Martedì 11 aprile alle 18.30, nella Sala parrocchiale, nuovo appuntamento del progetto “Parliamo di decarbonizzazione” promosso dal Comune di Sala Baganza
Parma, 29 ottobre 2022. Il Sindaco, Michele Guerra, ha firmato l’ordinanza che posticipa al 7 novembre l’accensione degli impianti termici a combustione a uso riscaldamento.
Piacenza 8 ottobre 2020 - Il sindaco Patrizia Barbieri ha firmato l'ordinanza che da oggi consente, con un anticipo di qualche giorno rispetto alle date fissate per i Comuni in fascia climatica "E" come Piacenza, l'accensione degli impianti di riscaldamento termico, per un limite massimo di 7 ore giornaliere tra le ore 5 del mattino e le 23.
Risparmiare sulle utenze domestiche è il cruccio di tantissimi consumatori, soprattutto nel periodo invernale, quando l'esigenza di scaldarsi aumenta vertiginosamente e insieme ad essa le bollette da pagare.
Fortunatamente oggi non è più così difficile pagare di meno per il riscaldamento, pochi accorgimenti come approfittare della luce del sole durante il giorno, o utilizzare cronotermostati, aiutano sensibilmente.
Ma se vuoi ridurre drasticamente la cifra spesa a fine anno devi buttar via la vecchia stufa, tra l'altro talvolta poco sicura e indirizzarti verso impianti di riscaldamento più moderni.
Quale scegliere? Vediamo insieme modelli e benefici delle stufe moderne.
Inoltre con l'ecobonus 2018 potrai avere detrazioni fiscali fino al 65% per il rinnovamento di impianti di riscaldamento per la tua casa o la tua impresa!
STUFE A BIOETANOLO
Sempre più famose, le stufe a bioetanolo risultano non solo gradevoli esteticamente, (ce ne sono oramai di tutte le misure, anche piccolissime, da centrotavola), ma facilitano notevolmente il risparmio.
Si tratta di impianti alimentati con un alcol infiammabile, l'etanolo, bioetanolo perché prodotto a partire da sostanze di origine vegetale.
Una buona soluzione da un punto di vista ambientale ed economico, questo combustibile, infatti, costa dai 2 ai 5 euro al litro.
Purtroppo da alcuni mesi si è diffusa on e offline la credenza secondo la quale le stufe a bioetanolo emanino un cattivo odore di benzina, infestando gli spazi della casa e mettendo in pericolo le persone che vi ci abitano.
Si tratta di episodi saltuari, non affatto collegati al modello scelto, che di base non presenta questa caratteristica, quanto alla scarsa qualità di alcuni marchi rivenditori di bioetanolo, quindi attenzione agli acquisti, bisogna informarsi bene o farsi consigliare da un esperto.
STUFE A PELLET
Le stufe a pellet, ben più conosciute delle altre, risultano le più scelte dalle famiglie; si tratta di impianti di riscaldamento più complessi, da collegare ai termosifoni tradizionali, quindi vanno montate con l'aiuto di tecnici.
Intervengono sulla produzione di acqua calda, garantendone il fabbisogno giornaliero necessario.
Il pellet è il combustibile ecologico più economico e sicuro presente sul mercato; lo si ricava dalla segatura dopo la lavorazione del legno, questa viene essiccata, pressata e incastonata in piccolissimi cilindri, che vengono poi rivenduti per lo scopo.
Il prezzo per un sacco di 15kg va dai 5 ai 6 euro.
Più ingombrante di quella al bioetanolo, la stufa a pellet è sicuramente una buona soluzione per dire addio ai consumi elevatissimi e rispettare l'ambiente.
STUFE A LEGNA
A base circolare, quadrangolare, parallelepipeda (la scelta varia a seconda della grandezza dello spazio in cui vanno posizionate), le stufe a legna non necessitano di corrente elettrica e garantiscono anch'esse un notevole risparmio.
Addio alti consumi, addio continua manutenzione, ma soprattutto, utilizzando la legna diminuiscono disagi e fastidi più frequenti in altri impianti di riscaldamento; questo non significa che il loro posizionamento non richieda mani esperte, anzi, prima dell'acquisto è sempre consigliabile rivolgersi ad un professionista al fine di distribuire adeguatamente il calore.
L'alimentazione a legna consente di ottimizzare i tempi in cucina, specie la sera, quando al termine di una giornata lavorativa è meraviglioso rilassarsi, gustando una zuppa cotta sul fuoco vivo con i propri cari.
L'assessorato all'ambiente, a seguito del persistere di basse temperature ed in relazione alle previsioni meteo dei prossimi giorni, ha previsto la deroga per quanto concerne l'accensione degli impianti di riscaldamento fino al prossimo 8 maggio, autorizzando l'accensione degli impianti per un limite massimo di 7 ore giornaliere, nella fascia oraria dalle 5 alle 23.
Dalle 5 alle 23, per un massimo di 7 ore, è possibile riaccendere il riscaldamento viste le condizioni meteo previste anche per i prossimi giorni.
Parma, 19 aprile 2017
Tenuto conto delle attuali condizioni climatiche esterne, delle previsioni meteo dei prossimi giorni e delle possibili ripercussioni negative sulla salute delle fasce più deboli della cittadinanza, il Comune ha previsto, con ordinanza del Sindaco, la possibilità di riaccensione facoltativa degli impianti termici di riscaldamento da oggi, autorizzandone il funzionamento per un limite massimo di 7 ore giornaliere e nella fascia oraria dalle ore 5.00 alle ore 23, fino a nuove disposizioni.
La cittadinanza è invitata a limitare l'accensione nelle ore più fredde, ricordando l'obbligo di legge di non superare la temperatura di 18°C+2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e di 20°C +2°C di tolleranza per gli altri edifici.
Il Comune di Parma è compreso nella fascia climatica "E", per la quale il periodo normale di funzionamento degli impianti di riscaldamento è dal 15 ottobre al 15 aprile.
Al di fuori dei periodi di accensione previsti, in base alla normativa vigente, gli impianti termici possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche particolari come quelle attuali.
(Fonte: Comune di Parma)