Dieci caseifici e tanti operatori specializzati alla scoperta delle diverse tipologie e stagionature del prodotto. L'evento a Milano il 28 novembre all'interno dell'evento di Witaly: Cooking For Art Milano 2016 (Spazio W37).
Reggio Emilia, 25 novembre 2016
I professionisti della ristorazione incontrano i caseifici del Parmigiano Reggiano per scoprire, insieme, come le diverse tipologie, stagionature e caratteristiche del prodotto possano abbinarsi al meglio a piatti della tradizione e alle più innovative offerte che la ristorazione di qualità può offrire ai consumatori.
E' questo il senso della Parmigiano Reggiano Identity, l'evento che il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha organizzato per il 28 novembre a Milano allo Spazio W37 dalle 10,00 alle 18,00 all'interno dell'evento di Witaly: Cooking For Art Milano 2016 (Spazio W37).
Un'iniziativa già realizzata con successo del febbraio scorso, che punta a far sì che i professionisti della ristorazione (cuochi, ristoratori, pizzaioli, enotecari) e della distribuzione di qualità (gastronomie, delicatessen, gourmandises) possano avere incontri diretti con i produttori per conoscere le diverse realtà dei caseifici e, grazie alle previste degustazioni, poter scegliere in modo più consapevole il Parmigiano Reggiano più adatto alle proprie esigenze e a quelle del proprio locale e di ogni specifica attività.
La giornata milanese metterà in contatto 10 caseifici – rappresentativi dei vari territori della zona di origine e delle differenti declinazioni produttive del Parmigiano Reggiano, delle sue biodiversità, delle diverse razze bovine – con decine di utilizzatori qualificati, con i quali potranno essere stabiliti rapporti e collaborazioni commerciali dirette.
"L'iniziativa - spiega il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti - si inserisce in un contesto che vede molti caseifici proiettati ad una più incisiva valorizzazione della propria marca aziendale a fianco della denominazione collettiva e, contestualmente, registra un crescente apprezzamento dei consumatori verso tipologie particolari e distintive quali le produzioni di montagna e collina, di vacche brune, di vacche rosse, di vacche bianche, quelle ottenute secondo le procedure dell'agricoltura biologica o con la certificazione kosher". "Un processo questo della valorizzazione dei caseifici agli occhi dei consumatori – conclude il direttore Deserti – che è iniziato da tempo, che il Consorzio vuole favorire e che ha avuto recentemente un passaggio importante con la pubblicazione della Guida Slow Food ai caseifici del Parmigiano Reggiano".
La Parmigiano Reggiano Identity offre proprio la possibilità di conoscere tutte queste diverse declinazioni e queste particolarità al mondo dei professionisti che utilizza il Parmigiano Reggiano, che possono così scegliere il prodotto più adatto alle esigenze individuali e legarsi ai caseifici anche sulla base del loro patrimonio di tradizioni, localizzazioni e storie.
L'evento è inserito all'interno di "Cooking For Art" (il concorso che premia il miglior chef e pizzaiolo emergente d'Italia) organizzato da Luigi Cremona e Lorenza Vitali (giornalisti) nello stesso luogo dal 26 al 28 novembre (Spazio W37, Via Giacomo Watt 37, Milano).
(Fonte: ufficio stampa Consorzio Parmigiano Reggiano)
Una riflessione approfondita sulle Indicazioni Geografiche. Tavola rotonda e presentazione del volume Diritti di proprietà intellettuale per le Indicazioni Geografiche: cosa è in gioco nel TTIP? Opera di professori e ricercatori universitari parmensi. Domani, 23 novembre, alle ore 18 presso la Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi in vicolo delle Asse.
Parma, 22 novembre 2016
Diritti di proprietà intellettuale per le Indicazioni Geografiche: cosa è in gioco nel TTIP? Questa è il titolo in italiano di un testo – il titolo originale è in inglese: Intellectual property rights for Geographical Indications: what is at stake in the TTIP? – opera di professori e ricercatori universitari dell'ateneo parmense – Filippo Arfini, Maria Cecilia Mancini, Mario Veneziani e Michele Donati – che verrà presentato domani sera, 23 novembre, alle ore 18, a Parma, presso la Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi, in vicolo delle Asse (traversa di borgo Parmigianino) nel corso di una tavola rotonda che vedrà l'apporto di diversi contributi. Infatti alla tavola rotonda parteciperanno Filippo Arfini, professore dell'Università di Parma e capofila degli autori del testo, Vincenzo Carrozzino, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e in rappresentanza dei consorzi locali interverranno Simone Calzi (Prosciutto di Parma), Giorgio Bocedi (Parmigiano Reggiano) e Federico De Simoni (Aceto Balsamico di Modena). Moderatore sarà Domenico Dentoni, dell'Università di Wageningen (Olanda).
L'incontro ha il patrocinio della Fondazione Bizzozzero. Significativo è che proprio nell'università di Parma nasca una riflessione così approfondita sulle Indicazioni Geografiche. Il volume è infatti la raccolta rielaborata degli atti di un convegno che si è tenuto nel maggio del 2016 che ha visto la partecipazione di studiosi e ricercatori convocati da tutto il mondo per dibattere su una domanda che sta a cuore a gran parte dei produttori delle eccellenze del nostro territorio: quali strumenti giuridici per proteggere sui mercati mondiali al meglio i prodotti di origine e le denominazioni, i marchi e i loghi? E quali le conseguenze per le implicazioni commerciali, per l'identificazione e la protezione della qualità e del consumatore e per lo sviluppo territoriale delle Indicazioni Geografiche?E soprattutto, come inserire l'uso dei vari strumenti legislativi di protezione nella prospettiva degli accordi di partenariato che sono stati realizzati (CETA tra UE e Canada) e soprattutto che erano all'orizzonte (TTIP tra UE e Usa)?
La riflessione appare di grande attualità, non solo per i temi approfonditi ma soprattutto dalle recenti perplessità emerse a livello europeo, sollevate dalla Francia, e dalle affermazioni del futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha affermato di voler aumentare la protezione economica dei prodotti Usa.
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano)
Mercato interno, e soprattutto i giovani, al centro della nuova iniziativa del Consorzio. In palio, ogni giorno, 1 kg di prodotto di montagna. Una intera forma al super vincitore.
Reggio Emilia, 7 novembre 2016
Il Consorzio del Parmigiano Reggiano continua a premere l'acceleratore sul mercato interno.
Mentre prosegue la nuova campagna nazionale lanciata ai primi di ottobre (3,5 milioni di investimento che si sono aggiunti alle due campagne già mese in atto nel periodo pasquale e nella tarda primavera scorsa), l'Ente di tutela lancia ora il concorso "#meglioilmeglio", che ogni giorno offre ai partecipanti la possibilità di vincere una selezione speciale di Parmigiano Reggiano di montagna (due punte da 500 gr).
Il concorso è in linea con i contenuti del messaggio televisivo, che in un percorso a ritroso dal ristorante al caseificio consente ai protagonisti (persone e personaggi autentici, che ogni giorno sono realmente parte di questo mondo che unisce produzione e consumo) di evidenziare quale sia l'origine del proprio "meglio".
I partecipanti, dopo essersi collegati alla piattaforma www.meglioilmeglio.com, sono invitati a scattarsi un selfie in cui indicano con la mano, alla propria sinistra, la persona o le persone che stanno all'origine del meglio delle loro vite e delle loro storie; dopo aver taggato queste persone (indicando brevemente anche il perchè assumono tanta importanza), gli autori del selfie posteranno sui loro social i contenuti espressi, entrando così in un'unica grande "catena del meglio" presente sulla piattaforma.
Ogni giorno, tra i partecipanti, viene estratto un vincitore che si aggiudica 2 pezzi da 500 gr di Parmigiano Reggiano di montagna e, a pochi giorni dalla chiusura del concorso (il 24 dicembre) verrà poi estratto un super vincitore, cui andrà un'intera forma di Parmigiano Reggiano di montagna.
"Il concorso - sottolinea il direttore del Consorzio di tutela, Riccardo Deserti - guarda soprattutto al mondo dei giovani, utilizzando canali e linguaggi adatti ad un pubblico più difficilmente coinvolgibile con altri mezzi in percorsi di conoscenza delle caratteristiche uniche del nostro prodotto, promuovendo così incisivamente una tradizione millenaria tra coloro che meno conoscono il valore di questa lunga storia di artigianale e naturale qualità".
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)