Felino: insulti e botte alla moglie, arrestato un 50enne albanese.
Nella serata di mercoledì i Carabinieri della Stazione di Sala Baganza hanno eseguito una misura cautelare in carcere disposta dal GIP a carico di un 50enne cittadino albanese, da tempo residente in Italia, per i ripetuti maltrattamenti nei confronti della moglie.
Le indagini dei Carabinieri, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Parma (PM dott. Bianchi), hanno consentito di far emergere un drammatico quadro familiare, caratterizzato da violenze fisiche e verbali poste in essere dall’indagato ai danni della moglie, sua connazionale.
Tali condotte illecite andavano avanti da anni, e sarebbero avvenute anche in presenza dei figli. L’uomo, spesso ubriaco, ossessionato da una morbosa gelosia, avrebbe sottoposto la donna a continue violenze fisiche e verbali tra le mura domestiche, finché, ormai giunta al limite, la donna si è determinata a denunciare il suo dramma ai carabinieri.
Le indagini, dirette dal magistrato titolare, sono iniziate lo scorso aprile ed hanno permesso di ricostruire il grave quadro indiziario di colpevolezza, che ha portato all’emissione della misura restrittiva a carico del 50enne, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Parma.
Quattro già pronti a partire per 400 mila euro e altri tre in progettazione per 1,2 milioni per la sicurezza dell’asta del Baganza e i rii minori. L’assessore Gazzolo ha incontrato i sindaci dei due Comuni: «A cinque anni dall’alluvione del 2014, finanziati 33 interventi per 2 milioni 300 mila euro: un impegno che continua».
Bologna –
Partono nuovi cantieri per la messa in sicurezza di Sala Baganza e Felino, centri abitati della provincia di Parma che si affacciano lungo il torrente Baganza. Sono 7 gli interventi al via, finanziati dalla Regione con 1 milione 600 mila euro. Già nelle prossime settimane inizieranno 4 opere di manutenzione dal valore di 400 mila euro per il consolidamento delle difese spondali, la rimozione del legname, del materiale trasportato dal fiume e la protezione delle prese di raccolta dell’acqua a servizio dell’acquedotto. Altri 3 interventi sono in progettazione per 1 milione 200 mila euro: oltre all'efficienza idraulica dei rii minori, comprendono due importanti lavori da mezzo milione ciascuno finanziati nel mese di settembre a Felino e Sala con il Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico.
Ad annunciarli è Paola Gazzolo, assessore regionale alla difesa del suolo e protezione civile, presente questa mattina a Felino per fare il punto sulla messa in sicurezza del territorio insieme ai sindaci dei due comuni.
«Proprio nei prossimi giorni ricorrerà il quinto anniversario dell’alluvione dell’ottobre 2014: da allora non si è mai fermato l’impegno della Regione per accrescere la sicurezza dell’intera asta fluviale del Baganza e del nodo idraulico di Parma e Colorno», afferma Gazzolo. «Con i nuovi lavori in programma sale a quasi 2 milioni 300 mila euro il totale degli investimenti realizzati tra Felino e Sala a partire dal 2015, con 33 cantieri quasi tutti già conclusi».
Tra le opere in corso di progettazione, rilevanti due interventi a Felino per 700 mila euro. Riguardano il ripristino della sezione di deflusso di alcuni rii – tra cui Castello, Silano, S. Ilario – in località Gallignana (150 mila euro) e la realizzazione di un’arginatura lungo la sponda destra del Baganza (550 mila euro), parte di un progetto più ampio dal valore complessivo di 1 milione 800 mila euro che comprende anche il risezionamento del Rio Bertone a San Michele Gatti (1,25 milioni).
Tra Parma e Sala Baganza si sta progettando il primo stralcio di interventi di sicurezza idraulica con l'acquisizione aree private che già costituiscono arginature esistenti (500 mila euro).
«In questo pacchetto di lavori promossi dalla Regione Emilia-Romagna - dichiara Aldo Spina, sindaco di Sala – cogliamo il segnale di attenzione che avevamo chiesto per l’intero bacino del torrente Baganza, riguardo alla realizzazione di opere nel tratto a monte e a valle della futura cassa di laminazione. Interventi volti a garantire la manutenzione e la messa in sicurezza dei nostri insediamenti».
Soddisfazione è espressa anche dal sindaco di Felino, Elisa Leoni: «La necessità della messa in sicurezza del Baganza e dei rii minori è una priorità condivisa di Regione e Comuni: gli interventi svolti e in programma sono il risultato di un lavoro di squadra e l’impegno nella direzione di un’opera capace di contenere eventi calamitosi, purtroppo sempre più frequenti, è stato atteso. È importante realizzare interventi in ottica di prevenzione per tutelare l’ambiente e soprattutto la popolazione».
Gli interventi
A Sala Baganza dal 2015 sono stati finanziati 25 cantieri per quasi 1 milione di euro. Due sono in fase di appalto e saranno avviati nei prossimi mesi: il ripristino delle difese spondali sul torrente Baganza a San Vitale, necessario per proteggere le prese di captazione delle acque dell’acquedotto (100 mila euro) e le opere di manutenzione lungo il Baganza, nel capoluogo e a valle del ponte sul fiume (130 mila euro). Già consegnati i lavori di manutenzione a S. Vitale Baganza e a Limido per 115 mila euro.
Tutti gli altri cantieri finanziati sono già conclusi e comprendono, tra l’altro, il ripristino di difese spondali del torrente Baganza (45 mila euro), anche a protezione del centro sportivo (20 mila); la riduzione del rischio idraulico che grava su strade comunali (100 mila), alcuni ripristini della viabilità (5 mila), il miglioramento dell’officiosità idraulica del Rio Case Giorgi (5 mila), la riparazione di opere idrauliche a Limido (45 mila) e a S. Vitale Baganza (50 mila).
A Felino, sempre dal 2015, la Regione ha finanziato 7 interventi per oltre 800 mila euro. La maggior parte delle risorse – 700 mila euro – sono destinate ad interventi in fase di progettazione. Si tratta del ripristino della sezione di deflusso di alcuni rii (tra i quali Castello, Silano, S. Ilario) in località Gallignana per 150 mila euro e del primo stralcio delle opere di difesa di Felino e S. Michele Gatti, con la realizzazione di una difesa spondale e arginatura in sponda destra del torrente Baganza. I lavori si completeranno con un ulteriore lotto da 1 milione 250 mila euro (in attesa di finanziamento nazionale) che comprenderà anche il risezionamento del Rio Bertone in località San Michele Gatti, oltre a interventi in sponda sinistra sul Baganza. In totale sono 1 milione 800 mila euro.
Ammontano a oltre 100 mila euro le risorse destinate a 5 interventi già conclusi nei mesi scorsi: i lavori di riduzione della frana che interessa la strada Barbiano-Poggio di S. Ilario Baganza” per 25 mila euro, lo spurgo di fognature e la pulizia straordinaria di immobili comunali per 8 mila euro e la sistemazione della difesa spondale che protegge le prese dell’acquedotto, nel torrente Baganza (50 mila). È di 25.000 euro la somma investita per la movimentazione di materiale nell'alveo del torrente Baganza vicino ai pozzi che alimentano la rete idrica di Felino.
Iscrizioni dal 2 settembre. Lezioni di inglese, francese, spagnolo e italiano per stranieri. Seguiranno corsi di informatica, sartoria e degustazione vini.
Fedeli al motto “non si finisce mai di imparare”, il CPIA di Parma, in collaborazione con il Comune di Sala Baganza, organizza corsi di lingua straniera, ai quali prossimamente se ne aggiungeranno altri di informatica, sartoria e di degustazione vini, che si terranno nella Rocca Sanvitale.
Una collaborazione, quella tra l’Amministrazione comunale e il Centro Provinciale Istruzione Adulti del Ministero della Pubblica istruzione, che prosegue e rilancia la filosofia della formazione permanente, alla luce del successo dei corsi organizzati negli ultimi anni che hanno visto una grande partecipazione da parte dei salesi.
Ai corsi di lingue, che si terranno sempre al mercoledì nella scuola media “Ferdinando Maestri” a partire dal 23 ottobre, dalle 18.30 alle 20.30, si potrà imparare l’inglese, il francese e lo spagnolo. Per ogni lingua verranno organizzate due “classi” a seconda del livello (A1 e A2), che verrà stabilito con un test. I corsi, che termineranno a maggio, avranno una durata di 50 ore e costeranno 100 euro. Sempre a Sala Baganza si terranno inoltre corsi di italiano per gli stranieri.
Una volta concluse le lezioni e superato il test finale, verranno rilasciati gli attestati di frequenza e competenza del livello raggiunto, che saranno validi anche come credito formativo.
Le iscrizioni si apriranno lunedì 2 settembre e termineranno il 12 di ottobre. A fine agosto sul sito del Comune (www.sala-baganza.pr.it), sarà possibile scaricare l’apposito modulo (chi volesse può anche ritirarlo direttamente in Municipio in formato cartaceo), che dopo essere stato debitamente compilato potrà essere inviato all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure consegnato a mano nella sede municipale di via Vittorio Emanuele II, sia allo Sportello multifunzione (Piano terra), sia all’Ufficio Scuola (Primo piano).
«Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione con il CPIA, istituto della scuola pubblica – sottolinea il sindaco Aldo Spina –. Alla professionalità dei docenti corrisponde un interesse crescente che per noi diventa uno stimolo per ricercare nuovi spazi per lo sviluppo di ulteriori esperienze. L’idea della formazione continua ci appartiene e continueremo a sostenerla».
Formazione continua che «è il nostro obiettivo – afferma Linuccio Pederzani, docente e vicario del CPIA –. Negli ultimi tre anni abbiamo registrato un aumento di partecipazione da parte della popolazione e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto con l’Amministrazione salese».
Tra i “testimonial” dei corsi c’è anche Lucia Longhi, responsabile dell’Ufficio Scuola del Comune che ha partecipato ai corsi di lingue per “rispolverare” l’inglese e il francese e imparare un po’ di spagnolo. «Chiunque dovrebbe cogliere queste opportunità – spiega – che hanno un carattere educativo anche nei confronti dei figli. “Mia mamma va a scuola”, diceva mia figlia e credo che per lei sia stato un esempio del fatto che nella vita si ha sempre bisogno di imparare e di conoscere cose nuove. Tornare dietro a un banco per me è stato anche un modo anche per rimettermi in gioco». Accettate la sfida?
Sabato 31 agosto concerti, laboratori per bambini, giocolieri, mercato etnico e buona cucina. Visite al Museo del Vino, alla Rocca e inaugurazione della “Mostriciattola”.
Arte e musica in un mix ormai consolidato per grandi e piccini. Sabato 31 agosto a Sala Baganza si rinnova la magia del Roccafestival, organizzato dalla Pro loco con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e giunto quest’anno alla XIX edizione.
La kermesse, a ingresso libero, prenderà il via alle 11 nella Sala convegni della Rocca Sanvitale con l’inaugurazione della “Mostriciattola”, l’esposizione a ingresso gratuito delle opere realizzate, sotto la guida di Luisella Bosi, dagli allievi del corso di pittura della sezione felinese dell’Università Popolare di Parma, che resterà aperta fino al 15 di settembre dal mercoledì alla domenica (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18).
Alle 16,30 prenderanno il via nel Giardino Farnesiano i laboratori artistici e musicali gratuiti per bambini e si svolgerà una “performance” degli allievi della Scuola di Fumetto che in primavera hanno frequentato il corso con il grafico e illustratore Oscar Salemi. Alle 19, invece, si esibirà Cisko, con uno spettacolo di giocoleria e fuoco.
Dalle 20 il Roccafestival entrerà nel vivo con i concerti. Sul palco del Giardino Farnesiano salirà la band parmigiana “Organ Groove Brothers”, seguita dalla formazione bolognese “Lovesick Duo” in quartetto. A chiudere la serata saranno i “Gattamolesta” da Forlì. Gruppi esordienti, come vuole la tradizione del festival, dedicato alle giovani formazioni e alla musica cantautorale.
Per tutta la durata della manifestazione funzionerà un servizio di cucina, con birra, salsiccia e salumi ma anche piatti veg, e resteranno aperti gli stand del mercato etnico-artigianale. Sarà inoltre possibile visitare il Museo del Vino e la Rocca Sanvitale (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18) dove verrà eccezionalmente aperta al pubblico la Sala dell'Apoteosi. Nel Giardino Farnesiano sarà inoltre possibile ammirare l’esposizione artistica di 2UKA.
Per informazioni IAT di Sala Baganza: telefono 0521 331342, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
In via di ultimazione i lavori alla materna “Balbi Carrega” e alla primaria “Athos Maestri”. Totale degli investimenti: oltre 1,2 milioni di euro. L’estate dei cantieri per gli edifici scolastici salesi che ospitano la materna e le elementari volge al termine. E una volta ultimati i lavori, restituirà spazi più accessibili, sicuri e confortevoli per i piccoli utenti e tutto il personale.
Gli interventi sui plessi della scuola per l’infanzia “Balbi Carrega”, iniziati lo scorso 7 giugno, in questi giorni si stanno concentrano sul consolidamento strutturale per il miglioramento antisismico dei solai e dei locali degli edifici “B e C” che ospitano aule, mensa e spazi ricreativi, con l’utilizzo di putrelle, reti metalliche e materiali speciali come la fibra di carbonio. Nel refettorio verranno inoltre installati dei pannelli fonoassorbenti per migliorare il benessere dei bimbi al momento del pranzo. Spazi che saranno pronti entro l’inizio del nuovo anno scolastico, mentre il cantiere si dovrà comunque protrarre oltre l’inizio delle lezioni, senza tuttavia causare disagi e consentendo il regolare svolgimento dell’attività didattica. Demolito anche il secondo piano del “Corpo C” con affaccio su Case Gombi che ha consentito di “aprire” maggiormente la struttura verso piazza Gramsci, migliorandone l’aspetto architettonico.
Questo ulteriore stralcio di interventi per 465mila euro, di cui 395mila finanziati da Stato e Regione Emilia-Romagna, mentre il rimanente a carico del Comune di Sala Baganza, va ad aggiungersi ai lavori effettuati nei periodi estivi del 2017 e 2018, che hanno visto l’ampliamento delle aule, la costruzione di nuovi spazi, il consolidamento antisismico del “Corpo A”, la ristrutturazione dei servizi igienici, il rinnovamento del sistema antincendio e l’efficientamento energetico. Complessivamente sulla materna salese, di fatto rimessa a nuovo, sono stati investiti 1,2 milioni di euro.
Il cantiere aperto nell’edificio della scuola primaria “Athos Maestri” di via Vittorio Emanuele II, riguarda invece il miglioramento dell’accessibilità. I lavori, che verranno ultimati entro l’inizio dell’anno scolastico, riguardano l’ascensore, che arriverà fino al piano seminterrato dove si trova il refettorio. L’intervento, costato 51mila euro di cui 23mila finanziati dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ha comportato il prolungamento del vano, la sostituzione della cabina e il “revamping” completo dell’impianto. I bambini e il personale scolastico con difficoltà motorie, che per raggiungere la mensa dovevano servirsi di rampe esterne, a partire dal prossimo anno scolastico potranno quindi accedere comodamente a tutti i piani utilizzando l’ascensore.
«Questo intervento va nella logica di garantire condizioni di accessibilità migliori e uguali per tutti», sottolinea con orgoglio il sindaco di Sala Baganza Aldo Spina che, parlando in generale dei lavori che hanno interessato e stanno interessando gli edifici scolastici salesi, osserva come sia «evidente cogliere il portato degli interventi che sono stati eseguiti o che sono in fase di completamento. Si tratta di importanti passi in avanti nel percorso che da anni abbiamo tracciato e intrapreso come Amministrazione comunale per il miglioramento della sicurezza, dell’accessibilità e della qualità degli spazi dedicati ai bimbi e ai ragazzi che frequentano le nostre scuole, ma anche al personale docente e non docente che vi opera».
L’assessore salese ai Lavori pubblici, Nicola Maestri, esprime «grande soddisfazione per essere riusciti a garantire la piena accessibilità a tutti gli utenti della scuola primaria e per aver migliorato la sicurezza, il benessere e la fruibilità degli spazi della scuola materna». La responsabile dell’Area Opere Pubbliche e Progettazione del Comune di Sala Baganza, Cristina Muzzi, spiega come gli interventi si siano rivelati «particolarmente complessi, soprattutto quelli realizzati nella scuola materna, dove una volta terminati i lavori di consolidamento strutturale occorrerà procedere con le opere di ripristino dei serramenti e degli impianti. Grazie alla collaborazione tra l’Istituto comprensivo e i colleghi del Servizio scuola, è stato ancora una volta posibile avviare il cantiere sfruttando al massimo l’estate, periodo di sospensione dell’attività didattica».
Si informa che nella giornata di venerdì 16 agosto, lo sportello della Polizia Locale della Centrale operativa di Felino effettuerà la normale apertura al pubblico dalle 9 alle 12, così come i servizi dell'Unione Pedemontana Parmense collocati nella sede municipale di Collecchio, tra i quali l'Ufficio Protocollo.
Attività sospesa, invece, per lo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) e per l'Ufficio Personale, entrambi con sede nel Comune di Traversetolo.
Lo sportello della Polizia Locale della Centrale operativa di Felino e lo Sportello Unico Attività Produttive a Traversetolo, riprenderanno la loro normale attività già dalla giornata di sabato 17 agosto con i soliti orari, rispettivamente dalle 9 alle 12 e dalle 9 alle 13 (si rammenta che al sabato il SUAP è disponibile solo per informazioni telefoniche).
Per quel che riguarda i Servizi alla Persona erogati da Azienda Pedemontana Sociale, si ricorda che nella giornata di venerdì 16 agosto, la sede di piazza Fraternità 4 a Collecchio e tutti gli Sportelli sociali dislocati nei cinque comuni dell’Unione Pedemontana Parmense (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), resteranno chiusi.
Sospesi anche gli altri servizi, tra i quali i Centri diurni (Basilicanova, Collecchio e Traversetolo) e il Taxi Sociale. Verranno comunque assicurati l’Assistenza domiciliare e tutti gli interventi indifferibili.
Tutti i servizi di Azienda Pedemontana Sociale riprenderanno regolarmente le loro attività a partire da lunedì 19 agosto.
Il Comune ha attivato “Composharing”: attrezzature e consulenze a domicilio per aiutare chi ricicla i rifiuti organici e verdi. Il Costo? Zero euro.
Parma -
Nel comune di Sala Baganza è attivo un nuovo servizio a costo zero a supporto di chi già pratica il compostaggio domestico o ha intenzione di cominciare a praticarlo nel 2019.
Si tratta di “Composharing”, un’iniziativa che prevede l’utilizzo gratuito di attrezzature come il trituratore e il setaccio meccanico, consulenza a domicilio, la messa a disposizione di integratori e altro ancora.
Composharing rientra all’interno del progetto partecipato ‘Giardini Rifiuti Zero’, realizzato dall’Unione Pedemontana Parmense insieme ai cittadini con il contributo della Regione, ed è cofinanziato da Atersir, l’Agenzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e rifiuti, con i fondi incentivanti della Legge Regionale sull’economia circolare.
Nel comune di Sala Baganza si producono ogni anno diverse centinaia di tonnellate di rifiuti verdi, che possono essere in buona parte riciclati dal compostaggio domestico, con un risparmio in termini di costi ambientali ed economici. Il compostaggio domestico consente di “chiudere il cerchio”, trasformando i rifiuti organici in terriccio di ottima qualità, utile per giardini e orti, evitando così che finiscano nei cassonetti e nei centri di raccolta per essere avviati ad un oneroso smaltimento. Per questo motivo chi pratica il compostaggio può usufruire di uno sconto sulla tariffa rifiuti.
A partire dalle prossime settimane gli utenti che già praticano il compostaggio saranno contattati dagli operatori della Cooperativa Cigno Verde, a cui è affidato il servizio Composharing, per fissare una visita di monitoraggio delle compostiere.
Per prenotare il servizio, anche per una semplice consulenza senza alcun impegno o per essere informati sulle date degli incontri e su altre iniziative riguardanti “Composharing”, occorre rivolgersi alla Cooperativa Cigno Verde (sito https://composharing.it/) telefonando allo 0521 995328, o inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
In merito alle interrogazioni presentate al Consiglio dell’Unione Pedemontana e ad alcuni Consigli comunali, sulla situazione nel nostro territorio degli affidi a seguito dei fatti di cronaca accaduti a Bibbiano, Pedemontana Sociale ritiene utile fornire pubblicamente un quadro completo, con dati e informazioni peraltro facilmente reperibili nel Bilancio sociale e nei Bilanci di esercizio, disponibili sul sito internet dell’Unione (www.unionepedemontanaparmense.it).
L’Azienda, che gestisce tale servizio per conto dei cinque Comuni dell’Unione, considera opportuno sottolineare, prima di tutto, come in 11 anni di attività non siano mai pervenute segnalazioni in merito a irregolarità o di non conformità alle linee guida nella gestione degli affidi. L’Azienda con forte impulso della governance politica, ha inoltre indirizzato le proprie programmazioni ad un incremento costante delle misure di supporto alle famiglie, finalizzate alla prevenzione di ogni possibile forma di allontanamento. Fra le tante, si pensi alle progettazioni denominate “Una famiglia per una famiglia” e “Gruppi di auto mutuo aiuto”, come quello attivato per neo-mamme, che puntano proprio ad affiancare e sviluppare le risorse delle famiglie con minori, tramite affiancamento temporaneo di altre famiglie capaci di innescare positivi cambiamenti, consentendo al minore di rimanere nella propria famiglia nonostante iniziali difficoltà.
L’Azienda Pedemontana Sociale è dotata di un Regolamento Affidi, scaricabile sempre all’interno della pagina internet di cui sopra.
Quanti sono i minori in affido
Al 30 giugno di quest’anno, i minori in affido sono 30, di cui 22 in affido etero-familiare, vale a dire in nuclei che non hanno rapporti di parentela con il minore fino al quarto grado, mentre 8 sono di tipo parentale. Dei 30 affidi, 6 sono di tipo consensuale, mentre 22 sono disposti dal Tribunale per i Minorenni. Due, infine, sono i maggiorenni in affido etero-familiare.
I costi del servizio
Come previsto dal vigente Regolamento affido, con Delibera di Giunta dell’Unione Pedemontana Parmense è stato stabilito che alle famiglie affidatarie venga corrisposto un contributo di massimo 600 euro mensili per gli affidi etero-familiari a tempo pieno e massimo 300 euro mensili per quelli parentali.
Complessivamente, il costo sostenuto per il Servizio affido nei cinque Comuni ammonta a 127.400 euro (dato previsionale anno 2019).
I controlli
Il percorso per poter diventare “famiglia affidataria” si articola in diverse fasi e prevede appositi corsi di formazione organizzati a livello provinciale, che comprendono le aree tematiche relative agli aspetti giuridici dell’affidamento, al bambino e ai suoi bisogni, alle competenze e ai bisogni del nucleo affidatario, al rapporto con la famiglia di origine, ai rapporti con i Servizi Sociali e con l’Autorità Giudiziaria, al progetto di accoglienza, alla rete delle famiglie, alla conclusione dell’esperienza affidataria e al distacco del bambino o del ragazzo. Solitamente si articola in almeno 5 incontri e prevede il rilascio di un attestato di partecipazione.
Terminata la fase preparatoria in stretta collaborazione con gli psicologi dell’Azienda USL, inizia il percorso di conoscenza e di valutazione della disponibilità, finalizzato a valutare la composizione, le caratteristiche del nucleo familiare e la sua storia, il suo contesto socio-ambientale di riferimento, le caratteristiche personali dei soggetti che si candidano, le modalità di relazione all’interno del nucleo e le specifiche motivazioni all’affidamento; e ancora: la sussistenza delle competenze genitoriali richieste per sostenere tale esperienza, l’atteggiamento nei confronti dell’affidamento da parte degli eventuali figli e di altri soggetti coinvolti. Successivamente l’equipe affido e l’equipe territoriale possono coinvolgere la famiglia affidataria in un’ipotesi di abbinamento con un bambino o ragazzo, fondata su una valutazione di effettiva corrispondenza tra le esigenze del minore, della sua famiglia e le caratteristiche e la disponibilità del nucleo affidatario. Naturalmente, i componenti della famiglia affidataria non devono avere a proprio carico procedimenti per l’applicazione di misure di prevenzione e men che meno essere sottoposti a tali misure, così come non devono essere stati condannati, anche con sentenza non definitiva, per i reati previsti dagli articoli 380 e 381 del Codice penale, né condanne con sentenza definitiva a pena detentiva non inferiore ad un anno per delitti non colposi.
Ulteriore forma di controllo, così come previsto dal Regolamento, è realizzata attraverso la stretta e costante collaborazione tra Equipe Affido (composta da Assistente Sociale e Psicologa dell’Azienda USL) ed Equipe Multi-professionali territoriali (composte di norma da Assistente Sociale Responsabile del caso, Psicologa e Neuropsichiatra che hanno in carico la situazione del minore, Educatore professionale che assiste il minore ambulatorialmente oppure al domicilio ed altre figure di volta in volta coinvolte (Logopedista, Fisioterapista, Psicomotricista, etc. dell’Azienda USL).
Il progetto di affido definisce il numero di incontri di verifica e controllo progettuale tra operatori dei servizi territoriali e i soggetti interessati: per la famiglia affidataria di norma non meno di sei all’anno comprensivi delle visite domiciliari, per la famiglia d’origine il numero di incontri è definito in relazione agli obiettivi del progetto.
Con la famiglia d’origine e la famiglia affidataria vengono co-costruite e verificate le modalità con cui queste collaborano nell’esperienza affidataria, la connotano correttamente agli occhi del bambino e come la famiglia d’origine progredisce nel recupero delle competenze relazionali ed educative. Le famiglie affidatarie inoltre, partecipano mensilmente al gruppo di confronto e sostegno all’esperienza. In questo gruppo è possibile sentirsi aiutati, ma anche sperimentarsi come figure in grado di dare un aiuto agli altri; è possibile relativizzare la propria situazione e le proprie difficoltà confrontandosi con l’esperienza degli altri. Viene dunque incrementata la possibilità, da parte degli adulti, di elaborare risposte efficaci alle necessità evolutive dei bambini o ragazzi in affidamento. La conduzione e la facilitazione del gruppo è garantita dall’equipe affido territoriale in orario serale; il gruppo di confronto e sostegno è anche una preziosa occasione di verifica e controllo “bidirezionale”: da una parte della qualità della cura e della tutela del miglior interesse del minore in rapporto ad ogni singolo percorso di affidamento familiare, dall’altra dell’operato degli operatori dei servizi e del progetto di affido. Assieme al gruppo dei genitori affidatari, è attivo il gruppo dei bambini e dei ragazzi affidati e naturali, gestito da personale educativo. Questa scelta organizzativa risponde a tre obiettivi di fondo: facilitare la partecipazione agli incontri di entrambi i genitori affidatari, garantendo un supporto logistico nella gestione dei bambini; permettere la sperimentazione di conoscenze condivise tra bambini che vivono l’affido, riducendo il vissuto di “diversità” rispetto ad altri coetanei; verificare costantemente il livello di benessere psico-fisico dei minori in affidamento.
Infine lo svolgimento di colloqui individuali costanti con i minori accolti temporaneamente in famiglie affidatarie a cura dell’équipe multidisciplinare, le visite domiciliari presso le famiglie affidatarie e il continuo mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine, associati a momenti di incontro informale con la cittadinanza e con gli Amministratori locali dell’Unione e dei Comuni (per esempio le feste per lo scambio auguri natalizi), completano, in sintesi, la qualità del quadro complessivo degli interventi di cura e tutela dell’infanzia in relazione ai percorsi di affidamento familiare.
Nessuna collaborazione con la onlus implicata nelle indagini di Bibbiano
Azienda Pedemontana Sociale non ha mai avuto alcun tipo di rapporto con la Onlus coinvolta nell’indagine “Angeli e demoni” di Bibbiano. Attualmente, oltre al proprio personale dipendente non ha rapporti con liberi professionisti ma con personale dipendente dell’AUSL – Distretto sud est, con particolare riferimento a psicologi, neuropsichiatri infantili ed eventuali altri professionisti coinvolti di volta in volta su specifiche problematiche. Mantiene inoltre rapporti costanti con il Centro per le Famiglie di Parma e con tutte le altre équipe affido del territorio provinciale (Tavolo di coordinamento affido). Gli educatori professionali facenti parte delle équipe multi-professionali sono dipendenti della Cooperativa AuroraDomus e collaborano con Pedemontana Sociale nell’ambito del vigente appalto aggiudicato per la realizzazione di interventi educativi territoriali, interventi socio-educativi-assistenziali e nella gestione degli appartamenti di accoglienza residenziale temporanea denominati “Case per le donne”.
Rendiconto agli amministratori delle attività
Fina dalla sua nascita, per Azienda Pedemontana Sociale è prassi consolidata incontrare tutti i consiglieri interessati, regolarmente convocati in almeno tre occasioni all’anno: presentazione Bilancio previsionale, presentazione Bilancio consuntivo, Bilancio sociale e presentazione piano programma triennale. Vengono inoltre svolti incontri monotematici della “Commissione consigliare dell’Unione Pedemontana Parmense”.
Pedemontana Sociale si riserva di tutelare la propria immagine, il proprio operato e quello dei suoi tanti professionisti, famiglie e volontari impegnati quotidianamente a tutela dei minori e delle famiglie, agendo legalmente contro chiunque associ in qualsiasi modo il nome dell’Azienda alle indagini in corso a Bibbiano e ai risvolti giudiziari dell’inchiesta “Angeli e Demoni”.
Installato in via Garibaldi il DAE donato dal Circolo “Vespini”. Il sindaco Spina: «Obiettivo raggiunto grazie alla sensibilità dell’associazione».
Sala Baganza (PR) -
Ogni anno, in Italia, 60mila persone muoiono a causa di un arresto cardiaco. Ma la metà potrebbero essere salvate con la defibrillazione entro i primi cinque minuti da quando il cuore è andato in tilt.
Un vero salvavita, il defibrillatore, che a Sala Baganza da qualche tempo è stato collocato sotto i portici di via Garibaldi, a due passi da piazza Gramsci, e che il 118 ha già inserito nella mappa dell’app DAE RespondER, che permette di geolocalizzare il defibrillatore più vicino.
La chance di sopravvivenza in più per i cittadini che dovessero essere colpiti da arresto cardiaco nel centro del paese, è stata resa possibile dal Circolo Anziani “Ivo Vespini”, che ha regalato l’apparecchio al Comune. L’Amministrazione salese ha poi provveduto poi a collocarlo in un apposito “armadietto” illuminato, ben visibile e facilmente accessibile giorno e notte, 365 giorni all’anno.
«Ancora una volta abbiamo realizzato un gran bell’obiettivo – sottolinea soddisfatto il sindaco salese Aldo Spina –, grazie alla collaborazione con un’associazione di volontariato che ha confermato la sua grande sensibilità per l’interesse generale, donando questo strumento preziosissimo. Noi lo abbiamo collocato nel cuore del paese, dove si svolgono il mercato e il maggior numero di eventi. Iniziative come queste, stimolano la crescita della consapevolezza su un aspetto importante. E il fatto di avere persone formate all’utilizzo del defibrillatore, contribuisce al benessere della nostra comunità».
Sono tante, infatti, le persone impegnate nelle società sportive e nelle associazioni di volontariato «che hanno frequentato il corso per l’uso del DAE – spiega l’assessore alle Politiche Sociali e alla Sanità Giuliana Saccani –. Come amministrazione intendiamo promuovere ulteriormente questi corsi e abbiamo già preso contatti con l’Assistenza Volontaria di Collecchio, Sala Baganza e Felino che li organizza. Questo defibrillatore rappresenta un tassello importante di quel progetto per la prevenzione delle malattie cardiovascolari che stiamo portando avanti insieme all’Avis e ai medici della Casa della Salute, anche attraverso i “Gruppi di cammino” organizzati dalla UISP».
Dino Fraboschi, presidente del “Vespini”, ricorda come il defibrillatore, collocato inizialmente all’interno della sede dell’Avis, fosse poi stato spostato nel corridoio di accesso al Circolo Anziani, alla sede della Sezione locale dell’Associazione Donatori Italiani Sangue e del Gruppo Escursionistico Salese. «Il problema, però, è che non era a disposizione della cittadinanza 24 ore su 24, - aggiunge – così abbiamo deciso di regalarlo al Comune, per renderlo accessibile in qualsiasi momento». E la comunità salese ringrazia.
Chiusura Rocca Sanvitale e IAT dal 15 al 30 luglio. Accesso interdetto al pubblico a seguito dei lavori di ristrutturazione in corso. Regolarmente aperto, invece, il Museo del Vino.
Si comunica che a causa dei lavori di ristrutturazione in corso, la Rocca Sanvitale di Sala Baganza e l’Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT) resteranno chiusi dal 15 al 30 luglio, con la conseguente sospensione delle visite guidate. Si potrà tuttavia continuare a telefonare e inviare messaggi di posta elettronica allo IAT (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) per avanzare richieste e ricevere informazioni.
Il Museo del Vino, invece, resterà regolarmente aperto nelle giornate di sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.