Visualizza articoli per tag: Consorzio di Bonifiche Parmense

Tutto il personale tecnico impegnato anche nella notte per governare una situazione molto problematica di precipitazioni che in alcune zone non si verificava dai 100 ai 500 anni -

Parma, 14 novembre 2014 –

50 impianti idrovori a pieno regime e dieci pompe mobili azionate con l'ausilio dei trattori posizionati nelle zone nevralgiche della pianura della provincia di Parma sono stati attivati in sole 24 ore dal Consorzio di Bonifica Parmense che ha sollevato oltre 70 milioni di metri cubi di acqua per ovviare ad un fenomeno di precipitazione violento che in alcune zone non si verificava in un intervallo di tempo che va dai 100 ai 500 anni.

I 50 tecnici del Consorzio, in servizio costante anche durante la notte, hanno cercato di governare non senza difficoltà, attraverso l'utilizzo degli impianti dislocati sul comprensorio, una situazione molto problematica verificatasi durante la fase di emergenza e allerta. Le condizioni del terreno infatti non hanno consentito un assorbimento immediato delle piogge cadute nelle ultime ore proprio perché la terra era già ampiamente satura delle acque cadute nei giorni precedenti. La quantità di pioggia inusuale si è così velocemente accumulata in un brevissimo lasso di tempo nei canali di bonifica che contemporaneamente erano già in fase di rigurgito come conseguenza diretta delle piene dei torrenti provenienti dall'Appennino e in parte dal Po.

Il Consorzio di Bonifica sta tutt'ora svolgendo l'attività di rilascio delle acque canalizzate e tutto il personale è in fase di allerta in vista di possibili ulteriori precipitazioni. Restano sorvegliate attraverso il telecontrollo e a vista tutti gli impianti messi in funzione (ricordiamo che nella notte tra mercoledì e giovedì sono caduti sulla pianura parmense in media 85 mm d'acqua con punte di 120 mm a Fontevivo e 105 a Noceto). In base alle differenti necessità riscontrate nelle zone della Bassa in cui si sono verificati anche alcuni straripamenti e allagamenti conseguenti ad una massa di acqua incontenibile anche con tutta la rete attivata sono stati distribuiti migliaia di sacchetti di sabbia, con cui è stata, fra l'altro, tamponata una falla sull'argine sinistro del canale Gaiffa a sud di San Secondo. Sempre in zona è stato sovralzato l'argine destro della Dugara Casalora a Ravadese a difesa dell'impianto fotovoltaico presente. Anche un importante opificio a Coltaro è stato salvato dall'allagamento in tempo utile.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio della Bonifica Parmense)

Il Consorzio della Bonifica Parmense presenta a Roma i risultati dei propri modelli di prevenzione e intervento. I progetti "Difesa Attiva Appenino" e "SOS Bonifica" riscuotono il plauso del ministro Galletti -

Parma, 11 novembre 2014 –

"Presa di coscienza del rischio idrogeologico e stop al consumo di suolo": con questi due imperativi si sono riuniti oggi a Roma gli Stati generali nazionali contro il dissesto idrogeologico che sta creando danni gravissimi in molte zone del paese.
A margine dell'iniziativa "Fuori dal fango", coordinata alla Camera dei Deputati dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Delrio, dal Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Galletti e dal Capo Dipartimento della Protezione civile Nazionale Gabrielli, i vertici del Consorzio della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi e Meuccio Berselli hanno incontrato il Capo della Struttura di Missione Contro il Dissesto Erasmo D'Angelis per presentare i due modelli di intervento, Difesa Attiva Appennino e SOS Bonifica, già attuati con risultati tangibili proprio nella provincia di Parma.

I due progetti di salvaguardia ambientale montana "made in Parma", che mirano ad intervenire in tempi più rapidi, sveltendo le molteplici fasi burocratiche, hanno riscosso l'interesse del ministro Galletti che ha rinnovato l'impegno del suo dicastero su tutte le attività per un corretto uso del suolo.

La Struttura di Missione del Governo ha confermato la stretta collaborazione con gli enti di tutela ambientale e soprattutto con i Consorzi di bonifica attraverso un accurato e costante monitoraggio comune delle numerose criticità del territorio appenninico. Fino ad oggi i cantieri aperti dalla Struttura di Missione sono 300 su 1500 programmati per un investimento complessivo che arriverà a 5-6 miliardi di euro in 6-7 anni nelle zone più fragili.

L'incontro, che ha unito in un unica prospettiva gli enti che hanno la medesima vocazione alla difesa del suolo, insieme al ciclo di pianificazione delle opere di difesa 2015-2020 (con il contributo rilevante dei fondi europei per lo sviluppo di coesione) rappresenta un passo decisivo verso la creazione di un unico coordinamento di prevenzione suddiviso solo per le diverse competenze.

(Fonte: Ufficio stampa Consorzio della Bonifica Parmense)

Conclusi gli interventi di emergenza in provincia il Consorzio si attiva anche in città nel comprensorio su cui non ha competenza. Spinazzi,"Serve subito un unico coordinamento per la prevenzione, non solo per l'emergenza" -

Parma, 16 ottobre 2014 –

Per fare fronte alla drammatica situazione che si è creata nella zona colpita dall'alluvione in città il Consorzio della Bonifica Parmense ha provveduto a rendere operative in mattinata due pompe idrovore, due gruppi elettrogeni e due escavatori per aspirare l'acqua, il fango e i detriti dalle case dei residenti e dall'ospedale Piccole Figlie.

Il Consorzio, non avendo in quel territorio specifico alcuna competenza di governo dei flussi delle acque, né tantomeno della manutenzione degli argini e dell'alveo del torrente Baganza, non aveva titolo e possibilità in passato di eseguire lavori in quei tratti per la messa in sicurezza collettiva.
Nell'ottica emergenziale della piena sussidiarietà e soprattutto per doverosa solidarietà a chi ha subito ingenti danni l'ente si è messo a servizio dei residenti e della utilità pubblica impiegando sul posto numerosi tecnici e operai già al lavoro dall'alba di oggi.

20141016 111653rid

I mezzi trasportati in città nella zona colpita e nell'ospedale Piccole Figlie nei giorni scorsi erano in piena attività in tutti i punti nevralgici della nostra provincia dove il Consorzio della Bonifica Parmense ha continuato le operazioni di drenaggio delle acque e mitigazione dei fenomeni alluvionali.
Nel complesso la Bonifica Parmense durante l'emergenza ha pompato ben 800 milioni di litri in poche ore e questo ha garantito che gran parte del capoluogo e la Bassa fossero salvaguardati in tempo utile e che i danni non fossero di dimensioni più ampie.

"Il Consorzio – ha commentato il direttore Meuccio Berselli – appena è sceso il livello di pericolo nelle zone dove aveva il compito preciso e l'obbligo di intervenire in un'altra parte della città e in provincia ha portato uomini e mezzi nella zona colpita dove era opportuno correre in soccorso della popolazione. Continueremo fino ad emergenza conclusa".
Il presidente della Bonifica Luigi Spinazzi ha sottolineato: "Chiedo a gran voce un coordinamento tra gli enti. La Bonifica ha più volte posto l'attenzione sulla necessità di realizzare tutte le casse di espansione e non è possibile che i fondi siano anch'essi impantanati in intoppi burocratici. Tutta la mia vicinanza ai residenti e a questi straordinari volontari impegnati a ricucire questa grave ferita tutt'ora aperta visto che il rischio permane fino a che le opere non saranno costruite".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio della Bonifica Parmense)

Nella notte tutto il personale attivo negli impianti di Travacone, Foce Naviglio e Abbeveratoia. Il buon funzionamento della nuova cassa d'espansione Naviglio ha scongiurato ulteriori allagamenti anche nella parte nord della città fino al Comune di Colorno -

Parma, 14 ottobre 2014 –

Il Consorzio della Bonifica Parmense ha attivato nel corso dell'ultima ondata di piena tutti i suoi impianti per la gestione degli imponenti flussi di acqua. Tutto il personale impegnato sul territorio ha contenuto il fenomeno e consentito che l'impatto dell'acqua non si estendesse ad altre zone della città e nella Bassa creando ulteriori disagi alla popolazione.

Durante la notte il picco di piena si è registrato alle ore 2 con un'altezza di 9 metri e 14 centimetri nei pressi del ponte di Colorno. Gli uomini della Bonifica, insieme ai volontari della Protezione Civile, hanno fornito e posizionato più di 3000 sacchetti di sabbia per arginare l'ondata.
In Provincia la fitta rete di canali (1500 km) ha permesso con il trascorrere delle ore di smaltire una piena del tutto straordinaria e dall'eccezionale portata. In città l'impianto di sollevamento di Foce Abbeveratoia (zona Cornocchio) ha regolato già dalle 16 di ieri in avanti il possibile fenomeno di rigurgito delle acque del torrente Parma, impedendone la risalita nel territorio circostante.

L'immediata segnalazione dei dati, attraverso la Centrale operativa di monitoraggio e telecontrollo h24 del Consorzio, ha consentito la pronta messa in sicurezza delle zone più a rischio mediante l'azionamento di tutti gli impianti di sollevamento. Inoltre il pieno funzionamento della nuova cassa d'espansione del Naviglio (a fianco del termovalorizzatore) ha evitato che la piena del Canale Naviglio stessa fosse concomitante con la piena del torrente Parma: se ciò fosse accaduto le due piene insieme avrebbero aggravato notevolmente la situazione di criticità in tutta la città e periferia fino ai comuni della Bassa.

"L'accaduto impone una riflessione sulla impellente necessità di provvedere in tempi strettissimi alla realizzazione già preventivata ma non realizzata di una ulteriore cassa di espansione sul canale Burla d'intesa con il Comune di Parma – ha commentato il Presidente Luigi Spinazzi –. L'auspicio è che l'iter burocratico in Regione abbia un'accelerazione decisiva. Analogamente si ribadisce l'urgenza della costruzione della cassa d'espansione Fossetta Alta in sinergia con il Comune di Torrile".

CANALE ABBEVERATOIA: 600 MILIONI DI LITRI TOTALI (9000 LITRI/SECONDO)
CANALE FOCE NAVIGLIO: 200 MILIONI DI LITRI TOTALI (12000 LITRI/SECONDO)

(Fonte: ufficio stampa Consorzio della Bonifica Parmense)

I tecnici del Consorzio Parmense che operano nei cantieri della provincia tra i protagonisti scelti dall'Unità di Missione del Governo nella campagna contro il dissesto idrogeologico fatta con le immagini dei lavori -

Parma, 9 ottobre 2014 –

Il Consorzio della Bonifica di Parma, da sempre impegnato nella tutela e nella difesa del proprio territorio, sarà tra i protagonisti della campagna di comunicazione voluta dall'Unità di Missione contro il dissesto idrogeologico del Governo, per richiamare l'attenzione del paese sulla grave problematica della prevenzione e dei rischi corsi dalle comunità che vivono in zone fragili a rischio.

#italiasicura è il grande contenitore di dati e immagini geolocalizzate sul territorio volto a rendere trasparente e più evidente il lavoro di difesa del suolo in cui sono impegnati gli enti territoriali e tra questi come vere e proprie sentinelle nelle zone montane i Consorzi di bonifica.

La Bonifica Parmense, attraverso l'attività di relazione di ANBI ed URBER, è stata chiamata dall' Unità di Missione del Governo guidata da Erasmo D'Angelis a fornire testimonianza diretta del proprio operato nel suo comprensorio di azione.
Oltre alla rilevanza assunta da tutti i numerosi cantieri aperti il Consorzio sarà presente nella campagna nazionale attraverso la pubblicazione sui siti del Governo e sui media dei selfie dei propri tecnici specializzati al lavoro. Tutti coloro che in prima linea rappresentano la vera task force che ogni giorno lotta per la messa in sicurezza delle zone appenniniche più fragili.

Il portale web dell'Unità di Missione http://italiasicura.governo.it sarà presto on line. Al momento è possibile vedere le immagini dei cantieri e i selfie dei tecnici dei consorzi a lavoro sulla pagina Flickr di #italiasicura.

"Oltre l'attività del Consorzio viene evidenziato il lavoro e l'impegno quotidiano messo dalle maestranze nella risoluzione di molti problemi del territorio parmense. È un'ottima iniziativa per raggiungere persone che, attraverso questo strumento, ne prendono consapevolezza", hanno commentato il Presidente Luigi Spinazzi e il Direttore Meuccio Berselli.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

I lavori sono finalizzati al miglioramento complessivo dei flussi idrici all'interno dell'ampio bacino di Mezzani e riguardano un' area interessata allo scolo e al drenaggio delle acque meteoriche con una superficie di oltre 4.000 ettari -

Parma, 2 ottobre 2014 -

Il Consorzio di Bonifica Parmense sta effettuando importanti operazioni di risezionamento e manutenzione dei canali del comprensorio di Mezzani che consentiranno la messa in sicurezza idraulica dell'intero territorio.
I lavori sono finalizzati al miglioramento complessivo dei flussi idrici all'interno dell'ampio bacino di Mezzani e riguardano un' area interessata allo scolo e al drenaggio delle acque meteoriche con una superficie di oltre 4.000 ettari.
In questi corsi d'acqua artificiali, il Parmetta e Naviglio Nuovo, il trascorrere del tempo ha causato un esteso fenomeno di accumulo di detriti sul fondo determinando rallentamenti e ostruzioni nel momento dello scolo delle acque. Il repentino e imprevedibile cambiamento climatico, caratterizzato sempre più di frequente da gravi fenomeni denominati "bombe d'acqua", preoccupa gli uomini della Bonifica che in un comprensorio così fragile vogliono intervenire in tempo utile prima che le piogge autunnali possano aggravare il contesto sommandosi ad altre problematiche.
Il Consorzio, già impegnato in lavori in tutta la provincia, ha deciso così di intervenire realizzando lavori di manutenzione in grado di ottimizzare il normale deflusso delle acque asportando oltre 40 cm di terreno dal fondo dei canali.
Inoltre vista la pendenza modestissima della geomorfologia dei terreni in questione (circa 10 cm/km) il dragaggio consente al contempo una migliore ricezione delle acque di monte che provengono dalle zone degli opifici industriali di Casale, e dalle zone a nord di Sorbolo e ad est di Colorno.

I mezzi utilizzati hanno caratteristiche tali da consentire velocemente il ripristino nei flussi d'acqua all'interno del canale in modo da ricreare la biodiversità a cui il Consorzio è particolarmente attento nello svolgimento delle proprie mansioni.
L'intervento di difesa idraulica ha una lunghezza di oltre 4 chilometri fino alla confluenza con il Canale Naviglio Nuovo dall'impianto idrovoro di Bocca d'Enza. "Ci scusiamo con i residenti di Mezzani per il disagio causato alla viabilità che viene comunque garantita dai nostri movieri, - ha commentato il direttore del Consorzio Meuccio Berselli - siamo sicuri che l'intervento riporti il canale alla sezione ideale e alla corretta efficienza idraulica con un evidenti benefici per tutti e per il territorio
Il presidente della Bonifica Luigi Spinazzi evidenzia l'importanza della collaborazione tra il Consorzio e il Comune di Mezzani al fine di migliorare la sicurezza delle persone e delle attività delle aziende agricole del luogo".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio di Bonifica Parmense)

Aziende agricole e cittadini possono contare sull'impegno costante del Consorzio nella lotta al dissesto. I tre impianti che necessitano di ampliamento o manutenzione straordinaria e che contribuiscono in modo decisivo ad evitare esondazioni e tracimazioni in caso di bombe d'acqua o alluvioni sono il Cantonale (cantiere tra i territori di Zibello e Busseto), Travacone a Colorno e Bocca d'Enza a Mezzani -

Parma, 15 settembre 2014 –

Sei milioni di euro è la cifra che il Consorzio della Bonifica Parmense si appresta ad investire in opere a tutela del territorio, attraverso lavori di sistemazioni idrauliche e di prevenzione contro il fenomeno del dissesto idrogeologico, causa dei numerosi eventi franosi che affliggono il territorio collinare e montano della provincia di Parma.

Durante l'assemblea, convocata dal Consorzio, sono stati presentati i lavori e i progetti in programmazione per il 2015. Programmazione ricca di interventi che vede l'ente impegnato nella tutela dell'intera area di propria competenza (325.899 ha), che comprende terreni agricoli e città.

L'attenzione del Consorzio della Bonifica parmense per la salute e il benessere del territorio in cui opera, si riflette anche nei numerosi interventi di sfalcio e messa in sicurezza dei canali in programma per il 2015. Lavori e progetti volti ad assicurare un approvvigionamento idrico adeguato, sia in termini qualitativi che quantitativi, alle aziende produttrici di eccellenze di livello internazionale, di cui il territorio è ricco, sia sotto il profilo agroalimentare che industriale e la cui produzione è tutelata dagli interventi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) per il drenaggio delle acque nei 1.500 km di canali di competenza del Consorzio.

L'attività svolta dall'ente di bonifica è diventata molto importante per tutte le realtà presenti sul territorio, in quanto si occupa, tra le altre cose, della ristrutturazione stradale un tempo di competenza della provincia.

A dimostrazione dell'impegno e della trasparenza dell'attività che il Consorzio svolge è stato organizzato un tour, riservato alle componenti del consiglio, dei principali impianti idrovori. Si è potuto osservare, in pieno corso d'opera, la ristrutturazione e il potenziamento dell'impianto del Cantonale (cantiere tra i territori di Zibello e Busseto) i cui lavori murari e meccanici vengono eseguiti con mezzi e maestranze consortili. Mentre, la visita degli impianti di Travacone e di Bocca d'Enza, già precedentemente ristrutturati e potenziati, ha costituito un'importante occasione per osservare il risultato finale dell'impegno e degli sforzi del Consorzio nel mantenere le strutture in condizioni ottimali per il loro funzionamento. Nel dettaglio, l'impianto di Travacone è stato costruito nel 1935 e potenziato nel 2003 mentre quello di Bocca d'Enza a Mezzani è stato edificato fra il 1908 e il 1917 e potenziato nel 2007.

Questo conferma l'attenzione che l'ente pone al proprio lavoro, di grande importanza per l'intero territorio sia da un punto di vista di messa in sicurezza che sotto il profilo economico. Nel corso dell'assemblea, tutte le componenti del consiglio hanno espresso pareri positivi sull'operato del management guidato dal presidente Luigi Spinazzi, dal direttore generale Meuccio Berselli insieme ai dirigenti e a tutte le maestranze consortili.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

Bassa parmense: messa in sicurezza di Mezzani e Roccabianca. Nei prossimi giorni la Bonifica effettuerà lo svuotamento dei corsi d'acqua.

Parma - 19 agosto 2014 - Il Consorzio della Bonifica Parmense con provvedimento del direttore generale Meuccio Berselli comunica che nei prossimi giorni provvederà al progressivo abbassamento del livello delle acque in due importanti snodi idrici della Bassa. Nella fattispecie i due corsi d'acqua interessati dall'operazione di "svuotamento" effettuato dai tecnici consortili fino al loro completo prosciugamento generale sono il collettore Parmetta nel comprensorio del Comune di Mezzani e il Cavo Rigosa Bassa nel Comune di Roccabianca.
I lavori, che saranno eseguiti interamente con le risorse della Bonifica Parmense, sono quantomai urgenti e indifferibili e consentiranno la ulteriore messa in sicurezza di un territorio che ha dimostrato tutta la sua fragilità dal punto di vista idraulico soprattutto quando sottoposto al continuo alternarsi di fenomeni metereologici violenti come nell'ultimo periodo. Le opere di difesa idraulica e ammodernamento si estenderanno su un'area complessiva di 10700 ettari (impianto di Mezzani Parmetta 3998 ha, impianto di Rigosa Bassa ha 6705) . Le operazioni concrete prevedono un immediato risezionamento dei canali che dopo svariati anni di utilizzo idraulico presentano un considerevole accumulo di terreno sul fondo tale da non permette più un efficiente scorrimento dell'acqua in occasione di eventi di pioggia.
"Si deve procedere con massima urgenza al dragaggio di questi corsi – ha sottolineato Berselli - asporteremo il materiale depositato al fine di ripristinare al più presto la corretta sezione d'alveo". Per questo motivo i tecnici specializzati del Consorzio della Bonifica Parmense hanno già preso accordi con il personale della Provincia di Parma e con alcune associazioni dei volontari per procedere alle operazioni di svuotamento dei canali cercando di ridurre al minimo possibile l'impatto ambientale. "Sono operazioni essenziali per la difesa del territorio e vanno fatte immediatamente al manifestarsi del primo sintomo di eventuali problematiche– ha tenuto a precisato il presidente dell'ente Luigi Spinazzi – e però è altrettanto essenziale spiegare alla cittadinanza quel che si sta facendo nell'ottica di rispettare l'ambiente e al contempo svolgere importantissime opere per la cittadinanza che va salvaguardata in caso di tracimazione".

PR canali bassa3

In sicurezza durante il periodo estivo oltre 2.500 chilometri di sponde arginali nella provincia di Parma -

Parma, 11 Luglio 2014 –

Sono oltre 2.500 i chilometri di sponde arginali che il Consorzio della Bonifica Parmense si appresta, e in parte ha già provveduto, a mettere in sicurezza nell'arco temporale di alcuni mesi. Una grande opera silenziosa, ma fondamentale per la difesa idraulica e le colture del territorio, che i tecnici del Consorzio si impegnano a portare a termine entro il mese di Ottobre.

Per rendere l'idea dell'importanza dell'impresa, i chilometri complessivi dei lavori di sfalcio e messa in sicurezza attraverso la realizzazione di opere di consolidamento coprono la distanza che intercorre, in linea d'aria, tra Parma e la capitale della Norvegia, Oslo. L'insieme dei 2.500 km di lavori (su 1.500 km di canali gestiti) è in pieno corso di svolgimento proprio in questo periodo su tutto il territorio governato dalla Bonifica locale per un ammontare di lavori che superano abbondantemente il milione di euro.

Lo scopo dello sfalcio è fondamentale ed è quello di favorire lo scorrimento delle acque ad uso irriguo e quelle ad uso idraulico. E' indispensabile, quindi, avere un sistema idrico funzionante che distribuisca in maniera idonea e costante l'acqua lungo il territorio interessato. Questo aspetto risulta di vitale importanza soprattutto per l'agricoltura alla base dei prodotti tipici locali ambasciatori del Made in Italy, settore trainante dell'economia parmense ed emiliano-romagnola, che senza quest'opera subirebbe dei seri danni alla produzione, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.

Il settore agricolo deve fare sempre di più conti salati con un continuo alternarsi di periodi di siccità a periodi di forti piogge che, a causa del fenomeno del cambiamento climatico repentino ed incontrovertibile, sono sempre più difficili da prevedere, gestire e contenere. Ciò ha conferito al Consorzio della Bonifica Parmense un ruolo strategico, determinante in fase decisionale, nella scelta del periodo più adeguato per compiere determinati lavori di ripristino e messa in sicurezza dei canali e non solo.

L'opera di sfalcio dei canali riguarda diverse zone della provincia di Parma, interessando sia territori montuosi – dove è fondamentale per prevenire il dissesto idrogeologico – sia aree di pianura. I lavori vengono eseguiti in tre periodi diversi: un primo sfalcio fra aprile e giugno, un secondo sfalcio tra Luglio e Agosto ed infine lo sfalcio autunnale, che deve essere completato entro la prima metà di Ottobre. In quest'ottica il Consorzio di Bonifica raccomanda anche di mantenere le opportune distanze dai canali (5 metri) nelle diverse operazioni agricole per poter eseguire al meglio le operazioni consentendo al contempo ai tecnici di svolgere il lavoro in tempi più rapidi a beneficio delle stesse colture e delle acque del territorio.

Nell'ultimo periodo poi va evidenziato come si stia sempre più assistendo ad un peggioramento assai gravoso in termini di costi e di incidenza sulla sicurezza collettiva per quanto concerne la stabilità arginale dovuta alla costante erosione da parte delle nutrie, dei tassi, degli istrici e delle volpi; animali che alla luce di quanto accaduto a Modena di recente, con l'improvvisa rottura dell'argine del Secchia che ha portato ad una gravissima inondazione, minano alla base la salvaguardia messa in campo dal Consorzio e da altre istituzioni insieme alle aziende agricole, tutti impegnati in una lotta impari e ad oggi senza nessun tipo di soluzione messa in campo da parte istituzionale per ovviare ai gravi danni causati.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

Giornata con animazione per le scuole e visita guidata all'impianto di Bocca D'Enza, presso Mezzani, a conclusione della Settimana della Bonifica e dell'Irrigazione 2014, che si è svolta dal 17 al 25 Maggio tra città e provincia di Parma. Alla giornata hanno partecipato 80 bimbi delle scuole primarie e secondarie di Sorbolo e Mezzani.


Parma, 27 Maggio 2014 –

La XIII^ Settimana Nazionale della Bonifica e dell'Irrigazione si è conclusa a Mezzani, dove i protagonisti sono stati ancora una volta gli studenti: 80 ragazzi delle scuole primarie e secondarie che hanno trascorso un'intera giornata nello storico impianto di Bocca d'Enza.
La visita, organizzata dal Consorzio della Bonifica Parmense per avvicinare i ragazzi alle sue strategiche e capillari funzioni di salvaguardia ambientale, ha visto l'attore/animatore Lorenzo Bonazzi interagire con i giovanissimi spiegando il ruolo attivo della bonifica dalla nascita fino ai giorni nostri. Buone pratiche, difesa attiva del territorio, lotta al consumo indiscriminato del suolo, gestione dei flussi e manutenzione dei canali a sostegno dell'agricoltura e dei prodotti tipici del "made in Italy" sono stati al centro dell'incontro. Allo spettacolo, intitolato "Racconti di ponti e storielle di ombrelli", hanno assistito le classi 1^A, 2^A e 2^B della scuola "L. da Vinci" di Mezzani; e della 2^D e 2^E della scuola "L. da Vinci" di Sorbolo.

collettiva giornata slide


Il momento dell'animazione è stato seguito da una piccola pausa, con una merenda studiata dai produttori di Campagna Amica Coldiretti secondo i più sani principi nutrizionali.
Successivamente il Presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Spinazzi ha salutato gli studenti, ribadendo loro i concetti fondamentali di prevenzione e difesa del nostro territorio.
La parola è passata poi a Mario Cocchi, Dirigente dell'Area Tecnica del Consorzio della Bonifica Parmense, che ha condotto i ragazzi a conoscere il funzionamento diretto dell'impianto di Bocca D'Enza.
In chiusura di giornata Giampaolo Paccagnella di Energreen s.r.l., ha coinvolto i ragazzi con alcune innovative tecnologie pro-ambiente atte al lavoro delle bonifiche: un semovente idrostatico gommato (già in dotazione al Consorzio della Bonifica Parmense) munito di un braccio della distanza di sfalcio di 12 metri per tagliare l'erba sulle sommità degli argini; e una trincia radiocomandata da pendenze, per lavorare in assoluta sicurezza uomo a terra.
La "Settimana della Bonifica e dell'Irrigazione 2014" ha visto dunque la presenza e il coinvolgimento attivo di oltre 300 studenti, con il Consorzio impegnato nella divulgazione delle sue numerose attività ambientali alle giovani generazioni.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio della Bonifica Parmense)

Pagina 6 di 7
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"