Per chi volesse provare una nuova terapia di rilassamento per sfuggire dallo stress ed è fin dai tempi dell'infanzia attratto da matite e colori ecco per voi l'Artherapy! Colorare non è solo la passione prediletta dei nostri piccini, ma possiamo provare a dilettarci anche noi "giovani adulti" insieme a loro.
Di Susanna Voliani
Se la giovane illustratrice scozzese Johanna Basford ha venduto, soltanto nel Regno Unito, circa un milione di copie dei suoi libri da colorare ("La Foresta incantata", edito da Gallucci, è il secondo dopo "Il Giardino Incantato"), un motivo ci dovrà pur essere.
Che sia la nuovissima mania di scacciare lo stress colorando? Che sia la voglia di sperimentare questa sorta di nuova moda editoriale? Che sia il fascino immediato che suscitano queste immagini d'arte? Fatto si è che queste pagine hanno il profumo antico di un'infanzia fatta di matite e pastelli a cera, ed è proprio qui che scatta il desiderio di condivisione con i nostri bambini: trovare il tempo di colorare insieme, portarsi il libro in viaggio, in treno, al parco o semplicemente sul tavolo del salotto, colorare colorare colorare con calma, attenzione e dedizione, fino a veder crescere sui fogli capolavori dalle mille sfumature.
Piante, insoliti animaletti, oggetti magici inondano questa foresta e celano un segreto custodito nel castello in mezzo al bosco.
Munitevi di matite o pennarelli, temperino, grande pazienza, aguzzate la vista e dalla rigogliosa e sorprendente flora emergerà l'incanto.
L'hanno definita "Art Therapy", atta, così sembra, soprattutto al rilassamento della mente affaticata, ma in realtà non può che rappresentare il giusto mezzo per sviluppare la concentrazione e stimolare la creatività. In grandi e piccini. Perché colorare non ha età.
Dai 5 anni.
Hachettepartworks.com – mamme.it – ideainaction.net – arttherapycollection.com
Non è propriamente un piatto di stagione e tantomeno a basso contenuto calorico, d'altronde il cibo da degustare magari con un buon abbinamento di vino è privo di preconcetti!
Di Cecilia Novembri
Montagne, laghi, orologi.
Questo è quello che salta in mente pensando alla Svizzera, ma esiste anche un'arte culinaria e di vinificazione, limitata ma di nicchia e di qualità.
Un caposaldo dell'edonismo culinario è la Fondue, che più che una ricetta viene considerato un rito conviviale!
Nasce come piatto di recupero del comparto lattiero-caseario, attività prevalente delle comunità alpine occidentali, viene quindi collocata inizialmente in ambito cittadino e borghese, per diventare piatto alla moda chic e informale solo negli anni Cinquanta/Sessanta, sull'onda dei primi flussi turistici e del boom degli sport invernali in zona.
La materia prima è un misto di formaggi duri, fusi in una casseruola calda chiamata caquelon, la cottura è rapida alla quale dovrà provvedere ciascuno dei commensali riuniti a tavola, munito di apposita forchetta con la quale attingere a turno dal recipiente centrale posto su fornello.
Oggi è l'Emmental il formaggio più utilizzato, ma tutte le tipologie svizzere si prestano bene, al punto che diversi cantoni rivendicano, per distinguersi, una propria Fondue: oltre alla Savoyarde classica, troviamo la Fribourgeoise a base di Vacherin, la Neuchâteloise metà Gruyère e metà Emmental, l'Appenzeller al 100% del formaggio omonimo, mentre nella Svizzera centrale si usa 1/3 ciascuno di Gruyère, Emmental e Sbrinz.
Nel Vallese si usa il locale Raclette, che viene direttamente "raschiato" dalla forma ("raclé", da cui il nome) su una fonte di calore, che subito lo fa fondere.
Per accompagnare questo piatto, che rallegra le giornate fredde e grigie, un buon bicchiere di Fendant del Valais, una bella freschezza, con aromi di glicine e frutta bianca. Ha una struttura elegante con note floreali a sfumature di frutta bianca, buccia d'arancia e di limone. Il corpo è morbido ed equilibrato. Se si vuole provare un'alternativa made in Italy un ottimo Verdicchio dei Castelli di Jesi sicuramente non deluderà!
Cronachemaceratesi.it – myswissroom.com – mondovino.ch – castelwine.com
E' sempre importante assumere in una dieta salubre ed equilibrata tanta buona verdura e frutta! Purtroppo per i più piccini diventa quasi impossibile a volte convincerli ad assoporare un buon piatto "vegeteriano" e così SOS by SUSANNA VOLIANI attraverso una lettura simpatica, colorata e divertente ci viene in aiuto grazie ad un "sorprendente" T-VEG!
Di Susanna Voliani
In questi tempi di grande attenzione al cibo buono e salutare, ecco che compare in libreria l'albo perfetto per sensibilizzare anche i più piccini. Uscito in Italia da pochi giorni, scritto dall'autrice anglo indiana Smriti Prasadam-Halls ed illustrato da Katherina Manolessu (pubblicato da Mondadori per la collana ElectaKids), si tratta di un racconto semplice e divertente che avvicina i bambini al mondo dell'alimentazione.
È la storia di un tirannosauro un po' speciale di nome Reginaldo, tipico nel possente ruggito, nell'aspetto spaventoso, nella forza enorme, nel digrigno dei denti, ma originale nei gusti alimentari: è vegetariano.
Mentre i suoi familiari ed i suoi amici si nutrono di succulente bistecche come tutti i T-Rex che si rispettino, lui preferisce frutta e verdura. Stufo di sentirsi escluso e deriso perché diverso, decide di andarsene via, alla ricerca di un posto nuovo e di dinosauri che possano capirlo, magari erbivori come lui. Ma i grandi erbivori non vogliono avere niente a che fare con lui, ne hanno paura: si tratta pur sempre di un mastodontico e spaventoso T-Rex! Ancora più umiliato e solo, proprio mentre amici e familiari lo stanno cercando per riportarlo a casa, Reginaldo sarà però il protagonista assoluto di un grande salvataggio, grazie alla sua smisurata forza dovuta sicuramente a tutta la frutta e la verdura di cui si nutre!
Una storia piccola ma capace di commuovere e di insegnare perché ricca di significati: una lezione contro i pregiudizi, sull'amore della famiglia e degli amici, sul coraggio di rimanere fedeli a se stessi nonostante le proprie differenze dagli altri.
E le coloratissime e brillanti illustrazioni non possono che essere utilizzate per spiegare ai nostri figli che nutrirsi bene ci mantiene in salute e rende forti e felici!Dai 4 anni.
CREDITS photo: - dietologomarcomissaglia.com – nutrisoft.com.br – gustissimo.it – giallozafferano.it – nonnapaperina.it – rec23.com – romalecool.com