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L'assessore regionale Gazzolo: "Abbiamo ottenuto un primo, importante riconoscimento. Adesso procede il dialogo con il Governo per il risarcimento di tutti i danni" -

Bologna, 8 febbraio 2014 -

11 milioni di euro per l'attuazione dei primi interventi realizzati in seguito all'alluvione che ha colpito la provincia di Modena. Li ha stanziati il Consiglio dei Ministri con la stessa delibera con cui, il 31 gennaio scorso, su richiesta della Regione Emilia-Romagna aveva dichiarato lo stato d'emergenza per il territorio interessato dagli eventi alluvionali.
"Si tratta di un primo riconoscimento importante a favore di un territorio nuovamente messo alla prova da una grave emergenza - afferma l'assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo -. Ora prosegue il dialogo con il Governo, perché il nostro obiettivo resta immutato: il riconoscimento di tutti i danni causati dall'alluvione al patrimonio pubblico, ai privati, alle attività agricole e produttive". A tal fine è in corso la ricognizione dei danni disposta dal Presidente Vasco Errani.
Le risorse assegnate - come specifica la stessa delibera che è ora in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale - verranno destinate all'attuazione delle opere urgenti per la tutela della pubblica incolumità, lo svolgimento delle operazioni di soccorso e l'assistenza alla popolazione, compresa l'ospitalità ai cittadini sfollati.
Lo stato di emergenza è riconosciuto per 180 giorni a partire dal 31 gennaio. Potrà essere eventualmente prorogato dal Governo, come previsto dalla normativa nazionale di Protezione civile. /EC

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

I sei esperti indicati dalle Università dovranno analizzare le cause della rottura arginale del Secchia: tra gli esperti Paolo Mignosa direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, dell'ambiente, del territorio e architettura - Università di Parma e  Stefano Orlandini professore associato di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia, Dipartimento di Ingegneria - Università di Modena e Reggio Emilia-

Bologna, 7 febbraio 2014 -

Si è insediata oggi la Commissione scientifica istituita dalla Regione Emilia-Romagna per analizzare e valutare le cause della rottura arginale del fiume Secchia.
I nominativi sono stati forniti dai Rettori delle Università di Bologna, Ferrara, Modena-Reggio Emilia, Parma e Padova, alla quale è affidato il coordinamento dei lavori. A questi Atenei, che vantano Dipartimenti particolarmente qualificati in materia idraulica e geotecnica, la Regione aveva chiesto di indicare la disponibilità di esperti di elevato profilo tecnico-scientifico che potessero prendere parte alla Commissione, creata per acquisire valutazioni tecniche indipendenti e garantire la massima terzietà di giudizio.
"Ringrazio i Rettori delle Università e i docenti che si sono resi disponibili a svolgere questa attività così importante per ricercare le risposte che tutti noi attendiamo", ha affermato il presidente della Regione Vasco Errani.


Questi i docenti universitari nominati:

Armando Brath professore ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia - Università di Bologna
Luigi D'Alpaos professore di Idrodinamica, Dipartimento di Ingegneria idraulica, marittima, ambiente e geotermia - Università di Padova
Vincenzo Fioravante professore ordinario di Geotecnica, Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara
Guido Gottardi professore straordinario di Geotecnica - Università di Bologna
Paolo Mignosa direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, dell'ambiente, del territorio e architettura - Università di Parma
Stefano Orlandini professore associato di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia, Dipartimento di Ingegneria - Università di Modena e Reggio Emilia

Presidente della Commissione scientifica è nominato il professor Luigi D'Alpaos. /EC

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Costituito un gruppo di imprenditori dell'area alluvionata, col fine di confrontarsi rapidamente e in modo continuativo riguardo le esigenze delle imprese colpite: "Vogliamo andare avanti, non siamo più disposti al silenzio ed esigiamo risposte in tempi rapidi" -

Modena, 7 febbraio 2014 -

"Fare in fretta, perché la situazione è gravissima!". E' quanto è emerso forte e chiaro, ieri sera a Bomporto, in occasione dell'incontro voluto da Rete Imprese Italia Modena – che raccoglie le Associazioni Ascom-Confcommercio Fam, CNA, Confesercenti e Lapam-Confartigianato - con gli imprenditori dei comuni alluvionati. Un grido rivolto alle istituzioni, soprattutto al governo. "In fretta, senza ripetere gli errori compiuti col sisma - hanno ribadito più volte – e che si intervenga affinché non accada mai più".

Esaurita la sala, e ben oltre il centinaio i presenti, imprenditori di tutte le categoria, dal commercio, al manifatturiero, dai servizi agli esercizi pubblici all'artigianato, non esitato in avvio di serata a manifestare il disappunto di chi a causa della situazione creatasi e malgrado la pronta reazione, si trova ancora oggi in forte difficoltà. "Crisi, sisma e ora l'alluvione: "Le imprese sono stremate"; "Non ci arrendiamo, riapriremo ed alcuni anche dopo mesi ma a che prezzo?"; e ancora: "Si fatica a percepire quello che stiamo vivendo che è di gravità estrema"; "Occorrono risposte certe per i danni che abbiamo subito"... e non sono e alcune delle riflessioni emerse nel corso ella serata.

Riflessioni che Rete Imprese ha fatto proprie, garantendo il massimo impegno "Ci siamo attivati immediatamente – ha esordito Massimo Silingardi il presidente di Confesercenti Modena, portavoce attuale di Rete Imprese Italia per il territorio – fornendo alle imprese sostegno ed informazioni utili ad affrontare il disastro. Ma soprattutto è nostra intenzione sostenere i bisogni e le esigenze degli imprenditori colpiti e di fronte alle istituzioni, Provincia, Regione e il Governo. C'è necessità urgente di risposte perché queste aziende si trovano a far ei conti con gli effetti combinati di crisi, sisma e adesso anche dell'alluvione devastante. Loro e noi non siamo più disposti ad ammettere omissioni e negligenze nella gestione dell'emergenza; e nemmeno di sottovalutazione della portata di questa ennesima catastrofe come del bisogno di risorse e attenzione che meritano imprese e territorio".

"E' imprescindibile, urgente e necessaria, per la zona colpita l'istituzione di una fiscalità di vantaggio – ha poi proseguito Giorgio Vecchi vice-presidente territoriale di Ascom-Confcommercio Fam Modena - Un regime cioè che per un congruo periodo di tempo consenta una riduzione della pressione fiscale sulle imprese e con una progressione dell'incidenza delle imposte che consenta una ripartenza veloce. Misura indispensabile per l'area dell'alluvione, su cui ci confronteremo sia con la Regione che con i Parlamentari modenesi per concordare le misure più confacenti alle necessità delle imprese, a partire dalla sospensione del pagamento di imposte e contributi ben oltre il 31 luglio 2014, prevedendo al termine del periodo di sospensione, una rateizzazione di almeno 3 anni di quanto dovuto. E non mancheremmo di rivolgerci anche agli istituti bancari per ottenere condizione di credito agevolato. Mentre abbiamo già chiesto un incontro urgente con l'ABI e per la sospensione dei mutui in scadenza e senza che questo incida sul merito creditizio delle imprese ".

"Quindi sarà importante – ha sottolineato Erio Luigi Munari, presidente di Lapam-Confartigianato di Modena e Reggio Emilia - Comprendere le ragioni di quanto è successo e individuare eventuali responsabilità. Positiva quindi la costituzione di un comitato scientifico volto ad accertare le cause del cedimento dell'argine del Secchia; come pure l'inchiesta avviata dal Procuratore Zincani che se porterà all'apertura di un procedimento giudiziario verso i soggetti preposti al controllo ed alla manutenzione degli argini ci vedrà costituire Parte civile. Al fine di ottenere un giusto risarcimento dei danni materiali e morali cagionati alle imprese ed agli imprenditori. Il nodo idraulico modenese va messo in sicurezza al più presto in modo che simili catastrofi non si ripetano".

"Da parte nostra – ha poi concluso Umberto Venturi presidente di CNA Modena - ci sarà tutto l'impegno disponibile per non lasciare nulla di intentato e per ottenere risposte celeri. Continueremo a confrontarci in modo costante con Provincia e Regione come stiamo facendo e se sarà il caso intensificheremo gli incontri. Lo stesso varrà anche con quelli relativi ai parlamentari modenesi di tutti gli schieramenti dato che sulla questione vogliamo la massima attenzione. Mentre non mancheremo di sensibilizzare le nostre Associazioni nazionali sulla grave questione modenese già a partire dalla mobilitazione del 18 febbraio prossimo a Roma. infine cosa più importante intensificheremo il rapporto con le imprese colpite dall'alluvione in modo costante al fine di interpretare correttamente le loro necessità".

Proposito questo che ha già trovato forma nella serata di ieri. Al termine è stato infatti costituito ad opera di Rete Imprese Modena un gruppo di quattro imprenditori locali con l'obiettivo di: essere un punto di riferimento per tutti gli altri dell'area, e quello di avere un confronto veloce, costante e continuativo riguardo le esigenze e le necessità di tutte le imprese colpite.

(Fonte: RETE Imprese Italia)

 

Il consigliere chiede quali azioni la Giunta intenda concretizzare per reperire e stanziare le risorse necessarie -

Bologna, 7 febbraio 2014 -

In Italia, il rischio idrogeologico costituisce "una vera e propria emergenza nazionale"; nel solo territorio dell'Emilia Romagna, l'ammontare delle risorse finanziarie necessarie per realizzare le opere di manutenzione straordinaria e di prevenzione del dissesto idrogeologico sarebbe di un miliardo di Euro (secondo i dati forniti dall'Anbi l'Associazione nazionale delle bonifiche italiane).

Andrea Leoni - Fi-Pdl – interroga la Giunta per sapere se concordi con questi dati predisposti dall'Anbi, contenuti nel "Piano per la mitigazione del rischio Idrogeologico nazionale"; in caso affermativo, il consigliere chiede quali azioni la Giunta intenda concretizzare per reperire e stanziare le risorse necessarie affinché possano partire al più presto le opere necessarie a scongiurare disastri come quello appena avvenuto in provincia di Modena, a causa della rottura dell'argine destro del fiume Secchia. Questa alluvione, conclude il consigliere, ha provocato a famiglie e imprese danni stimati di oltre 400milioni di Euro

(rg)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Il cordoglio del presidente della Regione Errani e della presidente dell'Assemblea legislativa Costi per il ritrovamento a Bastiglia del corpo senza vita di Giuseppe Salvioli, disperso durante l'esondazione del Secchia lo scorso 19 gennaio -

Bologna, 5 febbraio 2014 –

Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, e la Presidente dell'Assemblea legislativa, Palma Costi, hanno espresso il loro cordoglio alla famiglia di Giuseppe Salvioli, il 43enne di Bastiglia disperso durante l'esondazione del Secchia lo scorso 19 gennaio, il cui corpo è stato ritrovato oggi pomeriggio. Salvioli era scivolato dal canotto mentre prestava aiuto alle persone colpite dall'alluvione nella bassa modenese.
Nel loro messaggio ai famigliari, i presidenti Errani e Costi hanno ricordato la generosità con la quale Salvioli stava aiutando le persone rimaste isolate dalla esondazione del Secchia.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

La cooperativa sociale sarà ospite domani a Uno mattina per lo spazio di approfondimento sui danni causati dall' alluvione -

Modena, 4 febbraio 2014

La cooperativa sociale Pomposiana di Modena sarà ospite a Uno mattina, lo spazio di approfondimento che il Tg1 dedica domani – mercoledì 5 febbraio - ai danni causati dal maltempo all'agricoltura. Il programma, che comincia alle 8.38 e dura dai 7 ai 9 minuti circa, vedrà ospite in studio a Roma (Saxa Rubra) il presidente di Confagricoltura Mario Guidi e in collegamento dalla sede Rai di Bologna il vice presidente della Pomposiana Giuseppe Vaccari, che racconterà quanto accaduto alla cooperativa e al territorio modenese. All'interno del programma è previsto anche un servizio della giornalista Caterina Laurenzi.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

La Polizia Municipale di Piacenza impegnata nelle zone del Modenese colpite dall'alluvione, dove i livelli dei fiumi Secchia e Panaro e dei canali sono ora in calo -

Piacenza, 4 febbraio 2014 -

I livelli dei fiumi Secchia e Panaro e dei canali sono ancora in calo. Nella mattina di oggi, è stato riaperto il ponte Motta sul Secchia lungo la strada provinciale 468 a Cavezzo chiuso da alcuni giorni, a scopo precauzionale, a causa della piena del fiume.

Prosegue inoltre la vigilanza e i sopralluoghi sugli argini per verificare eventuali criticità da parte di Aipo, volontari di Protezione civile e militari dell'esercito. Sempre oggi sono partiti nelle casse di espansione del Panaro i lavori di rimozione del legname portato dalle piene di questi ultimi giorni.

 

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Quattro pattuglie del Corpo di Polizia Municipale di Piacenza hanno prestato servizio, nelle giornate del 26, 27 e 29 gennaio scorsi, di supporto ai Comandi di Polizia Locale di Bomporto e Bastiglia, due tra i Comuni del Modenese colpiti dall'alluvione. Impegnati nei turni di servizio dalle 7.30 all'una di notte, hanno svolto mansioni di controllo mobile del territorio e di regolamento della viabilità nella zona, che contava molte strade chiuse al traffico a causa dei danni subiti in seguito all'esondazione del fiume Secchia.

Con il coordinamento del commissario Anna Maria Parrotta del Comando di Modena e, come primo riferimento, il Comandante dell'Unione dei Comuni del Sorbara Roberta Zoboli, gli agenti piacentini sono stati quindi a disposizione per dare sostegno ai colleghi del luogo in una fase particolarmente critica, rendendosi conto in prima persona dei gravi danni causati dall'acqua alle abitazioni, al sistema viario e alle infrastrutture. Operativi su turni diversi nelle tre giornate, il responsabile del settore Specialità del Corpo di Polizia Municipale di Piacenza Giuseppe Addabbo e i colleghi Simone Rizzi, Mario Tramontin, Miriam Palumbo, Umberto Scarpetta, Federico Ferri, Flavio Grassi e Leonardo Pastore.

Nella galleria immagini foto realizzate sul posto dagli agenti della Municipale di Piacenza

Pubblicato in Cronaca Emilia
Lavoro, procedure snelle per l'accesso agli ammortizzatori sociali per lavoratori delle aree modenesi colpite dall'alluvione. L'assessore Muzzarelli: "Vogliamo dare ossigeno a imprese e lavoratori: continuiamo a lavorare per ottenere dal Governo regole e tutte le risorse necessarie per superare la fase lunga di difficoltà"

Bologna, 4 febbraio 2014 – Per i lavoratori delle aree del modenese colpite dall'alluvione procedure snelle per accedere agli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari. Questo, in analogia con quanto previsto per il sisma del maggio 2012, attraverso un tavolo tecnico apposito per la provincia di Modena coordinato dalla Regione Emilia-Romagna.
Questo è stato deciso dalla verifica e aggiornamento, svoltasi in Regione, dell'intesa per l'accesso agli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2014 che prevede verifiche mensili.

«Si è convenuto di ripercorrere il modello già attuato per il sisma per dare ossigeno alle imprese e al lavoro – spiega l'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - per non lasciare nessuno indietro, continuando ad operare per ottenere dal Governo regole e tutte le risorse necessarie per superare la fase lunga di difficoltà, acuita da ulteriori problemi, e rilanciare un progetto di sviluppo, di crescita e nuova occupazione».
Sempre in merito alle imprese ubicate nelle aree colpite dal maltempo del 17-19 gennaio, sono state definite nel dettaglio le procedure per l'accesso agli ammortizzatori.


(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Pubblicato in Economia Emilia

L'assessore regionale all'agricoltura Rabboni: "Bene il riconoscimento della specificità nazionale del caso modenese". Danni al comparto agricolo: secondo una prima stima ammontano a 54 milioni di euro -

Bologna, 3 febbraio 2014 -

"Il sottosegretario Martina ha riconosciuto oggi la specificità nazionale dell'emergenza che stanno vivendo i territori modenesi, colpiti dall'alluvione, dopo il terremoto del 2012. Questo riconoscimento è per noi un punto di partenza molto importante. Proprio in ragione di questa peculiarità il sottosegretario ha confermato l'impegno del Governo per arrivare a una soluzione condivisa per il riconoscimento di tutti i danni, così come richiesto dal presidente della Regione Vasco Errani". Questo il commento dell'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni che oggi ha partecipato a Modena a un incontro con il sottosegretario alle politiche agricole Maurizio Martina per fare il punto insieme alle Istituzioni locali, ai Parlamentari e alle organizzazioni agricole, sui danni all'agricoltura che la grave ondata di maltempo ha provocato nei territori della bassa modenese. "Senza nulla togliere alla gravità della situazione che, a causa delle avversità climatiche, si è verificata in altre parti del Paese – spiega Rabboni – è evidente che quello modenese è una caso che presenta caratteristiche di assoluta unicità. Ciò vale in particolare proprio per il comparto agricolo, il settore produttivo più colpito dall'alluvione. Una prima stima dei danni, si aggira, considerando sia le perdite produttive sia i danni ai fabbricati rurali residenziali e produttivi, intorno ai 54 milioni di euro".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Attenzione nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Appennino forlivese, intanto scendono a 100 gli sfollati assistiti dalla Protezione civile nel modenese -

Bologna, 3 febbraio 2014 -

Rientra lo stato di allarme per il Reno, ma resta vigente quello di preallarme piena per i comuni di Molinella (BO), Argenta (FE), Alfonsine, Conselice e Ravenna (RA). Ancora attive le allerte per piena dei fiumi Secchia e Panaro, emesse lo scorso 19 gennaio. Dichiarata la cessazione della fase di rischio più elevata per Santerno, Senio, Samoggia e Setta.
Da ieri, domenica 2 febbraio, e fino a venerdì 7 febbraio l'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato lo stato di attenzione per criticità idrogeologica nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Appennino forlivese. In particolare sono interessati i bacini dell'alto Lamone - Savio, Reno, Secchia e Panaro, Trebbia-Taro e Pianura di Parma e Piacenza. Il provvedimento - emesso sulla base del bollettino di monitoraggio e l'avviso di criticità idrogeologica di Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e l'ambiente) - si è reso necessario a causa della prevista ripresa delle precipitazioni, che potrebbero aggravare le condizioni del terreno già messo a dura prova nei giorni scorsi e attivare nuovi dissesti.
Nel frattempo sono scesi a un centinaio gli sfollati dalle aree allagate assistiti dalla Protezione civile, la maggior parte dei quali alloggiati in alberghi modenesi. Ad essi si aggiungono i 54 ospiti di Villa Anna, trasferiti in parte all'ospedale di Baggiovara e in parte in strutture private.
Continua il presidio sugli argini dei fiumi Secchia e Panaro e sui canali principali, con squadre di pronto intervento che stanno effettuando lavori di sistemazione resi necessari dal verificarsi di piccoli cedimenti e dalla presenza di tane di animali. Il presidio è effettuato da Aipo, dai volontari della Protezione civile e dall'Esercito.
A Modena alle 18,30 di ieri è stata riaperta, in entrambi i sensi di marcia, la strada statale 12 "Canaletto", chiusa al traffico nei giorni scorsi per consentire l'accesso ai mezzi diretti al cantiere sull'argine del Secchia. Restano invece chiusi il ponte dell'Uccellino a Modena, in prossimità del cantiere, e il ponte Motta a Cavezzo.
Questa mattina a Bastiglia è ripresa regolarmente l'attività in tutte le scuole di ogni ordine e grado, sia statali sia paritarie. /EC

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

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