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Sciopero di due ore proclamato questa mattina. Il segretario provinciale della Fim Claudio Mattiello: "Nessuna macchina è stata prodotta a Modena tra le 8 e le 10" -

Modena, 19 gennaio 2015

Soddisfazione della Fim-Cisl di Modena per l'adesione allo sciopero di due ore proclamato stamattina – lunedì 19 gennaio – dai sindacati firmatari del contratto FCA contro la decisione dell'azienda di erogare solo ai lavoratori dello stabilimento di Grugliasco il premio di 300 euro per i brillanti risultati raggiunti nel 2014 dalla Quattroporte e dalla Ghibli.

«Nessuna macchina è stata prodotta a Modena tra le 8 e le 10, cioè nelle due ore di sciopero proclamate da noi, Uilm e Fismic – afferma il segretario provinciale della Fim Claudio Mattiello – A questo punto ci aspettiamo un segnale dall'azienda. È incomprensibile escludere dal premio gli oltre 800 lavoratori dello stabilimento di Modena, visto e considerato che qui avvengono la progettazione, sviluppo e commercializzazione dei due modelli (Quattroporte e Ghibli) che l'anno scorso hanno registrato volumi record di vendite. Invitiamo FCA a tornare sui propri passi e smetterla una volta per tutte di trattare i lavoratori modenesi di Maserati come dipendenti di serie B».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

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Per tutelare i diritti degli studenti di ogni ordine e grado e le loro famiglie, aperta la pagina Facebook Adiconsum Scuola -

Modena, 14 gennaio 2015 -

Segnalate alla pagina Facebook Adiconsum Scuola eventuali disservizi nelle iscrizioni on line alle classi prime per l'anno scolastico 2015-2016. Le iscrizioni cominciano domani – giovedì 15 gennaio – e terminano il 15 febbraio. «Purtroppo anche il mondo della scuola presenta a volte criticità e disservizi – afferma la responsabile provinciale di Adiconsum Adele Chiara Cangini - Per tutelare i diritti degli studenti di ogni ordine e grado e le loro famiglie, abbiamo aperto la pagina Facebook Adiconsum Scuola, un luogo di incontro, dialogo e confronto per affrontare e risolvere le problematiche di questa importante istituzione. Alla vigilia dell'inizio delle iscrizioni on line, invitiamo, pertanto, i consumatori a segnalare eventuali disservizi o criticità sulla pagina Facebook~Adiconsum Scuola».

La circolare n. 51 del 18 dicembre 2014 del Ministero dell'Istruzione, università e ricerca (Miur) ha stabilito che il periodo per le iscrizioni alle prime classi della scuola primaria, media e superiore per l'anno scolastico 2015-2016 è compreso tra il 15 gennaio e il 15 febbraio 2015. È già da un paio d'anni che, come disposto dalla legge sulla razionalizzazione della spesa pubblica, le iscrizioni alle prime classi avvengono online (fanno eccezione le iscrizioni alla scuola d'infanzia). Per poter effettuare l'iscrizione on line i genitori devono individuare la scuola d'interesse (anche attraverso il servizio "Scuola in Chiaro" del Ministero), registrarsi al www.iscrizioni.istruzione.it o attraverso il sito del Ministero, compilare la domanda in tutte le sue parti.

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Il modenese Gennaro Lauri tra gli eletti della Slp-Cisl che rappresenteranno i lavoratori iscritti a FondoPoste -

Modena, 10 gennaio 2015

C'è anche il modenese Gennaro Lauri tra i delegati della Slp-Cisl che rappresenteranno i lavoratori iscritti a FondoPoste, il fondo di previdenza complementare per il personale non dirigente di Poste Italiane spa e delle società controllate che ne applicano il contratto nazionale di lavoro. Alle elezioni per l'assemblea dei delegati, che si sono svolte in tutta Italia tra il 26 novembre e 15 dicembre, la Slp-Cisl ha ottenuto il 53,66 per cento dei voti (+2 per cento sul voto del 2010), aggiudicandosi sedici seggi su trenta (uno in più rispetto alla tornata precedente). I postelegrafonici Cisl hanno vinto ancora più nettamente in Emilia-Romagna: nell'unico seggio fisso di Bologna, infatti, la Slp-Cisl ha ottenuto il 65,38 per cento dei consensi.

«Si tratta di un risultato lusinghiero che va oltre le più rosee aspettative della vigilia e premia l'impegno di tutti i nostri attivisti e delegati – commenta il segretario provinciale dei postelegrafonici Cisl Francesco Balzano - Allo stesso tempo questo successo assegna grandi responsabilità alla nostra organizzazione, che conferma il suo impegno a servizio e garanzia dei lavoratori postali. Ricordiamo, infatti, che FondoPoste è nato con l'unico obiettivo di garantire ai lavoratori associati una pensione integrativa a quella del sistema previdenziale obbligatorio». Il voto è stato espresso in dieci seggi, per corrispondenza ed elettronicamente. Gli aventi diritto voto erano i 94.254 soci del Fondo individuati al 30 aprile 2014 e appartenenti alle varie società del gruppo Poste Italiane spa (Poste Italiane spa, Postel, Postecom, PosteVita, Poste Mobile, ecc). Hanno partecipato 51.013 aderenti, che hanno espresso 48.133 voti validi, con 2.765 schede nulle e 115 bianche.

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

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Lunedì, 05 Gennaio 2015 15:09

Saldi invernali: i consigli di Adiconsum

I consigli che Adiconsum, associazione consumatori della Cisl di Modena, rivolge ai cittadini per gli acquisti durante i saldi invernali con le regole che i negozianti sono tenuti a seguire -

Modena, 5 gennaio 2015 -

«Anche in periodo di saldi l'obiettivo del consumatore deve essere acquistare il prodotto al miglior rapporto qualità-prezzo». È il consiglio che Adiconsum, l'associazione consumatori della Cisl di Modena, rivolge ai cittadini alla vigilia dell'apertura dei saldi invernali. «I saldi rappresentano per molte famiglie un'occasione di risparmio, soprattutto in questo periodo di crisi dell'economia – afferma la responsabile provinciale di Adiconsum, Adele Chiara Cangini - Affinché i saldi risultino effettivamente convenienti, però, bisogna osservare alcune regole. Innanzitutto ricordiamo che sull'articolo in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d'origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale. Inoltre anche in periodo di saldi è possibile cambiare il prodotto purché difettoso: non lo si può cambiare, invece, se non piace il colore o il modello. Ricordiamo anche che è possibile pagare con carte di credito o bancomat (se l'esercizio è abilitato), mentre la prova del prodotto resta a discrezione del negoziante. Qualora il commerciante si rifiuti di seguire anche una sola di queste regole, invitiamo il consumatore a rivolgersi senza indugio alla polizia municipale e segnalare il caso anche alla nostra associazione».

Cangini passa poi ad alcuni consigli pratici: comperare solo ciò di cui si ha realmente bisogno, altrimenti anche il miglior affare si trasforma in uno spreco; diffidare degli esercizi che applicano sconti esorbitanti, perché potrebbe trattarsi di merce di scadente qualità o delle precedenti stagioni; rivolgersi a negozi già conosciuti o di cui si è clienti e di cui si conosce già la merce esposta e i relativi prezzi. L'associazione consumatori della Cisl consiglia anche di verificare che ciò che si sta comprando sia effettivamente in saldo, perché a volte merce in saldo e non in saldo è esposta insieme. Infine l'Adiconsum di Modena invita a conservare lo scontrino per l'eventuale cambio di merce difettosa.

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

Pietro Minelli è il nuovo presidente nazionale dell'Ugc, l'Unione generale coltivatori della Cisl -

Modena, 23 dicembre 2014

Il modenese Pietro Minelli è il nuovo presidente nazionale dell'Ugc, l'Unione generale coltivatori della Cisl che a livello nazionale conta oltre 70 mila iscritti (2 mila a Modena e provincia). Minelli, che succede al dimissionario Franco Verrascina, era vicepresidente nazionale Ugc, oltre che presidente provinciale e regionale sia dell'Ugc che della Copagri (la Confederazione produttori agricoli che associa 250 mila aziende). «Ringrazio l'Ugc per la fiducia e l'amico Verrascina per il lavoro svolto e che continuerà a fare con noi per rafforzare la Copagri, un'indiscutibile realtà della rappresentanza imprenditoriale in agricoltura – dichiara Minelli - L'agricoltura e l'agroalimentare hanno già dimostrato durante questa drammatica crisi di poter trainare l'economia del Paese. Tocca a chi ha responsabilità di governo perseguire l'inversione del declino, puntare sul settore, cogliere il nostro sempre disponibile contributo e agganciare la ripresa. Quest'ultima passa per l'Europa, dove i vincoli finanziari non vanno visti come dogmi, ma – conclude il nuovo presidente nazionale Ugc – interpretati con coraggio per investire bene».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

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Dopo la recente sentenza della Corte di giustizia europea sulla reiterazione dei contratti a tempo determinato, la Cisl Scuola ha organizzato un'assemblea a palazzo Europa rivolta al personale docente e non docente -

Modena, 15 dicembre 2014 -

A seconda dei casi, i precari della scuola possono chiedere l'indennizzo, l'immissione in ruolo oppure entrambi. È il parere della Cisl Scuola che, dopo la recente sentenza della Corte di giustizia europea sulla reiterazione dei contratti a tempo determinato, ha organizzato oggi un'assemblea a palazzo Europa rivolta al personale docente e non docente.

«La Cisl Scuola è impegnata da tempo, e su più versanti, per stabilizzare il lavoro precario, presente nel nostro sistema scolastico in percentuali ancora troppo alte e che non trovano plausibili giustificazioni – ha dichiarato la segretaria provinciale della Cisl Scuola Monica Barbolini - Secondo la Corte di Giustizia la reiterazione del contratto a tempo determinato deve essere giustificato da "ragioni obiettive" (ad esempio l'assenza del titolare) e devono sussistere regole che consentano un adeguato controllo dell'esistenza di tali ragioni obiettive. Le ragioni obiettive non sussistono nel caso di rinnovi contrattuali annuali (1 settembre-30 giugno o 1 settembre-31 agosto) per più di 36 mesi complessivi. Nella sentenza la Corte di Giustizia afferma con chiarezza che la normativa italiana è totalmente sprovvista di una regolamentazione che disciplini la stipula di rapporti di lavoro a tempo determinato che garantisca i lavoratori dall'abuso della reiterazione dei contratti e che tale normativa contrasta con quella europea, non prevedendo nemmeno l'ipotesi del risarcimento del danno».

Tale normativa risale a tre anni fa ed è per questo che la Cisl Scuola di Modena ha già avviato da tempo ricorsi al giudice del lavoro. A fronte di circa 300 precari che allora impugnarono i termini (dello scioglimento dell'ultimo contratto annuale), solo una decina ha proseguito con la causa al giudice del lavoro. L'udienza, più volte spostata, è ora fissata a marzo 2015. «La nostra azione non si è sviluppata solo attraverso numerosi ricorsi ai giudici del lavoro, ma soprattutto – ha sottolineato Barbolini - sul piano dell'iniziativa politico-sindacale, affinché la stabilizzazione del lavoro sia perseguita attraverso coerenti scelte politiche e legislative, e non affidata solo agli esiti del contenzioso individuale. Ribadiamo ancora una volta al governo la richiesta di muoversi in quella direzione, e di farlo subito, al di là degli approfondimenti che sul piano giuridico sono necessari per valutare in tutte le loro effettive implicazioni i contenuti della sentenza della Corte di giustizia europea. Si tratta, infatti, - ha aggiunto la segretaria della Cisl Scuola - di un documento complesso dal quale, è bene ricordarlo, non scaturiscono di per sé effetti immediati, essendo comunque rinviata alla giurisdizione nazionale l'applicazione dei principi richiamati nel dispositivo della decisione. La Cisl Scuola continuerà ad assicurare agli interessati la necessaria assistenza nelle vertenze individuali, intensificando nel frattempo – ha concluso Monica Barbolini - il suo impegno nel confronto, nell'iniziativa e nella mobilitazione sindacale».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

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Inaugurato l'archivio cartaceo che racconta trent'anni (dal 1950 al 1980) di vita del sindacato di Palazzo Europa. La Cisl mette in rete manifesti, foto, documenti e testimonianze di vita sindacale -

Modena, 12 dicembre 2014 -

Il superamento di famose crisi aziendali, dalle Fonderie alla Maserati; l'istituzione del servizio di medicina preventiva per migliorare le condizioni di lavoro nelle fabbriche; la creazione delle cooperative forestali per combattere la disoccupazione in montagna; la contrattazione territoriale. Sono molti i capitoli della storia recente di Modena contenuti nell'archivio storico della Cisl, che ha riordinato e pubblicato su Internet un'enorme mole di materiale che racconta trent'anni (dal 1950 al 1980) di vita del sindacato di Palazzo Europa.

Quello della Cisl di Modena è uno dei primi archivi sindacali italiani consultabili on line ( www.archiviostorico.cislmodena.it); il materiale è scaricabile gratuitamente con un motore di ricerca che fa dell'archivio storico della Cisl di Modena un modello per altri archivi sindacali esistenti in Italia. Ieri è stato inaugurato l'archivio "cartaceo"; sono intervenuti il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il segretario regionale della Cisl Giorgio Graziani, quello provinciale William Ballotta, gli ex segretari provinciali Cisl Giancarlo Bernini e Antonio Guerzoni, che hanno riordinato e digitalizzato il materiale.

L'archivio è composto da cinque sezioni: manifesti, fotografie, documenti, testimonianze, quaderni. I manifesti sono 1.204, per la prima volta riprodotti e scaricabili. La digitalizzazione rende accessibile una fonte in parte dimenticata e difficilmente consultabile. L'archivio fotografico è composto da circa 1.300 foto che riguardano 350 avvenimenti. La digitalizzazione crea una maggiore integrazione delle foto con le restanti parti dell'archivio. L'archivio dei documenti consiste di 221 record. Ogni record corrisponde a un faldone o a una cartella. Per ogni record è previsto almeno un allegato che mostra il contenuto di un documento del fascicolo o del faldone. Attualmente gli allegati sono circa 600 (relazioni congressuali, contratti, corrispondenza con associazioni imprenditoriali, aziende, istituzioni ecc.).

Le testimonianze sono costituite dalle interviste ai protagonisti dell'epoca nella contrattazione integrativa aziendale. I quaderni sono monografie che combinano assieme manifesti, foto, documenti e testimonianze: in pratica sono una vetrina della documentazione contenuta nell'archivio storico della Cisl su uno specifico argomento. Finora ne sono stati realizzati due: storia della cooperativa Bosco della Saliceta e Cisl di Camposanto, manifesti del consiglio di fabbrica della Fiat. È in preparazione un terzo quaderno dedicato a come è cambiata la concezione del 1° Maggio tra il 1950 e 1980. La classificazione dei documenti è inserita in un database che consente di effettuare una ricerca con diverse chiavi: per data, livello territoriale, protagonista dei documenti, argomento, parole chiave (ad esempio nome di un'azienda, contratto aziendale o nazionale, categoria, associazione ecc.). Tutti i dati contenuti nel database possono essere esportati in diversi formati (i più comuni sono csv e xls) per essere travasati in diversi programmi di ordinamento e interrogazione di dati (il più comune è Excel).

Ballotta: "Riscoprire le nostre radici ci aiuta a capire dove stiamo andando" -

«Lo scopo del nostro progetto è sottolineare il contributo fornito dalla Cisl all'evoluzione del sindacato a Modena attraverso la contrattazione locale». Il segretario provinciale della Cisl William Ballotta spiega così il riordino e la digitalizzazione dell'archivio storico della Cisl di Modena, che ha messo on line trent'anni di vita sindacale (dal 1950 al 1980). «Questo materiale è a disposizione non solo dei nostri dirigenti, operatori e iscritti, ma di studiosi, storici e dell'intera società modenese – dichiara Ballotta – Da oggi chi vuole conoscere la storia della Cisl può consultare documenti e materiali originali. Si tratta di una nuova fonte, aperta alla consultazione e al confronto. Questo è il nostro piccolo contributo alla creazione di un archivio diffuso sul territorio per responsabilizzare la comunità alla conservazione delle testimonianze di ogni tipo. Ci auguriamo che, ragionando nella stessa logica di potenziamento degli archivi, possa essere conservato e valorizzato il patrimonio documentale delle categorie unitarie negli anni Settanta, che appartiene a tutti. A questo scopo – continua il segretario Cisl - è necessario un costante scambio con Cgil e Uil, le istituzioni locali, gli uffici dello Stato e parastato, le associazioni imprenditoriali e le aziende. Ringraziamo chi, come il Comune di Modena, ha già iniziato a collaborare nel lavoro di ricostruzione della nostra memoria collettiva. Conoscere la storia attraverso le testimonianze e i materiali dell'epoca non è un lusso o uno sfizio per togliersi qualche curiosità. Serve anche a noi: riscoprire le nostre radici – conclude il segretario provinciale della Cisl - ci aiuta a capire da dove veniamo, dove stiamo andando, perché ci stiamo andando».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

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Sarà celebrato entro maggio 2015 il congresso straordinario per dare vita alla nuova struttura comprendente i due territori Cisl di Modena e Reggio Emilia; con quasi 100 mila iscritti, sarà la Cisl più grande della regione -

Modena, 5 dicembre 2014

Lo hanno deciso stamattina i consigli generali (i" parlamentini interni") delle due organizzazioni, convocati a Modena. I due organismi si sono riuniti dapprima separatamente per approvare le relazioni dei rispettivi segretari provinciali William Ballotta (Cisl Modena) e Margherita Salvioli Mariani (Cisl Reggio Emilia), che hanno chiesto il via libera all'aggregazione e integrazione delle due strutture.

Successivamente i componenti dei due consigli generali, convocati alla presenza del segretario regionale della Cisl Giorgio Graziani e di Piero Ragazzini, della segreteria nazionale Cisl, hanno approvato il percorso che porterà entro maggio 2015 alla celebrazione del congresso straordinario della Cisl Modena e Reggio Emilia, all'elezione dei nuovi organismi e della nuova segreteria.

«Da due realtà provinciali nascerà un'organizzazione più forte in grado di raccogliere le nuove sfide di un contesto socio-economico in continua trasformazione», dichiara il segretario della Cisl modenese William Ballotta. «Ci mettiamo insieme per trovare risposte adeguate ai nuovi bisogni dei giovani, lavoratori e pensionati», aggiunge la segretaria della Cisl reggiana Margherita Salvioli Mariani. L'unificazione riguarderà anche tutte le categorie della Cisl, che nei prossimi mesi celebreranno i propri congressi straordinari. «Dall'ultimo congresso del 2013 abbiamo lavorato per conoscerci e costruire progettualità organizzative tese all'obiettivo finale della fusione – ricorda il segretario regionale Cisl Giorgio Graziani - Le risorse liberate da questo processo ci daranno la possibilità di avere un sindacato più sostenibile ed efficace, sempre più presente nel territorio e nei luoghi di lavoro». In Italia da 120 territori Cisl si è passati a 68, che diminuiranno ulteriormente. In Emilia-Romagna dai precedenti dieci territori (che corrispondevano alle nove province più Imola), oggi la Cisl è strutturata in sei territori. Con l'aggregazione Modena-Reggio diventeranno cinque, superando la logica dei confini istituzionali.

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

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5 mila lavoratori, giovani, studenti, immigrati e pensionati hanno partecipato alla manifestazione organizzata dalla Cisl al Carroponte di Sesto San Giovanni (Milano) -

Modena, 4 dicembre 2014

C'erano anche 250 cislini modenesi tra i 5 mila lavoratori, giovani, studenti, immigrati e pensionati che hanno partecipato oggi – giovedì 4 dicembre - alla manifestazione organizzata dalla Cisl al Carroponte di Sesto San Giovanni (Milano). L'iniziativa fa parte della settimana di mobilitazione "Per il lavoro, per il sociale" promossa dalla Cisl, cominciata lunedì 1° dicembre con lo sciopero del pubblico impiego e proseguita con le manifestazioni del 2 dicembre a Napoli e 3 dicembre a Firenze.

«Siamo andati in piazza per chiedere nuove politiche per il lavoro, lotta alla precarietà dei giovani, tutela dei redditi dei lavoratori e dei pensionati, sblocco dei contratti del pubblico impiego, estensione del bonus di 80 euro anche ai pensionati – spiega il segretario provinciale Cisl William Ballotta – Vogliamo aprire un confronto serio e costruttivo con il governo, le istituzioni locali e le altre parti sociali».

La Cisl si è mobilitata anche per avere un sistema di ammortizzatori sociali universalistico; un contratto a tutele crescenti che sostituisca tutti contratti precari; una drastica riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati anche per sostenere i consumi; più investimenti per creare occupazione; una nuova politica industriale, un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio; revisione dei tagli ai fondi dei patronati e delle misure sul tfr in busta paga.

«Sono temi – continua Ballotta - che coincidono con l'esigenza di avere nuove politiche per lo sviluppo, con la lotta alla precarietà dei giovani e la tutela dei redditi di lavoratori e pensionati. Temi che la Cisl vuole affrontare con la contrattazione, in un rapporto propositivo e di confronto con il governo e gli altri interlocutori, chiedendo cambiamenti al Jobs act e alla legge di Stabilità. Vogliamo un patto sociale per il Paese sul modello – conclude il segretario provinciale della Cisl – del Patto per la crescita firmato a Modena il 29 ottobre scorso».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

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Il segretario provinciale della Cisl William Ballotta sul "Patto per la crescita" firmato il 29 ottobre scorso -

Modena, 3 dicembre 2014

«Spetta a chi l'ha firmato, quindi anche a Confindustria Modena, evitare che il "Patto per la crescita" firmato il 29 ottobre scorso non resti lettera morta. Sono convinto che Confindustria l'abbia sottoscritto perché ci crede. La Cisl, a scanso di equivoci, ci crede molto e farà il possibile per tradurre in pratica le buone intenzioni». Lo afferma il segretario provinciale della Cisl William Ballotta rispondendo alle dichiarazioni rilasciate l'altro giorno dal presidente degli industriali modenesi Valter Caiumi nella tradizionale conferenza stampa di fine anno dell'associazione di via Bellinzona.

«Condivido il richiamo rivolto da Caiumi agli imprenditori affinché siano più coraggiosi e innovatori – dice Ballotta – È una sollecitazione che vale anche per la politica e il sindacato. Noi pensiamo che per il rilancio del nostro territorio siano necessarie nuove relazioni tra imprese e lavoratori che non si riducano al vecchio schema diritti-doveri. Per questo – continua il segretario Cisl - siamo impegnati, insieme a Cgil e Uil, a elaborare un diverso modo di rapportaci con gli imprenditori attraverso la contrattazione aziendale. Vogliamo stare dentro le imprese per migliorare i salari e le condizioni dei lavoratori in cambio di aumento della qualità dei prodotti, efficienza dei processi produttivi, flessibilità degli orari. A loro volta le imprese devono investire sulla formazione professionale continua dei lavoratori e – conclude il William Ballotta - concedere forme di welfare, dalla sanità integrativa ai servizi per i figli dei dipendenti, convenzioni ecc.».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

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