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Erica Liverani, vincitrice della quinta edizione di Masterchef Italia è stata ospiste della libreria Ubik di Parma. Accompagnata da sua figlia, la piccola Emma, ha presentato nella città ducale "A piccoli passi. La mia cucina stagionale", edito da Baldini&Castoldi: un'occasione per parlare non soltanto di ricette, ma del rapporto tra tradizione e cultura e, ovviamente, del celebre programma televisivo. L'incontro è stato moderato dalla giornalista Silvia Strozzi.

Passi piccoli, come quelli di sua figlia Emma con la quale si diverte moltissimo a cucinare e dalla quale si lascia ispirare, non dimenticandosi mai di aggiungere una nota giocosa alle proprie ricette. Passi da gigante, come quelli fatti da Erica nel proprio percorso verso il titolo di quinto vincitore di "MasterChef" Italia. Estro e creatività in oltre 120 ricette per godere e gustare pienamente i sapori e i profumi, mese per mese, stagione dopo stagione della nostra cucina tradizionale. 

Foto di Francesca Bocchia

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Sabato, 21 Maggio 2016 10:34

Food Revolution Day: si parla di cibo sano

Il 20 maggio si è festeggiato il Food Revolution day, la giornata promossa dallo chef Jamie Oliver che parla di educazione alimentare. A sostenerla in Italia è stata la Fondazione Barilla Center for Food Nutrition, che ha fornito 10 consigli utili.

Di Chiara Marando -

Sabato 21 Maggio 2016 -

Cambiare si può, anche se si tratta di tematiche su scala mondiale, basta l’impegno di ognuno di noi, giorno dopo giorno, passo dopo passo. Ed è da questi piccoli passi che si può arrivare a vere e proprie rivoluzioni, inversioni di marcia positive, sviluppo verso un futuro migliore.

Queste sono le basi su cui si fonda il Food Revolution Day, la giornata promossa dallo chef, scrittore, conduttore televisivo e personaggio Jamie Oliver. E’ lui l’ambasciatore del cibo sano nel mondo ed è sempre lui che porta avanti questo progetto a livello globale.

Jamie Oliver

Quella del 20 maggio è stata la giornata che ha sancito la quinta edizione di questo appuntamento nato per ricordare l’importanza che l’educazione alimentare riveste nelle vita di tutti noi, di quanto sia rilevante per il pianeta nel suo insieme. Insomma, è sempre bene sottolineare una volta in più che le nostre scelte in fatto di cibo si riflettono sul mondo in cui viviamo, sulla sua sostenibilità e sull’ambiente.

Quest’anno l’evento è stato promosso in Italia dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition che lo ha definito "come una vera e propria "ola globale", che con eventi e manifestazioni, farà il giro del mondo e attraverserà tutti i continenti per coinvolgere istituzioni e opinione pubblica e far crescere la consapevolezza dell'importanza dell'alimentazione e, soprattutto, dell'educazione al cibo sano e buono attraverso tre semplici gesti: cucinarlo, condividerlo, viverlo".

Per l’occasione, la Fondazione ha suggerito anche 10 consigli pratici utili per contrastare l'obesità e salvaguardare il pianeta:

1) L'educazione alimentare a scuola e in famiglia è fondamentale per diffondere sane abitudini tra bambini e adolescenti: promuovi e supporta campagne di sensibilizzazione;

2) Modera il consumo di carne e sceglie più spesso i legumi: è un bene per la salute e quella dell'ambiente;

3) Dai più spazio agli alimenti della tradizione mediterranea come frutta, verdura, cereali integrali e olio extravergine di oliva;

4) Limita il consumo di alimenti ricchi di grassi, sale e zucchero: dovrebbero essere solo un consumo occasionale;

5) Movimenta la giornata, inserendo l'attività fisica nella quotidianità: non solo spostandosi a piedi o salendo le scale, ma dedicando più tempo ad attività all'aria aperta;

6) Sii un consumatore consapevole: prendi informazioni sul percorso che il cibo ha fatto lungo la filiera alimentare, leggendo bene le etichette, prediligendo, quando possibile, prodotti locali e di stagione;

7) Riscopri la convivialità e il piacere a tavola. Prepara il cibo, scambialo, consumalo con altre persone, condividine il piacere;

8) L’alimentazione dei più giovani è fortemente influenzata dall'ambiente in cui crescono: prediligi cibi sani, un ambiente domestico stimolante, coinvolgi i ragazzi nella spesa e nelle ricette;

9) Non sprecare il cibo: controlla la data di scadenza, compra quello che serve, condividei le eccedenze;

10) Mangiare bene conviene a tutti: un regime alimentare che si basa sui principi della dieta mediterranea e su alimenti freschi può tradursi in un risparmio economico.

 Si tratta di consigli importanti su cui vale la pena soffermarsi perché non è più possibile ignorare quanto la cattiva alimentazione sia diventato un problema grave che tocca soprattutto i bambini. I numeri a riguardo sono impressionanti e fanno riflettere: 42 milioni i bambini in sovrappeso sotto i 5 anni, una casistica che si traduce in veri rischi per la salute e può portare allo sviluppo di patologie quali il diabete, problematica purtroppo sempre più diffusa.

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E a livello globale quanto incidono le nostre scelte alimentari?

 Bene, sappiate che il cibo è l’elemento che contribuisce maggiormente al cambiamento climatico con una percentuale del 31% delle emissioni totali di gas serra provocate dai sistemi di produzione. Più in dettaglio, è la carne a detenere il podio negativamente con il 12% delle emissioni, anche se stanno aumentando quelle derivanti dall’agricoltura intensiva che stressa in modo preoccupante l’ecosistema.

Il Food Revolution Day tornerà l’anno prossimo, ma si tratta di una giornata, un solo giorno che deve servirci a cambiare il nostro modo di vivere, che deve trasformare il nostro modo di concepire la tavola e la quotidianità. Una filosofia da seguire, perché il cambiamento non si inizia domani….ma in questo momento.

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E' stata un'edizione da record quella di Cibus 2016 che si è chiusa con numeri mai visti ed un successo di visitatori senza precedenti: proviamo a fare un breve resoconto di cosa ha proposto, tra novità, conferme e qualche elemento un po' troppo “trash”.

Di Chiara Marando -

Parma, 14 Maggio 2016 – (Foto di Chiara Marando)

E' stata un'edizione da record quella di Cibus 2016, la fiera internazionale dell’alimentazione organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, che si è chiusa con numeri mai visti ed un successo di visitatori senza precedenti: 3mila aziende espositrici su 130mila metri quadri, 72mila visitatori di cui 16 mila operatori esteri e 2.200 top buyer.

Un risultato che ha portato a confermare la volontà di rendere Cibus annuale, fissando il prossimo appuntamento ad aprile 2017 con “Cibus Connect”: evento che comprende un forum internazionale con esperti di food&beverage da tutto il mondo , ma anche una forma espositiva light finalizzata al matching con la grande distribuzione.

Ma prima di proiettarci verso il prossimo anno, proviamo a fare un breve resoconto di cosa ha proposto questa 18° edizione, tra novità, conferme e qualche elemento un po' troppo “trash”.

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Inutile dire che i grandi marchi italiani si sono fatti notare con stand che sembravano bilocali posizionati in punti strategici e ben visibili. La parola d'ordine, come sempre, è stata “lasciare il segno”.

Così Barilla ha riproposto la sua originale e futuristica – ormai non più tanto – pasta stampata in 3D; Levoni si è presentato con una sorta di mercato coperto di grande impattovisivo; Perugina ha deliziato i presenti con cioccolatini preparati al momento e gelato dell'Antica Gelateria del Corso; Gruppo Cremonini ha costruito più una piazza che uno stand; Rocchetta ha portato in fiera la sua testimonial Alice Sabatini, Miss Italia 2015; ed ancora lo chef Carlo Cracco si è esibito allo stand San Carlo in uno show cooking accompagnato dal barman campione del Mondo 2015 Bruno Vanzan. Avvistati anche Antonino Cannavacciuolo e Davide Oldani, che si sono fatti notare ancora una volta per la loro maestria ai fornelli.

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Ospite più che attesa, Belen ha fatto la sua comparsa da Consorzio Virgilio...ogni commento sull'afflusso di pubblico è superfluo.

Tra tanti grandi classici non potevano mancare idee originali di cui, a dirla tutta, si poteva anche fare a meno. Sto parlando della crema di cioccolato dolcificata con succo di carota concentrato, un non-senso perché se decidi di concederti un peccato di gola, almeno devi farlo come si deve.

Poi si va nell'ambito veg con le Veggiefette, ovvero sottilette vegane, e le Veganette ai carciofi, una rivisitazione dei salumi in ottica vegana. Io evito volentieri ma de gustibus....

Rimanendo nel campo delle punizioni alimentari, non vorrei dimenticarmi la maionese senza uovo che della maionese non è che un lontano e triste ricordo.

Ampio spazio è stato dato alla moda del momento in fatto di carboidrati con la pizza al carbone vegetale, ma soprattutto alla curiosa piadina con riso rosso fermentato. Non ce l'ho fatta a provarla, proprio non ho avuto cuore.

Uno dei protagonisti è stato il Gluten Free, con prodotti per celiaci quali pasta in molteplici formati, pane, grissini ed altre proposte dolci che allargano considerevolmente l'offerta di prodotti specifici per questo tipo di problematiche. Un segno di apertura e sensibilizzazione che fa ben sperare.

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Tornando alle curiosità, impossibile non notare il pecorino stagionato nell'argilla, il pecorino con polvere di quercia e quello con scaglie di cioccolato fondente, che quest'anno hanno fatto la loro comparsa per la prima volta a Cibus 2016.

Infine, andiamo sul goloso con l'uovo da bere al bicchiere condito con capperi e prezzemolo: un aperitivo energizzante e di sicuro effetto.

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Sabato, 07 Maggio 2016 10:42

Salad Cake: torta o insalata?

Dimenticate le severe e tristi insalate protagoniste di molti pranzi veloci da oggi arriva una novità in cucina, tutta veg e vegetariana, più che soddisfacente per occhi e palato: sono le Salad Cake, torte salate talmente belle da sembrare finte.

Di Chiara Marando -

Sabato 07 Maggio 2016 -

Chi lo dice che carote, pomodori e lattuga non possano essere anche golose ed invitanti? Dimenticate le severe e tristi insalate protagoniste di molti pranzi veloci da consumare nella pausa pranzo, da oggi arriva una novità in cucina, tutta veg e vegetariana, più che soddisfacente per occhi e palato.

Sono le Salad Cake, torte salate talmente belle da sembrare finte, vere opere d'arte realizzate dalla food stylist giapponese Misuki Moriyasu. Talmente meravigliose da essersi meritate un locale completamente dedicato, il Caffè Vegedeco, a Nagoya, la città dell'artista.

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Un'idea nata per caso dalla volontà di trovare un modo creativo di reinterpretare le verdure per renderle invitanti...e Misuki ci è riuscita: le sue Salad Cake hanno entusiasmato il pubblico e le immagini di queste torte originali e colorate sono diventate ormai virali.

Diciamolo, risultano veramente spettacolari. Guardandole ci si dimentica che siano fatte di soli ortaggi e si immagina subito di affondare i denti in creme morbide, gelato o pan di spagna guarnito. La vera sorpresa è che si possono mangiare a volontà senza sensi di colpa, perché sono leggere, vegetariane e dietetiche.

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Ma di cosa sono fatte esattamente?

Semplice, verdure miste a seconda della stagione e della fantasia, radici e farina di soia, crema di formaggio oppure tofu. Ogni ricetta ha le sue proporzioni ed i suoi ingredienti, tutte a basso contenuto di carboidrati ed alcune, addirittura senza glutine.

Per realizzarle ci vogliono manualità, creatività e fantasia: si dispongono gli ortaggi in strati di colori diversi circondati da un pan di Spagna molto particolare, perché fatto con ingredienti naturali tipo farina di soia. Anche la ghiaccia reale che completa la superficie è un "falso d'autore", preparata mescolando le verdure con poca crema di formaggio o tofu.

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Ad aumentare l'apporto salutare sono le erbe e radici utilizzate in abbondanza a fronte di un più che limitato uso dello zucchero.

Il risultato è una torta con una quantità di carboidrati controllata, un dolce detox che sta impazzando in rete e facendo concorrenza all'ormai famosa Raindrop Cake.

C'è un unico, piccolo, problema logistico difficile da ignorare: non è facilmente reperibile, si può trovare solo nel negozio di Misuki a Nagoya.

 

 

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Venerdì, 06 Maggio 2016 15:13

Le Mini Piadine

Che ne dite di preparare qualcosa di buono e inviatante per voi e i vostri commensali magari sorseggiando un buon bicchiere di vino tra un impasto e l'altro? Arriva in aiuto per noi ILARIA BERTINELLI che offre anche utili consigli per una sana cucina senza glutine per coloro che devono prestare qualche attenzione in più.

Di Ilaria Bertinelli

Il piatto tipico della tradizione romagnola in realtà è un "pane salvacena". Infatti, questi squisiti dischi di impasto si preparano senza lievito, quindi non richiedono tempo di riposo.
Non solo. Per chi, come i non romagnoli, non è dotato di piastre specifiche per la loro cottura, potrà tranquillamente rimediare con una buona padella antiaderente.
Quindi, con 20 minuti a disposizione, porterete la gioia e il sorriso a tavola accompagnando le mini-piadine con tutto ciò che vi piace: formaggi, verdure, salumi e, magari anche una confettura o una crema di cioccolato per il dessert.

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Questa ricetta generalmente contiene glutine, quindi troverete indicate le farine per realizzare le piadine senza glutine contraddistinte da un doppio asterisco **, mentre alla fine della ricetta troverete le indicazioni per realizzarle con farina tradizionale.

INGREDIENTI

47,6 g CHO per 100 g
IngredIenti per 6 persone
200 g acqua tiepida
150 g farina per Pane e Paste Lievitate BiAglut**
150 g farina Mix IT DS**
40 g strutto
14 g olio extra vergine di oliva
10 g sale
½ cucchiaino bicarbonato
q.b. farina** per spianatoia

PREPARAZIONE

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Mescolare tutti gli ingredienti in una terrina o in un robot fino a ottenere un impasto soffice e liscio
Coprirlo con una pellicola trasparente e lasciarlo riposare in frigorifero per circa 30 minuti
Stendere la pasta piuttosto sottile con il mattarello e, spolverando la spianatoia con una delle farine utilizzate, tagliare dei dischi della dimensione desiderata
Cuocerli in una padella antiaderente ben calda.
Quando le piadine saranno dorate su entrambi i lati, servirle calde accompagnandole con formaggi, salumi e verdure a piacere.

N.B = Versione con glutine:
Preparare le piadine con 300 g di farina di frumento.

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CREDITS photo: - blog.giallozafferano.it – kitchencri.it – lacucinadipattylou.blogspot.com – ricettesapori.pianetadonna.it – cookaround.com – interrogarobot.blogspot.com – aboutappettit.com – agrodolce.it – morenaincucina.ifood.it -

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Martedì, 03 Maggio 2016 09:23

Food blogger "in campo" per l'Asparago Piacentino

Quest'anno il Consorzio dell'Asparago Piacentino ha organizzato una giornata molto particolare per promuovere questo eccezionale prodotto della natura: una vera e propria visita al campo che ha visto protagoniste alcune food blogger.

Piacenza, 3 Maggio 2016 

Quest'anno il Consorzio dell'Asparago Piacentino ha organizzato una giornata molto particolare per promuovere questo eccezionale prodotto della natura: una vera e propria visita al campo dove alcune food blogger sono state guidate da Emanuela Cabrini, presidente del Consorzio, e da altri soci alla scoperta delle asparagiaie di Muradello. Tra i presenti, anche il Sindaco di Pontenure Manola Groppi.

Smartphone alla mano con dirette live sui vari social network, le food blogger hanno potuto imparare e raccontare come nasce una asparagiaia a partire dall'impianto delle radici nel terreno che avviene in modo manuale, così come manualmente avviene la raccolta.
Un viaggio tra i diversi stadi di coltivazione delle asparagiaie visitate: da quella appena piantata, che per due anni rimarrà a riposo per permettere alle radici di fortificarsi, a quella a "fine carriera". Tante sono state le domande in merito ai metodi di coltivazione, concimazione, irrigazione e prevenzione dei parassiti, rigidamente controllati da un disciplinare che tutela la qualità del prodotto e la salute del consumatore finale.

E dopo la lezione è stato il momento della raccolta di asparagi coltivati sotto tunnel per permettere ai germogli di crescere e svilupparsi anche in condizioni metereologiche non particolarmente favorevoli con temperature basse, come in questo ultimo periodo.

Recentemente il Consorzio ha concluso accordi commerciali che consentono la distribuzione tempestiva e giornaliera del prodotto nei punti vendita Auchan di tutto il Nord Italia, in 20 Supermercati Esselunga, presso Conad, Ipercoop e Coop, Eataly Piacenza e nei mercati rionali.

L'idea di coinvolgere le food blogger è parte di un progetto che punta alla corretta informazione del consumatore affinché sia consapevole della qualità dei prodotti che ogni giorno porta in tavola.

Queste le attente ospiti della giornata:

Katia Baldrighi - Pappa e Cicci
Letizia Minutoli - Fate in Cucina
Daniela Sippi - Mani in pasta quanto basta
Gloria Tonani Gloricetta
Giulia Golino - Giulia Cook Eat Love

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Lunedì, 25 Aprile 2016 10:44

Parma: arriva il weekend del “Gelato Festival

Dal 28 aprile al 1° maggio torna a Parma l'appuntamento per i più golosi: Il Gelato Festival, l'evento itinerante che tocca varie città d'Italia ed Europa premiando i migliori gelatieri, in gara con gusti originali creati per l'occasione

Parma, 25 Aprile 2016 -

Torna a Parma l'appuntamento per i più golosi: dal 28 aprile al 1° maggio Piazzale della Pilotta sarà invaso dalla dolcezza del “Gelato Festival”.

Un evento itinerante che tocca varie città l’Italia ed Europa, premiando i migliori gelatieri italiani e stranieri in gara con gusti unici, creati appositamente per l'occasione. A voltarli sarà direttamente il pubblico che avrà potuto degustarli, utilizzando la speciale Gelato Card, insieme ad una giuria di esperti.

La vera particolarità distintiva è rappresentata da tre truck realizzati per il festival: un laboratorio, uno spazio eventi, un luogo degustazione. A completare le giornate dedicate al gelato anche tanti eventi che vedranno protagonisti chef stellati, maestri gelatieri, nonché le più importanti e prestigiose imprese del settore, tutti insieme per raccontare il fantastico mondo del gelato all’italiana, le sue tradizioni ed i suoi segreti.

Tutte le info sul sito www.gelatofestival.it

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Mercoledì 27 aprile, alle 20.30, la presentazione del libro curato da Stefano Andrini fa tappa a Modena, in un evento che al "sapore" della cultura abbina le specialità dello chef Luca Marchini, tra i personaggi che "si raccontano" nel volume.

MODENA – Tappa modenese per il tour che ha portato in giro per tutta l'Emilia Romagna, con grande presenza di pubblico, il libro "I segreti della cucina dell'Emilia Romagna" (Edizioni Giubilei Regnani). Il volume, curato da Stefano Andrini, racconta con lo stile del romanzo la grande epopea del "mettersi a tavola" che nella nostra regione non è solo una necessità, ma anche e soprattutto un piacere. Nel libro raccontano la loro esperienza, la loro storia e la loro passione chef, sindaci, comici, giornalisti, ma anche nonne e casalinghe.

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Tra i protagonisti del capitolo dedicato a Modena, c'è anche Luca Marchini, chef stellato, che, nella zona della Pomposa, gestisce il ristorante L'Erba del Re, la Scuola di Cucina Amaltea e la Trattoria Pomposa "Al Re Gras". Proprio qui, mercoledì 27 aprile, alle 20.30, si tiene una serata conviviale tra cultura e buona cucina, nata in collaborazione con l'Associazione di Scrittori "I Semi Neri".
Tra una portata e l'altra, si parlerà del libro, ma anche dei protagonisti che hanno contribuito a rendere la cucina dell'Emilia Romagna una delle più conosciute e invidiate del mondo. Dialogherà con il curatore Stefano Andrini, la giornalista modenese Manuela Fiorini, che ha curato il capitolo dedicato a Modena. Intervengono lo stesso Luca Marchini e Daniela Ori, poetessa e scrittrice modenese, che nel volume ha raccontato la storia della sua famiglia, tradizionalmente legata all'Appennino e alle sue tradizioni culinarie.

Nel capitolo modenese sono presenti anche e testimonianze di una sfoglina e di una rezdora, che raccontano dell'arte di cucinare, un tempo peculiarità della donna di casa, oggi dote sempre più rara. Si parla anche della nascita leggendaria del tortellino e della lunga e curiosa storia della Piola delle Ortiche o, più semplicemente, La Piola, locale molto notoconosciuto, nato come una stazione di posta con cambio cavalli, poi osteria e, ancora osteria con cucina, da cui sono passati personaggi come Enzo Ferrari, Luciano Pavarotti, Renato Pozzetto, ma anche la Regina Elena di Savoia e la Principessa Elettra Marconi Giovannelli.

Il menù, tutto modenese, pensato per l'occasione comprende un antipasto con salumi misti e calza gatti, un primo piatto con gramigna con salsiccia, un secondo con coppa di maiale cotta nel forno a legna con purè di patate e, dulcis in fundo, budino di cacao amaro e crema all'arancia. Il tutto accompagnato da acqua e lambrusco di Sorbara. Possibilità di piatti alternativi per intolleranti e vegetariani da comunicare all'atto della prenotazione. Il costo a persona è di 25 euro, tutto compreso.

INFO E PRENOTAZIONI
Trattoria Pomposa "Al Re Gras"
Via Castel Maraldo 57, ang. Via del Voltone 1, Piazza Pomposa (Modena)
Tel 059/214881 – www.trattoriapomposa.it

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Sabato, 23 Aprile 2016 10:32

Raindrop Cake: la torta più delicata al mondo

Il nuovo dolce che fa impazzire i newyorkesi è la Raindrop Cake: la torta più delicata al mondo che si presenta come una grossa goccia di acqua caduta accidentalmente nel piatto. L'inventore è lo chef di origini giapponesi Darren Wong.

Di Chiara Marando -

Sabato 23 Aprile 2016 -

Stanchi dei soliti dolci? Vorreste una fetta di torta ma la classica crostata vi ha stancato?

Bene, allora provate la nuova Raindrop Cake, non un semplice dessert ma qualcosa di originale...molto originale. A guardarla non viene proprio in mente di mangiarla, sembra una grossa goccia d'acqua caduta accidentalmente nel piatto che, per chissà quale strana legge della chimica o magia, rimane in forma. In realtà si tratta dell'ultima invenzione che sta facendo impazzire New York, ad opera dello chef di origini giapponesi Darren Wong.

Ed effettivamente, l'ispirazione alla cucina giapponese c'è e arriva dai Mochi, ovvero i famosi involtini di farina di riso, ma a differenziarla è l'aggiunta di agar, un'alga gelatinosa. La vera difficoltà, come ha spiegato Wong, sta nel bilanciare gli ingredienti per raggiungere la giusta consistenza, un segreto che solo lui conosce veramente.

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Il risultato è il dolce più delicato al mondo che deve essere consumato entro 30 minuti, prima che evapori. Certamente, il suo aspetto risulta estremamente affascinate ed è molto difficile credere che possa essere appetitoso, ma il suo creatore giura che il sapore sia dolce e delicato – forse un po' troppo delicato ndr. - nonché piacevolmente zuccherino.

E se si osserva il successo ottenuto dalla Raindrop Cake, pare che Darren Wong abbia proprio ragione: davanti al suo banchetto di Smorgasburg, il noto mercato metropolitano di Brooklyn, ogni giorno c'è sempre una fila di avventori desiderosi di aggiudicarsene una porzione.

Insomma, tutti vogliono la Raindrop Cake e non si fanno frenare neppure dal prezzo, perché viene venduta a otto dollari al pezzo. Non male per un dolce quasi inesistente.

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Ma se siete dei temerari, ecco la ricetta per preparala a casa direttamente dal “Cucchiaio d'Argento”:

1. In un pentolino, unite 15g di agar e 12gr di zucchero semolato

2. Aggiungete 1/2 litro di acqua, poco alla volta

3. Portate a ebollizione sul fuoco

4. Versate il liquido in uno stampo rotondo

5. Fate raffreddare in frigorifero

6. Rimuovete dallo stampo e aggiungete noci tostate e sciroppo di zucchero

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Venerdì, 22 Aprile 2016 13:50

Vellutata di Zucca

Con l'arrivo di un lungo weekend, FLASHON MAG desidera dare il "benvenuto" ad una "new entry": Ilaria Bertinelli.
Ilaria, nota imprenditrice e mamma tuttosprint, è riuscita con la sua energia e caparbietà a trasformare una problematica di salute della sua piccola Gaia in un nuovo stile di vita pieno di amore e cose buonissime. Da oggi le ricette di Ilaria sapranno rendere buoni e appetitosi tutti i piatti senza privazioni, ma con un piccolo e semplice aiuto!

Di Ilaria Bertinelli

La stagione delle zucche volge al termine, quindi vale la pena sfruttare le ultime occasioni di gustarsele in una delle versione che non mi delude mai, la vellutata.

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Dopo una lunga giornata di lavoro, anche se la temperatura sta gradatamente aumentando, gustarsi il dolce sapore della zucca abbinato alla nota caramellata delle cipolle cotte al forno, sicuramente ci aiuta a trovare un'oasi di pace e di piacere. Questa ricetta è perfetta anche per i più piccoli della famiglia che non si lamenteranno per un piatto di verdura che conquista anche solo con il colore. Questa ricetta è naturalmente senza glutine, quindi l'unica variante per chi non potesse permettersi il glutine saranno i crostini contraddistinti da un doppio asterisco **
5,3 g CHO per 100 g senza crostini

INGREDIENTI per 4 Persone
570 g acqua
350 g zucca gialla
160 g patata
150 g cipolla
30 g olio extra vergine di oliva
q.b. sale e pepe
q.b. crostini**

ricetta vellutata di zucca cipolle

PREPARAZIONE
Tagliare la zucca e la cipolla in pezzi di circa 3 cm di lato.
Ricoprire una teglia con carta forno e adagiarvi sopra la zucca e la cipolla; preriscaldare il forno ventilato a 160°C e cuocere le verdure per 30 minuti.
Tagliare la patata a pezzi piccoli e farla saltare in un tegame con 2 cucchiai di olio di oliva per circa 4 minuti, aggiungere le verdure cotte al forno, l'acqua, aggiustare di sale, mettere il coperchio al tegame e lasciare cuocere per 15 minuti.
Con un frullatore a immersione, frullare la minestra di verdura in modo da ottenere una crema e servirla con un filo d'olio per ogni piatto, una macinata di pepe e crostini a piacere.

CREDITS photo: unadonna.it – giallozafferano.it – chiccacook.it – donnad.it –salepepe.it – arnaldagourmet.com – it.wikihow.com – lacucinaitaliana.it – greenpink.org – gds.it

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