Parma, 18 agosto 2019 - È successo ieri a Corniglio ove la locale Stazione Carabinieri, unitamente al personale del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Parma, ha proceduto al sequestro di 60 piantine di marijuana indica alte circa 1 m e 80, 60 grammi di marijuana, nonché 240 grammi di foglie essiccate e 17 grammi di germogli.
La piantagione è stata rinvenuta all’interno della proprietà di un cittadino italiano, classe 71, noto per piccoli reati ma nessuno connesso in alcun modo alla droga. Il cornigliese è stato perciò denunciato a piede libero.
Nella giornata odierna è stato effettuato un controllo straordinario di avventori degli esercizi pubblici e luoghi di aggregazione nella città di Parma e nelle zone di competenza territoriale delle stazioni di Parma centro, Parma oltretorrente, Monticelli terme, San Pancrazio e Vigatto.
Parma 13 agosto 2019 - Il controllo è stato effettuato unitamente ai carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) e del NAS di Parma. Quest’ultimi hanno elevato tre violazioni amministrative nei confronti di una macelleria di Parma sita in via Albertelli:
- Carenze igienico sanitarie dei locali sanzione di euro 1000,
- mancato approntamento delle procedure di autocontrollo sanzione di euro 2000,
- mancanza attestato di formazione per alimentaristi consolazione di euro 100.
Durante le operazioni di controntrollo sono state identificate 92 persone di cui 31 extracomunitarie, sono state inoltre effettuate 6 perquisizioni personali e sono stati rinvenuti 10 g circa di marijuana e s4 soggetti segnalati alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti.
Infine, un nigeriano, classe 95, è stato denunciato in quanto sorpreso a cedere una dose di marijuana all’interno del Parco Ducale.
I Carabinieri del Norm di Parma hanno dato esecuzione ad un'ordinanza del Gip di Parma del 07.08.2019 di applicazione della misura cautelare della custodia nei confronti di un soggetto nigeriano:
- Fehmani Mustapha, nato a Casablanca il 13.12.2000, residente in Parma.
in relazione ad una rapina impropria, ricettazione, furti aggravati e spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish ceduta ad una pluralità di soggetti (anche minori) in un arco temporale che va dal gennaio 2019 sino a giugno 2019.
In particolare, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno permesso di accertare che il soggetto in questione si è reso responsabile del reato di:
- ricettazione in quanto per procurarsi profitto, acquistava e comunque riceveva un abbonamento annuale della TEP di Parma di provenienza delittuosa, in quanto oggetto di furto come denunciato in data 04.02.2019,
- rapina impropria in quanto per procurarsi profitto, il 28.02.2019 mentre si trovava sull’autobus di linea n. 5 della TEP di Parma (circostanza aggravante in quanto reato commesso all’interno di messo di pubblico trasporto), mediante violenza, s’ impossessava del telefono cellulare di altro soggetto passeggero;
- furto aggravato in quanto per procurarsi profitto, il 27.03.2019 in concorso con altri soggetti s’impossessava di 2 T-shirt del valore di 54 euro sottratte all’interno dell’esercizio commerciale “New Balance” sito in strada della Repubblica n. 33/a, approfittando di un momento di distrazione del responsabile dell’esercizio commerciale;
- furto aggravato in quanto per procurarsi profitto, nel gennaio 2019 s’impossessava di 1 giubbotto mimetico mod. Rain Forest del valore di 199 euro, sottratte all’interno dell’esercizio commerciale “Napapijri” sito in via Mistrali n. 74, agendo con uno scatto fulmineo ( circostanza aggravante – destrezza);
- spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish compiva ripetute cessioni (anche quando lui era ancora minorenne) nei confronti di minorenni e non anche nei pressi di edifici scolastici dal gennaio 2019 sino a giugno 2019.
Lo spunto investigativo che ha dato avvio all’indagine trae origine dalla denuncia a piede libero ad opera dei Carabinieri del Norm di Parma avvenuta in data 15.06.2019 per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e per ricettazione. A seguito di perquisizione personale e domiciliare il Fehmani veniva trovato in possesso di 22 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, nonché di 135,00 euro suddivisi in vario taglio presumibilmente provento dell’attività di spaccio, nonché dell’abbonamento annuale della TEP di Parma di provenienza intestato ad altro soggetto che ne aveva denunciato il furto in data 04.02.2019.
Le zone preferite dallo spacciatore si identificano in viale Toschi e nei pressi della Ghiaia o della Stazione Ferroviaria. Tuttavia, precisano gli assuntori che bastava un sms via whatsapp/telegram e lui li avrebbe raggiunti nel luogo concordato.
“Le dichiarazione rese dagli acquirenti dello stupefacente sono state ritenute credibili in primo luogo, in quanto tutte connotate a precisione nella descrizione delle modalità degli accordi, della consegna dello stupefacente, dell’entità del prezzo pagato e del quantitativo ceduto nelle diverse occasioni. Le dichiarazioni accusatori, sono state rese, da soggetti privi di legami tra loro, nonché privi di ragioni di astio, o, comunque di contrasto con l’indagato ed anche per tale ragione risultano quindi attendibili. “
In particolare, condividendo in pieno l’impostazione della Procura di Parma, il Giudice ha ravvisato le esigenze cautelari di cui all’art. 274 lett. C, sussistendo il concreto pericolo che il prevenuto, se lasciato in libertà potesse compiere nuovi reati della medesima specie (poiché seppur non vi siano condanne definitive è già stato più volte denunciato per reati contro la persona e il patrimonio nonché in tema di sostanza stupefacenti sin dal 2016).
“Occorre evidenziare come i delitti di natura predatoria si siano consumati con modalità che denotano estrema spregiudicatezza nel delinquere e il previo studio di un protocollo d’azione congegnato – e poi collaudato – per individuare dapprima e derubare poi gli obiettivi confacenti. Inoltre non risulta che l’indagato svolga alcuna attività lavorativa, pertanto la cessione di sostanza stupefacente risulta essere l’unica forma di sostentamento dello stesso.”
Si tratta dell’ennesima indagine che non si è fermata alla mera attività di controllo occasionale, ma che ha impegnato la Polizia Giudiziaria nel tentativo di ricostruire in maniera più capillare e scientifica l’attività delittuosa effettuata nel territorio di Parma.
Padre e figlio modenesi avevano preso l'abitudine di trascorrere il fine settimana a Borgotaro, non tanto per godere del più mite clima della zona, bensì per svaligiare le auto di coloro i quali erano in cerca di sollievo dalla calura estiva lungo le sponde del Taro.
Negli ultimi tempi infatti, nelle località di Ghiare, Valmozzola e Solignano, era accaduto a diversi turisti di trovare l'amara sorpresa dell'auto danneggiata e svaligiata una volta ripresa la strada del rientro..
E anche la scorsa domenica è andato in onda il medesimo teatrino ma, grazie alla pronta attivazione del 112 da parte del derubato, i due presunti “topi d’auto” sono caduti nella trappola dei Carabinieri di Borgotaro.
L'immediata attivazione di posti di blocco e una capillare azione di controllo da parte di 4 pattuglie della Compagnia di Borgo Val di Taro ha consentito infatti di fermare e denunciare padre e figlio modenesi, trovati in possesso di strumenti idonei allo scasso, torcia, guanti e una somma di denaro corrispondente a quanto poco prima sottratto all’interno di un veicolo a Ghiare.
In tarda mattinata, sulla strada massese in prossimità di Capoponte, un incendio si è sviluppato all'interno di un cassonato per i rifiuti dell’Iren. Sul posto sono prontamente intervenuti i militari, dipendenti e personale vigili del fuoco. Il veicolo che trasportava carta, ha subito un principio di incendio molto probabilmente causato da mozzicone di sigaretta nascosto tra le carte.
L'incendio è stato quindi domato e la viabilità ripristinata.
Oltre 15 le pattuglie schierate ieri dai Carabinieri della Compagnia di Parma più di 30 militari dunque impiegati nel controllo serale presso il parco ducale e le zone limitrofe. 85 le persone controllate di cui 50 extracomunitari.
Il risultato importante non riguarda solamente il quantitativo di droga sequestrata che ammonta circa a 50 g di marijuana e 20 gr di hashish, ma fa emergere che le persone fermate sono spesso armate. Il controllo effettuato nei pressi di palazzetto Euchelio San vitale ha consentito di sequestrare dei coltelli a serramanico con la lama di 9 e 7 centimetri.
Inoltre l’altro dato importante che è balzato agli occhi dei militari operanti riguarda i 10 minori fermati (classe 03 e 04) che oltre ad essere armati (sempre di coltelli a serramanico) sono stati segnalati alla prefettura in quanto assuntori di sostanza stupefacente.
Gli altri assuntori Maggiorenni segnalati alla prefettura in quanto assuntori di sostanza stupefacente sono:
-Italiano di Chieti classe 97 residente a Pescara
-Italiano classe 76 domiciliato a Roccabianca
-Italo classe 91 residente a Parma
-moldavo classe 94 residente a Parma nigeriano classe 94 residente a Collecchio italiano classe 74 residente a Parma parmigiano classe 84
-moldavo classe 98 residente a Parma
Alcuni di loro erano già noti agli uffici della Compagnia dei Carabinieri..
Un trentenne, di origine albanese con lievi precedenti penali, è stato arrestato per spaccio sabato scorso a seguito di un controllo sul territorio da parte dei carabinieri della locale stazione.
Il giovane, classe 1989, alla vista dei militari si era palesemente innervosito attirando quindi l'attenzione dei carabinieri che così lo hanno fermato e trovato in possesso di 75 grammi di cocaina, suddivisa in 11 dosi, oltre a 120,00 € in contanti. Nella sua abitazione, che condivide con i genitori, sono stati inoltre rinvenuti altri 5 grammi, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.
L'uomo, regolare sul territorio italiano, è stato perciò trattenuto per spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante la notte tra sabato e domenica, a seguito di un furto in una abitazione di Sorbolo-Mezzani, sono stati trafugati diveri preziosi monili, valori e contanti oltre all'auto del padrone di casa e numerose armi regolarmente detenute.
I Carabinieri della locale stazione, con l'ausilio del reparto radiomobile di Parma, sono però riusciti a rintracciare l'auto in un fosso e le armi.
Proseguono le indagini per identificare e arrestare gli autori del furto.
Nottata di controlli, quella di sabato, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Salsomaggiore Terme unitamente ai reparti speciali del NAS, del NIL e dei Vigili del Fuoco di Parma all'interno di un noto locale da ballo della Pedemontana.
Le verifiche effettuate, a scopo preventivo e finalizzate al controllo della sicurezza in generale nei locali di pubblico intrattenimento (in particolare la problematica relativa al sovraffollamento), non hanno permesso di evidenziare grosse irregolarità da parte della direzione del locale.
Il servizio coordinato è poi proseguito, con gli uomini delle Stazioni Carabinieri di Salsomaggiore Terme, Noceto, Collecchio e Sala Baganza, all'esterno del noto locale da ballo ed in particolare tra le principali vie di collegamento dei Comuni di Noceto e Medesano, ove sono stati predisposti dei posti di controllo.
Nel complesso sono state identificate 76 persone e controllate 34 autovetture. Il servizio ha permesso dunque di denunciare due uomini, classe '93 e '79, per guida in stato di alterazione psicofisica conseguente all'uso di alcolici: entrambi sorpresi alla guida rispettivamente con un tasso alcolemico di 1,05 g/l e 1,80 g/l. Mentre, altri due ragazzi, classe '92 e '94, sono stati trovati in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti.
I soggetti sono stati segnalati alla Prefettura di Parma quali assuntori e sequestrati, complessivamente, 2 grammi di marijuana e 2 grammi di hashish.
I Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente , in data 25 giugno, hanno dato esecuzione all'ordinanza con cui il Gip di Parma ha disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari per Simmaco Zini, per i fatti di seguito riepilogati.
Il 4 giugno scorso, Intini Madio si trovava a camminare alle ore 03.00 del mattino in via San Leonardo, per recarsi sul proprio posto di lavoro, quando veniva avvicinato da un'autovettura a bordo della quale vi erano due soggetti. Il conducente gli chiedeva di poter effettuare una telefonata in quanto era rimasto senza benzina, ma al diniego dell'Intini lo stesso cambiava atteggiamento e si mostrava meno amichevole. Nello sporgersi all'interno dell'abitacolo notava che il conducente teneva in mano un coltello e, impaurito da ciò, aderendo in parte alla sua richiesta di consegnargli il portafogli e il cellulare, gli consegnava solo il cellulare (in quanto non aveva con sé il portafogli), un Iphone 5S.
Subito dopo il veicolo si allontanava, invano inseguito, per un breve tratto, dal denunciante.
Le indagini prontamente eseguite dai Carabinieri di Parma Oltretorrente, consistenti nell'acquisire le immagini di videosorveglianza estrapolate dal sistema di telecamere OCR del Comune di Parma, consentirono di verificare l'intera scena della rapina avvenuta in via San Leonardo, nonché il numero di targa dell'autovettura, una Opel Corsa grigia, intestata a una ditta di Parma che l'aveva noleggiata proprio allo Zini.
L'Intini, chiamato a visionare un album fotografico con diverse fotografie, riconosceva con assoluta certezza il soggetto che lo aveva rapinato, indicando l'immagine dello Zini.
Da un controllo alla banca dati delle forze di polizia l'indagato risultava gravato da precedenti di polizia specifici quali furto in abitazione (nel 2018) e rapina impropria in concorso (nel 2014).
All'esito delle attività investigative appena ricordate, la Procura della Repubblica di parma chiedeva ed otteneva la misura cautelare a carico del soggetto, gravemente indiziato del reato di concorso in rapina pluriaggravata.