Nella notte appena trascorsa, l'INGV Centro Nazionale Terremoti ha registrato due scosse che hanno interessato la provincia di Modena, duramente colpita dal forte sisma del maggio 2012. La prima si è verificata alle 00:42, seguita poi da una seconda scossa alle 2.14, entrambe di magnitudo 2.7 con epicentro a pochi chilometri da Finale Emilia. L'INGV segnala che le scosse non hanno causato danni a cose e persone.
Modena, 13 aprile 2017
Dal 28 gennaio una raccolta di alimenti e accessori per gli animali in difficoltà, che sarà in parte destinata ai quattrozampe delle Regioni colpite dal maltempo e dal terremoto e una borsa in omaggio per trasportare i cani di piccola taglia nei carrelli.
L'iniziativa è stata presentata ieri in un incontro pubblico al superstore Interspar del quartiere San Leonardo.
In rappresentanza della FIADAA, con cui Aspiag Service (la concessionaria delle insegne Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto e l'Emilia Romagna) ha sottoscritto lo scorso luglio un accordo di collaborazione, è intervenuta l'on. Michela Vittoria Brambilla, da sempre schierata in prima linea nella difesa dei diritti degli animali.
A rappresentare la società che gestisce Interspar è stato l'amministratore delegato Francesco Montalvo: "La nostra azienda è da sempre sensibile alle tematiche ambientali, e la collaborazione con la Federazione ha aggiunto un tassello importante al nostro impegno: quello dell'attenzione verso gli animali".
Il superstore Interspar, inaugurato lo scorso dicembre nel quartiere San Leonardo a Parma, si accredita come punto vendita "pet friendly" grazie alla partnership con la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente (FIADAA), e lancia a partire da sabato 28 gennaio una raccolta di cibo e accessori per gli animali in difficoltà. I prodotti raccolti saranno prioritariamente destinati agli animali ospitati nei rifugi colpiti dal maltempo o dal terremoto.
"In Aspiag Service – afferma l'on. Brambilla - abbiamo trovato interlocutori sensibili non solo alle esigenze di chi non vuol separarsi dal proprio amico a quattro zampe, ma anche alla condizione degli animali abbandonati. La collaborazione è stata proficua e concreta. Un'intelligente politica di accessibilità è un investimento che ha positive ricadute sociali, e dà un contributo importante alla lotta contro il randagismo, soprattutto quando, come in questo caso, è accompagnata dalla solidarietà verso i soggetti più deboli. Ringrazio dunque Aspiag Service e mi rivolgo ai clienti: nel fare acquisti per i propri piccoli amici, non dimentichino i cani, i gatti e tutti gli altri animali domestici che non hanno una famiglia. Soprattutto quelli che erano ospitati in strutture distrutte o fortemente danneggiate dal gelo e dalle scosse di terremoto. Grazie all'impegno delle associazioni aderenti alla Federazione, i donatori possono essere certi che il cibo arriverà a destinazione".
(A segire in fondo pagina la Galleria Immagini dell'evento a cura di Francesca Bocchia)
(Fonti da profilo facebook di On. Michela Vittoria Brambilla - https://www.facebook.com/michelavittoriabrambilla/posts/154302401574)
Una sequenza lunghissima di circostanze straordinarie tutte concentrate in un territorio ristretto e in un arco di tempo quasi contemporaneo, hanno generato una tragedia che apparterrebbe più al genere letterario e cinematografico piuttosto che alla dura e pura realtà.
di Lamberto Colla Parma 29 gennaio 2017
Lo scenario nel quale maturerà la tragedia di "Rigopiano", l'Hotel dei Vip che poco dopo le 16,00 del 19 gennaio è stato travolto da una valanga di tali dimensioni e forza da farlo ruotare e spostare di 10 metri (100.000 tonnellate di massa nevosa arricchita di alberi raccolti sul percorso) , è quella del terremoto del centr'Italia che, dalla notte precedente si è risvegliato scaricando altra energia dando luogo , in rapida sequenza, a 4 scosse di magnitudo attorno a 5 gradi.
Ma non è tutto.
Una straordinaria precipitazione nevosa sta imperversando in zona e i diversi piani neve non sembrano essere in grado di contrastare l'evento e così il manto nevoso cresce a vista d'occhio, le frazioni marginali cominciano a essere isolate, un gigantesco albero si abbatte su un imponente traliccio dell'alta tensione e nel giro di pochi giorni sono decine le frazioni isolate , al buio e con scarse, se non addirittura nulle, possibilità di comunicazione. Nel frattempo la centrale operativa di Pescara e la macchina dei soccorsi è posta sotto pressione da un altro evento straordinario, l'esondazione del fiume Pescara avvenuta il giorno precedente (18 gennaio).
Intanto al "Rigopiano" la neve cresce e rende impraticabile la strada. La maggior parte degli ospiti vorrebbe andarsene spaventati dalle 4 scosse di terremoto e dalla neve che sta "soffocando" ogni cosa. Ma la "turbina" della Provincia è in riparazione e l'altra, quella dell'ANAS, è a venti chilometri intenta a aprire altre vie di comunicazione stradale.
E così accade la tragedia, quella che nessuno si attendeva e che è difficile da credere e riscontrare causa le condizioni meteo, le vie e canali di comunicazione interrotti e le emergenze sisma, esondazione e precipitazione nevosa senza precedenti che incombono sull'apparato di smistamento dei soccorsi. Il caso volle che persino il direttore dell'albergo, casualmente fuori servizio e quindi non nella struttura, involontariamente depistò la sala operativa con quel "mo' chattato con l'albergo" (di fatto era un'ora prima, quindi pochi minuti prima della slavina) alimentando l'ipotesi del falso allarme, lanciato dai tantissimi cretini e mitomani che in queste tragiche crescono come i funghi.
Purtroppo non è così e quando un volontario "crede" alle parole del cuoco, miracolosamente salvo perché momentaneamente fuori dall'albergo a cercare medicinale sull'auto, la squadra di soccorso non può fare nulla. Il buio e la tempesta non consentono agli elicotteri di alzarsi in volo e così, due eroici fondisti, con le pelli di foca sotto gli sci, partono alla volta dell'Hotel che raggiungeranno 6 ore dopo e otto dopo l'evento.
Da quel momento il mondo viene a conoscenza dei 20, 30 40 (i numeri erano incerti) sepolti vivi nella "scatola ruotata" dell'Hotel dal quale non uscivano rumori, tantomeno voci.
Si inizia a scavare con i badili e con le mani senza riferimenti precisi perchè l'albergo era sepolto e perdipiù spostato e ruotato quindi non più allineato alla cartina in mano ai soccorritori.Nel frattempo riesce a arrivare la prima colonna di soccorsi, anch'essa in ritardo, in quanto, la turbina (quella che faceva da apripista alla colonna) è rimasta senza carburante durante il percorso verso l'Hotel.
Finalmente una nuvola di "Angeli", di "Eroi", di professionisti altamente qualificati, riesce a fare qualche buco nella struttura e, ostinatamente, a mettere in salvo 11 persone, le prime a distanza di ben 44 ore dall'ora "X".
Di questi 5-6 giorni di lavoro eroico abbiamo avuto una cronaca intensa, emozionante e tragicamente drammatica, dove l'Italia intera ha fatto il "tifo" e si è commossa per questi ragazzi che sono andati oltre l'umano, rischiando la loro vita per salvare quella di altri (la scossa sismica era sempre in agguato e avrebbe potuto fare muovere ancor più la struttura che sarebbe diventata una tomba anche per i soccorritori che vi si erano calati dentro).
Ma si sa, gli eroi fanno paura al potere, e così l'"intellighenzia" della macchina preventiva e di soccorso, sentitasi un po' troppo messa in disparte, ha pensato bene di fare una profezia tanto "malefica" quanto inopportuna, giusto per alimetare ancora un po' di tensione e paura. Grandi Rischi annuncia che la "Diga di Campotosto a rischio effetto Vajont" aggiungendo, per dare ancor maggior vigore alla informativa, che la nuova faglia sismica si era aperta proprio sotto la diga e avrebbe potuto generato un sisma di magnitudo 7°, quindi oltre 30 volte più forte di quello del 24 agosto.
Qualcuno ancora sano di mente e con un residuo di pudore deve avere capito dell'inopportunità della comunicazione e così, poco dopo, il presidente di "Grandi Rischi" ha ritratta sostenendo che "il pericolo non è imminente".
Ma l'anatema ormai è lanciato e di lì a poco un Elisoccorso del 118, partito da Penne alla volta di una operazione di recupero di un infortunato sulle piste da sci, sfidando le difficili condizioni climatiche del Gran Sasso, si schianta contro un parete rocciosa e altre sei vittime si aggiungono al conto di questi giorni. Due dei componenti di quell'equipaggio si eran da poco avvicendati tra gli "Angeli eroici" impegnati nelle operazioni di soccorso estremo di "Rigopiano", dove ancora si scavava con mani e badile.
Se non è Sfiga questa!
Di responsabilità ne verranno accertate ma, oggettivamente, in quelle condizioni difficile che non potessero accadere errori.
Quello che invece risulta difficile credere è che la macchina dei soccorsi sia stata tracciata da due grandi e coraggiosi fondisti. Possibile che nemmeno una motoslitta o un gatto delle nevi fosse disponibile per raggiungere, molto più rapidamente, il luogo della slavina?
Per quanto eccezionale possa essere stato l'evento atmosferico, la zona è pur sempre a alta tradizione sciistica (30 i km di piste) e benché non siano le Dolomiti, la struttura e le attrezzature e i piani di intervento di emergenza avrebbero dovuto, almeno a logica, condividere molte cose.
Al momento non resta che pregare per gli scomparsi e ringraziare e ammirare quei grandi e anonimi uomini che hanno concluso dei salvataggi nelle condizioni più estreme che potessero casualmente combinarsi, riuscendo a far rinascere 11 persone delle quali 4 bimbi .
Commentare invece gli sciacallaggi politici e il comportamento di "Grandi Rischi" è impossibile perché si rischierebbe la galera.
Con un mega e fortunatamente sdoganato "Ma Vaffa", esprimo il mio sentimento "pubblico" verso costoro e credo di essere allineato ai pensieri della maggior parte di voi, almeno di quelli che non credono più alle favole belle.
(Foto e Video VV.FF. : http://www.vigilfuoco.tv/news/category/abruzzo )
Prosegue il lavoro della squadra del Soccorso alpino proveniente da Bologna per la ricerca dei dispersi dell' hotel Rigopiano. Sono 39 gli operatori del sistema di Protezione civile emiliano-romagnolo impegnati nelle Marche. Provengono anche da Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Al lavoro anche due squadre di Iren e personale dell'Amministrazione provinciale di Modena. Tra le località: Santa Vittoria in Matenano e Smerillo (Fm), Penna San Giovanni, Sarnano e Camerino (Mc), Comunanza e Montegallo (Ap).
Bologna, 20 gennaio 2017
Sono partite questa mattina da Parma altre due squadre di volontari della Protezione civile e nove operatori dell'Amministrazione provinciale dotati di mezzi pesanti per dare un rinforzo agli uomini già impegnati nell'emergenza neve presso il Comune di Santa Vittoria in Matenano (provincia di Fermo), una delle destinazioni indicate dalla Dicomac (Direzione comando controllo del Dipartimento nazionale della Protezione civile) per i contingenti di aiuti emiliano-romagnoli. Per rimuovere neve e ghiaccio da marciapiedi, strade e alberature sono attrezzati con un autocarro ribaltabile, turbine, frese e pale.
Per quanto riguarda la catastrofica slavina che ha investito l'albergo Rigopiano alle falde del Gran Sasso, una squadra del Soccorso alpino dell'Emilia-Romagna (Saer), proveniente da Bologna proseguirà per tutta la giornata il lavoro di ricerca dei dispersi con le sonde, nella zona attorno ai resti della costruzione, mentre una seconda da Parma sta facendo assistenza alla popolazione, nell'ascolano.
Queste nuove forze vanno ad aggiungersi alle due, sempre da Parma, già operanti a Santa Vittoria ed alle altre quattro in azione nelle Marche: due a Penna San Giovanni (Mc) dai coordinamenti del volontariato di Modena e Piacenza e due a Smerillo (Fm) dall'associazione Federgev e dal coordinamento di volontariato di Reggio Emilia, per un totale di otto squadre e 39 operatori, tra volontari e personale provinciale dall'Emilia-Romagna.
Nel frattempo sono operative a Sarnano e Camerino, nel Maceratese, le due squadre della multiutility Iren (10 persone) dotate di 4 mezzi spargisale e di 2 cestelli elevatori per rimuovere la neve dai tetti. L'aiuto dall'Emilia-Romagna copre anche il territorio di Ascoli Piceno, dove altre 16 unità di personale dell'amministrazione provinciale modenese (Servizi di viabilità e lavori pubblici), coordinate dal Sindaco di Palagano (Mo) e dotate di trattori, turbine, mezzi cingolati e spalaneve, hanno terminato i lavori urgenti di spalatura e rimozione degli accumuli nevosi sulle strade nel comune di Comunanza e stanno ora ripristinando la viabilità a Montegallo. Sempre sul territorio di Ascoli Piceno è stato attivato da Modena un ulteriore contingente di funzionari e operatori della Provincia con turbine e mezzi idonei a intervenire sulla viabilità.
Dalla prima scossa del 24 agosto 2016 si sono avvicendati in Centro Italia nelle emergenze terremoto che si sono concatenate, 1129 volontari emiliano-romagnoli, provenienti da circa 200 associazioni del territorio. /PF
(Fonte: ufficio stampa ER)
Martedì 24 gennaio, alle ore 17, all'Auditorium di Palazzo del Governatore, il racconto dei dipendenti comunali che hanno prestato volontariato nei Comuni marchigiani di Montegallo e Arquata dopo il sisma dello scorso autunno. Ingresso libero.
Parma, 21 gennaio 2017
Martedì 24 gennaio, alle ore 17, presso l'Auditorium di Palazzo del Governatore, si terrà l'incontro ad ingresso libero "Parma dove la terra trema", organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma.
Durante lo scorso autunno sono stati circa una ventina i dipendenti del Comune di Parma che si sono recati nelle zone colpite dal sisma per un periodo complessivo di cinque settimane (cui si aggiungeranno altri due turni nel mese di febbraio), mettendo a disposizione le proprie competenze tecniche e amministrative, e condividendo con le popolazioni terremotate la vita in container e un pasto comune.
Il Comandante della Polizia Municipale Gaetano Noè e l'Ispettore Capo della Protezione Civile di Parma Claudio Pattini (nelle Marche anche come Coordinatore ANCI) e alcuni dei dipendenti del Comune di Parma che si sono recati ad Arquata e Montegallo (in provincia di Ascoli Piceno) porteranno la propria testimonianza e mostreranno al pubblico le emblematiche immagini raccolte nei luoghi che anche in questi giorni sono teatro di forti scosse di terremoto.
Il racconto dei volontari si concentrerà soprattutto sulle storie, le emozioni e gli incontri a fianco delle popolazioni delle Marche, perché quella vissuta è stata un'esperienza umana molto forte e ciascuno di loro ha portato con sé qualcosa di importante da condividere e narrare a chi vorrà in qualche modo sentirsi vicino alle popolazioni di quei paesi.
Tutti i partecipanti potranno inoltre collaborare all'iniziativa "Regaliamo una biblioteca", proposta all'interno della rassegna "Racconti di Natale", grazie all'iniziativa dell'Assessorato alla Cultura e della Protezione Civile di Parma, e che ha già raccolto più di 50 libri, cui potranno aggiungersi quelli che i cittadini vorranno portare a Palazzo del Governatore il 24 Gennaio.
(Fonte: Comune di Parma)
Sono partiti stanotte per Santa Vittoria in Matenano, provincia di Fermo, quattro operatori stradali della Provincia, due frese e due camion di due ditte del Parmense, per portare soccorso alle popolazioni.
Parma, 20 gennaio 2017
La richiesta della Protezione civile alla Provincia di Parma è stata di ieri pomeriggio (giovedì), e già in serata uomini e mezzi sono partiti alla vota del Fermano, per Santa Vittoria in Matenano, uno dei luoghi del Centro Italia colpiti prima dal terremoto e poi dalla straordinaria nevicata.
Sono stati messi a disposizione immediatamente due turbo frese per aspirare e spostare la neve, necessarie perché i normali spazzaneve sono inefficaci con una tale mole di neve accumulata; inoltre si sono resi disponibili a partire in poche ore quattro dipendenti della Provincia, l'assistente Paolo Bertolotti, e gli operatori stradali Giorgio Spagnoli, Luciano Spagnoli e Gianni Bianchi. Con loro, anche due camion, forniti prontamente dalle ditte Begani Anselmo di Palanzano e Valenghi di Bedonia.
"Siamo vicini alle popolazioni del Centro Italia, colpite da una doppia emergenza, che stanno vivendo momenti drammatici, e stiamo lavorando per portare loro un aiuto concreto, fino a al termine della fase di emergenza." Ha dichiarato il Presidente della Provincia Filippo Fritelli
"Ringraziamo i dipendenti del Servizio Viabilità e le ditte che si sono attivati in tempo molto celeri per rispondere alla richiesta della Protezione Civile e si sono messi a disposizione per una missione improvvisa e non priva di rischi." ha affermato il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli.
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Sisma e neve tengono in ginocchio il Centro Italia. Già sei squadre con 25 volontari partite dall'Emilia-Romagna. Si rafforza l'impegno della Regione e del sistema di volontariato di Protezione civile. 8 uomini del Soccorso Alpino regionale impegnati a Campotosto (Aq), dove si è verificata la slavina alle falde del Gran Sasso. Tra i luoghi di destinazione i comuni di Smerillo e Santa Vittoria in Matenano, in provincia di Fermo, e di Penna San Giovanni, a Macerata. L'assessore Gazzolo: "D'accordo con la Regione Marche, abbiamo dirottato gli interventi dove c'è maggiore necessità"
Bologna, 19 gennaio 2017
Si rafforza l'impegno della Regione Emilia-Romagna e del sistema di volontariato di Protezione civile per prestare soccorso alle comunità terremotate dell'Italia centrale, alle prese con l'emergenza neve.
Sono sei le squadre di volontari, per un totale di 25 persone, partite dall'Emilia-Romagna con destinazione Marche, quattro delle quali già all'opera soprattutto nelle attività di spalatura e sgombero della neve; ognuna è dotata di mezzi fuoristrada e di piccole turbine, per procedere alla rimozione della neve e del ghiaccio dalle strade e dalle alberature. Altre due squadre del Soccorso Alpino Emilia-Romagna sono impegnate con 8 uomini a Campotosto (L'Aquila), in prossimità del luogo dove si è verificata la slavina alle falde del Gran Sasso.
Inoltre, sono partite quattro squadre del gruppo Iren, dotate di mezzi spargisale e piattaforme aeree per l'asportazione della neve.
"D'accordo con la Regione Marche - sottolinea l'assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo- abbiamo deciso di destinare i soccorsi in provincia di Fermo, nei territori comunali di Smerillo e Santa Vittoria in Matenano, e di Macerata, in particolare a Penna San Giovanni. Interveniamo laddove riceviamo indicazioni di necessità e richieste da parte del Dipartimento nazionale di Protezione civile, con il quale stiamo operando in stretto e costante raccordo. Ringrazio tutti i volontari già partiti e pronti a farlo, come sempre la disponibilità della nostra gente è massima". /EC
Situazione critica nel Centro Italia: nuove scosse di terremoto e abbondanti nevicate. L'Emilia Romagna accoglie subito la richiesta del Dipartimento nazionale di Protezione civile. In partenza le prime due squadre di 8 volontari attrezzate con mezzi fuoristrada e turbine spalaneve.
Bologna, 18 gennaio 2017
Da questa mattina numerose scosse di terremoto, anche di forte intensità, stanno interessando la già provata zona del Centro Italia. Le prime, come informa l'INGV Centro Nazionale Terremoti, si sono verificate questa mattina tra le 10.25 e le 11.26. La più forte di magnitudo 5.0 è stata avvertita alle 13:33 in provincia dell'Aquila. Gli altri comuni vicini (entro 10 chilometri) sono Capitignano, Campotosto, Amatrice e Cagnano Amiterno. Le abbondanti nevicate aggravano una situazione già difficile. Le scosse sono state avvertite anche nel Lazio. Al momento per fortuna non risultano vittime.
Due squadre composte ciascuna da quattro volontari e attrezzate con due mezzi fuoristrada e due turbine spalaneve sono pronte a partire dall'Emilia-Romagna con destinazione Caldarola, il comune maceratese dove la Protezione civile regionale ha la propria base. Già inviati sul posto quattro gruppi elettrogeni che serviranno ad alimentare il riscaldamento della tensostruttura in cui è ospitato il servizio mensa alla popolazione e ad approvvigionare i dormitori, la farmacia e l'ambulatorio.
É la prima, immediata risposta della Regione Emilia-Romagna e del suo sistema di volontariato alla domanda di aiuto giunta questa mattina direttamente dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, che ha chiesto alle Regioni la propria disponibilità a fronteggiare la nuova situazione di emergenza. Altre squadre saranno attivate nelle prossime ore con destinazione sia Centro Italia, sia Alta Valmarecchia, in risposta alle criticità che si sono registrate anche in Emilia-Romagna a causa delle abbondanti nevicate.
La situazione, infatti, è particolarmente critica a causa delle nuove scosse di terremoto e delle abbondanti nevicate della scorsa notte, che hanno causato accumuli di 70 centimetri di neve. I volontari e i mezzi inviati dalla Regione saranno a disposizione del Dipartimento nazionale di Protezione civile per raggiungere altre eventuali destinazioni in base alle necessità.
Conto corrente regionale per aiutare i territori colpiti
È attivo il conto corrente aperto dalla Regione dopo il sisma del 24 agosto per aiutare i territori colpiti. Si può inviare il proprio contributo sul conto: IBAN IT69G0200802435000104428964, dall'estero: BIC UNCRITM1BA2. Intestazione e causale: 'Emilia-Romagna per sisma Centro Italia'.
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 è stata registrata questa mattina dall'INGV alle ore 08:21 in provincia di Reggio Emilia. La zona interessata è quella dell'Appennino. L'epicentro è stato localizzato fra Toano e Villa Minozzo e Frassinoro in provincia di Modena. La scossa è stata ben avvertita in tutta la fascia appenninica, fino alla Toscana. Sono in corso accertamenti per verificare eventuali danni.
Reggio Emilia, 9 dicembre 2016
Maurizio La Macchia della Provincia e Francesco Boni del Comune di Montecchio a Camerino con il Nucleo di valutazione regionale integrato per eseguire i rilievi di agibilità degli edifici.
Reggio Emilia, 6 dicembre 2016
Non c'è solo l'aiuto economico, quello che – attraverso la raccolta di fondi avviata dalla Provincia di Reggio Emilia – punta a ricostruire la scuola elementare di Montegallo. Il sostegno alle popolazioni terremotate del Centro Italia assicurato da Provincia e Comuni reggiani passa anche attraverso il personale inviato in queste settimane per partecipare alle attività di esecuzione dei rilievi di agibilità degli edifici, al fine di consentire al più presto il rientro dei cittadini nelle proprie case o – in caso negativo - confermare lo stato di inagibilità delle abitazioni.
Sono state 6 le squadre di tecnici di pubbliche amministrazioni emiliano-romagnole coordinate dall'Agenzia regionale di Protezione civile da poco rientrate, dopo una settimana trascorsa al Centro operativo comunale di Camerino, uno dei paesi più colpiti della provincia di Macerata. Tra di loro anche due ingegneri reggiani - Maurizio La Macchia del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia e Francesco Boni del Servizio Lavori pubblici del Comune di Montecchio – che fanno parte del Nucleo di valutazione regionale integrato (Nvri) avendo conseguito l'apposita idoneità di agibilitatori presso la Regione Emilia Romagna.
(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)