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Dopo la denuncia di Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del mercato del lavoro per la segreteria provinciale Cisl, del blocco delle autorizzazioni a novembre, per il pagamento delle indennità della cassa integrazione guadagni in deroga, anche la Fim-Cisl di Modena esprime forte preoccupazione per il mancato finanziamento della cassa integrazione in deroga e chiede, oltre al rifinanziamento, la possibilità di prolungare la scadenza oltre l'attuale termine del 30 giugno 2014.

Modena, 29 maggio 2014 -

Il comunicato -

«Nel 2013 le ore di cig autorizzate a Modena per il settore metalmeccanico sono state 5,3 milioni, di cui il 30 per cento in deroga – spiega il segretario provinciale della Fim Claudio Mattiello - Nel primo quadrimestre di quest'anno siamo già a 2,5 milioni di ore, cui vanno aggiunte le sospensioni Eber, il fondo bilaterale Emilia-Romagna di sostegno al reddito per le imprese artigiane. Nei primi due mesi dell'anno Eber ha affrontato circa 500 crisi aziendali, 200 delle quali coinvolgono aziende metalmeccaniche. Questi dati confermano che la situazione è ancora grave e richiede misure straordinarie». Per il sindacato dei metalmeccanici della Cisl non è accettabile che migliaia di lavoratori modenesi non possano percepire l'indennità della cig in deroga, con l'aggravante di non sapere cosa li attende dopo il 30 giugno, quando scadrà l'accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga firmato a marzo da sindacati e Regione Emilia-Romagna. «Difficile pensare che si possano aspettare i tempi della legge delega sulla riforma degli ammortizzatori sociali depositata in Parlamento – aggiunge Mattiello - Auspichiamo un confronto tra sindacati e governo per dare subito una risposta concreta ai problemi dei lavoratori, non solo metalmeccanici, che in questa situazione – conclude il segretario provinciale della Fim-Cisl - non sanno come sostenere le loro famiglie».

(Fonte: ufficio stampa Fim Modena)

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"Per molti lavoratori il blocco delle autorizzazioni a novembre significa che la sospensione del ricevimento dell'indennità è iniziata nei mesi di luglio/agosto 2013 e che da quel periodo non beneficiano più di alcun sostegno al reddito" -

Modena, 28 maggio 2014 -

Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del mercato del lavoro per la segreteria provinciale Cisl, denuncia il blocco delle autorizzazioni a novembre, per il pagamento delle indennità della cassa integrazione guadagni in deroga, nonostante la Legge di stabilità 2014 abbia già previsto la destinazione delle relative risorse -

Il comunicato stampa -

Sono ferme in Regione al mese di novembre 2013 le autorizzazioni per il pagamento delle indennità della cassa integrazione guadagni in deroga. Lo segnala la Cisl di Modena, aggiungendo che si è in attesa dello sblocco del finanziamento delle risorse previste nella Legge di stabilità. «Per molti lavoratori il blocco delle autorizzazioni a novembre significa che la sospensione del ricevimento dell'indennità è iniziata nei mesi di luglio/agosto 2013 e che da quel periodo non beneficiano più di alcun sostegno al reddito – spiega Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del mercato del lavoro per la segreteria provinciale Cisl – Si tratta di somme che possono variare da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 2.600 euro a lavoratore, assegni familiari esclusi. Dopo l'accordo del 31 marzo scorso tra Regione Emilia-Romagna e sindacati, il presidente Errani aveva prorogato al 30 giugno 2014 la scadenza della cig in deroga. Quindi si è continuato a utilizzare l'ammortizzatore, ma nulla è accaduto di nuovo sul fronte dei pagamenti, anche se la Legge di stabilità 2014 ha già previsto la destinazione delle relative risorse. Di fatto la Regione, in attesa dei finanziamenti statali, non sta procedendo alle autorizzazioni, tenendo bloccati i pagamenti dei circa 4 mila lavoratori modenesi interessati». Questo problema si sta estendendo anche alle anticipazioni bancarie, uno strumento che fino a oggi ha svolto un ruolo prezioso di sostegno al credito dei lavoratori; in mancanza delle autorizzazioni oggi le banche non anticipano le indennità per la cig in deroga. «La scadenza del 30 giugno è imminente e i ritardi del governo nell'emanare i decreti di copertura sono inaccettabili – continua Chiatto - La riforma degli ammortizzatori sociali annunciata dal governo deve sostituire in continuità gli attuali ammortizzatori senza abbandonare al loro destino lavoratori e famiglie. Ora che abbiamo archiviato la campagna elettorale, se non vengono sbloccate le risorse al più presto noi della Cisl proporremo a Cgil e Uil di confrontarci per promuovere azioni di mobilitazione unitarie, eventualmente anche a livello nazionale». La Cisl precisa che questo problema non riguarda solo i dipendenti delle piccole e medie imprese, ma anche di grosse aziende industriali che hanno esaurito gli ammortizzatori ordinari e straordinari. Il territorio modenese, infatti, è uno dei più colpiti in Emilia-Romagna dalla crisi del manifatturiero, che riguarda in particolare metalmeccanica, ceramica e tessile. «Il rischio è di avere tra un mese migliaia di licenziamenti e perdere professionalità e competenze di persone che – conclude il responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl - difficilmente potranno rientrare nei loro posti di lavoro».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

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Da domani, ogni mercoledì dalle 10 alle 12 -

 

Modena, 6 maggio 2014

Dalla violenza domestica alla ludopatia, dalla crisi economica alla cura e assistenza delle famiglie. Sono tanti i problemi di cui le donne  possono parlare allo sportello di ascolto che apre domani – mercoledì 7 maggio – per iniziativa è del sindacato pensionati Fnp-Cisl di Modena.

Lo sportello si trova presso i servizi Cisl in via Rainusso 58 (palazzo Europa) a Modena ed è aperto tutti i mercoledì dalle 10 alle 12

(tel. 059.890880).

«Questo sportello è dedicato a tutte le donne: ragazze, giovani, adulte e pensionate, italiane e straniere – spiega Rosanna Corghi, responsabile del coordinamento donne della Fnp-Cisl di Modena – Ci mettiamo a loro disposizione per accoglierle, ascoltare i loro assilli e problemi, indirizzarle a chi può aiutarle a risolverli. Il nostro sportello non intende sostituirsi ai servizi pubblici, ma fare da tramite e orientare le donne in difficoltà».    

 

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

 

Giovani sui palchi sindacali a Modena, Sassuolo e Mirandola. A Carpi cantano i bambini della scuola elementare di Sozzigalli: esempio positivo di reazione all'emergenza del sisma 2012 e a quella più recente dell'alluvione -

 

Modena, 30 aprile 2014 -

 “+ Lavoro + Europa + Solidarietà” è la parola d’ordine della festa nazionale del 1° Maggio 2014 di Cgil Cisl Uil che quest’anno si tiene a Pordenone, dove dal palco interverranno i tre segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti

Pordenone è presa a simbolo, quest’anno, della grave crisi occupazionale che si registra, peraltro, su tutto il territorio nazionale. La vertenza Electrolux è certamente il simbolo di tutte quelle situazioni di crisi in cui si propone uno scambio improprio tra diritti e occupazione.

 

«A Modena allo slogan nazionale è stata aggiunta la frase “Per il futuro dei giovani” perché – spiegano i segretari provinciali di Cgil-Cisl-Uil Tania Scacchetti, William Ballotta e Luigi Tollari – vogliamo porre l’accento sulle difficoltà dei giovani modenesi a trovare un’occupazione. Per questo abbiamo chiesto ai giovani e agli studenti di salire su alcuni dei nostri palchi e abbiamo coinvolto intere classi. Intendiamo sottolineare il legame intergenerazionale che unisce giovani e adulti nella celebrazione del giorno dedicato alla festa del lavoro e alla difesa dei diritti dei lavoratori attuali e futuri». I segretari provinciali di Cisl e Uil William Ballotta e Luigi Tollari parleranno dai palchi d Modena e Vignola. Tania Scacchetti segretario Cgil sarà presente sul palco della città di Modena.

 

A Modena città manifestazione in piazza Grande con inizio alle ore 10. Introduce Tania Scacchetti segretario Cgil Modena, intervengono poi due giovani lavoratori e una studentessa. A seguire l’intervento conclusivo di William Ballotta segretario provinciale Cisl. Prima e dopo il comizio concerto della banda cittadina. Durante la manifestazione, distribuzione di garofani, coccarde e palloncini colorati. 

 

A Carpi il palco del 1° Maggio in piazza Martiri, ospita il coro della scuola primaria di Sozzigalli di Soliera “C.Battisti”, 90 alunni, dalle classi prime alle quinte, diretti dalla maestra Claudia Conti.

La giornata si apre con la tradizionale sveglia alle ore 7.30 della banda cittadina per le vie della città. Alle ore 9.30 ritrovo presso le sedi sindacali carpigiane, insieme ai manifestanti provenienti in bicicletta da Soliera (partenza alle ore 9 da piazza Lusvardi). 

Partenza del corteo alle ore 10 per le vie della città, accompagnato dalla banda cittadina e dai bambini del coro della scuola di Sozzigalli insieme alle loro maestre. 

Sul palco in piazza Martiri, i bambini canteranno l’Inno d’Italia e altre due canzoni “Il contadino” (per rievocare le tradizioni e le radici del lavoro) e “Regalerò un sogno” (dedicata al futuro) su basi musicali dello Zecchino D’Oro. Tutti indosseranno le magliette colorate “1° Maggio. Cgil Cisl Uil Carpi per i giovani”. 

La scelta dei sindacati è caduta sulla scuola primaria di Sozzigalli perché esempio positivo di reazione all’emergenza del sisma 2012 e a quella più recente dell’alluvione: proprio la creazione del coro è stata infatti la risposta collettiva di tutta la scuola alla paura e alla difficile situazione della ricostruzione, nonché un’occasione per raccogliere fondi con la pubblicazione di un Cd musicale.

Dopo i canti, il comizio sindacale alle ore 10.30 di Domenico Chiatto, componente segreteria provinciale Cisl. In piazza anche i Sindaci dell’Unione Terre d’Argine con i gonfaloni dei Comuni. Presenti in piazza Martiri durante tutta la giornata (ore 10.30-12.30 e 16-18.30) gli stand delle associazioni di volontariato e un laboratorio creativo per bambini, a cura della cooperativa sociale “Giravolta”, sulla costruzione dei mandala, con le tecniche del riuso, sul tema dell’uguaglianza e l’universalità dei diritti. Sarà sospeso il mercato del giovedì mattina e per questo si ringraziano gli ambulanti.

 

Il 1° Maggio a Carpi continua nel pomeriggio sempre in piazza Martiri. Alle ore 15.30 MasterClass di Zumba, 45 minuti di lezione gratuita di zumba fitness aperta a tutti, offerta dalla palestra Virtual Fitness. A seguire alle ore 16.30 tre gruppi musicali si alternano sul palco Shining Lips (cover pop-rock italiane), Fabio Santini (direttamente dal palco di Xfactor7), Skambisti (cover rock straniere). Il concerto è in collaborazione con i circoli Arci Kalinka e Mattatoio (in caso di maltempo il concerto si terrà al circolo Mattatoio)

 

In serata, al cinema Ariston di San Marino, alle ore 20.30 proiezione unica a ingresso ridotto, del film “L’ultima ruota del carro” (commedia-Italia 2013) di Giovanni Veronesi con Elio Germano, Ricky Memphis, Sergio Rubini e Alessandro Haber. Il film ripercorre le fasi cruciali della storia d'Italia dagli anni '70 ad oggi, attraverso le vicende tragicomiche di Ernesto, un uomo qualunque che tenta di seguire le proprie ambizioni senza mai perdere i valori veri della vita.

Tutte le iniziative del 1° Maggio a Carpi godono del patrocinio del Comune e si avvalgono del contributo di Abitcoop, Coop Bilanciai, Cmb, Gulliver cooperativa sociale, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Tred Carpi.

 

A Soliera nel pomeriggio di giovedì 1° maggio, alle ore 15, tradizionale festa e animazione presso la casa protetta “Sandro Pertini” organizzata dai Sindacati Pensionati di Cgil Cisl Uil e Cupla di Soliera/Campogalliano, con orchestra e rinfresco per tutti i partecipanti, ospiti, operatori, familiari e cittadini.

 

A Mirandola (che l’anno scorso è stata scelta come sede del comizio principale in quanto simbolo dei comuni colpiti dal terremoto) il 1° Maggio inizia alle ore 9 con il ritrovo del corteo al Centro Anziani di via Mazzone dove sarà offerta la colazione ai partecipanti. 

Dopo la sfilata per le vie cittadine, il corteo accompagnato dalla filarmonica “Andreoli” confluirà in piazza Costituente, dove alle ore 10.30 interverranno dal palco alcuni giovani e conclude il comizio Erminio Veronesi coordinatore Cgil Area Nord.

 

Anche Finale Emilia è teatro di iniziative per il 1° Maggio nell’area dei giardini pubblici “A. De Gasperi”. Nel primo pomeriggio con inizio alle ore 14.30 (e sino alle 19.30) "1° Maggio in musica" concerto di gruppi giovanili locali. La serata prosegue con lo spettacolo (inizio ore 20.30 e sino alle 22.30) “L_V_R_Vuoi comprare una vocale? Tenta la fortuna anche tu…e non pensarci più!” della compagnia teatrale “Bassa Manovalanza”. Lo spettacolo e la compagnia (composta da attori provenienti da tutta Italia) nascono da un progetto “Raccontare il territorio” promosso da ERT-Emilia Romagna Teatro che mette al centro della rappresentazione il lavoro.

 

Festa nel pomeriggio anche a San Possidonio. Alle ore 17.30 in piazza Andreoli, concerto della Scuola di Musica della Fondazione Carlo Guglielmo Andreoli. Funziona lo stand gastronomico con gnocco fritto.

 

A Castelfranco Emilia concentramento del corteo alle ore 9.30 in piazza Aldo Moro. I partecipanti accompagnati dalla banda cittadina, sfileranno insieme ai tradizionali mezzi agricoli e industriali delle Associazioni di categoria in corso Martiri, in via Circondaria Nord e sino a piazza della Vittoria, dove si terrà alle ore 11 il comizio di Claudio Riso della segreteria provinciale Cgil. Tradizionale distribuzione in piazza di garofani e coccarde. Saranno presenti i sindaci del distretto con i gonfaloni.

 

A Vignola concentramento di lavoratori e mezzi meccanici alle ore 9.30 nel piazzale di via Ballestri. Alle ore 10 il corteo sfila per le vie cittadine accompagnato dalla banda di Marano sul Panaro. Alle ore 10.30 nell’ex mercato ortofrutticolo di Vignola, comizio conclusivo di Luigi Tollari segretario provinciale Uil Modena-Reggio Emilia. Durante la manifestazione saranno distribuiti i classici garofani rossi. Saranno presenti diversi sindaci dell’Unione Terre di Castelli con il gonfalone.

 

A Sassuolo manifestazione in piazza Garibaldi con il concentramento alle ore 9.30. Concerto bandistico alle ore 10, comizio alle ore 11 di Daniele Donnarumma segretario Cisl Sassuolo. Parleranno dal palco anche una studentessa e un lavoratore. Durante la festa in piazza, distribuzione di garofani e coccarde. Sono invitati alla manifestazione i sindaci di Sassuolo, Formigine, Fiorano e Maranello che presenzieranno con i gonfaloni dei Comuni.

 

A Pavullo ritrovo di autorità e cittadini alle ore 9.30 in piazza Montecuccoli. Alle ore 10 il tradizionale omaggio ai caduti sul lavoro nelle miniere di Marcinelle (Belgio) con deposizione di fiori presso la lapide. Poi sfilata del corteo sino a piazza Borelli dove è previsto il comizio intorno alle ore 10.30 di Augusto Casagrandi coordinatore Cgil del Frignano. È presente la banda municipale.     

 

(Fonte: ufficio stampa CGIL CISL UIL)

                                                

 

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Rischio conflittualità, lunedì 14 aprile la Cisl Scuola ha deciso di affrontare il tema con un'assemblea per i docenti precari convocata dalle 15 alle 17 nell'auditorium Cisl di Palazzo Europa (via Rainusso) a Modena -

 

Modena, 11 aprile 2014 -

Si riaprono le graduatorie per i precari della scuola, con il rischio di conflittualità tra i docenti non stabilizzati che hanno seguito percorsi diversi. Un tema molto delicato che la Cisl Scuola ha deciso di affrontare con un’assemblea per i docenti precari convocata lunedì 14 aprile dalle 15 alle 17 nell’auditorium Cisl di Palazzo Europa (via Rainusso) a Modena.

Introduce l’argomento il segretario provinciale della Cisl Scuola Monica Barbolini; interviene Rita Frigerio, componente della segreteria nazionale Cisl Scuola, che parla di reclutamento docenti, graduatorie a esaurimento, prima e seconda fascia, titoli abilitanti. Ricordiamo che le graduatorie dei docenti precari si aggiornano ogni tre anni. L'ultimo aggiornamento risale al 2011 (per il triennio 2011-14), quindi da maggio in poi si aggiorna, ci si inserisce o reinserisce nelle graduatorie per il triennio 2014-2017.

«I docenti precari sono suddivisi in tre graduatorie: a esaurimento (detta anche prima fascia o permanente), seconda e terza fascia – spiega il segretario provinciale della Cisl Scuola – La graduatoria della prima fascia è chiusa, aggiornano solo coloro che sono già dentro. È composta da docenti abilitati, in genere i cosiddetti "precari storici" che insegnano da molti anni. Dalla prima fascia si attingono i docenti per le supplenze annuali (da settembre a giugno o agosto) e per le immissioni in ruolo». Nel 2011 a Modena nella graduatoria a esaurimento c’erano circa 550 docenti per la scuola dell'infanzia, 450 per la scuola primaria, 530 per la scuola media e un migliaio per la scuola superiore. «Dal 2011 a oggi si è avuta qualche immissione in ruolo, per cui in tre anni la graduatoria si è un po' accorciata, ma prevediamo un grande afflusso nei nostri uffici. Si comincia quindi dalla graduatoria a esaurimento (dal 14 aprile al 10 maggio) per poi passare alla seconda e terza fascia. La seconda fascia – continua Barbolini - è composta da docenti abilitati ma che, per vari motivi, non sono entrati in prima fascia. Fino a ora questa graduatoria era quasi vuota. Poiché tra il 2012 e il 2014 sono state attivate nuove abilitazioni (sia ordinarie, dette "tfa ordinario", sia riservate a chi aveva almeno 360 giorni di supplenza dette Pas, che sta per Percorsi abilitanti speciali), la seconda fascia potrebbe riempirsi, con problemi di varia natura in quanto questi docenti chiedono di andare nella graduatoria a esaurimento che, lo ricordiamo, è chiusa». Poi c’è la terza fascia, composta da coloro che hanno il titolo (cioè la laurea), ma non l'abilitazione. Per costoro non esiste una graduatoria unica, perché questi docenti presentano domanda di supplenza ed entrano in graduatoria nelle scuole che richiedono con una apposita procedura; il numero di scuole nelle quali i supplenti possono chiedere di andare in graduatoria è stabilito dall'ordinanza ministeriale che uscirà presumibilmente verso giugno. «Non è possibile, pertanto, quantificare il numero di questi docenti perché sono sparsi nelle graduatorie di tutte le scuole. Sono comunque tanti e quest'anno – conclude il segretario provinciale della Cisl Scuola - ne prevediamo ancora di più». 

 

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

 

 

 

 

 

I sindacati sottolineano che, nonostante reiterate richieste, Fiumalbo e Montecreto sono le uniche amministrazioni dell'Unione del Frignano a non averli incontrati prima di approvare i bilanci.

 

Modena, 9 aprile 2014 

Dure critiche di Cgil e Cisl di Pavullo ai Comuni di Fiumalbo e Montecreto, colpevoli di non aver accettato alcun confronto con le parti sociali sui bilanci preventivi 2014. I sindacati sottolineano che, nonostante reiterate richieste, Fiumalbo e Montecreto sono le uniche amministrazioni dell’Unione del Frignano a non averli incontrati prima di approvare i bilanci.

«Non siamo in grado di esprimere alcun giudizio sulle misure adottate - affermano Augusto Casagrandi e Vincenzo Tagliaferri, responsabili pavullesi rispettivamente di Cgil e Cisl – Dal quel poco che abbiamo letto sui giornali non si capisce quanto peserà la Tasi su cittadini e attività commerciali, a quanto ammontano l’Imu sulle seconde case e la Tares, se sarà applicata l’addizionale Irpef e con quale aliquota. Non è dato sapere se c’è stato un incremento delle tariffe per i servizi, se sono stati mantenuti o incrementati gli investimenti sul sociale. Quanto al progetto del polo scolastico, ci permettiamo di osservare che un ragionamento a livello di Unione o sub ambito avrebbe permesso di investire le risorse disponibili in una logica più ampia e di prospettiva».

Casagrandi e Tagliaferri sottolineano che il tavolo dell’Unione del Frignano, che si è riunito qualche giorno fa, serve per un confronto costruttivo e responsabile di tutti gli attori del territorio, dalle parti sociali alle istituzioni, dalle imprese al sistema del credito. L’indisponibilità delle amministrazioni locali di Fiumalbo e Montecreto, chiuse in un campanilismo incomprensibile e impegnate in progetti singoli che non hanno più senso oggi con le limitate risorse a disposizione dei Comuni, rischiano di non favorire un più ampio rilancio del territorio. «Riforma del welfare locale, tutela idrogeologica, sviluppo di un turismo che duri tutto l’anno: sono alcune delle priorità che – continuano Cgil e Cisl di Pavullo – alcuni sindaci del Frignano condividono con noi. Abbiamo apprezzato l’approccio con cui alcuni Comuni hanno confermato i servizi senza aumentare le tariffe. Tuttavia avremmo preferito una maggiore uniformità delle aliquote Tasi e dei regolamenti d’attuazione con le relative detrazioni. L’Unione del Frignano deve servire per compiere passi avanti sull’omogeneità di trattamenti e regolamenti, semplificare burocrazia e modulistica, produrre sinergie, rendere efficienti le macchine amministrative per ridurre i costi e – concludono Casagrandi (Cgil) e Tagliaferri (Cisl) – erogare servizi sempre più efficienti alle nostre comunità».

 

(Fonte: ufficio stampa Cgil e Cisl)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Domani – martedì 8 aprile – al Teatro Valli di Reggio Emilia; intervengono il segretario nazionale Fim Giuseppe Farina e quello Cisl Raffaele Bonanni.

 

Modena, 7 aprile 2014


Tra il 2008 e 2013 l'industria metalmeccanica modenese ha perso 440 aziende; cinque anni fa erano 6.048, a giugno 2013 erano ridotte a 5.605 (-7,3 per cento). Nello stesso periodo gli addetti sono passati da quasi 46 mila a 41.200, con un calo di 4.700 addetti, pari al 10,3 per cento. Le ore di cassa integrazione autorizzate nel 2008 furono 143.666; l'anno scorso sono state 5,3 milioni. I dati sono diffusi dal sindacato Fim-Cisl di Modena alla vigilia dell'assemblea nazionale dei delegati metalmeccanici della Cisl, in programma domani – martedì 8 aprile – al Teatro Valli di Reggio Emilia; intervengono il segretario nazionale Fim Giuseppe Farina e quello Cisl Raffaele Bonanni.

«Ci incontriamo con le persone che rappresentano la Fim nelle fabbriche di tutta Italia per cercare insieme soluzioni in grado di farci superare questa crisi drammatica che dura da cinque anni – afferma il segretario provinciale della Fim-Cisl Claudio Mattiello – Nella nostra provincia il terremoto e le esondazioni dei fiumi hanno causato ulteriori difficoltà alle imprese e ai lavoratori, ma non ci siamo arresi e forse possiamo cominciare a guardare al futuro con un po' di fiducia e ottimismo in più rispetto a ieri. Infatti il ricorso alla cassa integrazione, sia pure ancora alto, è in calo rispetto al periodo 2009-2012».

Per Mattiello le aziende devono investire in ricerca, sviluppo e innovazione, ma anche il sindacato deve uscire da una logica di contrattazione puramente rivendicativa e proporre piattaforme innovative che possano favorire la ripresa economica e dell'occupazione. Il segretario dei metalmeccanici cislini sottolinea che nella nostra provincia le persone in cerca di lavoro sono oltre 20 mila (contro le 17 mila del 2009), con un tasso di disoccupazione che sfiora il 6 per cento, cioè quasi il doppio del dato storico (3-3,5) che ha sempre caratterizzato il nostro territorio.

«Ricordo anche - aggiunge Mattiello – che i lavoratori modenesi ultra 50 enni iscritti nelle liste di mobilità sono passati dai 3.800 del 2009 agli 8.560 del 2013. È una platea debole per la quale bisogna mettere in campo politiche attive del lavoro che comprendano la riconversione e riqualificazione professionale. Noi della Cisl chiediamo da tempo un patto di comunità che coinvolga istituzioni, imprese, banche e sindacati per ricreare condizioni di benessere e sviluppo. Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità, come già dimostrato facendo accordi con le aziende a livello locale e nazionale. È giunto il momento che lo facciano anche altri, a partire dalla Fiom, alla quale – conclude il segretario provinciale della Fim-Cisl – chiediamo di tornare a fare sindacato nell'interesse dei lavoratori che rappresentiamo».

 

(fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

 

Alla cerimonia sono intervenute il sindaco di Camposanto Antonella Baldini e la presidente dell'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, Palma Costi.

Modena, 3 aprile 2014


A quasi due anni dal terremoto, la Cisl torna a Camposanto con una nuova sede che si trova in via Roma 9/a ed è stata inaugurata oggi – giovedì 3 aprile. Alla cerimonia sono intervenute il sindaco di Camposanto Antonella Baldini e la presidente dell'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, Palma Costi.

«Dopo aver riaperto le nostre sedi di S. Felice, Mirandola, Finale e Carpi, oggi chiudiamo il cerchio - ha dichiarato il segretario provinciale della Cisl William Ballotta -Vogliamo continuare a stare sul territorio e accogliere le persone che si rivolgono a noi per ricevere un'assistenza in materia fiscale e previdenziale».

Nella nuova sede Cisl di Camposanto, che occupa una superficie di 60 metri quadrati, è presente anche un operatore Ugc (Unione generale coltivatori). Oltre a inaugurare la nuova sede di Camposanto, la Cisl di Modena ha presentato La cooperativa Bosco della Saliceta e la Cisl di Camposanto. Si tratta del primo dei Quaderni dell'archivio storico, una collana che la Cisl intende realizzare recuperando e riordinando i documenti del suo archivio. Il lavoro è stato curato dagli ex segretari provinciali Cisl Giancarlo Bernini e Antonio Guerzoni, che hanno partecipato alla presentazione insieme al presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco. La cooperativa Bosco della Saliceta nasce nel 1949 per iniziativa di Ermanno Gorrieri, uno dei padri fondatori della Cisl modenese, allo scopo di favorire la piccola proprietà contadina. La cooperativa acquista dai conti di Carrobbio il bosco della Saliceta, una tenuta di 500 ettari, e comincia a coltivarne le terre. Nonostante l'avversione dei comunisti, arriva a occupare fino a 3 mila braccianti. Al momento del suo scioglimento, avvenuto nel 1957, la cooperativa conta ancora 300 soci.

«Il grande e, per certi versi, inaspettato interesse suscitato dal libro La storia della Cisl di Modena negli anni '50 – Documenti e manifesti di Ermanno Gorrieri, pubblicato nella primavera 2013, ci ha stimolato a continuare, con la preziosa collaborazione degli amici Bernini e Guerzoni, il complesso lavoro di riordino dei nostri archivi – ha spiegato Ballotta - Abbiamo scoperto di possedere uno straordinario patrimonio che, una volta recuperato e sistemato, sarà messo a disposizione non solo dei nostri dirigenti, operatori e iscritti, ma di studiosi, storici e dell'intera comunità modenese. Presto chi vorrà conoscere la storia della Cisl, dalle sue origini ai giorni nostri, potrà consultare documenti, fotografie e manifesti originali. Ricostruire la nostra storia attraverso le testimonianze e i materiali dell'epoca non è solo un servizio reso alla società. Serve anche a noi: riscoprire le nostre radici – ha concluso il segretario Cisl - ci aiuta a capire da dove veniamo, dove stiamo andando, perché ci stiamo andando».

 

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

 

Domani, giovedì 3 aprile l'inaugurazione della nuova sede Cisl in via Roma 9/a -

 

Modena, 2 aprile 2014 -


A quasi due anni dal terremoto, la Cisl torna a Camposanto con una nuova sede che si trova in via Roma 9/a e viene inaugurata domani – giovedì 3 aprile. Alla cerimonia, che comincia alle 10.30, interviene il segretario regionale della Cisl Giorgio Graziani. Segue nella sala polivalente del Comune la presentazione del primo Quaderno dell'archivio storico Cisl, dedicato a "La cooperativa Bosco della Saliceta e la Cisl di Camposanto" e curato dagli ex segretari provinciali Cisl Giancarlo Bernini e Antonio Guerzoni; partecipano Palma Costi, presidente Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco e il segretario provinciale Cisl William Ballotta. Nella nuova sede Cisl di Camposanto, che occupa una superficie di 60 metri quadrati, i lavoratori e pensionati della zona possono chiedere assistenza e consulenza sulle materie fiscali e previdenziali, inoltre è presente un operatore Ugc (Unione generale coltivatori).

 

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

 

Sono circa 4 mila a Modena e provincia i cassintegrati interessati dalla proroga degli ammortizzatori sociali in deroga, concessa ieri dalla Regione Emilia-Romagna.

Modena, 1 aprile 2014


Sono circa 4 mila a Modena e provincia i cassintegrati interessati dalla proroga degli ammortizzatori sociali in deroga, concessa ieri dalla Regione Emilia-Romagna. Lo afferma la Cisl modenese, per la quale l'accordo tra Regione e parti sociali è positivo ma, considerando che la cassa in deroga scade il prossimo 30 giugno, è necessario cercare fin d'ora un nuovo strumento per tutelare il reddito dei lavoratori. «Tre mesi passano in fretta e dobbiamo evitare di arrivare ancora una volta alla scadenza senza aver trovato una soluzione – afferma Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale Cisl – Sarà difficile che il governo cambi in tempi così brevi la riforma Fornero, peraltro mai completata, per cui auspichiamo che l'esecutivo tenga conto dell'esigenza di tutelare i lavoratori colpiti dalla crisi. L'esperienza della bilateralità nella gestione degli ammortizzatori sociali contrattata con il sindacato è una strada che può tenere insieme il sostegno al reddito e la formazione professionale a salvaguardia delle professionalità all'interno delle imprese». Chiatto riconosce che gli ammortizzatori non possono avere una durata illimitata, ma devono essere sempre più collegati alla riconversione e riqualificazione delle maestranze secondo quanto richiesto dal mercato del lavoro. Il sindacalista Cisl aggiunge che comunque le riforme da sole non possono creare posti di lavoro; occorre che si muovano anche i territori. «Modena "batta un colpo" e rimetta il lavoro al centro del dibattito, pensando a come preservare e dare nuovo impulso al nostro manifatturiero e agroalimentare. Per questo – conclude il responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale Cisl – chiediamo un patto territoriale di comunità che, attraverso l'elaborazione e discussione di idee e proposte, individui la direzione da seguire per far ripartire il nostro territorio» .

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
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