“Per numerosi giorni, a gennaio, oltre due milioni e mezzo di persone sono state contemporaneamente chiuse in casa perché colpite dal Covid. Altri milioni di persone si sono autoisolate per avere avuto contatti con un positivo. A questo enorme numero di individui, si sommano coloro, soprattutto anziani, che hanno preferito ridurre notevolmente le uscite dalle proprie abitazioni per evitare il possibile contagio. Tale quadro ha determinato il cosiddetto ‘lockdown di fatto’, cioè lo svuotamento dei nostri centri abitati, con gravi ripercussioni sulle attività economiche”.
“Dal 15 ottobre la maggior parte dei pubblici dipendenti, distribuiti in tutti i Comuni italiani, tornerà nei propri uffici dopo il largo uso dello smart working a causa della pandemia. Il ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ne ha fatto una sorta di crociata indicando nella regolarizzazione del contratto, nell’organizzazione del lavoro per obiettivi, nel monitoraggio dei risultati e nella verifica della soddisfazione dell’utente gli obiettivi, naturalmente condivisibili. Riconoscendo, però, un punto sensibile di non poco conto: la sostenibilità dei trasporti.
25 novembre 2020 - Sono attualmente tre - e potrebbero essere quattro a gennaio - i "Decreti Ristori", pacchetti di provvedimenti che interessano milioni di imprese e lavoratori colpiti dall'emergenza Covid. A "fare le pulci" ai tre decreti (n. 137 del 28 ottobre, n. 149 del 9 novembre e n. 154 del 23 novembre) sono gli esperti dell'Unsic, organizzazione datoriale con oltre tremila uffici in tutta Italia, tra Caf, Patronati e Caa.