All'Alma Mater un convegno e una mostra fotografica di Franco Zecchin sul tema della reclusione, ospitati dal Complesso di San Giovanni in Monte, convento e carcere nel corso della sua storia
Saranno due giornate operative quelle organizzate presso il Centro di Anatomica Clinica e Chirurgica Sperimentale e Molecolare dell'Alma Mater, nell'ambito della campagna di comunicazione messa in campo da Università di Bologna e Regione Emilia-Romagna per sensibilizzare i cittadini sulla importanza della donazione del corpo alla scienza.
"Il Regio Museo di Fisica e l'insegnamento nel corso dell'Ottocento", il titolo del nuovo percorso espositivo permanente, a cura del Sistema Museale di Ateneo (SMA) e del Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi" (DIFA)
Guidato dall'Alma Mater, il nuovo progetto di ricerca Radicals indaga le basi genetiche delle piante per renderle più resilienti e salvaguardare la loro produttività anche in condizioni avverse
Grazie all'analisi degli anelli di accrescimento degli alberi fossili, rinvenuti sulle Prealpi Venete, nel sito di Revine, è stato possibile ricostruire le variazioni dei livelli del radiocarbonio atmosferico tra 18.475 e 17.350 anni fa con un livello di dettaglio mai raggiunto prima. Il risultato permetterà di ottenere datazioni più precise dei reperti fossili e stabilire più chiaramente la cronologia dei cambiamenti ambientali e climatici durante le ere glaciali
Lo studente egiziano, in collegamento dal Cairo, ha discusso la sua tesi di laurea ed è stato proclamato dottore alla presenza del Rettore Giovanni Molari
Un gruppo di studiosi dell'Università di Bologna ha messo a punto un sistema che si basa sulla collaborazione tra algoritmi di AI e l'esperienza degli archeologi: analizzando foto satellitari della pianura mesopotamica meridionale, il modello è in grado di fare previsioni corrette sulla presenza di potenziali siti di interesse archeologico con un'accuratezza dell'80%
Osservata nell'universo ancora giovane (1,25 miliardi di anni dopo il Big Bang), grazie al James Webb Space Telescope, la galassia GS-9209 ha una massa stellare simile a quella della Via Lattea e ha già terminato la formazione di stelle: le sue caratteristiche fanno luce sulla nascita delle galassie sferoidali e la connessione con i buchi neri di grande massa
Grazie al telescopio orbitale Chandra della NASA, un gruppo di ricerca guidato da studiosi dell'Università di Bologna e dell'INAF ha individuato per la prima volta due coppie di cavità, o bolle, formate nel gas caldo di un ammasso di galassie, generate forse dall'azione di due buchi neri supermassicci uniti in un'orbita ravvicinata
Un gruppo internazionale di ricerca, che ha coinvolto anche l'Università di Bologna, ha messo a punto nuovi standard per le datazioni al radiocarbonio che permettono di datare reperti risalenti fino a 55.000 anni fa con una precisione fino ad oggi impensabile