Sabato 24 giugno prossimo, sarà Parma a ospitare oltre 200 tra sindaci e delegati provenienti da 33 Paesi che giungeranno in città in occasione dell'Assemblea Internazionale Città Slow.
Si tratta dell’appuntamento dedicato alle "città del buon vivere", organizzato da Città Slow con il patrocinio del Comune di Parma, della Camera di Commercio di Parma e con il supporto della Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy.
E proprio in virtù del suo ricco patrimonio enogastronomico, Parma si mostrerà agli ospiti dell’evento quale luogo votato al saper fare, alla perfetta armonia tra pubblico e privato ed epicentro delle eccellenze DOP e IGP italiane.
"Il tempo è un fattore fondamentale per la realizzazione dei prodotti di eccellenza che rendono celebre la Parma Food Valley nel mondo. Tempo lento, attento e di attesa sono il fil rouge tra Parma e l'Assemblea Internazionale Città Slow. - sottolinea Massimo Spigaroli, presidente della Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy - E come Fondazione abbiamo scelto di sostenere l'evento per accompagnare gli ospiti in un viaggio gastronomico nelle filiere grazie ai piatti creati dagli chef ambassador di Parma Quality Restaurants".
Ed è proprio quella lentezza il valore aggiunto che lega le 300 città che fanno parte della rete internazionale Città Slow, città che sostengono uno stile di vita “slow” nel senso più costruttivo del termine, la positività, l’economia circolare e la sostenibilità, tutti principi che vengono supportati anche dalla Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, e si ritrovano sotto il cappello di Parma Food Valley , brand che comunica una precisa identità del territorio, frutto di tradizioni secolari, passioni, talenti che incontrano l'innovazione della ricerca scientifica e della sostenibilità applicata alle filiere.
“È davvero un privilegio poter essere a Parma con l'Assemblea generale di Cittaslow - afferma il Presidente di Cittaslow International e Sindaco di Asolo, Mauro Migliorini - con i sindaci e i delegati da 33 paesi, ed anche un'opportunità per condividere le buone pratiche e i molteplici progetti che le nostre città quotidianamente mettono in atto: lentezza positiva, economia circolare, resilienza, sostenibilità e cultura, giustizia sociale. È una sfida globale attuale per le comunità che vogliono riconciliarsi con il pianeta, progredire e crescere in equilibrio rispettando i propri limiti, a partire dalle proprie radici, tradizioni e storia. Ma è anche l’occasione per far conoscere la rete internazionale di Cittaslow alla Città di Parma, capitale dell'enogastronomia ed esempio di città resiliente. La vostra storia ci parla di una comunità sempre attiva e resistente che difende sempre e comunque i suoi valori e il proprio capitale culturale e sociale: questo è anche uno dei cardini di Cittaslow”.
“Parma ha una responsabilità forte – ha detto il sindaco di Parma Michele Guerra – che ci viene dal riconoscimento Unesco che vogliamo onorare quotidianamente portando avanti la sfida più difficile: creare coscienza e consapevolezza nei cittadini. L’assemblea che presentiamo oggi è pienamente in linea con le politiche che come Amministrazione stiamo portando avanti, rivolte a rivalutare in positivo il significato di “lentezza”: rallentare significa far sì che gli obiettivi che ci siamo posti penetrino davvero dentro le nostre città e questo è possibile solo responsabilizzando e sensibilizzando tutti i cittadini. Per questo abbiamo bisogno di eventi come Cittaslow, che vengano nelle nostre realtà per farci confrontare sulle prospettive alle quali guardare, basandoci sul sistema sinergico pubblico-privato che già da anni Parma ha costruito fruttuosamente”.
Parma e Polesine Zibello, esempio del buon vivere
Parma è esempio del buon vivere e della cultura materiale: il cibo. La cultura gastronomica infatti è uno degli aspetti fondamentali per l’associazione, nata su ispirazione di Slow Food e del lavoro di Carlin Petrini.
Il Movimento Cittaslow, fondato nel 1999, aveva ed ha come primo obiettivo proprio quello di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’ecogastronomia alla pratica del vivere quotidiano.
Aspettando il 1° Summit Internazionale delle Cittaslow d'Acqua Dolce
Al centro del confronto il grande tema del fiume con le sue criticità, come la siccità da crisi climatica, e le sue opportunità.
Un dialogo a 360° con i partner mondiali della Rete delle Cittaslow, tra questi anche Polesine Zibello e Parma, appunto, territori dove il grande fiume, il Po è davvero protagonista assoluto. Ma anche un giro, più o meno virtuale, tra i comuni Cittaslow di tutto il mondo e le loro acque dolci, tra fiumi, laghi, zone naturalistiche umide e aree protette.
Il Summit prevede la presenza e il contributo tecnico di diversi sindaci di Cittaslow fluviali nazionali e internazionali provenienti da diversi Paesi extraeuropei ed europei, tra cui Cina, Polonia, Germania e Turchia. Ci saranno inoltre rappresentanti tecnico politici, esperti e contributi scientifici da parte dell'Università di Parma e del Comitato Scientifico di Cittaslow.