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Ospedale Santa Maria: finiti i lavori di ristrutturazione alla Medicina interna, Ortopedia e Traumatologia. Lungo-assistenza territoriale e Hospice. Consegnata l'ambulanza per il trasporto dei neonati in sicurezza grazie alla donazione del Comitato "Vicini a Clio".
Parma, 22 dicembre 2016
Sono terminati i lavori di ristrutturazione nelle Unità Operative di Medicina interna, Ortopedia e traumatologia e Lungo-assistenza territoriale, iniziati nel maggio scorso e realizzati dopo gli interventi di miglioramento dell'hospice "La Valle del Sole".
L'intervento, per una spesa di oltre 180.000 euro, è stato realizzato senza interrompere l'attività assistenziale e fa parte del più ampio progetto di riqualificazione dell'Ospedale Santa Maria che vede un investimento complessivo di 2 milioni e 200 mila euro e che comprende il miglioramento della sicurezza infrastrutturale secondo quanto previsto dalla vigente normativa antisismica.
Inoltre, frutto della generosa partecipazione della Valtarese Foundation, l'Ospedale è già dotato di un aggiornato ed efficiente programma wi-fi di prescrizione informatizzata della terapia farmacologica, utile a garantire un incremento delle performances in termini di sicurezza e rapidità di intervento.
Infine, grazie alla raccolta fondi organizzata dal Comitato "Vicini a Clio", l'Ospedale può contare su un'unità mobile di rianimazione neonatale. Il contributo del Comitato pari a oltre 127.000 è stato infatti utilizzato per l'acquisto di un'ambulanza per il trasporto in sicurezza dei neonati debitamente attrezzata.
Sono questi i più significativi e recenti segni di un impegno che conferma come l'Ospedale di Borgotaro sia parte importante della rete ospedaliera aziendale e provinciale, insieme alla struttura di Vaio, con funzioni a servizio del bacino d'utenza distrettuale e dell'intera provincia.
Nel dettaglio, queste le Unità Operative coinvolte dalla riqualificazione.
U.O. DI MEDICINA INTERNA Con circa 1200 ricoveri all'anno, l'attività diretta da Michele Meschi è finalizzata all'assistenza di persone affette da patologie internistiche, acute o croniche riacutizzate, con interventi ad hoc strutturati secondo il modello per intensità di cure. Al suo interno, l'area di "alta valenza" consente la gestione multidisciplinare dei quadri clinici più complessi, sia di ambito internistico e cardiologico, sia in fase perioperatoria, in collaborazione con il Dipartimento Chirurgico e del Servizio di Anestesiologia. I professionisti dell'U.O. contribuiscono inoltre all'attività ambulatoriale, a garanzia della continuità assistenziale ospedale-territorio. Sono attivi gli ambulatori di nefrologia, medicina interna e ipertensione arteriosa, diabetologia e malattie metaboliche, emostasi e sorveglianza terapie anticoagulanti, cardiologia clinica e strumentale, cure palliative, oltre ai Day Service per lo scompenso cardiaco, e il follow up del paziente diabetico e con patologie renali. L'équipe, oltre all'attività assistenziale, svolge anche attività didattica nei corsi di laurea e di specializzazione dell'Ateneo di Parma.
LA LUNGO-ASSISTENZA TERRITORIALE Con la direzione infermieristica di Giuseppina Delnevo, affianca la tradizionale Lungodegenza e si inserisce in modo innovativo nell'offerta assistenziale del Dipartimento di Cure Primarie distrettuale, collaborando insieme ai medici di medicina generale alla gestione delle persone che, superata la fase acuta della malattia, necessitano di un prolungamento di degenza per un percorso di riattivazione e di riabilitazione motoria, o per un monitoraggio clinico protratto preliminare a dimissioni difficili anche per motivi socio-sanitari. Dalla sua attivazione, l'U.O. ha già assicurato circa 200 ricoveri. I locali sono stati rinnovati e resi più accoglienti con nuovi arredi, grazie al contributo dell'Associazione "Amici della Valle del Sole".
L'U.O. DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Diretta da Aldo Guardoli, dotata di 16 posti letto per degenza ordinaria, 4 in Day Surgery e 8 di Riabilitazione estensiva e intensiva, l'U.O. riveste un ruolo di importanza strategica nell'offerta clinico-assistenziale in ambito di patologia chirurgica, con erogazione di prestazioni sanitarie tra le più avanzate nel panorama nazionale e con significativo indice di attrazione da sedi intra ed extraregionali. Tra le attività di eccellenza, si ricordano la chirurgia traumatologica dell'arto superiore e dell'arto inferiore con innovative tecniche mini-invasive, la chirurgia protesica del ginocchio e dell'anca con tecniche mini-invasive; la chirurgia artroscopica dell'anca, della spalla e del ginocchio (con ricostruzioni legamentose), del gomito e della caviglia; la chirurgia ricostruttiva articolare e legamentosa con trapianto da donatore. L'équipe garantisce anche prestazioni di riabilitazione postchirurgica in regime di ricovero, nonché attività ambulatoriale.
L'HOSPICE LA VALLE DEL SOLE Per primo interessato dagli interventi di riqualificazione, il Centro ha aperto nel 2005 dove opera un'équipe di infermieri specializzati, operatori socio-sanitari, medico palliativista, psicologa, assistente sociale, medici di medicina generale, volontari. L'hospice è rivolto a persone con malattie, oncologiche e non, che necessitano di un ricovero temporaneo per il perseguimento di vari obiettivi, primo tra tutti il miglioramento della qualità della vita, grazie, in primis, al controllo del dolore. Il Centro mette a disposizione un ambiente confortevole, costituito da otto camere singole dotate di ogni comfort, aperte a familiari, amici e ad animali di compagnia di piccola taglia.
(fonte: Ufficio stampa AUSL di Parma)
Consegnati a Giocamico cinque mila euro, grazie alla solidarietà della ditta Natfood, che da Scandiano si mobilita a fianco dell'Associazione "Amici di Andrea" di Fidenza.
Parma, 21 dicembre 2016
Parte da Fidenza e passa per Scandiano la solidarietà a favore dell'Associazione Giocamico, che porta in Ospedale una donazione di cinque mila euro. A rendere concreto il gesto di solidarietà è la ditta Natfood di Scandiano produttrice di orzo e ginseng che, per il Natale 2016, sostituisce la strenna ai dipendenti con un assegno intestato all'associazione.
L'iniziativa è scaturita dalla mobilitazione dell'"Associazione amici di Andrea", voluta da Alessandro, papà del giovanissimo che ha trascorso quattro anni all'Ospedale dei bambini e che, assieme alla sua famiglia, ha toccato con mano il beneficio e il sollievo prodotto dalla presenza dei volontari in reparto. Lo spiega in modo chiaro Alessandro Cigala: "Arrivare in ospedale e sapere che ci sono i volontari che sostengono pazienti e famiglia ti fa sentire meno solo, di fronte al vuoto che la malattia genera".
Così l'esperienza difficile della famiglia Cigala ha contagiato la benevolenza di parenti e amici, fino a arrivare alla realtà produttiva di Scandiano, dove l'amico Francesco Romano, collaboratore di Natfood ha proposto la donazione. "Li abbiamo visti lavorare e solo osservare è bastato per capire quanto importante sia il loro ruolo - spiega Romano – Raccontare questa esperienza è bastato per mobilitare il titolare della ditta per cui lavoro". Si chiama Luciano Lochis, l'amministratore delegato di Natfood, e grazie alla sua determinazione e alla sua volontà il passa parola ha assunto la forma concreta di un assegno di beneficienza. "Quando mi è stata proposta la donazione, non ho avuto esitazione –dichiara risoluto Lochis – l'ho percepito come un invito che ho voluto subito raccogliere e del quale ringrazio i miei collaboratori e dipendenti".
(Fonte: ufficio stampa Azienda ospedaliero-universitaria di Parma)
L'Ospedale dei Bambini si arricchisce di una modernissima attrezzatura per curare retinopatie gravi, grazie alla generosità dell'associazione Colibrì e dei Boys Parma.
Parma, 6 dicembre 2016
Prosegue con l'arrivo di una modernissima apparecchiatura laser il percorso di specializzazione tecnologica per prevenire e curare la disabilità visiva grave dei piccolissimi bimbi nati al Maggiore. Dopo l'arrivo della "Ret Cam 3", sofisticata attrezzatura diagnostica per lo screening oculistico su tutti i neonati pretermine, grazie all'Associazione Colibrì è operativo da alcuni mesi nel reparto di Neonatologia il Laser per trattare chirurgicamente le forme gravi di retinopatia oculare. Completa la dotazione del laser OcuLight SLx un casco per visualizzare il tessuto retinico donato dai Boys Parma.
Presentate oggi all'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" le apparecchiature - spiegano Cinzia Magnani, direttore della Neonatologia e Elio Spaggiari dell'Oculistica – sono state già impiegate su due bimbi affetti da retinopatia. Gli interventi, l'ultimo dei quali eseguito proprio alcune settimane fa - proseguono i medici - sono stati svolti grazie ad un lavoro di équipe che ha coinvolto anche gli specialisti dell'unità operativa di 1° Anestesia e Rianimazione, diretti da Maria Luisa Caspani. Un lavoro corale rimarcato anche dal direttore di dipartimento Gian Luigi de'Angelis e da Stefano Gandolfi, direttore dell'Oculistica, che, aggiungono, "qualifica il Maggiore come centro a d alta specialità".
"Con questa donazione - precisa Daniela They, presidente di Colibrì - consentiamo ad un neonato piccolissimo di essere operato all'Ospedale dei Bambini senza dover essere trasferito in altra struttura. E' questo il valore aggiunto del nostro gesto, realizzato grazie ad un coinvolgimento della direzione dell'Ospedale e dei reparti" Al suo fianco i Boys Parma che hanno aggiunto sotto l'albero di Natale, grazie ai 12mila euro raccolti durante iniziative calcistiche, un apposito caschetto in grado di guidare l'intervento del chirurgo. "E' una gara di generosità quella del volontariato che rafforza il legame dell'ospedale con la città e che grazie al lavoro di medici e sanitari ci consente di raggiungere risultati importanti. Di questo, ne possiamo solo essere orgogliosi", ha concluso Massimo Fabi direttore dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria.
Con la nuova apparecchiatura il bambino, trattato in una sala operatoria appositamente predisposta, viene curato con un raggio laser diretto attraverso la pupilla, tramite l'ausilio di un apposito dispositivo (oftalmoscopio indiretto), per intervenire sulla zona periferica della retina. Il trattamento dura circa 30-45 minuti per occhio.
Nell'unità operativa di Neonatologia di Parma ogni anno accedono circa 400 neonati e di questi circa 50 hanno un peso inferiore ai 1500 grammi. Le nascite pretermine sono, infatti, in aumento in tutto il mondo ed un numero sempre maggiore di bambini sopravvive grazie all'avanzamento tecnologico e alle migliori capacità di cura. L'obiettivo prioritario deve inevitabilmente perseguire oltre alla sopravvivenza una qualità di vita sempre migliore specie per i più piccoli il cui peso alla nascita va da 500 a 1500 grammi, più a rischio degli altri per complicanze e sequele a distanza.
Retinopatia del prematuro (ROP)
La retinopatia del prematuro (ROP) è una malattia vascolare della retina che si manifesta generalmente in neonati nati entro la 32a settimana, provocata dalla formazione di nuovi vasi sanguigni nella periferia retinica, conseguenti alla prematurità e quindi al peso alla nascita, fattore di rischio più importante. I nati con peso inferiore a 1250 grammi hanno un rischio elevato di sviluppare una forma medio-grave di retinopatia del prematuro. Fondamentale, visto che il neonato non è in grado di riferire alcun sintomo, che i piccoli siano sottoposti a frequenti visite del fondo oculare durante le prime settimane di vita, in modo da poter diagnosticare il prima possibile eventuali segni della patologia. Data la rapidità dell'evoluzione clinica è fondamentale nella ROP intervenire il prima possibile per evitare un distacco di retina totale e conseguente cecità.
(Fonte: ufficio stampa Usl Parma)