Mercoledì, 19 Giugno 2024 07:03

"Festival della Parola". Fine giugno sotto i "Segni di bellezza" In evidenza

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Fine giugno sotto i "Segni di bellezza" dell'XI edizione del Festival della Parola con il programma principale e gli ultimi appuntamenti delle Pedalate con Quisquilie Letterarie (in allegato tutti gli appuntamenti)

Dal 23 al 30 giugno otto giorni full immersion nel “valore delle parole”: dalla mostra di Luca Soncini all’“Arta” di Fabio Pasini, dagli incontri dedicati alla “Seduzione della legalità” e alla “Scienza sostantivo femminile”, fino agli spettacoli di Concita De Gregorio, Cavalli e De Magistris e di Giulio Casale

L’estate di Parma prosegue, dal 23 al 30 giugno, sotto i “Segni di bellezza” dell’undicesima edizione del Festival della Parola, con una serie di proposte artistico-culturali ad ampio spettro, sempre nel solco di una rinnovata e consapevole attenzione al valore delle parole.

Oltre alle ultime due “Pedalate con Quisquilie letterarie”, in programma per domenica 23 e domenica 30 giugno, sempre con ritrovo al Parco Bizzozero insieme a FIAB Parma – la prima in versione serale e itinerante, dalle ore 16.30, sugli argini del Taro e del Po con le “Vie d’acqua” di Fabio Pasini, la seconda che culminerà alle ore 11.30 alla Fondazione Magnani Rocca nell’incontro con Giordano Bruno Guerri, autore del libro “Storia del mondo. Dal Big Bang a oggi”, e Francesco Specchia –, è in calendario per lunedì 24 giugno, alle ore 18.30, l’inaugurazione della seconda esposizione della rassegna 2024. Si tratta della personale di Luca Soncini dall’emblematico titolo “Verba volant”, allestita fino al 30 settembre nel parco del Club Pro Parma (via E. Ghirarduzzi, 2, Moletolo). La mostra accoglie una serie di illustrazioni con cui l’autore intende accordare la parola alla rappresentazione grafica e figurativa, proseguendo nella tradizione del Festival di dare voce a linguaggi differenti.

Il percorso espositivo è un viaggio dissacrante che racconta la contemporaneità in ogni sua sfumatura, spesso soffermandosi sui paradossi della nostra società e conducendo a interrogativi e riflessioni.
Classe 1980, diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, dopo una lunga formazione tra pittura e grafica pubblicitaria, Luca Soncini si è dedicato al mondo dell’illustrazione. Ha collaborato con importanti realtà internazionali, come il Los Angeles Times, The Washington Post, Handelsblatt, La Croix, Die Zeit, Aftenposten, Le Temps, Food, Corriere della Sera, The Post Internazionale, fino a progetti per Design History Society of Korea, Signorvino, Olivetti, Parma Calcio 1913.

Martedì 25 giugno, alle ore 21, il Festival si trasferisce all’arena estiva del Cinema Astra di Parma (via Rondizzoni, 1). La serata si aprirà con “L’esempio di Giacomo Ferrari”, dialogo tra Michele Guerra (sindaco di Parma) e Fabio Pasini (pronipote di Ferrari). A seguire la proiezione in prima nazionale del film-documentario dello stesso Pasini “Arta”.

L’intento dell’Associazione Geoantropo, nel progetto curato da Fabio Pasini, è quello di ricordare e far conoscere, nel 50° dalla morte, la storia di Giacomo Ferrari, una delle più importanti figure cittadine del secolo scorso: ingegnere, esule, partigiano, comandante unico, prefetto, costituente, ministro dei trasporti, sindaco, senatore.

In caso di maltempo, incontro e proiezione avverranno nella sala interna. Ingresso libero (opportuna prenotazione con SMS o Whatsapp al numero 366 2376453).

La Corte delle sculture dell’Abbazia di Valserena, sede dello CSAC (via Viazza di Paradigna, 1), ospiterà in apertura, mercoledì 26 giugno alle ore 21, Il Festival dà la parola a... “Artètipi”, con Caterina Nizzoli (presidente) e Giacomo Cossio (artista). A seguire l’incontro, dedicato al giornalista Tancredi Tarantino, in co-organizzazione con l’Università degli Studi di Parma, “La seduzione della legalità”, con Piercamillo Davigo, Pierpaolo Farina, Lucio Luca, Pierluigi Senatore. Modera Glenda Pelosi.

Perché l’assioma che in Italia sia più conveniente delinquere continua ad essere attuale? Quali possono essere gli atti concreti per far sì che il rispetto delle leggi e delle regole del viver civile diventi naturale e non una coercizione?
L’incontro sarà oggetto di Crediti Formativi per i giornalisti. In caso di maltempo il programma della serata si svolgerà al chiuso. Prenotazione obbligatoria: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / 3207133650 o 3930340603.

Giovedì 27 giugno, alle ore 21, nella Pergola della Corale Verdi (ingresso Parco Ducale di Parma), in collaborazione con l’Associazione “Donne e scienza” (realtà che aprirà la serata con la sua componente Franca Albertini). A seguire un nuovo appuntamento dedicato a “Scienza sostantivo femminile”: protagoniste Gabriella Greison e Silvana Badaloni (titolare all’Università di Padova di un corso su “Intelligenza artificiale e parità di genere”, moderate da Mara Pedrabissi.

L’incontro intende proseguire nel percorso avviato nella scorsa edizione del FdP, volto ad esaltare il diverso approccio, per cura, dedizione, metodo e attenzione, che la donna riesce ad assicurare in ogni campo, compreso quello scientifico, ogniqualvolta le sia data la possibilità. Le protagoniste spiegheranno come sono riuscite a scardinare il cosiddetto Glass Ceiling, “Soffitto di cristallo”, concetto coniato nel 1978 dalla scrittrice americana Marilyn Loden e ancora oggi utilizzato nel linguaggio comune per fare riferimento a quella barriera insormontabile – ma all’apparenza invisibile – fatta di discriminazioni e pregiudizi che limita il successo delle donne e l’avanzamento lavorativo, impedendo loro di arrivare alle stesse posizioni a cui può aspirare un uomo.

L’incontro sarà oggetto di Crediti Formativi per i giornalisti. Ingresso libero fino ad esaurimento posti senza prenotazione. In caso di maltempo avrà luogo nella Sala Gandolfi della Corale Verdi.

Le ultime tre serate del programma principale del FdP 2024 torneranno a Lostello della Cittadella. Qui venerdì 28 giugno, alle ore 21, dopo il breve spazio dedicato a Il Festival dà la parola a... Fondazione Matteo Bagnaresi, con Bruno Bagnaresi (presidente) e Cristina Venturini (vice presidente), sarà possibile assistere allo spettacolo “Lettera a una ragazza del futuro”, con Concita de Gregorio e Erica Mou.

La giornalista e conduttrice televisiva Concita De Gregorio presenta una lettura scenica del suo ultimo libro: sa che i consigli, di solito, restano inascoltati e che si impara solo dall’esperienza, così parla alle ragazze che diventeranno donne rivolgendosi innanzitutto a se stessa, alla ragazza che è stata nel passato. Le sue parole sono un filo potente e prezioso che unisce le generazioni, lasciando che sia la dolcezza a scandire ogni pagina. Lo spettacolo sarà arricchito dagli interventi musicali della cantautrice Erica Mou. Ingresso libero fino ad esaurimento posti, senza prenotazione.

In caso di maltempo il programma si svolgerà al Teatro al Parco (Parco Ducale, 1).

Sabato 29 giugno, alle ore 21, Lostello della Cittadella ospiterà “Odio gli indifferenti. Che Paese saremmo se si rispettasse la Costituzione”, spettacolo con Giulio Cavalli e Luigi de Magistris. Lo spettacolo ripercorre i principali articoli della Costituzione (smentiti, calpestati, di fatto non rispettati nella nostra quotidianità), intervallando lo stupore dei giullari a passaggi di cronaca fondamentali nella storia del tradimento della Costituzione di questo Paese. Immaginate quanti professionisti della politica e del dibattito pubblico sarebbero semplicemente derubricati come avvelenatori della Costituzione. Nell’Italia che saremmo se si rispettasse la Costituzione, i poveri, gli immigrati (soprattutto dalla pelle scura), i diversamente abili e gli sconfitti improvvisamente si sveglierebbero con una dignità che non avrebbero mai potuto nemmeno sognare.

In apertura Il Festival dà la parola a... “Italia che cambia”, con Daniel Tarozzi.
In caso di maltempo, il programma si svolgerà al Teatro del Cerchio (via Giuseppe Gioacchino Belli, 6, Parma). Ingresso libero fino ad esaurimento posti, senza prenotazione.

Infine domenica 30 giugno, alle ore 21, si torna a Lostello della Cittadella: in apertura Il Festival dà la parola a... Ristretti orizzonti, con Max Ravanetti (ideatore del percorso “Vivere e non sopravvivere” e amico della redazione di Ristretti Parma); a seguire, lo spettacolo-concerto “In direzione ostinata e contraria”, dedicato a Fabrizio de André, di e con Giulio Casale.

Dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso nel concerto dedicato a Giorgio Gaber, Giulio Casale torna al Festival della Parola con uno spettacolo da lui scritto e interpretato, in omaggio a uno dei più grandi cantautori italiani: Fabrizio De Andrè, nel 25° anniversario della sua scomparsa. La voce di Casale ripercorre il percorso artistico del poeta e cantante genovese, una storia lunga più di 40 anni. E non mancano le sorprese per chi ascolta: filmati originali, estratti audio, foto rare, canzoni dal vivo e su base, in una produzione unica per chiunque ami la musica e la poesia di uno dei più importanti artisti del Novecento.

In caso di maltempo, il programma si svolgerà al Teatro del Cerchio (via Giuseppe Gioacchino Belli, 6, Parma). Ingresso libero fino ad esaurimento posti senza prenotazione.

Il Festival della Parola, che dopo la pausa estiva riproporrà (dal 26 agosto) la rassegna MUSICA IN- CHIOSTRO, è un’iniziativa di Rinascimento 2.0 aps, realizzata grazie al contributo del Comune di Parma, al main sponsor Opem SpA, agli sponsor Gruppo Hera, BCC Emil Banca, Oiki, Marella Srl, Imeta, Gallani arredamenti, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna. Altri partner istituzionali: Provincia di Parma, Comune di Traversetolo, Comune di Sorbolo e Mezzani, Comune di Felino, Comune di Montechiarugolo, Comune di Sissa Trecasali, Fondazione Cariparma.