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A margine del convegno “Comunità resilienti, imprese al centro” – promosso da Confindustria, Piccola Industria e Gruppo Barilla per celebrare la Settimana Nazionale della Protezione Civile all’Academia Barilla di Parma – il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli conferma la massima attenzione per le opere idrauliche che risponderanno alle necessità idrico-irrigue del comprensorio.  Presto un vertice sul tema con il Segretario Generale del Distretto Meuccio Berselli che ha incontrato anche il Capo Dipartimento Protezione Civile Angelo Borrelli


Parma, 19 Ottobre 2019 – A margine del convegno “Comunità resilienti, imprese al centro”, organizzato da Piccola Industria Confindustria, Confindustria Emilia-Romagna, Unione Parmense degli Industriali e Gruppo Barilla in occasione della Settimana Nazionale della Protezione Civile, svoltosi all’Academia Barilla e promosso per dare impulso al circolo virtuoso della prevenzione, diffondere la cultura della resilienza, uscire dai tempi infiniti delle ricostruzioni e lavorare per il rilancio economico e produttivo dei territori colpiti da catastrofi naturali Meuccio Berselli, Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po, ha incontrato il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli e Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nel breve incontro si è confermata la necessità dell’avvio del Piano di azione sugli invasi, al fine di rispondere alle esigenze territoriali di fabbisogno idrico-irriguo nel distretto del fiume Po. Il secondo stralcio del Piano Straordinario Infrastrutture Idriche riguardante opere per invasi multiobiettivo e per il risparmio di acqua negli usi agricoli e civili (Legge finanziaria 2017 art. 1, comma 523, Piano straordinario invasi, e comma 1072, Fondo investimenti del MIT) – approvato in via definitiva nel mese di aprile del 2019 – è frutto della sinergia tra le amministrazioni centrali e le Autorità di distretto.

Il Piano straordinario rappresenta uno dei primi strumenti che affronta in modo integrato la rilevante questione del risparmio e della conservazione della risorsa primaria acqua in un contesto di generale mutamento climatico.

 

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Pianificazione integrata nella governance del fiume Po: protocollo d’intesa tra l’Autorità Distrettuale e le Università del bacino idrografico.


Domani, 24 Settembre, al Palazzo del Governatore di Parma la firma del Segretario Generale Meuccio Berselli e del Rettore dell’Ateneo di Parma Paolo Andrei, in rappresentanza delle Università del Bacino Idrografico
Parma, 23 Settembre 2019 – Sviluppare un sistema permanente di analisi, conoscenze, relazioni, scambio di dati ed informazioni per la valorizzazione delle risorse del bacino idrico del Po, la tutela delle acque e la mitigazione del rischio idrogeologico. Promuovere un modello di pianificazione integrata per la governance del Grande Fiume, dalla gestione delle acque al rischio alluvioni.


È questo il focus caratterizzante l’importante Protocollo d’Intesa tra l’Autorità Distrettuale del fiume Po e le Università appartenenti al Bacino Idrografico, che verrà firmato domani, martedì 24 settembre, alle ore 11:30 al Palazzo del Governatore di Parma, dal Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli e da Paolo Andrei, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Parma in rappresentanza degli Atenei coinvolti, nell’ambito della giornata di studi ‘Verso una pianificazione integrata di Distretto’.


Il convegno, che si svolgerà domani, 24 settembre, dalle ore 9 alle ore 16 all’Auditorium del Palazzo del Governatore di Piazza Garibaldi a Parma, sarà aperto dai saluti dell’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma Michele Alinovi e vedrà gli interventi di esperti, tecnici dell’Autorità Distrettuale del fiume Po e portatori di interesse e sarà un ulteriore passo verso l’obiettivo dell’uniformazione del Piano di Gestione Acque, del Piano di Gestione del rischio Alluvioni e del Piano Stralcio di Bilancio Idrico in un unico piano integrato.

Per maggiori info: https://adbpo.gov.it/partecipazione-pubblica/.

 

Salone Monumentale di Palazzo Gotico – Piazza Cavalli – Piacenza -  Venerdi' 26 luglio 2019 - 

La riserva MAB UNESCO POGRANDE, una opportunità da cogliere


ORE 9,30 – Registrazione dei partecipanti


ORE 10 – SESSIONE ISTITUZIONALE -


PATRIZIA BARBIERI - Sindaco di Piacenza –

Rappresentanti delle Regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto


Interventi:

MEUCCIO BERSELLI – Segretario Generale Autorità Distrettuale del Fiume Po –

IVANO PAVESI – Vice/Sindaco di Guastalla (RE) – in rappresentanza dei Comuni promotori

LORENZO FRATTINI – Presidente Legambiente Emilia Romagna –

PIERLUIGI VIAROLI – Docente Università di Parma – Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale

Conclusioni:

GUIDO GUIDESI – Sottosegretario alla PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Coordina: Andrea Gavazzoli, giornalista


ORE 11,30 – SESSIONE TECNICA -

INSEDIAMENTO ASSEMBLEA PLENARIA DEI SINDACI DELLA NUOVA RISERVA MAB POGRANDE

Coordina: Christian Farioli, Autorità Distrettuale del Fiume Po


ORE 13 – LIGHT LUNCH

 

Regioni e Autorità Bacino: lotta serrata a illegalità. collaborazione con Prefetture.

Milano – Proseguono le attività istituzionali di contrasto al bracconaggio nel Fiume Po. Nel 2018 era stato siglato il protocollo d'intesa triennale per il controllo della pesca illegale nel principale fiume italiano tra Regioni Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, le prefetture di Milano, Torino, Venezia e Bologna e l'Autorità Distrettuale del fiume Po. In attuazione al documento, Regioni e Province coinvolte hanno individuato lungo tutta l'asta 166 potenziali punti di imbarco e sosta degli automezzi utilizzati nell'attività di bracconaggio. Entro la fine di agosto sarà elaborata una mappa interattiva che sarà messa a disposizione delle prefetture per il monitoraggio dei siti.

"Le attività di pesca illegale hanno contribuito a indebolire la biodiversità nel Po e a diminuire il numero di esemplari di specie autoctone, come lo storione e l'anguilla. Per questo vogliamo intervenire con decisione e in maniera coordinata affinché vengano tutelata la fauna e le attività di pesca legale", hanno dichiarato gli assessori regionali con delega alla Pesca di Lombardia ed Emilia-Romagna, Fabio Rolfi e Simona Caselli, presenti questa mattina a Palazzo Lombardia per il tavolo interregionale. "Ora faremo una verifica su questi 166 punti di attracco per capire quali siano già utilizzati e concentrare meglio le energie".

"E' essenziale riuscire a fornire alle Forze dell'Ordine uno strumento innovativo per consentire di intervenire in modo mirato ed efficace. Stiamo ultimando una rilevante attività di analisi nel dettaglio delle necessità e questo diventerà a breve un mezzo prezioso per intervenire. Così chi avrà il compito di vigilare per scongiurare il grave fenomeno del bracconaggio sul Po potrà contare su conoscenze approfodnite del territorio e tecnologie digitali avanzate", ha aggiunto il Segretario Generale dell'Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli.

Il piano operativo prevede un potenziamento delle Forze di Polizia provinciale e locale anche con adeguamento delle attrezzature per il controllo notturno e la navigazione.

PUNTI DI IMBARCO PESCA, SBARCO E SOSTA DEGLI AUTOMEZZI DI APPOGGIO UTILI ED UTILIZZATI NELL'ATTIVITÀ DI BRACCONAGGIO PER OGNI PROVINCIA:

Ferrara: 8
Parma: 14
Piacenza: 16
Reggio Emilia: 11
Lodi: 46
Mantova: 13
Cremona: 7
Pavia: 42
Rovigo: 9

TOTALE: 166

 

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Pubblicato in Ambiente Emilia

Bacino della Val d'Enza, presentate le attività svolte dall'autorità distretto del po tra opportunità, criticità e azioni possibili per dare risposte al territorio - (in allegato le schede tecniche in pdf).

Reggio Emilia (RE), 17 Maggio 2019 – Si è svolto stamane – presso la Sala del Consiglio della Provincia di Reggio Emilia – il secondo incontro pubblico di presentazione al territorio delle attività sul bacino idrografico dell'Enza realizzate dall'Autorità di Distretto del Fiume Po da gennaio ad oggi all'indomani del primo incontro tenuto nel Comune di Vetto.

Davanti ad un folto pubblico composto perlopiù da sindaci, amministratori locali, associazioni agricole di categoria, portatori di interesse e media i tecnici del Distretto hanno illustrato il quadro complessivo delle opportunità e criticità mostrando le analisi delle disponibilità della risorsa idrica nell'area esaminata, il bilancio idrico e la valutazione degli scenari e delle proposte progettuali oggi all'attenzione di una comunità che ha necessità in tempi utili di porre rimedio adeguato ad uno stato sempre più endemico di carenza di acqua per i diversi utilizzi compreso quello essenziale per le colture di pregio.

La fotografia realistica dello scenario possibile, basata su contributi tecnico scientifici dell'Autorità e di diversi enti che hanno collaborato alla stesura del piano, è stata generalmente condivisa dai presenti.

Le azioni presentate, tra cui anche l'opportunità di creare un invaso integrato da una serie di azioni praticabili nel breve medio e lungo periodo per coprire il fabbisogno (che, in sostanza, si conferma quello stimato dal tavolo tecnico che ha lavorato nei due anni precedenti incrementato dalle annate più siccitose, come per esempio il 2017) hanno visto le relazioni dettagliate di approfondimento dei tecnici distrettuali Fernanda Moroni e Andrea Colombo (VEDI ALLEGATO TECNICO) e l'apprezzato intervento conclusivo del Segretario Generale Meuccio Berselli.

L'apertura dei lavori è stata tenuta dal padrone di casa Giorgio Zanni, Presidente della Provincia di Reggio Emilia, seguito da Gianmaria Manghi, Sottosegretario di presidenza della Regione-Emilia Romagna.

Nel corso della mattinata di lavori, coordinati dal giornalista Andrea Gavazzoli, molti sindaci, rappresentanti delle associazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura e CIA) e accademici come il professor Renzo Valloni del Centro Acque dell'Università degli Studi di Parma sono intervenuti in modo mirato e particolarmente collaborativo e propositivo.

Da rimarcare il lavoro tecnico di spessore fatto in questi mesi dal Consorzio di Bonifica Emilia Centrale e dal Consorzio della Bonifica Parmense ad integrazione delle possibili azioni strategiche da percorrere per dare risposte alle necessità del territorio della Val d'Enza.

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Secondo incontro pubblico con il territorio "Bacino torrente Enza - Presentazione delle attività svolte e del quadro di opportunità e criticità".

VENERDI' 17 MAGGIO 2019 alle ORE 9:30 presso la SALA CONSILIARE nella sede della PROVINCIA DI REGGIO EMILIA (Corso Garibaldi, 59).

 

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Sabato, 13 Aprile 2019 10:23

Plastica nel Canal Bianco

Plastica nel Canal Bianco, l'Autorità di distretto del fiume Po chiede e ottiene la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti presenti nell'alveo
Berselli (Autorità di Distretto Po): "Singole azioni territoriali locali volte a contenere l'immissione delle plastiche nei corsi d'acqua risultano molto rilevanti"

Legnago (VR), 12 Aprile 2019 – A seguito di un articolo apparso sul sito "Curioctopus.it" che riprendeva la denuncia di Greenpeace Italia la quale, con un post sul profilo Twitter del Responsabile della campagna inquinamento Giuseppe Ungherese, ha diffuso alcune foto in cui veniva mostrata una ingente quantità di plastica nell'alveo del Fiume Po, il Segretario Generale di AdbPo Meuccio Berselli si è recato sul punto esatto dove si è accumulata la plastica per verificare la situazione attuale: si tratta in realtà non del Fiume Po, ma del Canal Bianco, nella provincia di Verona, all'altezza della chiusa di Torretta.

Dopo aver verificato che la competenza del Canale è di Sistemi Territoriali Spa, Berselli si è recato negli uffici del Comune di riferimento, Legnago (provincia di Verona), per avviare tutte le possibili azioni più adeguate per risolvere l'evidente criticità: parlando con l'Ing. Gianni Zerbinati, Dirigente dell'Area Tecnica Ambiente; e telefonicamente con il Direttore di Sistemi Territoriali Spa, Ing. Alessandro Bonvicini, Berselli ha chiesto e ottenuto che la plastica nell'alveo del Canal Bianco venga raccolta da Sistemi Territoriali Spa e smaltita dal Comune di Legnago.

Ora l'Autorità di Distretto convocherà e coordinerà un tavolo tecnico tra gli enti territoriali e le associazioni ambientaliste locali al fine di trovare una soluzione condivisa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in questa importante via d'acqua.

"Oltre al progetto Po d'AMare – ha detto Berselli al termine degli incontri – le singole azioni territoriali locali, volte a contenere l'immissione delle plastiche nei corsi d'acqua, risultano molto rilevanti e in quest'ottica il contributo della cittadinanza attiva, delle amministrazioni locali, multiutility, associazioni ambientaliste e agricole è essenziale".

Berselli (Autorità di Distretto Po): "Incremento dei comuni coinvolti nel progetto dagli iniziali 60 agli attuali 84 dimostra successo e validità della proposta"

Parma, 9 Aprile 2019 – La candidatura a sito Mab Unesco dell'area mediana del Po, ribattezzata PoGrande, è ad un punto di svolta dopo l'articolato processo di promozione fatto nei mesi scorsi dai soggetti promotori e in particolare dall'Autorità di Distretto del Fiume Po come capofila che ha redatto il dossier presentato in sede Unesco a Parigi.

Il sogno di valorizzare al meglio le potenzialità ed il ruolo del fiume come elemento organico e soprattutto di possibile richiamo per il turismo internazionale, elemento aggregante delle comunità insediate lungo l'asta del Grande Fiume potrebbe divenire presto realtà consolidata.

"Dopo aver guadagnato appoggio e sostegno del Ministero dell'Ambiente – ha affermato il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Meuccio Berselli – entro la fine della primavera sapremo se l'Unesco assegnerà a questo territorio ricco di cultura, tradizioni uniche e enogastronomia di eccellenza l'importante riconoscimento universale di tutela. Intanto la cosa particolarmente positiva è che i comuni delle regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto che sono entrati nel progetto Po Grande sono passati da 60 a 84 a dimostrazione del successo e della validità della proposta. In particolare sottolineo il contributo dei partners tra cui sicuramente l'apporto fattivo di Legambiente".

Immortalato in un video il primo storione che risale dall'Emilia Romagna alla Lombardia dalla conca Piacentina di isola serafini. Berselli (Autorità di Distretto Po): "Le scelte più adeguate per migliorare l'ambiente acquatico solo grazie allo studio approfondito dell'habitat"

Parma, 5 Aprile 2019 – Immortalato al suo primo passaggio dal nodo idraulico di Isola Serafini l'esemplare di storione, monitorato in tempo reale dal video del gruppo di ricerca scientifica Graia, testimonia la validità della realizzazione della "scala di risalita" che favorisce e consente il libero transito di tutte le specie ittiche da questo eccezionale corridoio ambientale.

Dall'inaugurazione fino ad oggi infatti si contano già oltre 700 mila esemplari di differenti specie passate dalla conca piacentina (gestita dalla Regione Emilia Romagna), ma quello dello storione che dalle acque del Po risale per deporre le uova "sconfinando" in Lombardia è il primo avvistamento certificato.

La scelta della creazione di questa neonata via d'acqua creata appositamente per incrementare il ripopolamento si conferma vincente così come gli studi effettuati nell'ambito del progetto comunitario Life Conflupo. Il periodo in cui lo storione è stato filmato è quello pre-riproduttivo in cui l'esemplare va alla ricerca del suo areale di frega.

"Una scelta vincente quella della scala di risalita che, giorno dopo giorno, ci mostra risultati di rilievo – ha confermato il Segretario dell'Autorità di Distretto del Fiume Po Meuccio Berselli – solo lo studio approfondito degli habitat è alla base delle migliori decisioni, fondamentale per migliorare l'ambiente acquatico del Po e non solo".


Video: https://youtu.be/2xhsOGwM-Lg 

 

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Verso il Contratto di fiume Parma - Baganza | MERCOLEDÌ 3 APRILE, ore 18:00 a FELINO (PR

Si invitano i cittadini, le associazioni, gli enti pubblici e privati dei comuni di Berceto, Calestano, Collecchio, Felino, Parma, Sala Baganza e Terenzo a partecipare all'incontro che si terra' presso la

SALA CIVICA "R. AMORETTI" (via Filippo Corridoni, 2 - Felino, PR)
MERCOLEDÌ 3 APRILE, ORE 18:00

L'incontro con il pubblico rappresenta una risorsa fondamentale per il processo del Contratto di Fiume, in grado di offrire una conoscenza capillare e puntuale del territorio. Le informazioni raccolte durante la fase di partecipazione pubblica andranno ad integrarsi e ad aggiungersi a quelle individuati nella prima fase di ascolto, creando un quadro dettagliato dello stato di fatto del bacino Parma-Baganza su cui individuare le opportunità progettuali e le modalità di intervento attraverso il Contratto di Fiume.

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma
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