Più di 16.000 visite nell'edizione dell'aprile scorso. Favorire vendite dirette. Da quest'anno i consumatori hanno anche a disposizione la nuova "APP Visite". Il 3 e 4 ottobre, "Caseifici aperti" attende i consumatori con un intensissimo e diversificato programma di iniziative -
Reggio Emilia, 1 ottobre 2015 -
Sono una cinquantina i caseifici del Parmigiano Reggiano che apriranno le porte sabato 3 e domenica 4 ottobre, per un fine settimana all'insegna dell'accoglienza dei consumatori, della tradizione, del sapore e dell'artigianalità. Proprio nel prossimo week end, infatti, tornerà in scena "Caseifici aperti", promossa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per offrire ai consumatori la possibilità di entrare direttamente in quel mondo di piccole strutture in cui artigianalmente si produce un'eccellenza alimentare italiana conosciuta in tutto il mondo.
A maggior ragione in un momento in cui permangono quotazioni insoddisfacenti, la nuova edizione di "Caseifici aperti" (la precedente si è tenuta nell'aprile scorso) vuole dunque rafforzare proprio il legame con i consumatori, "favorendo - spiega il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai – una più approfondita conoscenza del Parmigiano Reggiano, delle sue caratteristiche, del territorio cui si lega profondamente, del lavoro degli allevatori, dei caseifici e dei maestri casari". "E' anche in questo modo - prosegue Alai - che puntiamo a sostenere le vendite dirette da parte dei caseifici, favorite anche dai servizi di acquisto online dei caseifici, riportati nel sito del Consorzio, che oggi ammontano a oltre 300.000 forme".
Da quest'anno i consumatori hanno anche a disposizione la nuova "APP Visite", un'audioguida facilmente scaricabile che consente di seguire ogni fase produttiva e di scoprire i segreti dei caseifici artigianali con una visita virtuale o di essere accompagnati passo a passo - oltre che dagli operatori di caseificio - nel caso in cui la visita avvenga realmente. La nuova edizione di "Caseifici aperti" - iniziativa partita all'indomani del terremoto del maggio 2012 - punta a battere i record dell'aprile scorso, con oltre 16.000 visite registrate e la partecipazione di consumatori provenienti in massima parte da aree diverse dal comprensorio di produzione, compresi i più vicini Paesi esteri (Francia, Svizzera e Austria).
Il 3 e 4 ottobre, "Caseifici aperti" attende i consumatori con un intensissimo e diversificato programma di iniziative: degustazioni e vendite dirette, infatti, saranno affiancate da visite guidate, eventi speciali per adulti e bambini, giochi e sorprese. Una quindicina di caseifici di montagna, sempre il 3 e 4 ottobre, troveranno poi una "casa comune" al Consorzio del Parmigiano Reggiano, con un programma che (dalle 15.00 alle 22.00 di sabato e dalle 10 alle 19 di domenica) prevede visite allo storico casellino, degustazioni di Parmigiano Reggiano e due cotture a legna di una forma (sabato alle 17,30 e domenica alle 15,30). Sul sito web del Consorzio di tutela è presente una sezione ( www.parmigianoreggiano.it/dove_trova/caseifici_aperti_1/ext/CaseificiAperti/default.aspx ) con l'elenco dei caseifici aderenti al progetto "Caseifici aperti", quotidianamente aggiornata sia sulle strutture interessate che sulle attività proposte in ciascuna. Un comodo sistema di geolocalizzazione, inoltre, permette di trovare la struttura più vicina e più affine alle proprie esigenze. Così come nelle precedenti edizioni, per rendere ancora più coinvolgente ed emozionante questa edizione di "Caseifici aperti", tutti i consumatori che visiteranno i caseifici del Parmigiano Reggiano sono invitati a condividere la loro esperienza attraverso l'hashtag #caseificiaperti da utilizzare su tutti i Social Media del Consorzio (Twitter, Facebook, Instagram e Pinterest).
L'ELENCO DEI "CASEIFICI APERTI" SUDDIVISI PER PROVINCIA
Parma:
Consorzio Produttori Latte di Baganzolino (Parma), Il Trionfo di San Secondo, Palazzo di Roccabianca, Saliceto di Mulazzano (Lesignano Bagni), Giansanti al Botteghino di Porporano (Parma), Bertinelli a Strada Pedemontana (Noceto), La Madonnina di Scipione Ponte (Salsomaggiore), Montecoppe di Collecchio, La Medesanese di Medesano, Lanfredini di Contignaco (Salsomaggiore), Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore (Corniglio), Casearia Corradi di Noceto, San Ferdinando di Zibello, San Pier Damiani di San Prospero (Parma), Il Battistero di Serravalle Ceno (Varano de' Melegari), Bassa Parmense di Chiozzola (Sorbolo), Azienda Agricola Iris di Rivalta (Lesignano Bagni), Opere di Latte di Monticelli Terme (Montechiarugolo), San Salvatore di Sanguigna (Colorno), Val D'Enza di Vairo (Palanzano), Agricola Butteri a Scipione Passeri (Salsomaggiore).
Reggio Emilia:
Agricola La Razza di Canali (Reggio Emilia), Latteria Sociale Nuova di Bibbiano, Consorzio Vacche Rosse di Coviolo (Reggio Emilia), Castellazzo di Campagnola Emilia, La Grande di Castelnuovo di Sotto, Il Boiardo di Pratissolo (Scandiano), Il Boiardo a San Maurizio (Reggio Emilia), Latteria di Garfagnolo (Castelnuovo Monti), Villa Curta a San Maurizio (Reggio Emilia), Gruppo Tirelli Fondo Passioncella di Guastalla, Fattoria Marchesini a Praticello (Gattatico), Colline Selvapiana di Canossa.
Modena:
Agricola Moscattini di Formigine, Sociale San Paolo a Campogalliano, Latteria di Campogalliano, 4 Madonne Caseificio dell'Emilia a Lesignana (Modena), Agricola Montorsi a Cittanova (Modena, Santa Rita Bio di Pompeano (Serramazzoni), Rio San Michele di Camatta (Pavullo nel Frignano), San Lucio Montardone di Rocca Santa Maria (Serramazzoni), Santa Lucia di Sestola, Casearia del Frignano (Pavullo nel Frignano), Casearia di Savoniero & Susano a Savoniero (Palagano).
Mantova:
Latteria Vò Grande di Pegognaga, Begozzo di Palidano.
Bologna:
Canevaccia di Pratorotondo (Gaggio Montano), Pieve Roffeno di Castel d'Aiano, Zootecnica Bazzanese a Bazzano (Valsamoggia), Fior di Latte a Gaggio Montano.
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Il direttore Deserti: "Dalla naturalità dei foraggi l'eccellenza in qualità". Si consolida il rapporto con la Whole Foods Markets. Obiettivo: battere i falsi Usa. Focus sul Parmigiano Reggiano di montagna, che vale 3,5 milioni di q.li di latte trasformato. -
Reggio Emilia, 17 settembre 2015 -
Occhi puntati sulla qualità, ma anche sul rafforzamento degli scambi con il mercato statunitense, che continua ad aumentare l'import: il Consorzio del Parmigiano Reggiano si presenta così a Cheese di Bra, la manifestazione che Slow Food dedica alle eccellenze del mondo dei prodotti lattiero caseari e che quest'anno si tiene dal 18 al 21 settembre.
"Abbiamo calendarizzato tante iniziative - spiega il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti, finalizzate a valorizzare la completa naturalità del prodotto e l'attenzione che viene riservata alle materie prime, partendo direttamente dalla scelta e dalla cura dell'alimentazione delle bovine che producono il latte per il Parmigiano Reggiano".
Proprio in questo senso, tra gli eventi del Consorzio assume una particolare rilevanza il convegno "Good feed for good cheeses", che vedrà fianco a fianco il Parmigiano Reggiano e il Comté AOP: "due eccellenze - spiega Deserti - che in comune hanno proprio l'assoluta naturalità e una particolare cura dell'alimentazione delle bovine da latte, nella quale è assolutamente proibito l'uso di materie prime fermentate o insilate".
E' proprio a questo appuntamento (domenica 20 settembre alle ore 11,00 nella sala stampa di Slow Food) che interverrà Cathy Strange, la selezionatrice di formaggi della famosa catena distributiva americana Whole Foods Markets, il colosso della distribuzione Usa che nel luglio scorso ha scelto il Parmigiano Reggiano come prodotto di punta per qualificare l'intera offerta di formaggi della catena, orientandosi su un prodotto selezionato di almeno 24 mesi che viene porzionato nel punto vendita.
"Quell'accordo e questa presenza di Cathy Strange - sottolinea il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano - rappresentano una delle migliori risposte possibili - in assenza di tutele anche legislative che stiamo sollecitando nell'ambito dei negoziati TTIP in corso tra Unione Europea e Stati Uniti - al fenomeno delle frodi, che negli Usa si traducono in circa 100.000 tonnellate all'anno di consumi di "parmesan" immesso sul mercato e venduto facendo presumere (con il ricorso a marchi, bollini, simboli che richiamano il tricolore) che abbia un'origine italiana".
Al convegno, insieme al presidente del Consorzio, Giuseppe Alai, al direttore Riccardo Deserti e a Cathy Strange, interverranno il direttore Comité Interprofessionnel du Gruyére de Comté, Valéry Elisseeff, e il prof. Silvio Greco, docente di Produzioni agroalimentari all'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Molto spazio, nell'ambito dell'edizione 2015 del Cheese di Bra, sarà riservata ai caseifici del Parmigiano Reggiano (impegnati in degustazioni anche con abbinamento con vini, aceto balsamico tradizionale di Modena e birre di qualità) e, soprattutto, al formaggio di montagna delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna (sinistra Reno).
Con 3,5 milioni di latte trasformato annualmente, il Parmigiano Reggiano rappresenta, infatti, la più importante Dop per la montagna italiana ed europea.
(fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Un convegno con i "guru" di immunologia, pediatria, scienze dell'alimentazione, endocrinologia. -
Reggio Emilia, 15 settembre 2015 -
Entra più che mai nel vivo il programma di lavoro lanciato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano ad Expo, connotato, in particolare, dalla continuativa presenza nel "supermercato del futuro" allestito da Coop Italia.
Dopo che il Parmigiano Reggiano è stato dal 9 ad oggi 14 settembre al centro delle iniziative alla "piazzetta" allestita dalla Regione Emilia-Romagna, per la realizzazione di progetto curato in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna, le attività del Consorzio culmineranno con un convegno scientifico giovedì 17 settembre.
L'appuntamento del convegno sugli aspetti nutrizionali e metabolici del Parmigiano Reggiano è in programma il 17 settembre - dalle 15,00 alle 18,30, ad EXPO, Sala Eventi Coop Forum, e sotto la guida scientifica del prof. Sergio Bernasconi, Ordinario di Pediatria all'Università di Parma, farà il punto sulle caratteristiche nutritive e dieto-terapiche del prodotto, con particolare riferimento al rapporto tra assunzione e patologie cardiovascolari e dismetaboliche, unitamente al tema del paziente pediatrico affetto da allergie e/o disbiosi intestinali e alle correlazioni tra consumo di Parmigiano Reggiano e metabolismo osseo (dietoterapia dell'osteoporosi).
A parlarne saranno Leone Arsenio (specialista in malattie del ricambio, diabetologia, geriatria), Roberto Berni (specialista nutrizione pediatrica e patologie allergiche), Maria Luisa Brandi (docente di endocrinologia all'Università di Firenze), Federico Cioni (medico specialista in scienze dell'alimentazione, medicina interna e diabetologia) e Lorenzo Lughetti (docente di pediatria generale e specialistica all'Università di Modena-Reggio Emilia).
"Con questo insieme di iniziative - osserva il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - proponiamo un viaggio a tutto campo nel mondo del Parmigiano Reggiano, con il quale accendiamo nuove luci di conoscenza sul nostro prodotto, partendo dagli aspetti legati alla produzione, alla tradizione, ai diversi gusti in funzione della stagionatura, al legame con il territorio, per arrivare ad approfondimenti scientifici che riguardano anche la sua utilità per il benessere fisico ai fini della prevenzione e della cura, come integratore, di patologie piuttosto frequenti".
Il convegno del Consorzio del 17 settembre è stato accreditato per la professione di medico chirurgo (tutte le specialità), biologo, nutrizionista, dietista e vale due crediti ECM.
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Pamigiano)