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Lunedì, 10 Febbraio 2014 09:18

Modena, grande successo per “La Repubblica”

 

Aggiunta una recita de “La Repubblica” per l’alto numero di prenotazioni. 

- Modena 10 febbraio 2014 ----

In risposta all'alto numero di prenotazioni, la Fondazione Collegio San Carlo e Emilia Romagna Teatro Fondazione hanno deciso di aggiungere una recita de La Repubblica sabato 8 febbraio alle ore 17.30. La mise en espace tratta da Platone a cura di Claudio Longhi con testi scelti da Carlo Altini, è andata quindi in scena venerdì 7 febbraio alle ore 21.00, sabato 8 febbraio alle ore 17.30 e alle ore 21.00 e domenica 9 febbraio alle ore 16.00 presso il teatro della Fondazione Collegio San Carlo di Modena.

L’allestimento de La Repubblica si pone come una sorta di capitolo conclusivo del discorso filosofico propone alla cittadinanza modenese iniziato con Le Leggi e Il Sofista e apre numerosi interrogativi: qual è il buon funzionamento della Polis?  E poi è davvero realizzabile la città ideale. Interrogativi che aprono un’inchiesta propria  non solo del pensiero filosofico ma anche dell’oggi e del vivere nella nostra società contemporanea.

"Mio fratello Peppino. Resistere a Mafiopoli", conferenza-spettacolo che vedrà la presenza di Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, icona della lotta alla mafia assassinato nel 1978 -

Novellara (RE) 5 febbraio 2014 -

La seconda edizione di "Teatro e legalità" continua con "Mio fratello Peppino. Resistere a Mafiopoli", conferenza-spettacolo che vedrà la presenza di Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, icona della lotta alla mafia assassinato nel 1978. Moderatore sarà Domenico Ammendola.
La conferenza, organizzata da NoveTeatro in collaborazione con i comuni di Novellara, Scandiano e Castelnovo di Sotto, si terrà venerdì 7 febbraio alle ore 21 presso il Teatro della Rocca "Franco Tagliavini di Novellara (RE). La conferenza sarà replicata negli altri comuni organizzatori.

Sempre al Teatro della Rocca di Novellara, sabato 8 febbraio alle 11 Giovanni Impastato incontrerà i ragazzi dell'Istituto Superiore "Mario Carrara" di Guastalla e della Scuola Secondaria di I grado "Lelio Orsi" di Novellara.
Gli incontri prenderanno spunto dal libro "Resistere a Mafiopoli. La storia di mio fratello Peppino impastato", scritto da Giovanni Impastato e Franco Vassia, pubblicato da Stampa Alternativa. Scrive Giovanni: "La storia di Peppino Impastato è una storia di giovani, di coraggio, di ribellione e di anche di violenza. [...] La storia di Peppino non è soltanto la sua: è la storia dei suoi compagni, la nostra storia, piena di fatti e di gioie, ma anche irta di spine. in pratica la storia atavica di chi non si rassegna a essere un semplice strumento, ma pretende di lasciare una traccia visibile del suo passaggio". Ed è per questo che merita di essere portata a tutti, soprattutto alle nuove generazioni.

NoveTeatro è un centro teatrale fondato nel 2007 da un gruppo di giovani professionisti dello spettacolo. Fare teatro ed educare al teatro sono i nuclei principali dell'attività. NoveTeatro è ente di produzione di spettacoli di prosa. A questa attività si affianca la scuola teatrale e un'intensa attività di teatro civile.
"Teatro e legalità" è un progetto ideato da NoveTeatro, vincitore nel 2012 di un bando della Regione Emilia Romagna. Inaugurata lo scorso 9 dicembre con la conferenza "IoNoSlot. L'azzardo delle mafie", la seconda edizione di "Teatro e legalità" coinvolge i comuni di Bagnolo in Piano, Casalgrande, Castelnovo di Sotto, Correggio, Luzzara, Montecchio Emilia, Novellara, Reggio Emilia, Reggiolo, Rolo, San Martino in Rio, Scandiano. Il progetto ha come principali destinatari i giovani e gli studenti, attraverso iniziative negli istituti scolastici della provincia di Reggio Emilia.

In allegato la locandina scaricabile

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

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La riduzione teatrale avrà luogo venerdì 7 e sabato 8 febbraio alle ore 21, oltre a domenica 9 febbraio alle ore 16 ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria -

Modena, 4 febbraio 2014 -

La mise en espace de' "La Repubblica" fa parte di un pluriennale progetto di collaborazione tra due istituzioni, la Fondazione Collegio San Carlo ed Emilia Romagna Teatro Fondazione, che si pone l'obiettivo di esplorare le potenzialità del rapporto tra teatro e filosofia. L'allestimento della Repubblica si colloca a suggello ideale del complesso discorso filosofico-teatrale proposto alla cittadinanza modenese, chiamata a riflettere radicalmente, nella duplice veste di spettatrice e di "coro ideale", sulla straordinaria energia etica delle parole dei classici, ambiguamente sospese tra attualità e inattualità. Dopo "La tirannide" di Senofonte, "Le leggi" di Platone e "Il sofista" di Platone, l'opera filosofica scelta quest'anno per la riduzione scenica è il classico dialogo platonico sulla giustizia e sull'utopia politica. Un' affascinante, antichissima inchiesta intorno al buon funzionamento della polis, a cura di Claudio Longhi, con testi scelti da Carlo Altini.
"Un serrato confronto tra il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà, tra le responsabilità comuni e i doveri del singolo" - come lo ha definito lo stesso Claudio Longhi - in un viaggio in compagnia di Socrate e dei suoi compagni alla ricerca della vera natura della filosofia e sul ruolo spettante agli intellettuali.
Ma se la giustizia è preferibile in quanto tale, come riesce a dimostrare Socrate alle fine del quarto libro della Repubblica, è possibile costruire una città giusta a partire dalla trasformazione di una città esistente, in un mondo in cui l'essere umano giusto e la città giusta, sono solo approssimazioni alla giustizia? "È così che, lungi dall'essere un trattato di filosofia politica che mira a delineare la struttura di una società giusta, la Repubblica mostra l'impossibilità (o, almeno, l'estrema improbabilità) della città giusta" come afferma Carlo Altini. Ancora oggi, a distanza di venticinque secoli, Platone ci invita in maniera quanto più attuale, a riconoscere che la città giusta è dunque impossibile, perché è impossibile che la filosofia possa essere capace di sconfiggere la resistenza radicata nell'«amor proprio» degli esseri umani, nella loro dipendenza dai bisogni materiali del corpo.

La riduzione teatrale della Repubblica di Platone, realizzata in coproduzione dalla Fondazione Collegio San Carlo ed Emilia Romagna Teatro Fondazione, avrà luogo nel Teatro della Fondazione San Carlo (via San Carlo 5, Modena) venerdì 7 e sabato 8 febbraio alle ore 21, oltre a domenica 9 febbraio alle ore 16, ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

In allegato la locandina scaricabile

Fonte: Centro Culturale Fondazione Collegio San Carlo di Modena
Via San Carlo 5
41121 Modena, Italia
Tel: +39 059 421240
Fax: +39 059 421260
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.fondazionesancarlo.it

 

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Una commedia scanzonata sull'arte tutta italiana del sapersi "arrangiare" finchè la buona sorte non decide di venire alla loro porta... o al cantiere


GIOVEDI' 6 FEBBRAIO 2014, ore 21
Teatro Comunale "Adolfo Tanzi" – Felegara
Esagera Produzioni presenta
"VACANZE RUMENE"
di Marco Cavallaro, Fabrizio Gaetani, Christian Generosi
Con Fabrizio Gaetani, Christian Generosi, Mauto Bellisario
Regia: Marco Cavallaro

Ingresso: Euro 12,00

In un periodo di crisi economica mondiale trovare un lavoro è già complicato, figuriamoci se chi un lavoro ce l'ha si ritrova a perderlo perché la politica del "Capo" cambia a favore del vento dell'Est.
Due attori, scartati da tutti i provini che fanno, lavorano come manovali in un cantiere edile. Perennemente in ritardo sul lavoro, sull'affitto, sulle bollette, con le donne e con la voglia di lavorare sotto i piedi, sono vessati dal "capo cantiere" che non sopporta più i loro comportamenti. Un bel giorno al cantiere per risparmiare sulle paghe, i nostri due attori manovali vengono licenziati ed assunta manodopera proveniente dall'Est. I due, buttati in mezzo alla strada, non possono che fare la loro più grande interpretazione della vita, fingersi "Rumeni" per continuare a vivere dei loro sogni e pagare le bollette.
Una commedia scanzonata sull'arte tutta italiana del sapersi "arrangiare" finchè la buona sorte non decide di venire alla loro porta... o al cantiere.

Sul sito http://youtu.be/Dlm9TEebU2g anche Fiorello parla dello spettacolo "Vacanze rumene"!


(Fonte: Comune di Medesano)




L'attore sarà protagonista in scena domani martedì 4 febbraio nel capolavoro satirico della seconda metà del '700, "Il nipote di Rameau" -

Boretto, 2 febbario 2014 -

Uno strepitoso Silvio Orlando sarà il protagonista, domani, martedì 4 febbraio 2014 alle ore 21.00, de "Il nipote di Rameau", lo spettacolo tratto da un'opera del filosofo Denis Diderot in programma presso il Teatro del Fiume di Boretto.
Capolavoro satirico della seconda metà del '700, "Il nipote di Rameau" è il ritratto grottesco di un musico fallito, cortigiano convinto, amorale per vocazione, che nella sua imbarazzante assenza di prospettive edificanti riesce in maniera paradossale a ribaltare la visione del bene e del male, del genio e della mediocrità, della natura umana e delle possibilità di redimerla e ha la spudoratezza di confessare ciò che tutti pensano - e di fare per mestiere, come satiro e pantomimo - ciò che tutti fanno nella loro vita: l'adulatore.
Con la consueta maestria che lo caratterizza, Orlando porta in scena uno dei testi più divertenti e brillanti del Settecento francese, da lungo tempo assente dai teatri.

Il costo del biglietto è di 20 euro per la platea e di 17 euro per la galleria e il ridotto. Hanno diritto alle riduzioni i giovani di età inferiore ai 25 anni e le persone oltre i 60.
I biglietti potranno essere acquistati anche la sera stessa dello spettacolo, presso il Teatro del Fiume. La biglietteria è situata presso il Comune di Boretto (Piazza San Marco 5) e osserverà i seguenti orari: lunedì e mercoledì dalle 17.00 alle 19.00; sabato dalle 9.30 alle 12.30.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.- www.comune.boretto.re.it
Telefono 0522/963724 – 963723 – 963758 – 963759, tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Boretto)

 

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Sarà dedicata alla grande scrittrice catanese Goliarda Sapienza la serata di lunedì 27 gennaio al Kinodromo di Bologna -

Bologna, 25 gennaio 2014 -

Alle ore 19.30 PopCorn_Hour con 'Goliarda' Live Set Reading in cui Cristiana Raggi e Piergiuseppe Francione interpretano alcuni passi tratti dai romanzi di Goliarda Sapienza "L'arte della gioia" e "Il filo di mezzogiorno", accompagnati dalle atmosfere sonore di Giovanni Frezza in un suggestivo live set reading.
A completare la performance sarà la proiezione di un estratto video a cura di Liviana Davì dello spettacolo cineteatrale GOLIARDA (di e con Cristiana Raggi) basato sulla vita e le opere della scrittrice catanese, che sarà prossimamente in scena al Teatro Verdi di Milano, dal 6 al 16 febbraio. Lo spettacolo muove proprio dai due testi della scrittrice: L'Arte della Gioia, suo capolavoro e importante testimonianza della cultura italiana del secolo appena trascorso, per la pubblicazione del quale si è ridotta in povertà, e Il Filo di Mezzogiorno, che narra invece degli anni vissuti in terapia dopo l'elettroshock. Il filo narrativo si basa sull'alternanza della loro trasposizione teatrale: senza la terapia e il processo di ricostruzione del "sè" e della memoria come meta fondante dell'individuo raccontati nell'uno, non avrebbero preso vita i personaggi dell'altro. La convinzione che trasmettere la memoria sia fondamentale per il presente e il futuro, hanno portato Cristiana Raggi a incontrare e approfondire l'opera di Goliarda Sapienza, attraverso una ricerca durata due anni e che oggi restituisce al pubblico con lo spettacolo.
La serata al Kinodromo prosegue alle ore 21 con la presentazione, in anteprima, del documentario 'I Fantasmi di San Berillo' di Edoardo Morabito (74′, ITA, 2013). Il documentario scava tra le vite, presenti e passate, che popolano San Berillo, antico e martoriato quartiere al centro di Catania. Edoardo Morabito, nel suo esordio alla regia, mescola linguaggi diversi, facendo ricorso a letteratura, fotografie d'epoca, immagini d'archivio e immagini di oggi, per scavare nella frattura storica avvenuta in questo angolo di città e incontrarne i fantasmi che lo popolano, e l'hanno sempre popolato, sopravvivendo all'aggressiva azione uniformatrice della politica. Ad accompagnare nel film i testi di Goliarda Sapienza, la voce narrante di un'altra catanese: l'attrice Donatella Finocchiaro. A presentare il documentario sarà il regista, Edoardo Morabito.

Info
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.kinodromo.org
www.cristianaraggi.com
(Fonte: ufficio stampa progetto Goliarda)

 

Questa sera alle ore 20,45 presso il Teatro Comunale "Adolfo Tanzi" di Felegara è in programma il quarto appuntamento della Rassegna di teatro dialettale dedicata alla memoria di Guglielmo Capacchi, patrocinata dal Comune di Medesano -

Medesano, 25 gennaio 2014 -

La Compagnia "La Duchèssa" presenterà un classico di Eduardo De Filippo, la commedia "Natale in casa Cupiello", riscritta e riadattata in dialetto parmigiano dal poeta Luigi Sturma, cercando di conservare la freschezza, la fantasia ed il talento drammaturgico tipici dell'autore partenopeo.

La trama, invariata rispetto all'originale, narra le liti, gli amori, i tradimenti, i pettegolezzi e le piccole manie della vita di ogni giorno, restituendo tratti della quotidianità che possiamo ritrovare a Napoli come a Parma o in qualsivoglia città italiana.

A salire sul palco saranno: Pietro Vitali, Franca Bodria, Marina Padovani, Lino Cremona, Alessandro Chiapponi, Edoardo Rozzi, Alessandro Dall'Aglio, Carlo Vismara, Mirella Pongolini, Claudia Greci, Luigi Chiapponi, Cecilia Vighi e daria Comito. La regia è affidata a Giovanni Catalano.

Ingresso: Euro 7,00.

(Fonte: ufficio stampa Medesano Info)

 

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La Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi – Marinel Stefanescu si esibisce sabato 25 gennaio ore 21.00 nel Teatro della Rocca Franco Tagliavini per un'imperdibile omaggio al balletto classico -

Novellara (RE) 23 gennaio 2014 –

"Omaggio al classico" è una produzione caratterizzata da una vivace varietà espressiva, che propone capolavori di musica classica e sinfonica, anche non strettamente legati al repertorio del balletto, nel suadente intreccio tra sogno e realtà. Frutto maturo, indubbiamente, di una Compagnia che in più di trent'anni di lavoro ha saputo allestire 2.000 spettacoli in 410 città italiane e 57 all'estero. Sullo spettacolo Liliana Cosi afferma "Non intendiamo il classico come un ricordo del passato, ma riconosciamo in questo genere una tensione verso la perfezione e l'armonia". Dunque il classico come qualcosa di eternamente moderno, un'educazione permanente alla bellezza in grado di catturare l'attenzione dei giovani, e stasera ce ne sono tanti".
La danza resta quindi una tra le espressioni dell'arte e della cultura, quale strumento di elevazione e di liberazione oltre ogni confine sociale e nazionale.

La magia nasce dalla capacità dei danzatori di vestire le note immortali di celebri compositori, da Enescu a Chopin, da Albinoni a Ciaikovski, grazie alla direzione di Liliana Cosi e ai costumi di Marinel Stefanescu e Hristofenia Cazacu.

Ingresso in Fascia A:
Intero € 15 - ridotto € 13 (under 21 e over 65)
Agevolato € 10 (Soci Coop, Soci di NoveTeatro, iscritti Scuole Comunali di Musica Danza, Aziende convenzionate)

Vendita biglietti presso la Biblioteca Comunale
martedì, giovedì, sabato 9/13 e 15/19 - mercoledì e venerdì 15/19

Presso il Teatro Comunale 1 ora prima dello spettacolo

INFO: Uff. Teatro 0522-655407 - Biblioteca Comunale 0522-655419
www.comunedinovellara.gov.it

www.ballettoclassicocosistefanescu.it

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

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Lunedì, 20 Gennaio 2014 12:52

E' morto il grande maestro Claudio Abbado

Si è spento a Bologna il grande maestro, nominato ad agosto senatore a vita da Giorgio Napolitano -

Bologna, 20 gennaio 2014 -

Il maestro malato da tempo, è venuto a mancare questa mattina, a Bologna, all'età di 80 anni. Grande direttore d'orchestra era stato nominato a fine agosto senatore a vita da Giorgio Napolitano. Una vita di successi, iniziata dal debutto alla Scala di Milano all'età di soli 27 anni, che diresse poi per quasi vent'anni con maestria ed innovazione, sino al 1986. Lasciato il teatro che lo rese celebre nel mondo, assunse il prestigioso incarico di direttore musicale della Staatsoper di Vienna e fondò la Gustav Mahler Jugendorchester. Assume poi la direzione artistica della Berliner Philharmonie, sino al 2002, con grande impatto sulla vita culturale berlinese. Nel 2004 promosse nella città di Bologna la nascita dell'Orchestra Mozart, di cui divenne direttore musicale ed artistico e nel 2009 gli venne conferita dal Comune di Bologna la cittadinanza onoraria. Fondò inoltre numerose orchestre giovanili ed ebbe registrazioni discografiche di grande rilievo.

A Parma era stato protagonista di un evento eccezionale nel giugno 2011 con l'Orchestra Mozart. Il Teatro Farnese dopo oltre due secoli aveva accolto il maestro, nella sua splendida e unica sala lignea con oltre millecinquecento spettatori, per la prima volta nella storia recente, in platea e anche sulle sue maestose gradinate.

Il saluto dell'Assemblea Legislativa

"Un grande uomo di cultura, un simbolo dell'Italia nel mondo, che da un anno a questa parte dava lustro anche alle nostre istituzioni, dopo la nomina a senatore a vita. Un grande uomo che credeva nella musica come via per il riscatto sociale, soprattutto per i ragazzi e i giovani. E un uomo che aveva scelto anche la nostra regione, l'Emilia-Romagna, lui, direttore artistico dell'Orchestra Mozart di Bologna. E voglio ricordare il concerto per raccogliere fondi per le popolazioni emiliane colpite dal terremoto del 2012, al Teatro Manzoni di Bologna. Tutta l'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna ricorda il maestro Abbado e si stringe attorno ai suoi famigliari e amici".
Così la presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, insieme all'intero Ufficio di Presidenza, dopo la morte di Claudio Abbado, questa mattina a Bologna.

Il cordoglio del presidente della Regione e della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani e dell'assessore alla Cultura, Massimo Mezzetti

"Diciamo addio con commozione e dolore al maestro e senatore Claudio Abbado, la cui scomparsa è una perdita incalcolabile per tutti noi, per il mondo della cultura, per quello della musica, per quanti pensano che promuovere l'arte sia sempre una grande prova di democrazia e impegno civile". E' quanto ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, appresa la notizia della scomparsa del grande direttore d'orchestra. "Piangiamo un uomo – ha aggiunto Errani - che ha tenuto alto il nome dell'Italia nel mondo, che ha saputo coniugare con dedizione e generosità l'impegno artistico e culturale con l'impegno sociale, con uno sguardo sempre rivolto alle giovani generazioni, ottenendo risultati di straordinario valore che restano patrimonio e orgoglio del nostro Paese e di questa regione".
"Claudio Abbado – ha commentato l'assessore regionale alla Cultura dell'Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti – è stato una figura fondamentale per il nostro Paese e a maggior ragione per l'Emilia-Romagna e Bologna, sua città d'adozione, residenza e sede dell'Orchestra Mozart di cui è stato fino all'ultimo direttore e fulcro. Esprimiamo la nostra commozione e riconoscenza per quanto questo grande artista ci ha dato nella sua vita".

 

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I giovani disegnano un fondale di 12x8 metri al Teatro Comunale di Modena: perché ci si può ribellare con maestria e non soltanto protestando in piazza o facendo la rivoluzione con Twitter o su Facebook -

Modena, 20 gennaio 2014 -

Un enorme cielo azzurro di 12 per 8 metri con cinque fili tesi su cui sono appesi dei volti, i particolari di una corpo, un fiore, una scritta, un tratto colorato o anche solo una lettera. La ribellione dei giovani è un insieme di voci e di immagini casuali che, una volta unite, danno forma a una poesia; perché ci si può ribellare con maestria e non soltanto protestando in piazza o facendo la rivoluzione con Twitter o su Facebook. Questo è il frutto del lavoro di quindici studenti dell'Istituto Superiore d'Arte Adolfo Venturi e dell'Istituto Grazia Deledda di Modena che hanno realizzato dal 13 al 18 gennaio 2014 un fondale, di quelli che si usano in scena a teatro, sotto la direzione e la supervisione di Rinaldo Rinaldi, scenografo, insegnante di pittura di scena all'Accademia di Belle Arti di Bologna e di Urbino.

Il laboratorio "Ribellarsi con maestria",  fa parte del progetto "RiBelli" promosso dal Centro culturale Francesco Luigi Ferrari, dall'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea di Modena e dall'Istituto Superiore d'Arte Venturi, per celebrare il centesimo anniversario della nascita di don Elio Monari, partigiano nato a Spilamberto e fucilato dai nazisti a Firenze nel 1944.

«In questo preciso contesto storico ognuno si deve ribellare a tutte le forme di dipendenza, per arrivare ad essere delle persone libere – ha spiegato il presidente del Centro culturale F.L. Ferrari, Gianpietro Cavazza –. Per i giovani è un fatto molto importante avere dei "maestri" che gratuitamente mettono a disposizione la propria arte, la propria esperienza, la propria cultura per accompagnarli in questo percorso di ribellione».

La tela gigante verrà esposta al Palazzo Europa di Modena in occasione del convegno conclusivo del progetto "RiBelli!" il prossimo 6 marzo e, successivamente, verrà suddivisa e collocata nelle scuole e presso enti e istituzioni modenesi. «Ribellarsi non può essere un gesto fine a se stesso – ha aggiunto Cavazza – per questo anche il frutto del lavoro dei ragazzi deve essere diviso e distribuito anche a chi non ha partecipato al progetto direttamente. Il fondale non è un oggetto di consumo, ma è un simbolo che deve durare nel tempo».

Il senso di questo progetto è "fare memoria" anche di coloro che in passato si sono ribellati e hanno sacrificato la propria vita per la libertà, ha ricordato Enrico Ferri, scrittore e professore all'Istituto Venturi: «non è soltanto un "guardare indietro", ma una memoria rivolta al futuro. Il laboratorio a cui hanno partecipato questi 15 studenti arricchisce il loro percorso scolastico ma gli ha consentito anche di fare un'esperienza straordinaria: non è di tutti i giorni, infatti, poter lavorare accanto a un professionista, in un Teatro. Infatti sono tutti entusiasti dell'esperienza».

«I primi giorni i ragazzi erano impauriti davanti a questa tela vuota da riempire, erano un po' "legati" – ha spiegato il maestro Rinaldo Rinaldi –. Poi hanno cominciato ad aprirsi, ad abbozzare alcuni simboli della loro ribellione, e man mano il fondale ha preso forma. È una specie di poesia automatica, fatta di immagini casuali e solo alla fine, quando vengono unite, si comprenderà il significato. Quello che ho cercato di spiegare ai giovani è che ribellarsi è prendere coscienza del fatto che hanno a disposizione uno spazio, che hanno degli strumenti e delle informazioni acquisite a scuola: possono essere utilizzare per fare qualcosa di "diverso", qualcosa che sentono loro. Non è importante il risultato finale che sono riusciti ad ottenere, ma la possibilità che hanno avuto di vivere questo tipo di esperienza per ottenere un risultato più grande di loro in quanto singoli».

(Fonte: Ufficio stampa del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari)

 

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