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In occasione della settimana mondiale della tiroide gli specialisti dell'Ospedale di Parma saranno a disposizione per colloqui gratuiti alla cittadinanza. Prenotazioni da venerdì 18 maggio.
La tiroide è energia: questo lo slogan scelto per celebrare la settimana della tiroide che ricorre dal 21 al 27 maggio per sensibilizzare l'opinione pubblica e il mondo scientifico sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide. I professionisti dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma organizzano colloqui con la cittadinanza.
Questo il calendario, con gli appuntamenti.
Martedì 22 maggio, dalle 16 alle 17.30, all'ambulatorio di Endocrinologia, primo piano del Padiglione Barbieri (Pad. 11), sono disponibili 10 colloqui con il prof. Graziano Ceresini e la dott.ssa Michela Marina. Prenotazioni: venerdì 18, lunedì 21 e martedì 22 dalle 9 alle 14 al numero 0521 703334.
Martedì 22 maggio, dalle 15 alle 17, all'ambulatorio di Endocrinologia (n.22) presso i Poliambulatori (Pad. 23) sono disponibili 8 colloqui con la prof.ssa Roberta Minelli. Prenotazioni lunedì 21 maggio dalle 9 alle 13 al numero 0521 702568.
Giovedì 24 maggio, dalle 15,30 alle 17,30, all'ambulatorio di Endocrinologia, primo piano Padiglione Clinica Medica (Pad. 26) sono disponibili 8 colloqui con la dott.ssa Simona Cataldo. Prenotazioni: lunedì 21 maggio dalle 9.30 alle 12.30 allo 0521 702426.
TIROIDE E' ENERGIA
La tiroide produce un ormone che regola importanti processi durante tutto l'arco della vita. Nell'età evolutiva l'ormone tiroideo regola lo sviluppo neuropsichico e l'accrescimento somatico, mentre in tutte le età è fondamentale per il buon funzionamento del muscolo cardiaco e scheletrico, per il metabolismo osseo, lipidico, glucidico e il mantenimento dell'omeostasi energetica. Insieme ad altri ormoni ci consente di acquisire le "scorte" in presenza di un bilancio energetico positivo e di utilizzarle in caso di necessità. Regola inoltre la produzione di calore, consente di mantenere costante la temperatura corporea. E' quindi una delle fonti di energia del nostro organismo.
Una riduzione di questo ormone (ipotiroidismo) o un eccesso (ipertiroidismo) altera tutti questi processi. Fortunatamente la maggior parte delle malattie della tiroide può essere diagnosticata e curata nelle fasi iniziali senza conseguenze sulla salute.
QUALI SONO LE PIU' FREQUENTI CAUSE E MALATTIE DELLA TIROIDE?
La causa più frequente della patologia tiroidea è la carenza di iodio, che è il costituente essenziale dell'ormone tiroideo. La vita è nata in mare e si capisce perché un ormone così importante contenga iodio.
L'uomo introduce lo iodio solamente con gli alimenti che, contenendone basse concentrazioni, lo espongono a iodocarenza. La carenza iodica può provocare, a seconda dell'età della vita in cui si verifica e dell'entità, riduzione del quoziente intellettivo, deficit neurologici "minori", gozzo, formazione di noduli o ipertiroidismo. Per prevenirla è necessario che l'alimentazione quotidiana sia quanto più possibile varia e preveda il consumo di cibi a più alto contenuto del micronutriente quali pesce, latte e formaggi e venga supplementata con sale arricchito di iodio (sale iodato).
Fonte: Ausl Parma
L'Azienda sanitaria informa le forze dell'ordine e avvisa: "Non si tratta di personale autorizzato".
In questi giorni, alcune persone di Langhirano hanno segnalato di aver ricevuto telefonate da presunti volontari del Centro di Cure Progressive dell'AUSL, in cerca di donazioni in denaro da devolvere a questa struttura aziendale.
Nella telefonata, viene anche concordato un giorno, in cui questi sedicenti volontari passeranno a casa per riscuotere la donazione.
L'Azienda USL di Parma, che ha informato le forze dell'ordine, invita i cittadini a non consegnare somme di denaro e accettare visite a casa: queste persone non sono dipendenti del Centro, né personale volontario autorizzato dall'Azienda a svolgere tale attività.
I cittadini che ricevono questa richiesta sono invitati a contattare tempestivamente le forze dell'ordine.
Sono tutti residenti tra il capoluogo e Langhirano. Al via la profilassi e la ricostruzione dei contatti per verificare possibili ulteriori trasmissioni della malattia. Stabile l'uomo ricoverato al Maggiore
Parma, 11/05/2018 - Si tratta di adulti residenti tra il capoluogo e Langhirano. E' in corso la profilassi prevista e la ricostruzione dei contatti per verificare possibili ulteriori trasmissioni della malattia. Condizioni stabili per l'uomo ricoverato nel reparto di Malattie infettive del Maggiore.
E' in corso un sospetto focolaio di morbillo a Parma e provincia, con un caso confermato e sette persone – tutte adulte – che presentano i tipici sintomi del virus, ma per le quali si è in attesa degli esiti degli esami di laboratorio.
Il caso confermato è un 59enne, ora ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'Ospedale Maggiore di Parma sotto stretta osservazione medica: le sue condizioni sono stabili e sta rispondendo bene alle cure. Il sospetto focolaio è stato originato da una persona rientrata a Parma dalla Sicilia il 21 aprile scorso. Attualmente è in corso l'indagine epidemiologica da parte dei professionisti del Servizio Igiene pubblica dell'AUSL che, in collaborazione con il Servizio di Medicina preventiva e Igiene Ospedaliera dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, stanno ricostruendo i contatti che i casi hanno avuto nei giorni scorsi intervenendo tempestivamente con le procedure previste.A parenti e amici entrati in contatto con i malati, tutt'ora senza i sintomi, l'AUSL propone la vaccinazione, se non è già stata effettuata.
Ad oggi, sono state vaccinate una quindicina di persone e sono stati fissati altri appuntamenti nei prossimi giorni.
IL MORBILLO: CHE COSA E' E COME SI CURA
Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae). È una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni. Si trasmette solo nell'uomo. Una volta contratto, il morbillo dà un'immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l'intera durata della vita. Anche l'immunità indotta dal vaccino, obbligatorio nei bambini ai fini della frequenza scolastica, è di durata molto lunga.
Il morbillo non ha sintomi gravi, provoca principalmente un'eruzione cutanea, simile a quelle della rosolia o della scarlattina. Dura tra i 10 e i 20 giorni. I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all'interno della bocca.
Le complicazioni sono relativamente rare, e sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche. Il morbillo è una delle malattie più trasmissibili. Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell'aria quando il malato tossisce o starnutisce. Non esiste una cura specifica. Si possono trattare i sintomi (terapia sintomatica) ma non la causa: paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse, gocce per gli occhi.