L’affermazione odierna di “Parma in Centro” che parla di un’affinità tra Pietro Vignali e i dieci anni successivi è completamente errata sia come dato storico che nel merito dell’accusa.
Avendo fatto il Vicesindaco sia di Elvio Ubaldi che di Pietro Vignali, ricordo, la continuità sulle politiche del traffico e della mobilità tra le amministrazione Ubaldi (di cui Pietro è stato assessore alla Viabilità, Mobilità e all’Ambiente) e quella di Vignali.
Politiche del traffico che hanno rivoluzionato complessivamente, come tutta Parma sa bene, tutto il sistema della viabilità della città, precedentemente ferma da decenni (molti hanno ancora in mente il semaforo che attraversava un pezzo di tangenziale, divenuto una barzelletta in tutta Italia).
La continuità di Vignali con l’azione amministrativa di Ubaldi deriva non solo dall’aver con lui impostato le politiche viabilistiche per nove anni come Assessore, ma dall’aver proseguito anche successivamente le innovazioni apportate al traffico cittadino.
L’accessibilità in un centro storico come quello di Parma ha richiesto negli anni scelte sempre nuove e sperimentali, talché è veramente semplicistico e sbagliato affermare che Vignali sia responsabile della chiusura del centro.
Le soluzioni apportate per alleggerire e rendere meglio accessibili la città e il centro risalgono all’ultimazione dell’anello delle tangenziali, eliminando in un sol colpo il traffico non solo di attraversamento ma anche pesante che riempiva le vie residenziali della città.
Di pari passo non si possono dimenticare la messa in funzione dei quattro parcheggi scambiatori ai poli della città con navette dedicate per raggiungere il centro storico; l’eliminazione di oltre cento semafori con benefici sulla fluidificazione del traffico; la realizzazione di oltre novanta km di piste ciclabili per favorire al viabilità leggera di penetrazione dai quartieri al centro storico, anche attraverso incentivi per l’acquisto di ben cinquemila biciclette elettriche; i contributi per trasformare migliaia di auto con propulsione a metano in modo da poter raggiungere il centro storico con il permesso “auto amica dell’ambiente”.
A ciò si aggiunge la rivoluzione e il potenziamento apportato al trasporto pubblico con un sistema a raggiera che da tutti i quartieri permetteva a migliaia di persone di confluire in centro storico, potenziamento ottenuto grazie a un contributo annuale che aveva raggiunto la cifra record nazionale di sei milioni di euro che Vignali era riuscito a far erogare alla TEP.
E ancora: l’istituzione di linee con autobus piccoli in centro storico (come ad esempio la linea n. 15), gli autobus a chiamata come il Pronto Bus (soprattutto per i giovani), l’innovativo Happy Bus per il servizio scolastico.
Insomma, con tutte queste politiche Parma era arrivata al primo posto in Italia per efficienza del trasporto pubblico locale e per le politiche di viabilità e mobilità sostenibile.
Da allora le politiche del traffico e delle infrastrutture sono rimaste completamente ferme, se non per qualche minimale intervento che recentemente ha fatto ridere la città come la pseudo pista ciclabile di via Pasini.
Ma con riferimento in particolare al centro storico, voglio soprattutto ricordare che Vignali aveva realizzato sette Centri Commerciali Naturali con la costituzione del Consorzio Centro Città (costituito da Comune, Ascom, Conferescenti e Camera di Commercio). Vignali aveva anche nominato un City Manager per la gestione dei centri commerciali naturali e coordinare i centinaia di eventi culturali diffusi organizzati in collaborazione con le associazioni dei commercianti nelle strade, piazze e vie del centro storico : dalle serate con i negozi aperti e all’organizzazione di eventi culturali (Boulevard, le notti bianche, il cinema all’aperto in Piazza della Pace, Artisti nei Borghi, la rassegna “E’grandEstatE”, Parma sotto le Stelle e tanti altri).
A fronte di tutto ciò, dire semplicemente che Vignali ha chiuso il Centro Storico è una inesattezza colossale, indice di davvero scarsa memoria della storia recente di Parma.
Paolo Buzzi, già Vicesindaco delle Amministrazioni Ubaldi e Vignali
A seguito delle infondate accuse sul Ponte Nord mosse a Pietro Vignali da parte di Effetto Parma, le associazioni “Parma Futura Pablo” e “Impegno sociale per il San Leonardo e Cortile San Martino” ritengono giusto fare alcune precisazioni per rendere l’amministrazione comunale – evidentemente disinformata sull’argomento – al corrente dello stato dei fatti.
“Troviamo molto surreale che il Sindaco della città e il partito che rappresenta non sappiano che il Ponte Nord è stato finanziato e approvato dalla Giunta di Elvio Ubaldi durante il mandato 2002-2007 e non da quella successiva di Pietro Vignali. L’amministrazione avrebbe tutta la documentazione per chiarirsi le idee in merito, ma preferisce invece utilizzare i canali di partito per attaccare un cittadino con affermazioni sguaiate e inesatte.
Inoltre, risulta ancora più surreale il fatto che proprio il Ponte Nord, ad oggi, non sia ancora funzionante e anzi sia divenuto luogo di degrado e inciviltà, trasformato nella dimora di clochard e senza tetto, che ne hanno fatto il proprio luogo di accampamento sotto lo sguardo indifferente delle istituzioni. Ci riferiamo in particolare alla parte coperta del Ponte Nord, il cui utilizzo è stato già approvato dal Parlamento grazie ad un emendamento al decreto Sblocca Cantieri presentato dal senatore Campari della Lega. Nonostante questo, il Comune non è stato in grado di metterla in funzione in tutti questi anni, dimostrando il proprio completo disinteresse per un infrastruttura su cui oggi pretende di dare lezioni.
Per questi motivi le associazioni auspicano un deciso cambio di passo da parte della prossima amministrazione che – chiunque la rappresenti – dovrà rimettere al centro della propria azione la sicurezza e il decoro urbano per risollevare i nostri quartieri dallo stato di totale abbandono in cui sono stati ridotti in questi dieci anni”
Antonio Balzani, presidente “Parma Futura Pablo”
Giorgia Cocconcelli, presidente “Impegno sociale per il San Leonardo e Cortile San Martino”
Finalmente riesco a ritagliarmi qualche attimo per ricordare, in questo spazio, mio fratello, Massimo Maio. Sì, con la “i” normale nel cognome perché la “j” è un mio vezzo artistico, dal momento che all’anagrafe siamo entrambi “Maio”. Fratelli diversi, per certi versi, perché lui era tutto quello che non sono io. Non contrari, ma complementari. Appena – io, etereo – avevo bisogno di qualcosa di pratico, ecco che ricorrevo a lui, non a caso ingegnere, anche se magari c’era bisogna di qualcosa di più semplice da risolvere che non necessitasse un percorso di studi così impegnativo come il suo. E lui accorreva sempre a risolvermi i problemi, e mo’ dovrò arrangiarmi… a meno che non si mettano una mano sul cuore i nipoti Pietro e Chiara a dare una mano a quello zio un po’ così… Che magari non si vede dal vivo
troppo, ma che almeno col pensiero (che è più comodo…) c’è. Morire a 60 anni neanche compiuti è una ingiustizia bestiale, che ci sarebbe da far causa all’Organizzatore del gioco, a volte sadico, sovente pessimo, che si chiama vita, con disegni imperscrutabili su quello che è il nostro percorso di – mi si scusi per il plagio di cui usufruisco di sovente – discese ardite e di risalite. Ma, tolto quest’ultimo anno, penso che Massimo, nell'esiguo tempo che ha avuto a disposizione, abbia vissuto una vita bella, invidiabile, per lo meno per quelli che sono i valori che abbiamo ereditato dai nostri genitori e che a nostra volta abbiamo cercato di riproporre al prossimo. Massimo ha saputo costruirsi una bella famiglia, scegliendo come moglie Cristina che ha saputo accompagnarlo sempre nel modo migliore non solo nelle gioie, ma anche (e soprattutto) nei dolori, quando è più semplice scappare o nascondersi. Invece lei si è dedicata a lui con amorevoli cure in questi 12 mesi di calvario ed era pronta ad affrontarne ancora, pur di avere il suo Massimo ancora lì. “Anche così”
(virgoletto, perché sono parole sue), come era ultimamente, immobilizzato su una poltrona attrezzata dove, con gli occhi, continuava a seguire tutto, dispensando poche parole, ma sempre profonde e mai di lamento, pur con quel male dentro. Serenità. Massimo è sempre rimasto sereno, che, se fosse toccato a me, invece, probabilmente avrei reagito in maniera più “spettacolare”. Massimo ha saputo scegliersi, nel bacino della Parrocchia di Maria Immacolata (chiesa nella quale questa sera, Venerdì 25 Marzo 2022, alle ore 21, si terrà il Rosario, mentre l’esequie, avverranno domani, Sabato 26 Marzo 2022, circa alle ore 11.15, dopo la
partenza dall’Ospedale Maggiore di Parma alle 11) anche tutta una serie di affiatati amici saputisi naturalmente alternare quasi fosse una “comune” per non lasciarlo mai solo, dando così ulteriore carburante a Cristina per tirare avanti, scusatemi la deformazione professionale, una partita così difficile. Top player anche Enrico Tateo, medico del Pronto Soccorso di Parma, che il pronto soccorso lo ha fatto costantemente in tutto questo anno a casa Maio, stando vicino a Massimo più che suo fratello (io). Proprio Enrico, guardandolo in faccia e vedendo il labbro (impercettibilmente per chiunque, ma non per lui) non naturale, aveva scoperto che qualcosa non andava. Poi la botta di scoprire cosa effettivamente non andava, botta che lo ha fatto letteralmente sprofondare sulla sedia. Massimo era consapevole di tutto, anche che era stato nel frattempo fatto partire il cronometro con il conto alla rovescia, e l’epilogo, con una precisione cronometrica, è arrivato appunto ieri, lasciando in tutti noi il vuoto più profondo. Ricordo ancora la telefonata di Massimo per comunicarmi la diagnosi precisa, e appunto la severa prognosi: avevo appena finito di filmare una partita delle Giovanili del Parma, un derby con la
Reggiana al campetto sportivo “Bellarosa” di Calerno: se fosse stato possibile glielo avrei estirpato io con le tenaglie quello sgradito ospite. Purtroppo, però, non era possibile né per le mie meccaniche brusche maniere, né tanto meno per la scienza che subito ha alzato le mani di fronte alla posizione occupata. Io non ci stavo: dentro la mia testa c’era il lieto fine, come per Filippo di “Un posto al Sole”, ma la vita non è una fiction, per cui il ragionamento “Se Enrico si è accorto di questa cosa, vuol dire che c’è modo di risolverla” valeva solo per me, ma non per l’Organizzatore, nonostante Massimo, a quell’Organizzatore fosse particolarmente devoto. L’ultimo pranzo esterno con mio fratello, a Maggio dell’anno scorso, fu al Circolo Toscanini (foto in apertura) e ci trovammo assieme al Presidente del Centro Coordinamento Parma Clubs Angelo Manfredini (che ringrazio come tutti gli associati per le condoglianze, così come dico grazie a tutti – e sono davvero tanti, e questo mi conforta – coloro che hanno esternato a me e ai famigliari il
proprio sentimento di compartecipazione al dolore): in quella occasione parlammo, magari, di tribolazioni sportive, distraendoci dalle altre tribolazioni da poco iniziate.
Durante le mie visite a Massimo frequentemente ricordavamo i tempi (lontani) della nostra gioventù: dei leit motiv, magari ripetitivi, con un nostro slang, e frequenti riferimenti a letture di fumetti di allora, o a episodi simpatici come quando, da piccola associazione a delinquere, in Piazza Lubiana ci inventavamo regole inesistenti per vincere a figurine, l’un chiamando l’altro come giudice nelle dispute con gli ignari avversari, facendo finta di non conoscerci. Minuscole licenze giocose, in una vita specchiata di valori. Ricordavo prima la vicinanza a Massimo della famiglia e degli amici nella malattia: penso che abbia saputo seminare bene e nel momento del bisogno ha raccolto. E questa resta una grande lezione di vita oltre che una consolazione. Massimo continua a vivere in chi lo ama. Gabriele Majo
Mezz’ora d’arte con - domenica 27 marzo, ore 16
Giuseppe Boccaccio
a cura di Antonella Ramazzotti
I martedì dell’arte - martedì 29 marzo, ore 17
Acta Martyrum: alle origini del culto dei martiri
a cura di Isotta Langiu
Due nuovi appuntamenti della rassegna èArte in programma a Palazzo Bossi Bocchi. Domenica 27 marzo alle 16, per il ciclo “Mezz’ora d’arte con”, Antonella Ramazzotti condurrà il pubblico alla scoperta della figura di Giuseppe Boccaccio, pittore paesaggista e maestro di Maria Luigia. La sua “Veduta di Piazza Grande” diverrà lo spunto per fare un tuffo nel passato e rivivere uno spaccato di vita quotidiana di Parma durante un giorno di mercato.
Martedì 29 marzo alle 17, invece, Isotta Langiu terrà un incontro inserito nei “Martedì dell’arte” intitolato: “Acta Martyrum: alle origini del culto dei martiri”.
Scuoiati vivi. Rosolati a fuoco lento su una graticola. Mutilati dei loro organi più vitali o trafitti da un nugolo di frecce. I santi del martirologio cristiano e la vasta casistica di strumenti, torture, modalità del martirio forniscono agli artisti di ogni epoca motivi non solo per la loro ispirazione ma anche per supportare la curiosità di schiere di fedeli desiderosi di exempla cui conformare la loro tribolata esistenza. A partire dal III secolo, in coincidenza con le grandi persecuzioni, la venerazione verso i più ardenti “testimoni della fede”, si manifesta sia come genere letterario che in ambito artistico - dalle pitture murali delle catacombe alle grandi opere dei maestri del Rinascimento, passando per i codici miniati e le tavole lignee del Medioevo.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La piscina di via Zarotto chiusa a tempo indeterminato
L'Associazione "Noi del Cittadella" chiede un tempestivo intervento del Comune
Alla luce delle recenti notizie in merito alla piscina “Giacomo Ferrari” di via Zarotto 41 – i cui lavori di ristrutturazione e riqualificazione non sono ancora stati avviati, né si hanno notizie in merito da parte dell’amministrazione cittadina, da sempre silente e assente sull’argomento – chiediamo al Comune di fare chiarezza sulle prospettive future per questo impianto che negli anni passati ha sempre svolto un ruolo di fondamentale importanza per l’attività fisica e la socialità delle tante famiglie dei nostri quartieri.
Si legge sulle notizie di cronaca di un accordo trovato dal Comune per spostare presso la piscina di Sant’Ilario l’attività di alcune delle più prestigiose società sportive parmigiane, ad oggi impossibilitate a svolgerle nella nostra città proprio per lo stato di degrado e abbandono della piscina “Giacomo Ferrari” e la conseguente insufficienza degli impianti di Parma per rispondere alla richiesta dei cittadini.
Inoltre si apprende che questa operazione avrebbe il costo di ben 10 mila euro. Soldi che il Sindaco e la Giunta avrebbero potuto destinare in passato per la manutenzione e la riabilitazione del nostro impianto, invece che impiegarli oggi in maniera tardiva e quanto mai errata.
Nonostante questa cifra venga utilizzata per coprire i costi di spostamento di ragazze e ragazzi di Parma verso Sant’Ilario, questa soluzione mostra la gestione completamente improvvisata e approssimativa delle nostre Istituzioni nell’occuparsi del benessere fisico e mentale dei nostri giovani, già duramente provati dalle limitazioni di due anni di pandemia. Infatti, i soldi previsti dal Comune serviranno per sopperire al problema solo fino al prossimo giugno. Poi presumibilmente toccherà alle famiglie provvedere in maniera autonoma per trovare una soluzione, con conseguente disagio economico, logistico e organizzativo.
Per queste ragioni chiediamo al Comune di adoperarsi tempestivamente per fare chiarezza su questa difficile situazione, auspicando che la prossima amministrazione – chiunque la rappresenti – sappia dare il giusto cambio di passo rispetto all’immobilismo e al totale disinteresse degli ultimi dieci anni.
Recupero della 5^ Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Nazionale Serie A & B Under 17, sul Campo 2 in sintetico del Complesso Sportivo “Il Noce“, a Noceto, Domenica 20 Marzo 2022, il Parma batte il Bologna 2-1. Finalmente una bella soddisfazione per la squadra allenata da Mister Gianluigi Ghia che, in un classico testacoda, riesce ad avere la meglio sulla capolista. Già dai primi minuti di gioco si intravvede l’ottimo lavoro svolto dallo staff durante la settimana per motivare i ragazzi che non mostrano alcun timore riverenziale nell’affrontare la più quotata avversaria. Nel primo tempo le due squadre giocano a viso aperto con diverse ripartenze da entrambe le parti, senza impensierire troppo i rispettivi portieri: negli spogliatoi si tornerà sul parziale di 0-0. Più palpitante il secondo tempo: al 2′ st l’arbitro Sig. Clemente Cortese della Sezione A.I.A. di Bologna assegna un calcio di rigore a favore del Parma per un fallo su Mattia Scianaro: sul dischetto si presenta Andrey Andreev Tsoy che trasforma (1-0). Passano pochi minuti, però, e al 6’ st gli ospiti pareggiano sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite di Giacomo Bernocci che il portiere ducale Ibrahima Niang respinge ma non trattiene, ne approfitta Federico Bellisi che raccoglie ed insacca da distanza ravvicinata(1-1). Il Parma, tuttavia, non si scoraggia e al 10’ st si riporta in vantaggio grazie ad un’azione tutta in velocità: assist di Andrey Andreev Tsoy per Melvin Ifeanyi Nwajei che entra in area e segna il definitivo 2-1: il Parma, infatti, controllerà agevolmente il prosieguo del gioco e solo negli ultimi minuti il Bologna si affaccerà pericolosamente in area, ma senza mai creare vere occasioni.
PARMA-BOLOGNA 2-1 (RECUPERO 5^ GIORNATA DI RITORNO DEL CAMPIONATO NAZIONALE SERIE A & B UNDER 17)
Marcatori: 2′ st Tsoy (rig.), 6′ st Bellisi, 10′ st Nwajei
PARMA – 1. Ibrahima Niang, 2. Melvin Ifeanyi Nwajei, 3. Isaac Annan; 4. Michele Postiglioni (Cap.); 5. Rares Daniel Fatu, 6. GianBattista Gandolfi (V. Cap.); 7. Mattia Scianaro (24′ st 18. Cristopher Russo), 8. Michele Menzani (15′ st 14. Jacopo Petrolini), 9. Francesco Sartori (24′ st 17 Mattia Legati), 10. Antonio Castaldo, 11. Andrey Andreev Tsoy (41′ st 16. Dren Terrnava). Allenatore: Gianluigi Ghia
A disposizione: 12. Nicola Testoni; 13. Tommaso Calzetti, 15. Stefano D’Ippolito
BOLOGNA – 1. Thiago Verardi; 2. Cristian De Marco (16′ st 13. Nicolò Goffredi), 3. Davide Baroncioni (38′ st 15. Matteo Valcavi); 4. Federico Bellisi (38′ st 19. Yacou Diabatè), 5. Saer Diop, 6. Federico Paterlini; 7. Daniel Ferrante (Cap. 38′ st 18. Breki Andresson Benony), 8. Manuel Rosetti (V. Cap.), 9. Tommaso Ebone (25′ st 20. Davide Balleello), 10. Giacomo Bernacci (16′ st 17. Gabriele Torino), 11. Manuel Cesari. Allenatore: Denis Biavati
A disposizione: 12. Tito Gasperini; 14. Mattia Bonetti, 16. Lorenzo Carnevali, ,
Arbitro: Sig. Clemente Cortese della Sezione A.I.A. di Bologna
Assistenti: Sig. Luca Bernasso e Sig. Edoardo Maria Brunetti di Milano
Ammoniti: Menzani, Tsoy, Annan; Bernacci, Diop
Recupero: 2’+4′
VIDEO DAL CANALE UFFICIALE YOU TUBE PARMA CALCIO 1913 SETTORE GIOVANILE
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CAMPIONATO NAZIONALE SERIE A & B UNDER 17, 5^ GIORNATA DI RITORNO (RECUPERO)
1^ Giornata della “Poule Promozione” del Campionato Regionale Emilia Romagna di Eccellenza Femminile, domenica 20 Marzo 2022, sul campo in sintetico “Felsina” di Bologna, il Parma supera il Fossolo 76 1-3. Nel primo impegno della 2^ Fase la squadra di Mister Ilenia Nicoli fatica a trovare la via della rete, cadendo spesso nella trappola del fuorigioco delle bolognesi, con la difesa particolarmente alta schierata dall’allenatore Albano Monciatta: sarà solo verso la fine della prima frazione (40′) che le Crociate riusciranno a passare con Zaira Cuciniello che, pescata con un filtrante da Gaia Iacuzzi sul filo dell‘off side, con freddezza supererà il portiere Marianna Romiti. Il primo tempo si chiuderà così sullo 0-1. Ad inizio ripresa (3′ st) il raddoppio è di Gaia Iacuzzi: Marta Baccanti ruba palla a metà campo, intelligentemente vede il movimento a rimorchio della centravanti e la serve in mezzo all’area per la conclusione vincente (0-2). Al 21′ st il Parma allunga ulteriormente (0-3) con Rosanna Avendato, la più lesta di tutte ad avventarsi, sul cross teso sul secondo palo di Zaira Cuciniello (0-3). Nel mezzo del lungo recupero (6′) il gol della bandiera delle felsinee è di Lisa Paini, autrice di un tap in sotto rete dopo respinta miracolo di Matilde Ravanetti sulla precedente conclusione ravvicinata di Laura Cardi. Per la numero 1 del Parma si tratta del primo gol stagionale subito, il secondo per il Parma, dopo quello in fase 1 realizzato dalle Biancorosse Piacenza.
FOSSOLO 76-PARMA 1-3 (1^ GIORNATA DELLA POULE PROMOZIONE DEL CAMPIONATO REGIONALE DI ECCELLENZA FEMMINILE) / IL TABELLINO
Marcatrici: 40′ Cuciniello, 3′ st Iacuzzi, 21′ st Avendato, 48′ st Paini
FOSSOLO 76 – 1. Marianna Romiti; 2. Roberta Coticone (V. Cap.), 3. Elisa Ziliani; 4. Alice Meggiolaro (26′ st 19. Lara Spazzoli), 5. Elena Montanari, 6. Nicole Canfora (Cap., 13′ st 17. Francesca Soverini); 7. Laura Cardi, 8. Ilaria Cappa, 9. Isabella Linda Patelli (34′ st 16. Francesca Bedetti), 10. Chiara Brutti (11′ st 14. Lisa Paini), 11. Margherita Mingardi (22′ st 18. Chiara Fiorenza). Allenatore: Albano Mocciatta
A disposizione: 12. Costanza Nicola; 13. Elena Berselli, 15. Silvia Borsari, 20. Sara Greco
PARMA – 1. Matilde Ravanetti; 2. Francesca Alfieri, 3. Giorgia Cocconi; 4. Marta Baccanti (V. Cap.) 5. Giulia Scaffardi, 6. Alice Gennari (1′ st 20. Beatrice Parizzi); 7. Carlotta Vasirani (24′ 17. Rosanna Avendato), 8. Zaira Cuciniello, 9. Gaia Iacuzzi (34′ st 15. Lucia Frati), 10. Debora Fragni (Cap.), 11. Francesca Fulgoni (13′ st 18.Giorgia Tommasini). Allenatore: Ilenia Nicoli
A disposizione: 12. Sara Filomarino; 13. Giulia Soncini, 14. Naike Naummi, 16. Giulia Fontanesi, 19. Cristina Miani
Arbitro: Sig. Luca Solito della Sezione AIA di Bologna
VIDEO DAL CANALE UFFICIALE YOUTUBE DEL PARMA CALCIO 1913 SETTORE FEMMINILE
di Gabriele Majo, Responsabile Ufficio Stampa & Comunicazione del Settore Giovanile e delle Squadre Femminili del Parma Calcio 1913
èLa Spétnèda, ultima fatica cinematografica di Romeo Azzali che da anni stravolge la vita dei suoi concittadini coinvolgendoli in originali parodie dedicate alle bellezze della sua terra con la Mezzani Film Production. E puntuale, ogni anno, l’incasso dei film viene devoluto alla struttura di Oncoematolgia pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma diretta da Patrizia Bertolini, assidua e divertita spettatrice alle sue proiezioni.
Dopo Mezzani Goal con il Mezzani Calcio ripescato in seria A dopo l’ennesimo scandalo calcistico; Mezzorro che salva culatelli e belle donne in un Mezzico padano e Star Stress – The mystery of mosquitoes questa volta protagonista è la Scapigliata di Leonardo da Vinci, tela custodita in Pilotta, che una improbabile banda di ladri riesce a trafugare.
“Siamo un gruppo di amici appassionati di cinema fatto in casa, un modo diverso per stare insieme, divertirsi e nel medesimo tempo star vicino a chi più ne ha bisogno”, dice Romeo Azzali nel ringraziare coloro che lo accompagnano da anni in questa avventura artistica come Luigi e Vittorio Azzali, Mario Pasquali, Anna Piazza, Letizia Belli, Ilaria Saccardi, Arald Strozzi, Mattia Bianchini e Giovanni Zilocchi. “Quest’anno il cast ha potuto contare sulla partecipazione, oltre che di Vincenzo Pincolini anche di Carlo Chiesa, Gabriele Majo, Sandro Piovani, Michela Canova, Paola Bertolini, Alexandra Carminati, Simone Verde, Willer Collura, Nicola di Michele, Federico Pizzarotti nonché di Meuccio Berselli nella parte di Leonardo da Vinci. Ricordo l’assistenza artistica di Gianantonio Cristalli, musiche originali di Otello Azzali, montaggio e regia di Giovanni Pellegri oltre che mia. E ringrazio la direzione del Complesso monumentale della Pilotta per la disponibilità dimostrata”.
Il debutto allo Space Cinema Centro de La Spétnèda è stato un successo e la Mezzani Film ha consegnato, come già gli altri anni, l’intero incasso al quale si è aggiunto il prezioso contributo della Congrega dell’Anolino Morbino (in totale una somma di 3mila euro) alla dottoressa Patrizia Bertolini che li ha ringraziati sentitamente insieme al direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi: “E’ un piacere vedere tale generosità nascere dal coinvolgimento di tante persone in una divertente avventura che sta diventando un atteso appuntamento della stagione”.
Ieri al Circolo di Lettura si è svolto un affollatissimo convegno dal titolo “Priorità Sicurezza e Decoro Urbano”, organizzato dalle associazioni “L’Oltretorrente rinasce”, “Vivi Parma” e “Via Verdi e Dintorni” per discutere dei gravi problemi di degrado e insicurezza della città e individuare proposte e progetti per restituire vivibilità e sicurezza ai cittadini e rilanciare il Centro Storico e l’Oltretorrente.
Ad aprire il confronto è stato l’ex sindaco di Parma Pietro Vignali, seguito dal sindaco di Noceto ed ex assessore alla Sicurezza del Comune di Parma Fabio Fecci, dal direttore di Ascom Claudio Franchini e dalla mediatrice famigliare Alessandra Giovanelli.
“Presidi fissi delle forze dell’ordine nelle zone più critiche – ha esordito Vignali – nuclei dedicati sulla sicurezza urbana con agenti in borghese, vigili di quartiere e maggior decoro sono le priorità per dare serenità, qualità della vita e sicurezza a famiglie, giovani, donne, anziani e commercianti. Il diritto alla sicurezza e al decoro è una priorità e un bene primario per tutti. La sicurezza non è solo una questione di ordine pubblico ma la precondizione della qualità della vita e dello sviluppo di una città. Sicurezza e decoro urbano sono due facce della stessa medaglia. In una città curata e pulita ci si sente più sicuri”.
“Servono poi progetti di rigenerazione urbana – ha proseguito Vignali – eventi culturali diffusi nelle strade e laboratori familiari, centri giovanili e presidi di socialità per anziani, donne e famiglie nei quartieri come avevo fatto durante la mia amministrazione. È importante intervenire tempestivamente per ripristinare il decoro ogni qualvolta si assista ad episodi di inciviltà e microcriminalità, solo così i cittadini possono riappropriarsi degli spazi pubblici e vivere in un contesto protetto e sicuro”.
Fabio Fecci, memore dell’esperienza di assessore alla Sicurezza proprio con la giunta Vignali, ha proseguito nel solco tracciato dall’ex sindaco: “Occorre tornare ad una sicurezza di prossimità. Durante gli anni della nostra amministrazione avevamo dato vita ad una serie di progetti importanti mettendo la sicurezza in primo piano. Avevamo costituito nuclei dedicati sulla sicurezza urbana, decoro, cinofilo e contro la violenza domestica alle donne e istituito volontari per la sicurezza nei parchi con convenzioni con associazioni di carabinieri , polizia in pensione”.
Claudio Franchini, direttore di Ascom, ha sottolineato come i temi dell’accessibilità, della sicurezza e del decoro siano peggiorati e per questo sono la principale priorità dei commercianti. Ha inoltre richiamato politiche per attirare attrattori commerciali nel centro storico e per favorire progetti di rigenerazione e arredo urbano
Al termine della serata i presidenti avvocati Teresina Procopio e Ludovico Pollono (“Vivi Parma”), avvocato Chiara Laezza (“Via Verdi e Dintorni”) e dottor Giuseppe Fertonani Affini (“L’Oltretorrente rinasce”) hanno annunciato l’apertura di uno sportello d'ascolto dei cittadini, “per raccogliere problematiche e proposte direttamente da residenti, famiglie e commercianti”.
Mezz’ora d’arte con...
domenica 20 marzo, ore 16
Francesco Michetti e l’arte orafa abruzzese
a cura di Rosanna Spadafora
A Palazzo Bossi Bocchi in programma un nuovo appuntamento di “èArte”, la rassegna di incontri e itinerari culturali, realizzata in collaborazione con Artificio Società Cooperativa.
Per il ciclo “Mezz’ora d’arte con”, domenica 20 marzo alle 16, Rosanna Spadafora condurrà il pubblico alla scoperta di Francesco Paolo Michetti, pittore, fotografo, animatore di un cenacolo culturale insieme all’amico Gabriele D’Annunzio.
Michetti fu anche ritrattista e le donne, le contadine, che egli ha immortalato, indossano spesso monili della tradizione orafa abruzzese, che ha origini già nel Medioevo. I gioielli non solo dettagli preziosi, ma simboli di una cultura antica che, attraverso di essi, vuole rappresentare il ciclo della vita nei suoi momenti più significativi: la nascita, la morte, il fidanzamento, il matrimonio; elementi ben radicati nell’artista.
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
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