Sono in corso i controlli stradali a seguito delle disposizioni dettate dal DPCM del 8 marzo e il seguente del 9 marzo con il quale si estendevano tali disposizioni a tutto il resto d'Italia.
di LGC 11 marzo 2020 - Come abbiamo potuto osservare, negli ultimi giorni, i giri di vite per blindare i comportamenti dei cittadini affinché si possa contrastare efficacemente e rapidamente la diffusione del coronavirus sono stati intensificati ma ancora non sembra che tutti abbiano compreso l'importanza di adeguarsi e perciò potrebbe anche delinearsi l'ipotesi di un ulteriore passo che preveda la chiusura totale delle attività economiche, fatte salve quelle strategiche, come ad esempio le sanitarie e farmaceutiche, sicurezza filiere agroalimentari.
Un ulteriore innalzamento del livello di sicurezza che potrebbe anche prevedere il "coprifuoco".
Nel frattempo, come si vede dalle immagini allegate, le forze dell'ordine, dopo un paio di giorni di franchigia, hanno iniziato a intensificare i controlli per verificare che le autorizzazioni (e autocertificazioni) alle trasferte siano giustificate e documentate.
Il coronavirus si combatte con il contributo responsabile di tutti i cittadini.
Non si chiede di imbracciare un fucile per andare in guerra o dei badili per soccorrere i terremotati, ma solo esclusivamente di restare in casa, in panciolle, a leggere, ascoltare musica, fare tutto quello che si sino a ieri si sognava di fare e che oggi, solo perché imposto da esigenze straordinarie, sembra così difficile da attuare.
Riceviamo dalla Questura di Parma alcune spiegazioni in merito ai comportamenti da tenere secondo quanto disposto dal DPCM del 8 marzo ora esteso a tutta la nazione (in allegato la autocertificazione).
CIRCOLAZIONE
Si informa che, per la nostra provincia, vigendo fino al 3 aprile la limitazione di spostarsi solo "per comprovati motivi di lavoro, di necessità e di salute", saranno effettuati controlli di polizia su autostrade, strade, treni e Stazioni ferroviarie per accertare il rispetto della limitazione stessa. In sostanza, organi di polizia verificheranno la sussistenza di validi motivi per viaggiare.
Chi è affetto da COVID19 o è in quarantena non può assolutamente spostarsi.
É importante sapere che:
1) dovrà essere esibita e consegnata un' AUTODICHIARAZIONE(che vi alleghiamo), anche compilata al momento nei casi di urgenza;
2) saranno effettuati controlli successivi per verificare la sussistenza dei validi motivi.
Si fa presente, infine, che per "motivi di necessità" si intendono quelli relativi a diritti primari che non possono essere esercitati se non spostandosi sul territorio.
UFFICI DELLA QUESTURA DI PARMA
I nostri uffici rimangono aperti al pubblico secondo i normali orari che trovate sul sito della Questura di Parma.
Anche per recarsi presso i nostri uffici devono sussistere le condizioni di cui al punto precedente.
Ad esempio: dovete ritirare un documento o una licenza di Polizia...
- se non avete comprovati motivi di lavoro, di necessità e di salute, allora il ritiro dovrà avvenire dopo il 3 aprile.
APERTURA BAR E RISTORANTI
Ricordiamo che da oggi e fino al 3 aprile, dalle ore 18 fino alle 06 del giorno successivo l'attività di ristorazione e bar nella nostra provincia non possono proseguire pena la SOSPENSIONE DELLA LICENZA e denuncia per la violazione dell'art. 650 c.p..
Arrestato giovanissimo minorenne di origini tunisine per rapina aggravata in danno di altri minorenni in centro città
Parma – Alle ore 23.30 del 29 febbraio un equipaggio della Squadra Volante è intervenuto presso un esercizio commerciale di Via Farini dove si era andato a rifugiare un gruppetto di giovanissimi in fuga da un’aggressione.
Si è accertato che poco prima tre giovanissimi parmigiani, tutti 14enni, mentre passeggiavano in Via Cavour venivano avvicinati da un gruppetto di almeno 4 giovani nordafricani che avevano loro chiesto denaro per comprare sigarette.
Alla risposta che non avevano denaro era scattata una violenta aggressione: mentre due vittime riuscivano a darsi alla fuga, uno veniva bloccato e, mentre in due lo tenevano fermo, altri lo prendevano a pugni sul volto e riuscivano a sottrargli il portafogli.
In soccorso del malcapitato giungeva un altro suo amico coetaneo che transitava anche lui in Via Cavour ed aveva riconosciuto l’amico. Il gruppetto però si accaniva anche su di lui, scaraventandolo in terra e picchiandolo con pugni e calci. Dopo vari tentativi di fuga, sempre raggiunti e bloccati, i due riuscivano finalmente a divincolarsi e fuggire, fino a rifugiarsi in Via Farini all’interno del primo locale che avevano trovato aperto. Da qui i giovani contattavano la Polizia al 113.
Mentre un equipaggio della Volante, intervenuto immediatamente, raccoglieva le testimonianze delle giovani vittime, uno degli aggressori veniva visto transitare proprio davanti al locale, pertanto immediatamente veniva bloccato e condotto in Questura dagli Agenti.
Identificato in un 17enne tunisino regolarmente residente a Parma con la famiglia, all’esito degli approfonditi accertamenti è stato tratto in arresto per il reato di rapina aggravata in concorso e ristretto presso il Centro di Prima Accoglienza per la Giustizia Minorile di Bologna.
In seguito il Gip del Tribunale dei Minorenni di Bologna ha convalidato l’arresto, disponendo per il minore la permanenza presso la casa famigliare, con il divieto assoluto di allontanarsene.
Sono tutt’ora in corso le indagini volte ad assicurare alla giustizia tutti i partecipanti all’aggressione.
L’attività appena descritta si pone al culmine della costante attività di prevenzione e repressione posta in essere ogni giorno dalla Questura di Parma, volta al contrasto dei reati commessi da bande di giovanissimi nel centro cittadino.
L’attività di prevenzione e contrasto ha visto la Polizia di Stato raggiungere, con grande impegno, i seguenti risultati nel corso del 2019:
- Identificato e controllato 256 giovanissimi;
- Tratti in arresto 3 soggetti di origine nordafricana: 2 per rapine a danno di coetanei; 1 per rissa e lesioni aggravate;
- Denunciati in stato di libertà: 69 giovani, di cui 49 minorenni e gli altri appena 18enni (31 per rapine ai danni di altri minori; 7 per rissa aggravata; 4 per violenza privata; 1 per spaccio; gli altri per reati contro il patrimonio ai danni di esercizi commerciali).
Parma –Nella giornata di ieri una pattuglia della Squadra Volante della Questura di Parma, coadiuvata da 4 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e da personale specializzato della Unità Cinofili di Bologna, unitamente a personale della locale Polizia Municipale, ha svolto servizi serrati di controllo del territorio per la prevenzione e il contrasto dei reati predatori e dell’attività di spaccio nelle zone più sensibili a tali tipologie di fenomeni.
In particolare, venivano effettuati controlli dinamici presso il Quartiere San Leonardo ove venivano individuati e identificati soggetti sospettati di effettuare attività di spaccio all’interno di un garage.
Il personale specializzato antidroga veniva invece impiegato nell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti presso il parco Falcone-Borsellino, il Parco Ducale e lungo Viale Vittoria e via Dei Mille, ove i cani riuscivano a rinvenire grammi 70,412 di sostanza stupefacente di tipo cannabinoidi.
Venivano altresì effettuati posti di controllo lungo le principale arterie della città, in occasione dei quali venivano contestate due violazioni al CdS. Detti controlli hanno la finalità di censire il maggior numero di soggetti automuniti e garantire il rispetto delle norme del Codice della Strada, oltre ad inserirsi nell’ambito dell’attività di contrasto ai reati predatori e di ricettazione di auto rubate.
Parma – Alle ore 23.30 del 29 febbraio un equipaggio della Squadra Volante è intervenuto presso un esercizio commerciale di Via Farini dove si era andato a rifugiare un gruppetto di giovanissimi in fuga da un’aggressione.
Si è accertato che poco prima tre giovanissimi parmigiani, tutti 14enni, mentre passeggiavano in Via Cavour venivano avvicinati da un gruppetto di almeno 4 giovani nordafricani che avevano loro chiesto denaro per comprare sigarette.
Alla risposta che non avevano denaro era scattata una violenta aggressione: mentre due vittime riuscivano a darsi alla fuga, uno veniva bloccato e, mentre in due lo tenevano fermo, altri lo prendevano a pugni sul volto e riuscivano a sottrargli il portafogli.
In soccorso del malcapitato giungeva un altro suo amico coetaneo che transitava anche lui in Via Cavour ed aveva riconosciuto l’amico. Il gruppetto però si accaniva anche su di lui, scaraventandolo in terra e picchiandolo con pugni e calci. Dopo vari tentativi di fuga, sempre raggiunti e bloccati, i due riuscivano finalmente a divincolarsi e fuggire, fino a rifugiarsi in Via Farini all'interno del primo locale che avevano trovato aperto. Da qui i giovani contattavano la Polizia al 113.
Mentre un equipaggio della Volante, intervenuto immediatamente, raccoglieva le testimonianze delle giovani vittime, uno degli aggressori veniva visto transitare proprio davanti al locale, pertanto immediatamente veniva bloccato e condotto in Questura dagli Agenti.
Identificato in un 17enne tunisino regolarmente residente a Parma con la famiglia, all'esito degli approfonditi accertamenti è stato tratto in arresto per il reato di rapina aggravata in concorso e ristretto presso il Centro di Prima Accoglienza per la Giustizia Minorile di Bologna.
In seguito il Gip del Tribunale dei Minorenni di Bologna ha convalidato l’arresto, disponendo per il minore la permanenza presso la casa famigliare, con il divieto assoluto di allontanarsene.
Sono tutt'ora in corso le indagini volte ad assicurare alla giustizia tutti i partecipanti all'aggressione.
L’attività appena descritta si pone al culmine della costante attività di prevenzione e repressione posta in essere ogni giorno dalla Questura di Parma, volta al contrasto dei reati commessi da bande di giovanissimi nel centro cittadino.
L’attività di prevenzione e contrasto ha visto la Polizia di Stato raggiungere, con grande impegno, i seguenti risultati nel corso del 2019:
- Identificato e controllato 256 giovanissimi;
- Tratti in arresto 3 soggetti di origine nordafricana: 2 per rapine a danno di coetanei; 1 per rissa e lesioni aggravate;
- Denunciati in stato di libertà: 69 giovani, di cui 49 minorenni e gli altri appena 18enni (31 per rapine ai danni di altri minori; 7 per rissa aggravata; 4 per violenza privata; 1 per spaccio; gli altri per reati contro il patrimonio ai danni di esercizi commerciali).
Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile di Parma ha tratto in arresto XEKA Fati, nato in Albania il 27/06/1983 domiciliato in Parma strada Coloreto e LUSHA Robert, nato in Albania il 19/01/1981 e residente in provincia di Brescia in quanto trovati in possesso di 256,00 di eroina, e mezzo kg di sostanza da taglio.
Parma, 04 Marzo 2020 - Nell'ambito di dedicata attività info-investigativa condotta da questa Squadra Mobile, si è appreso che il nominato XEKA Fati, già noto agli investigatori dell’antidroga, fosse coinvolto in una fiorente attività di spaccio di eroina.
Nella mattinata di ieri, gli uomini della Sezione antidroga procedevano a perquisizione presso il suo domicilio in strada Coloreto e, all'accesso presso l’appartamento vi trovavano un suo connazionale, evidentemente suo ospite, che veniva identificato in LUSHA Robert.
Nel corso della perquisizione, all'interno di un mobile del soggiorno cucina dove “l’ospite” dormiva su di una brandina, veniva rinvenuto un involucro confezionato con nastro adesivo da pacchi, contenente 256,00 gr. di eroina, una busta in plastica contenente della sostanza da taglio, oltre ad un bilancino e 650,00 € in contanti.
Dalle verifiche effettuate sul conto di LUSHA Robert, si accertava che questi nel mese di dicembre era evaso dalla propria residenza di Romano Di Lombardia, dove stava espiando, in regime di detenzione domiciliare, una pena definitiva in esecuzione a sentenza di condanna emessa nel gennaio 2018 dal GIP presso il Tribunale di Parma, perché ritenuto responsabile di spaccio di stupefacenti e che, a seguito di tale evasione, la locale Procura, ne avesse disposto nuovamente la carcerazione. Si è accertato, inoltre, che il medesimo, fosse destinatario di Ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Bergamo, in quanto ritenuto responsabile di numerose cessioni di ingenti quantità di eroina presso quella Provincia.
Al termine della redazione degli atti di rito, XEKA Fati e LUSHA Robert, sono stati tratti in arresto per la detenzione dei 256,00 gr. di eroina e, nella giornata odierna saranno giudicati con rito direttissimo, mentre LUSHA Robert è stato associato presso la locale Casa circondariale, anche in esecuzione degli ulteriori due provvedimenti restrittivi emessi a suo carico.
Ancora controlli straordinari. Controlli che si sono svolti per la terza volta in settimana, questa volta giovedì pomeriggio, e hanno visto coinvolti la Polizia di Stato con i colleghi cinofili, due unità giunte da bologna, una pattuglia delle volanti e 3 del reparto prevenzione crimine di reggio emilia.
Obiettivo dei servizi sono stati il quartiere S.Leonardo e l'Oltretorrente dove sono stati sequestrati 140 grammi di hashish e 80 di marijuana, già confezionati e pronti per lo smercio.
I controlli continueranno con intensità anche nelle prossime settimane
Lunedì 02 marzo p.v. alle ore 23.10 in onda su RaiTre la nona puntata della terza stagione di “Commissari sulle tracce del Male“ - puntata dedicata all’omicidio di Tommaso Onofri
La puntata è dedicata all’omicidio di Tommaso Onofri il bambino di 17 mesi rapito il 02 marzo del 2006 a Casalbaroncolo (Parma) da due malviventi che, dopo essersi introdotti nell’abitazione e aver bloccato i genitori, lo avevano strappato dal seggiolone sotto gli occhi di suo fratello Sebastiano.
L’attività d’indagine permise agli investigatori di individuare i responsabili del sequestro e dell’uccisione del piccolo Tommaso, il cui corpo fu rinvenuto il 02 aprile del 2006, occultato tra la sterpaglia in riva al torrente Enza.
Il sequestro e l’omicidio del piccolo Tommaso fu messo in atto da due operai edili che avevano svolto i lavori di ristrutturazione nell’abitazione degli Onofri: Salvatore Raimondi e Mario Alessi con la complicità della compagna di Raimondi, Antonella Conserva, allo scopo di ottenere un riscatto di circa 5000,00 euro.
Lo stesso Mario Alessi, in seguito, dichiarerà di aver ucciso il bambino venti minuti dopo il sequestro perché ingestibile.
Il racconto dell’attività investigativa è stato affidato al ”Commissario” dr. Vincenzo Nicolì, attualmente Direttore del Servizio Controllo del Territorio, all’epoca dei fatti in servizio presso il Servizio Centrale Operativo.
La puntata include anche la testimonianza del Sost. Comm Coord. Ledis Fontana della Squadra Mobile di Parma.
Molesta la titolare, distrugge il bar più volte e più volte fermato dalle forze dell'ordine, torna a minacciare e forzare l'abitazione anche del padre. La settimana di L.M., un "vivace" trentenne tutto parmigiano.
Parma 28 febbraio 2020 - Era il 25 febbraio quando (L.M.) venne tratto in arresto per aver distrutto un bar ed essere risultato molesto verso la titolare dell'esercizio, dopo che già la sera precedente era stato denunciato per atteggiamenti analoghi.
Il 26 febbraio, per direttissima, gli viene dato il divieto di dimora a Parma ma già nel pomeriggio dello stesso giorno si ripresenta nei pressi del bar di via Savani da dove è stato richiesto l'ennesimo intervento, questa volta da parte dei carabinieri.
Nella mattinata del 27 febbraio, dal medesimo bar, partono di nuovo diverse chiamate al 113 per segnalare la presenza dell'uomo. Sul posto giunge la volante ma nel frattempo il trentenne si era presentato in Questura sostenendo che con "gli angeli verdi" doveva preparare una sostanza psico farmaceutica per una nota azienda parmense del settore.
Dalla Questura è stato immediatamente attivata la procedura per un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) e quindi il soggetto viene trasferito al pronto soccorso. Il medico psichiatra lo rileverà, per la seconda volta, privo di patologie psichiatriche e perciò rimesso in libertà.
In men che non si dica torna a farsi vedere nei pressi del bar e dell'abitazione del padre, poco distante dall'esercizio commerciale più volte preso di mira, dove tenta di scardinare la porta costringendo il genitore, su suggerimento della polizia che nel frattempo era intervenuta, a esporre denuncia. Dopo pochi minuti una nuova chiamata segnala al 113 che il L.M. era stato segnalato nel poggiolo dell'abitazione del padre sfondando la porta finestra per entrare nella abitazione del genitore minacciandolo di morte e costringendolo alla fuga.
Il pronto intervento della volante intercetta il reo che stava uscendo dall'abitazione del padre, quindi preso in flagranza di reato, bloccandolo ma per tutta risposta reagisce con calci e pugni agli operanti intervenuti e per questo motivo è stato tratto in arresto per i reati di violazione di domicilio aggravata, e per resistenza aggravata. Intorno alle 18,30, su disposizione del Pubblico Ministero, visto anche il pericolo di incolumità anche dello stesso arrestato, verrà accompagnato alla casa circondariale di Parma in attesa del processo per direttissima.
Il Bar la Gustosa, oggetto delle attenzioni del trentenne, ha esposto su facebook il suo inopportuno disappunto verso l'operato dello Stato a commento di un video che riprende il ragazzo durante uno dei momenti di intemperanza e aggressione al locale. https://www.facebook.com/2194185603958708/videos/500869867533315/
Servizi straordinari dalla Questura di Parma per il contrasto al fenomeno dello spaccio e all’immigrazione clandestina da parte di soggetti pericolosi
Parma 27 febbraio 2020 - Nel corso degli ultimi giorni si sono svolte altre due operazioni alto impatto da parte della Polizia di Stato, con l’impiego di 2 volanti, di 4 unità Cinofile di Bologna, 8 pattuglie del Reparto prevenzione Crimine di Reggio Emilia e 2 pattuglie della Polizia Municipale.
Grazie all’ausilio delle unità cinofile sono stati passati al setaccio diversi parchi cittadini, tra cui Parco Falcone e Borsellino, Parco Vero Pellegrini, il Parco Ducale nonché Viale Vittoria, Viale dei Mille e i controviali, con lo scopo di sottrarre dallo smercio la sostanza stupefacente. Durante l’operazione sono stati sequestrati 3 etti di cannabinoidi(Marijuana e hashish) e 6 grammi di cocaina.
Durante gli attenti controlli sono state identificate circa 85 persone e 29 autoveicoli.
Durante i vari accertamenti, è stato fermato un cittadino camerunense classe 88’, gravato da numerosi pregiudizi di polizia, fermato ha dichiarato le generalità di un’altra persona, per questo denunciato per sostituzione di persona e sottoposto al provvedimento di espulsione.
Continua ad essere applicata in modo efficace la strategia del Questore per garantire la sicurezza sul nostro territorio, massimizzando i controlli su strada e le espulsioni dal territorio di cittadini stranieri pericolosi.