistica, così come nella vita, si intuisce l'emotivo - inappagato desiderio di infinito dell'autore. I paesaggi raffigurati sono reali, osservati dal vero, ma nelle carte come nelle tele si elevano a campagne ideali, in questo eterne, non finite e infinite.

La mostra è il frutto della ricerca appassionata di alcuni mercanti e collezionisti privati che, qui dopo anni, propongono al pubblico il frutto di piccole ma significative scoperte. Si presenta il lavoro inciso di Antonio Fontanesi, quello più raro e infrequente. Non i fogli più noti, spesso presenti sul mercato perché pubblicati nelle importanti riviste dell'epoca che hanno contribuito ad alimentare fino ad oggi l'interesse collezionistico, ma rare prove di stampa per lo più note in pochi esemplari.

In mostra, oltre a qualche esempio dei primi lavori in litografia che per gusto e soggetto risentono del clima e della cultura ginevrina, si trovano le acqueforti che rappresentano la produzione più impegnata e significativa di Fontanesi. In particolare si segnala uno stato inedito di Idillio, una bella prova di Il becchime e una prova avanti lettera del celebrato La pesca. Una vera curiosità è il foglio sul quale sono state stampate le quattro lastre di Autoritratto, Cortile ligure, Paese boschivo e Al pascolo.

Inedito è inoltre l'accostamento in mostra con un “Cretto nero” di Alberto Burri (Città di Castello 1915 – Nizza 1995).

I due artisti, in epoche e con linguaggi differenti, hanno condotto la medesima ricerca di valori luministici lavorando su un fondo nero; entrambi sono mossi dal pensiero di raffigurare l'infinito.

Negli ultimi anni – sottolinea Siro Leonelli de “La Darsena” - l’opera di Fontanesi pare essersi ridotta ad un interesse locale, sia per quanto riguarda la pittura che l’incisione. Questo contrariamente alla dimensione nazionale ed internazionale del suo operato in vita, quando le Accademie d’Arte si contendevano una cattedra diretta dal maestro reggiano. Per quanto riguarda le acqueforti, bisogna dire che al di là della fama di alcuni fogli come La pesca, Ranocchi o Il lavoro, opere che ebbero larga diffusione perché inserite in Album al culmine della rinascita dell’arte incisoria in Italia, o le litografie di ambito vedutistico di Ginevra e Londra, il restante lavoro su lastra di Fontanesi è sempre circolato in maniera circoscritta. Si tratta sempre di opere che ebbero una tiratura limitata, non destinata al commercio ma più ad una ricerca personale sull’uso della luce che solo il bianco e nero di una buona morsura riusciva a soddisfare. E’ proprio questa ricerca chiaroscurale, tramite una lavorazione “materica” della lastra, che ci ha fatto accostare  un Cretto nero di Alberto Burri , sicuramente uno degli artisti contemporanei più attenti allo studio della luce”.

Speriamo che la mostra, e la presenza di tanti fogli in tirature di prova – conclude Leonelli - possa dunque risvegliare l’interesse di studiosi e collezionisti su questo importante interprete dell’Arte dell’Ottocento italiano”.

Antonio Fontanesi

Più sensibile ai contrasti di luce-ombra che al vivace colorito, alle atmosfere notturne e nebulose tipiche di una certa tradizione lombarda, è un vero incisore che utilizza il mezzo per le sue effettive potenzialità e non come mero esercizio riproduttivo. Il risultato è un continuo modificarsi degli effetti luministici, è il consumare della materia. Le prove che Fontanesi ha tratto dai rami sono ognuna differente dall'altra e, nonostante il confronto con gli esemplari già presenti nelle collezioni di Reggio Emilia, Piacenza, Torino e Ginevra, è oggi difficile ricostruire con certezza il processo creativo. Certo è che, di norma, Fontanesi parte da una morsura leggera spesso coperta da una leggera velatura di acquatinta per poi rimordere o aggiungere interventi a puntasecca, acquaforte o brunitoio fino a cavare da fondi opachi risalti chiaroscurali. Il suo lavoro è coerente con la sensibilità romantica e naturalistica dell'epoca ma l'equilibrio delle composizioni, solenni e scenografiche, è sconvolto dal segno nervoso e continuamente ripensato. Riflette in questo la sua biografia inquieta: Fontanesi, dopo una prima formazione a Reggio Emilia dove si dedica alla scenografia e alla veduta, parte volontario con Garibaldi nel 1848, rifugiandosi poi a Ginevra dove esegue le prime litografie (1854) suggeritegli da importanti commissioni locali. Da Ginevra viaggia spesso: a Firenze nel 1861 e nel 1866 dove espone e frequenta i macchiaioli; a Parigi per esporre; a Londra nel 1865 dove esegue litografie ed eliografie. Nel 1868 è chiamato ad insegnare a Lucca e dal 1869 a Torino dove viene per lui istituita la cattedra di “paesaggio” presso l'Accademia Albertina. Nel 1875, causa l'atteggiamento ostile nei suoi confronti, accetta di trasferirsi a Tokyo dove insegna per tre anni. Al suo ritorno, ormai minato da una malattia contratta proprio in Giappone, riprende il suo impegno nell’insegnamento all’Accademia Albertina, si dedica alla sua pittura di paesaggio, tralasciando un po’ l’incisione. Morirà nel 1882.

Luogo e orari 

Studio Bibliografico “La Darsena” - Via Saragozza, 85 - Modena

Tel. 059 219942 – Mobile 3382140738 Dal 7 dicembre 2013 al 26 gennaio 2014 - Dal Lunedì al Sabato ore 9.00 – 12.30 / 15.30 -19.30; Domenica su appuntamento E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Pubblicato in Comunicati Arte Emilia

 L’iniziativa è organizzata dalla Galleria Napoleone Cacciani e si svolgerà domenica 8 dicembre -

Boretto, 2 dicembre 2013 -

Un appuntamento per raccogliere fondi da destinare al restauro della Basilica San Marco di Boretto. A organizzarlo la Galleria Napoleone Cacciani, che per domenica 8 dicembre 2013, alle 16.30, ha mobilitato il mondo dell’arte raccogliendo un’importante selezione di dipinti, disegni, sculture e fotografie che verranno messi in vendita a sostegno della prosecuzione dei lavori.

Mentre la prima fase dei restauri della Basilica di San Marco di Boretto entra nella sua fase conclusiva, il Comitato che ha sostenuto, coordinato e documentato i lavori, pensa al futuro e alla prosecuzione dell’opera intrapresa. «Chi ha partecipato ai diversi momenti di apertura del cantiere al pubblico ha avuto modo di conoscere in modo diretto la serietà e l’entusiasmo con cui tutti i soggetti coinvolti stanno operando, e scoprire insieme ai tecnici gli spunti di grande interesse emersi da un restauro condotto secondo metodologie rigorose e aggiornate» spiega Ivan Cantoni, curatore della Galleria Napoleone Cacciani e membro del Comitato per i restauri. «È già il momento di pensare al futuro, di creare le condizioni perché i ponteggi non vengano smontati, ma semplicemente trasportati verso la navata e le cappelle. L’esperienza di questi mesi, le procedure messe in atto, i costi sostenuti ci dicono che si tratta di obiettivi del tutto affrontabili. L’importante è raccogliere le risorse per non interrompere il processo già avviato».

Hanno messo a disposizione le loro opere, oltre ai soci della Galleria, Azeglio Bertoni, Davide Benati, Alfonso Borghi, Marino Iotti, Rossano Cortellazzi, Gianna Zanafredi, Renzo Dall’Asta e molti altri. Anche gallerie e imprese, come Saletta Galaverni di Reggio Emilia e Coopsette hanno donato pezzi dalle proprie collezioni. Le immagini di ciascuna opera verranno proiettate e illustrate da Ivan Cantoni. Sarà immediatamente possibile, per chi lo desideri, prenotare l’opera che intende acquistare. L’intero ricavato andrà a finanziare la partenza del secondo stralcio del cantiere. Nel corso dell'iniziativa sarà inoltre possibile acquistare libri e cataloghi d’arte per regali di Natale di buon gusto e molto economici.

L’appuntamento è presso i locali della Basilica San Marco, domenica 8 dicembre, a partire dalle ore 16.30.

Le opere in vendita saranno esposte alla Galleria Napoleone Cacciani sabato 7 e domenica 8 dicembre (apertura 10-12.00 e 16.00-19.00).

Domenica 8 dicembre, infine, i ragazzi del laboratorio Bibliocampus Natale, organizzato dalla Galleria Napoleone Cacciani e dalla Biblioteca Comunale, saranno presenti in galleria per vendere i loro lavori. Anche il ricavato di questa attività sarà devoluto a favore del cantiere di restauro.

Elenco dei donatori in ordine alfabetico:

Corrado Askerz,Monica Benassi, Davide Benati,Azeglio Bertoni,Alfonso Borghi, Alessandro Bosoni, Marco Cagnolati, Ivan Cantoni, Massimo Canuti, Coopsette, Rossano Cortellazzi, Renzo Dall’Asta, Saletta Galaverni, Sara Giuberti, Henri Guatteri, Marino Iotti, Hicari Miyata, Maria Luisa Montanari, Marco Pinna, Michele Sassi, Ida Tentolini, Elena Viappiani, Gianfranco Zanafredi, Gianna Zanafredi.

in allegato la locandina

(fonte: ufficio stampa Kaiti)

 

L’incontro con uno scrittore “in carne ed ossa” è sempre qualcosa di estremamente emozionante e stimolante per chi ama la lettura, come ci hanno dimostrato le esperienze degli scorsi anni.

Parma, 2 dicembre 2013 -

Per questo l’Assessorato alla Cultura del Comune di Montechiarugolo e la Biblioteca Comunale hanno ideato una rassegna di tre appuntamenti con autori molto amati dai lettori. Dopo aver incontrato nelle scorse settimane Marcello Fois e Sara Rattaro la minirassegna "Incontri con l'Autore" si conclude con Cristiano Cavina. Giovedì 5 dicembre alle ore 21 presso l'Hotel delle Rose di Monticelli Terme il pubblico avrà la possibilità di incontrare Cristiano Cavina, scrittore faentino che ha già pubblicato diversi romanzi, con successo crescente: Alla grande, Nel paese di Tolintesàc, Un'ultima stagione da esordienti, I frutti dimenticati e Scavare una buca. Cavina ha vinto importanti premi letterari (come il Premio Tondelli, Castiglioncello, Vigevano, Francesco Serantini, Selezione Premio Strega 2009.  I lettori amano la sua natura sincera e vulcanica e la critica più severa lo considera uno dei migliori scrittori italiani della nuova generazione. Nel 2012 è uscito Romagna mia!, una serie di brevi saggi ironici in cui Cavina racconta  la sua terra e i personaggi che l'hanno popolata, mentre nel corso di quest'anno ha pubblicato il romanzo Inutile tentare imprigionare sogni.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Terme di Monticelli e Circolo Arci Verdi. Dialogherà con l'Autore la giornalista della Gazzetta di Parma Laura Ugolotti. 

(Fonte: Ufficio Stampa Comune di Montechiarugolo (PR))

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Un’immagine del giovane povigliese scelta tra le oltre 8 mila fotografie pubblicate -

Poviglio, 2 dicembre 2013 -

Wiki loves monuments: c'è anche un povigliese, il fotografo e architetto Matteo Colla, tra i primi dieci fotografi italiani autori delle migliori immagini partecipanti alla seconda edizione del concorso fotografico, che valorizza il patrimonio culturale del Belpaese su Wikipedia.

Colla, classificatosi settimo con una fotografia della volta della navata principale del Cimitero monumentale di Poviglio, è infatti uno dei dieci vincitori premiati lo scorso sabato 23 novembre presso la libreria Hoepli di Milano. Quest'anno sono stati ben 537 i fotografi partecipanti, per un totale di 8082 foto raffiguranti monumenti, edifici, dettagli artistici del patrimonio culturale nazionale, dall'architettura al paesaggio, all'archeologia industriale e non solo, caricate su WikiCommons e disponibili in formato CC-BY-SA. A scegliere i vincitori una giuria di professionisti presieduta da George Tatge, ex dirigente tecnico-fotografico dello storico Museo Fratelli Alinari di Firenze, e gli esperti wikipediani Niccolò Caranti e Giovanni Dall'Orto.

L'immagine premiata rientra nel progetto sviluppato da Matteo Colla insieme a Adriano Artoni “Passato Prossimo: architetture e paesaggi nel territorio Povigliese”, uno sguardo a 360 gradi sulle emergenze artistiche e architettoniche povigliesi. Il lavoro, presentato in occasione della Fiera d'autunno 2011, si articola in una ricca collezioni di immagini, ben 150, raffiguranti i luoghi di culto, i casini e le corti rurali, i villini Urbani, i giardini e i luoghi atti alla trasformazione e conservazione dei prodotti dell'economia locale.

«Sono molto contento che la giuria abbia selezionato una mia fotografia e ancora di più che sia stata quella della volta della chiesa monumentale del cimitero di Poviglio» spiega Colla «perché è molto simbolica e rappresentativa di tutta la ricerca sul nostro patrimonio architettonico e culturale. Attraverso queste immagini vorremmo suggerire una visione che va al di là dell’aspetto descrittivo del soggetto e stimolare la curiosità, la fantasia e la voglia di riscoprire queste nostre bellezze locali».

«Siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto dal nostro concittadino Matteo Colla» è il commento del sindaco Giammaria Manghi e dell’assessore alla Cultura Filippo Ferrari, «che ringraziamo ancora una volta per l’ottimo lavoro realizzato sul patrimonio culturale povigliese e l’opportunità di far conoscere, anche al di fuori della nostra provincia, la ricchezza del nostro territorio».

Tutte le immagini partecipanti al concorso sono disponibili in rete con licenza di Creative Commons: le dieci foto vincitrici, compresa quella di Matteo Colla, prenderanno parte, insieme a quelle delle altre cinquanta nazioni partecipanti, alla fase finale del concorso in ambito internazionale.

(Fonte: ufficio stampa Kaiti)

 

 Sarà inaugurata giovedì 5 dicembre alle 18, nella sede del Museo Civico di Storia Naturale in via Scalabrini 107, la mostra “La garzaia racconta, vita e tradizioni del Po a Piacenza”, promossa dal Consorzio di Bonifica cittadino e curata dal critico e storico dell’arte Marco Senaldi con il coordinatore scientifico del Museo, Carlo Francou.

Piacenza, 2 dicembre 2013 -

Tra le immagini d’epoca dell’Archivio Croce – con fotografie di Gianni Croce, dei Fratelli Manzotti e di Giulio Milani – spiccherà la grande installazione lignea di Romano Bertuzzi, che ha intitolato questa sua scultura “La garzaia”: alta oltre sei metri, la struttura lignea trae ispirazione dagli alberi in cui si annidano, lungo le rive del Po, diverse specie di uccelli, la cui “coabitazione” viene tradotta dall’autore nel linguaggio dell’arte contemporanea.

La mostra, il cui allestimento è stato curato dallo Studio&Tre, resterà allestita sino all’8 febbraio prossimo e sarà visitabile negli orari di apertura del Museo: martedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30; giovedì, sabato e domenica, oltre al mattino, anche dalle 15 alle 18.

Per ulteriori informazioni, si può contattare il numero 0523.334980 nonché, per esigenze didattiche, lo 0523-337745: la mostra ha infatti un valore formativo di testimonianza del passato, incentrandosi sul rapporto tra acqua, uomo e natura che è al centro dell’attività del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

Il servizio fotografico dell’inaugurazione sarà a cura di Carlo Pagani.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Si è aggiudicato l'Africa-Italy Excellence Awards come miglior evento africano dell'anno 2013 il Festival Ottobre Africano, quest'anno alla undicesima edizione con un programma intitolato "Dall'Incontro la Cultura" che si è svolto dal 6 al 27 ottobre. Madrina d'eccezione: la cantante Fiorella Mannoia -
 
Parma, 2 dicembre 2013 -

Nato a Parma su iniziativa dell'Associazione di promozione sociale "Le Réseau", creata per favorire la reciproca conoscenza, la collaborazione fra immigrati ed italiani e la convivenza fondata su rispetto, comunicazione e scambio culturale, Ottobre Africano quest'anno, pur in continuità con le edizioni precedenti, ha avuto la grande capacità e forza di trasformarsi in un festival delle culture e delle sinergie, itinerante e multidisciplinare, ramificandosi, oltre che a Parma, a Reggio Emilia, Milano e Roma con un denso programma di cinema, conferenze, letteratura, mostre, moda e musica.

A ricevere il Premio, sabato 30 novembre presso l'Auditorium della Camera di Commercio di Brescia, il direttore artistico del Festival Cleophas Adrien Dioma, alla presenza degli ambasciatori del Ghana, Mozambico e Sudafrica. L'evento, promosso da Divino Event Organization, ha avuto come padrino lo scrittore Kossi Komla-Ebri.

Il Festival ha inaugurato quest'anno un nuovo ciclo, in corrispondenza al bisogno sempre più forte di contribuire all'emergere di una nuova visione dell'immigrazione e dell'Africa. L'edizione 2013, in completa assonanza con il dibattito sulla nuova legge sulla cittadinanza e le linee politiche del Ministro Cécile Kashetu Kyenge, che ha dato il patrocinio del Ministero all'iniziativa, ha messo l'accento sull'importanza dell'approccio culturale all'immigrazione.

Il Festival Ottobre Africano è stato possibile grazie al patrocinio del Ministero per l'Integrazione e dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Roma - Assessorato alla Cultura, creatività e promozione artistica - e dell'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM); al sostegno della Camera di Commercio di Roma, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Parma e dell'Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio (ACRI) e Fondazioni4Africa, della Legacoopsociali e dello sponsor RIA Italia srl; alla collaborazione con il Festival Internazionale di Ferrara, l'Istituto Francese di Roma, la CNA Roma, la CNA World, la REDANI (Rete della Diaspora Africana Nera in Italia), la Casa delle Letterature di Roma, l'ONG CIPSI, l'Officina GRIOT e numerose associazioni di comunità e di artisti internazionali come Destination West Africa.

www.ottobreafricano.org - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: Ufficio Stampa Nazionale leStaffette)
Doppio appuntamento sabato 30 novembre, a Lenz Teatro, per Natura Dèi Teatri -
 
Parma, 29 novembre 2013 -
 
Lenz Teatro – sabato 30 novembre

ore 21.00 > Lenz Rifrazioni > "Hamlet Solo"

ore 22.30 > Ampe e Garrido > "Still Standing You"
 
Alle ore 21 Lenz Rifrazioni presenta "Hamlet Solo" (con replica domenica 1 dicembre alle ore 18.30), regia di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, musica Andrea Azzali.

Protagonista di questo ritratto tragico sull'esistenza umana è Barbara Voghera, attrice sensibile e storica protagonista delle varie stesure dell'Hamlet fin dal 1999. Non solo interprete, corpo di dolorosa poesia e di imperfetta bellezza, capace di incarnare le parole shakespeariane in un'oscillazione esponenziale tra perdita e ritrovamento del senso.

Le molteplici riscritture dell'Hamlet, riprendono ulteriore forma scenica trasponendo la monumentalità artistica dell'opera in una nuova sintesi di potente densità emozionale.

In questo nuovo "Hamlet Solo" si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana di Amleto, la sua inevitabile e assoluta solitudine scenica ed esistenziale. In un attraversamento senza respiro del testo, l'attrice implode dentro gli altri personaggi, unico strumento 'vivo' di una partitura visiva di spettri. I dialoghi con Orazio, la Regina, il Fantasma del Padre, Guild and Rose, gli Attori, i Becchini, Re Claudio vengono inflessi nell'unico duello eroico possibile, quello dell'attore con se stesso.
 
HamletSolo FrancescoPititto rid

Alle ore 22.30 il duo belga-portoghese dei danzatori Pieter Ampe e Guilherme Garrido presenta "Still Standing You": con un personale linguaggio di danza, due uomini cercano di capire cosa rappresentano l'uno per l'altro. Sono amici, partners, amanti, rivali o nemici? Unico strumento a disposizione è il corpo, l'ironia del movimento dei loro muscoli, l'intensità della loro amicizia, l'abilità di combinare tutto questo in una performance dinamica in cui la durezza, la rabbia e l'amore sono intrecciati in un enorme abbraccio. L'unico cosa che sanno per certo, è che sono 'complici', l'indiano e il cowboy che cavalcano attraverso colline sconnesse in direzione del tramonto. Di recente tornati da un tour newyorkese, Ampe&Garrido sono artisti ospiti nei più importanti festival europei.

Natura Dèi Teatri si realizza grazie al sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche AUSL di Parma, Fondazione Monte di Parma, Banca Monte Parma, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Parma, Aurora Domus Cooperativa Sociale O.N.L.U.S., Nationales Performance NETZ (NPN) International Guest Performance Fund for Dance, Federal Government Commissioner for Culture and the Media, German Bundestag ed in collaborazione con Fondazione "Arturo Toscanini", Fondazione Prometeo.

Biglietti: Euro 10,00 intero, Euro 8,00 ridotto (over 60, studenti universitari, under 30). La Biglietteria apre 30 minuti prima di ogni spettacolo. Data la capienza limitata, è consigliata la prenotazione telefonica.

Info: Lenz Teatro, Via Pasubio, 3/e, Parma, T. + 39.0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.lenzrifrazioni.it.

(Fonte: ufficio stampa LeStaffette)
Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Ventisei concerti, 14 cori piacentini e mille coristi impegnati nella rassegna "Mille Voci per Natale" -
 
Piacenza, 29 novembre 2013 -
 
Sono questi i numeri della prima edizione dell'iniziativa promossa dalla delegazione provinciale Aerco (Associazione emiliano romagnola cori) con il patrocinio della Provincia di Piacenza.

I concerti, che vedranno protagonisti anche alcuni cori extra-provinciali, saranno dislocati in tutto il territorio piacentino dal primo dicembre fino al 6 gennaio 2014.

"La rassegna - ha detto l'assessore provinciale alla Cultura e all'identità popolare Maurizio Parma - rappresenta una via importante per la promozione di un patrimonio fondamentale come quello delle tradizioni popolari". "Piacenza – ha sottolineato Edoardo Mazzoni, delegato Aerco per la provincia di Piacenza – conta 16 gruppi associati ed è una delle province più attive dell'Emilia Romagna".
 
In allegato la locandina

IL PROGRAMMA

1 dicembre – Piacenza – ore 20:45 Collegio Alberoni Gruppo Gospel New Sisters di Podenzano

8 dicembre – Villò di Vigolzone – ore 21 chiesa parrocchiale – Gruppo Gospel New Sisters di Podenzano

14 dicembre – Mucinasso Piacenza - ore 21 chiesa parrocchiale – Schola Cantorum San Giorgio

14 dicembre – Carpaneto – ore 21 chiesa parrocchiale – coro San Fermo di Carpaneto

15 dicembre – Castell'Arquato – ore 16 chiesa parrocchiale – Corale città di Fiorenzuola

15 dicembre – Gropparello – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Cai Piacenza

15 dicembre – Casaliggio di Gragnano – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Le Ferriere di Ferriere

17 dicembre – Piacenza – ore 21 sede Cai Cavallerizza – coro Cai Piacenza e coro Gerberto di Bobbio

20 dicembre – Vigolo Marchese di Castell'Arquato – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Gerberto di Bobbio

20 dicembre – Ponte dell'Olio - ore 21 chiesa San Giacomo – coro Montenero, coro 3 note sopra il cielo, coro parrocchiale Ponte dell'Olio e Riva

20 dicembre – Quarto di Gossolengo – ore 21 chiesa parrocchiale – Schola Cantorum di San Giorgio, Corpo bandistico di Gossolengo

21 dicembre Montereggio di farini – ore 18 chiesa parrocchiale - Gruppo Gospel New Sisters di Podenzano

21 dicembre – Cortemaggiore – ore 21 basilica Santa Maria delle Grazie – corale Cortemaggiore e corpo bandistico La Magiostrina di Cortemaggiore

21 dicembre – Farini – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Ana Valnure Bettola

21 dicembre – Lugagnano – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Montegiogo di Lugagnano

22 dicembre – Farini – ore 16 Casa protetta – coro Le Ferriere di Ferriere

22 dicembre San Giorgio – ore 17 chiesa parrocchiale – Schola Cantorum San Giorgio e corpo bandistico di Gossolengo

22 dicembre Fiorenzuola – ore 20,30 Auditorium Chiesa Scalabrini – coro Folk di Fiorenzuola e gruppo corale I Musici di Fidenza

22 dicembre Podenzano – ore 21 chiesa parrocchiale – Schola Cantorum Podenzano, Voci bianche di Podenzano, coro In Canto Libero di Piacenza, Corpo bandistico Pontolliese

26 dicembre Bobbio – ore 21 Cattedrale – coro Gerberto di Bobbio e coro città di Soave

28 dicembre – Vezzolacca di Vernasca – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Montegiogo di Lugagnano

29 dicembre Ferriere – ore 16 chiesa parrocchiale – coro Le Ferriere di Ferriere

5 gennaio – Piacenza – ore 21 chiesa di Santa Brigida - Gruppo Gospel New Sisters di Podenzano

6 gennaio – Rustigazzo di Lugagnano – ore 14,30 chiesa parrocchiale – coro Montegiogo di Lugagnano

6 gennaio – Bobbio – ore 15,30 Largo Rio Grande – coro Gerberto Bobbio

6 gennaio Piacenza – ore 16,30 chiesa di Sant'Antonino – coro Voci Bianche del coro Farnesiano, coro giovanile Farnesiano, coro Polifonico Farnesiano

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)
Modena, 27 novembre 2013 -
 
Una mostra fotografica e un libro per raccogliere fondi a favore della farmacia di un ospedale africano. Un'iniziativa che rientra tra i progetti che il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha attivato a favore del Catholic Hospital di Wamba in Kenya, e che vedono in prima fila farmacisti come il modenese Giuseppe Masini titolare dell'omonima farmacia di Piumazzo di Castelfranco Emilia e consigliere del direttivo di Federfarma Modena, nonché rappresentante del Consorzio InFarmacia Farmanetwork.

Le bellissime immagini del fotografo ravennate Paolo Genovesi testimoniano la quotidianità del Catholic Hospital di Wamba, un ospedale con 200 posti letto situato in mezzo alla savana 600 km a Nord di Nairobi. Il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha finanziato il progetto che vede raccolte le fotografie nel libro omonimo di 152 pagine edito da Maglio Editore, con testi del giornalista bolognese Marco Tarozzi in collaborazione con Ettore Mazzucchelli e con lo stesso Masini. I proventi della vendita del libro saranno destinati alla farmacia di questo ospedale, presso il quale si è recato il farmacista modenese Giuseppe Masini nel gennaio scorso, assieme al dr. Ettore Mazzucchelli di Busto Arsizio che segue la farmacia di Wamba da ormai 20 anni. Proprio il dr. Mazzucchelli ha presentato il libro, stampato in 1000 copie per il Consorzio, durante la fiera "Bazar des arts" a Busto Arsizio il 30 maggio scorso. Sarà possibile avere il volume con una donazione minima di 15 euro all'Associazione "Insieme per Wamba" Onlus.

"Personalmente il mio viaggio a Wamba – tiene a sottolineare il Dr. Masini - è stato una grande esperienza a livello umano e professionale. Si può e si deve fare tanto per queste persone disagiate, basta poco. Noi farmacisti possiamo veicolare i nostri sforzi, semplici e mirati, a quello che posso definire come una specie di miracolo che avviene ogni giorno a Wamba, con questo ospedale che ha visto nel 2012 ben 47.027 accessi, 1.703 ricoveri, di cui 433 bambini".

La mostra, patrocinata dal Comune di Castelfranco Emilia, sarà visitabile fino a sabato 7 dicembre (orari: dal lunedì al venerdì ore 8.30 – 19.30, sabato ore 8.30 – 12.30). Quella stessa giornata, i quattro "protagonisti" del libro (Mazzucchelli, Masini, Genovesi e Tarozzi) si ritroveranno presso il Centro Medico Piumazzo alle ore 15.30 per un incontro col pubblico a cui seguirà un rinfresco. Il progetto di Infarmacia Farmanetwork, denominato "Per Wamba" prevede, oltre alla raccolta di fondi attraverso il ricavato del libro e di donazioni, l'invio di farmacisti volontari nella missione. Le donazioni potranno essere fatte all'Associazione "Insieme per Wamba" Onlus - Banca BCC filiale di Chirignago - Codice IBAN: IT 42 A 0868902001002010011033 con la causale: progetto "Per Wamba" – Consorzio Infarmanetwork

Breve storia dell'Ospedale

L'Ospedale di Wamba fu fondato negli anni Sessanta dai Missionari della Consolata con lo scopo di soddisfare i bisogni della popolazione locale che soffriva all'epoca di un forte isolamento rispetto al resto del Paese. Nel 1969, il dott. Silvio Prandoni, medico specializzato in malattie tropicali, ricevette dall'allora Vescovo Mons. Cavallera l'incarico di organizzare e gestire l'Ospedale. Oggi conta 175 posti letto e offre ai pazienti i seguenti servizi: pediatria, ostetricia, chirurgia, radiologia, fisioterapia, terapia intensiva post - operatoria. Dispone inoltre di una farmacia in grado di produrre autonomamente medicinali e di una clinica mobile per effettuare vaccinazioni, controlli prenatali, trattamento di patologie che non necessitano il ricovero, programmi educativi e di prevenzione su Aids, TBC e malnutrizione.

Wamba è situata nel Sumburu District, e fa parte della Diocesi di Maralal il cui vescovo è Monsignor Virgilio Pante. La popolazione si divide in diverse etnie: Samburu, Turkana, Pokot e Rendille.

I fondi con i quali è amministrato il Catholic Hospital provengono per un terzo dalla Diocesi, per un terzo da donazioni private e per un terzo dall'ospedale stesso. La gestione clinica e medica dell'ospedale è ormai da qualche anno in mano a tre medici africani, con il supporto degli specialisti italiani che si alternano con rotazione mensile a seconda delle necessità.

Nello specifico, la farmacia dell'ospedale produce pomate, sciroppi, gocce orali, disinfettanti, capsule, compresse, fiale multi dose iniettabili, soluzioni di grande volume (fisiologica, glucosata, ecc). La distribuzione dei farmaci prodotti ed acquistati avviene ad personam e non per reparto, ottimizzando così i consumi e limitando gli sprechi.

L'ospedale infine si completa per essere autosufficiente di cucina, lavanderia, sartoria, garage e reparto manutenzione officinale, depuratore acque reflue e scuola infermiere interna, nonché di una Guest House dove accogliere gli ospiti.

La produzione galenica della farmacia dell'ospedale nel 2012 è stata di 4500 litri di soluzione grande volume (fisiologica, glucosata, ecc.); 120.000 compresse; 450 litri di sciroppi e sospensioni; 310 litri di disinfettanti e antisettici; 500 supposte; 100 kg di pomate; 120 litri di multidose iniettabile (flacone da 50 ml); 20 litri di gocce orali ed emulsioni.

Gli autori del libro

Paolo Genovesi

E' nato a Ravenna nel 1969. Fotografo professionista da più di vent'anni, ha immortalato alcune delle principali manifestazioni sportive nazionali ed internazionali, in particolare di atletica leggera, calcio, ginnastica e canottaggio, collaborando, in quest'ultima disciplina, con la Federazione italiana. Attualmente si occupa di cronaca nella sua città natale. Autore dei volumi "Liberi di sognare", dedicato agli atleti dello sport paralimpico, e "Correre sull'acqua", raccolta di immagini della preparazione ai Giochi Olimpici di Londra 2012 della squadra nazionale italiana di canottaggio.

Marco Tarozzi

Bolognese, classe 1960, è giornalista professionista dal 2000. Già collaboratore del Corriere dello Sport-Stadio e redattore del mensile Calcio 2000 diretto da Marino Bartoletti, è stato per dodici anni caposervizio del quotidiano "Il Domani" di Bologna. Oggi dirige la rivista "Pianeta Uisp" e conduce una trasmissione sportiva su Radio Bologna Uno; collabora all'edizione italiana di "Runner's World" dal 2006. Tra i suoi libri "La leggenda del re corridore" (2066, riedizione 2011), biografia del grande mezzofondista americano Steve Prefontaine, "Semplicemente Magnifico" /2008), "L'angelo controvento" (2011), la storia di Angelo Bergamonti e di un motociclismo epico, "Liberi di sognare" (2011), undici storie di atleti paralimpici arricchite dalle immagini del fotografo Paolo Genovesi, "American Runners" (2012). Ha vinto il premio nazionale 'Giovannino Guareschi' per il racconto inedito nel 1997 e il 'Premio Coni-USSI" come giornalista sportivo bolognese dell'anno nel 2004.

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(Fonte: Ufficio Stampa Nevent)
Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Tre giorni di performance artistiche itineranti nell' Oltretorrente tra i negozi chiusi dalla crisi -
 
Parma, 27 novembre 2013 -
 
L' esperienza desolante dei negozi chiusi per colpa della crisi economica è una vetrina sulla realtà, che fa male ai cittadini e alla città, simboleggiano lo scenario della crisi; la triste evidenza di come la recessione economica possa trasformare il cuore della polis in un posto freddo, svuotato della propria realtà cittadina. Ad animare l' Oltretorrente sarà un "Walk show", una passeggiata nomade con l' ausilio di radio, smartphone e tablet, in un'esplorazione con soluzioni di performing media, che si snoderà fra i negozi di Via Bixio, arteria essenziale dello storico quartiere, tra le più duramente colpite da questo fenomeno di desertificazione commerciale. Il teatro, grazie al progetto «S-chiusi», diviene promotore di un intervento che può alimentare il risveglio esistente di nuove forme di cittadinanza e partecipazione. Un invito a visitare i singoli negozi, in una passeggiata creativa che aiuti a superare quella che non deve diventare la rassegnata abitudine a un inarrestabile declino, in cui i cittadini - spettatori diventano protagonisti, grazie alla loro partecipazione.
Il 29 novembre dalle 17 alle 19.30, il 30 novembre e 1 dicembre dalle 16.30 alle 19.30 le performance teatrali restituiranno vita a spazi urbani dimenticati.
«S-chiusi» è un progetto promosso da Associazione Micro Macro, Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive del Comune di Parma con il contributo di Fondazione Monte di Parma e Consorzio Gestione Centro Città con il patrocinio di Corso di laurea in servizio Sociale dell'Università di Parma in collaborazione con Confesercenti Parma e Unipol Assicurazioni.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.
 
Informazioni tel 0521 992044, www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole, www.parmacultura.it.
 
(Fonte: Comune di Parma)
Pubblicato in Cultura Emilia
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