Un investimento di oltre un milione e duecento mila euro, con i fondi del PNRR. Oggi l’inaugurazione del cantiere, con la fine dei lavori nella primavera 2025. In corso, la realizzazione della Centrale Operativa Territoriale a garanzia di continuità, accessibilità e integrazione delle cure
Più di 30 quintali di anolini solidali prodotti: la staffetta dei 2371 volontari si conclude. In vendita l’8 dicembre nelle piazze di Parme e Fidenza e nelle Conad
Consegnati i doni offerti da Fondazione Cariparma per i pazienti ricoverati nei reparti pediatrici del Maggiore con i rappresentanti delle Istituzioni
Per tutto il mese fontane, edifici e monumenti si illumineranno del colore simbolo della campagna. Dal 9 al 13 ottobre la prevenzione scende in piazza con i volontari LILT e i professionisti delle Aziende sanitarie.
Parma, 29 settembre 2017
Una campagna capillare, ricca di iniziative in città e in diverse località della provincia, per ricordare a tutte le donne l'importanza della prevenzione per contrastare il tumore al seno. Torna la campagna Nastro Rosa organizzata da LILT, Lega Italiana Lotta contro i Tumori, in collaborazione con Azienda Ospedaliero-Universitaria, Azienda USL e Comune di Parma, con il patrocinio di Università, Ordine dei Medici e Provincia di Parma. In apertura della campagna è prevista l'accensione di alcuni luoghi della città, come il padiglione di via Gramsci dell'Ospedale Maggiore, le fontane di Barriera Repubblica e strada Elevata e il polo sanitario Ausl di viale Basetti. Ma il rosa colorerà anche diversi monumenti ed edifici della provincia a: Bedonia, Borgo Val di Taro, Busseto, Calestano, Fidenza, Fontanellato, Mezzani, Noceto, Pontetaro e Varano Melegari.
In primo piano la sensibilizzazione
Dal 9 al 13 ottobre i professionisti della Breast Unit provinciale di Azienda Ospedaliero-Universitaria e di Azienda Usl saranno in piazza Cesare Battisti, all'inizio di Strada Cavour, a fianco dei volontari della LILT, per fornire a tutte le donne, anche quelle non coperte dalla fascia di screening, consulti gratuiti e informazioni relative al percorso senologico e all'autopalpazione. Un'iniziativa al servizio delle donne per rispondere a dubbi e domande.
Particolarmente significativo è inoltre il programma delle iniziative culturali, ricreative e di solidarietà. Si parte domenica 8 ottobre alle 14.30 con una camminata benefica a Varano Melegari e, sempre domenica 8 a Fidenza, si svolgerà il contest di volontariato "We need you". Doppio appuntamento con il teatro di Franca Tragni: sabato 14 ottobre, alle 21, al teatro comunale di Fontanellato, sarà presentato lo spettacolo "Di Donna", mentre sabato 21 ottobre alle 21, al teatro Tanzi di Felegara, andrà in scena "Disagiate per Amore". Infine sabato 28 ottobre a Parma, si svolgerà il premio letterario "Flaminio Musa" e sempre sabato 28 a Borgo Val di Taro si terrà la mostra fotografica organizzata dai ragazzi e i professori dall'Istituto Zappa –Fermi.
La Campagna ha l'obiettivo di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile sugli stili di vita correttamente sani da adottare e sui controlli di screening da effettuare.
E' confermato che la diagnosi precoce aumenti la possibilità di sconfiggere il tumore al seno. Per questo motivo, per le donne è importante aderire allo screening promosso dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato dall'AUSL. Ogni donna, residente e domiciliata a Parma e provincia, di età compresa tra i 45 e i 74 anni riceve un invito a sottoporsi a mammografia gratuita. Grazie all'impegno e alla collaborazione delle due Aziende sanitarie e di LILT le donne che aderiscono allo screening sono in aumento, il 58% delle invitate. Un risultato positivo, che si vuole migliorare: la campagna Nastro rosa è realizzata anche per questo.
L'esame mammografico e tutti gli eventuali approfondimenti diagnostici (come ad esempio visita, ecografia e Risonanza Magnetica) sono gratuiti. Le donne di età compresa tra i 45 e i 74 anni che non si sono presentate all'appuntamento proposto dall'Ausl, che non hanno ricevuto l'invito o, più semplicemente, che hanno bisogno di avere informazioni sul programma di screening, possono chiamare il numero 0521.393939 dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 12, il giovedì anche dalle 14 alle 17.
Il programma completo della campagna Nastro Rosa a Parma è disponibile sulla pagina Facebook della Lilt di Parma e sui siti: www.liltparma.it; www.ausl.pr.it; www.ao.pr.it
Allattare al seno, un'esperienza da conoscere, promuovere e sostenere. Nella settimana mondiale per l'allattamento al seno, incontri e iniziative a Parma e provincia organizzati da Ausl, Maggiore e volontariato per diffonderne la cultura e tutelare chi allatta.
Parma, 27 settembre 2017
Unico, inimitabile, specifico per il proprio bambino, con una composizione ideale per le sue esigenze nutritive e di sviluppo. E' il latte materno, un alimento importantissimo per il neonato: le sostanze di cui è ricco, attive dal punto di vista biologico, aiutano la digestione del lattante, rinforzano in maniera permanente il suo sistema immunitario, ne maturano il sistema nervoso e gli altri organi, favorendo una protezione durevole verso molte malattie.
Nella settimana mondiale per l'allattamento al seno, a Parma e provincia si vuole promuovere la diffusione della cultura sul latte materno fin dai primi giorni come bene comune, con iniziative organizzate dalle Aziende sanitarie e associazioni di volontariato, a partire da lunedì 2 ottobre.
Le iniziative intendono diffondere la cultura del latte materno in modo diretto con informazioni alle donne che hanno partorito, mediante incontri con le ostetriche e gli specialisti dell'Ostetricia del Maggiore e dei consultori familiari dell'Ausl. Sono previste alcune iniziative di sensibilizzazione pubblica, Flash mob, per invitare a scendere nelle piazze di Parma e provincia per allattare in compagnia e favorire l'incontro di neonati e nuovi genitori con ostetriche, medici ed esperti del volontariato. Un convegno su obesità in gravidanza sabato 7 ottobre -nell'ambito dell'evento Obesity week- offrirà un approfondimento specifico sugli aspetti di prevenzione del sovrappeso durante la dolce attesa, mentre, grazie alla collaborazione con l'Università di Parma, sono previste attività didattiche durante l'anno accademico per sviluppare le competenze specifiche nei corsi di laurea di chi si appresta a diventare professionista della salute.
Infine, è in programma anche una mostra-concorso fotografico per proporre una riflessione sull'emozione dell'allattamento.
Allattare al seno infatti contribuisce alla crescita nella relazione tra mamma e bambino e all'avvio della costruzione del benessere psicologico e dello sviluppo della stimolazione sensoriale, attraverso appagamento e gratificazione. L'allattamento al seno, inoltre, presenta numerosi vantaggi di salute per le donne, tra i quali la minore incidenza di carcinoma alla mammella, di neoplasia dell'ovaio e di osteoporosi durante la menopausa, associata a una maggiore facilità a tornare al peso pre-gravidanza per l'alto consumo energetico dovuto alla produzione del latte.
Le diverse iniziative proposte alla cittadinanza vogliono ripercorre il ventaglio dei benefici dell'allattamento come pratica che favorisce il benessere del bambino, della mamma, della nuova famiglia e della comunità intera.
Per tutte le donne che desiderano aderire ai Flash Mob "Allattiamo insieme" è sufficiente indossare una maglietta bianca e presentarsi con il proprio bimbo a uno degli appuntamenti. Alle iniziative, seguite dalla pagina Facebook di Futura con commenti e proposte di letture, oltre alle ostetriche e ai medici di Ospedale e Ausl, saranno presenti le volontarie delle associazioni che sostengono il progetto: Futura, Centro di aiuto alla vita, Colibrì, LiberaMente, Famiglia Più, CulturalMente e Compagnia in...stabile.
In occasione della settimana dell'allattamento al seno, l'immagine di un neonato attaccato al seno materno sarà proiettata sulla parete dell'Ospedale dei bambini Pietro Barilla di Parma, in via Abbeveratoia.
Tutti gli appuntamenti su: www.ao.pr.it www.ausl.pr.it Facebook Associazione Futura Parma
A Parma
• Convegno "Obesità in gravidanza. Prevenzione e cura" sabato 7 ottobre dalle 8.30 alle13.30 alla Sala Conferenze Assistenza Pubblica, via Gorizia, 2/A
• Flash mob "Allattiamo insieme" sabato 7 ottobre alle 15.30: ritrovo in Piazza Garibaldi, corteo fino all'Ospedale Vecchio in via D'Azeglio, presentazione della Sala del Baliatico e dell'esperienza del progetto "Ninna - oh", allattamento con merenda al Laboratorio Famiglia in Oltretorrente
• Infopoint all'Ospedale Maggiore: lunedì 2 e giovedì 5 ottobre, dalle 11 alle 13, al 2° piano Ostetricia e Ginecologia (pad. 13); martedì 3 ottobre, dalle 11 alle 13, nell'atrio Direzione generale (via Gramsci); mercoledì 4 e venerdì 6 ottobre, dalle 11 alle 13, nell'atrio dell'Ospedale dei bambini
• Mostra concorso di fotografie sull'allattamento al seno, Ospedale dei bambini, piano terra, con premiazione prevista sabato 14 ottobre alle ore 11, aperta al pubblico. Le foto esposte sono offerte da cittadine e cittadini che desiderano condividere la cultura dell'allattamento al seno. Ingresso libero, tutti i giorni da lunedì 2 a domenica 15 ottobre. Per chi volesse partecipare al concorso fotografico, la consegna delle foto è fissata per giovedì 28 settembre (istruzioni su: www.ao.pr.it)
• Attività didattica elettiva per studenti delle professioni sanitarie, anno accademico 2017-2018, corso con crediti formativi aperti al pubblico, docenti di Azienda Ausl e Ospedale, in collaborazione con l'Università degli studi di Parma
A Sorbolo
Sabato 30 settembre alle 10 Flash mob "Allattiamo insieme" in Piazza Libertà (fiera di ottobre)
Iniziative patrocinate dai Comuni di Parma, Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile.
A Fidenza
Sabato 7 ottobre alle 10 Flash mob "Allattiamo insieme" in Piazza Matteotti (mercato) e lettura teatrale "Legami di latte" a cura della compagnia "Teatro delle Almandine". In caso di pioggia il Flash mob sarà all'ex Macello. In collaborazione con i Comuni di Busseto, Fidenza, Salsomaggiore Terme, Soragna, Fontanellato, Fontevivo, Noceto, San Secondo P.se, Roccabianca, Sissa-Trecasali, Polesine-Zibello.
A Collecchio
Venerdì 6 ottobre alle 9.30 Flash mob "Allattiamo insieme" in Viale Saragat (mercato) e merenda al Parco Nevicati. Iniziativa patrocinata dai Comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo, Calestano, Corniglio, Lesignano de Bagni, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano e Tizzano Val Parma.
A Borgotaro
Mercoledì 4 ottobre alle 9 Flash mob "Allattiamo insieme" all'Asilo "La Tana" in Via Piave, 3 e corteo fino ai portici di Piazza Manara
A Fornovo
Martedì 3 ottobre alle 10 Flash mob "Allattiamo insieme" in Via XXIV Maggio (mercato). Iniziative patrocinate dai Comuni di Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgo Val di Taro, Compiano, Fornovo di Taro, Medesano, Pellegrino Parmense, Solignano, Terenzo, Tornolo, Valmozzola, Varano de Melegari e Varsi.
Al via due progetti di attività assistita con animali proposti dall'associazione "Impronte ...nell'anima" che coinvolgeranno la Riabilitazione e la Pediatria.
Parma, 20 settembre 2017
Obiettivo della pet therapy è quello di trasmettere benessere e autostima a chi entra in contatto con un animale, in un rapporto di conoscenza reciproca. Ed è questo l'intento dell'associazione "Impronte ...nell'anima" che ha proposto una serie di progetti in luoghi idonei dell'Ospedale Maggiore per fare incontrare gli animali ai pazienti, mettendoli in diretta relazione tra loro. "Gli animali ci insegnano il rispetto della natura – spiega la presidente dell'associazione Marta Viappiani – ma allo stesso tempo ripagano chi si prende cura di loro con un senso di benessere e di tranquillità interiore, così importante per chi è alle prese con trattamenti sanitari".
Giovedì 21 settembre l'appuntamento sarà al Giardino Riabilitativo del padiglione Barbieri dove i tre cani dell'associazione potranno prendere conoscenza dell'ambiente e del personale. E una volta fiutata l'aria, nel senso letterale del termine, saranno i protagonisti di 4 incontri a cadenza settimanale durante i quali si faranno accarezzare, coccolare e accudire dai pazienti del reparto di Medicina Riabilitativa, diretto dal dottor Rodolfo Brianti.
Il debutto del progetto di pet therapy all'Ospedale dei Bambini è avvenuto invece domenica scorsa quando l'asino Martino ha brucato l'erbetta del giardino della struttura pediatrica lasciandosi strigliare e cavalcare dai piccoli pazienti. "Martino, questo il nome dell'animale – ci spiega Marta Viappiani – è abituato a lavorare con i ragazzi e non si spaventa di fronte ad un movimento brusco. Per questo lo abbiamo scelto per il progetto con i pazienti più piccoli". Per chi non potrà scendere in giardino le volontarie dell'associazione porteranno una sagoma in legno, a grandezza naturale, al loro letto con un video documentario sull'attività dell'animale per coinvolgerli nel progetto anche dalla loro stanza. L'esperienza, anche in questo caso, prevede 4 incontri e si ripeterà ogni domenica fino all'8 ottobre, tempo permettendo.
"Questi progetti di pet therapy – conclude Viappiani - sono possibili grazie alla sensibilità dimostrata da tante persone e professionisti che offrono il loro impegno come volontari e dagli sponsor che li sostengono. Voglio ringraziarli tutti di cuore. E mi auguro siano sempre più numerosi perché gli animali possono insegnarci davvero tanto e possono aiutare a superare momenti di difficoltà, per grandi e piccini".
Azienda ospedaliero-universitaria di Parma
Cosa sono, come si prevengono e l'importanza della diagnosi precoce. Incontro di educazione sanitaria organizzato da Ausl, Comune di Collecchio e medicina di gruppo San Riccardo Pampuri.
Il melanoma e i principali tumori della pelle sono l'argomento al centro del prossimo incontro di educazione sanitaria organizzato dall'AUSL insieme al Comune di Collecchio e alla medicina di gruppo San Riccardo Pampuri.
Martedì 27 giugno a partire dalle 18 a spiegare cosa sono, come si prevengono e l'importanza della diagnosi precoce è Emilio Sani, dermatologo e medico di famiglia della medicina di gruppo San Riccardo Pampuri.
L'appuntamento, come di consueto, è alla sede dell'Assistenza Volontaria di via Fratelli Rosselli 1 a Collecchio.
Saranno presenti anche il sindaco Paolo Bianchi, il direttore del Distretto Sud-Est Stefano Lucertini, la responsabile del Dipartimento Cure Primarie del Distretto Sud-Est Monica Pini ed i medici della medicina di gruppo Pampuri.
L'ingresso è gratuito, la cittadinanza è invitata a partecipare.
(Fonte: Usl Parma)
Il Centro Sportivo Italiano consegna il ricavato del Memorial Barbieri alla struttura pediatrica del Maggiore.
Parma, 20 giugno 2017
Ventidue in campo, dodici squadre, una sfida lunga un mese: si tratta del Memorial Barbieri, un impegno agonistico organizzato dal Centro Sportivo Italiano che abbraccia da anni la solidarietà. E infatti è dal Memorial Barbieri che arrivano i 3.000 euro consegnati ieri mattina dal presidente della sezione provinciale del CSI, Florio Manghi, al direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Massimo Fabi, da destinare all'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla".
Con il direttore generale del Maggiore e i vertici del CSI (oltre a Manghi, il vice Claudio Bassi e il consigliere Donato Carlucci), erano presenti nell'atrio della struttura pediatrica i protagonisti della donazione: i famigliari di Piergiorgio Barbieri e uno degli ideatori del Memorial Barbieri, Michele Rastelli, che, con Giovanni Paini, ha coltivato il desiderio di mantenere vivo il ricordo di Piergiorgio attraverso un gesto di generosità rivolto agli altri. E così da sei anni portano in campo calciatori e dilettanti con l'unica regola del torneo legata al campanile: i giocatori devono essere originari del paese per cui indossano la maglia. Quella non cambia come non cambia l'impegno a devolvere il ricavato in beneficenza e, in particolare, all'Ospedale dei Bambini di Parma.
"Il Memorial Barbieri – spiega Rastelli - ha l'obiettivo di restituire al calcio il significato vero del gioco, carico di valori quali l'amicizia, la lealtà, il rispetto delle regole. Crediamo che non ci sia modo migliore per ricordare Piergiorgio donando la cifra raccolta, grazie anche ai tanti sponsor che ci hanno sostenuto, a favore di una struttura come l'Ospedale dei Bambini".
"L'iniziativa sostenuta dal CSI ha visto in campo squadre, atleti e sponsor – aggiunge Florio Manghi – a dimostrazione della grande forza aggregativa che hanno sia lo sport sia la solidarietà. E quando vanno insieme è sempre un bel momento di gioco".
"Questa donazione dimostra l'impegno, il senso civico e l'attenzione verso l'ospedale Maggiore da parte di tanti cittadini che voglio veramente ringraziare – ha concluso il direttore Massimo Fabi - perché queste iniziative confermano ancora una volta che l'Ospedale Maggiore è un bene di tutta la collettività".
(Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma)
Grazie a un gesto di generosità quattro pazienti senza speranza di trapianto ricevono un rene, Parma anello della rete. Tra queste, un paziente della nostra città che ha subito l'intervento nei primi giorni dell'anno e che nei prossimi giorni rientrerà a casa.
Parma, 12 gennaio 2017
Una catena di quattro coppie di persone, innescata da un donatore volontario detto "samaritano", passa dall'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma. Il risultato: quattro persone che non potevano ricevere un organo dal loro donatore famigliare, per motivi di incompatibilità, sono state trapiantate con successo. Tra queste, un paziente della nostra città che ha subito l'intervento nei primi giorni dell'anno e che nei prossimi giorni rientrerà a casa.
L'evento che ha reso possibile questo straordinaria catena è stato il gesto di estrema generosità di un cittadino della provincia di Vicenza che ha donato il suo rene in modo volontario. Da qui, sì è innescato il meccanismo complesso - definito cross over - che ha permesso di individuare quattro coppie, tra le presenti nel programma nazionale, con caratteristiche immunologiche tali da rendere possibile il trapianto, per ognuna, con un donatore diverso dal loro famigliare incompatibile. Il metodo è stato quello dello scambio delle coppie, innescato in questo caso grazie alla presenza di un primo donatore estraneo al gruppo.
Fatta la selezione delle coppie a livello nazionale, tutti gli accertamenti immunologici sulle nuove combinazioni donatore-ricevente sono stati eseguite presso il laboratorio di riferimento del Centro nazionale trapianti. Avuto il via libera immunologico, donatori e riceventi di quattro città italiane sono stati allertati e preparati per l'avvio della catena di interventi.
Il prelievo dal donatore volontario samaritano è avvenuto il 5 dicembre e già nella stessa giornata sono stati trapiantati i primi due riceventi della catena: un paziente di Pisa, che ha ricevuto l'organo del donatore volontario samaritano, e uno di Palermo che ha ricevuto l'organo del donatore di Pisa. Da Palermo, la catena è ripresa il giorno due gennaio per tornare a Pisa e permettere ad un altro paziente di ricevere il trapianto, già poche ore dopo. Il meccanismo è proseguito con il prelievo nel giorno successivo del donatore di Pisa che ha permesso a un altro organo di partire alla volta della nostra città. La catena si è conclusa con l'invio del rene messo a disposizione dal donatore di Parma, tornando all'area geografica che l'ha originata.
Il trapianto a Parma è avvenuto grazie all'intervento di Enzo Capocasale, della Clinica chirurgica generale con incarico di alta specializzazione per la chirurgia dei trapianti e Maurizio Iaria della Clinica chirurgica generale, nel comparto operatorio chirurgico dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma. Nello stesso comparto operatorio, ha avuto luogo il prelievo da donatore vivente eseguito da Raffaele Dalla Valle, responsabile della struttura semplice Chirurgia oncologica epato-bilio-pancreatica. La valutazione immunologica della coppia donatore-ricevente è stata effettuata nei mesi precedenti presso il laboratorio di Immunogenetica dell'Ospedale di Parma, riferimento regionale per il trapianto di rene, di cui è responsabile Paola Zanelli. La preparazione, la valutazione della idoneità della coppia donatore-ricevente della nostra città, la predisposizione degli aspetti organizzativi e clinici, oltre alla presa in carico del paziente trapiantato, sono stati realizzati dalla Nefrologia del Maggiore, grazie a Umberto Maggiore, responsabile struttura semplice trapianti rene-pancreas.
La logistica del delicato trasporto degli organi prelevati che ha coinvolto il nostro Ospedale e la nostra città è stata assicurata dalla Polizia stradale, sotto il comando di Eugenio Amorosa.
Tutta l'attività di trapianto si basa sul lavoro di équipe per una perfetta organizzazione degli aspetti sanitari e organizzativi, coordinata nella nostra regione dal Centro di riferimento trapianti, diretto da Gabriela Sangiorgi. In questa complessa circostanza, l'intero meccanismo di gestione degli spostamenti e dei tempi, la tutela dei pazienti e della loro salute sono stati possibili grazie alla rete di numerose professionalità di quattro città italiane che hanno lavorato in sintonia sotto il coordinamento del Centro nazionale trapianti, diretto da Sandro Nanni Costa.
"Lavorare all'interno di una catena e sentirsi parte della rete per una professionista come me – dichiara Paola Zanelli responsabile del laboratorio di Immunogenetica dell'Ospedale di Parma – è stata davvero una grande emozione". Questo evento è eccezionale in quanto il primo donatore volontario innesca una catena senza neppure sapere a chi andrà il suo organo", precisa Umberto Maggiore, responsabile struttura semplice trapianti della Nefrologia.
"Il rene donato a Parma – spiega da parte sua Raffaele Dalla Valle, della Clinica chirurgica generale – è stato prelevato con tecnica laparoscopica, per consentire il recupero rapido del paziente" e permettere il rispetto della tabella di marcia. "La fiducia nella rete dei professionisti che operano nelle altre città è fondamentale, perché nessuno di noi può verificare in modo personale e diretto le condizioni dei pazienti", approfondisce il chirurgo che ha preso parte al trapianto Maurizio Iaria della Clinica chirurgica generale.
"In questa occasione abbiamo dato l'esempio di come il sistema della rete funzioni", sottolinea infine il direttore generale dell'Ospedale di Parma Massimo Fabi.
(Fonte: Ausl Parma)
Tumore al seno: rivoluzione nelle cure con i farmaci biologici. Parma capofila del progetto no profit di immunoterpia. Al via una ricerca clinica coordinata dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, con l'obiettivo di stimolare il sistema immunitario contro le cellule tumorali. 21 centri coinvolti, di cui 3 Irccs, e 3.600.000 euro di finanziamento. La terapia è già partita su una prima paziente in cura.
Parma, 30 dicembre 2016
Ventuno centri oncologici italiani coinvolti e 3 milioni e 600mila euro di finanziamento complessivo: ha preso il via in questi giorni, con la somministrazione della terapia sulla prima paziente, una ricerca clinica interamente no-profit sul tumore al seno.
Lo studio, coordinato dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, riguarda una particolare forma di carcinoma mammario molto aggressiva denominato "HER2 -Positivo" e prevede l'uso di farmaci biologici in grado di aumentare le difese immunitarie del paziente per contrastare lo sviluppo e la crescita delle cellule tumorali.
«Sarà per certi versi una rivoluzione terapeutica. A differenza della chemioterapia standard - spiega il dottor Antonino Musolino, oncologo dell'Ospedale di Parma e coordinatore dello studio- la terapia biologica denominata "immunoterapia" ha l'obiettivo di stimolare il sistema immunitario della paziente contro le cellule tumorali in accrescimento. L'utilizzo – prosegue Musolino - di due anticorpi monoclonali denominati Pertuzumab e Trastuzumab, entrambi diretti contro lo stesso bersaglio tumorale, permette di richiamare all'interno del tessuto neoplastico alcune cellule del sistema immunitario denominate linfociti che sono in grado di uccidere in maniera selettiva le cellule malate preservando le cellule sane della paziente».
La ricerca, totalmente no profit, è stata interamente finanziata dal Goirc, Gruppo oncologico italiano di ricerca clinica, e vede coinvolti tutti i centri oncologici dell'Emilia-Romagna, tre Ircss, Candiolo (Torino) Reggio-Emilia e Meldola (Forli) e 9 centri oncologici del nord Italia. Nell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, la ricerca oltre all'Oncologia medica diretta da Francesco Leonardi, coinvolge le strutture di: Anatomia e istologia patologica di Enrico Maria Silini, di Ricerca e Innovazione, diretta da Caterina Caminiti e il Laboratorio di Immunopatologia Virale, che vede come responsabile Gabriele Missale.
Dal punto di vista clinico, il trial ImmunHER tratterà le pazienti affette da carcinoma mammario HER2-positivo con un trattamento pre-chirurgico che prevede la combinazione di chemioterapia e immunoterapia. Lo scopo è quello di ottenere la scomparsa clinica e istologica (remissione completa patologica) del tumore prima dell'intervento chirurgico al seno. Si prevedono tassi di remissione completa patologica superiori al 60%.
Il carcinoma alla mammella ha un incidenza pari a circa 130 casi per 100.000 abitanti ogni anno, a Parma i nuovi casi nel 2015 sono stati circa 450.
All'Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma sono attivi l'unità di Brest Unit e il Percorso diagnostico terapeutico del tumore della mammella, composti da un team di professionisti altamente specializzati, al servizio dei pazienti in tutte le fasi diagnostiche, terapeutiche e riabilitative, secondarie a una diagnosi di tumore al seno. Questo approccio multidisciplinare si basa sulla discussione e condivisione di tutti gli aspetti della salute della donna e si integra con il programma di screening mammografico, già attivo nella nostra provincia, e con il registro tumori di Parma.
Cos'è il Goirc
Il Gruppo Oncologico Italiano di Ricerca Clinica (GOIRC) si è costituito nel 1982 ad opera del professor Giorgio Cocconi, primario dell'Oncologia medica dell'Ospedale di Parma con la collaborazione di importanti oncologi italiani. Nella seconda metà degli anni '90 rappresentava la prima esperienza italiana di gruppo oncologico in cui confluivano le esperienze e le professionalità di numerose strutture oncologiche del Sistema sanitario.
Tra i principali obiettivi del Gruppo c'è quello di implementare la ricerca clinica, la multidisciplinarietà e l'eccellenza a favore dei pazienti oncologici. Attualmente aderiscono al GOIRC circa 32 centri di Oncologia Medica, diffusi nel territorio italiano.
(Fonte: Ausl Parma)