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Confartigianato Imprese Apla è molto preoccupata per le conseguenze che il blocco auto avrà sulle imprese, perché numerose attività economiche saranno penalizzate. -

Parma, 1 ottobre 2015 -

Entra in vigore il primo "Piano aria integrato regionale", avallato anche dal Comune di Parma e Confartigianato Imprese Apla è molto preoccupata per le conseguenze che il blocco auto avrà sulle imprese, perché numerose attività economiche saranno penalizzate se utilizzano autovetture diesel Euro 3 e precedenti.

Diversamente dagli anni scorsi, da oggi 1° ottobre e fino al 31 marzo 2016, intere categorie non potranno più utilizzare le deroghe previste: fra queste le attività di servizio, manutenzione e pronto intervento, ma anche gli agenti e rappresentanti sono stati compresi nella manovra e senza alcun preavviso.

«Questo provvedimento, oltre a stravolgere l'attività di moltissimi d'imprenditori, incide negativamente sui servizi ai cittadini - dice Leonardo Cassinelli, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Apla -. Per questo chiediamo una proroga delle precedenti deroghe, così da dare tempo alle imprese di adeguarsi, potendo programmare il passaggio e i conseguenti investimenti a veicoli meno inquinanti. Siamo pronti a promuovere, verso gli associati, un più rapido turn over del parco auto (sempre che poi le case produttrici non barino sulle emissioni nocive...) e iniziative per incrementare il numero dei veicoli elettrici e ibridi utilizzati dalle imprese, ma non si può pretendere che questo avvenga da un giorno all'altro e senza preavviso».

(fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)

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CNA Parma presente con il Pastificio Fratelli Venusti e il Consorzio Produttori Monti di Parma. -

Parma, 1 ottobre 2015 -

L'iniziativa è il risultato del progetto "Food Stories – Artigiani del Gusto in Emilia Romagna", che CNA e Confartigianato Emilia Romagna hanno condiviso, al fine di valorizzare la cultura alimentare della nostra regione, il suo territorio e le imprese eccellenti della produzione alimentare artigiana. Il progetto è sostenuto dalla Regione Emilia Romagna e realizzato in collaborazione con il Master Comet (Cultura Organizzazione Marketing dell'Enogastronomia Territoriale e del Prodotto Tipico) dell'Università di Parma e con l'Accademia della Cucina. Le imprese che saranno protagoniste nelle due giornate ad EXPO 2015, sono state selezionate nell'ambito delle cinque filiere di prodotto: salumi, formaggi, dolci tipici, paste ripiene e pane che rappresentano la tipicità alimentare dell'Emilia Romagna.

Nello spazio "La Piazzetta", all'interno del Padiglione Italia, Regione Emilia Romagna, saranno organizzate diverse iniziative: tavole rotonde, workshop e, attraverso la proiezione di video e interviste agli imprenditori, saranno rappresentati e raccolti case histories dei percorsi eccellenti di produzione artigiana alimentare tipica. Per l'occasione, è stata, inoltre, realizzata un'app, "Food Stories - Artigiani del gusto in Emilia Romagna", già scaricabile gratuitamente sui dispositivi Android, presto anche su quelli Ios, per favorire la promozione dei sapori e delle eccellenze gastronomiche del territorio. Le aziende artigiane sono rintracciabili tramite una mappa geolocalizzata per ricevere informazioni ed effettuare visite aziendali.

L'app sarà valorizzata tra i visitatori dell'Expo e gli operatori internazionali specializzati, così da garantire la massima visibilità alla produzione alimentare artigiana. Il progetto intende poi intercettare gli orientamenti diffusi attorno a temi di forte interesse, quali il cibo e il territorio come fonte di identità, il turismo enogastronomico vissuta come esperienza, il valore del cibo naturale, l'attenzione all'artigianalità, nonché il piacere di produrre cibo. Sempre nello stesso progetto sarà sviluppata un'analisi del settore food sulla base delle tendenze in atto, del rapporto tra l'evoluzione del settore e lo sviluppo dell'economia del territorio.

A rappresentare Parma ci sono due realtà di CNA Alimentare: Il Pastificio Venusti che produce pasta fresca tipicamente parmigiana ed è condotto dal 1984 dai Fratelli Venusti. Nato come piccolo laboratorio di gastronomia, oggi con una linea di produzione altamente tecnologica, crea svariate paste ripiene come cappelletti, tortelli di erbetta, tortelli di patate, tortelli di zucca, chicche della nonna e pisarei e il Consorzio produttori Monti di Parma comprende sei caseifici localizzati nelle colline parmensi: Varano Melegari, Cozzano, Sala Baganza, Respiccio, Cassio. I caseifici concorrono alla produzione del Parmigiano Reggiano di alta qualità per proporre al consumatore un prodotto che sia qualitativamente ineccepibile.

(Fonte: ufficio stampa Apla)

Fisco, rilevazione di Confartigianato: tasse locali costano 70,5 miliardi, +29,5% in 3 anni. Ogni piccola impresa paga 11.164 euro/anno. -

Parma, 28 settembre 2015 -

Tasse locali sempre più pesanti: tra Imu, Tasi, Irap, addizionali regionale e comunale Irpef nel 2014 gli italiani hanno sborsato 70,5 miliardi, il 29,5% in più rispetto ai 54,5 miliardi versati nel 2011. I più tartassati sono i piccoli imprenditori, soprattutto a causa dell'aumento della pressione fiscale sugli immobili produttivi. Nel 2014, per i 5 tributi una piccola impresa ha versato nelle casse delle amministrazioni locali in media 10.248 euro. Una somma che però lievita fino a 11.164 euro per effetto dell'indeducibilità dell'Imu dalla base imponibile Irap.

In ogni caso, regione che vai, fisco che trovi: le elaborazioni dell'Ufficio studi di Confartigianato su dati di ITWorking mostrano le differenze del prelievo nelle diverse aree del Paese. A livello regionale, i piccoli imprenditori più penalizzati sono quelli della Campania dove nel 2014 i 5 tributi locali sono costati 12.547 euro ad azienda. Seguono le piccole imprese della Calabria con 12.466 euro, quelle del Lazio con 12.305 euro e del Molise con 12.100 euro. L'Emilia Romagna con un prelievo di 11.023 si colloca al 10° posto.

La forbice dei tributi locali si apre anche tra le province: i piccoli imprenditori più tartassati sono quelli del sud a partire da Napoli che per Imu, Tasi, Irap, addizionali Irpef regionale e comunale nel 2014 hanno pagato 12.613 euro (su 104 province, non sono state prese in considerazione le province autonome di Trento e Bolzano). Al capo opposto della classifica, il fisco è più clemente con gli imprenditori di Aosta con 8.216 euro.

Parma con 11.399 euro, oltre a essere sopra la media regionale, si piazza al 36° posto: è la città della regione in cui la pressione fiscale è decisamente più elevata per i piccoli imprenditori, persino del capoluogo Bologna che con 11.250 euro è al 42° posto. Rimanendo sempre in Emilia-Romagna seguono Ravenna (11.036 euro - 51° posto), Piacenza (10.978 euro - 57° posto), Forlì-Cesena (10.971 -59° posto), Ferrara (10.957 euro - 60° posto), Reggio Emilia (10.978 euro - 68° posto), Modena (10.727 euro – 72° posto), chiude Rimini (10.694 – 81° posto).

«Dall'analisi di Confartigianato emerge a chiare lettere che la situazione a Parma è molto dura per i piccoli imprenditori. Ridurre la pressione fiscale – sottolinea Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma – ci sembra la priorità. Tra tasse locali e prelievo dello Stato paghiamo troppo e in modo troppo complicato e questo non aiuta certo la ripresa. Anche a livello nazionale stiamo continuando a chiedere una riforma che riduca la pressione fiscale che grava sulle piccole imprese, quelle che meno beneficiano della riduzione dell'Irap. Va assolutamente ridotta la tassazione sugli immobili produttivi (capannoni, laboratori, macchinari, attrezzature) che non possono essere considerati alla stregua delle seconde case».

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)

Obiettivo: il supporto delle imprese associate che vogliano approcciarsi all'export, con il sostegno di qualificati conoscitori dei mercati internazionali. -

Parma, 31 luglio 2015 -

Confartigianato Imprese Apla ha stipulato una convenzione con Co.Mark, società specializzata nell'export con servizi specifici per supportare le piccole e medie imprese nel processo d'internazionalizzazione.

L'obiettivo dell'associazione è di aiutare le proprie imprese associate, anche quelle di piccole dimensioni che, forti di produzioni di beni o servizi di qualità, vogliono approcciarsi all'export, con il sostegno di qualificati conoscitori dei mercati internazionali, esperti nell'incontro della domanda e dell'offerta e della collocazione dei prodotti.

«Siamo usciti tecnicamente dalla recessione e qualche segnale di ripresa c'è ma se vogliamo cogliere appieno le opportunità, dobbiamo intraprendere strade mai percorse e farci accompagnare da veri professionisti – ha spiegato Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma -. Oggi le nostre imprese non possono lasciarsi sfuggire le vere possibilità di sviluppo e la ricerca di nuovi mercati per puntare a esportare è una di queste. Abbiamo siglato una convenzione con Co.Mark perché crediamo che possano fare la differenza, forti della loro pluriennale esperienza».

In particolare Thea Sicilia, supervisor e responsabile Co.Mark Emilia-Romagna ha presentato la figura del 'temporary export manager' un professionista che lavora in outsourcing, a fianco dell'imprenditore, per elaborare strategie, costruire relazioni con gli operatori dei mercati esteri e far aumentare il fatturato dell'impresa. «Noi costruiamo progetti d'internazionalizzazione durevoli perché puntiamo a fare in modo che l'azienda ottenga commesse in via continuativa. Sono programmi strutturati che seguono modelli operativi molto pratici legati ai risultati».

Contestualmente alla convenzione è stato presentato il bando del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) che propone voucher, finanziamenti a fondo perduto, per aiutare le piccole e medie imprese a potenziare la propria presenza nei mercati esteri. Il bando prevede proprio l'inserimento in azienda del 'temporary export manager'.
Le domande dovranno essere presentate on-line a partire dal 22 settembre. Modalità e dettagli sono disponibili sul sito del Mise. Informazioni in merito allo strumento possono essere richieste scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)

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All'Italian Makers Village è il turno dell'Emilia Romagna, protagonista fino al 29 giugno del Fuori Expo. Tra gli eventi in programma fino al 29 giugno anche il Palio di San Secondo. -

Parma, 27 giugno 2015 -

All'Italian Makers Village è il turno dell'Emilia Romagna, protagonista fino al 29 giugno del Fuori Expo in via Tortona 32 a Milano con esposizioni di eccellenze artigiane e degustazioni di prodotti tipici, tra alta cucina e street food.

Tra gli espositori anche tre imprenditori parmigiani associati a Confartigianato Imprese Apla: Calzolai Maurizio, Cantina il Poggio, il Cubo export. E tra gli eventi anche il Palio di San Secondo Parmense. Domenica 28 dalle 16 alle 18.30, sarà infatti di scena il 'Palio delle Contrade'.

Da oggi, sabato 27, inoltre, distribuito 'Parma Made In. Una guida per turisti urbani', il volume recentemente presentata dall'associazione.

La scoperta delle specialità del territorio ha preso corpo con la presentazione del libro "Dolce come il sale" venerdì 26 dalle 18. Il volume, edito da Minerva e scritto dalla giornalista Letizia Magnani, racconta passato, presente e futuro della Salina di Cervia e del caratteristico sale "dolce" da essa prodotto. Lunedì 29 dalle 18:30 l'appuntamento è con lo Chef Ambassador di Expo2015 Gualtiero Marchesi e la presentazione del suo libro "La cucina italiana. Il grande ricettario". Tra i numerosi eventi in programma, accanto all'aperitivo gratuito tutti i giorni dalle 18 alle 20 (con una consumazione e assaggi di specialità regionali), spiccano: le selezioni di Miss IMV giovedì 25, tappa provinciale di Miss Italia valida per l'accesso alle regionali; lo spettacolo di Cristiano Militello di Striscia la Notizia sabato 27; sabato e domenica il primo appuntamento del ciclo "Pastry & Kids", laboratori di pasticceria dedicati bambini per sviluppare attraverso il gioco manualità e creatività.

L'Italian Makers Village è uno spazio di 1800 metri quadri allestito per ospitare, a rotazione settimanale dettata da un calendario tematico, oltre 800 eccellenze artigiane italiane provenienti da tutti i settori. All'interno del Village: 27 stand espositivi nella Rassegna delle Eccellenze, lo Store delle Eccellenze per temporary shop e mostre culturali, un'area polifunzionale di 300 mq per eventi, 6 postazioni di street food e il ristorante Solatium, realizzato in collaborazione con l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Dal 30 aprile al 2 novembre 2015, un fitto calendario di eventi anima il Fuori Expo ufficiale di Confartigianato: esposizioni, mostre, degustazioni, show cooking, concerti, spettacoli, convegni e incontri. Gli scopi dell'iniziativa sono: promuovere le eccellenze del Made in Italy ad un pubblico italiano e straniero, supportare attivamente le imprese nell'internazionalizzazione e favorire la digitalizzazione attraverso piattaforme di e-commerce. Orari di apertura: la Rassegna delle Eccellenze è aperta il giovedì dalle 11 alle 21, venerdì e sabato dalle 14 alle 24, domenica e lunedì dalle 14 alle 21, chiusa martedì e mercoledì; l'area Street Food apre tutti i giorni alle 11 e chiude alle 22 giovedì, domenica e lunedì, alle 24 venerdì e sabato e alle 16 martedì e mercoledì; Store delle Eccellenze e ristorante Solatium sono aperti tutti i giorni dalle 11 alle 24. Ingresso libero. www.italianmakersvillage.it 

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)

Fisco su immobili produttivi, la rilevazione di Confartigianato: "Imu e Tasi più pesanti per le imprese di Parma: è la città più tassata dell'Emilia-Romagna e al 13°posto in Italia" -

Parma, 16 giugno 2015 -

Le tasse sugli immobili produttivi dividono l'Italia degli imprenditori. Il fisco colpisce capannoni, laboratori, strumenti di lavoro con una 'giungla' di aliquote diverse. In Emilia-Romagna Parma è la città più penalizzata.
Lo rivela l'ufficio studi di Confartigianato che, in vista della scadenza dei pagamenti del 16 giugno, ha tracciato una mappa delle aliquote di Imu e Tasi applicate dai comuni italiani sugli immobili produttivi delle imprese. Le elaborazioni dell'Ufficio studi, su dati di ITWorking, mostrano che l'aliquota media di Imu e Tasi è del 9,97 per mille, ma con scostamenti molto significativi nelle diverse zone del Paese.

Parma, da questo punto di vista, è la città più cara dell'Emilia Romagna con un'aliquota del 10,28 per mille, ma non solo della nostra regione, visto che si piazza al 13° posto in Italia, su 108 capoluoghi di provincia (escluso Trento e Bolzano). A Bologna, per esempio, l'aliquota è del 10,15 nella vicina Reggio Emilia è di 9,65, chiude la classifica dell'Emilia Romagna Ferrara con 9,32 per mille.

In Italia, gli imprenditori più tartassati sono quelli di Trieste, con un'aliquota del 10,99 per mille, seguiti da quelli di Lucca (10,57) e di Terni (10,54). Il fisco è più clemente ad Aosta, su laboratori e capannoni si paga l'aliquota più bassa: 8,16 per mille.
Dall'elaborazione dell'ufficio studi di Confartigianato emerge, inoltre, che tra il 2012 e il 2014, la tassazione sugli strumenti di lavoro delle imprese è cresciuta del 18,4%, mentre nello stesso biennio le tasse sulle abitazioni principali sono diminuite del 10%. In media, in due anni ciascun imprenditore ha subito un aumento di 138 euro della pressione fiscale sugli immobili produttivi.

«Su laboratori, macchinari, capannoni – sottolinea Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla – si concentra un prelievo fiscale sempre più forte e la nostra città è ai massimi livelli in Italia. Non ci stancheremo mai di ribadire che è assurdo tassare gli immobili produttivi delle imprese come se fossero seconde case o beni di lusso. Come si può essere competitivi così? Ci chiediamo che fine abbia fatto l'annunciata riforma della tassazione immobiliare all'insegna della semplificazione e della riduzione delle aliquote».

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)

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L'incontro tra Giuseppe Forlani e i vertici delle Associazioni dell'artigianato di Parma è avvenuto ieri mattina. Tra i temi portati all'attenzione del Prefetto, i problemi delle imprese derivanti dall'abusivismo e quelli legati all'applicazione di reverse charge e split payment -

Parma, 13 marzo 2015 -

I vertici di CNA Parma e di Confartigianato Imprese Apla hanno incontrato ieri mattina il Prefetto di Parma Giuseppe Forlani. La delegazione era composta dai rispettivi Presidenti (Gualtiero Ghirardi e Leonardo Cassinelli) e Direttori (Domenico Capitelli e Alberto Bertoli).

Un incontro che le Associazioni dell'artigianato hanno ritenuto necessario, per portare all'attenzione del Prefetto temi che preoccupano fortemente gli imprenditori: dai disagi che derivano dall'applicazione di reverse charge e split paymentper come attualmente previsti dalla Legge di stabilità, al grave problema legato all'abusivismo e alle attività illegali in un contesto che vede la nostra provincia arrancare.

I dati economici sono ormai noti per dimostrare, nel caso ce ne fosse bisogno, che Parma sta soffrendo: il comparto artigiano ha registrato una forte diminuzione delle imprese iscritte all'Albo, siamo passati dalle 15.710 imprese iscritte nel 2006 alle 13.226 di fine 2014 (- 2.484), la Cassa edile ha visto diminuire nel periodo 2013/2014 di 228 unità le imprese iscritte (- 24,6%) e di 1.668 il numero dei lavoratori (- 27,2%) e delle ore lavorate (-27,9%), la cassa integrazione è stata utilizzata nel 2014 per oltre 2 milioni di ore.
In questo contesto di generale difficoltà i due provvedimenti contenuti nella Legge di Stabilità 2015, lo "Split Payment" e l'allargamento del "Reverse charge" a talune attività o a prestazioni di esse, vanno ad aggravare una situazione già per se stessa di grave difficoltà.

È stato ampiamente trattato anche il tema della legalità e dell'abusivismo, un problema che spesso si presta a considerazioni non sempre corrette, arrivando a volte ad accostare la lotta o la richiesta di lotta all'abusivismo all'idea di intolleranza, non comprendendo invece che il fenomeno oltre che danneggiare le imprese regolari, molto spesso cela pericolose connivenze con la criminalità organizzata.

Durante l'incontro si è parlato anche dei cosiddetti "concordati in bianco", che in questi ultimi anni hanno subito una notevole accelerazione e sono trasversali alla maggior parte delle attività imprenditoriali. Imprese, anche se formalmente regolari, che operano scorrettamente sul mercato portano a una destabilizzazione del sistema in termini di concorrenza sleale. Modus operandi che sta mettendo in crisi, facendo fallire o rendendo marginali le aziende storiche del territorio che hanno sempre operato in maniera regolare. Il mondo dell'artigianato e della piccola impresa vuole essere messo nelle condizioni di poter operare senza angosce, in un clima di serenità e di concorrenza leale e si augura che tale aspirazione non possa rimanere solo un desiderio ma sia prima di tutto un diritto.

L'incontro si è concluso proficuamente e il Prefetto ha sottolineato che le istituzioni sono vicine agli imprenditori confermando che presto sarà riattivato il tavolo di concertazione con le Associazioni di categoria.

(Fonte: ufficio stampa APLA Parma)

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Malpeli, presidente Carrozzieri Emilia-Romagna: «Chiuderanno migliaia di imprese se non sarà modificato il ddl 'concorrenza'» -

Parma, 11 marzo 2015 -

I carrozzieri di Confartigianatocontro la riforma RC Auto, perché non ci stanno a subire l'ennesimo tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni, in nome di una presunta liberalizzazione.

«Ci chiediamo a quale liberalizzazione stiano pensando – afferma Antonio Malpeli presidente dei carrozzieri di Confartigianato Emilia Romagna – qui non si vuole ampliare l'offerta, ma mettere fuori gioco le carrozzerie che non vogliono firmare convenzioni con le assicurazioni. Inoltre, si crea un grave e palese conflitto d'interesse per le assicurazioni che, per legge, sono obbligate a risarcire il danno e non a occuparsi direttamente della riparazione».

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Al centro del mirino c'è la riforma Rc Auto contenuta nel disegno di legge 'Concorrenza' presentato dal Governo lo scorso 20 febbraio e il nodo da correggere riguarda – esattamente come lo scorso anno quando era stato fatto un analogo tentativo – il cosiddetto risarcimento in forma specifica.

L'assemblea della categoria dello scorso 7 marzo ha proclamato lo stato di mobilitazione contro le minacce alla libertà d'impresa e alla libertà di scelta dei consumatori.

Proprio sui consumatori pone l'accento Malpeli che spiega: «A essere più penalizzati da questo provvedimento saranno proprio gli automobilisti, che non potranno più scegliere liberamente la propria carrozzeria di fiducia. E mi chiedo come mai non intervengano anche le associazioni dei consumatori che dovrebbero tutelare gli interessi delle persone».

«Questo provvedimento- conclude Malpeli - finirà per incidere sulla qualità, perché lavorare sottocosto penalizza anche la sicurezza, senza margini di guadagno i carrozzieri non potranno più eseguire i lavori a regola d'arte, secondo le direttive dei costruttori. I costi riconosciuti non saranno sufficienti a garantire il reddito d'impresa e crediamo che una riforma del genere, se non cambierà, porterà alla chiusura di moltissime imprese».

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Parma)

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L'Ufficio Studi di Confartigianto, in collaborazione con la direzione Politiche Fiscali dell'associazione, ha valutato l'impatto per le imprese fornitrici della P.A.: in sostanza ogni 4 euro di recupero di evasione, 1 euro è di oneri per le imprese -

Parma, 19 febbraio 2015 - 

Con la nuova legge di stabilità, il Governo ha introdotto nel 2015 lo split paymentL'obiettivo è di contrastare l'evasione fiscale, stimata in 988 mln di euro.
La norma prevede che l'IVA addebitata dai fornitori di beni e servizi alle pubbliche amministrazioni non venga più versata dalla P.A. acquirente all'impresa fornitrice ma direttamente all'erario, generando, pertanto, in capo all'impresa un credito di IVA e una perdita di liquidità oltre a maggiori oneri burocratici per l'eventuale recupero del credito.

L'Ufficio Studi di Confartigianto, in collaborazione con la direzione Politiche Fiscali dell'associazione, ha valutato l'impatto per le imprese fornitrici della P.A.: in sostanza ogni 4 euro di recupero di evasione, 1 euro è di oneri per le imprese.

Complessivamente Confartigianato stima in 230 milioni di euro, i maggiori oneri, di cui: 155 milioni per oneri finanziari connessi al credito che si genera in capo alle imprese e che sarà rimborsato dall'Agenzia delle Entrate dopo circa sei mesi dalla richiesta, 55 milioni legati alla mancata liquidità nel periodo che intercorre tra il precedente incasso dell'IVA e il suo versamento e 21 milioni di euro per oneri burocratici connessi con la pratica dell'istanza di rimborso.

«Il problema per chi opera con la PA esiste ed è pesante – dice Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma. L'obiettivo dell'Associazione è di sollecitare, a tutti i livelli, un intervento urgente; quello che chiediamo è di differire il termine di pagamento del primo acconto, unificandolo con il saldo dell'imposta da versare entro il 16 dicembre. Il fine dello split payment è di contrastare l'evasione fiscale, battaglia più che doverosa che però non può essere fatto a spese degli imprenditori onesti».

(Fonte: ufficio stampa Apla Confartigianato Parma)

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Lunedì, 08 Dicembre 2014 10:05

Parma - Mostra di Francesca Bersani a Punto Arte

Francesca Bersani a Punto Arte. Le sue 'Ombre' nei locali di Confartigianato fino al 22 gennaio -

Parma, 8 dicembre 2014 -

Da un po' di tempo la ricerca artistica di Francesca Bersani l'ha portata a lavorare sull'ombra studiandola in tutti i suoi aspetti, in tutte le sue sfaccettature. Nei quadri mette in evidenza la capacità dell'ombra di imporsi e di emergere: è impossibile da calpestare. Ci provi e lei ti sovrasta. È così che ha deciso di attribuire le caratteristiche dell'ombra ai suoi personaggi, per renderli forti anche nella loro semplicità. Così ha fatto anche per i soggetti presenti in queste opere.

I protagonisti dei suoi quadri sono "uomini ombra" che camminano da soli tra la folla o rimangono ai margini ritagliandosi uno spazio tutto loro. Osservano in silenzio, ma nel loro silenzio fanno rumore. Nella loro assenza sono presenti.
«Il mio lavoro si basa su uno studio dell'ombra che sto portando avanti da tempo. Gli uomini che rappresento sono anonimi, così come lo sono le ombre, ma soprattutto sono uomini che stanno in ombra. Come ombre sono ridotti a sagome che si appropriano dello spazio in cui sono inserite. Ultimamente nelle mie opere questi uomini sono realizzati in carta ritagliata, mentre la loro ombra si materializza. Vogliono rappresentare lo spessore effimero dell'uomo contemporaneo che rischia di strapparsi in qualsiasi momento. L'uomo è talmente fragile che risulta solo una sagoma, mentre la sua ombra è rimasta l'unica parte reale di se stesso».

La mostra sarà visitabile fino al 22 gennaio, nella sede di Confartigianato Imprese Apla Parma, da lunedì a giovedì dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30, il venerdì dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.

Francesca Bersani

Nata a Codogno nel 1985, si forma al Liceo Artistico Bruno Cassinari di Piacenza ed è laureata in Storia dell'Arte Medievale, Moderna e Contemporanea all'Università di Parma. Ha realizzato le tavole pittoriche per diversi libri tra cui il libro fotografico TIBET, ultima frontiera, Amdo e Kham del fotografo Roberto Bertoni. Al 2005 risale la sua prima personale a Castell'Arquato (PC). In seguito ha esposto a Fiorenzuola, Parma, Pontremoli, Piacenza, alla VII Biennale di Roma, alla I Biennale di Brescia, a Gualtieri (RE) e a Collecchio (PR), alla Reuss Galerie di Berlino e alla Salle du Panoramique di Tarascon (Francia), a Vetto d'Enza.

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Parma)

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