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Giovedì, 08 Giugno 2017 11:43

Festival del Pensiero Ribelle

Si avvicina a grandi passi il momento di una curiosa invasione che toccherà la placida terra parmense: arriveranno in tanti, con "pensieri ribelli", per raccontare il mondo contemporaneo nelle sue molteplici sfumature, dalla filosofia all'economia, dalla comunicazione alla storia, passando anche attraverso la musica.

E per tutti gli interessati l'appuntamento con la prima edizione del Festival del pensiero Ribelle è di quelli da segnare in agenda, è l'occasione per incontrare, in dialogo tra loro, personalità tanto diverse e spesso "fuori dal coro", talvolta discusse ma accomunate da un senso di indipendenza intellettuale che le rende, oggi, degli autentici corsari del pensiero.

Inaugurerà il Festival, alle 17 di venerdì 9 giugno a Sissa, il Lama Ven Alak Tsawa Tulku Rinpoche, nato nel 1971 da una famiglia di profughi tibetani fuggiti dalla loro terra a causa dell'invasione cinese. Racconterà la sua esperienza di esule e profugo, narrando storie e contraddizioni di una parte del mondo troppo spesso dimenticata.
Ferruccio Andolfi, già docente di Filosofia della storia all'Università di Parma e ora direttore de "La società degli individui" affronterà le radici della rivolta e della ribellione a partire dalle parole di Stirner e Marx.
Giuseppe Ambrosio e Corrado Claverini si confronteranno sui temi della filosofia e della strategia del consenso, sollevando il dibattito sulla cultura di massa.
Non mancherà l'appuntamento con Massimo Fini, giornalista, scrittore, drammaturgo, attore e attivista che ha fondato nel 2005 il movimento politico Movimento Zero, ispirato ai principi del comunitarismo, primitivismo, antimodernismo, decrescita e democrazia diretta.

Dopo il debutto di Sissa, aprirà il secondo giorno del festival, nel chiostro del Convento delle arti e delle lettere di Zibello, Diego Fusaro, che del "Pensare altrimenti" ha fatto una filosofia di vita.
Si proseguirà con Riccardo Manzotti, psicologo e filosofo che si è occupato nei suoi scritti della "mente cosciente" e che tratterà del rapporto tra il pensiero e la vita nel mondo occidentale.
Emanuele Severino, il filosofo che ha promosso un ritorno a una filosofia dell'Essere che escluda il non-essere e il divenire, approfondirà il concetto di "ribelle" attraverso l'etimo Bellum.
Marco Travaglio, giornalista e direttore de Il Fatto quotidiano, con Post-giornalismo affronterà il grande tema dell'informazione.
Toccherà poi ad Arturo Stalteri "musicare" le linee della ribellione con un excursus da Bach ai Rolling Stones.

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L'ultima giornata del Festival del Pensiero Ribelle inizierà con la relazione di Emanuele Leonardi, parmigiano, ricercatore presso l'Università di Coimbra, che presenterà il libro di J.W. Moore appena edito in Italia dal titolo "Antropocene o capitalocene?", termini che stanno entrando nel dibattito collettivo sull'economia, l'ecologia e la crisi planetaria.
Seguirà il secondo intervento di Diego Fusaro, che inviterà i giovani a "riprendersi" il futuro, analizzando i meccanismi che impediscono la diffusione delle idee al di fuori del "pensiero unico".

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Luca Grecchi e Alessandro Monchietto si ricollegheranno alla filosofia classica e al suo rapporto con il mondo odierno.
Il giornalista e filosofo Marcello Veneziani, che nei suoi scritti oscilla tra l'attualità e le tematiche esistenziali, si/ci interrogherà: "Il ribelle è figlio unico?".
Spetterà a Sara Montenegro, giovane studiosa carrarese, chiudere il Festival con un appuntamento fuori dagli schemi: non una conferenza ma un "Caffè filosofico", che prevede la partecipazione diretta dal pubblico, sul tema: Desiderio celato, passione e tabù: l'erotismo.

9-10-11 giugno 2017 Comune di Sissa Trecasali – Comune di polseine Zibello – Comune di Roccabianca

9 giugno, Comune di Sissa Trecasali, Parco delle Rimembranze di Sissa

ore 17.00 : Lama Ven Aska Rinpoche La pace come responsabile universale
ore 18.00 : FerruccioAndolfi Marx il rivoluzionario e Stirner il ribelle
ore 19.00 : Giuseppe Ambrosio Macchina e potere-strategie binarie del consenso nella cultura contemporanea
ore 21.00 : Massimo Fini La modernità di un antimoderno
ore 22.00: Corrado Claverini Per un nuovo Rinascimento: filosofia e interesse nazionale

10 giugno, Comune di Polesine Zibello, Chiostro del Convento delle arti e delle lettere di Zibello

ore 17.00 : Diego Fusaro Pensare altrimenti
ore 18.00 : Riccardo Manzotti Cogito interrotto. Cosa si è rotto tra pensiero e vita in occidente
ore 19 .00: Emanuele Severino Bellum
ore 21.00: Marco Travaglio Post-giornalismo
ore 22.00 : Arturo Stalteri Da Bach ai Rolling Stones: il fascino indiscreto della ribellione

11 giugno, Comune di Roccabianca, piazza Minozzi

ore 17.00: Emanuele Leonardi Antropocene o capitalocene? Scenari di ecologia-mondo nell'era della crisi planetaria
ore 17.45: Luca Grecchi Educazione classica: educazione conservatrice?
ore 18.30: Diego Fusaro Riprendiamoci il futuro
ore 19.30: Alessandro Monchietto Nulla di troppo. La metafisica greca del limite e gli orizzonti senza limiti del capitalismo
ore 21.00: Marcello Veneziani Il ribelle è figlio unico?
ore 22.00: Sara Montenegro Desiderio celato, passione e tabù: l'erotismo

 

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Contatti:
www.festivalpensieroribelle.it - evento Facebook

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I Carabinieri della Stazione di Roccabianca, in collaborazione con quelli di San Secondo Parmense, hanno eseguito la misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Parma, a seguito delle indagini coordinate dalla dott.sa Paola DAL MONTE della Procura di Parma, ponendo agli arresti domiciliari il giovane che la notte del 10 agosto 2016, in Viarolo (PR), aveva cagionato il sinistro stradale a seguito del quale era deceduto, il 17 agosto 2016, il diciottenne ZAROTTI Simone di San Secondo Parmense.

A seguito del drammatico evento, grazie ai rilievi del sinistro e ai successivi accertamenti svolti, si è proceduto, per la prima volta in Provincia di Parma, all'applicazione delle disposizioni che prevedono il reato di "Omicidio Stradale e Lesioni personali stradali gravissime" (articolo 589 bis e 590bis del codice penale introdotto con Legge 23 marzo 2016 nr. 41).

La nuova normativa prevede infatti un incrementato delle pene per coloro che, a causa di condotte illecite mentre si trovano alla guida di veicoli, provocano delle lesioni gravissime e/o il decesso altrui.

Nel caso specifico la notte del 10.08.2016, il giovane si è posto alla guida dell'autovettura di proprietà della madre di uno dei quattro trasportati, prelevando il mezzo all'insaputa della proprietaria, senza essere neanche in possesso della patente di guida per il veicolo risultando anche positivo ai test alcoolemici e tossicologici poi eseguiti.

L'ipotesi accusatoria sostenuta dal P.M. della Procura di Parma è stata pienamente accolta dal GIP del locale Tribunale che, in ragione della gravità dei fatti e di una possibile reiterazione del reato, ha applicato al giovane la misura cautelare degli arresti domiciliari.

A seguito degli eventi occorsi e delle aggravanti specifiche contestate l'arrestato rischia, in caso di condanna, una pena dai sette ai diciotto anni di reclusione e l'impossibilita di conseguire il titolo abilitativo alla guida per i prossimi trent'anni.

Nel contempo permangono gravissime le condizioni dell'altro giovane rimasto ferito nel sinistro stradale, che tutt'ora si trova sempre ricoverato in prognosi riservata presso il reparto di rianimazione dell'Ospedale Maggiore di Parma.

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Carabinieri Roccabianca: scattano le manette per tre giovani per furto in danno di strutture pubbliche e ricettazione. Un'indagine partita poco prima di Natale, quando municipio e scuola di Roccabianca erano stati devastati durante la notte.

Di Alexa Kuhne

Fidenza, 15 marzo 2016

Un'indagine lunga qualche mese, partita poco prima di Natale, quando municipio e scuola di Roccabianca erano stati devastati durante la notte.
Ieri i carabinieri hanno potuto arrestare tre giovani italiani, residenti a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, che erano soliti venire in trasferta nel parmense a scopo di furto.
Sono stati ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di tentato furto, furto aggravato e ricettazione.
L'indagine è iniziata lo scorso 9 dicembre a seguito dell'intervento dei militari della locale stazione dei carabinieri presso il municipio di Roccabianca e l'attigua scuola media per il dei furti e danneggiamenti commessi nelle due strutture.
La banda di malviventi aveva preso di mira la cassaforte dell'ufficio anagrafe. Dopo aver distrutto scrivanie e suppellettili nelle stanze del piano terra e del primo piano, ha trovato l'armadio blindato e ha tentato l'apertura con un flessibile, non riuscendovi.
I tre malviventi non soddisfatti del tentativo andato a male si sono spostati nell'attigua scuola media, devastandola. Hanno svuotato un estintore sul pavimento di un corridoio, danneggiato un distributore di bevande per asportarne il denaro contenuto.
Per identificare la banda è stata fondamentale la collaborazione della polizia municipale e della popolazione locale: sin da subito è stato possibile individuare l'auto, una fiat Punto, su cui viaggiavano i tre soggetti mentre le testimonianze raccolte, incrociate con le immagini delle telecamere dell'Unione Terre Verdiane e di altri privati, hanno permesso di risalire al numero di targa del veicolo e di cristallizzare le fattezze e gli indumenti degli autori dei fatti.
I successivi accertamenti hanno anche permesso di scoprire che i tre hanno prelevato da un bancomat di quel centro 600 euro utilizzando una carta rubata poche ore prima presso il municipio di San Martino del Lago, nel Cremonese.
I tre giovani di 30, 20 e 22 anni, erano già gravati da numerosi precedenti specifici per furti commessi in danno di abitazioni ed aziende.
Due di loro erano anche stati arrestati di recente, in flagranza di reato, dai carabinieri di Colorno poiché, sempre di notte, avevano commesso un furto all'interno di un centro di assistenza di persone con disabilità nel comune di Sorbolo.
Le ordinanze sono state eseguite dai militari della Compagnia di Fidenza con il supporto del personale della Compagnia di Casalmaggiore. Dopo le formalità di rito i tre arrestati sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni ai domiciliari in attesa dell'interrogatorio di garanzia.

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Lo spettacolo di musica e letture si terrà domenica 13 marzo all'Arena del Sole, organizzato dalle "Verdissime.com", col patrocinio di Provincia e Comune, per celebrare insieme la Giornata Internazionale della Donna, Verdi e Shakespeare. Ingresso ad offerta: il ricavato sarà devoluto all'associazione "A Piccoli passi" di Roccabianca.

Parma, 12 marzo 2016

Si intitola "Ah, Shakespeare, Shakespeare, il gran maestro dal cuore umano" lo spettacolo di musica e letture che si svolgerà domani, domenica 13 marzo alle ore 15,30 all'Arena del Sole di Roccabianca.
L'evento è organizzato dalle "Verdissime.com" con il patrocinio di Provincia di Parma e Comune di Roccabianca, sponsor Taro Plast, per celebrare insieme la Giornata Internazionale della Donna, Verdi e il grande drammaturgo inglese nel 400° anniversario della morte.
L'ingresso sarà ad offerta e il ricavato sarà devoluto all'associazione "A Piccoli passi" di Roccabianca.

Alla conferenza stampa di presentazione, che si è svolta nei giorni scorsi in Piazza della Pace, hanno preso parte: il Presidente della Provincia Filippo Fritelli, il Sindaco di Roccabianca Marco Antonioli, la Presidente delle Verdissime.com Luciana Dallari e Carla Pezzani di "A piccoli passi".

"Questa iniziativa ha molti meriti: propone Verdi, che è un elemento dell'identità del nostro territorio, insieme a un grande autore come Shakespeare, che è parte della cultura europea – ha spiegato il presidente della Provincia Filippo Fritelli - e allo stesso tempo ci fa riflettere su temi sempre attualissimi come la violenza sulle donne, ma anche sulla loro forza, e sulla necessità di promuovere una cultura del merito e delle pari opportunità, legandosi alla Giornata internazionale della Donna. "

Il Sindaco di Roccabianca Marco Antonioli ha ricordato le tradizioni culturali del suo Comune, a partire dai tanti eventi ospitati all'Arena del Sole e ha sottolineato l'aspetto benefico dell'iniziativa di domenica, che andrà a finanziare attività di volontariato a favore di donne, bambini e famiglie: "Questi sono investimenti per il futuro, tesi alla socializzazione e all'integrazione tra culture diverse: anche le donne straniere potranno trovarvi un punto d'appoggio. Saranno iniziative che si svilupperanno lungo tutto l'anno, una Giornata della Donna che dura ben più di un giorno" ha spiegato.

"Verdi ebbe sempre una forte predilezione per il celebre scrittore inglese, come dimostrano alcuni suoi capolavori dove la grande musica ed il teatro danno vita ad intensi racconti dominati da una vasta gamma di passioni e sentimenti – ha affermato la Presidente delle Verdissime.com Luciana Dallari – Per questo sono ancora attuali: nelle parole di Shakespeare e nelle note di Verdi, Macbeth ancora ci parla di ambizione e inadeguatezza, Otello di gelosia e femminicidio, Falstaff dell'uomo nato burlone."

A partire da Macbeth, che è uno dei primi capolavori, assolutamente innovativo sul piano drammaturgico-espressivo, fino alle ultime sue opere, i cui testi sono esaltati dalla esemplare scrittura del librettista Arrigo Boito, Shakespeare attraversa tutta la vita di Verdi anche con progetti pensati ma non portati a compimento come l'opera Re Lear.

Il cartellone di domani pomeriggio prevede quindi brani tratti dalle opere shakespeariane di Verdi: Macbeth, Otello e Falstaff, eseguiti dal Coro Renata Tebaldi diretto da Sebastiano Rolli, con due solisti il soprano Angela Angheleddu e il baritono Valentino Salvini.
In omaggio alla ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna verranno eseguiti anche il celebre brindisi della Traviata e la Vergine degli angeli dalla Forza del destino
Il programma prevede poi letture varie, sia di lettere di Verdi che di testi shakespeariani, a cura dell'attore Massimiliano Sozzi e in chiusura dello spettacolo, verrà recitato un dialogo di fantasia tra Giuseppe Verdi e Pietro Mascagni.

L'Associazione "A Piccoli Passi OdV"

E' nata nel 2012 a Roccabianca per offrire, nell'ambito di una struttura adeguatamente organizzata, interventi di solidarietà sociale. Promuove iniziative di volontariato a favore dei bambini e delle loro famiglie, in collaborazione con le istituzioni pubbliche e le altre realtà educative del paese (famiglia, scuola, oratorio) per offrire una gamma più completa di servizi e ottimizzare, attraverso azioni in rete, gli interventi a favore dei bambini.
Si prefigge l'obiettivo di favorire il benessere della famiglia supportando e sostenendo i genitori ed i bambini attraverso attività sia complementari alla scuola che ludico-ricreative di socializzazione e integrazione.
Tra le attività: Centro ricreativo-doposcuola per bambini da 6 a 11 anni; Baby parking per bambini da 3 a 5 anni; Centro estivo per bambini da 3 a 6 anni; Attività ludico/ricreative in collaborazione con l'oratorio parrocchiale, Bookcrossing in collaborazione con Informagiovani del Comune.

verdi shakespeare musica evento roccabianca

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I dati resi noti dalla Provincia. Le presenze degli stranieri crescono del 14,8% e rappresentano circa il 30% del totale. Nel Capoluogo le presenze aumentano del 7,1%, mentre nelle località Termali del 2,5%. Il Presidente della Provincia Fritelli: "Grande interesse per il nostro territorio, per il terzo anno di seguito."

Parma, 16 febbraio 2015

Sono buoni i dati del turismo per il 2015 nella provincia di Parma: 687.490 arrivi (con un +10,7% rispetto al 2014) e 1.675.342 presenze (+3,9%).
Sia gli arrivi che le presenze sono al livello più alto registrato dal 2008; in particolare, le presenze straniere sono cresciute del 14,8%, arrivando a 518.168 (il 30,95%) del totale, mentre la permanenza media passa dalle 2,6 alle 2,4 notti per cliente.
Il flusso dei turisti italiani, che fino al 2012 aveva subito delle rilevanti diminuzioni, presenta una sostanziale stabilità delle presenze rispetto al 2014 (-0,3%).

I turisti Cinesi si attestano al primo posto della graduatoria degli stranieri, superando le presenze dei Francesi e dei Tedeschi, che sono i mercati esteri tradizionalmente più interessati al nostro territorio; in particolare i Francesi fanno registrare una diminuzione del 13,3%.
Variazioni positive,invece, del 3,7% per gli USA e del 14% per il Regno Unito.

Esaminando le performance delle varie aree, il Capoluogo fa rilevare un buon aumento delle presenze (+7,1% rispetto al 2014), mentre si conferma il dato già registrato nel 2014 della ripresa delle località Termali, che nel 2015 incrementano le presenze del 2,5%.
Buona, con un +4,2%, la crescita delle presenze nell'area delle Città d'arte (Busseto, Colorno, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Roccabianca, San Secondo, Soragna, Zibello). La Montagna mostra invece una certa sofferenza nelle presenze, con un calo del 4% rispetto al 2014.

"Si conferma per il terzo anno consecutivo un buon risultato per il turismo parmense, e questa continuità ci indica che il nostro territorio si è agganciato in modo stabile a dei flussi turistici importanti – sottolinea il Presidente della Provincia Filippo Fritelli - I numeri positivi, in particolare del Capoluogo e del comparto Termale, testimoniano come ci sia da parte di diversi operatori turistici italiani e stranieri un interesse per Parma e il suo territorio, anche se non sempre le aumentate presenze generano ricadute importanti per tutti gli operatori economici."

Come l'anno scorso, e a differenza del periodo precedente, per il 2015 è il comparto alberghiero che evidenzia le migliori performance percentuali rispetto al 2014, +12,4% di arrivi, +6,2% di presenze.
L'extra-alberghiero registra, dopo vari anni di incremento, una diminuzione delle presenze di circa il 2%.

"I flussi turistici a livello mondiale stanno crescendo, e quindi il settore presenta notevoli opportunità per i nostri imprenditori – spiega il Delegato provinciale alla Statistica Maurizio Vescovi - La strategicità di questo comparto si conferma a maggior ragione in un periodo di crisi economica, perché nel turismo si può generare valore aggiunto mettendo a valore idee e progetti che, in vari casi, non necessitano di investimenti inarrivabili in un periodo difficile come questo."

I dati di dettaglio su www.statistica.parma.it 

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)

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Dall'11 al 13 febbraio il festival "Via Libera" farà tappa a Montechiarugolo, Traversetolo e Roccabianca. Ospite d'onore Tiberio Bentivoglio, imprenditore calabrese che ha detto "no" alla 'ndrangheta. Una tre giorni di incontri, spettacoli, reading per diffondere i valori di giustizia, con particolare attenzione alle nuove generazioni.

Parma, 6 febbraio 2016 

E' la parola "legalità" il filo conduttore da cui prende le mosse l'idea del Festival "Via Libera", un evento che si ispira al caso dell'inchiesta "Aemilia" che ha gettato preoccupanti ombre sul territorio emiliano e non solo.
Ed è proprio dal processo che ha chiamato alla sbarra oltre 200 imputati, e dal rischio di infiltrazioni mafiose, in provincia che i Comuni di Montechiarugolo, Traversetolo e Roccabianca, con la collaborazione di "Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", il patrocinio della Regione Emilia Romagna e il sostegno di Coop Alleanza 3.0, hanno deciso di promuovere "Via Libera – testimonianze, musiche e narrazioni per la legalità": una tre giorni di incontri, spettacoli, reading per diffondere i valori di giustizia, con particolare attenzione alle nuove generazioni.

Ma che cos'è "Via Libera"?
La risposta della società civile a quel mondo di corruzione e silenzio, il tentativo di porre le basi per sviluppare un presidio vigile di cittadinanza attiva e condivisione di momenti informativi.
Un festival itinerante che dall'11 al 13 febbraio attraverserà il parmense, grazie allo speciale contributo di Tiberio Bentivoglio, vittima di mafia che dal 1992 ha deciso di ribellarsi alla 'ndrangheta e dire "no" al pizzo, pagando pesanti conseguenze anche in termini economici.
Il festival si apre giovedì 11 febbraio a Montechiarugolo con l'aperitivo inaugurale organizzato al Circolo Arci La Ricreativa di Tortiano, dove alle 19.30 è in programma la presentazione del libro "Come un uomo" di Alberto Bertoli, intervistato dal giornalista Salvo Taranto. Nel libro Bertoli ripercorre la storia di famiglia, fatta di aneddoti e musica, in un chiaro omaggio al padre Pierangelo e alle sue canzoni.
La serata proseguirà con una cena conviviale realizzata con i prodotti di Libera Terra, sulle note delle canzoni di Pierangelo Bertoli, interpretate da Alberto. Il ricavato della cena - prenotazione obbligatoria - sarà devoluto al Comitato "Un seme per Enza e Tiberio Bentivoglio", per permettere alla coppia di aprire un nuovo negozio e riprendere così la propria attività lavorativa.
Il secondo appuntamento è venerdì 12, alle 21, alla Corte Agresti di Traversetolo, con lo spettacolo degli studenti dell'Istituto Mainetti, preparati dalla Scuola civica di teatro "Carmi". I ragazzi porteranno in scena un reading teatrale ispirato al libro "Colpito – La vera storia di Tiberio Bentivoglio", accompagnati dal musicista Rocco Rosignoli. Al reading sarà presente il protagonista del libro, con cui il pubblico potrà intrattenersi per scambiare opinioni e riflessioni.
Anche il programma di sabato 13 è interamente dedicato a Tiberio. Al mattino la vittima di mafia incontrerà gli studenti dell'Itis Galileo Galilei di San Secondo, in un appuntamento riservato alla scuola. Alle ore 21 Bentivoglio salirà invece sul palco del Teatro di Ragazzola di Roccabianca in una serata pubblica, di dialogo e testimonianza. L'imprenditore calabrese spiegherà, grazie all'intervista del giornalista Rai Luca Ponzi, cosa significa opporsi alla 'ndrangheta ed essere "vittima di mafia".
La chiusura ufficiale della manifestazione è invece lasciata alla musica e al concerto della folk band "Mé, Pék e Barba" che ha abbracciato la causa di Tiberio, portando sui palchi italiani la sua storia di legalità.
Gli spettacoli, tranne la cena, sono tutti a ingresso libero con offerta a favore di Libera - Comitato "Un seme per Enza e Tiberio Bentivoglio".

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Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Per "A cena di legalità" info e prenotazioni: tel. 0521 686467 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Presi di mira i commercianti dei piccoli centri della Bassa Parmense. A Roccabianca è stato bloccato un uomo di origini marocchine. Faceva parte di una banda di imbroglioni che cercavano di smerciare soldi falsi. I suoi complici sono in fuga...

Di A.K.

Roccabianca (PR) 28 gennaio 2016

I tre extracomunitari avevano preso di mira i commercianti dei piccoli centri della Bassa.
Convinti di riuscire a smerciare con maggiore facilità pezzi da cento euro falsi nei paesi del Parmense, si aggiravano a bordo di un'auto rubata in provincia di Pavia.
La truffa non è riuscita del tutto e dei tre stranieri ne è stato bloccato uno, dopo un pomeriggio di ricerche, dai carabinieri della Stazione di Roccabianca e dalla polizia municipale del Corpo unico delle Terre verdiane, grazie alla collaborazione di numerosi cittadini insospettiti.
Martedì pomeriggio, a Ragazzola, il sistema di telecamere dell'Unione Terre Verdiane aveva immortalato il passaggio di una Hyundai rubata alcuni giorni addietro.
I controlli scattati subito dopo la segnalazione hanno permesso alla locale stazione carabinieri di accertare che due persone sospette, scese dall'auto rubata, avevano cercato di spendere delle banconote da 100 euro, false, a commercianti del posto.
I carabinieri di Roccabianca hanno allora individuato uno dei due malviventi mentre scappava, a piedi, nei campi circostanti il paese. La fuga e le conseguenti ricerche sono durate diverse ore mentre gli altri due complici sono riusciti ad allontanarsi con il veicolo rubato.
I rinforzi giunti dalle limitrofe stazioni carabinieri di San Secondo, Busseto, Fontanellato e Sissa Trecasali, gli agenti della polizia municipale ed il contributo della popolazione della zona hanno permesso di rintracciare, dopo circa tre ore, il fuggiasco mentre tentava di prendere un autobus per allontanarsi dalla zona.
Appena acciuffato l'uomo, privo di documenti, ha riferito di essere di origine marocchina e di dimorare in provincia di Milano.
Dopo l'identificazione ed il fotosegnalamento lo straniero è stato quindi denunciato per spendita di denaro falso e ricettazione di auto rubata in concorso con altri soggetti.
L'operazione conclusa ieri ha permesso di evitare lo smercio di banconote false (una di queste è stata sequestrata) dimostrando ancora una volta l'efficacia della collaborazione sul territorio tra le forze

Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 25 Agosto 2015 16:26

Roccabianca celebra il "suo" Voltini

All'artista è dedicata la mostra pittorica e documentaria "Radici. Il pittore, il cittadino di Roccabianca", che verrà inaugurata sabato 29 agosto alle ore 18 nel castello rossiano. L'iniziativa è stata presentata al Parma Point da Antonioli, Bellini, Dall'Acqua, Scaltriti.

Parma, 24 agosto 2015 – Verrà inaugurata sabato 29 agosto alle ore 18 nel castello di Roccabianca la mostra pittorica e documentaria "Radici. Il pittore, il cittadino di Roccabianca" che il suo paese natale dedica a Giovanni Voltini, pittore e scenografo nato nel 1875 e scomparso nel 1964.
L'esposizione, curata da Marzio Dall'Acqua, è organizzata dall'Associazione Castello Eventi con il contributo del Comune di Roccabianca ed il patrocinio della Provincia di Parma, dell'Archivio di Stato di Parma e dalla Accademia delle Belle Arti di Parma e da Culatello & jazz di Roccabianca.

In mostra 40 opere ad olio, a pastello, ritratti, autoritratti e paesaggi, disegni e documenti sulla Roccabianca dal XIX al XX secolo. La mostra è visitabile a ingresso libero, fino al 1° novembre, sabato e domenica negli orari di apertura del Castello: sabato: 15–18, domenica e festivi: 10–11 / 15–18.
Per visite su appuntamento occorre telefonare al n. 0521-374065.

"La presenza della Provincia celebra l'impegno sociale e l'intelligenza di quei nostri concittadini che come Voltini nel tempo hanno lasciato una traccia importante di sé e sono un esempio per gli altri - ha dichiarato il Vice presidente della Provincia di Parma Gianni Guido Bellini.

"L'amministrazione comunale di Roccabianca ha colto con favore questa opportunità promossa dalla famiglia Voltini, e grazie alla proficua collaborazione tra pubblico e privati, oggi ci consente di proporre una mostra che oltre a celebrare il talento artistico di un pittore che ha saputo farsi apprezzare sia in Italia che all'estero, ci fa riscoprire le vicende umane di un figlio della Bassa, con il suo spiccato senso civico sorretto da ideali di giustizia e di solidarietà umana" ha affermato il Sindaco di Roccabianca Marco Antonioli.

"Voltini era un grande artista, uno dei maestri del '900 finora ignorato e recuperarlo è un'operazione di grande respiro – ha spiegato il curatore Marzio Dall'Acqua – Auspichiamo che questa mostra sia la prima; la prossima esposizione dovrebbe essere dedicata a Voltini scenografo e coinvolgere un istituto di Parma e quindi, nel 2017, una grande antologica che documenti e presenti con rigore sistematico i risultati ottenuti in questi anni e dia la certezza dei punti definitivi raggiunti, sempre coinvolgendo il Comune di Roccabianca".

LA MOSTRA
La mostra che Roccabianca dedica a Giovanni Voltini, pittore e scenografo, non solo permette di ampliare ed approfondire la conoscenza di un artista poco conosciuto, ma senz'altro tra i più importanti nel panorama dell'arte parmigiana e parmense del secolo scorso, ma di riscoprire anche parte della storia di Roccabianca di quegli anni.

Filo conduttore il Voltini cittadino di Roccabianca, che amò, dipinse, e contribuì anche a trasformarla e renderla democratica, partecipando come assessore alle giunte dal 1914 al 1922 e, dopo il fascismo, che lo schedò come "sovversivo", dal 1946 al 1956.

Gli impegni civile, umanitario, artistico e culturale contribuirono a mutare il volto di Roccabianca, a renderlo più moderno, più coeso socialmente e riconoscente nei confronti sia dei caduti della prima guerra mondiale che di quelli della lotta partigiana, poiché il pittore collaborò a realizzarne i monumenti celebrativi.

Voltini ha studiato a Napoli, dal 1897 al 1901, per cui è stato definito "il più settentrionale dei pittori meridionali", che allora era uno dei centri internazionali del rinnovamento artistico, allievo di Michele Cammarano, acquisendo all'inizio il linguaggio di questa scuola.
Ha poi fatto esperienza in America Latina, anche come scenografo che collaborava con Giuseppe Carmignani, e quindi in Spagna e a Parigi, durante un soggiorno nel 1911/12, elaborando quindi un suo linguaggio personale che costruisce le forme con la luce, in una sottile e delicata poesia emotiva, per cui le immagini sono come sospese nell'incanto della natura.

Politicamente fu repubblicano all'inizio del secolo e ritornato a Roccabianca, dove rapidamente ritrovò appunto le sue radici fu molto vicino alle esperienze delle cooperative di Giovanni Faraboli e alla posizione riformista e non rivoluzionaria di quel movimento, condivisa dal circondario di Fidenza, allora Borgo San Donnino.

Questa mostra è la prima realizzazione di un progetto, che a ricordo di Voltini, poco dopo il cinquantesimo anniversario della sua morte, ripropone in modi e forme diverse l'opera e la vicenda umana dell'artista, puntualizzando i suoi rapporti con Roccabianca sia per scoprire come la bellezza della natura e dei luoghi, sia i suoi monumenti sono diventati fonte di ispirazione pittorica, sia per tessere il filo di rapporti e relazioni di cui non esistono da tempo più testimoni, sia per la partecipazione civile che lo vide protagonista come cittadino, come uomo inserito nella vita collettiva, con la propria terra e la propria gente. Pittore e cittadino dunque: basterebbe la scoperta dei ritratti del medico Cavalli e di sua moglie, fino ad ora inediti, per aprire una porta sul passato del maestro ma anche del paese stesso di Roccabianca.

Hanno collaborato alle ricerche per questa mostra i nipoti Luigi e Gianluca Voltini, il progetto e l'allestimento sono di Marco e Matteo Scaltriti, la Grafica di Alberto Nodolini, le cornici di Luciano Ripasarti, il video in mostra di Gianluca Voltini e Filippo Magnani; per il catalogo: il progetto editoriale e i testi di Marzio Dall'Acqua, la grafica di Alberto Nodolini, le fotografie di Mauro Davoli, la stampa di Stamperia scrl, Parma.

Un suggestivo viaggio nella storia, quello fra le rocche e i castelli della Bassa parmense.

di Sara Bondani - Parma 05 novembre 2014 --

Iniziamo dai luoghi del "Culatello di Zibello DOP" e, come prima puntata, i paesi che ospitano il circuito del "November Porc". Non si può comunque, non partire con un cenno sulla seconda, per importanza dopo il palazzo Ducale di Parma e prima del Casino dei Boschi di Sala Baganza, residenza ducale, la Reggia di Colorno.

Sontuosa e monumentale residenza dei Farnese, dei Borbone e di Maria Luigia d'Austria, fonde la bellezza dei cortili interni con la ricchezza delle sale affrescate e stupisce il visitatore con i giochi d'acqua dello splendido giardino alla francese; il Castello di Roccabianca, fatto edificare a metà del XV secolo da Pier Maria Rossi per l'amata Bianca Pellegrini - da cui trae il nome - imponente e al tempo stesso elegante, custodisce al suo interno numerosi dipinti di pregio; la Rocca dei Rossi di San Secondo, fatta erigere da Pier Maria Rossi nel 1450-1460 con la struttura del fortilizio, è in pratica il punto d'incontro di tutte le strade di accesso al paese. Accresciuta e restaurata nel corso del Cinquecento, la massiccia residenza nobiliare celebra nei grandiosi affreschi dell'interno le gesta e la potenza del casato dei Rossi; la Rocca di Sissa, imponente rocca difensiva fu fatta erigere dalla potente famiglia Terzi, che un tempo dominava sul piccolo paese, sul luogo di una preesistente torre quadrangolare, eretta ai tempi del Capitolo. La Rocca conobbe un periodo di grande potenza sotto il dominio di Ottobono Terzi, gran capitano di Gian Galeazzo Visconti che comportò innumerevoli e sanguinosi attacchi specialmente da parte dei Rossi di San Secondo.

Zibello porticato rid cibus

Zibello - La vera e propria storia ha inizio nel Medioevo, per tutta la durata del quale esso rimase legato a Cremona. Nel 1249 Zibello passò, insieme ad altre terre e castelli, tra i quali anche Busseto e Polesine, al marchese Uberto Pallavicino il Grande che ne fu investito da Federico II Imperatore. Da allora, salvo alcuni periodi, i marchesi Pallavicino vi dominarono incontrastati.
Sulla sponda destra del Grande Fiume, fra le città di Parma, Piacenza e Cremona, è famoso per essere la patria, del re dei salumi: il Culatello.
Però pochi sanno che questa è l'unica zona al mondo dove, dal maiale, viene tratta la maggior varietà di salumi, le cosiddette "immagliature" prima di macinare la carne residua e le rifilature per ottenere, il salame. Una fama che deve la sua fortuna ai freddi inverni umidi e nebbiosi e alle estati assolate ed afose.

Sissa - La Rocca -

Sissa - Lungo un millenario tracciato storico il territorio ha conosciuto momenti di fama, di distruzione, di abbandono e di intensa vita civile, politica e culturale. I Terzi, i Simonetta, i Rangoni, famiglie dominanti in un lungo arco di tempo, si sono avvicendati nel possesso di un feudo non secondario nel quadro generale delle dispute militari e legali che hanno caratterizzato le lotte di predominio nel parmense dal Quattrocento all'Ottocento.
Tanto c'è da vedere nel territorio del Comune di Sissa: dalla Rocca dei Terzi a Corte Sala, dalla Villa Simonetta nella frazione di Torricella all'importante area rivierasca detta "Boschi di Maria Luigia" che sorge poco distante dal centro abitato di Coltaro, al mitico "ponte del diavolo" di Gramignazzo che nemmeno un bombardamento alleato durante il secondo conflitto mondiale è riuscito ad abbattere. Nella frazione di Torricella si può trovare forse il più importante porto nautico della Provincia di Parma.

Antica Corte Pallavicina - Polesine Parmense
Polesine Parmense - Il Paese della Bassa che più lega le origini a quelle del fiume Po, è l'unico infatti, il cui nome deriva proprio da quello del Grande Fiume.Il nome deriva dal fatto che il borgo anticamente sorgeva su un polesine, vale a dire una piccola isola del Po che, trascinata dalla corrente, arrivò ad espandersi e a congiungersi poi con la riva. A testimonianza della storia il ritrovamento, di reperti all'interno del Po di questo centro sommerso e ormai completamente corroso dalle acque.

Precise documentazioni storiche affermano, in particolare, che due chiese in secoli diversi, furono corrose e demolite dal Po; nel fiume è finito pure l'antico castello di cui alcuni resti di un merlo sono oggi esposti nei pressi della sede municipale.
Soggetto al potere temporale del Vescovo di Cremona, attorno alla metà dell'anno mille, divenne feudo dei Pallavicino sino al 1731, dei quali rimane la residenza,Il Palazzo delle Due Torri, monumento più importante del paese. Passò poi sotto il ducato dei Farnese, mantenendo a lungo una notevole importanza come porto commerciale fluviale e centro agricolo.
Il porticciolo di Polesine è un comodo approdo per i turisti che navigando sul Po e possono visitare le "Terre Verdiane" gustando i sapori tipici della zona.
Per un turismo slow e sostenibile si può inoltre utilizzare la pista ciclabile, di oltre 50 chilometri, che unisce Mezzani a Polesine Parmense, passando per Zibello, Roccabianca, Sissa, Colorno o l' area verde adiacente al fiume Po, opportunamente recintata e organizzata con percorso.
Curiosità - Nella parte superiore dello stemma comunale è rappresentato il Po nelle vesti di un vecchio Re che versa la sua brocca dalla quale sgorga l'acqua che dà origine al fiume.
Polesine è sempre stata una delle mete preferite di Giovannino Guareschi, il grande scrittore che di fronte alla grandiosa varietà di paesaggi e di sfumature create dall'ambiente fluviale era solito dire: "si sta meglio qui, su questa riva". Ed è sempre a Polesine che Guareschi, di fronte alle memorabili battaglie tra il parroco don Davighi e il Sindaco Carini, trovò l'ispirazione per dar vita ai celebri personaggi di Peppone e Don Camillo.

Castello di Roccabianca

Roccabianca - Non è da sempre che Roccabianca porta questo nome.
Pare che il primo nucleo abitativo del centro sia da rintracciare nel vicino villaggio di Rezinoldo o Arzenoldo, e che troviamo nominato per la prima volta in un diploma di Federico Barbarossa, come facente parte del feudo di Oberto Pallavicino. Nella contesa tra i Pallavicino, della marca bussetana e i Rossi, conti di San Secondo, che si protrae lungo tutto l'arco del XIV e del XV secolo, i primi si appropriano di Zibello e Rezinoldo, che nel 1417 viene bruciato. Nel 1449, però Francesco Sforza conferma solennemente la proprietà dei Rossi sulle terre contese. E' a questo punto che entra in scena Roccabianca: Pier Maria Rossi, infatti attorno alla metà del secolo, fa erigere un castello nei pressi di Rezinoldo, a difesa delle terre che possiede presso il Po. Secondo alcuni il suo nome deriverebbe da quello di Bianca Pellegrini, per la quale il Rossi, suo amante, avrebbe in realtà fatto costruire il castello.
Francesco Luigi Campari, il maggiore storico del paese di Roccabianca, invece, sostiene che il nome della rocca deriva dal fatto che essa fosse interamente intonacata di bianco e a questo proposito cita cenni storici.

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Per maggiori informazioni sulla manifestazione "November Porc".

Per scoprire altri luoghi della nostra meravigliosa Italia: Italian Tourism Expo

In Mezzo al PO - località Sacca di Colorno - ottobre 2013

Pubblicato in Ambiente Emilia

Po, rocche e castelli della "bassa parmense" attendono migliaia di "gastronauti" da tutt'Italia per celebrare il sacrificio del maiale.

di Virgilio - Parma 19 ottobre 2014 --
Il maiale, questo splendido animale, che per secoli, ha costituito il principale sostentamento alimentare familiare regalando una preziosa dispensa proteica alle popolazioni padane verrà celebrato nella cornice rustica di Sissa e di altri villaggi concorrenti al circuito gastronomico del "november porc".
A partire dal prossimo 8 novembre, avvolti nell'atmosfera tipica dei luoghi rivieraschi del Po così cari a Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi, si potranno assaporare e apprezzare i sapori e i profumi frutto di quel fastidioso, per molti, evento atmosferico ma miracoloso e indispensabile "ingrediente" del principe dei salumi, il Culatello di Zibello DOP, quale è appunto la "nebbia".


Ma la "nebbia" è anche elemento decorativo inscindibile e distintivo dalla "bassa". Le atmosfere ovattate da questo fenomeno rendono il paesaggio incantato e surreale, sempre uguale a sé stesso come lo vedevano e vivevano i due grandi artisti "Verdi" e "Guareschi".
Il Po che scorre e accoglie gli affluenti, il Taro, il Parma e l'Enza è il denominatore comune, la madre natura, di una terra in continuo rapporto, tra amore e odio, con le sue acque che esondando fertilizzano ma anche distruggono, che erano barriera naturale alle "invasioni straniere" ma anche risorsa idrica inesauribile per le coltivazioni e generatore di quella umidità che, insieme alla nebbia determina la conservazione e stagionatura del prelibatissimo "Culatello" e della pregevole e antichissima "Spalla Cruda di Palasone".

Tutto questo si potrà rivivere nei giorni dedicati alle celebrazioni dell'arte della "maialatura", quel rito che, grazie all'arte maestra dei macellini, trasforma il "sacrificio" del maiale in un dono alla sopravvivenza delle nostre popolazioni.
Ed è per questa ragione che da sempre, il momento della macellazione del maiale è sempre stato un momento di festa della "famiglia coltivatrice", un momento di collettività dove tutti, bambini compresi, erano coinvolti ad assistere i macellino e con loro si festeggiava la fine del lavoro di approvvigionamento della dispensa familiare, utile a superare il rigido inverno padano.
Ecco perché, 20 anni fa, si è riproposto di celebrare questo antico rito "laico" in "piazza"; luogo deputato alla socialità e alla comunione delle persone. Una festa per ricordare le proprie origini e un'occasione per vivere la famiglia e gli amici come un tempo. Il piacere di alimentarsi e di stare insieme.
Da Sissa era iniziata l'era delle celebrazioni poi proseguita nell'ambito del "November Porc" acquisendo altri tre punti di incontro e di offerta di originale convivialità: Polesine, Zibello e infine Roccabianca. Un mese quello di novembre dedicato, oggi come ieri, al maiale ma anche ai piaceri della tavola come luogo di riunione di conviviale familiarità.

Gli Appuntamenti November Porc 2014:
SISSA: 8 e 9 novembre
POLESINE parmense: 15 e 16 novembre
ZIBELLO: 22 e 23 novembre
ROCCABIANCA: 29 e 30 novembre

(per informazioni: November Porc

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