Dal 23 al 30 giugno otto giorni full immersion nel “valore delle parole”: dalla mostra di Luca Soncini all’“Arta” di Fabio Pasini, dagli incontri dedicati alla “Seduzione della legalità” e alla “Scienza sostantivo femminile”, fino agli spettacoli di Concita De Gregorio, Cavalli e De Magistris e di Giulio Casale
L’estate di Parma prosegue, dal 23 al 30 giugno, sotto i “Segni di bellezza” dell’undicesima edizione del Festival della Parola, con una serie di proposte artistico-culturali ad ampio spettro, sempre nel solco di una rinnovata e consapevole attenzione al valore delle parole.
Oltre alle ultime due “Pedalate con Quisquilie letterarie”, in programma per domenica 23 e domenica 30 giugno, sempre con ritrovo al Parco Bizzozero insieme a FIAB Parma – la prima in versione serale e itinerante, dalle ore 16.30, sugli argini del Taro e del Po con le “Vie d’acqua” di Fabio Pasini, la seconda che culminerà alle ore 11.30 alla Fondazione Magnani Rocca nell’incontro con Giordano Bruno Guerri, autore del libro “Storia del mondo. Dal Big Bang a oggi”, e Francesco Specchia –, è in calendario per lunedì 24 giugno, alle ore 18.30, l’inaugurazione della seconda esposizione della rassegna 2024. Si tratta della personale di Luca Soncini dall’emblematico titolo “Verba volant”, allestita fino al 30 settembre nel parco del Club Pro Parma (via E. Ghirarduzzi, 2, Moletolo). La mostra accoglie una serie di illustrazioni con cui l’autore intende accordare la parola alla rappresentazione grafica e figurativa, proseguendo nella tradizione del Festival di dare voce a linguaggi differenti.
Il percorso espositivo è un viaggio dissacrante che racconta la contemporaneità in ogni sua sfumatura, spesso soffermandosi sui paradossi della nostra società e conducendo a interrogativi e riflessioni.
Classe 1980, diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, dopo una lunga formazione tra pittura e grafica pubblicitaria, Luca Soncini si è dedicato al mondo dell’illustrazione. Ha collaborato con importanti realtà internazionali, come il Los Angeles Times, The Washington Post, Handelsblatt, La Croix, Die Zeit, Aftenposten, Le Temps, Food, Corriere della Sera, The Post Internazionale, fino a progetti per Design History Society of Korea, Signorvino, Olivetti, Parma Calcio 1913.
Martedì 25 giugno, alle ore 21, il Festival si trasferisce all’arena estiva del Cinema Astra di Parma (via Rondizzoni, 1). La serata si aprirà con “L’esempio di Giacomo Ferrari”, dialogo tra Michele Guerra (sindaco di Parma) e Fabio Pasini (pronipote di Ferrari). A seguire la proiezione in prima nazionale del film-documentario dello stesso Pasini “Arta”.
L’intento dell’Associazione Geoantropo, nel progetto curato da Fabio Pasini, è quello di ricordare e far conoscere, nel 50° dalla morte, la storia di Giacomo Ferrari, una delle più importanti figure cittadine del secolo scorso: ingegnere, esule, partigiano, comandante unico, prefetto, costituente, ministro dei trasporti, sindaco, senatore.
In caso di maltempo, incontro e proiezione avverranno nella sala interna. Ingresso libero (opportuna prenotazione con SMS o Whatsapp al numero 366 2376453).
La Corte delle sculture dell’Abbazia di Valserena, sede dello CSAC (via Viazza di Paradigna, 1), ospiterà in apertura, mercoledì 26 giugno alle ore 21, Il Festival dà la parola a... “Artètipi”, con Caterina Nizzoli (presidente) e Giacomo Cossio (artista). A seguire l’incontro, dedicato al giornalista Tancredi Tarantino, in co-organizzazione con l’Università degli Studi di Parma, “La seduzione della legalità”, con Piercamillo Davigo, Pierpaolo Farina, Lucio Luca, Pierluigi Senatore. Modera Glenda Pelosi.