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Intervento eseguito dal prof. Carlo Pappone – Maria Cecilia Hospital di Cotignola uno dei 14 centri mondiali per la sperimentazione della nuova tecnica – Numerosi i benefici per il paziente


Cotignola (Ra), 11 dicembre 2013 – E' stato eseguito alle h. 11,45 per la prima volta in Italia e tra i primi al mondo, presso Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ravenna), l'impianto del pacemaker wireless, il primo stimolatore del battito cardiaco senza fili dalle dimensioni estremamente ridotte (lunghezza 4 cm, peso 2 grammi - in pratica le dimensioni di 2 compresse di antibiotico).

La struttura ospedaliera di GVM Care & Research è tra i 14 centri al mondo per la sperimentazione.

Il nuovo dispositivo è stato introdotto utilizzando una tecnica completamente diversa da quella normalmente utilizzata per impiantare i pacemaker convenzionali: non più esternamente al cuore collegato a cateteri, bensì iniettato nella circolazione sanguigna utilizzando delle particolari sonde e fissato direttamente nella camera cardiaca. In pratica, un intervento mini-invasivo senza chirurgia.

Il paziente a cui è stato impiantato il nuovo sistema è una donna di 67 anni residente ad Alessandria affetta da un rallentamento grave della frequenza cardiaca e fibrillazione atriale, condizionante episodi di disorientamento e svenimenti.

La procedura è stata eseguita con una semplice anestesia locale, è durata circa 30 minuti (la metà rispetto all'intervento di posizionamento tradizionale) e si è svolta in modo semplice, senza alcuna complicazione. La modalità di impianto non chirurgica e l'assenza di componenti aggiuntive al pacemaker riducono il rischio di infezioni e di malfunzionamenti del dispositivo. La durata della batteria inoltre è superiore a quella di molti dispositivi convenzionali.

L'impianto è stato eseguito dal Prof. Carlo Pappone e dal Dr. Gabriele Vicedomini presso il dipartimento di Aritmologia di Maria Cecilia Hospital di Cotignola, uno dei più avanzati d'Europa, che da molti anni contribuisce allo sviluppo di nuove terapie e tecnologie per la cura delle aritmie.

"Questo nuovo stimolatore rappresenta il primo importante passo per lo sviluppo di sistemi nano tecnologici per il trattamento dei disturbi del cuore – afferma il prof. Carlo Pappone - Ci si attende che nel futuro tali dispositivi e tale tecnica di impianto rappresentino la base per il miglioramento della qualità e della durata della vita."

Per la paziente ora il decorso postoperatorio prevede il riposo a letto per 6 ore e già domani la dimissione dalla struttura ospedaliera, rispetto ai vecchi interventi che prevedevano 3/4 giorni di degenza.


GVM Care & Research

Maria Cecilia Hospital di Cotignola, ospedale privato di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, è fra le più importanti strutture sanitarie italiane di GVM Care & Research, gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini. Il Gruppo opera nei settori della sanità, della ricerca, dell'industria biomedicale, delle cure termali e dei servizi alle imprese, con obiettivi di assistenza specialistica, prevenzione medica e promozione del benessere e della qualità della vita. Cuore di GVM Care & Research è la rete integrata di 23 Ospedali, molti dei quali di Alta Specialità, e 4 Poliambulatori, presenti in 8 regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia e Sicilia. La sede di GVM Care & Research è a Lugo (Ravenna). L'esperienza e le competenze sviluppate negli anni hanno posizionato GVM Care & Research come polo d'eccellenza nel panorama sanitario italiano soprattutto per Cardiologia, Cardiochirurgia, Elettrofisiologia, Ortopedia, Neurochirurgia, Aritmologia e trattamento del Piede Diabetico.

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