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Presentati in Piazza della Pace i dati dell'Oml della Provincia di Parma, con Fritelli e Vescovi. "Ora la sfida è quella di mantenere questi numeri". 

Parma, 21 aprile 2016

Dati assolutamente straordinari per l'occupazione nel 2015 trimestre per il nostro territorio: vi è stata l'anno scorso una crescita delle assunzioni a tempo indeterminato pari al 59,5%, e il grosso del risultato si è avuto nell'ultimo trimestre, in particolare a dicembre.
Lo segnala il Rapporto annuale sull'andamento del mercato del lavoro in provincia di Parma nel 2015 con gli aggiornamenti congiunturali e con i dati al 31 dicembre 2015 illustrato stamattina in Piazza della Pace da Pier Giacomo Ghirardini e Monica Pellinghelli dell'Oml, l'Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia. Erano presenti il Presidente della Provincia Filippo Fritelli e il Delegato provinciale a Lavoro e Statistica Maurizio Vescovi, esponenti di istituzioni, associazioni di categoria, mondo del lavoro e della formazione.

"Apprezziamo molto questo recupero, che ci permette di guardare avanti con grande fiducia – dichiara in proposito il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli - Se questo dato si manterrà, per Parma significherà il recupero l'occupazione persa nella precedente recessione e una sua sostanziale riqualificazione. Il pericolo è quello di un ridimensionamento, dovuto alla fine degli incentivi governativi: la vera sfida è quella di riuscire a mantenere questo risultato nei prossimi mesi, con adeguate azioni di sostegno all'economia locale."

Soddisfatto anche il Delegato al Lavoro e Statistica Vescovi:"Abbiamo un risultato molto positivo, e gran parte delle assunzioni sono di personale laureato, nella fascia sopra i 25 anni già inseriti in carriere flessibili ma non solo – spiega Vescovi – Emerge invece un problema per la fascia più giovane del mercato del lavoro sotto i 24 anni: per i ragazzi senza esperienza di lavoro, con bassa istruzione e anche per immigrati, il tasso di disoccupazione è aumentato e ha raggiunto il massimo storico."

ECCO I DATI DELL'OML

Nel 2015 il prodotto interno lordo è aumentato in volume dello 0,8%: è il primo anno di crescita per il Paese dopo tre anni di recessione. La decontribuzione prevista in legge di stabilità 2015 a favore dei contratti a tempo indeterminato si è rivelata determinante per l'incremento degli occupati e dei consumi che ha caratterizzato tale fase di ripresa anche in Emilia-Romagna (la crescita viene stimata intorno allo 0,9%) ed in provincia di Parma, ove il recente scenario risulta marginalmente migliore rispetto a quello nazionale e regionale in virtù di una maggiore crescita dell'export (aumentato, su base annua, in valore del 9,6%, a fronte del 4,4% e del 3,8% registrato, rispettivamente, a livello regionale e nazionale).

Il mercato del lavoro dipendente, in provincia di Parma, nel 2015, riflette in modo coerente i fenomeni legati alla crescita dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato riscontrati nel Paese – non ultima l'anomala crescita delle assunzioni a tempo indeterminato avvenuta nel mese di dicembre 2015, documentata in tutto il Nord Italia. Nel 2015 il complesso delle assunzioni è cresciuto del 12,2%, conoscendo fortissime variazioni congiunturali (18,9%) e tendenziali (27,1%) nel quarto trimestre 2015. Giacché le cessazioni dei rapporti di lavoro sono aumentate su base annua solamente del 3,2%, nel 2015 si è determinato un incremento netto dei rapporti di lavoro alle dipendenze pari a ben 4.108 unità, quasi tutte (3.878) attribuibili al quarto trimestre, come viene quantificato dal saldo destagionalizzato. Tale vistoso incremento netto di posti di lavoro alle dipendenze su base annuale è la sintesi di 6.815 rapporti a tempo indeterminato in più e, rispettivamente, di 2.232 e 475 rapporti a tempo determinato e a chiamata in meno, una dinamica a sua volta dominata dall'inedita crescita delle assunzioni a tempo indeterminato pari al 59,5% su base annua, a cui ha contribuito non poco l'anomala variazione tendenziale (138,5%) e congiunturale (67,6%) rilevata nell'ultimo trimestre dell'anno. Nel complesso si quantifica un recupero delle posizioni di lavoro dipendente al livello che si registrava prima della crisi 2011. Questo risultato quand'anche venisse solo parzialmente mantenuto nei mesi a venire, rappresenta comunque una triplice svolta: per il fatto di aver segnato un recupero occupazionale nel core business del sistema locale e per essersi concretizzato tramite l'instaurazione di rapporti di lavoro alle dipendenze relativamente stabili dal punto di vista contrattuale e mediamente qualificati dal punto di vista dei contenuti professionali.

Nel 2015 nelle attività manifatturiere si è rilevato un incremento netto dei rapporti di lavoro alle dipendenze di portata inedita: 1.484 unità. Al saldo positivo hanno contribuito tutti i settori chiave del sistema manifatturiero: industria alimentare (per 434 unità), meccanica generale (337) e strumentale (375), chimica-farmaceutica (163). Modeste variazioni negative si registrano nelle costruzioni (-42 unità) e nelle restanti attività industriali (-35). Si rileva un soddisfacente incremento netto di rapporti di lavoro dipendente su base annua per il commercio (528 unità) e per gli alberghi e ristoranti (295). Ma la parte del leone l'hanno fatta le altre attività dei servizi (1.887 unità in più), dove spicca il contributo dei servizi alle imprese per 739 unità (al netto del lavoro interinale), a cui vanno aggiunti 339 nuovi posti di lavoro dipendente nel settore trasporti, magazzinaggio e comunicazioni. Il 2015 incamera inoltre un incremento netto di 568 rapporti di lavoro dipendente nell'istruzione, da ascrivere in gran parte al programma di reclutamento promosso dal governo e di 254 unità nella sanità e assistenza sociale. Non si registrano variazioni di rilievo per i rapporti di lavoro alle dipendenze in agricoltura (-9 unità).

Nel 2015 le ore di cassa integrazione guadagni complessivamente autorizzate sono diminuite del 45,9% e i lavoratori posti in mobilità in forma collettiva del 42,5%. Questo miglioramento generalizzato degli indicatori ha comportato però solo un marginale abbassamento del tasso di disoccupazione, passato dal 7,1% nel 2014 al 6,9% nel 2015, mentre si è registrato un deciso aumento del tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) dal 23,6% al 29,3%. I patti di servizio dei Centri per l'impiego provinciali, stipulati a favore di cittadini disoccupati o precariamente occupati, ammontano a 25.541 al 31 dicembre 2015, in aumento su base annua del 17,6%.

Rapporto completo e slides all'indirizzo: www.statistica.parma.it/page.asp?IDCategoria=3905&IDSezione=29541&ID=538319 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Parma

"Un segnale di convivenza civile contro i fondamentalismi". Così l'ha presentata ieri in Provincia il Vice presidente dell'Ente Bellini che la presiede. Presenti i rappresentanti delle principali associazioni degli stranieri del territorio.

Parma, 24 marzo 2016

"Un segnale di convivenza civile per contrastare i fondamentalismi che allontanano i popoli e conducono alla barbarie". Così il Vice presidente della Provincia Gianni Guido Bellini ha presentato stamattina in Piazza della Pace la Consulta Provinciale degli Stranieri, insieme ai rappresentanti delle principali associazioni degli stranieri del territorio.

"Negli anni scorsi la Provincia ha portato avanti un lavoro importante di coordinamento e di sostegno delle associazioni e delle comunità degli stranieri a Parma e provincia – ha ricordato Bellini – e anche oggi, nonostante la trasformazione dell'Ente e l'incertezza sul suo futuro, intende proseguire in questo percorso, puntando sulla partecipazione attiva delle comunità attraverso i loro rappresentanti. Mantenere un presidio di coordinamento consente anche alle associazioni e alle comunità provenienti da paesi diversi e lontani fra loro di confrontare le esigenze, i bisogni e di arricchire, grazie alle loro conoscenze e competenze, il territorio che li ospita."

Le comunità straniere più numerose a Parma sono quelle dell'Est Europa: al primo posto quella rumena con 7.502 persone, seguita dalla moldava con 7454 e dall'albanese con 7443.
Lo scopo della Consulta è quello di offrire un luogo di confronto alle varie associazioni, già presenti nei territori comunali, in modo che possano dialogare tra loro costruttivamente. La sede sarà in via Inzani 29.
Il Vice Presidente della Provincia Bellini è il Presidente della Consulta, l'albanese Erion Begaj è il Vicepresidente, Segretaria è la marocchina Sabil Bahija.

Numerosi sono stati gli interventi all'incontro, e naturalmente gli attacchi terroristici di questi giorni a Bruxelles sono stati lo sfondo da cui non si può prescindere.

"Ormai il futuro nostro e dei nostri figli è qui e in momenti come questi le comunità straniere devono dare il segnale che rispettano norme e culture di questo paese – ha detto Erion Begaj - Con la riorganizzazione della Provincia anche le comunità straniere nel territorio della provincia di Parma devono cercare di adattarsi per rispondere meglio ai cambiamenti in corso. La Consulta Provinciale Stranieri potrà essere un ottimo strumento d'aiuto e di dialogo tra le comunità, anche grazie all'attenzione e l'impegno che l'ente Provincia dedica alle richieste che provengono dai nuovi cittadini ".

"Sono lusingata di fare parte del gruppo che ha preso l'iniziativa di creare questa Consulta, che contribuirà a consolidare i rapporti tra le varie associazioni di Parma e provincia e a farle collaborare insieme." Ha dichiarato Sabil Bahija, presidente della Maisone Maroccaine e Segretaria della Consulta.

"Esprimo la gratitudine della comunità romena alla Provincia di Parma per il sostegno offerto ai progetti che in passato abbiamo portato avanti insieme – ha affermato Marina Bilha presidente della Associazione Romania chiama Parma - La creazione della Consulta degli stranieri dimostra l'interesse della Provincia per l'apporto che cittadini di diverse nazioni possono offrire alla cultura italiana. L'auspicio è che questo mutuo interesse si mantenga vivo e si rafforzi ulteriormente in futuro, per rendere il territorio aperto, dinamico e stimolante per quanti ci vivono e lavorano."

"I fatti accaduti in questi giorni a Bruxelles, ma anche in Turchia, Marocco, Libia, Costa d'Avorio, Kenia, sono attentati contro l'umanità – ha dichiarato Ben Hammouda Lotfi dell'Associazione Voce Nuova, proveniente dalla Tunisia – Non è l'Islam che causa tutto questo. L'unità è l'unica soluzione per sconfiggere questo cancro."

"Ci sentiamo parte di questo paese, che ci ha dato tanto, molti di noi sono nati qua, o hanno la cittadinanza italiana – ha ricordato Mahfoud Abdelhafid, dell'Associazione Bel-agire di Fornovo, di origine marocchina - E' l'ignoranza che porta all'odio. Con la Consulta avremo la possibilità di sviluppare progetti comuni."

Ha rincarato la dose Abdou Ba, primo presidente della Comunità Senegalese di Parma: "Questi terroristi sono traditori, perché hanno avuto lavoro e istruzione in Europa."
Ma avverte: "Gli stranieri in Italia rappresentano il 12% della popolazione e l'11% della ricchezza: devono essere ascoltati prima di assumere le decisioni che li riguardano."

Michel Oulouade, del Comitato dei Saggi della Costa d'Avorio, ha parlato dell'attività della sua associazione, che lavora per frenare l'esodo dalle campagne alle città nel suo paese. "Più di duemila ragazzi che erano pronti ad emigrare sono tornati in campagna, grazie al protocollo d'intesa tra Provincia di Parma, Regione Emilia Romagna e otto grandi città ivoriane – ha spiegato – Chi parte vende tutto quello che ha per pagare il viaggio, quindi non può più tornare indietro. Occorre moltiplicare i progetti concreti, come questo. "

Ha portato il suo saluto anche Victoria Verde Hermosilla presidente dell'associazione peruviana "Il sorriso di Michelle", che nel ricordo della figlia tragicamente scomparsa lavora per aiutare i bisognosi del suo paese, soprattutto le donne maltrattate.

Gaston Mavakala Kiamenga, proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, in Italia dal 1983, già membro della Consulta regionale, ha ripercorso le faticose tappe dell'integrazione: "Dall'1984 all'89 l'immigrato straniero non aveva diritto a lavorare in Italia, poi ancora non poteva acquistare casa, né ottenere finanziamenti in banca – ricorda – In seguito le cose sono cambiate. Parma e la sua provincia ci hanno accolto bene e noi abbiamo fatto tanto per accogliere i nuovi arrivati e impedire che entrassero nel mondo della violenza. Adesso occorre una nuova integrazione, non bisogna distruggere quello che abbiamo costruito insieme."

Maria Nimerenco presidente della Comunità moldava ha ricordato la nascita della sua associazione "Fernando Santi" nel 2000 : "Noi che abbiamo esperienza e conosciamo le leggi lavoriamo per aiutare chi arriva, li seguiamo e li sosteniamo – ha spiegato – Oggi è un giorno storico, nasce qualcosa di importante. Stamattina abbiamo ascoltato tante storie di vita: possa restare sempre questa apertura tra noi e portarci a risultati concreti."

"Pace e solidarietà sono le parole chiave: lo straniero è un amico, non è il nemico della porta accanto – ha affermato Diana Teneva dell'associazione interculturale Milleeunmondo, nata quasi vent'anni fa, che si occupa di integrazione, inserimento lavorativo, mediazione culturale e linguistica, che ha auspicato che con la Consulta si possa avviare un lavoro comune tra tutte le associazioni di stranieri del territorio.

All'incontro ha portato il suo saluto anche Luciano Mazzoni, del Forum Interreligioso di Parma.

(Fonte: Provincia di Parma - Ufficio stampa)

E' stato presentato in Piazza della Pace dal vice presidente della Provincia Bellini, con il regista Valla, lo sceneggiatore D'Ambrosio, l'attore Nucera, il musicista Ronchini. Rollercoaster Love verrà proiettato per la prima volta lunedì 21 marzo alle 21 al The Space Cinema Campus.

Parma, 19 marzo 2016

Verrà proiettato per la prima volta lunedì 21 marzo alle 21 al The Space Cinema Campus il lungometraggio Rollercoaster Love, presentato stamattina in Piazza della Pace.
Per partecipare alla proiezione occorre prenotare al numero 346.2698267 (dopo le 18).

Si tratta di un film indipendente made in Parma, autoprodotto da Wolf Studios tramite una campagna di crowdfunding, con il patrocinio della Provincia di Parma e del Comune di Felino e con la collaborazione con le giovanili di football dei Parma Panthers e delle Starlight Cheerleaders.
Il territorio di Parma e della sua provincia ha ispirato buona parte delle scene, girate tra Felino, Sala Baganza e Torrechiara, oltre che in alcuni altri luoghi della regione (Ravenna, Marina di Ravenna e Faenza). Sono state 500 le persone del territorio coinvolte nelle riprese, durate 30 giorni, nell'estate 2015.
Felinesi sono regista, sceneggiatore e autore della colonna sonora, e buona parte degli attori, che appartengono alla compagnia di teatro ArtistiSenzaNome, uno è di Lesignano.

Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte: il vice presidente della Provincia Gianni Guido Bellini, il regista Emanuele Valla e lo sceneggiatore Dario D'Ambrosio e l'attore protagonista Luca Nucera, oltre a Federico Ronchini, portavoce della giovane band parmense Earthist, che si esibirà dal vivo prima della proiezione al cinema lunedì sera.

"La Provincia sostiene questa iniziativa culturale per il suo forte legame con il territorio – ha spiegato il vice Presidente Bellini – Parmigiani sono gli autori e gli attori, e parte delle scene sono girate nel Parmense e ne potranno perciò costituire una bella promozione."

"Il film parla d'amore, o meglio degli alti e dei bassi dell'amore, come i su e giù di una folle corsa sulle montagne russe" ha spiegato il regista Emanuele Valla presentando la sua creazione, realizzata in collaborazione con lo sceneggiatore Dario D'Ambrosio, come già avvenne per il film Dreaming Alaska del 2012. "L'amore a volte è dannatamente instabile: sale d'improvviso e ti butta giù con la stessa rapidità. Ti "sbattacchia" a destra e a sinistra, ti fa urlare e ti stringe lo stomaco... eppure vuoi riprovarci. Così come David, il protagonista, ancora provato dal suo ultimo giro, che ha davanti a sé un'interminabile coda prima di tornare a salire sull'ottovolante."

"Rollercoaster Love si ispira ad una storia vera, ma ha l'ambizione di parlare a tutti. Prova a dare una chiave di lettura dell'amore, di un suo aspetto o della sua assenza" ha affermato D'Ambrosio.

Il cast si compone di artisti affermati come Luca Nucera nei panni del protagonista, attore dell'Ensemble stabile della Fondazione Teatro Due e Tania Tuccinardi, già protagonista di musical di successo, che in questi giorni impegnata a Milano per la prima tappa del nuovo tour di "Notre Dame De Paris"; vi sono poi Francesco Antimiani, artista poliedrico che spazia dal musical alla lirica, e Gian Marco Schiaretti, da tre anni Tarzan nel musical disneyano in scena a Stoccarda. E poi Erica Sani ed Elia Galeotti, alla loro prima esperienza.

I titoli di testa sono della CHD Animation, un gruppo di ragazzi di Vicenza, mentre le musiche, a cui ha collaborato con alcuni brani il cantautore americano Joshua W. Scott, sono degli Earthist, la giovanissima band parmigiana di ottime promesse che in occasione della premiere del film lunedì sera eseguirà live in sala un breve concerto introduttivo.

"La collaborazione con Valla e D'Ambrosio prosegue da Dreaming Alaska – ha affermato Federico Ronchini, portavoce della band e compositore delle musiche originali - e si sviluppa quasi in parallelo. Le canzoni del nostro ultimo album Lightward sembravano perfette per quelle immagini e per il mood di Rollercoaster, quindi non abbiamo esitato ad accettare di proseguire la collaborazione. Siamo cresciuti nello stesso paese, a pochi metri di distanza e abbiamo fatto tanta strada insieme, è bello pensare che i nostri progetti siano una metafora della vita reale."

Altre informazioni:
sul sito del film www.rollercoasterlove.com 
sulla pagina Facebook dedicata 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Venerdì, 18 Marzo 2016 11:32

Prove di Area Vasta a Fiorenzuola

Grande partecipazione di amministratori locali al teatro Verdi all'incontro con l'Assessore Petitti organizzato dai Presidenti delle Province di Parma Fritelli e di Piacenza Rolleri sulla proposta di accordo quadro tra le due Province.

Parma, 18 marzo 2016

Erano presenti in gran numero i sindaci del Parmense e del Piacentino ieri mattina, al teatro Verdi di Fiorenzuola, all'incontro con l'Assessore regionale al Riordino istituzionale Emma Petitti, organizzato dai Presidenti delle Province di Parma Filippo Fritelli e di Piacenza Francesco Rolleri per discutere dell'accordo quadro che si sta stipulando tra le Province di Parma e Piacenza.

Rolleri, che è anche Sindaco di Vigolzone, ha illustrato le ragioni dell'accordo: i fortissimi tagli ai bilanci, il blocco delle assunzioni e la drastica riduzione del personale provinciale, il processo di riforma costituzionale che porterà in autunno al referendum per l'abolizione definitiva delle Province, il nuovo progetto di Area vasta. "Alcuni dei nostri uffici sono ora svuotati di personale e per continuare ad erogare un buon servizio al territorio abbiamo iniziato la sperimentazione di un cammino di collaborazione tra le due Province, che porta a una organizzazione unitaria di tali uffici – ha spiegato - I due Enti mantengono la loro indipendenza e la loro identità territoriale, ma alcune funzioni, come il turismo e la gestione del brand Emilia potrebbero essere gestite in futuro anche con altre Province, soprattutto Reggio Emilia, che per ora non aderisce, ma che avrà la possibilità di essere coinvolta in seguito, a partire da questo accordo quadro.

area vasta parma fiorenzuola

E i segnali di apertura da Reggio non mancano, come ha comunicato il Presidente della Provincia di Parma e Sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli, che ha incontrato ieri gli amministratori di oltre Enza al Fuori orario di Taneto, insieme al Sindaco di Parma per parlare proprio di area vasta, incontro organizzato da una forza politica locale.
"Partiamo da uno stato di necessità, ma vogliamo impostare un discorso costruttivo, che ci porti a superare i confini provinciali e iniziare a programmare insieme sulle politiche ambientali, dei rifiuti e dei trasporti – ha affermato Fritelli - Ora, con questo accordo, partiamo facendo lavorare insieme le persone, che non è poco, ma poi l'Area vasta dovrà diventare più un ente di programmazione che di gestione, per governare il cambiamento, anziché subirlo."

L'accordo quadro, illustrato dal Direttore generale della Provincia di Piacenza Vittorio Silva, prevede la programmazione, il coordinamento e supporto ai Comuni in alcune funzioni amministrative: centrale unica di committenza, servizio Europa, servizio legale, con sperimentazioni anche sulla pianificazione territoriale e la promozione turistica. Si tratta di uno strumento flessibile che in soli sei punti indica un chiaro percorso di collaborazione. I Consigli provinciali saranno chiamati a votare e per ciascuna attività sarà poi stipulata una specifica convenzione. L'accordo è aperto fin da subito all'adesione di altri enti.

Numerosi gli interventi dei Sindaci, a partire da quello di Fiorenzuola Giovanni Compiani, secondo cui "questa sperimentazione di Area vasta è un passo importante per mettere in relazione i territori per valorizzarli meglio, farli uscire dalle dimensioni ristrette delle Province per sviluppare forza e coesione."
Per Paolo Bianchi Sindaco di Collecchio e Delegato provinciale "dobbiamo già pensarci come un territorio unico, sapendo che gli altri ci vedono già così", valorizzando le esperienze positive di collaborazione in corso, come quella dell'Ente Gestione Parchi.
Per Patrizia Calza, Sindaco di Gragnano e Vice Presidente Provincia di Piacenza: "Gli amministratori locali vogliono essere protagonisti in questo processo di riforma. La dimensione territoriale è già superata: ce lo dicono gli altri, innanzitutto gli operatori economici."
Crede nell'Area vasta di Parma, Piacenza, Reggio, e anche oltre, il Presidente dell'Unione Pedemontana e Sindaco di Traversetolo Ginetto Mari, secondo cui: "Il cambiamento è necessario, ed è essenziale anche per i piccoli comuni mettersi insieme, superando le logiche di campanile per avere buoni servizi e un territorio attrattivo, semplificando anche i processi amministrativi".
L'Area vasta è indispensabile anche per il Sindaco di Cerignale e Consigliere provinciale Massimo Castelli, che ha richiamato la necessità di un supporto tecnico per attuare politiche tese a far restare la popolazione in montagna, e se possibile farla aumentare:
Il Sindaco di Sorbolo e Presidente dell'Unione Bassa Est Parmense Nicola Cesari ha frenato sul tema delle fusioni ("che devono rispettare la storia degli enti") e ha indicato le eccellenze da valorizzare insieme, dall'agroalimentare al Po.
Il Presidente del Consiglio comunale di Parma Marco Vagnozzi ha auspicato un cambio delle regole a favore della semplificazione amministrativa (ad esempio in materia di urbanistica), ha proposto di inserire anche l'Ufficio Anticorruzione nel protocollo di intesa, ha proposto una maggiore collaborazione per ottenere finanziamenti europei, ad esempio con progetti enologici, e si è detto favorevole all'apertura dell'Area vasta alle Province di Reggio e Modena.
Critico sul percorso di costruzione dell'Area vasta il Sindaco di Lugagnano Val d'Arda Jonathan Papamarenghi, che ne ha lamentato la scarsa condivisione, esprimendo il timore che possa aumentare i costi e allontanare le decisioni dai territori.
Favorevole alle fusioni, più che alle unioni, il Sindaco di Monticelli d'Ongina Michele Sfriso, che ha richiamato la necessità di lavorare insieme per promuovere il turismo puntando su Po, enogastronomia, castelli e identità dei territori, "lavorandoci da protagonisti".

"Questo accordo quadro è l'inizio di un percorso virtuoso di due Province che hanno colto il senso della sfida, che è culturale ed economica, non solo amministrativa – ha concluso l'Assessore regionale al Riordino istituzionale Emma Petitti, complimentandosi per l'iniziativa – Qui non si cancellano le identità, ma si unificano e semplificano i costi, esprimendo consapevolezza e volontà di protagonismo, con l'obiettivo di creare sviluppo e competitività, dando una prospettiva anche ai lavoratori. E c'è anche l'attenzione del Governo alla nostra sperimentazione sulle Aree vaste e sulle Unioni di Comuni, che rappresentano ormai un esempio a livello nazionale, in vista di nuove leggi sulla materia."

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Martedì, 15 Marzo 2016 12:48

Leggero aumento della popolazione nel Parmense

Il quadro nazionale e regionale è invece di una diminuzione. Nel Parmense calano i nati, aumentano i decessi (ma notevolmente meno che nel resto d'Italia) e rallenta la crescita degli stranieri rispetto al periodo 1995-2013. Tutti i dati demografici resi noti dall'Ufficio Statistica della Provincia. Vescovi: "La popolazione cresce meno e aumentano gli squilibri territoriali".

Parma, 15 marzo 2016

La popolazione del Parmense, dopo la battuta di arresto del 2014, fa registrare un leggero aumento, per il secondo anno consecutivo, di circa 1.500 individui pari a +0,3%, arrivando a 446.987 persone al 1° gennaio 2016.
Questo attivo è dovuto al saldo migratorio positivo (di 2.736 persone fino ad ottobre dell'anno scorso, in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2014), che compensa e supera i dati negativi: calo delle nascite del 2% rispetto all'anno precedente (-76 bambini), che proseguirà quasi certamente anche nei prossimi anni, per il calo progressivo delle donne in età feconda, e aumento della mortalità (3,9% rispetto al gennaio-ottobre del 2014).
Il ritmo di crescita degli stranieri però è molto rallentato: si è passati da un aumento annuo a due cifre dal 1995 fino al 2010, e che a volte arrivava vicino al 20%, al + 1,3% di quest'anno, pari a 760 persone.

"Gli stranieri sentono la crisi più degli autoctoni, da qui il rallentamento della loro dinamica demografica e, di conseguenza, della crescita della popolazione in generale. Positivo il fatto che nel nostro territorio non si sia avuto il picco di mortalità registrato nelle altre zone d'Italia e in alcuni Paesi esteri - ha spiegato il Delegato provinciale alla Statistica Maurizio Vescovi – L'altro dato significativo è che anche a livello demografico si accentuano gli squilibri territoriali, con la maggiore sofferenza nelle zone "deboli". Il tema del riequilibrio resta all'ordine del giorno."

Un picco di mortalità

Se nel parmense la popolazione cresce, il quadro regionale e nazionale è invece quello di un calo della popolazione, che era sempre aumentata dagli anni '50 in poi, salvo casi molto lievi e sporadici. Tra le cause, oltre a un calo delle nascite e del saldo migratorio attivo, vi è soprattutto un picco di mortalità, con un + 9% sia a scala regionale che a scala nazionale, e in Francia, Spagna, Inghilterra e Galles; nella nostra provincia invece i decessi sono aumentati solo del 3,9% rispetto allo stesso periodo gennaio – ottobre del 2014, meno dell'anno precedente (+4,9%). L'aumento è quindi spiegabile con l'invecchiamento complessivo della nostra popolazione.

I dati comunali

A livello comunale la popolazione complessiva diminuisce, nell'ultimo anno, in 29 comuni su 45. In particolare, i decrementi maggiori si registrano nei centri della fascia montana: Valmozzola (-2,5%), Corniglio (-2,4%), Varsi e Bore (-2,2%), ma anche in alcuni di pianura: Mezzani, con una perdita dell'1,6% di popolazione in un anno, Polesine Zibello con -1,1% e Colorno con -0,8%.
Di contro, a parte Terenzo, che con una crescita di sole 17 persone fa registrare un aumento dell'1,4%, gli incrementi percentuali più significativi si registrano per Parma (+0,9%), Collecchio (+0,8%) e Salsomaggiore (+0,7%).

Gli stranieri

I nati stranieri sono in diminuzione, 40 bambini in meno rispetto all'anno scorso (-3,9%), un calo che non si era mai verificato in questa misura.
La popolazione straniera residente si avvicina alla soglia delle 60 mila persone (precisamente 59.903 al 1° gennaio 2016, il 13,4% della popolazione complessiva).
Crescono le acquisizioni della cittadinanza italiana: erano state 1.150 nel 2013, sono state invece 1.947 nel 2014 (ultimo anno disponibile). Il dato è destinato ad aumentare ancora in futuro, con il raggiungimento del 18° anno di età da parte di quote sempre più ampie di persone nate in Italia da genitori stranieri.
Le più alte percentuali di crescita della popolazione straniera le troviamo in diversi comuni montani o dell'alta collina (Tornolo, Terenzo, Pellegrino, Compiano); sono numeri bassi in valore assoluto, ma che in realtà demograficamente in crisi possono rappresentare un sostegno significativo.
La più alta incidenza degli stranieri sulla popolazione totale si registra nei comuni di Langhirano (20%), Calestano e Colorno (intorno al 18%-19%).
In generale la Montagna presenta valori percentuali più bassi; in alcuni casi, però, anche qualche comune montano raggiunge percentuali di presenza straniera piuttosto alte: ad esempio, Tizzano Val Parma (12,4%), Palanzano (10,2%) e Solignano (9,4%).

Per quanto riguarda le cittadinanze più numerose, al primo posto troviamo i Rumeni (tra le poche nazionalità in crescita rispetto al 2015), seguiti a breve distanza dai Moldavi (diminuiti, invece, dell'1,2% nell'arco dell'ultimo anno); in generale i cittadini dell'Est Europa si confermano il gruppo più numeroso tra gli stranieri.
Per varie delle principali nazionalità si registrano dei cali; tra le diminuzioni più forti si confermano, come l'anno scorso, quelle dei Marocchini (-3,4%) e dei Tunisini (-3,7%).
In crescita, tra le prime dieci nazionalità presenti nel nostro territorio, oltre ai Rumeni, gli Indiani +4,4%. In generale sembra che la componente dei cittadini provenienti dal continente asiatico sia in crescita: Pakistan +13,4%, Cina +8,8%.
Gli stranieri raggiungono, nella fascia di età 25-34 anni una percentuale di circa il 27% rispetto alla popolazione complessiva; rilevante (25%) anche la quota di stranieri nella fascia 0-4.
Cominciano ad avere qualche consistenza le persone straniere con 65 anni e oltre: sono ora 1.976 mentre erano solo 114 nel 1997.

Gli anziani

Le persone con 65 anni e oltre, hanno raggiunto il livello di 103.476 con una crescita dello 0,7% rispetto al 2015, del tutto analoga a quella registrata l'anno scorso.
I "grandi anziani" (da 75 anni in avanti) continuano ad aumentare e raggiungono il numero di 55.610; nell'ultimo anno si registra una crescita abbastanza consistente (1,7%) leggermente inferiore all'aumento del 2015 (+1,9%).

Le persone con 80 anni e oltre nella nostra provincia sono 33.895, il 7,6% della popolazione complessiva (erano il 7% nel 2006).
All'1.1.2016, inoltre, nella nostra provincia ci assestiamo, per il terzo anno consecutivo, sopra i 200 ultracentenari, 209 per la precisione. In leggero calo, quindi, rispetto al massimo storico di 220 registrato nel 2014.

Le fasce di età scolare

Tra le fasce di età scolare, crescono:
- quella collegata alla scuola primaria, età 6-10 (588 unità, +2,7% rispetto all'anno precedente, ma +16,9% rispetto al 2009)
- quella della scuola media, età 11-13 (195 residenti in più, +1,7% nell'ultimo anno e +11,2% rispetto al 2009)
- quella della scuola superiore, età 14-18 (390 persone in più, +2,1% nell'ultimo anno, ma +10,5% se consideriamo come anno base il 2009).
L'unica classe di età in calo rispetto al 2009 è la 0-2 (-5,2%): il calo delle nascite degli ultimi anni si è già trasmesso su questa fascia di età, e nei prossimi anni farà sentire i suoi effetti anche sulle classi di età scolari successive.

Maggiori dettagli sul sito www.statistica.parma.it 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

"La Pontremolese ferroviaria è prioritaria per la Regione". Lo ha dichiarato l'Assessore regionale alle Infrastrutture Donini nell'incontro con gli amministratori locali, consiglieri regionali e parlamentari in Piazza della Pace. Il Ministero, col vice ministro Nencini, ha già attivato il tavolo con le tre Regioni coinvolte. Ora la Regione ha richiesto allo Stato il finanziamento del primo tratto.

Parma, 15 marzo 2016

"Abbiamo attivato il tavolo presso il Ministero, abbiamo ottenuto l'attenzione del vice ministro Nencini; la Pontremolese ha "Priorità Uno" nella pianificazione strategica regionale. L'obiettivo primario è il recupero del finanziamento per 235 milioni di euro del lotto Parma- Vicofertile, che era stato cancellato, come segno di impegno concreto del Governo." Lo ha affermato l'Assessore alle Infrastrutture della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini, che ieri pomeriggio ha partecipato all'incontro organizzato dalla Provincia con gli amministratori locali, a cui hanno partecipato per il Comune di Parma il presidente del Consiglio Vagnozzi, l'Assessore Alinovi e il capogruppo Pd Dall'Olio, i sindaci di Fornovo Grenti, di Borgotaro Rossi, di Berceto Lucchi, di Fidenza Massari, di Solignano Bonazzi il vice sindaco di Collecchio Dodi, Bertocchi consigliere di Varano Melegari, i parlamentari on. Maestri e Romanini, il presidente del Cepim Marzani, i consiglieri regionali Lori, Cardinali e Rainieri, il vice presidente della Provincia Bellini e il Delegato Vescovi.

"Finalmente la Regione crede veramente nell'opera e guida il processo per portarla a compimento – ha affermato Serpagli - Per noi è fondamentale questa linea, che collega il Parmense con la Toscana. Tre sono i nodi da risolvere: Vicofertile – Parma, che ha già il progetto definitivo, e per cui le risorse erano state stanziate, poi cancellate, e che risolverebbe un problema annoso per la città. Poi gli altri due nodi, quello di Fornovo e di Berceto, per i quali c'è ancora molto da fare."

Donini, ha parlato di una "cura del ferro", per una Regione che vuole investire sul sistema ferroviario, riequilibrando gli investimenti su ferro e su strada. Poi, rispondendo agli amministratori intervenuti, si è detto favorevole a evitare il by pass di Fornovo; ha affermato che il programma RFI di valorizzazione delle stazioni già comprende le stazioni di Fornovo e Borgotaro e che i 35 milioni necessari per la stazione di Parma risultano già finanziati. L'assessore regionale ha quindi spiegato che tra il 2018 e il 2019 gli investimenti importanti e già decisi consentiranno di avere treni nuovi e risolvere il 50% dei problemi di oggi, che dipendono dalla vetustà del materiale rotabile, che sarà sostituito. Per la Pontremolese due restano i problemi: mentre il Governo "ci crede" e due Regioni (Emilia–Romagna e Liguria) l'hanno indicata come priorità, la Toscana "ci deve pensare". Il secondo: occorre ottenere la revisione del progetto definitivo, e i contatti con RFI finora non sono stati negativi.

Sulla TiBre stradale, Donini ha ricordato che il primo lotto è già cantierabile, e che la fase di pianificazione è conclusa. "Poiché è solo per 5 km in Emilia, e per 50 km in Lombardia, e la Regione Lombardia la chiede, abbiamo messo anche il 2° lotto in priorità – ha affermato – ma è un'opera che richiede un'intesa nazionale. E adesso comincia la caccia alle risorse."

Serpagli ha messo l'accento anche sul problema del pendolarismo, che si trova in una situazione molto critica, con ritardi e cancellazioni, con forti lamentele da parte dei viaggiatori. "Se da Borgotaro a Parma arriviamo in 45 minuti, la ferrovia diventa competitiva rispetto alla gomma. Chiediamo che l'assessore regionale condivida un percorso per far sì che i disservizi non accadano più; diversamente, non si riuscirà a mantenere le popolazioni in montagna."

L'Assessore Donini ha raggiunto poi Borgotaro in treno per parlare con i pendolari.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

I 35 studenti polacchi partecipano ad un mese di tirocinio presso le aziende del Parmense grazie a un progetto pilota di scambio internazionale nell'ambito di Erasmus Plus. Il Presidente Filippo Fritelli: "Sono i giovani il vero investimento dell'Europa."

Parma, 1 marzo 2016

Sono stati ricevuti ieri pomeriggio in Provincia dal Presidente Filippo Fritelli i 35 studenti polacchi che partecipano ad un mese di tirocinio presso le aziende del Parmense grazie a un progetto pilota dell'associazione YouNet nell'ambito del Programma Europeo Erasmus Plus. Ad accompagnarli Mauro Pinardi Presidente di Intercral, promotore dell'iniziativa in loco.

Il progetto ha l'obiettivo di fornire la possibilità a studenti che provengono da zone con un tessuto produttivo poco sviluppato o a studenti particolarmente meritevoli di svolgere un tirocinio all'estero, fornendo l'opportunità sia di migliorare le capacità sul piano linguistico sia per l'integrazione e l'internazionalizzazione degli studenti e di tutti gli enti ospitanti.

"E' proprio partendo dai giovani che possiamo riprendere il cammino dell'Unione Europea, un cammino che deve essere fondato sulla cultura, sulla conoscenza, lo scambio, l'interazione e che in questi anni sembra essersi un po' perso: devono essere i giovani il vero investimento del nostro continente" con queste parole lì li ha accolti il Presidente Fritelli, augurando loro un felice e proficuo soggiorno nella nostra città.

I ragazzi frequentano l'ultimo anno della Scuola Mikołaja Kopernika di Wieluń, un Istituto tecnico, e sono specializzati in 3 settori differenti: informatica, vendita e promozione, attività di Hotel e ristorazione. Hanno tutti tra i 17 e 19 anni e saranno a Parma dal 28 febbraio al 27 marzo 2016.

Numerose le imprese del Parmense che hanno aderito al progetto, di diversi settori: per gli informatici da "Italcram" a "Inkmania" a "Lumete Srl", per i negozi si va dall'erboristeria "La magia delle erbe", alla "Libreria Futurino" ,a grandi catene come "Pittarello" e "Maxi Zoo". Per gli hotel ha aderito all'iniziativa Link 124, prestigioso Hotel di Parma e tra le associazioni troviamo l'Intercral.

Nel corso della giornata i ragazzi polacchi hanno visitato anche le istituzioni cittadine, dal Comune di Parma al Teatro Regio, a principali monumenti cittadini.

YouNet è un'associazione nata a Bologna nel 2010, impegnata nella pianificazione e implementazione di attività e progetti locali ed internazionali, con l'obiettivo di favorire la cittadinanza attiva, la consapevolezza europea e il dialogo interculturale. Tali tematiche a livello internazionale sono veicolate organizzando progetti europei all'interno dei programmi "Erasmus plus" e "Europa per i Cittadini": scambi giovanili, training course, seminari, servizio volontario europeo, partenariati strategici, capacity building, eventi internazionali, progetti pluriennali sull'imprenditorialità. A questi progetti partecipano per lo più giovani, youth worker, insegnanti, amministratori pubblici.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

I dati resi noti dalla Provincia. Le presenze degli stranieri crescono del 14,8% e rappresentano circa il 30% del totale. Nel Capoluogo le presenze aumentano del 7,1%, mentre nelle località Termali del 2,5%. Il Presidente della Provincia Fritelli: "Grande interesse per il nostro territorio, per il terzo anno di seguito."

Parma, 16 febbraio 2015

Sono buoni i dati del turismo per il 2015 nella provincia di Parma: 687.490 arrivi (con un +10,7% rispetto al 2014) e 1.675.342 presenze (+3,9%).
Sia gli arrivi che le presenze sono al livello più alto registrato dal 2008; in particolare, le presenze straniere sono cresciute del 14,8%, arrivando a 518.168 (il 30,95%) del totale, mentre la permanenza media passa dalle 2,6 alle 2,4 notti per cliente.
Il flusso dei turisti italiani, che fino al 2012 aveva subito delle rilevanti diminuzioni, presenta una sostanziale stabilità delle presenze rispetto al 2014 (-0,3%).

I turisti Cinesi si attestano al primo posto della graduatoria degli stranieri, superando le presenze dei Francesi e dei Tedeschi, che sono i mercati esteri tradizionalmente più interessati al nostro territorio; in particolare i Francesi fanno registrare una diminuzione del 13,3%.
Variazioni positive,invece, del 3,7% per gli USA e del 14% per il Regno Unito.

Esaminando le performance delle varie aree, il Capoluogo fa rilevare un buon aumento delle presenze (+7,1% rispetto al 2014), mentre si conferma il dato già registrato nel 2014 della ripresa delle località Termali, che nel 2015 incrementano le presenze del 2,5%.
Buona, con un +4,2%, la crescita delle presenze nell'area delle Città d'arte (Busseto, Colorno, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Roccabianca, San Secondo, Soragna, Zibello). La Montagna mostra invece una certa sofferenza nelle presenze, con un calo del 4% rispetto al 2014.

"Si conferma per il terzo anno consecutivo un buon risultato per il turismo parmense, e questa continuità ci indica che il nostro territorio si è agganciato in modo stabile a dei flussi turistici importanti – sottolinea il Presidente della Provincia Filippo Fritelli - I numeri positivi, in particolare del Capoluogo e del comparto Termale, testimoniano come ci sia da parte di diversi operatori turistici italiani e stranieri un interesse per Parma e il suo territorio, anche se non sempre le aumentate presenze generano ricadute importanti per tutti gli operatori economici."

Come l'anno scorso, e a differenza del periodo precedente, per il 2015 è il comparto alberghiero che evidenzia le migliori performance percentuali rispetto al 2014, +12,4% di arrivi, +6,2% di presenze.
L'extra-alberghiero registra, dopo vari anni di incremento, una diminuzione delle presenze di circa il 2%.

"I flussi turistici a livello mondiale stanno crescendo, e quindi il settore presenta notevoli opportunità per i nostri imprenditori – spiega il Delegato provinciale alla Statistica Maurizio Vescovi - La strategicità di questo comparto si conferma a maggior ragione in un periodo di crisi economica, perché nel turismo si può generare valore aggiunto mettendo a valore idee e progetti che, in vari casi, non necessitano di investimenti inarrivabili in un periodo difficile come questo."

I dati di dettaglio su www.statistica.parma.it 

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)

Pubblicato in Comunicati Turismo Parma

Lavori per più di un milione di euro che la Provincia ha messo a disposizione dal proprio bilancio, oltre a circa 200 mila euro di finanziamenti regionali, nei Comuni di Bardi, Varsi e Bedonia interessati dall'alluvione del settembre 2015. Serpagli: "Lavori finiti entro maggio."

Parma, 9 febbraio 2016 -

E' durato l'intera giornata di sabato scorso il sopralluogo che il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli ha compiuto sui principali cantieri della Val Ceno, sulle strade dei Comuni interessati dall'alluvione del settembre 2015: Bardi, Varsi e Bedonia.

Si tratta di lavori per più di un milione di euro che la Provincia ha messo a disposizione dal proprio bilancio, oltre a circa 200 mila euro di finanziamenti regionali; la Provincia aveva potuto sbloccare i propri finanziamenti grazie alla deroga al Patto di stabilità chiesto dall'Ente e concesso dal Governo a ottobre 2015.

Serpagli si è detto soddisfatto che tutti i lavori siano partiti: "In questo modo potremo dare più sicurezza alle utenze, riducendo i pericoli di percorrenza della Val Ceno - ha dichiarato - Si è avviata una fase molto importante che è la messa in opera degli interventi programmati a fine 2015. I lavori che il territorio richiedeva da diverso tempo avranno un tempo di realizzo che terminerà entro maggio. Questo è stato reso possibile con una forte collaborazione tra la Provincia e la Regione e il forte impulso che questa amministrazione provinciale ha voluto dare sulla sistemazione della viabilità che da diversi anni a causa dell'immobilismo dovuto alla legge di stabilità non era stato possibile avviare."

Al sopralluogo ha partecipato il sindaco di Varsi Aramini.

I LAVORI
- SP359R- Località Spalliere consolidamento e ripristino dei paramenti del ponte sul rio Spalliere – costo € 95.000,00 - Lavori iniziati – ditta Dallara
- SP359R Località Cabriolini - consolidamento e ripristino dei paramenti del ponte sul Rio dei Legni – costo € 80.000,00- Quasi ultimato – ditta Edil70&35 (Carminati)
- SP359R - Tratto Prato - Ponte Lecca - prima messa in sicurezza della S.P. 359R "Di Salsomaggiore-Bardi" nel tratto Prato - Ponte Lecca – costo € 65.000,00 - Lavori iniziati – ditta Manfredi
- SP359R - Tratto Ponte Lecca – Bardi - ripristino carreggiata stradale danneggiata da movimento franoso e paramenti murari di manufatti scalzati dall'erosione delle acque – costo € 126.000,00 - Lavori iniziati – ditta Gabelli
- SP654R - Tratto Passo Zovallo – Tomarlo - ripristino reticoli scolanti, banchine e barriere di sicurezza – costo € 60.000,00 – Affidato – ditta Molinari
- SP654R - ripristino condizioni di sicurezza mediante rimozione di materiali ingombranti – costo € 64.000,00 - Lavori conclusi – ditta Molinari
- SP81 Tratto Passo Zovallo – Tomarlo ripristino scarpate stradali danneggiate da erosioni spondali – costo € 50.000,00 – Affidato – ditta Aroldi
- SP66 Località Cereseto - messa in sicurezza della carreggiata stradale mediante la ricostruzione del rilevato stradale in corrispondenza di attraversamento – costo € 50.000,00- Lavori conclusi – ditta Goggiano
- SP66 Tratto Passo Colla – Carpana ripristino carreggiata stradale danneggiata da movmento franoso e paramenti murari di manufatti scalzati dall'erosione delle acque – costo € 50.000,00- Lavori iniziati - ditta Goggiano
- SP25 Tratto Pione - Passo delle Pianazze ripristino carreggiata stradale danneggiata da movimenti franosi – costo € 80.000,00 - Lavori in corso – ditta Goggiano
- SP77 Tratto Grezzo - Passo Linguadà - ripristino e consolidamento di paramenti murari di manufatti scalzati dall'erosione delle acque–costo € 70.000,00-Lavori in corso- ditta Fiori Guido
- SP28 Ponte Lamberti (circa) - ricostruzione carreggiata stradale collassata a causa di movimento franoso – costo € 84.598,04 - Lavori in corso- ditta Edil70&35 (Carminati) + Calzolari
- SP28 Tratto Varsi - Ponte Lamberti ripristino reticoli scolanti e consolidamento scarpate di valle – costo € 100.000,00 - Lavori iniziati – ditta Edil 70&35
- SP28 Tratto Ponte Vetrioni – Varsi - ripristino reticoli scolanti e consolidamento scarpate di valle – costo € 100.000,00 - Lavori iniziati – ditta Fiori Guido.

TOTALE COSTO LAVORI - € 1.074.598,04

Ponte Lecca 359R Valceno rid

Sp28 Serp Aramini Mesti Valceno rid

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Dal 1° gennaio 2016 hanno cessato di essere di competenza della Provincia, anche le funzioni in materia di Attività produttive, commercio, Sanità e politiche sociali. Lo ha stabilito la Legge regionale 13/2015. Nuovi riferimenti per le pratiche.

Parma, 3 febbraio 2016

In base alla Legge regionale 13/2015 "Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni" dal 1° gennaio 2016 hanno cessato di essere di competenza della Provincia, anche le funzioni in materia di Attività produttive, commercio, Sanità e politiche sociali.
Successivamente, a seguito delle convenzioni che la Regione stipulerà con le Province, parte delle funzioni relative alle Attività produttive, commercio e turismo verranno delegate alle Province con distacco del personale necessario al loro svolgimento.
In particolare si tratta delle funzioni relative al coordinamento della gestione degli sportelli unici comunali per le attività produttive (SUAP),delle scelte di pianificazione inerenti le grandi strutture di vendita di rilievo sovracomunale , della definizione e gestione dei programmi turistici di promozione locale (PTPL).
I procedimenti avviati dalla Provincia nell'ambito dei finanziamenti alle imprese affidati alle Province dalla Regione verranno comunque conclusi dalla Provincia.

Di seguito i nuovi riferimenti per le pratiche, in attesa della stipula delle convenzioni per i provvedimenti di delega.

ATTIVITÀ PRODUTTIVE E COMMERCIO
I procedimenti relativi a tali materie sono ora di competenza della Regione Emilia-Romagna, Direzione Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo.
telefono: 051 5276419
fax: 051 5276511
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
email certificata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Altre informazioni su ER-Imprese imprese.regione.emilia-romagna 

SANITÀ E POLITICHE SOCIALI
Per i procedimenti relativi a alla gestione dei Registri delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e dell'Albo regionale delle cooperative sociali l'unico referente istruttorio è la Regione Emilia Romagna –
Servizio coordinamento politiche sociali e socio educative, programmazione e sviluppo del sistema dei servizi di Viale Aldo Moro 21- 40127 – Bologna.

Per contatti, informazioni collegarsi ai seguenti link:

Associazioni di Promozione sociale:
sociale.regione.emilia-romagna.it/terzo-settore/temi/associazioni-di-promozione-sociale 

Organizzazioni di Volontariato:
sociale.regione.emilia-romagna.it/terzo-settore/temi/associazioni-di-volontariato 

Cooperative
sociale.regione.emilia-romagna.it/terzo-settore/temi/cooperative-sociali/albo-regionale-delle-cooperative-sociali 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)