Di Redazione 11 aprile 2022 -
Abbiamo già parlato di lei sulla nostra testata giornalistica, l'artista Sharon Mineo, ballerina di hip hop, disegnatrice, ragazza giovane e creativa dotata di una bellezza fuori dal comune.
Si tratta di un gruppo di giovani nordafricani che avevano appena messo a segno alcuni colpi ai danni di alcuni ragazzi modenesi. Immigrati di seconda generazione, si spostavano da Ancona.
Cinque ragazzi, di cui tre minorenni, sono stati fermati dai Carabinieri di Riccione dopo una rapina ad altri giovanissimi. Sequestrate anche tronchesi, mazzette e altri attrezzi da scasso
Si tratta di un 22 enne che si trovava in spiaggia e che, insieme a un altro turista di 42 anni, è stato aggredito da tre stranieri. Intervenuti sul posto, i Carabinieri sono riusciti a rintracciare uno degli aggressori, un 21 enne del Mali. Per il modenese 5 giorni di prognosi.
Difesa della costa. Spiaggia pronta per l'avvio della stagione balneare, nel riminese 800mila euro di lavori da Bellaria a Misano Adriatico. L'assessore Priolo: "L'impegno per la sicurezza e la difesa del litorale è parte fondamentale della strategia regionale sul territorio"
Proseguono gli interventi di ripascimento delle spiagge e di manutenzione delle barriere sommerse nei tratti di costa maggiormente interessati dall'erosione marina. In autunno ulteriori lavori già finanziati con oltre 1 milione di euro. Complessivamente tra primavera e autunno destinate alla costa risorse per oltre 2 milioni di euro
Bologna – La spiaggia si fa bella in vista dell’estate. Proseguono gli interventi di difesa e manutenzione del litorale riminese con i lavori a cura dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile che vedono un investimento complessivo della Regione Emilia-Romagna pari a 795mila euro.
E, a stagione balneare finita, sono in programma a partire dall’autunno ulteriori lavori di ripascimento dei litorali già finanziati, sempre dalla Regione, con 765mila euro aggiuntivi oltre ad interventi di manutenzione delle opere per altri 780mila euro. Risorse che complessivamente, tra lavori in corso e programmati, portano gli investimenti della Regione per la difesa della costa a oltre 2 milioni di euro.
“L’impegno per la sicurezza e la difesa del litorale è una parte fondamentale della strategia regionale sul territorio- afferma l’assessore regionale alla Difesa del suolo e della Costa, Irene Priolo-. Da Ferrara a Rimini, sono aperti cantieri rilevanti dal punto della protezione dall’erosione e dall’ingressione marina, ma anche fondamentali per consentire lo svolgimento delle attività balneari nei prossimi mesi: per questo siamo impegnati nel rispettare il cronoprogramma e far trovare le spiagge pronte quando sarà possibile riaprirle e metterle a disposizione dei turisti”.
In particolare, in questi giorni si completerà la posa di circa 2mila sacchi di sabbia per la manutenzione della barriera sommersa che protegge il litorale di Riccione, a sud del porto, e di Misano Adriatico.
Proseguono inoltre le attività di ripascimento sui tratti maggiormente interessati da erosione, sempre a Riccione e Misano Adriatico. In particolare, dopo i lavori di ripascimento e rafforzamento delle dune protettive già eseguiti durante la stagione invernale, sono partiti i camion che trasportano ulteriore sabbia, utile a rimpinguare e ampliare le spiagge in attesa dell’estate.
Analogamente, a nord del porto di Rimini, tutti i lidi, da San Giuliano a Torre Pedrera, stanno ricevendo apporti di sabbia per un volume complessivo di oltre 10mila metri cubi. Per la prima volta, parte degli interventi viene effettuata trasferendo su questi lidi una parte della sabbia che si accumula nel tratto a sud del porto di Rimini, per effetto delle dinamiche marine.
Infine, sul litorale di Bellaria e Igea Marina si procederà in questi giorni a ridistribuire la sabbia accumulate durante l'inverno nella zona della Cagnona e nella spiaggia libera a sud del porto. Per il ripascimento dei tratti più critici si procederà con ulteriori apporti di sabbia. /red
In allegato, foto dei lavori
Turismo. La Regione in aiuto agli stabilimenti balneari: pronti 5 milioni di euro attraverso due bandi per sostenere la riqualificazione delle strutture e contribuire ai costi del servizio di soccorso e salvamento. L'assessore Corsini: "Diamo un segnale concreto di vicinanza ad una categoria messa a dura prova dalle ricadute economiche negative dell'epidemia"
Welfare. 10 milioni di euro per eliminazione e superamento delle barriere architettoniche, la vicepresidente Schlein: "Assicurare un diritto fondamentale a ogni cittadino: quello a una vita autonoma"
Milano Marittima è una delle mete preferite dalle famiglie per le vacanze estive. Qui ci sono tanto divertimento, spiagge, aree attrezzate per i giochi e tutto ciò che occorre per rendere la vacanza rilassante e divertente.
Un diciottenne di origini albanesi residente a Fidenza in provincia di Parma, è ricoverato all'ospedale Bufalini di Cesena in seguito ad un violento pestaggio da parte di un gruppo di nordafricani suoi coetanei. L'allarme è stato lanciato da alcuni passanti presenti sul posto. I carabinieri indagano.
Di Nicola Comparato - 8 kuglio 2019 - Il fatto è avvenuto tra sabato e domenica notte a Riccione in Piazzale Azzarita intorno alle ore 2. Un gruppo di nordafricani avrebbe circondato e aggredito violentemente il ragazzo per rubargli il cappellino, che secondo le informazioni in nostro possesso, cercando di riappropriarsene avrebbe scatenato la furia del branco. Il giovane inizialmente accompagnato dal 118 al Pronto Soccorso, è stato in seguito trasportato all'ospedale Bufalini di Cesena nel reparto di rianimazione per la gravità delle sue condizioni. La prognosi è riservata.
La vittima è in stato di coma farmacologico e presenta gravi lesioni alla testa.
Ora saranno le videocamere di sorveglianza di alcuni locali dei dintorni, insieme ai racconti dei testimoni, ad aiutare i carabinieri nelle indagini per cercare di ricostruire i fatti e per risalire agli aggressori di cui si sono perse le tracce.
(Foto di copertina scattata da Valentina Carpin)
E' sempre molto alto il livello di attenzione delle forze dell'ordine di Parma per contrastare il fenomeno di spaccio e smercio di droga.
Di Lamberto Colla Parma 28 marzo 2019 - E' lo stesso Capo della Procura Alfonso D'Avino a rimarcare come a Parma il livello del fenomeno dello spaccio sia di notevole "Allarme", per la quantità e per diffusione sul territorio cittadino che va oltre le tradizionali e note "zone dello spaccio". Un altro fattore di preoccupazione nasce dalla qualità delle sostanze immesse sul mercato che, pare da intercettazioni, gli spacciatori, pur di fare "cassa" consigliavano di consegnare una "dose meno pura", più tagliata, ogni due.
Ma se è alto il livello d'allarme è altrettanto elevato l'impegno al contrasto e al presidio del territorio.
Proprio questa mattina, come era stato annunciato, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Parma, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito questa mattina un provvedimento coercitivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo: nove gli indagati coinvolti a cui è stato contestato il reato di detenzione illecita e vendita di sostanze stupefacenti in continuazione.
Ad uno di essi, il Pubblico Ministero ha altresì contestato il reato di evasione continuata. Complessivamente, cinque sono le ordinanze di custodia cautelare in carcere, due le ordinanze di custodia agli arresti domiciliari e le restanti due sono ordinanze non custodiali (una relativa al divieto di dimora nella provincia di Parma e l'altra relativa all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria).
I Carabinieri hanno eseguito la misura con il supporto delle unità cinofile antidroga, in Parma e provincia, a Milano, a Vicenza e a Riccione.
Allo stato, le persone raggiunte dall'attività esecutiva sono quelle elencate in foglio separato.
L'indagine ha preso le mosse nel gennaio 2018, allorquando i militari di Parma hanno ricevuto la segnalazione di un plico contenente 206 grammi di cocaina sequestrato presso l'aeroporto di Lima in Perù. Lo stupefacente era stato nascosto all'interno di un pacco contenente coperte di lana pregiata e bottoni diretto a PREDA CATALIN Gabriel residente a Salsomaggiore Terme (PR).
Il mittente peruviano (non coinvolto nel provvedimento) indicava anche il recapito telefonico mobile del destinatario.
Gli accertamenti preliminari avviati dai carabinieri di Parma consentivano di verificare che, effettivamente, nel comune di Salsomaggiore Terme risultava censito tale PREDA CATALIN Gabriel, rumeno, disoccupato, gravato – peraltro – da plurimi precedenti giudiziari, alcuni recenti e anche per reati di spaccio. L'utenza telefonica era invece intestata a tale ODORE Luca, originario di Napoli, ma domiciliato a Parma, anch'egli con plurimi precedenti tra i quali lo spaccio di stupefacenti.
I successivi approfondimenti investigativi, sviluppati anche mediante attività tecnica, facevano emergere un rilevante quadro indiziario a carico di PREDA CATALIN e di ODORE che, in concorso con AHUMADA AYALA Juan Carlos, detto "Carlos", colombiano, con numerosi pregiudizi di polizia per reati concernenti gli stupefacenti, residente a Parma, avevano tentato di approvvigionarsi di cocaina direttamente dalle aree di produzione, nella fattispecie il Perù.
Il prosieguo delle attività ha fatto luce quindi su un articolato reticolo dedito allo spaccio di varie tipologie di sostanze stupefacenti nelle piazze di Parma.
In particolare AHUMADA AYALA, in concorso con un connazionale residente a Milano, curava l'approvvigionamento della cocaina diventando il fornitore di riferimento di un gruppo di italiani dediti allo spaccio nel capoluogo (dipendenti di un'impresa di spedizione che però è estranea all'indagine), costituito da ODORE Luca sopra menzionato, AMATO Nicola, incensurato, e RESCIGNO Gennaro.
Tali venditori hanno palesato un forte senso degli affari, tant'è che nel corso di una conversazione telefonica AMATO spiega ad ODORE che bisogna tagliare la cocaina in modo da raddoppiare lo stupefacente, fornendone agli assuntori solo metà di buona qualità.
Approccio pragmatico alle contingenti difficoltà finanziarie evidenziato anche allorquando, per saldare un debito maturato nei confronti del colombiano per una partita di droga, ODORE gli aveva consegnato una bicicletta del valore di 6 mila euro, sottratta da un carico che, come corriere della ditta di spedizioni, avrebbe dovuto consegnare ad una azienda.
L'attività di monitoraggio di ODORE ha consentito di individuare altri due indagati responsabili del medesimo reato – vendita di sostanze stupefacenti – attivi prevalentemente nel settore dell'eroina e dell'hashish, tra cui, in particolare:
- MESSAOUDI Abdelbasset, tunisino, già arrestato dai Carabinieri il 26 febbraio 2018 del Nucleo Investigativo poiché, nel corso di un controllo presso la Stazione ferroviaria di Parma, era stato trovato in possesso di 55 grammi di eroina ed 8 grammi di hashish. Il giorno successivo era stato sottoposto dal Tribunale alla misura degli arresti domiciliari, sostituita, il 19 giugno seguente, con quella del divieto di dimora nel comune di Parma.
Le indagini hanno consentito di acquisire elementi indiziari per ritenere che il tunisino, in dispregio alle prescrizioni di legge, aveva continuato a svolgere imperterrito l'attività di spaccio durante il periodo di sottoposizione ad entrambe le misure cautelari.
Per tali ragioni, oltre allo specifico delitto di violazione della normativa sugli stupefacenti, a carico dell'indagato viene contestato anche il reato di evasione continuata, in relazione alle attività illecite svolte, al di fuori dell'abitazione, nel periodo in cui era ristretto agli arresti domiciliari.
L'altro indagato, Ghezzi Vincenzo, sarebbe stato in contatto costante con AHUMADA AYALA Juan Carlos, suo fornitore abituale di cocaina, utilizzata poi per lo spaccio al minuto.
Nel corso delle indagini sono emersi indizi per ritenere che, in un periodo ricompreso tra luglio 2017 ed agosto 2018, vi siano state complessivamente oltre un migliaio di cessioni, in prevalenza di eroina, ma anche in numero significativo di cocaina e di hashish.
Con questa operazione, l'ufficio di Procura evidenzia ancora una volta l'impegno profuso nell'attività di coordinamento dei vari organi di Polizia nel contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che, specialmente nel capoluogo, sta assumendo livelli sempre più preoccupanti.
Ciò ha determinato, di converso, un moltiplicarsi delle iniziative investigative finalizzate ad arginare tale attività illecita, per rispondere alla domanda di sicurezza che proviene dalla cittadinanza.